Tag: pagelle

  • Milan-Cagliari, le pagelle dei Campioni d’Italia

    Milan-Cagliari, le pagelle dei Campioni d’Italia

    Anche contro il Cagliari il Milan ottiene una vittoria a San Siro coronando nel migliore dei modi una festa scudetto iniziata nel pomeriggio e che si protrarrà fino a notte inoltrata. Questa è la sera giusta per far le pagelle della lunga ed esaltante annata rossonera.

    Abbiati: 8
    La difesa rossonera l’ha protetto come fosse una reliquia ma nelle pochissime occasioni si è dimostrato decisivo. Il portierone si è ritrovato riprendendosi il Milan.

    Amelia: 6
    Si è sempre fatto trovare pronto anche se a condannarlo c’è il passivo di reti subite dal Milan con lui estremo difensore. Casualità?

    Abate: 7,5
    E’ finalmente esploso. La scintilla è scattata al Bernabeu e da quel momento è stato un grimaldello per Allegri, bravo in fase di spinta a mi avviso è stato ancora più bravo in fase difensiva risultando spesso decisivo nelle diagonali.

    Nesta: 7 Qualche acciacco ma anche tantissima esperienza e qualità al servizio della squadra, ha formato con Thiago Silva una diga per tutta la stagione.

    Thiago Silva: 9 Non ricordo un intervento fuori posto, prezioso per tutta la stagione dimostra di saper dare il suo contributo anche a centrocampo.

    Zambrotta: 6,5
    Disciplinato e prezioso nell’economia del gioco rossonero, peccato per il lungo infortunio.

    Yepes: 7,5
    Se i tifosi lo venerano un motivo ci sarà. Ogni volta che viene chiamato si fa sempre trovare pronto.

    Gattuso: 7
    Ringhio non è finito, anzi. Ha grinta da vendere e tanta voglia di spaccare il mondo, senza la nottataccia di Champions e gli insulti a Leo meriterebbe mezzo punto in più.

    Ambrosini: 8 Allegri lo reinventa schermo davanti alla difesa e il capitano diventa una diga preziosa. Peccato per l’infortunio.

    Seedorf: 8,5 Gli ultimi mesi sono da leader assoluto. Capisce le difficoltà dei rossoneri e si mette a disposizione caricandosi la squadra sulle spalle.

    Boateng: 8,5
    Il Milan ha fatto un affare. Centrocampista poliedrico e con una carica agonistica superiore alla media, questa sera si è scoperto super ballerino.

    Van Bommel: 7,5 Gli infortuni hanno costretto il Milan ad affidarsi alla sapienza tattica dell’olandese. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

    Flamini: 7
    La migliore stagione in rossonero, ha finalmente dimunuito il numero di entratacce mettendo carica agonistica sulla partita.

    Robinho: 8,5 Ad inizio stagione pensavo fosse l’ennesimo colpo/flop rossonero, sulla scia di Ronaldo, Rovaldo e Ronaldinho invece… è prezioso tatticamente e segna gol importanti certo ne sbaglia anche tanti tanti altri.

    Pato: 8,5
    QUalche incomprensione ad inizio stagione con Ibra ed Allegri, poi? La svolta. Nella seconda parte di stagione è spesso devastante e prolifico, speriamo abbia superato gli infortuni.

    Ibra: 9
    La scossa al Milan è sua. Per lunghi tratti della stagione con le sue qualità sopperisce alle carenze dell’organico, le due espulsioni non gli permettono di prender 10.

    Le pagelle degli altri.
    Bonera 5,5, Antonini 6, Sokratis 5, Emanuelson 6, Merkel 6,5, Strasser 6, Inzaghi 6,

  • Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter

    Eto’o 8 Un voto pieno, che si merita senza ombra di dubbio. Corre come un forsennato per tutta la partita, giocando praticamente a tutto campo. Spesso nella linea dei centrocampisti, e addirittura nel finale di primo tempo te lo ritrovi a chiudere su Menez da terzino (in pieno stile Mourinhano), per coprire l’avanzata di Nagatomo. Poi torna nella sua zona di campo preferita, e s’inventa con un gran tiro di precisione all’angolino basso un gol da fuoriclasse puro. Sono 34 gol in questa stagione raggiungendo  un mito come Ronaldo cannoniere assoluto in maglia nerazzurra. P.s. la stagione non è ancora finita. ETO’O SANTO SUBITO.

    Cambiasso 7 Partita di gestione tattica la sua, con in mano le chiavi del gioco e del centrocampo nerazzurro. Impedisce le avanzate dei giocatori giallorossi e detta i tempi alla manovra, seguendo i dettami del suo tecnico. Strano episodio nel finale, quando dopo aver subito un fallo a centrocampo, vede arrivare verso di lui a muso duro il suo ex compagno di squadra Burdisso, che in seguito avrà da ridire anche con Maicon e Milito.

    Zanetti 1000. Si come le presenze che raggiunge stasera da calciatore professionista. Un esempio vivente di giusto comportamento dentro e fuori dal campo da mostrare ai giovani calciatori. Ormai nella sua lunga carriera ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo e stasera si adatta come terzo nella linea mediana a destra senza troppi fronzoli. Svolge il suo compito in maniera discreta e quando può prova le sue serpentine in fase offensiva. Premio per la serata, la dedica del gol di Eto’o e la finale di Coppa contro il Palermo. Mica poco!

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse avuto da ridire a gennaio per lo scambio Nagatomo Santon, sicuramente si sarà ricreduto. Yuto continua a sorprendere in positivo per le ottime prestazioni partita dopo partita con la maglia nerazzurra. Stasera sembra un folletto scatenato, che corre senza fermarsi mai per tutto il campo. Non conosce fatica,  riuscendo a chiudere e a recuperare in fase difensiva palloni impossibili. Meno preciso davanti, ma non si può avere tutto dalla vita. Il riscatto verso il Cesena è qualcosa di obbligatorio a questo punto.

    Milito 6 Il voto è di incoraggiamento, perché la stagione volge al termine e in una serata come quella di oggi forse il Principe è stato anche un po’ sfortunato. In una prima occasione riesce a scartare Riise quasi fosse Van Buyten, e si trova nell’azione fotocopia di quella contro il Bayern in finale di Champions. Dovrebbe calciare alto, invece sul più bello scivola e ciabatta centrale su Doni. Nel finale  Milito non si arrende ma vede negarsi un rigore abbastanza netto su contrasto con Juan. La prossima stagione sarà ancora in nerazzurro? Domanda da 1 milione di euro!

    Pagelle Roma

    Borriello 7 L’attaccante preferito di Ranieri, ritrova il suo posto davanti con l’esclusione di Totti e si carica tutto il peso dell’attacco sulle sue spalle. Nel primo tempo fatica moltissimo a trovare gli spazi giusti, ma non viene servito mai dai suoi compagni. Dopo il gol nerazzurro sembra svegliarsi, e pochi minuti dopo colpisce un doppio palo che ha del clamoroso. Pagata la sfortuna realizza un gol bellissimo, superando in elevazione un avversario non facile come Lucio e indirizzando la palla nell’angolo alto opposto. Rete da bomber di razza.

    Burdisso 5,5 Mezzo voto in meno per lo strano comportamento nel finale, fin troppo nervoso. In compenso tiene testa senza troppi problemi a un cliente scomodo come Pazzini.

    De Rossi 6,5 Bene nel primo tempo, con una buona prestazione in fase di copertura e ottima proposizione offensiva. Ci prova senza fortuna una volta dall’interno dell’area calciando a giro con il pallone di poco a lato del palo, e una seconda da fuori area con la palla alta sopra la traversa. In uno scontro di gioco con Mariga subisce un colpo al costato ma rimane in campo stringendo i denti per aiutare i suoi.

    Menez 5 Tanto Fumo e poco arrosto. Ricorda molto il Gourcouff ai tempi del Milan, che provava la grande giocata e si fermava nel caso non gli riuscisse, esponendo questa sera la sua squadra alle ripartenze dei nerazzurri. Poco il feeling con Borriello e il resto della squadra. Sulla lista dei possibili in partenza da Trigoria.

    Doni 6 Qualche colpa sul gol di Eto’o ce l’ha, perché praticamente rimane immobile a guardare la palla finire nell’angolino basso. Si riscatta in un paio di occasioni decisive, sul tiro di Pazzini chiudendo lo specchio della porta con una grande parata, e con l’aiuto della fortuna sulla conclusione centrale di Milito che scivola e non riesce a calciare bene .

  • Le pagelle di Palermo – Milan, rossoneri Ibradipendenti

    Le pagelle di Palermo – Milan, rossoneri Ibradipendenti

    Sirigu: 6 Corre qualche rischio solo dopo l’ingresso di Ibrahimovic, non può nulla sul gol è fortunato sul doppio palo.

    Cassani: 5,5
    Da qualche tempo appare in difficoltà, la corsa non è brillante e fa fatica ad arrivare sul fondo.

    Goian: 7
    Tra qualche anno sarà sicuramente nel mirino delle big. Insuperabile nel gioco aereo dimostra di aver un ottimo senso della posizione e ottime capacità d’anticipo.

    Bovo: 6,5
    Mezzo punto in meno per fallo ma il suo rendimento conferma la sua definitiva consacrazione. Freddo dal dischetto cosi come nella propria area di rigore.

    Balzaretti: 6 Nel primo tempo è tenuto sotto scacco da Abate si rifà nella ripresa con le sue accelerazioni dà respiro alla difesa.

    Migliaccio: 7,5 E’ un incubo per qualsiasi centrocampista, aggredisce chiunque porti palla, prezioso tatticamente è ormai una certezza sulle palle inattive.

    Acquah: 5
    Delio Rossi lo chiama fuori dopo mezzora e la bocciatura lo aiuterà a crescere.

    Bacinovic: 6 Entra per Acquah e si presenta subito mordendo le caviglie di Pirlo.

    Ilicic: 7 Se Delio Rossi lo tiene in campo sacrificando Pastore un motivo ci sarà. E’ un moto perpetuo, sempre in aiuto del compagno e sempre pericoloso negli spazi.

    Pastore: 7 Mezzo voto in meno per la protesta al momento della sostituzione. L’argentino dimostra ancora una volta di esser l’uomo in più del Palermo, bravo a far salire la squadra, bellissimo l’assist per Ilicic.

    Hernandez: 6,5 Lottare con Nesta e Thiago Silva è un compito arduo lui però gioca una partita di sacrificio non facendo ragionare la manovra rossonera.

    Pagelle Milan

    Abbiati: 6 Il Palermo arriva poche volte al tiro, sui gol ha poche responsabilità.

    Abate: 7 E’ una delle piacevoli scoperte della stagione, alla solita corsa mette insieme tanta qualità, arriva spesso al cross ma gli avanti del Milan vivono una giornata storta.

    Nesta: 6 Perde Ilicic nell’azione che porta al raddoppio

    Thiago Silva: 6 Non è un marziano. ANche ieri sembrava calamitasse il pallone su di se, perfetto in anticipo e sulle palle alte. Si perde poi Migliaccio in occasione del vantaggio e fa capire di esser anche lui umano.

    Antonini: 6
    Spinge molto rispettando i compiti assegnati da Allegri. E’ costretto ad uscire per uno scontro fortuito con Thiago SIlva.

    Van Bommel: 5 La sua partita non è male, un giocatore della sua esperienza però dovrebbe aiutarlo a trattenersi da far un fallo da ultimo uomo.

    Pirlo: 6
    Dopo tre minuti becca Robinho con un lancio “alla Pirlo”. Non può esser al meglio ma è tutt’altro che bollito.

    Flamini: 5,5
    Corre tantissimo ma è meno brillante del solito

    Seedorf: 5,5
    La posizione di trequartista lo costringe a liberarsi subito della palla impedendogli di incidere.

    Robinho: 4 E’ fumoso il brasiliano, sbaglia l’ennesimo gol davanti a Sirigu e poi si intestardisce nel dribbling.

    Pato: 5
    Non è la sua migliore serata cerca di farsi vedere tra gli spazi ma non incide.

    Ibrahimovic: 6,5
    Tira in porta più volte dei suoi compagni in soli venti minuti. Sfortunato sul doppio palo segna comunque nel finale lanciando un segnale a chi crede che sia finita l’Ibradipendeza.

  • Pagelle Juventus-Chievo. Del Piero c’è, la Juve no

    Pagelle Juventus-Chievo. Del Piero c’è, la Juve no

    Pagelle Chievo

    Sardo 7: Non che la sua sia una gara di particolare qualità, ma ha il pregio di seguire l’azione che porta Pellissier a colpire il palo e si fa trovare pronto sulla ribattuta insaccando il gol del pareggio che condanna la Juve e salva aritmeticamente la sua squadra.

    Constant 6,5: A vederlo giocare si capisce perchè squadre di più alto rango si siano interessate a lui, si applica molto e concede giocate di qualità alternandole però ad errori elementari, deve migliorare ma il ragazzo c’è.

    Uribe 6: Segna il gol che dimezza le distanze, ma non può meritare di più, vista la clamorosa occasione che si divora a porta praticamente vuota.

    Jokic 6: Schierato a sorpresa sulla sinistra da Pioli, per contrastare le incursioni di Krasic, si comporta degnamente senza strafare e senza correre quasi mai dei rischi, tiene a bada l’esterno serbo della Juventus.

    Pellissier 6,5: Quando vede bianconero si esalta e offre sempre prestazioni sopra la media, stavolta non è lui ha far da mattatore ma il suo zampino c’è sul gol del pareggio, offre un assist al bacio a Uribe che fallisce clamorosamente.

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 5,5; Sardo 7, Cesar 6, Andreolli 5, Mantovani 6; Gelson Fernandes 6, Rigoni 6, Constant 6,5 (64′ s.t. Uribe 6); Jokic 6; Pellissier 6,5, Thereau 5 (39′ Bogliacino 6).
    A disp.: Squizzi, N.Frey, Mandelli, Guana, Marcolini, Granoche, Moscardelli.

    Pagelle Juventus

    Motta 6: Anche se molte delle azioni pericolose vengono dalla sua zona, stavolta il terzino di Del Neri non si comporta male e disputa forse una delle partite migliori della sua deludente stagione, in fase offensiva sforna 3 o 4 cross ottimi per le punte che purtroppo nessuno sfrutta a dovere.

    Chiellini 6,5: E’ l’ultimo ad arrendersi, il primo gol nasce però da un suo fallo ingenuo su Pellissier. Colpisce un palo di pancia che ha del clamoroso, se la palla fosse entrata staremmo qui a raccontare di un’altra partita. Un sicuro punto di partenza per l’ennesima nuova Juve post-Calciopoli.

    Krasic 5: E’ stanco e si vede, ha bisogno di tanto riposo e forse è l’unico giustificabile nella debacle del finale di stagione juventino. Nonostante la sua stanchezza prova a rendersi pericoloso, sul doppio vantaggio sbaglia un gol clamoroso a due passi da Sorrentino che alla fine risulterà decisivo.

    Aquilani 4,5: L’ombra del giocatore ammirato nella prima parte di stagione, sbaglia una quantità industriale di passaggi, prova conclusioni impossibili e fallisce un’occasione da centro area, peggio di così si muore. Viene da chiedersi se la Juve gli abbia già fatto conoscere il suo futuro e allora sia in caso di riscatto sia in caso di partenza non serve impegnarsi più di tanto. A nostro avviso è comunque un giocatore che potrà essere importante il prossim’anno specie se affiancato da Pirlo.

    Del Piero 6,5: Non è la sua partita migliore, ma un gol e un assist sono un bottino più che sufficiente per mostrare ai giovani juventini come si possa essere fenomeno anche a 36 anni, la Juventus ha fatto di certo un affare a riconfermarlo ancora per un altro anno, è l’unico insieme a Chiellini a salvarsi dai fischi dell’Olimpico.

    Juventus (4-4-2): Buffon 5,5; Motta 6, Barzagli 6, Chiellini 6,5, Grosso 5,5; Krasic 5 (35’st Toni 6), Aquilani 4,5, Marchisio 5, Pepe 5,5; Del Piero 6,5, Matri 6.
    A disp. Storari, Sorensen, Traorè, Bonucci, Giandonato, Salihamidzic.

  • F1: le pagelle del Gran Premio di Turchia

    F1: le pagelle del Gran Premio di Turchia

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Turchia 2011

    Vettel 10: Vince, stravince, e lo fa con una facilità a dir poco imbarazzante. L’impressione è che il tedeschino non si sia dannato per spremere la sua lattina volante, ma abbia amministrato agevolmente la gara senza strafare. Il vero potenziale della “sua” Red Bull non lo abbiamo ancora visto, ma intanto, dopo sole quattro gare, ne ha già una e mezza di vantaggio sul secondo. Superlativo.

    Webber 8: non è all’altezza, in termini di prestazioni, del compagno di squadra. Perde subito, come gli capita spesso quest’anno, la posizione in partenza a favore di Rosberg, poi sonnecchia per metà gara e viene superato anche dalla Ferrari di Alonso che sembra averne di più. Mettici pure che perde l’uso del kers da metà gara in poi e il disastro sembra servito. Ma il buon Mark come in Cina si riprende nel finale, fa registrare il giro più veloce in assoluto con gomme dure riacciuffando Alonso e superandolo, conquistando la seconda posizione che regala la doppietta alla Red Bull.

    Alonso 9: La quinta posizione sembra una maledizione, ma lo spagnolo oggi scatta bene in partenza sfruttando dopo poche tornate l’errore di Hamilton che gli lascia gentilmente la porta aperta. La sua Ferrari con gomme morbide riesce a tenere il passo della Red Bull e il sorpasso a Webber lo dimostra. Alla fine deve arrendersi allo strapotere della vettura austriaca ma il primo podio stagionale è una bella iniezione di fiducia in vista delle gare successive.

    Rosberg 8: le sorti della Mercedes sono affidate tutte al giovane Nico che oggi sfodera una bella prestazione. Brucia in partenza Webber e finchè le gomme reggono mantiene la seconda posizione. Poi il walzer dei pit-stop mescola un pò le carte ma si riprende nel finale superando Button. Unica sbavatura, l’errore di montare gomme dure troppo presto. Forse questo gli è costato qualche posizione.

    Hamilton 6.5: Che non era giornata lo si capisce alla partenza, quando per guadagnare una posizione ai danni di Webber ne perde due in favore di Alonso e Button. Lotta con la McLaren gemella di Button nelle battute iniziali di gara inscenando un bel duello, ma oggi deve arrendersi alle più forti Red Bull e alla Ferrari di Alonso. L’errore dei meccanici ai box non giustifica il pesante ritardo di 40″ accusato nei confronti del vincitore.

    Button 6: Sfida la sorte tentando l’azzardo delle tre soste, e il risultato è che Rosberg lo raggiunge nel finale e lo svernicia a velocità supersonica sul rettilineo prima del traguardo, strappandogli la quinta posizione e qualche punticino utile. Sapeva di avere un’auto inferiore e ci ha provato lo stesso con la sua solita sapienza, ma questa volta gli è andata male.

    Massa 5: La Ferrari si ritrova parzialmente, lui invece si smarrisce compiendo un passo indietro rispetto alla Cina. Oggi il passo gara non era male ma impiega troppo tempo per superare piloti più lenti (vedi Rosberg con gomme alla frutta). Chiude fuori dalla zona punti, in 11esima posizione. In più ancora una volta i meccanici ci mettono del loro per metterlo in difficoltà, facendogli perdere de3l tempo extra al pit-stop.

    Schumacher 4: oltre al fatto che le ha prese di santa ragione dal compagno di squadra, dobbiamo dire che più di una volta si è reso protagonista di alcune manovre sugli avversari al limite del regolamento. Chiude soltanto dodicesimo senza un’azione degna dello Schumi in rosso. La macchina sta crescendo nelle prestazioni, lui no, anzi, sembra essersi avviato già da molto tempo sul viale del tramonto.

  • Le pagelle di Udinese – Lazio 2-1

    Le pagelle di Udinese – Lazio 2-1

    Un tempo per una, ma un risultato favorevole soltanto all’Udinese che le permette di agguantare il quarto posto in classifica, sorpassando proprio i biancocelesti. Una gara decisa da episodi decisivi: un rigore sbagliato da Zarate, un palo colpito da Kozak sul 2-1, che avrebbe potuto portare al pareggio. L’Udinese è stata, però, molto più cinica e concreta, e deve ringraziare come sempre l’uomo della provvidenza, il capitano Totò Di Natale, autore di una doppietta decisiva e migliore in campo, ad un passo dal suo record di gol della scorsa stagione.

    Udinese

    Handanovic 7,5 Più che la parata sul rigore di Zarate che non era ecessivamente complessa, e che gli è valsa comunque il sesto rigore parato in stagione, è stato miracoloso sul colpo di testa di Dias e sul tiro di Rocchi.

    Benatia 7 Prova di forza, attenzione e lucidità. Contiene con un po’ di difficoltà Kozak,  ma è autore di un’ ottima prova

    Zapata 6.5 Buona prova di solidità, riesce a reggere le operazioni difensive con sicurezza anche nel forcing finale della Lazio

    Angella 5 Ingenuo nel fallo da rigore su Rocchi, che lo porta ad essere espulso ed a lasciare la squadra in inferiorità numerica per buona parte del secondo tempo. Soffre molto anche gli scatti di Zarate prima dell’episodio decisivo

    Isla 6.5 Dinamicità e prova di sostanza, con qualche intuizione importante come il cross per Di Natale che ha portato al primo gol Udinese. Liscia in area una buona occasione

    Badu 6 E’ il sostituto dello squalificato Inler, il confronto non può reggere ma prova a giocare di sostanza anche se prende un’ammonizione

    Pinzi 6.5 Buone azioni e buone intuizioni, prova il pallonetto su Muslera nel primo tempo, per il resto gioca sempre con attenzione e concentrazione, anche lui ammonito

    Asamoah 6 Partita di buona quantità e ritmo, interdisce bene

    Armero 6 Partita sufficiente, sostituito nel finale per Pasquale

    Sanchez 7 Al rientro dopo l’infortunio, è autore di splendide intuizioni: sul primo gol di Di Natale, e poi suggerisce per Isla sul secondo gol di Di Natale. Ottimo rientro del Ninho Maraviglia

    Di Natale 8 Doppietta, 27esimo e 28esimo gol in stagione, distante una sola rete dal suo record dello scorso anno. Sempre in agguato, sempre pronto a colpire. Sostituito per consentirgli di rifiatare

    Lazio

    Muslera 5.5 Non è perfetto sul primo gol di Di Natale, poteva fare di più sul suo palo

    Lichtsteriner 6 Buone incursioni nel secondo tempo, molti cross, ma non è sempre preciso in copertura

    Biava 5 Concede troppa libertà al guizzante Di Natale, soprattutto nel primo tempo

    Dias 6 Autore di un buon colpo di testa parato miracolosamente da Handanovic, per il resto gioca una partita sufficiente, anche se viene ammonito e salterà la prossima gara perchè era diffidato

    Garrido 4.5 Il peggiore della Lazio. Sempre fuori posizione, viene sostituito da Scaloni che da un apporto maggiore alla causa

    Brocchi 5 Impalpabile e poco incisivo, viene anche ammonito

    Matuzalem 5.5 Come Brocchi, poco presente nelle fasi di gioco, poco incisivo anche fisicamente

    Gonzales 5 Poco lucido e molto impreciso per tutta la gara

    Floccari 5 Non incide in zona gol, viene sostituito da Rocchi

    Rocchi 6 Ha il merito di entrare a partita iniziata e di conquistare il rigore del potenziale pareggio (calciato malissimo da Zarate) e di impensierire in qualche occasione Handanovic, soprattutto nel finale

    Hernanes 6 Uno dei migliori dei suoi nel disastriso primo tempo, prova ad impostare e a far girare la squadra. Viene sostituito da Kozak nella ripresa

    Kozak 6.5 Trova il gol del 2-1 dopo pochi minuto dal suo ingresso in campo. Potrebbe segnare una doppietta, ma il palo glielo impedisce. Sfortunato

    Zarate 5 Fallisce goffamente il rigore che poteva riaprire la partita al 67′, provando un cucchiaio debole e centrale al cospetto di un pararigori specialista come Handanovic. Per il resto disputa la solita partita di dribbling ed incursioni, ma non incide mai in modo decisivo.

  • Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Strepitoso oggi in diverse occasioni. Forse non si sarebbe parlato di grande vittoria dell’Inter in sua assenza. Determinante quanto Pazzini sull’esito delle partite, quando nega il gol a Cerci nel primo tempo, e nella ripresa chiudendo lo specchio a Mutu. Non bastasse, nel finale anticipando Gilardino con un’uscita perfetta. Fortunato sulla traversa iniziale, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci!

    Cambiasso 8 Perfetta la partita dell’argentino. Sembra un direttore d’orchestra in mezzo al centrocampo, perché è lui a dirigere tutti gli altri, ed è sempre lui a dare i tempi di gioco a tutta la squadra. Preziosissimo in fase di copertura, quando recupera mille palloni e imposta il gioco per primo, favorendo le ripartenze veloci, e ancora più utile davanti quando vola in cielo anticipando anche Pazzini, di testa per segnare il gol del 2-0. Un giocatore tatticamente devastante.

    Coutinho 7 Chi non t’aspetti! Non doveva partire nemmeno titolare nelle possibili formazioni e invece Leo a sorpresa lo schiera nell’undici iniziale dandogli una bella iniezione di fiducia. Lui lo ricambia con buone giocate, bei dribbling e forse qualche pallone perso troppo ingenuamente. Nella ripresa dopo il gol di Gilardino, quando sembra calare l’Inter, si va a prendere il pallone con determinazione per calciare la punizione e ti tira fuori dal cilindro una magia degna del maestro Sneijder. Primo gol in Serie A per un giocatore che avrà ancora molto da dimostrare ai suoi tifosi.

    Pazzini 7,5 Il gol dell’ex: un classico! Lui è il ragazzo che riesce a far colpo su tutte le ‘porte’, a colpo sicuro, e l’appuntamento a cui non manca mai è quello con il gol! Devastante nell’area, quando riceve un pallone difficilissimo da Eto’o, lo aggancia da vero rapace d’area e spalle alla porta marcato stretto fa partire un destro micidiale per Boruc. Gesto delle dita agli occhi e tifosi nerazzurri sempre più innamorati di lui! Una Garanzia!

    Eto’o 7 Non segna? E qual è il problema quando in 60 minuti di partita fa impazzire mezza difesa viola e ti tira fuori una prestazione condita con due assist decisivi? Il primo sul gol di Pazzini quando praticamente manda in black out la difesa della Fiorentina facendo doppi passi e serpentine per nascondere il pallone. Il secondo con un pallone pennellato sulla testa di Cambiasso su una punizione dalla trequarti campo. Standing ovation per lui!

    Pagelle Fiorentina

    Beherami 6 Ci mette molta corsa e molto impegno per tutta la partita, soprattutto cercando di contenere un cliente scomodo come Eto’o. Ma subisce anche lui come tutta la squadra il contraccolpo psicologico dei due gol interisti in rapida successione. Comunque non si arrende e serve assist a raffica per gli attaccanti, offrendo una discreta copertura in fase difensiva quando può.

    Vargas 5 Perde su tutti i fronti la sfida tra lui e Maicon, sia in fase difensiva dove praticamente è assente che in quella propositiva dove non punge come dovrebbe. In calo rispetto alla prestazione discreta contro l’Udinese nello scorso turno di campionato. Mihajilovic si farà sentire, soprattutto con lui, che può e deve dare di più.

    Gilardino 6,5 Gila Bomber facci un gol canta la curva viola, e lui non si fa pregare due volte per accontentare i suoi tifosi. Stop di coscia destra e gran conclusione al volo di sinistro per realizzare un gol bellissimo. Sbaglia forse un gol più facile pochi minuti prima, e nel finale vorrebbe mangiarsi le mani per essersi fatto anticipare da Julio Cesar in un’occasione favorevolissima al raddoppio, ma senza dubbio è il migliore dei suoi.

    Cerci 6,5 Peperino. Fa impazzire Chivu nel primo tempo e manca il gol solo grazie a una splendida chiusura di Julio Cesar. Ottimi i movimenti senza palla e ottimi gli inserimenti. Buona la sua prestazione nel complessivo. Il più in forma dal punto di vista fisico.

    Mutu 6,5 Devastante quando entra. E qui sorge il dubbio perché lasciare fuori uno così? Salta Lucio e Ranocchia mettendoli a sedere in un paio di occasioni. Poi lanciato a rete si fa chiudere lo specchio della porta da Julio Cesar in un’occasione, mentre nella seconda serve l’assist decisivo a Gilardino, ma forse la palla è leggermente avanzata e favorisce l’uscita del portiere nerazzurro. Andava schierato dall’inizio!

  • Le pagelle di Lecce – Napoli 2-1. Delusione Cavani

    Le pagelle di Lecce – Napoli 2-1. Delusione Cavani

    Lecce

    Corvia 5.5 fa tutto lui nella ripresa, segna un bel rigore e poi si fa espellere per doppia ammonizione rischiando di compromettere tutta la partita per il Lecce.

    Chevanton 7 grande ritorno dell’ uruguaiano che ha passato gran parte della stagione tra panchina e tribuna, segna un gol importantissimo.

    Napoli

    Cavani 4.5 il Matador sembra aver finito le batterie, mai un azione degna della sua fantastica stagione, molto nervoso si fa espellere, come Corvia, per doppio giallo.

    Hamsik 4,5 la classe non si discute, ma risultano veramente inspiegabili le sue prestazioni altalenanti che non aiutano certamente la squadra, anzi….

    Mascara 6,5 l’ ex Catania cerca di giustifacre un acquisto che finora non ha prodotto molti dividendi, bello il gol e forse doveva partire titolare

    IL TABELLINO

    Lecce : Rosati 6; Tomovic 6.5, Fabiano 6, Gustavo 6, Mesbah 5.5; Olivera 6.5, Vives 6.5 (25′ st Giuliatto sv), Giacomazzi 6, Munari 6 (35′ st Chevanton 7); Di Michele 6 (47′ st Coppola sv), Corvia 5.5. A disp.: Benassi, Donati, Brivio, Jeda. All.: De Canio 6
    Napoli: De Sanctis 6; Campagnaro 5, Cannavaro 5.5, Aronica 6; Maggio 5.5, Gargano 6, Yebda 6 (15′ st Mascara 6,5), Dossena 5,5 (15′ st Zuniga 6.5); Hamsik 4,5 (40′ st Pazienza sv), Lavezzi 6.5, Cavani 4.5. A disp.: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Pazienza, Sosa. All.: Mazzarri 5.5
    Arbitro: Valeri 7
    Marcatori: 4’st rig. Corvia (L), 22′ st Mascara (N), 43′ st Chevanton (L)
    Ammoniti: Giacomazzi, Corvia, Chevanton (L), Maggio, Cavani, Mascara, De Sanctis (N)
    Espulsi: Corvia (L), Cavani (N)

  • Le pagelle di Manchester United – Schalke 4-1

    Le pagelle di Manchester United – Schalke 4-1

    MANCHESTER UNITED

    Smalling 6: Commette un errore in disimpegno che permette allo Schalke di accorciare le distanze, ma nel complesso gioca una partita attenta.

    Gibson 6,5: Partita di quantità e qualità del centrocampista irlandese. Un assist e un gol nella sua miglior partita in stagione.

    Anderson 7,5: Prestazione convincente condita da una doppietta e tante giocate di alto livello.

    Valencia 7: Sembra andare a velocità doppia rispetto agli avversari ed ha il merito di aver sbloccato la partita.

    SCHALKE 04

    Neuer 5,5: Luci ed ombre per il portierone tedesco: regala il gol del 2-0 allo United ma sfodera un paio di interventi da grandissimo portiere.

    Howedes 6: Ci mette grinta e convinzione, salva un gol sulla linea ma contro questi avversari non è bastato.

    Jurado 6: Uno dei migliori tra i suoi. Segna un gol splendido e ogni tanto accende la luce in un frastornato Schalke.

    Raul 6: Ha il merito di essere l’ultimo a mollare. 34 anni e non sentirli: chapeau.

  • Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Barcellona-Real Madrid
    Pagelle Barcellona Piquè 7: El Piqueton si dimostra ancora una volta uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, tiene a bada Cristiano Ronaldo & Co. senza correre eccessivi rischi, puntuale nelle chiusure e negli anticipi, non ha eccessive colpe sul gol del pareggio di Marcelo. Abidal 8: Gioca solo 3 minuti ma il voto è tutto per il suo carattere e la sua voglia di ritornare a calcare i campi, la sua partita più importante Eric l’ha già vinta e per questo un semplice 8 in pagella non basta. Iniesta 7,5: El nene è un fenomeno, uno dei tre tenori del Barça è la sintesi di tecnica, velocità e pura classe; l’assist per Pedrito è la sintesi di tutto questo a vederlo giocare insieme con i suoi compagni di reparto si ha come l’impressione di stare a guardare un iperrealistico videogame. Pedro 7: Sia chiaro il giovane attaccante azulgrana nella serata di ieri non ha fatto niente di eccezionale, ma ha il merito di realizzare il gol che chiude definitivamente il discorso qualificazione e che apre le porte della finale ai suoi. Messi 7: Se per una volta sua maestà torna fra i comuni mortali e si concede solo qualche piccolo vezzo e giocata non lo si può condannare, il 7 in pagella per lui è una rarità ma avrà modo di rifarsi nella finale di Wembley dove sarà sicuramente protagonista indiscusso. Villa 5: 22 gol stagionali certo non sono pochi, ma El Guaje può e deve fare di più, nei 180 minuti contro i rivali del Real, non brilla e non si rende quasi mai pericoloso, a tratti pare un pesce fuor d’acqua nel gioco rapido barçellonista. Barcellona(4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 6, Mascherano 6,5, Piquè 7, Puyol 6,5 (45′ st Abidal 8); Xavi 6,5, Busquets 6, Iniesta 7,5; Pedro 7 (48′ st Afellay sv), Messi 7, Villa 5,5 (29′ st Keita sv). A disp.: Oier, Fontas, Thiago, Jeffren. Pagelle Real Madrid Casillas 7: Il capitano madridista e della nazionale purtroppo nulla può contro lo strapotere del Barça, compie alcune parate spettacolari su Villa e su Messi, ma alla fine quando si ritrova a tu per tu con Pedro è costretto ad issare bandiera bianca, mostra molta signorilità complimentandosi con gli avversari e di questi tempi in casa merengues anche questo fa notizia. Marcelo 7: Oltre al gol, corre, raddoppia, recupera e si propone, offrendo ai suoi compagni sempre un’alternativa, è l’ultimo ad arrendersi, ma purtroppo come Casillas nulla può contro i fenomeni blaugrana. Kaka 4: E’ l’ombra del fenomeno che incantava San Siro e non solo quando indossava la casacca rossonera, non si vede quasi mai e la partita disputata ieri sera è la sintesi dei suoi anni madridisti condizionati da una non brillante condizione fisica e da un feeling mai nato con l’ambiente della casa blanca. Adebayor 4,5: Se il match di disputasse su un ring lui sarebbe un protagonista assoluto, entra in campo nervoso e con le idee poco chiare, sostituisce uno spentissimo Higuain e non da nessun aiuto alla sua squadra, anzi contribuisce ad innervosire ulteriormente l’ambiente con entrate al limite del regolamento e con continue lamentele. Di Maria 6,5: Sfortunato sul palo che colpisce dopo un delizioso dribbling e poi intelligente nel fornire l’assist giusto a Marcelo. La sua è una partita di corsa e sacrificio, il voto rispecchia anche il comportamento avuto nei complessivi 180 minuti di Clasico, è, infatti, l’unico a creare qualche reale pericolo agli avversari. C.Ronaldo 6,5: Il mago di Madeira prova a guidare i suoi nell’impresa e ad onor del vero meriterebbe qualcosa in più anche dall’arbitro che molto spesso soprassiede su alcune entrate ai suoi danni, come in occasione del gol annullato di Higuain. Meriterebbe qualche voto in meno per la solita caduta di stile di fine partita dove anche lui si unisce al coro mourinhiano di polemiche contro arbitro e Uefa. Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Albiol 5.5, Carvalho 5, Marcelo 7; X. Alonso 6, Diarra 6.5; C. Ronaldo 6.5, Kakà 4 (15′ st Özil 6), Di Maria 6,5; Higuain 5 (10′ st Adebayor 4,5). Adisp.: Adan, Garay, Granero, Canales, Benzema.