Un pareggio a reti bianche al Manuzzi di Cesena con la squadra di casa che avrebbe meritato qualcosa in più visto le due traverse e la follia del suo giocatore simbolo, Adrian Mutu, espulso per fallo di reazione su Cassani.
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Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu
Cesena Mutu 4,5 fino alla follia su Cassani la sua partita era stata ottima, belle incursioni diventando l’uomo più pericoloso della sua squadra, tutto però vanificato inspiegabilmente da un cartellino rosso sicuramente evitabilissimo. Von Bergen 7 perfetta la partita del difensore bianconero, fermato alla grande Santiago Silva ed ottime chiusure anche su Cerci. Fiorentina Jovetic 6,5 il montenegrino è l’unico della Fiorentina a dare un po’ di vivacità soprattutto nel secondo tempo in cui è andato molte volte al tiro, senza però ottenere, i frutti sperati Cerci 5,5 prima partita sotto tono per l’ex giocatore della Roma, mai veramente pericoloso sulla fascia con alcuni sprazzi nel secondo tempo ben controllati dalla difesa bianconera. Santiago Silva 5,5 il “tanque” non sfrutta la sua prima da titolare, si muove molte su tutto il fronte offensivo ma non riesce mai a tirare per tutta la durata dei 90’. Cesena: Antonioli 6,5; Ceccarelli 6,5 (90’ Ricci s.v.), Von Bergen 7, Rodriguez 6,5, Lauro 6; Candreva 6, Guana 6,5, Parolo 6; Eder 6, Mutu 4,5, Ghezzal 6 (85’ Livaja s.v.). All.: Giampaolo Fiorentina: Boruc 6,5; Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6; Behrami 6, Montolivo 6 (73’ Ljajic 5), Lazzari 5,5 (66’ Munari 5,5); Cerci 5,5, Santiago Silva 5,5, Jovetic 6,5. All.: MihajlovicSinisa Mihajlovic | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images -
Lazio-Roma 2-1, le pagelle. Klose uomo derby
Un derby entusiasmante vede la vittoria della Lazio per 2-1. Una partita molto equilibrata che nel primo tempo vede una Roma più intraprendente che va in gol con Osvaldo al 6′. Nel finale di tempo qualche sprazzo offensivo della Lazio che comunque aveva tenuto un possesso palla pari a quello dei giallorossi.
Nella ripresa dopo 6 minuti c’è l’episodio decisivo: Kjaer spinge a terra Brocchi lanciato a rete: calcio di rigore per la Lazio e cartellino rosso per il danese della Roma. Hernanes trasforma dagli undici metri e comincia un’altra partita. La Roma sbanda inizialmente, poi si ricompatta ma subisce le folate laziali. Tra la clamorosa traversa di Klose e lo spettacolare palo di Cisse ci sono due occasioni mancate prima da Bojan e poi da Pjanic. Poi nel forcing finale della Lazio con l’uomo in più, il rapace d’area Klose porta a casa i tre punti insaccando Stekelenburg quando mancavano 40 secondi alla fine dei 3 minuti di recupero concessi da Tagliavento. PAGELLE LAZIO Marchetti 6 Konko 6 Dias 6,5 Per il brasiliano una partita senza sbavature. E’ sempre concentrato e pulito negli interventi. Deve colmare i buchi lasciati da qualche compagno e spesso lo fa senza diffcoltà. Biava 5,5 E’ il più in ombra tra i due centrali. Si fa scappare Osvaldo sul vantaggio giallorosso e non è sempre perfetto nelle chiusure. Radu 5,5 Brocchi 7 Partita di grande generosità. Corre a perdi fiato e decide il match con una discesa furiosa che finisce in area di rigore avversaria dove Kjaer lo atterra regalando il rigore alla Lazio. Ledesma 5 Sbaglia una miriade di passaggi. Sembra sentire troppo il calore della partita. Gonzales 5,5 Hernanes 6,5 Non è la sua miglior partita, ma nel finale dà qualità alle folate offensive della squadra e soprattutto a inizio secondo tempo trasforma il rigore che rivolta la partita. Cisse 6,5 Gioca un primo tempo in ombra. Nel secondo cresce fisicamente e qualitativamente e regala un destro al volo di straordinaria bellezza balistica che si stampa sul palo interno. Klose 7,5 E’ il match winner. Il più pericoloso nella prima frazione. Nella ripresa fa le prove generali salendo in cielo e colpendo un pallone che va a finire sulla traversa. Poi a una manciata di secondi dal triplice fischio regala la gioia al mondo biancoceleste con un capolavoro di freddezza bucando il portiere avversario. Reja 6,5 La sua squadra non entusiasma dal punto di vista del gioco. Non sfrutta a dovere l’uomo in più per tutto il secondo tempo, ma il risultato in un derby conta più di ogni oltra valutazione. PAGELLE ROMA Stekelenburg 6,5 E’ il vero baluardo di una difesa che a tratti balla. Compie almeno un paio di parate decisive ed esce sempre molto sicuro. Rosi 5,5 Heinze 6,5 Tra i migliori dei giallorossi. Grande esperienza e determinazione. Non sbaglia praticamenet mai. Kjaer 4 E’ il match loser. Nel primo tempo sbaglia un paio di disimpegni. All’inizio del secondo sbaglia un clamoroso intervento prima e poi trattiene platealmente Brocchi lanciato a rete regalando rigore e uomo in più all’avversario. Jose Angel 5 Non spinge con continuità e quando lo fa non è preciso. Meglio in difesa, ma non basta. Perrotta 5 De Rossi 6,5 Partita di grande sostanza. Recupera tante palle e dà qualità alla gestione delle ripartenze offensive. E’ un vero leader ed è quello che ci mette più grinta. Gago 5 Fa il compitino nel primo tempo con una discreta qualità. Nel secondo si perde correndo a vuoto e sbagliando passaggi banali. Pjanic 6 Ha il merito di giocare un primo tempo a buoni livelli e di confezionare un delizioso assist per il gol del vantaggio. Nella ripresa sparisce e non incide più. Osvaldo 7 Lotta come un leone. Segna un gol da vero bomber e nel secondo tempo riesce a creare buone chances nel deserto dell’attacco romanista. Bojan 5,5 Anche per lui ottimo primo tempo. Poi si perde mentalmente e fisicamente e non azzecca più una e infatti viene sostituito Cassetti 6 Burdisso 5,5 Luis Enrique 5,5 La sua squadra approccia alla grande il match giocando 45 minuti di buon calcio. Nella ripresa, complice il rosso di Kjaer, la Roma si perde e gestisce molto male la situazione critica. Tagliavento 5Miroslav Klose | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images -
Napoli-Parma pagelle. I tre tenori steccano, ottimo Floccari
Mascara 6,5: Ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio, per il resto poca roba, si fa anticipare molto ingenuamente da Modesto nell’azione che porta l’esterno parmense a siglare il gol vittoria.
Maggio 5: Ci prova ma è inconcludente, non è il solito pendolino sulla fascia e soffre molto la spinta degli esterni gialloblu sulla sua fascia di competenza.
Cavani 5: Mai nel gioco, sempre fuori posizione, sbaglia un gol da pochi passi sparando sul palo, la speranza è che abbia conservato i colpi in canna per abbattere il Bayern.
Hamsik 5: Vedi Cavani a tratti anche irritante per l’inconcludenza delle sue azioni, designato come erede di Nedved la strada appare ancora lunga per raggiungere i livelli del ceco.
Lavezzi 6: Dei tre davanti è quello che prova a fare qualcosa in più, meraviglioso l’assisti di tacco per Mascara, ma per il resto sempre a secco fra le mura amiche, digiuno che dura da troppe giornate ormai.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Aronica 5,5 (21′ st Mascara 6,5); Maggio 5, Inler 6 (40′ st Lucarelli sv), Gargano 5, Dossena 6 (29′ st Zuniga 5,5); Hamsik 5, Lavezzi 6; Cavani 5.
Mirante 6: Incolpevole sul gol di Mascara, sventa un paio di palle pericolose in area, soprattutto quella di fine partita su Maggio che conserva il risultato sul vantaggio per i suoi.
Gobbi 7: Realizza il gol del primo vantaggio gialloblu sfruttando un ottimo assist di Floccari, copre e si propone facendo sudare il suo avversario sulla fascia e contenendo e sortite degli avanti napoletani con ottime chiusure in diagonale.
Modesto 7: Uomo di fatica, ha il merito di farsi trovare pronto sull’assist al bacio di Giovinco e da lì onestamente non può sbagliare, mandando in visibilio i pochi tifosi parmigiani giunti fino al San Paolo e tornati con grande soddisfazione in terra ducale.
Giovinco 6,5: Non è la sua serata migliore, a volte esagera nel cercare la giocata, però quando serve la zampata del campione lui c’è e fornisce un ottimo assist a Modesto, che potrebbe sembrare facile ma così non è.
Floccari 7,5: Lotta su ogni palla, fa salire la squadra e fornisce un assist al bacio al compagno Gobbi smarcandolo solo davanti al portiere. Un giocatore recuperato che sta cominciando a mostrare il proprio valore.
Parma (4-4-1-1): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Paletta 6, A. Lucarelli 6, Gobbi 7; Biabiany 6,5 (21′ st Valiani 6), Morrone 7, Jadid 6,5 (38′ st Blasi sv), Modesto 7 (42′ st Santacroce sv); Giovinco 6,5; Floccari 7,5.
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Milan-Palermo 3-0, le pagelle. Ibra incanta, rosanero inguardabili
Le pagelle ai protagonisti di Milan – Palermo 3-0 MILAN Abate 7: spinge tanto sulla destra, quando prende velocità è dura fermarlo. Impreziosisce la sua prestazione con un assist per la rete di Cassano. Dovrebbe migliorare un pò nella fase difensiva, così facendo diventerà un terzino perfetto. Meriterebbe la telefonata di Prandelli.
Nocerino 7: in settimana era stato chiaro nel dire di non sentirsi una copia di Gattuso e lo dimostra con il gol da “rapace di area di rigore” che sblocca la gara proprio contro la sua ex squadra. Ibrahimovic 7.5: magie per il “sofferente” Ibra. San Siro è il suo palcoscenico, si esibisce davanti al suo pubblico sfoderando una prestazione maiuscola dopo i mal di pancia dei giorni scorsi. Magnifica l’apertura di sinistro a smarcare Aquilani in occasione del primo gol, stupendo il tocco vellutato con il quale serve in profondità Robinho per il raddoppio rossonero. Gli manca solo il gol. Robinho 7: esordio in stagione con gol. Il “peso” offensivo del brasiliano si fa sentire, il Milan ha sofferto anche la sua assenza di questa prima parte di stagione. Dovrebbe migliorare nella precisione al tiro, spesso spreca buona occasioni. Cassano 6.5: mettiamola così, al momento la sua permanenza in rossonero è il migliore acquisto della campagna trasferimenti di quest’anno del Milan. Reduce dalle ottime prestazioni in nazionale, conferma anche in campionato di essere in stato di grazia. Mette la firma alla partita segnando il 3-0 che chiude definitivamente il match. PALERMO Tzorvas 6: prende tre gol, è vero, ma se non si fosse opposto con coraggio alle conclusioni degli attaccanti rossoneri, in particolare su Robinho, il passivo avrebbe potuto essere più pesante. Silvestre e Migliaccio 5: male la coppia di centrali disegnata da Mangia per l’occasione. Il primo è confusionario, il secondo è completamente fuori ruolo: meglio schierarlo a centrocampo dove fa sempre male anche in condizioni di emergenza. Barreto 5.5: il meno peggio del centrocampo rosanero, cerca di non affondare trascinato sul fondo dai compagni di reparto che lo aiutano poco. Ilicic 4: pessimo, non entra mai in partita, prova a fare un pò di pressing ma viene portato a spasso dai portatori di palla rossoneri. Siamo sicuri che sia lo stesso giocatore che ha sbalordito lo scorso anno? Miccoli 5: una serata storta può capitare ma il “bomber tascabile” avrebbe preferito rinviare questo evento per vincere il duello a distanza con Cassano in una sorta di derby tutto pugliese (lui leccese, Fantantonio barese). MILAN: Abbiati sv; Abate 7, Nesta 6, Thiago Silva 6 (34′ Bonera 6), Antonini 6; Nocerino 7, Van Bommel 6.5, Aquilani 6.5; Robinho 7 (66′ Emanuelson 6); Ibrahimovic 7.5, Cassano 6.5 (79′ El Shaarawy sv). Allenatore: Allegri 6.5 PALERMO: Tzorvas 6; Pisano 5, Silvestre 5, Migliaccio 5, Mantovani 5; Bertolo 4.5 (74′ Acquah sv), Barreto 5.5, Della Rocca 5, Ilicic 4; Miccoli 5 (46′ Alvarez 5), Hernandez 5 (65′ Pinilla 5). Allenatore: Mangia 5Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images -
Catania-Inter 2-1, le pagelle. Bergessio e Almiron sugli scudi
Inter-mittenza, questa è la parola più adatta alla squadra guidata da Ranieri, proprio perché i nerazzurri accendono la luce con Cambiasso nel primo tempo mostrando poca qualità di gioco, ma molto sostanza e soprattutto una solidità difensiva ancora mai vista in questa stagione.
Poi nella ripresa la luce si spegne per 6 minuti ed è black out totale. Almiron e Lodi stendono l’Inter con una combinazione dritto e montante usando uno slang pugilistico. La reazione che solo un paio di anni fa avremmo visto nei nerazzurri specialisti nelle rimonte si fa attendere ma non arriva. Anzi al contrario è proprio il Catania a legittimare il punteggio dimostrando con un paio di occasioni nitide da gol di poter chiudere i conti e aumentare lo scarto del vantaggio. Ranieri dovrà capire cosa c’è che non va e sicuramente i rientri di Sniejder e Thiago Motta daranno un po’ di respiro ad un centrocampo apparso più che in affanno. Interpretazione perfetta della partita per Montella e per i suoi, con un Almiron assolutamente in splendida forma e un Bergessio che con le sue qualità può mettere in difficoltà qualsiasi difesa. INTER Castellazzi 6 Voto pieno nonostante l’ingenuità sul calcio da rigore concesso sull’atterramento di Bergessio, il portiere nerazzurro tiene a galla il risultato fino alla fine riuscendo a compiere un paio di miracoli prima su Delvecchio e poi su Catellani limitando il passivo dei suoi. Lucio 5 sicuro e deciso nella prima frazione di gioco, assolutamente fuori tempo e spaesato nella ripresa quando non riesce a tenere testa a Bergessio sull’azione del primo gol e quando ancora una volta si fa superare dall’attacante argentino in occasione dell’azione che porterà al rigore per il Catania. La coppia di centrali del triplete Lucio-Samuel è acqua passata. Pazzini 4,5 Affonda sotto il diluvio che si imbatte al Massimino. Mai in partita, mai decisivo, non riesce a entrare nel vivo del gioco. Pochi palloni giocabili senza dubbio per un rapace d’area come lui, ma in questi casi l’assenza per 90 minuti dal campo di gioco non è un alibi. Cambiasso 6,5 Unico superstite dei suoi, in una serata davvero più nera che azzurra. Parte benissimo segnando al 6’ un bel gol contro una delle sue vittime preferite (doppietta lo scorso anno proprio contro il Catania). Detta i tempi e prende in mano le chiavi del centrocampo nerazzurro. Nella ripresa segue la parabola discendente come i suoi compagni e cala vistosamente. CATANIA Legrottaglie 6,5 No fly zone sulla zona difesa da lui. Praticamente svetta su tutti i palloni alti eliminando sul nascere ogni velleità offensiva di Pazzini e Milito su eventuali cross nerazzurri. Buone anche le chiusure su Zarate e soci nel finale. Almiron 7,5 partita da vero leader. Inserimenti perfetti, assist per i compagni e molta sostanza in mezzo al campo. La firma sulla partita è il suo gol capolavoro all’inizio della ripresa quando calcia a giro con Castellazzi che può solo guardare il pallone finire sotto l’angolino. Forse galvanizzato dal suo passato da ex bianconero ha decisamente tirato fuori una prestazione da campione. Lodi 7 L’ex idolo di Empoli e Frosinone riesce a ritagliarsi uno spazio importante nel centrocampo del Catania, entrando spesso nel vivo del gioco. Una certezza nel nuovo ruolo davanti alla difesa con compiti da regista alla Pirlo, serve moltissimi palloni e quando c’è da trasformare il rigore si assume la responsabilità trafiggendo senza paura Castellazzi. Bergessio 7,5 Dire che sia in forma sarebbe davvero riduttivo. Corsa, accelerazione e dribbling sono le sue armi vincenti. Chiedere a Lucio e Castellazzi per avere una conferma. Entra direttamente in entrambi i gol, servendo una bellissima palla ad Almiron per la prima rete e guadagnandosi il rigore che Lodi realizzerà in seguito.Sergio Almiron | © Maurizio Lagana/Getty Images -
T’aspetti Giovinco, ma ecco Cassano
Buffon 6,5: SuperGigi festeggia le 110 presenze in nazionale con una prestazione che oseremmo definire “normale”, ovvero senza compiere grossi interventi, anche grazie all’aiuto della difesa e alla pochezza dell’attacco avversario. Solo una volta è chiamato all’intervento plastico e si fa trovare subito pronto, confermando, qualora fosse ancora necessario, il suo immenso valore e la sua caratura di portiere da livello mondiale. Barzagli 6,5: Sta vivendo un momento di forma eccellente in maglia bianconera e questo gli è valso la convocazione di Prandelli, dovesse continuare su questi ritmi potrebbe diventare una pedina di grande importanza per la spedizione azzurra in Polonia e Ucraina. Gioca in maniera semplice dando solidità e sicurezza ad un reparto delicato come la difesa. De Rossi 7: A furia di giocare a fianco a campioni del calibro di Pirlo e Totti ha imparato anche lui il mestiere di assist-man, suo, infatti, il lancio illuminante per il primo gol di Cassano. Onnipresente in tutte le zone del centrocampo azzurro non disdegna anche le sortite offensive che ne fanno un giocatore completo sia in fase di difesa sia in quella d’attacco. Giovinco 6,5: E’ la sua occasione e non vuole mancarla, si danna l’anima alla ricerca del gol che gli darebbe la definitiva consacrazione anche con l’azzurro nazionale, ci va vicino più volte ma spesso la mira è imprecisa quando si trova nelle zone dell’area nordirlandese. Da rivedere, ma è sulla buona strada. Cassano 7,5: Fa tutto lui, sigla due reti che spezzano le reni alla compagine celtica. Tanta qualità nelle due marcature, la prima con un preciso tiro al volo di non facile esecuzione, la seconda con un preciso diagonale da fuori area che non lascia scampo a Taylor. Nel finale arriva il colpo del genio che annuncia il ritiro dalle attività fra 3 anni. Italia (4-3-1-2): Buffon 6,5 (31′ st De Sanctis sv); Cassani 6, Barzagli 6,5, Chiellini 6, Balzaretti 6,5; De Rossi 7, Pirlo 7, Montolivo 6,5; Aquilani 6,5 (24′ st Nocerino 6); Cassano 7,5 (10′ st Osvaldo 6), Giovinco 6,5. A disp.: Astori, Maggio, Marchisio, Rossi.
Little 6: E’ quello che fra tutti crea maggiori problemi alla squadra azzurra, sulla fascia sinistra tiene a bada le sortite di Balzaretti e lo costringe in qualche occasioni a degli interventi poco ortodossi, come quando scatta bruciando in velocità il terzino del Palermo che si aggrappa alla sua maglia e lo tira giù, l’arbitro non fischia ma sarebbe rigore. Irlanda del Nord (4-4-2): Taylor 6,5; Hodson 5, McAuley 4,5, Baird 5, McGiven 6; Davis 5,5, Norwood 5 (29′ st McLaughlin sv), C. Evans 5,5, Little 6; Healy 5,5 (21′ st Feeney 5,5), Gorman 5 (31′ st McGinn sv). A disp.: Mannus, Little, McCourt.Antonio Cassano | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images -
Novara-Catania 3-3, le pagelle. Gomez devastante, difese da rivedere
Finisce con un emozionante 3-3 il primo anticipo della domenica di serie A fra Novara e Catania. buon punto per ambedue le compagini con qualche recriminazione per i padroni di casa a causa della vittoria sfumata negli ultimi minuti.
Novara Rigoni 6,5 l’ex Juve dimostra continuità al Piola e dopo l’ottima prestazione contro l’Inter, regala ancora ai suoi tifosi grandi geometrie e fredezza sul dischetto; Morimoto – Jeda 7 quando si dice il gol dell’ex. I due, con passato recente a Catania, puniscono Montella con un gol a testa Catania Gomez 7,5 il “Papu” è una furia, come contro la Juventus, fa impazzire tutta la difesa del Novara con la gemma del 3-3 finale a sancire una prestazione perfetta. Lodi 7 ancora infallibile su calcio piazzato, magistrale la sua punizione per il provvisorio nuovo vantaggio del catania. Almiron 6,5 gladiatorio in mezzo al campo, padrone assoluto della media ancora un mistero il suo fallimento a Torino con la Juventus per un giocatore, sicuramente da grande squadra. Novara (4-3-2-1): Ujkani 5,5; Dellafiore 5, Ludi 5,5, Paci 5, Gemiti 5,5; Giorgi 6, Porcari 6, Rigoni 6,5; Marianini 5 (34’ Pinardi 6,5); Granoche 5 (Morimoto 7), Meggiorini 5,5 (77’ Jeda 7). A disp.: Fontana, Morganella, Pesce, Centurioni, Pinardi, Jeda, Morimoto. All.: Tesser Catania (4-3-3): Andujar 5,5; Marchese 5,5, Legrottaglie 6 (85’ ledesma 6), Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5, Lodi 7, Delvecchio 6,5; Lanzafame 5,5 , Bergessio 6 (54’ Suazo s.v.)(63’ Catellani 6), Gomez 7,5. A disp.: Campagnolo, Izco, Ledesma, Ricchiuti, Suazo, Catellani, Maxi Lopez. All.: Montella.Alejandro Gomez ©Marco Luzzani/Getty Images -
Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!
Una Lazio guerriera, che non si arrende mai nemmeno di fronte alle difficoltà è quella che si è vista in campo all’Artemio Franchi di Firenze, contro una Fiorentina che senza dubbio sembrava potesse essere devastante grazie al tridente offensivo Cerci-Jovetic- Vargas. Partita a due facce con i Viola che partono a mille e trovano il vantaggio proprio con uno scatenato Cerci, per poi calare e farsi rimontare nel finale di primo tempo da Hernanes. Stessa musica nella ripresa con la Lazio che viene fuori nel suo momento peggiore grazie ad una splendida mossa tattica di Reja e a una zuccata vincente di Klose, che ammutolisce lo stadio che fino a pochi istanti prima l’aveva fischiato per tutta la partita (vecchi ricordi di un passato bavarese, con l’eliminazione della Fiorentina in Champions). Considerando come i biancocelesti avessero giocato solo giovedì e fossero rientrati in Italia venerdì mattina, questa vittoria vale molto di più dei soliti tre punti, a livello di morale. Reja sicuramente non passerà un’altra settimana da contestato in casa!
PAGELLE FIORENTINA Cerci 7 Partita davvero devastante la sua. Corre, salta l’uomo e serve grandi assist per i compagni: il giocatore perfetto, e se non bastasse segna anche il primo gol portando i suoi in vantaggio. Nel finale avrebbe l’occasione del 2 a 1, ma si fa murare il tiro da Lulic. Prestazione che profuma di convocazione in azzurro. Boruc 6,5 Forse sul primo gol di Hernanes avrebbe potuto fare di più, ma poi nel corso della partita è davvero un portento, riuscendo a chiudere lo specchio della porta con parate davvero importanti. Tiene a galla la Fiorentina ma non ha colpe sul secondo gol di Klose. Beherami 6 Buona prestazione, condita con tanta corsa, molti palloni recuperati, e buone aperture per i compagni. Si sta rivelando un ottimo acquisto per la Fiorentina. Gioca da ex ma non sento il peso della rivincita personale. Jovetic 6,5 Si batte come un leone in mezzo al campo, ma la posizione al centro del reparto offensivo non gli calza proprio a pennello, ed è come un po’ spaesato. Nonostante tutto regala l’assist per Cerci sul primo gol, e quando può salta gli avversarsi con giocate di classe che fanno impazzire il pubblico. Qualche buona conclusione da lontano, ma gli manca lo spunto vincente in una partita dove si è sentita tanto l’assenza di Gilardino. PAGELLE LAZIO Hernanes 7,5 Man of the match, il profeta sta tornando ai suoi livelli dello scorso anno, tirando fuori una prestazione da applausi condita da giocate di classe, lucidità, buoni spunti e soprattutto un gol che rimette la Lazio in partita. Klose 6,5 Sembra non esistere per tutto il primo tempo, quasi annaspando da solo lì davanti poco e mal supportato da Cissè. Nella ripresa con il cambio e l’ingresso di Matuzalem cambia la musica e in pochi istanti si crea un paio di occasioni utili a segnare. Preludio del gol della rimonta quando schiaccia con una zuccata vincente battendo da sotto porta Boruc e regalando il vantaggio ai suoi. Incubo Viola! Cissè 5 Brutta partita per l’idolo della curva che non riesce mai a trovare lo spazio per far male, e sbaglia giocate che di solito sarebbero semplicissime per uno come lui. Molto fuori dal gioco viene sostituito da Reja che azzecca perfettamente il cambio preferendogli Matuzalem. Dias 6,5 Grande partita per il centrale argentino che riesce a dettare i tempi alla difesa e non fa passare mai Silva nel finale tenendogli testa in ogni occasione. Ammonito nei primi minuti gioca una partita molto intelligente, sfiorando anche il gol di testa, solo grazie ad una pronta risposta di Boruc.Klose ©Paolo Bruno/Getty Images -
MotoGP, le pagelle del GP del Giappone
Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Giappone 2011 Pedrosa 8: niente di straordinario la sua gara, viene avvantaggiato dall’uscita di pista di Stoner e dalla penalizzazione inflitta a Dovizioso che si era sbarazzato di lui poco prima con estrema facilità andando alla caccia dell’australiano. Camomillo ringrazia e deve preoccuparsi solo di tenere a bada Lorenzo che sulla pista di Motegi non era di certo il favorito. Terzo sigillo in stagione per lo spagnolo.
Lorenzo 7.5: sul circuito del nemico, Motegi è la pista della Honda, il campione del mondo in carica ottiene un secondo posto guidando bene senza commettere errori. Lo spagnolo sapeva che sarebbe stato molto arduo salire sul podio, figuriamoci il secondo posto. Stoner 6.5: escursione fuori pista non programmata per l’australiano che “finalmente” commette il suo primo errore della stagione. A dire il vero la responsabilità non è esclusivamente sua ma pare che qualcosa nell’impianto frenante della sua Honda non abbia funzionato come avrebbe dovuto. Reagisce bene e dalla settima posizione fa fuori uno dietro l’altro gli avversari terminando terzo. Il Mondiale resta sempre a portata di mano. Dovizioso 7.5: non potremo mai averne la certezza ma, parere personale, se non fosse stato per la partenza anticipata che gli è costato un ride through avrebbe potuto vincere a Motegi anche in virtù dell’errore di Stoner. Penalizzato, recupera fino alla quinta posizione. Simoncelli 8: merita mezzo punto in più di Dovizioso perchè riesce a vincergli il duello per la quarta posizione. Anche lui penalizzato per aver anticipato la partenza, festeggia il rinnovo di contratto con la Honda ancora come pilota ufficiale facendo una buona gara. Bautista 7: il voto allo spagnolo della Suzuki è dato dal 10 pieno fin quando rimane in piedi e il 4 per la caduta da ingenuo. Peccato perchè aveva il quarto posto a portata di mano dopo aver accarezzato per qualche giro il sogno del podio. Spies 7.5: week-end condizionato da un intossicazione alimentare che lo ha limitato e non poco. Alla partenza perde un mucchio di posizioni finendo fuori pista sulla sabbia dopo essersi toccato con Rossi ma riesce, nonostante anche la sua scarsa forma e l’inconveniente, a riprendersi e arrivare sesto al traguardo. Rossi sv: la sua gara finisce dopo pochi secondi dal via per un contatto con la Yamaha di Spies. Partito settimo, una delle migliori qualifiche stagionali, nel warm up dimostra di avere un buon passo di gara. La Ducati sembra andare meglio, avrebbe potuto lottare per le posizioni immediatamente successive al podio. Purtroppo, però, non lo sapremo mai….© TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images -
Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore
Pagelle Juventus Buffon 6,5 una sola parata salva-risultato, per il resto viene chiamato in causa dai fraseggi con i compagni di reparto. Lichtsteiner 7,5 inesauribile motorino mette le ali sulla corsia destra difende-attacca con quantita’ e qualita’, corre dal primo al 96esimo minuto
Bonucci 6,5 un paio di chiusure poche sbavature, rischia di andare in rete; contribuisce alla vittoria Barzagli 7 e’ lui a comandare la difesa con i tempi e i movimenti giusti sempre attento non sbaglia un solo intervento Chiellini 7 lottatore, anticipa gli avversari, e chiude sia sulla fascia sia al centro della difesa, anche se l’unico pericolo della partita viene dalla sua zona di competenza Krasic 5 unica nota stonata di questa Juve, non entra mai in partita: non difende e attacca poco e male senza un ruolo tattico in campo Pirlo 7,5 tutti i palloni passano dai suoi piedi, splendide aperture e cambi di gioco, e’ lui a cambiare il ritmo e a dettare i tempi di gioco; un giocatore unico, stasera ha recuperato molti palloni. Marchisio 8 non soltanto i 2 gol ma una gara perfetta sotto tutti i punti di vista. Pepe 7,5 a volte incontenibile corre, attacca, difende allo stesso modo, salva su Ibra lanciato a rete Vidal 7 è l’uomo in più a centrocampo, è lui che non fa ripartire l’azione del Milan pressando costantemente i portatori di palla rallentandone le ripartenze, si propone al tiro un paio di volte Vucinic 7 cerca gli scambi veloci, attacca gli spazi e chiude il triangolo per la rete dell’uno a zero; colpisce l’incrocio dei pali e sfiora la rete in altre 3 occasioni – Giaccherini 6,5 salta l’uomo, porta palla e fraseggia con i compagni, quello che si chiedeva a Krasic per 55 minuti – Matri e Pazienza sv Conte 8 non sbaglia una mossaAntonio Conte ©Marco Luzzani/Getty Images Pagelle Milan Abbiati 4 E’ vero, il suo errore non incide sul risultato ma è il secondo stagionale. Bonera 4 E’ sempre il tappabuchi e di solito svolge senza infamia e senza lode il suo compitino. Questa volta però lascia il segno, in negativo. Nesta 5,5 La mancanza di una punta di peso lo manda spesso fuori giri. Thiago Silva 6 E’ sempre lucido Zambrotta 4,5 Aver a che fare con Krasic sembra un compito agevole ma quando dalle sue parti arriva Pepe inizia a balbettare. Perde tantissimi palloni. Nocerino 5 Dovrebbe metterci almeno il suo dinamismo invece manca di posizione e sbaglia tantissimi appoggi. Van Bommel 5 Qual è il vero Van Bommel? Il combattente della scorsa stagione o il giocatore che il Bayern ha lasciato andar via? Seedorf 5 Di solito queste partite lo esaltano, questa sera invece non entra mai in partita non riuscendo a dar il suo apporto alla manovra. Boateng 4 Doveva esser il messia, il guardiano di Pirlo invece complica i piani rossoneri rimendiando un rosso da pollo. Cassano 5,5 L’attacco rossonero è lasciato troppo solo e il barese ne soffre parecchio, dai suoi piedi però nasce l’unica occasione. Ibrahimovic 5 Litiga con tutti i compagni e si limita a far a sportellate con difensori bianconeri. – Emanuelson 4 Qual è il suo ruolo? Siamo sicuri sia un giocatore da Milan? Sbaglia tutto – Antonini 5 Potrebbe dar dinamismo e altenative alla manovra fa invece tanta confusione – Ambrosini sv Allegri 4,5 Le assenze possono esser un attenuante ma il Milan non convince sul piano fisico e non convincono le sue scelte iniziali e durante la partita.Delusione Abbiati ©Oliver Morin/Getty Images