Tag: pagelle

  • Lazio Juventus 0-1, le pagelle. Pirlo, magica regia

    Lazio Juventus 0-1, le pagelle. Pirlo, magica regia

    La Juventus ritorna padrona della Serie A conquistando tre punti preziosissimi contro la Lazio grazie ad un gol del suo uomo più sorprendente in questo inizio di stagione e cioè Simone Pepeche nel primo tempo decide una sfida ricca di emozioni. Bella la partita con tante prestazioni sopra la sufficienze piena, sugli scudi Buffon e Marchetti. Desta una buona impressione anche Diakite schierato un po a sorpresa da Reja, di qualità assoluto la prova di Andrea Pirlo acciaccato ma sempre prezioso.

    Andrea Pirlo ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Pagelle Lazio Juventus

    Marchetti 7 ancora una prestazione super del portiere ex Cagliari che chiude la porta alla Juventus dopo aver subito il gol del vantaggio bianconero in cui ha potuto ben poco.

    Klose 6 il tedesco non è al meglio e si vede ma alcune sue accelerazioni fanno male ad una difesa bianconera tuttavia molto attenta

    Diakitè 6,5 buona la prestazione del difensore biancoceleste che non ha fatto sentire minimamente l’assenza di Dias.

    Juventus

    Pepe 7 l’uomo in più per la Juventus, e pensare che ad Agosto guardava tutti dalla tribuna con la valigia in mano

    Buffon 7 è tornato definitivamente il numero uno al mondo, sicurezza estrema in tutte le situazioni di gioco e due miracoli su Tommasi Rocchi

    Pirlo 7 superbo, geniale, sontuoso e chi più ne ha più ne metta per il regista bianconero che ha dominato in mediana pur non essendo al massimo della condizione fisica

    Le pagelle

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 7; Konko 6, Stankevicius 5,5, Diakité 6,5, Radu 5,5; Brocchi 6 (dal 1’ s.t. Gonzalez 6), Ledesma 5,5, Lulic 5,5 (dal 26’ s.t. Sculli 5); Hernanes 6; Rocchi 6 (dal 19’ s.t. Cisse 5,5), Klose 6. (Carrizo, Scaloni, Biava, Cana). All. Reja.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 7; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6, Barzagli 6,5, Chiellini 6; Vidal 6,5, Pirlo 7, Marchisio 6,5; Pepe 7 (dal 35’ s.t. Estigarribia s.v.), Vucinic 6,5 (dal 20’ s.t. Giaccherini 6), Matri 6,5 (dal 38’ s.t. Quagliarella s.v.). (Storari, De Ceglie, Pazienza, Del Piero). All. Conte.

    Lazio Juventus video highlights Youtube
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  • Trabzonspor Inter 1-1, le pagelle. Alvarez finalmente Maravilla

    Trabzonspor Inter 1-1, le pagelle. Alvarez finalmente Maravilla

    L’Inter formato europeo simile a quella vista col Cagliari strappa un punticino d’oro nella bolgia turca del Trabzonspor. Niente di più facile penseranno in molti, ma vista la situazione nerazzurra questo risultato con la qualificazione e il primato nel girone, conquistati con un turno d’anticipo rappresentano una boccata d’ossigeno puro per una squadra che ha sempre di più bisogno di tirare il fiato mentre il calendario impone a tutte le società di correre.

    Ricky Alvarez | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Partita scoppiettante con i turchi che partono forte, ma è l’Inter con Ricky Alvarez, in occasione Maravilla per le notti europee, a segnare il suo primo gol in nerazzurro. Non basta il tempo di fare due calcoli che Halil Altintop capace di segnare un solo gol in tutta la stagione turca ti tira fuori un gol da cineteca (con la complicità della deviazione di Samuel). Le squadre non rinunciano a giocare e si danno lotta a suon di occasioni con i turchi che nella ripresa sfiorano la vittoria con il palo di Mierzejweski. Ranieri ovviamente in vista della prossima trasferta a Siena avrà molto lavoro da fare, considerando come la squadra allenata da Sannino vista contro l’Atalanta sia sembrata in ottima salute. Altri errori in campionato sarebbero fatali per la rincorsa al terzo posto.

    Pagelle Trabzonspor

    Alanzinho 6,5 Assolutamente devastante! L’ala brasiliana che manda in completo tilt la difesa nerazzurra e Nagatomo in primis riesce a liberarsi dell’avversario e calciare con una facilità imbarazzante. Sfiora la rete in un paio di occasioni con Julio Cesar che si immola nel primo tempo a negargli un gol bellissimo dal limite dell’area. Nella ripresa ci riprova con un diagonale tesissimo che fa sospirare la curva dei tifosi turchi.

    Tolga 7 Ancora una volta decisivo come nella sfida di San Siro, riesce a mantenere il risultato sul pari con un paio di interventi miracolosi. Ingaggia un duello tutto personale con Zarate e lo vince a mani basse, prima negando il gol nel primo tempo all’argentino, e poi nella ripresa con un paio di uscite basse utili a mantenere la porta inviolata. Notevole la parata sul gran tiro al volo da fuori area di Stankovic.

    Altintop 6,5 Non combina granchè in tutta la partita, ma si inventa un gol impossibile scambiando prima al limite dell’area con un compagno e poi calciando un tiro che trova la deviazione di Samuel e si infila sotto la traversa per la gioia dei tifosi locali.

    Mierzejweski 6 Entra nella ripresa e nel finale sfiora il gol del vantaggio, lasciato fin troppo libero di schiacciare di testa da Lucio, colpisce il palo, lasciando ammutolito e impietrito Julio Cesar che la scampa per un pelo.

    Burak 6,5 Non male il gioiellino turco di cui aveva ben parlato Hiddink. Sfiora il gol anticipando prima Lucio e poi Julio Cesar con il pallone che attraversa l’area e sfiora di pochissimi cm il palo. Trova un cliente scomodo come Samuel che gli complica decisamente la vita.

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 6,5 Assolutamente incolpevole sul gol, poiché la deviazione di Samuel imprime una traiettoria imprevedibile che fa schizzare il pallone sotto la traversa. Si mette in mostra sempre nel primo tempo con una grandissima parata sul tiro di Alanzinho dal limite dell’area con pochissima visuale libera.

    Samuel 6 Mezzo voto in meno per la sfortunata deviazione che ha portato al pari di Altintop. Comunque fa il suo mestiere tenendo a bada Burak e gli altri attaccanti del Trabzonspor. Ovviamente non essendo supportato a dovere dai compagni di reparto, non riesce a tappare tutte le falle difensive, e il soprannome the Wall stasera non gli si addice proprio.

    Alvarez 6,5 Bellissimo il primo tempo dell’argentino, che finalmente riesce a far capire ai tifosi nerazzurri perché in Argentina venisse chiamato Maravilla. Scambia con Milito danzando tra i difensori turchi e infilando il portiere Tolga con la grazia di un ballerino. Non bastasse recupera anche palloni in fase difensiva aiutando il centrocampo. Poi blackout totale, nella ripresa sparisce dalla telecronaca e il suo nome spunta solo per la sostituzione. Ammonizione stupida nel finale.

    Zarate 5,5 Corre tanto, salta l’uomo, ma serve una quantità di assist fuori misura che quasi perdi il conto. Non è serata a si capisce quando inizia a sprecare ogni occasione buona per fare gol. Si dispera nel finale quando Glowaski si immola sulla linea di porta a negargli il gol a porta totalmente sguarnita.

  • Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Bella e spietata l’Atalanta di Colantuono è come un killer a sangue freddo, si presenta due volte pericolosamente nell’area offensiva del Siena e colpisce in entrambi i casi. È sempre Denis a risultare decisivo nel corso della partita, prima procurandosi e realizzando il rigore, poi nella ripresa schiacciando e insaccando di testa il gol del momentaneo 2-1. Il Siena dimostra di essere un avversario duro, soprattutto galvanizzato dal tifo di casa, giocando un calcio veloce e di qualità. Il problema però è nella fase di finalizzazione, con diverse occasioni sprecate dagli attaccanti. Ovviamente decisivo nel corso della partita è stato soprattutto il portiere dell’Atalanta Consigli in grado di compiere interventi da numero uno.

    German Denis | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE SIENA

    Rossettini 5 partita di grande lavoro per lui. Chiude quando può sulle offensive di uno scatenato Moralez e un pericolosissimo Denis. Si perde l’argentino sull’azione del rigore. Ancora colpevole sul secondo gol, quando si fa anticipare dall’argentino in complicità con Vitiello. Nonostante il gol sfiorato in avvio la sua prestazione non è assolutamente positiva, anzi, macchiata nel finale con un brutto fallo a centrocampo su azione di ripartenza dell’Atalanta, guadagnandosi un giallo facilmente evitabile.

    D’Agostino 6.5 ci mette l’anima e lotta su molti palloni. Batte tutti i corner servendo palloni perfetti sui quali i compagni arrivano ma si vedono negare il gol solo da interventi miracolosi di Consigli. Appena può si prende la rivincita insaccando il rigore del 1-1 con un tiro di potenza imprendibile per il portiere atalantino.

    Mannini 6 Corre come un treno sulla sua fascia cercando di allargare il gioco e colpire sugli esterni, servendo palloni e rasoiate continue per i compagni di reparto avanzato. Sostituito da un evanescente Gonzalez nel finale, lascia il campo per fare spazio a una formazione più offensiva.

    Larrondo 6 Cerca di domare tutti i palloni alti e nei primissimi minuti si vede negare il gol dal primo intervento decisivo di Consigli. Corre molto spostandosi sull’esterno, ma non riesce mai a far male alla difesa atalantina. Di buono c’è che si procura il rigore dell’1-1 poi trasformato da D’Agostino.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7.5 Man of the match assoluto. Decisivo in almeno 4 chiare occasioni da gol tiene in piedi da solo un risultato che senza di lui sarebbe stato sicuramente diverso. Si presenta nei primi minuti con un intervento in tuffo a negare il gol a Larrondo. Non bastasse si ripete con Rossettini pochi minuti dopo. Poi è il turno di Destro praticamente ipnotizzato davanti a lui. Unico neo nel finale sul gol del pareggio non riesce ad allontanare il pallone messo in rete in seguito da Gazzi.

    Manfredini 6 Croce e Delizia. Entra al posto di un ottimo Capelli che fin ad allora aveva fatto il suo mestiere a dovere e nemmeno il tempo di ambientarsi che atterra in piena area Larrondo concedendo il rigore al Siena. Nel secondo tempo si fa perdonare chiudendo lo specchio della porta in un paio di occasioni con interventi da grande difensore.

    Denis 8 Voto tondo tondo con nove gol stagionali e primato solitario raggiunto nella speciale classifica dei marcatori in Serie A. Splendido il taglio in area e il modo con cui salta Pegolo prima di essere atterrato per conquistare il penalty. Freddo e cinico dagli undici metri, si presenta nella ripresa saltando imperioso tra due difensori del Siena e insaccando alle spalle di Pegolo un gol bellissimo. Qualcuno a Udine starà rosicando.

    Moralez 6.5 Non devastante come al solito El Frasquito, oggi mette su i panni dell’assist man servendo una verticalizzazione perfetta al compagno di reparto Denis, sulla cui azione ci sarà il calcio di rigore del primo vantaggio atalantino.

  • Parma – Udinese 2-0, le pagelle

    Parma – Udinese 2-0, le pagelle

    L’Udinese deve arrendersi alla sconfitta, che frena i sogni di primato in classifica e riporta “con i piedi per terra” la formazione di Guidolin, amareggiato per l’atteggiamento con cui i suoi hanno affrontato la trasferta di Parma, soprattutto con eccessive leggerezze in fase difensiva. Il Parma, invece, riscopre un grande Biabiany – migliore in campo – oltre che la freddezza realizzativa di Sebastian Giovinco, autore del rigore che fissa il risultato sul 2-0.

    Jonathan Biabiany | © Dino Panato/Getty Images

    PAGELLE PARMA

    Mirante 6.5 Qualche buon intervento, ma, date le scarse iniziative dell’Udinese, vive un pomeriggio nel complesso relativamente tranquillo. Buona parata sul tiro insidioso di Floro Flores

    Zaccardo 6 Gara attenta, di ordinaria amministrazione

    Paletta 6 Anche per lui un pomeriggio di sicurezza ed attenzione, agevolata dalle scarse iniziative dei friulani

    Lucarelli 6.5 Il migliore della difesa gialloblu, preciso e sicurissimo in ogni chiusura

    Gobbi 6 Buona gara, utile e prezioso nelle ripartenze, frenando anche le iniziative di Basta. Sostituito da Rubin al 32′ del secondo tempo

    Biabiany 7.5 Straripante: il migliore in campo. Corre, inventa, crossa, si propone, segna di testa il gol dell’1-0, si procura il rigore che vale il 2-0, e che chiude la gara definitivamente

    Morrone 6.5 Tiene uniti i reparti, con una gara di grande grinta, sostanza e quantità

    Galloppa 7 Sfortunato al 10′ a colpire il palo, con un buon tiro di destro dalla distanza. In seguito, ottima gara di sostanza

    Valiani 6 Sulla sinistra per esigenza, gara ordinata: non sfigura

    Giovinco 6.5 Freddo dagli undici metri, chiude la gara sul 2-0. Partecipa alle azioni principali, sempre nel vivo del gioco, sempre in agguato.

    Pellè 6 Gara generosa, ed anche di sacrificio: una buona occasione, ma sempre prezioso ed utile: gli servirebbe un gol per premiare il lavoro oscuro

    PAGELLE UDINESE

    Handanovic 6 Il pararigori, stavolta, non riesce  a dare continuità alla sua fama. Incolpevole, però, nell’occasione del primo gol subito, laddove i suoi compagni di difesa hanno sbagliato clamorosamente, salva deviando sul palo sul tiro di Galloppa

    Benatia 6.5 Uno dei migliori del reparto arretrato, prova a spingere oltre che a contenere

    Danilo 6 Gara sufficiente, ma è colpevole – insieme all’intero reparto – nella disattenzione difensiva che regala il gol del vantaggio al Parma su calcio d’angolo

    Domizzi 6 Stesso giudizio di Danilo, sostituito al 41′ per Pasquale

    Basta 5 Giornata no: errori difensivi, poca spinta, condizione fisica appannata e una grande ingenuità che causa il rigore su Biabiany realizzato da Giovinco

    Isla 5 Alla vigilia era in dubbio, Guidolin lo schiera da titolare, ma non incide: in difficoltà fisica dopo la trasferta di Nazionale, sostituito da Torje al 20′ del secondo tempo. Probabilmente sarebbe stato preferibile un turno di riposo per lui

    Pinzi 5.5 Non brillante, molto sotto i suoi standard abituali, anche se mostra la solita grinta in fase di recupero

    Asamoah 5 Opaco, appare stanco e poco lucido: perde troppi palloni e non riesce ad essere l’uomo in più per collegare i reparti, sostituito da Battocchio al 38′ del secondo tempo

    Armero 5 Anche per lui gara mediocre e sottotono, con l’attenuante della stanchezza dopo la trasferta transoceanica in Colombia

    Floro Flores 6 Si rende pericoloso, costringendo Mirante ad una grande parata. Poi, poco altro

    Di Natale 6 Non segna, ed è già una notizia: per lui solo qualche conclusione non fortunata dalla distanza

  • Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    La Roma gioca una partita strepitosa: ritmi sempre alti, possesso di grande qualità, costante movimento senza palla unito a disciplina tattica, concentrazione e cattiveria agonistica. Il risultato sconta la imbarazzante imprecisione sotto porta degli attaccanti. La nota negativa è il gol subito al primo pericolo e le occasioni o quasi-occasioni concesse nel finale in sporadici momenti di puro sbandamento. Il Lecce fa davvero poco: è bravo a rimanere sempre in partita, ma ciò accade più per demerito dei giallorossi. La squadra di Di Francesco non riesce a mordere le caviglie degli avversari e non sa proporre ripartenze organizzate.

    Roma | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 6 Inoperoso.

    Rosi 6 Partita senza grandi squilli offensivi, ma comunque giocata su buoni livelli di concentrazione.

    Kjaer 5,5 Anticipa sempre l’attaccante con interventi puliti e regna sul gioco aereo, ma si perde Bertolacci sul gol leccese e dopo rischia di far capitolare la squadra con qualche incertezza di troppo.

    Heinze 6 Match senza sbavature fatto di attenzione e concretezza. Sul gol forse poteva aiutare Kjaer.

    Taddei 7 Grande prestazione da terzino per il brasiliano. Nel primo tempo spinge come un treno regalando un assist al bacio sfruttato da Pjanic per l’1-0. Nella ripresa dimostra di stare bene fisicamente e continua la fase offensiva di qualità senza scordare quella difensiva.

    Gago 7,5 E’ una diga. Fa il mediano dai piedi buonissimi segnando un bel gol con un tiro da fuori.

    De Rossi 7,5 Gioca una partita immensa di intensità e concentrazione. Sradica tanti palloni dai piedi degli avversari e gestisce il possesso con grande qualità e visione di gioco.

    Pjanic 7,5 Completa la grande prestazione del centrocampo romanista. Il suo ottimo palleggio impone alti ritmi di circolazione della palla ad un tasso di precisione invidiabile. Segna con un puntuale inserimento in area. Nel secondo tempo cala un pochino, ma la prestazione rimane da incorniciare.

    Lamela 6,5 Accarezza la palla con sapienza e scatta con grande rapidità. E’ nel vivo del gioco e sforna un assist e palle filtranti sempre potenzialmente decisive. Macchia la prestazione col gol fallito solo davanti ad Julio Sergio.

    Bojan 4,5 Gioca una partita di alto livello sotto il profilo dei movimenti, della corsa e della partecipazione attiva e di qualità alle manovre della squadra. Il problema è che fallisce almeno tre colossali occasioni da rete che tengono il Lecce sempre in partita.

    Osvaldo 6 E’ il più in ombra dei giallorossi: un pò impacciato e impreciso quando in due occasioni non fa il bomber. Ma la strepitosa rovesciata che insacca in rete valeva il prezzo del biglietto. Peccato che l’errore della terna cancelli un gesto tecnico stupendo. Totti 6 (dal 23′ s.t.) A sorpresa entra solo nel finale regalando qualche pezzo di alta classe.

    Luis Enrique 6,5 La sua Roma convince tantissimo in fase offensiva dove si vede concretamente l’ottimo lavoro svolto. La difensiva rimane ad oggi il problema. Sempre gli stessi errori con le stesse dinamiche. Forse bisognerà arretrare la posizione dei terzini e sistemare i meccanismi difensivi per evitare di buttare via partite dominate con autorità come questa.

    PAGELLE LECCE

    Julio Sergio 6 L’evidente indecisione sul gol di Gago è cancellata da almeno altre quattro parate decisive. All’emozionante ritorno all’Olipico è aiutato dalla giornata nera di Bojan e Osvaldo in fase realizzativa.

    Oddo 4,5 Si fa saltare in lungo e in largo da Taddei e Lamela. E’ l’anello debole della difesa salentina nonostante la grande esperienza. Brivio (dal 40′ p.t.) 6 Entra al posto dell’infortunato Carrozzieri: non spinge praticamente mai sulla fascia, ma almeno non cade in distrazioni difensive.

    Esposito 4,5 Si perde spesso l’avversario in area concedendogli facili occasioni. Non è facile giocare 90′ minuti in difesa, ma non per questo può mancare la concentrazione per lunghi tratti della partita.

    Tomovic 4,5 Il serbo fa il paio col compagno centrale di difesa, un reparto che sconta probabilmente la giovane età.

    Grossmuller 5 Dovrebbe sostituire Giacomazzi, ma dell’uruguayano non si vede nulla. Manca la grinta e la qualità per dare respiro alla difesa sotto attacco.

    Strasser 5 Il centrocampo del Lecce non aggredisce gli avversari pressandoli alti e questo dipende anche dalla sua giornata no che gli toglie il consueto dinamismo e la facilità di corsa.

    Cuadrado 6,5 E’ uno dei pochi ad essere pimpante. Praticamente da solo rischia di far prendere un incredibile punto al Lecce con due tiri velenosi che sfilano fuori. La sua spinta sarebbe costante se i compagni lo mettessero in condizione di attaccare gli spazi come riesce a fare alla grande nelle poche chance avute.

    Bertolacci 7 Il giovane romano gioca un’ottima partita fatta di una corsa quasi solitaria per fare pressing e coronata da un pregevole gol che rimette in careggiata il Lecce.

    Olivera 4,5 Dovrebbe essere il leader per esperienza e tasso tecnico, ma non si illumina mai. Riceve poche palle buone e quelle che ha le spreca malamente. Non è mai nel vivo del gioco e non riesce a guidare il pressing offensivo oppure a dare qualità alla giocata d’attacco.

    Corvia 5,5 Può fare davvero poco da unica punta senza una squadra che lo sorregga. Non riceve mai palle giocabili ed è abbandonato lì su al suo destino.

    Di Francesco 4 Non riesce a dare al Lecce la mentalità e la preparazione giusta per la partita. La sua è una squadra rinunciataria e senza mordente. Paga l’inesperienza dei suoi ragazzi, ma non riesce a coagulare le energie dei giovani in un gioco di grande organizzazione difensiva e ripartenza veloce. Almeno stasera non c’è un’impronta di gioco nel Lecce.

  • Juventus – Palermo 3-0, le pagelle. Marchisio monumentale

    Juventus – Palermo 3-0, le pagelle. Marchisio monumentale

    Le pagelle ai protagonisti di Juventus – Palermo 3-0

    JUVENTUS

    Buffon 7: sembra essere tornato quello di un tempo, Super Gigi abbassa la saracinesca della sua porta superandosi in due interventi su Ilicic. Gioca con tranquillità con i piedi tutti i palloni anche se pressato dagli avversari.

    Lichtsteiner 7.5: spinge tanto sulla destra e difende in maniera impeccabile. Gara di grande consistenza per il terzino elvetico alla sua migliore gara con la maglia bianconera, serve l’assist per il raddoppio di Matri.

    Claudio Marchisio | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Marchisio 8: in una parola solo monumentale. E’ diventato indispensabile per il gioco di Conte e insostituibile per questa Juventus. Un attimo prima lo vedi recuperare palloni in difesa, un attimo dopo è già in area di rigore pronto a far male. Nessuno riesce a sdradicargli il pallone dai piedi neanche quando viene triplicato, esce sempre palla al piede e morde sempre le caviglie degli avversari. Sta vivendo un periodo di forma strepitoso che lo potrebbe portare da qui a breve ad essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Partita perfetta.

    Vidal 7: sempre prezioso quando deve andare a disturbare la manovra dei portatori di palla avversari, il cileno, dopo la sciocchezza combinata in nazionale, si riscatta alla grande aiutando anche i compagni di reparto nell’impostazione dell’azione. Un jolly tuttofare, instancabile. Anche a risultato ormai acquisito trova la forza e la volontà di andare a pressare i giocatori siciliani.

    Pepe 7: secondo gol stagionale per l’esterno che sembra tutt’altro giocatore rispetto a quello visto lo scorso anno. Sblocca il risultato di testa sbucando tra i due centrali del Palermo, corre tantissimo su e giù per la fascia.

    Matri 7: va ancora a segno l’attaccante bianconero, fa sentire tutto il suo peso lì davanti ed è diventato anche lui insostituibile. Preciso il suo diagonale sul gol del 2-0, geniale il velo per Marchisio per la terza rete che chiude il match. Esce per far posto a Del Piero.

    PALERMO

    Cetto 4.5: il peggiore in campo, Matri gli fa venire il mal di testa, non ne azzecca una il difensore argentino.

    Balzaretti 5.5: anche lui come Miccoli ex della gara, ha un sacco da fare per non sbriciolarsi davanti a Pepe e Lichtsteiner.

    Bertolo 5: Mangia lo lascia negli spogliatoi all’intervallo preferendo inserire al suo posto l’israeliano Zahavi per dare maggiore vivacità offensiva. Pessima la sua gara.

    Ilicic 5: se avesse segnato quel gol nei primi minuti la partita probabilmente sarebbe potuta andare diversamente. Sul suo voto pesano troppo gli errori in fase di conclusione.

    Miccoli 5: ex fischiatissimo dalla curva bianconera, è evanescente e controllato bene dai due centrali difensivi bianconeri che non lo fanno respirare nemmeno per un attimo.

    JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 7; Lichtsteiner 7.5, Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6; Marchisio 8 (77′ Pazienza sv), Pirlo 6.5; Vidal 7, Pepe 7, Vucinic 6.5 (68′ Quagliarella 6); Matri 7 (81′ Del Piero sv).
    Allenatore: Conte 7.
    PALERMO (4-3-2-1): Tzorvas 5; Pisano 5.5, Silvestre 5.5, Cetto 4.5 (60′ Della Rocca 5), Balzaretti 5.5; Migliaccio 5.5, Bacinovic 5.5, Barreto 5.5; Bertolo 5 (46′ Zahavi 6), Ilicic 5; Miccoli 5.
    Allenatore: Mangia 5

  • Bologna – Cesena 0-1, le pagelle. Parolo stoffa da campione

    Bologna – Cesena 0-1, le pagelle. Parolo stoffa da campione

    Il Cesena di Arrigoni sbanca il dall’Ara di Bologna conquistando tre punti preziosissimi per la salvezza grazie al solito Parolo che decide il match con un tiro da fuori area nel finale di partita.

    Marco Parolo © Mario Carlini / Iguana Pres/Getty Images

    BOLOGNA

    Ramirez 6.5 il solo a salvarsi fra i rossoblù l’uruguaiano che però non è riuscito a cambiare un attacco troppo assente.

    Di Vaio 5 un fantasma il capitano del Bologna, mai incisivo al tiro e sostituito nella ripresa

    Acquafresca 5 idem come sopra

    CESENA

    Parolo 7 l’uomo partita il centrocampista bianconero pericolosissimo per tutti i 90’ e sicuramente giocatore di altra categoria.

    Mutu 6.5 buona partita del rumeno che si riscatta dalle brutte prestazioni di inizio stagione

    Antonioli 6.5 una sicurezza il veterano portiere bianconero che salva il risultato all’ultimo minuto su tiro di Gimenez

    Bologna (4-3-1-2) Gillet 6, Raggi 6, Portanova 5,5, Antosson 5,5, Morleo 6, Perez 5,5 (55’ Pulzetti 5), Mudingay 6, Kone 6, Ramirez 6,5, Di Vaio 5 (78’ Diamanti s.v.), Acquafresca 5 (63’ Gimenez 5,5) . A disp. Agliardi, Garics, Cherubin, Pulzetti, Casarini, Vantaggiato, Gimenez.

    Cesena (4-4-2) Antonioli 6,5, Comotto 6, Lauro 5,5, Rodriguez 6,5, Von Bergen 6,5, Ceccarelli 6, Parolo 7, Martinho 6 (60’ Candreva 6), Guana 6, Mutu 6,5, Malonga 6 (78’ Bogdani s.v.). A disp. Ravaglia, Rossi Benalouane, Livaja, Arrigoni, Candreva, Bogdani

     

  • Napoli – Lazio 0-0, le pagelle. Marchetti super

    Napoli – Lazio 0-0, le pagelle. Marchetti super

    Le pagelle ai protagonisti di Napoli – Lazio 0-0

    NAPOLI

    Maggio 6.5: Sempre un pericolo per gli avversari sulla fascia destra, cerca sempre un guizzo per poter spaccare in due la difesa laziale, quando lo trova consegna la palla a Cavani su un piatto d’argento, ma il guardalinee gli fischia ingiustamente una posizione di offside. Instancabile.

    Federico Marchetti | © Enrico Locci/Getty Images

    Hamsik 5: Prestazione incolore del gioiellino slovacco, non incide e lascia il peso della squadra sul groppone di Lavezzi. Probabilmente la sua testa era già al Manchester City.

    Lavezzi 7: Il Pocho è l’unico che prova ad estrarre il conoglio dal cilindro, si danna e non si stanca mai, segno che la trasferta transoceanica con l’Argentina non gli ha consumato l’energia. Starà ancora maledicendo Super Marchetti e la sua manona che gli impedisce di condurre il Napoli alla vittoria. Stakanovista.

    Cavani 5.5: Anche lui reduce dagli impegni con la Nazionale, il Matador sembra non essere quello dello scorso anno, quando risultava devastante in ogni partita.  Il Napoli senza i suoi gol non riesce più a vincere.

    LAZIO

    Marchetti 8: Senza dubbio l’eroe di giornata. E’ il leader della difesa, lo si vede quando rimprovera i compagni di reparto che non gli garantiscono la giusta protezione. Superbo nell’ultimo intervento su Lavezzi che consente alla Lazio di uscire indenne dal San Paolo ed essere momentaneamente prima in clasifica.

    Konko 6: Buona la prova del terzino francese. Spinge e difende molto bene, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala un pò, grazie anche alla vivacità di Lavezzi che lo mette in difficoltà.

    Ledesma 6.5: Il migliore dei suoi, un regista in grado di prendere per mano il centrocampo. Bravo a spezzare le azioni avversarie, meno quando c’è da manadre in profondità i compagni, ma non è colpa sua.

    Hernanes 5.5: Nel primo tempo sembra rendersi pericoloso grazie alla collaborazione di Cisse, cercando qualche spunto. Nella ripresa si vede la sua stanchezza dopo il tour de force con il Brasile e dopo pochi minuti  Reja lo sostituisce con Matuzalem.

    Cissè 5.5: Senza il suo “gemello” Klose tocca a lui fare il bomber, ma non è la serata. Prova ad impegnarsi ma senza mai rendersi pericoloso. Non riesce a sbloccare un digiuno che dura ormai da due mesi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 6; Maggio 6.5, Inler 6, Dzemaili 5.5 (58′ Gargano 5.5), Dossena 6 (73′ Pandev 5.5); Hamsik 5, Lavezzi 7; Cavani 5.5.
    Allenatore: Mazzarri 6.5
    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 8; Konko 6.5 (51′ Scaloni 6), Stankevicius 5.5, Diakité 6, Radu 6; Brocchi 5.5, Ledesma 6.5, Lulic 6.5; Hernanes 5.5 (51′ Matuzalem 5.5); Sculli 5 (86′ Gonzalez sv), Cisse 5.5.
    Allenatore: Reja 6

  • Inter – Cagliari 2-1, le pagelle. Bene la baby generation

    Inter – Cagliari 2-1, le pagelle. Bene la baby generation

    Le pagelle di Inter – Cagliari 2-1

    INTER

    Jonathan 6: fischiato dal pubblico abituato certo a vedere ben altro giocatore su quella fascia, non demerita totalmente, anzi compie anche qualche bella sortita che però non è paragonabile a quello che può fare il miglior Maicon. Deve crescere e migliorare.

    Zanetti 7: Highlander è un dilettante in confronto al capitano nerazzurro, un motore inesauribile che non si stanca mai di correre avanti e indietro sulla fascia, destra o sinistra che sia, macinando km su km. Insostituibile.

    Thiago Motta 6,5: di certo non una delle sue migliori prestazioni, ma c’è, ha il grande merito di esserci e di portare in vantaggio i suoi sbloccando una partita che pareva indirizzata sullo 0-0. Utile.

    Coutinho 7: Verrebbe da dire meno male, se si pensa che il giovane brasiliano doveva finire in panchina per far spazio a Sneijder, meno male che l’olandese ha dato forfait e meno male che il ragazzo ha deciso di fare ciò che sa fare, guadagnandosi il fallo da cui è nata la prima rete e siglando la rete del 2-0. Opportunista.

    Alvarez 7: Diciamoci la verità al suo ingresso in campo al posto di un ispirato Zarate i mugugni si sentivano fino a Como e invece, ecco quello che non ti aspetti, il brutto anatroccolo diventa cigno almeno per una sera e regala assist e belle giocate a tutti i suoi compagni e agli spettatori. Benvenuto.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Jonathan 6 (42′ st Faraoni) sv, Ranocchia 6,5, Samuel 6, Zanetti 7; Stankovic 6, Motta 6,5, Cambiasso 6; Coutinho 7 (23′ st Obi 6); Pazzini 6,5, Zarate 6 (1′ st Alvarez 7). A disp.: Castellazzi, Cordoba, Poli, Milito.

    Philippe Coutinho| © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    CAGLIARI

    Agazzi 7: compie due prodezze su i tiri di Pazzini e Zarate e cerca di dare sicurezza ad una difesa che non brilla per efficienza nell’ultimo periodo. Si deve arrendere sui due gol interisti, sui quali è totalmente incolpevole. Baluardo.

    Conti 5,5: non è il solito capitano di mille battaglie, soffre molto il pur non eccellente pressing nerazzurro e spesso vaga spaesato in mezzo al campo in cerca di un posto fisso dove poter finalmente dare una mano a propri compagni. Disoccupato.

    Nainggolan 6,5: lotta su ogni pallone con veemenza e forza d’animo, non riesce però a combinare molto anche per la scarsa collaborazione dei propri compagni. Predicatore nel deserto.

    Nenè 5: un gol nelle ultime sei gare e su rigore, poco movimento, poco propositivo e chi più ne ha più ne metta. Siamo sicuri che la colpa sulla mancanza di gol del Cagliari sia tutti da attribuire a Ficcadenti? A vederlo giocare si direbbe proprio di no. Impallato.

    Larrivey 6,5: arrivato in Italia con il nomignolo di El Bati, un’eredità pesante per l’argentino, che purtroppo non ha tardato a deludere le aspettative. Spedito avanti e indietro dall’Italia al Sud America come un pacco postale è rientrato nel nostro campionato voglioso di far bene e a vederlo giocare ieri sera si direbbe che quantomeno lui ci sta provando. Da riprovare.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7; Pisano 5,5, Canini 6, Ariaudo 6,5, Agostini 5,5; Biondini 5,5 (34′ st Rui Sampaio sv), Conti 5,5, Ekdal 6 (16′ st Ibarbo 6); Nainggolan 6,5; Nené 5(14′ st Larrivey 6,5), Thiago Ribeiro 5. A disp.: Avramov, Perico, Gozzi, Ceppelini

  • Fanta Ibra, le pagelle di Milan-Catania

    Fanta Ibra, le pagelle di Milan-Catania

    Il Milan torna a volare e nella partita di ieri contro il Catania ha per la prima volta della stagione impressionato anche dal punto di vista della manovra riuscendo oltretutto a tener la porta di Abbiati immacolata almeno per una domenica. Buona la prova complessiva dei rosseneri trascinati da un Ibra ispiratissimo e da un ritrovato Ibrahimovic. Il Catnia meno aggressivo del solito ha peccato nella tenuta difensiva ma ha ancora una volta impressionato per qualità di palleggio e pericolosità dei suoi avanti. Valutiamo adesso la partita con l’ausilio delle pagelle.

    Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images
    Abbiati: 6,5 Sta tornando quello della scorsa stagione. Pochi gli interventi, ma tutti decisivi. Abate: 6,5 Ha finalmente conquistato la nazionale. E’ indispensabile per il Milan quanto Ibra. Ambrosini: 6 Il capitano sta ritrovando forma e ritmo partita. Andujar gli nega la gioia del gol. Aquilani: 7 Le sue qualità non sono mai state in discussione impressiona per dinamicità e corsa, non era mister x ma può diventarlo. Robinho: 7,5 Le assenze in attacco gli danno una grossa mano per trovare continuità segna un gran gol ed è prezioso sempre per la grande corsa. Ibrahimovic: 8 E’ sempre meno attaccante e più giocatore universale. Segna e dispensa assist con una disarmante facilità. Andujar: 6 Quattro gol sul groppone sono tanti lui però compie almeno due interventi importanti su Ambrosini e Seedorf. Lanzafame: 4 Montella gli chiede forse troppo facendogli fare il difensore aggiunto in fase di non possesso. Bergessio: 6,5 QUesta volta non ha segnato ma è comunque positiva la sua prova. Gomez: 6,5 Potrebbe entrare tra i papabili vice Cassano. Fantasia, corsa e sacrificio lo faranno diventare un big. IL TABELLINO MILAN-CATANIA 4-0 7′ rig. Ibrahimovic, 24′ Robinho, 24′ st aut. Lodi, 27′ st Zambrotta Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Abate 6,5, Bonera 5,5 (1′ st Yepes 6,5), Thiago Silva 6, Zambrotta 6; Aquilani 7, Ambrosini 6, Seedorf 5,5 (34′ st Antonini sv); Emanuelson 6; Robinho 7,5 (34′ st Inzaghi 6), Ibrahimovic 8. A disp.: Amelia, Taiwo, Van Bommel, El Shaarawy. All.: Allegri 6 Catania (3-5-2): Andujar 6; Bellusci 4,5, Legrottaglie 5, Spolli 5; Lanzafame 4,5 (18′ st Maxi Lopez 5,5), Almiron 6, Lodi 5,5 (34′ st Delvecchio sv), Ricchiuti 5 (6′ st Barrientos 6), Marchese 6; Bergessio 6,5, Gomez 6,5. A disp.: Campagnolo, Potenza, Capuano, Catellani. All.: Montella 4 Arbitro: Gervasoni Ammoniti: Lanzafame, Legrottaglie, Barrientos (C), Ambrosini, Bonera, Abate, Ibrahimovic (M) Espulsi: –