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  • Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    Novara Napoli 1-1, le pagelle. Lavezzi imprendibile

    La canzoncina della Champions non c’e’ ed il Napoli perde il fluido magico pareggiando una partita che rischiava anche di perdere contro un ottimo Novara che ha saputo fronteggiare il Napoligrazie ad un ottima organizzazione di gioco che ha imbrigliato per bene la squadra partenopea. (Novara Napoli, il commento)

    Lavezzi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Novara Napoli

    Radovanovic 7 il serbo gioca un grande partita, blocca ottimamente Hamsik a centrocampo ed ha il merito di sbloccare il match complice anche un barriera napoletana molto ballerina

    Rubino 6,5 è incredibile come si possa arrivare ad alti livelli a 32 anni con l’attaccante, record man del Novara (unico giocatore ad aver segnato in tutte le categorie professionistiche con la stessa squadra), a mettere in difficoltà Cannavaro e compagni per tutti i 90’ sfiorando il gol in tre occasioni.

    Gemiti 6,5 una furia sulla fascia sinistra, grandi inserimenti ed ottimi cross che non vengono sfruttati da Rubino per pochi centimetri

    Napoli

    Lavezzi 7 il Pocho è il vero trascinatore del Napoli, l’argentino non sbaglia una partita, sempre pungente in attacco, propizia il pareggio e sfiora in molte occasioni il gol

    Dzemaili 6,5  Il goleador che non t’aspetti, incredibile come il centrocampista ex Parma avesse segnato fino alla scorsa settimana un gol in serie A ed in sette giorni realizza due importantissimi gol per sé e per la sua squadra

    Cavani – Hamsik 5 i due tenori non copiano l’ottima prestazione di Lavezzi con l’uruguaiano mai pericoloso fino alla sostituzione e forse troppo stanco, soprattutto nel finale. Lo slovacco gioca per tutti i 90’ in un ruolo sicuramente non suo, si sfianca non riuscendo ad essere lucido sotto porta “ciccando” clamorosamente sull’azione del pareggio partenopeo

    Novara (5-3-2): Ujkani 5,5; Morganella 6,5, Dellafiore 6, Centurioni 5,5, Ludi 6 (54’ Labrin 5,5), Gemiti 6,5; Marianini 6, Radovanovic 7 (78’ Porcari s.v.), M.Rigoni 6; Mazzarani 6, Rubino 6,5. A disp.: Fontana, Labrin, Porcari, Pesce, Jeda, Morimoto, Granoche. All.: Tesser

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 5,5, Aronica 5,5 (75’ Zuniga s.v.); Maggio 6, Hamsik 5, Dzemaili 6,5, Dossena 5,5 (80’ Inler s.v.); Pandev 5,5, Lavezzi 7; Cavani 5 (67’ Mascara 5,5).
    A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Gargano, Inler, Mascara. All.:Mazzarri

    Novara Napoli video highlights
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  • Udinese Chievo 2-1, brillano Di Natale, Basta e Isla

    Udinese Chievo 2-1, brillano Di Natale, Basta e Isla

    Al termine della gara contro il Chievo, lo speaker del Friuli di Udine legge la classifica della serie A, dal basso verso l’alto, culminando la sua lettura con un urlo finale, più che mai significativo: “30 punti, Udinese”.

    La formazione di mister Francesco Guidolin, dopo la vittoria contro i gialloblu Veronesi, ed in attesa del posticipo del lunedì fra Roma e Juventus, è in vetta alla classifica, sopra la Juventus, sopra la vittoriosa Lazio di Lecce, sopra il Milan fermato a Bologna, centrando la settima vittoria casalinga in sette partite disputate, percorrendo un cammino assolutamente impressionante.

    Udinese-Chievo | © Dino Panato/Getty Images

    Una vittoria importante e convincente, per come è giunta e per come è stata costruita in campo, con determinazione e grinta, grazie ai gol del Super Capitano  Totò Di Natale, al 67′ e di Basta al 79′, che rendono inutile la rete – peraltro molto bella- firmata dal clivense Paloschi all’83’.

    A fine gara, finalmente sorridente il tecnico dei bianconeri friulani, Francesco Guidolin, solitamente molto pragmatico e dal low profile. In tale occasione, non si sbilancia più di tanto, ricordando che l’obiettivo dei suoi uomini dev’essere, in primis, raggiungere quota salvezza, ossia i fatidici “40 punti”, distanti solo dieci lunghezze, ma lasciando la porta aperta al sogno: “è un momento bello, magico, e proveremo a farlo durare il più a lungo possibile, vivendo il presente con grande continuità, serenità e gioia”. Un modo per dire, continuiamo a lavorare duramente, a testa bassa, senza farsi distrarre dai complimenti, ma non rinunciando a vivere le sensazioni positive che ruotano intorno al momento presente, assaporando in pieno l’entusiasmo della città e dell’ambiente, che si percepisce anche se lo Stadio Friuli non riesce mai a riempirsi.

    Le Pagelle dei protagonisti in campo:

    Migliore in campo assoluto il solito uomo-copertina dei friulani, ossia capitan Totò Di Natale, voto 7.5: brillante e pericoloso, sempre in partita, sbloccando la gara con un colpo di testa di assoluta precisione, e sfiorando più volte la personale doppietta.

    Importante anche la prestazione a centrocampo di Isla, voto 6.5, assist-man per Di Natale, ma fondamentale in fase di imostazione, facendo girare la squadra ed accendendo la luce in più circostanze.

    L’autore del secondo gol friulano, Basta, merita un 6.5 per la gara generosa disputata, proponendosi molto in fase di spinta, sulla fascia, e realizzando di testa il gol della sicurezza.

    Nel centrocampo friulano, ottime prestazioni anche per Armero e Asamoah, per entrambi voto 6.5, che spingono e recuperano, dominando in tutto e per tutto la metàcampo di gioco.

    In casa Chievo, la formazione di Mimmo Di Carlo aveva iniziato con buoni spunti la gara, provando in alcune occasioni ad impensierire la difesa friulana che, però, oggi regge alla perfezione ogni urto.

    Fra i gialloblu, il migliore si rivela Hetemaj, voto 6.5, che si rivela un prezioso collante fra centrocampo ed attacco, indispensabile nel rifornire gli attaccanti gialloblu e, soprattutto, Sergio Pellissier.

    Insufficiente, invece, il reparto arretrato del Chievo, specie con Frey, voto 5, che subisce molto la presenza di Armero in fase di spinta, e di Cesar, colpevole di lasciare Di Natale libero di colpire a rete in occasione dell’1 a o realizzato, che ha condizionato definitivamente l’andamento della gara.

    Udinese Chievo video highlights
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  • Real Madrid Barcellona 1-3, le pagelle. Stelle blaugrana al Bernabeu

    Real Madrid Barcellona 1-3, le pagelle. Stelle blaugrana al Bernabeu

    Le pagelle ai protagonisti di REAL MADRID – BARCELLONA 1-3

    REAL MADRID

    Casillas 6: il capitano evita al Real un passivo che poteva essere più pesante, incolpevole sul secondo gol tradito dalla deviazione di Marcelo.

    Andres Iniesta | © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Coentrao 5: gioca fuori ruolo, a destra, e non ne azzecca una. Poca anche la spinta offensiva.

    Pepe 5: riesce solo a prendere a calci il povero Sanchez che gli sguscia da tutte le parti. Per una volta, termina il Clasico senza essere espulso.

    Sergio Ramos 5.5: schierato al centro della difesa, è spesso impreciso ma tiene meglio rispetto al suo compagno di reparto.

    Marcelo 5.5: bene nel primo tempo quando annulla Dani Alves su quella corsia ma nel secondo tempo non riesce più a spingere come vorrebbe per merito del laterale del Barcellona che lo mette sistematicamente in difficoltà.

    Diarra 5.5: in mezzo al campo se la deve vedere contro i palleggiatori blaugrana, inizia bene ma finisce progressivamente con il cedere. Richiamato in panchina. (dal 62′ Khedira 5 cerca in qualche modo di darsi da fare ma oltre a qualche fallo in mezzo al campo fa poco).

    Xabi Alonso 5.5: al geometra del centrocampo del Real viene dato incarico di tenere palla più possibile per togliere al Barcellona la sua arma vincente, il possesso palla. Compito arduo anche per uno come lui.

    Di Maria 6.5: il migliore dei suoi insieme a Benzema, fa un primo tempo eccezionale rincorrendo ovunque gli avversari e mettendo in difficoltà Abidal ma esce sfinito a 20 minuti dal termine (dal 68′ Higuain sv).

    Ozil 4.5: il peggiore in campo, il tedesco è un fantasma tant’è che Mourinho preferisce toglierlo. La sua partita dura solo un’ora (dal 58′ Kakà 6 tanto impegno per l’ex Milan che va anche vicino alla rete, non è facile entrare a partita in corso contro il Barça ed essere decisivo).

    Ronaldo 5: stecca ancora la partita più importante della stagione, dopo la prestazione di ieri sera sarà dura battere Messi nella corsa al Pallone d’Oro. Non basta segnare caterve di gol alle cosidette piccole, bisogna che cominci a trascinare il Real anche nel Clasico. Fallisce di testa da due passi il possibile 2-2, non è da lui.

    Benzema 6.5: a parte il gol che sblocca la gara dopo appena 23 secondi, porta sulle sue spalle tutto il peso del reparto avanzato del Real. E’ sicuramente l’ultimo ad alzare bandiera bianca.

    Mourinho 4.5: il grande condottiero, simbolo del Triplete nerazzurro e della rivalsa del Real sui nemici storici blaugrana, si dimostra ancora una volta piccolo piccolo dinanzi a sua maestà il Barcellona. Alla vigilia diserta la conferenza stampa, diventata ormai un habituè del Clasico, per dare un segnale forte e per trasmettere quella carica agonistica ai suoi giocatori. Evidentemente il messaggio non è stato recepito, o meglio, è il Barça che è al di sopra di qualsiasi motivazione. Il Real con una vittoria poteva ipotecare già ieri sera la Liga interrompendo il dominio dei catalani ma la sconfitta pesante dei bianchi di Spagna tra le mura amiche del Bernabeu contro i marziani del Barça riapre tutti i giochi. Per Mou il Clasico sta diventando un ossessione, il Barcellona è il suo peggiore incubo.

    BARCELLONA

    Valdes 4.5: voto pesante per il portiere blaugrana perchè è suo l’errore che poteva compromettere l’esito della gara servendo con un disimpegno sbagliato l’avversario Di Maria che poi porterà al gol di Benzema. Per sua fortuna gioca nel Barcellona.

    Dani Alves 6.5: meno brillante del solito, nel primo tempo viene impensierito da Marcelo. Si riprende nella seconda frazione di gioco quando sfonda sulla destra.

    Puyol 7: un gigante, il capitano del Barcellona guida la difesa con esperienza. Dalla sua zona di campo Ozil e Ronaldo non passano.

    Piquè 6.5: dopo la sbandata di inizio match (vedi la sua posizione incomprensibile che tiene in gioco Benzema) ritorna sui suoi livelli e contribuisce a limitare gli attacchi avversari.

    Abidal 5.5: corre troppi rischi in fase difensiva, gigioneggia troppo. In difficoltà su Di Maria, esce alla distanza quando l’argentino viene sostituito.

    Xavi 7: solito faro del centrocampo blaugrana, tra i 3 candidati alla conquista del Pallone d’Oro probabilmente non lo vincerà ma solo perchè si ritrova due come Messi e Cristiano Ronaldo che fanno la differenza con i gol, cosa che non compete a lui. Però lo meriterrebbe per quello che da 4-5 anni, e anche di più, sta facendo vedere.

    Busquets 6: fa legna a centrocampo, sufficiente.

    Iniesta 9: che gran giocatore che è don Andres. Fa tutto, recupera una quantità enorme di palloni, quando la sfera è tra i suoi piedi non la perde mai ed è imprendibile quando parte in velocità. I suoi dribbling sono ubriacanti, anche se non ha messo la sua firma al match è lui il vero artefice del trionfo nel “El Partido” di ieri al Bernabeu. Da solo vale il prezzo del biglietto. Come Xavi, sfortunato a coesistere insieme a due campioni come Messi e Ronaldo. Anche lui meriterebbe il Pallone d’Oro. Ci illumina d’immenso. Chapeau don Andres (dall’89’ Pedro sv).

    Fabregas 7: Guardiola lo riprone in attacco per non dare punti di riferimento al Real, l’ex Arsenal rientrato alla casa madre quest’estate dopo gli anni felici trascorsi a Londra, non delude il suo tecnico e mette il sigillo alla partita siglando il gol del 3-1 del definitivo ko (dal 78′ Keita sv).

    Messi 7.5: a chi si chiede perchè Leo vince il Pallone d’Oro e Cristiano Ronaldo no, vedere il Clasico di ieri, troverete la risposta. La Pulce non brilla come al suo solito perchè Mourinho gli costruisce attorno una gabbia dalla quale è difficile uscire ma Leo è di un altro pianeta e quello che fa nell’azione che porta al pareggio del Barcellona è meraviglioso.

    Sanchez 7.5: fa girare la testa a Pepe che su di lui è costretto ad utilizzare le maniere forti. Preciso il diagonale con il quale fulmina Casillas per l’1-1, ha avuto bisogno di tempo per trovare il giusto affiatamento con i nuovi compagni ma l’ex Udinese è ormai pronto per spiccare il volo (dall’84’ Villa sv).

    Guardiola 7.5: è uno stratega nato, con le sue direttive il Barcellona si riprende dallo sbandamento iniziale. Da quando lo Special One è sulla panchina delle merengues i precedenti sono nettamente in suo favore, Pep batte Josè 4-1 (e 3 pareggi).

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6; Coentrao 5, Pepe 5, Sergio Ramos 5.5, Marcelo 5.5; Diarra 5.5 (62′ Khedira 5), Xabi Alonso 5.5; Di Maria 6.5 (68′ Higuain sv), Ozil 4.5 (58′ Kakà 6), Ronaldo 5 ; Benzema 6.5.
    Allenatore: Mourinho 4.5.

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes 4.5; Dani Alves 6.5, Puyol 7, Piquè 6.5, Abidal 5.5; Xavi 7, Busquets 6, Iniesta 9 (89′ Pedro sv); Fabregas 7 (78′ Keita sv), Messi 7.5, Sanchez 7.5 (84′ Villa sv).
    Allenatore: Guardiola 7.5.

    IL VIDEO DI REAL MADRID – BARCELLONA 1-3

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  • Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Era necessario fare punti e la squadra guidata da Ranieri non si è tirata indietro, mettendo sul piatto una partita finalmente convincente, agevolata sicuramente da una Fiorentina fin troppo rinunciataria, ma considerando come Julio Cesar abbia fatto solo lo spettatore in una serata del genere i complimenti vanno anche alla retroguardia nerazzurra.

    La gioia di Nagatomo e del giovane Faraoni Inter Fiorentina 2-0 | ©Getty Images
    Il rientro di Lucio ha agevolato il lavoro di Samuel, e la mossa vincente di schierare Faraoni davanti a Maicon ha permesso al brasiliano di spingere avendo le spalle sempre coperte. Vincente anche la scelta di un Coutinho sempre più ispirato e adattato al campionato italiano. Le assenze di Montolivo e Jovetic hanno avuto un peso certamente notevole, costringendo Delio Rossi a ridisegnare la squadra in tutta fretta, ma la sensazione è che i viola siano ancora alla ricerca della giusta continuità. Lode a Pazzini che ritrova il gol a San Siro, ma evidenzia ancora qualche errore non da lui sottoporta.

    Inter Fiorentina, le pagelle

    Maicon 6,5 Meno male che Ranieri in conferenza stampa gli aveva detto “spingi poco” perché il rientro doveva essere graduale. Fa di testa sua e inizia a macinare su e giù sulla SUA fascia, servendo quei cross che da troppo tempo le punte cercavano invano come l’acqua nel deserto. Ovviamente rientra di meno in fase difensiva perché coperto e supportato da uno splendido Faraoni.

    Coutinho 6,5 Altra buona prova del giovanissimo talento brasiliano, che non fa sentire l’assenza di uno come Sneijder regalando un assist di rara bellezza a Pazzini per il primo gol, e servendo ottimi palloni ai compagni. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di provare il gol, ma trova un prontissimo Boruc sulla sua strada. Prima di uscire prova un cross di esterno che ricorda molto la “trivela” dell’esiliato Quaresma. Tanti applausi (meritati aggiungo) da parte di San Siro per lui.

    Nagatomo 6,5 Quasi per magia torna finalmente il giocatore ammirato nella scorsa stagione, quello che non smetteva mai di correre senza sbagliare una chiusura, e azzeccando alla perfezione i tempi di inserimento in fase offensiva. Stasera come un buon agente segreto ha anche la licenza di segnare e in complicità con Gamberini beffa Boruc tornando a comparire nel tabellino dei marcatori.

    Pazzini 6,5 Torna finalmente a segnare regalando ai suoi la vittoria con un gol da rapinatore d’area puro. Esultanza rabbiosa che farà discutere, ma è lo stesso Pazzini a smorzare le polemiche spiegando come fosse uno sfogo relativo alla settimana appena passata. Meno incisivo del solito nel finale si divora un gol che avrebbe segnato anche Muntari…

    Faraoni 7 Golden boy. Continua a sorprendere tutti mantenendosi ad altissimi livelli, coprendo rientrando e offrendo una corsa strabiliante. Vince a mani basse il duello con un giocatore del calibro di Vargas, e riesce a tappare ogni buco lasciato scoperto da Maicon. Vai a vedere che l’esterno che cercava l’Inter ce l’ha in casa.

    Behrami 6 Senza dubbio il migliore dei suoi. Nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato Delio Rossi si trova a meraviglia, corre e macina chilometri impedendo soprattutto nel primo tempo molte incursioni nerazzurre. Spinge molto anche in fase offensiva ma trova un cliente scomodo come Lucio a chiudergli ogni spazio. Nella ripresa cala inevitabilmente dopo aver speso tutto

    Ljajic 4,5 Lo Zarate nerazzurro. Esageratamente innamorato nel pallone non lo passa mai. Nel primo tempo avrebbe l’occasione di lanciare a rete Gilardino da solo contro Julio Cesar ma esagera nel portare palla e tarda il passaggio facendosi intercettare. Rossi lo sgrida dalla panchina ma la sua prova non migliora, anzi. Peggiore in campo.

    Pasqual 5 Partita da dimenticare per il laterale che soffre in maniera evidente le incursioni delle fasce nerazzurre senza risucire mai a spingere in maniera produttiva in fase offensiva. Stasera entra nel tabellino per la complicità e il pasticcio con cui regala il 2 a 0 di Nagatomo ai nerazzurri.

    Natali 5 Giornata no anche per il centrale, che dopo aver saltato la sfida contro la Roma torna in campo in una partita difficile. Dormita colossale sul primo gol dove si fa anticipare da Pazzini che lo supera e batte Boruc.

    Inter Fiorentina video highlights
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  • Palermo Cesena 0-1, le pagelle. Mutu trascinatore

    Palermo Cesena 0-1, le pagelle. Mutu trascinatore

    Una vittoria fatta di bel gioco e capacità di interpretare tatticamente la gara per il Cesena di Arrigoni che sbanca il Renzo Barbera, impedendo alla squadra di Mangia di inanellare la settima vittoria consecutiva interna.

    Abdelkader Ghezzal | © Tullio M. Puglia/ Getty Images

    Una partita in cui i romagnoli hanno saputo esprimere al meglio il loro potenziale, già nella prima frazione di gara e prima ancora di sbloccare il risultato, mostrando una grande armonia di squadra, soprattutto nel reparto offensivo, con Candreva e Mutu a svariare dietro Eder. Il Palermo, invece, si mostra opaco, in serata decisamente storta, molto lontano dai suoi standard migliori nelle gare in casa, e molto più simile alla squadra che stenta in trasferta.

    Oltre ad Adrian Mutu, autore del gol decisivo, protagonisti assoluti i due portieri, Benussi e Ravaglia: il primo evita che il passivo diventi molto più pesante, il secondo si rivela pronto ed attento, sventando i pericoli provenienti dai rosanero sul finire del primo tempo e negli ultimi minuti della ripresa.

    PAGELLE PALERMO

    Benussi 6.5 Nel primo tempo evita un gol di Candreva, poi si rivela attento in tutte le circostanze, sempre reattivo e concentrato: subisce il gol dell’ 1-0 da parte di Mutu, ma evita che il passivo diventi più pesante

    Silvestre 5.5 Non la sua migliore serata, è in parte sua la responsabilità sul gol subito da Mutu su azione di calcio d’angolo

    Munoz 4 Il peggiore in assoluto: disattento, impreciso, confuso. Due ammonizioni ingenue, delle quali la seconda per fallo su Eder, lasciando i compagni in inferiorità numerica

    Balzaretti 6 Uno dei migliori dei suoi, nel primo tempo confeziona cross e sortite offensive, ma la serata “no” della squadra rosanero contagia anche lui, che si spegne progressivamente nel secondo tempo

    Pisano 6 Impegno e generosità, termina la gara in avanti stringendo i denti a causa di un infortunio

    Barreto 5 Impreciso sotto porta, sbagliando un gol clamoroso calciando in braccio a Ravaglia

    Ilicic 5 Dovrebbe suggerire per le punte, ma non suggerisce; dovrebbe inventare, ma non inventa

    Bacinovic 5 Come Ilicic, la sua luce è spenta, e viene sostituito dopo appena 30 minuti per Bertolo, che dà un contributo maggiore

    Acquah 5 Impreciso e nervoso, sull’azione del gol lascia troppa libertà a Mutu, che punisce subito

    Pinilla 5 Serata storta anche per lui, poco in partita, quasi mai pericoloso: spento

    Miccoli 6 Uno dei migliori dei suoi, prova a creare pericoli per la porta di Ravaglia, ma il portiere romagnolo è attento e non gli concede nulla: è troppo solo

    PAGELLE CESENA

    Ravaglia 7 Preciso, concentrato, reattivo: salva su Miccoli e Barreto nel primo tempo: mostra di essere un degno sostituto dello squalificato Antonioli

    Rossi 6.5 Attento e concentrato in fase difensiva, non rinuncia a proporsi in avanti: buona gara

    Von Bergen 7 La vera saracinesca della difesa bianconera romagnola: è lui che guida il reparto alla perfezione

    Ceccarelli 6 In alcuni cross troppo impreciso, ma nel complesso disputa una gara generosa

    Rodriguez 6 Anche per lui gara generosa: ammonito per fallo su Pinilla

    Parolo 6.5 Fosforo per il centrocampo del Cesena: fondamentale per servire Mutu ed Eder

    Candreva 6.5 Da trequartista, gara di qualità e quantità: prezioso e sempre lucido, è suo il calcio d’angolo-assist raccolto di testa da Mutu e trasformato nel decisivo gol-vittoria

    Guana 6 Gara di sostanza e di quantità per l’ex rosanero: recupera e fa ripartire

    Ghezzal 6.5 Veloce e scattante sulla sua corsia, dove irretisce gli avversari confezionando dribbling e cross, mettendo in difficoltà anche Balzaretti

    Eder 6.5 Preferito  a Bogdani, la sua gara è condita da numerosi inserimenti in velocità, vivacità e brio: non segna, ma la sua presenza si rivela importante in avanti

    Mutu 7 Gol vittoria, di testa su cross di Candreva, ma si rivela pericoloso anche in altre occasioni, quando viene fermato soltanto da grandi interventi di Benussi. Un campione ritrovato.

    IL VIDEO DI PALERMO – CESENA 0-1

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  • Lecce Lazio 2-3, le pagelle. Magic Klose, che bravi Muriel e Cuadrado

    Lecce Lazio 2-3, le pagelle. Magic Klose, che bravi Muriel e Cuadrado

    Vittoria di carattere ed esperienza quella ottenuta dall’undici di Reja al Via del Mare. A far la differenza in Lecce Lazio è stato Miroslav Klose che ancora una volta si dimostra di esser di altra categoria spezzando un sostanziale equilibrio con la sua grande personalità. Il Lecce per la prima volta affidato a Serse Cosmi gioca sulla falsa riga delle altre partite denotando grandissime qualità di prospettiva ma poca concretezza e lucidità nei momenti caldi della partita. Bene il gioiellino Muriel che insieme all’esterno Cuadrado presto faranno le fortune dell’Udinese. Nella Lazio male la difesa questa volta distratta forse dalle troppe assenze. Analizziamo adesso le prestazioni individuali di Lecce Lazio:

    Klose Lecce Lazio | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Oddo: 6 cerca con la sua esperienza di dar supporto alla manovra d’attacco e ai difensori centrali

    Tomovic: 5 Marcare Klose è difficile per chiunque, lui però sembra troppo attratto dal pallone.

    Obodo: 5 E’ chiamato a sostituire Strasser davanti alla difesa, parte bene però cala alla distanza.

    Cuadrado: 6,5 Grande prova dell’esterno di proprietà dell’Udinese. Qualità, corsa e dinamismo è un prospetto da tenere d’occhio.

    Muriel: 7 Rivelazione del Sudamericano Sub20 pescato dall’Udinese ha già attirato a se l’interesse di molte big d’Italia e d’Europa.

    Di Michele: 6,5 Il suo peso specifico si vede in attacco pecca però in eccessivi virtuosismi sprecando due ghiotte palle gol.

    Diakité: 5 Dato in grande condizione fisica è in giornata decisamente no costantemente superato dagli avanti giallorossi. L’assist per Klose è comunque un dato a suo favore.

    Gonzalez: 6,5 Non fa rimpiangere Rocchi in termini di agonismo e dinamismo. Prezioso in mezzo al campo.

    Hernanes: 5 COntinua nel suo momento no.Sbaglia tutto dai tiri verso la porta al più semplice dei passaggi.

    Klose: 8 Bomber di razza che meriterebbe di giocare la Champions League.

    TABELLINO LECCE LAZIO 2-3
    11′ rig. Di Michele (Le), 28′ Klose (La), 2′ st Cana (La), 14′ st Ferrario (Le), 42′ st Klose (La)
    Lecce (4-1-4-1): Benassi 6; Oddo 6, Tomovic 5 (1′ st Giandonato sv (11′ st Grossmuller 6,5)), Ferrario 6,5, Mesbah 6; Obodo 5; Cuadrado 6,5, Giacomazzi 5, Olivera 6, Di Michele 6,5; Muriel 7 (36′ st Piatti sv). A disp.: Julio Sergio, Brivio, Piatti, Pasquato, Corvia. All.: Cosmi
    Lazio (4-3-1-2): Marchetti 6 (16′ st Carrizo 6); Stankevicius 6, Diakité 5, Biava 5,5 (1′ st Cana 6,5), Radu 6; Gonzalez 6,5, Ledesma 5,5, Lulic 5; Hernanes 5; Rocchi 5 (1′ st Cissé 6,5), Klose 8. A disp.: Scaloni, Cavanda, Kozak, Sculli. All.: Reja 6
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Olivera, Giacomazzi (Le); Marchetti, Cana, Hernanes (La)
    Espulsi: nessuno

  • Juventus – Bologna 2-1, decide ancora Marchisio

    Juventus – Bologna 2-1, decide ancora Marchisio

    Davanti ad un nutrito pubblico accorso allo Juventus Stadium, rarità per una partita di Coppa Italia, la Juventus continua la sua marcia senza sconfitte e non si ferma neanche in questa competizione. Dopo 127 minuti combattutissimi (compresi recuperi e tempi supplementari) la squadra di Conte ha avuto la meglio per due reti a uno su un ottimo Bologna. La vittoria è arrivata ai tempi supplementari, visto che i novanta minuti regolamentari si erano chiusi con il risultato di 1-1, proprio come in campionato.

    Claudio Marchisio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per i bianconeri continua la caccia alla decima Coppa Italia, vinta l’ultima volta nel 1995 con Antonio Conte, oggi il grande artefice del cambiamento della Vecchia Signora, in campo.
    La Juventus ha dominato la partita e solo una super prestazione del portiere avversario Agliardi ha impedito una larga vittoria dell’undici bianconero, anche se bisogna riconoscere che il Bologna ha comunque giocato una buona gara onorando l’uscita dalla Coppa Italia e rischiando addirittura di segnare altre reti, evitate solo grazie alla bravura di Storari in almeno un paio di circostanze.

    Primo tempo equilibrato con un maggior possesso palla per la Juve e con i Felsinei pronti a colpire in contropiede ma un centrocampo bianconero ben organizzato, affidato a Pazienza e Marrone, ha saputo bloccare le iniziative rossoblu.
    Nel secondo tempo, come prevedibile, le squadre si allungano a vantaggio dello spettacolo, i padroni di casa hanno diverse occasioni per portarsi in vantaggio ma Agliardi, che alla fine risulterà il migliore in campo, si rende protagonista del match sfoderando grandissimi interventi mantenendo il punteggio in parità.

    L’equilibrio del risultato viene spezzato al novantesimo da una travolgente azione personale di Giaccherini, tra i migliori in campo nella formazione bianconera, autore di un bellissimo gol dopo un’azione personale.
    Ma quando tutto sembrava finito, al quinto minuto di recupero su un calcio d’angolo (come in campionato) la difesa bianconera si addormenta e consente a Raggi di battere Storari di testa. L’azione che ha portato alla battuta del calcio d’angolo era stata fortemente contestata dai giocatori e dal pubblico juventino con attimi di tensione tra Conte e Pioli e tra alcuni giocatori in campo; i giocatori della Juventus si erano fermati perché Pulzetti, che poi sarà costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio lasciando il Bologna in 10 per il resto dell’incontro avendo Pioli esaurito tutti i cambi, era a terra, i Bolognesi invece di buttare fuori il pallone e consentire le cure al compagno hanno continuato a giocare conquistando il calcio d’angolo da cui poi è nato il pareggio.
    A mettere la parola fine ci ha pensato ancora una volta però Marchisio, entrato negli ultimi 10 minuti dei tempi regolamentari, a conclusione di una strepitosa azione personale siglando il suo settimo gol stagionale dopo i sei segnati in campionato.

    Deludentissima è stata la prova di Krasic, che appare sempre più lontano dal progetto Conte, bocciato a pieni voti così come De Ceglie che non riesce a rendersi utile come dovrebbe – Chiellini dovrà rassegnarsi a giocare tutta la stagione sulla fascia sinistra. Una nota particolare meritano i giovani Marrone e Sorensen, ottime le loro prove soprattutto quella del centrocampista che ha un futuro roseo davanti a sè.

    Una Juventus che anche oggi ha mostrato la sete di vittoria, onorando come meglio non si poteva una competizione che certo non sarà la Champions League ma che comunque serve ad accrescere le aspettative per il futuro. Ai quarti di Coppa Italia la Juve dovrà affrontare la vincente tra Roma e Fiorentina.

    PAGELLE JUVENTUS

    STORARI 6.5: quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto.
    SORENSEN 6.5: ottime chiusure sia sulla fascia sia nelle diagonali difensive.
    BARZAGLI 6.5: la solita sicurezza il migliore in difesa.
    BONUCCI 6: le solite amnesie alternate da buone chiusure.
    DE CEGLIE 5: sbaglia anche le cose più semplici.
    MARRONE 7: finchè ha avuto fiato è stato il migliore in campo.
    PAZIENZA 6: prezioso e generoso svolge il suo senza grossi errori.
    GIACCHERINI 7: ha cambiato il volto della partita ottima prova.
    KRASIC 4.5: deludente sbaglia anche un gol a porta vuota sostituito.
    QUAGLIARELLA 6: in ripresa sfiora in un paio di circostanze la rete.
    DEL PIERO 6.5: si è allenato poco in settimana, aveva ancora i segni dell’infortunio di domenica, ha giocato tutti i 120 minuti regolamentari più recupero, ha preso una gomitata sullo stesso punto dove gli sono stati applicati 8 punti di sutura, ma il Capitano è stato uno dei migliori in campo, ha mandato in porta Elia con un colpo di tacco volante strepitoso.

    Dal 64′ ELIA 5.5: Tocca pochi palloni si divora un gol su assist fantastico di Del Piero.
    Dal 67′ ESTIGARRIBIA 6: La sua velocità e la sua corsa sono sempre motivo di preoccupazione per l’avversario.
    Dal 78′ MARCHISIO 7: Pochi minuti ma lascia sempre il segno, ancora un gol in questa stagione che sembra quella della consacrazione.

    PAGELLE BOLOGNA

    AGLIARDI 8: il migliore in campo, salva il Bologna da un passivo più pesante.
    GARICS 5: gioca male, Pioli lo toglie al 10 della ripresa.
    RAGGI 6.5: bello lo stacco imperioso di testa per il gol dell’1-1, se la cava bene con Quagliarella.
    LORIA 5: qualche imprecisione di troppo in disimpegno, si fa saltare da Marchisio nel gol decisivo.
    CRESPO 6: sufficienza piena per il giovane terzino spagnolo ex Padova alla sua seconda apparizione assoluta in rossoblu.
    PULZETTI 6: purtroppo si fa male e lascia i suoi con un uomo in meno.
    PEREZ 6.5: il nazionale uruguagio, con la fascia di capitano al braccio, svolge il suo dovere in mezzo al campo.
    TAIDER 6: buon primo tempo, cala nella ripresa.
    GIMENEZ 6.5: vince il duello ravvicinato con De Ceglie.
    ACQUAFRESCA 5.5: fa a sportellate con Barzagli ma non punge quasi mai.
    VANTAGGIATO 6.5: è pimpante, fa tanto movimento lì davanti.

    Dal 55′ MORLEO 6: vince un paio di duelli importanti con Elia sulla sinistra.
    Dal 64′ KRHIN 5: non entra mai in partita.
    Dall’83’ PAPONI 5.5: si deve sacrificare tanto.

    VIDEO JUVENTUS – BOLOGNA 2-1

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  • Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Villareal Napoli 0-2, le pagelle. Super Campagnaro, Lavezzi leader

    Sentire il Madrigal intonare ‘O surdato ‘nnamurato è forse la cosa più significativa per capire la portata dell’impresa dei partenopea. Villareal Napoli ha sancito l’ingresso nella storia della competizione più prestigiosa ed ambita della società del presidente De Laurentiis. Bellissima vittoria della squadra partenopea che vince anche al Madrigal per 2-0 spedendo in Europa League il Manchester City d Roberto Mancini. Di fronte a partite come queste è difficile analizzare la prestazione dei singoli non venendo condizionati dal tenore dell’impresa. Ad esempio la partita di Inler è fortemente condizionata dal gol vittoria, senza del quale la sua prestazione è sembrata al di sotto dei suoi standard. O viceversa la prestazione di Aronica deve esser rivalutata alla luce di quel tentativo di gomitata che va ad inficiare una partita giocata con grande lucidità e personalità. Proviamo dunque ad analizzare le Villareal Napoli attraverso le pagelle.

    Villareal Napoli, euforia partenopea ©JOSE JORDAN/Getty Images

    Napoli
    De Sancits: 7 Non è stato sollecitato con tanta continuità ma si è sempre fatto trovare pronto e la parata del finale è degna dell’Uomo Ragno.
    Campagnaro 7,5 grandissima prestazione del difensore partenopeo che non consente in almeno tre occasioni il contropiede al Villareal che poteva compromettere seriamente la qualificazione.
    Cannavaro: 6,5 Capitano di un’impresa guida la difesa con tanta personalità.
    Aronica: 6 Rovina una prestazione sontuosa con una gomitata nel finale rischiando di innescare una rissa e compromette il futuro del Napoli nella competizione.
    Inler 7 il giocatore più pagato del mercato estivo regala il passaggio del turno alla squadra partenopea con un tiro stupendo da fuori area.
    Gargano: 7 Autentico motorino di centrocampo è il primo a lanciare il pressing sugli avversari. Sradica il pallone dai piedi degli avversari con irruenza e personalità.
    Zuniga: 6 Preferito a Dossena ha un ghiotta occasione in avvio. Tanta corsa ma poca lucidità
    Hamsik: 6 segna il gol della tranquillità ma da lui ci si aspetta più personalità in partite come questa.
    Lavezzi 8 vero trascinatore del Napoli, mai domo e sempre pericoloso in tutte le zone del campo. Il Pocho si dimostra maturato in tutto e per tutto meritandosi in pieno il palcoscenico internazionale.
    Cavani 5 Unica nota negativa della serata con il Matador poco lucido sotto porta che forse ha risentito un po’ troppo dell’importanza della partita.
    Maggio 7 una freccia imprendibile per tutti i novanta minuti, sfiora il gol in ben due occasioni facendo cambiare ritmo al Napoli ad ogni sua accelerazione.

    Villareal

    Nilmar 5 pessima prestazione dell’attaccante brasiliano, non vede quasi mai la palla e benchè meno la porta.

    Angel 5 Lavezzi lo fa letteralmente impazzire per tutti i 90′, rischia l’espulsione per ben due volte venendo graziato dall’arbitro

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 7,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Gargano 7, Inler 7, Zuniga 6 ( 90’ Grava s.v.); Hamsik 6 (79’ Dzemaili s.v.), Lavezzi 7; Cavani 5 (83’ Pandev s.v.). A disp.: Rosati, Fernandez, Dossena, Dzemaili, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri

    VILLARREAL (4-4-2): Lopez 5,5; Angel 5, Zapata 5,5 (77’ Gonzalo 5,5), Musacchio 5,5, Oriol 6; Bruno 6, Senna 6 (73’ Joselu s.v.) , De Guzman 5,5, Perez 6; Ruben 5,5, Nilmar 5 (64’ Camunas 5,5). A disposizione: Cesar, Zapata, Ángel, Senna, Marcos Gullón, Joselu. All. Garrido

    Video highlights con telecronaca di Auriemma Villareal Napoli
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  • Lazio Novara: le pagelle. Bum Bum Rocchi

    Lazio Novara: le pagelle. Bum Bum Rocchi

    La Lazio batte facilmente un Novara da Serie B. La doppieta di capitan Rocchi e la rete di Biava segnano una partita mai in discussione. Nessuna delle due squadre offre un bel calcio, ma la compagine bianoceleste conquista tre punti fondamentali nella corsa alla Juventus con una facilità che ne dimostra una crescita evidente. Il Novara dovrà cambiare atteggiamento e cercare di giocare le partite, anche le più complicate, invece di partire sconfitto a priori. (commento e video highlights di Lazio Novara)

    Capitan Rocchi protagonista di Lazio Novara | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

    Analizziamo adesso le prestazioni individuali attraverso le pagelle di Lazio Novara
    PAGELLE LAZIO.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Konko 6 Partita ordinata di contenimento.

    Biava 6,5 Il gol segnato cancella le sbavature del primo tempo. Nel secondo la fa da padrone complice l’inoffensività piemonetese.

    Stankevicius 6,5 Non sbaglia nulla. Se il Novara non punge mai è anche merito dei suoi anticipi e della sua egemonia sulle palle aeree.

    Radu 6 Anche per lui 0 errori. Difende con attenzione anche se non riesce a incidere in fase offensiva.

    Gonzales 6,5 Gioca una partita di grande generosità in fase di contenimento che gli toglie energie per attaccare con qualità. Si prende il merito dell’assist del terzo gol laziale.

    Ledesma 6 Il mediano di Reja fa il geometra senza troppo successo, ma è puntuale in fase difensiva e sempre pronto a pennellare palle insidiose sui calci piazzati. Da una sua punizione arriva il gol del 2-0 di Rocchi.

    Lulic 6 Si preoccupa molto di spingere infatti quando la squadra imposta gli attacchi il serbo dà dinamismo e qualità. Quando si difende spesso è in ritardo oppure sbaglia il posizionamento. Fortuna per lui il Novara non è mai pericoloso.

    Hernanes 6,5 Non gioca una partita brillante considerando che potrebbe fare sfaceli con grandi spazi e ritmi bassi. Tuttavia è sempre decisivo: batte l’angolo del vantaggio laziale, regala un assist perfetto che Klose spreca ed è sempre insidioso coi tiri da fuori.

    Klose 5,5 Lavora molto per la squadra con sponde, recuperi e pressing alto, ma al 52′ fa una cosa che non è parte del suo dna calcistico: dopo aver scartato Ujkani manda incredibilmente fuori a porta vuota un tiro facilissimo.

    Rocchi 7,5 E’ il mattatore del match. Ha tre occasioni e due le deposita in rete dimostrando ancora una volta il suo fiuto da bomber d’area di rigore.

    Reja 6 La sua squadra supera agevolmente un avversario di livello molto inferiore. Tuttavia evidenzia una scarsa brillantezza di gioco oltre che una gestione della partita talvolta superficiale. Per aspirare a posizioni di vertice manca ancora un pizzico di maturità e di fluidità.

    PAGELLE NOVARA.

    Ujkani 5 Ha sulla coscienza il secondo gol. In positivo la bella parata su Rocchi nel primo tempo, ma forse ancora risente dell’infortunio al capo.

    Morganella 5,5 Non riesce a spingere mai e difende con qualche impaccio di troppo la fascia destra.

    Centurioni 4,5 La difesa del Novara è un colabrodo. Ogni palla inattiva mette in crisi la coppia centrale che fatica parecchio col gioco aereo e sbaglia costantemente i tempi di intervento.

    Ludi 4,5 Fa il paio con Centurioni nel disastro della retroguardia del Novara che è la più battuta del Campionato. Tra gli errori più evidenti c’è un posizionamento spesso sbagliato in una difesa che non riesce a muoversi in modo armonioso.

    Garcia 5 Oltre a difendere male sbaglia passaggi molto facili in impostazione.

    Porcari 4,5 Partita da dimenticare cominciata con un fallo inutile a centrocampo da cartellino rosso e continuata senza aggressività ai portatori di palla e con pochissima qualità in fase conclusiva.

    Radovanovic 5 Il centrocampo del Novara manca di spessore e il serbo ne è l’emblema: oltre a velocità e tecnica individuale oggi manca anche la voglia di giocare.

    Rigoni 5 Dovrebbe dare fantasia e velocità, ma non è in serata. Non è brillante, sbaglia tanto e non ha la consueta facilità nel saltare l’uomo.

    Mazzarani 5 Gioca una partita anonima. Non si inserisce mai in attacco e non lavora in contenimento. Sembra sempre alla ricerca della posizione giusta che non troverà.

    Rubino 5 Impalpabile. La squadra non lo supporta, ma lui perde ogni duello aereo o contrasto.

    Granoche 4,5 Oltre a non incidere mai sbaglia un gol clamoroso nel primo tempo che poteva riaccendere il match.

    Tesser 4,5 La sua squadra arriva a Roma con l’idea di aver già perso. Non è mai aggressiva e pecca di concentrazione in tutti i reparti. Non dimostra di essere organizzata e non riesce mai a costruire un’azione utile. Il problema è anche la scarsa qualità della rosa, ma con questo atteggiamento rinunciatario si va in B.

    Serie A, risultati, marcatori e classifica 14 giornata

  • Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Un pareggio complessivamente giusto quello di Chievo Atalanta al Bentegodi di Verona, con i padroni di casa che, però, ha mostrato qualche occasione in più dell’Atalanta, ma che smuove la classifica per entrambe le squadre, a metà della graduatoria, rispettivamente salite a 16 e 15 punti. (risultati e classifica)

    Un pareggio a reti inviolate, frutto di qualche ottimo intervento dei due portieri Consigli e Sorrentino, ed anche dell’imprecisione di Sergio Pellissier, vivace e nel vivo del gioco, ma che ha avuto qualche buona occasione per sbloccare la gara e non è riuscito a concretizzare. Per l’Atalanta di Colantuono, invece, dopo Siena e Napoli, arriva il terzo pareggio consecutivo.

    Le pagelle Chievo Atalanta

    Pellissier e Lucchini, in Chievo Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Sorrentino: 6.5 Due buoni interventi, in particolare quello su Denis, che aveva provato una bicicletta, simile a quella vincente contro il Lecce.

    Frey 6.5 Attento e preciso in copertura, buona gara

    Andreolli e Cesar 6 Sufficiente la fase difensiva del Chievo, merito anche dell’attenzione dei due centrali clivensi che conducono una gara concentrata

    Drame 6 Anche per lui una gara precisa, senza soffrire eccessivamente e senza sbavature

    Luciano 5.5 Avrebbe la possibilità di rendersi pericoloso in alcune occasioni, ma sembra arrivare con qualche secondo di ritardo, poco attento

    Bradley 6 Gara di intensità e grinta a centrocampo, reparto dove il Chievo sembra dominare rispetto all’Atalanta

    Vacek 6 Anche per lui una buona gara, poi viene sostituito al 66′ da Hetemaj

    Sammarco 6 Nel ruolo di trequartista non esalta, lasciando gli attaccanti al proprio destino, costringendoli a costruire da soli le occasioni più importanti, sostituito da Paloschi all’ 82′

    Pellissier 6.5 Buona gara, vivace e pungente, con buone occasioni potenzialmente pericolose per sbloccare il risultato, sventate dall’ imprecisione oppure da Consigli

    Moscardelli 5.5 Al contrario del compagno di reparto Pellissier, non entra molto nel vivo del match, e viene sostituito da Thereau al 66′.

    Consigli 6.5 Decisivo nel salvare il risultato su Pellissier, per il resto sempre attento e concentrato, oltre che reattivo

    Masiello 5.5 Non sempre preciso e brillante, qualche disattenzione evitabile

    Lucchini 6 Buona gara per lui, che oltre ai compiti difensivi prova qualche inserimento in avanti, che in alcune occasioni si rivelano preziosi per dare superiorità all’Atalanta in avanti

    Manfredini 6 Buona gara, di attenzione e concentrazione

    Peluso s.v. Scelto da Colantuono come titolare in extremis, dopo pochissimi minuti si fa male, lasciando il posto a Bellini 6, che gioca comunque una gara sufficientemente attenta

    Bonaventura 5 Non nella migliore giornata, fuori dal vivo del gioco, prova qualche conclusione dalla distanza, ma senza eccessive velleità di rendersi pericoloso, viene per questo sostituito al 62′ da Gabbiadini

    Cigarini 5.5 Anche per lui, giornata molto grigia, come il cielo di Verona sopra il Bentegodi

    Carmona 5.5 Un tiro non molto insidioso e poco altro, si sente molto la mancanza di Schelotto

    Padoin 5.5 Anche per lui, non la miglior giornata, sottotono e distante dal vivo del gioco

    Maxi Moralez 5 Lontano dalle sue gare migliori, molto opaco, e sostituito da Ferreira Pinto al 72′, senza che, però, la sostituzione dia gli esiti sperati da Colantuono

    Denis 6 El Tanque non segna, ed è già una notizia, ma ci prova con una bicicletta più spettacolare nell’esecuzione che nell’insidia, ma Sorrentino blocca. Per il resto, è il più pericoloso dei nerazzurri, ma non incide sul risultato