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  • Juventus Cagliari 1-1, le pagelle. Bene De Ceglie, Krasic sempre peggio

    Juventus Cagliari 1-1, le pagelle. Bene De Ceglie, Krasic sempre peggio

    PAGELLE JUVENTUS CAGLIARI

    JUVENTUS

    Lichtsteiner 6,5: l’esterno svizzero è tutto cuore e polmoni, fornisce sempre un’alternativa sia in attacco che in difesa, splendido l’inserimento e l’assist per il gol facile facile di Vucinic, sicuramente tra i migliori dei suoi in una domenica non proprio esaltante per i bianconeri.

    Milos Krasic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    De Ceglie 6,5: il sostituto di Chiellini non fa rimpiangere il titolare, in fase difensiva è eccelso specie quando copre in diagonale su molte sortite del giovane e pericolosissimo attaccante colombiano del Cagliari, Ibarbo.

    Marchisio 5: le lodi di inizio stagione sembrano un ricordo lontano viste le ultime prove incolore dell’erede designato di Tardelli, il valore non si discute ma il suo 2012 non è cominciato al meglio e da lui ci si aspetta molto ma molto di più.

    Krasic 5: a Torino ormai lo danno per sicuro partente, ma i più appassionati non riescono a capacitarsi dell’involuzione che ha colpito l’esterno serbo. Passato da idolo della curva e unico degno di lode nella disastrosa scorsa stagione, a vero e proprio oggetto del mistero in quella in corso. Sbaglia un gol che avrebbe potuto regalare i fondamentali tre punti alla propria squadra.

    Vucinic 7: l’attaccante montenegrino ha dato dimostrazione di essere in un buon stato di forma, sigla il gol del momentaneo vantaggio e regala sprazzi di bel gioco, certo un elemento fondamentale per la squadra di mister Conte.

    Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6,5, Barzagli 6, Bonucci 5,5, De Ceglie 6,5; Vidal 5,5, Pirlo 6, Marchisio 5; Pepe 5 (18′ st Del Piero 5,5), Matri 6 (26′ st Krasic 5), Vucinic 7 (37′ st Borriello sv). A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Estigarribia. All.: Conte 6

    CAGLIARI

    Nainggolan 6: accostato più volte alla casacca bianconera, il centrocampista, indonesiano naturalizzato belga, dimostra di avere delle ottime qualità, creando non pochi problemi ai colleghi in maglia bianconera.

    Ekdal 6,5: il giovane svedesino, non sente il peso dell’ex e offre un’ottima prova, non si capisce perchè la Juve si sia privata di lui troppo presto, sarebbe stato un buon rincalzo per far tirare il fiato agli stanchi mediani bianconeri.

    Cossu 7: fino al gol del pareggio non è che avesse dimostrato chissà cosa, ma la rete siglata è un mix di classe e precisione, che serve a confermare l’ottimo momento della propria squadra, oltre ad ottenere un pareggio molto imprevedibile alla vigilia. Sicuramente è l’eroe di giornata.

    Larrivey  5: l’attacco rossoblu non è il massimo quest’anno, ma di certo l’argentino, non migliora la situazione. non si capisce come mai Ballardini lo confermi a fianco al giovane Ibarbo che di gran lunga, nonostante, l’inesperienza regala molte più garanzie.

    Ibarbo 6: il colombiano è una vera e propria spina nel fianco per la difesa bianconera, tiene in costante apprensione il reparto arretrato della Vecchia Signora. Non si rende pericoloso in zona gol, ma i suoi movimenti tengono impegnato specialmente De Ceglie, più preoccupato di contenerlo che di pensare alla spinta. Inoltre per evitare che la palla arrivi a lui, Bonucci regala un assist al bacio al sinistro di Cossu.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6, Canini 6, Astori 6, Agostini 6; Dessena 5,5, Nainggolan 6, Ekdal 6,5; Cossu 7 (29′ st  El Kabir sv); Larrivey 5 (26′ st Ariaudo 6), Ibarbo 6. A disp.: Avramov, Gozzi, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro.

  • Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Il “Principe” Milito fa volare i nerazzurri. Il derby Milan Inter si conclude con la vittoria per 0-1 degli uomini di Ranieri grazie a una rete dell’argentino tornato ad essere un grande protagonista. I rossoneri falliscono la chance per superare la Juve di Conte, e pagano la giornata no di Ibrahimovic.

    Milan Inter, le pagelle

    MILAN

    Abbiati 6: non può nulla sul diagonale di Milito, si fa trovare pronto nel primo tempo quando Alvarez a due passi fallisce il possibile vantaggio nerazzurro.

    Abate 4,5: al rientro dopo 3 settimane dall’infortunio, parte bene contenendo l’argentino Alvarez nel primo tempo. Nella ripresa il liscio clamoroso che spiana la strada a Milito in occasione del gol.

    Nesta 6: uno dei migliori della propria squadra. Compie buoni interventi difensivi durante il match, rendendo praticamente nulli Pazzini e Milito nei primi 45′. Nel secondo tempo cala insieme ai suoi compagni ma chiude una partita dignitosa.

    Thiago Silva 6: il brasiliano illumina la scena a San Siro quando alla mezzora, dopo uno stop difensivo, parte dalla propria area spingendo per un contropiede che non troverà fortuna. Qualche errorino qua e là, ma anche per il verdeoro la prestazione è alla fine sufficiente.

    Zambrotta 5,5: gioca un’ora prima di lasciare il campo a Robinho. E’ col freno a mano tirato per tutto il tempo che rimane sul rettangolo di gioco, spaventato dalle discese di Maicon.

    Van Bommel 6: l’olandese va vicinissimo alla rete del vantaggio a un minuto dal termine del primo tempo, ma il suo tiro dal limite dell’area si stampa sulla traversa. Ottimi primi 45′ minuti, con grande pressing e bei lanci in avanti per le ripartenze rossonere. Meno convincente nella ripresa.

    Nocerino 5: prestazione opaca rispetto alle precedenti occasioni per il numero 22 rossonero. Salva il risultato al 39′ quando sbilancia Alvarez al momento del tiro, però il suo apporto in fase offensiva risulta nullo.

    Boateng 5,5: tenta un tiro a coefficiente altissimo nei primi minuti della gara. E’ sempre in prima linea quando si tratta di recuperare il pallone. Ha il demerito di calare vistosamente nel secondo tempo, con l’aggravante di una cattiveria fin troppo accesa.

    Emanuelson 5,5: paradossalmente meglio questa sera che in tanti altri incontri disputati nel girone d’andata. L’ex Ajax parte trequartista per terminare esterno di sinistra. Qualche buon lancio per i suoi compagni al momento delle ripartenze.

    Pato 6: Forse il più vivace dei suoi. Prova scatti decisi, si lancia negli spazi, più volte coglie impreparati Lucio e Thiago Motta. Pesa come un macigno l’errore dopo 10′ minuti quando fallisce una clamorosa occasione. Sostituito da El Sharaawy quando mancano 10 minuti dalla conclusione.

    Ibrahimovic 5,5: siamo abituati ad assistere a ben altre prestazioni da parte dello svedese. Nel primo tempo l’unica giocata pericolosa dell’attaccante rossonero è il colpo dello scorpione finito alto di poco sulla traversa.

    Robinho 5,5 (dal 66′): il verdeoro entra al posto di Zambrotta dopo il vantaggio di Milito. Non sfrutta una ghiotta occasione dopo un bel triangolo con El Sharaawy, buttando addosso a Julio Cesar.

    Seedorf 6 (dal 76′): un quarto d’ora è quanto Allegri concede all’olandese, che non ci pensa su due volte a calciare un tiro da 30 metri pericolosissimo, cogliendo preparato il portiere avversario.

    El Sharaawy 6 (dall’80’): primo derby per il Faraone. Entrato al posto di Pato, si fa notare per un ottimo scambio con Robinho, al quale serve un ottimo assist per firmare il pareggio ma il compagno di squadra fallisce l’occasione.

    diego milito ! © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    INTER

    Julio Cesar 6,5: il brasiliano è tornato sui suoi livelli abituali, e in più di una circostanza le sue parate offrono grande tranquillità al reparto arrettrato nerazzuro.

    Maicon 6,5: tre o quattro discese degne del nome di uno dei terzini più forti al mondo. La freccia destra è tornata.

    Lucio 6,5: è decisivo nell’annullare Ibra e fermare il connazionale Pato.

    Samuel 6: “The Wall” rappresenta un muro insuperabile per gli attacchi del forcin finale dei rivali.

    Nagatomo 6: nel primo tempo è in difficoltà come il resto della squadra. Nella ripresa si rende molto pericoloso con un tiro all’interno dell’aria milanista, che finisce centrale tra le mani di Abbiati.

    Zanetti 6,5: il capitano nerazzurro ha il merito di entrare nella rete decisiva del derby con il lancio al centro verso Milito ciccato da Abate. Suona la carica per i restanti 30 minuti dell’incontro.

    Cambiasso 6,5: il migliore a centrocampo, riesce a rintuzzare tutte le offensive dei rossoneri, sia in avvio di partita che nel secondo tempo.

    Thiago Motta 5: l’italo-brasiliano non vive una serata da ricordare a lungo, e si segnala per un battibecco avuto con Ibra al rientro degli spogliatoi nel primo tempo e per una manata rifilata a Pato durante i primi 45′ minuti della gara.

    Alvarez 5: sul suo voto pesa l’errore macroscopico al 39′, a tu per tu con Abbiati e la inconsistenza dimostrata durante tutto il derby.

    Milito 7: nel primo tempo inesistente, nella ripresa cambia marcia e sfrutta un errore clamoroso di Abate per portare 3 punti pesantissimi alla causa interista.

    Pazzini 5,5: in ombra durante tutti i 90′ (Forlan s.v. lo sostituisce durante i minuti di recupero).

    Sneijder 5,5: entrato per gli ultimi 15′ non convince nella posizione di centrocampista laterale di sinistra.

    Chivu 6: tiene abbastanza bene il campo arginando gli attacchi degli avversari.

    Tabellino Milan Inter 0-1

    Milan: Abbiati 6, Abate 4,5, Nesta 6, Thiago Silva 6, Zambrotta 5,5 (66′ Robinho 5,5), Van Bommel 6, Boateng 5,5, Nocerino 5 (76′ Seedorf 6), Emanuelson 5,5, Ibrahimovic 5,5, Pato 6 (80′ El Sharaawy 6).
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini. Allenatore: Allegri 5

    Inter: Julio Cesar 6,5, Maicon 6,5, Samuel 6, Lucio 6,5, Nagatomo 6, Zanetti 6,5, Cambiasso 6,5, Thiago Motta 5, Alvarez 5 (66′ Chivu 6), Milito 7 (76′ Sneijder 5,5), Pazzini 5,5 (90′ Forlan s.v.). Allenatore: Ranieri 7

  • Lecce Juventus 0-1, le pagelle. Bene Vucinic e Barzagli

    Lecce Juventus 0-1, le pagelle. Bene Vucinic e Barzagli

    Una vittoria conquistata con fatica permette alla Juve di rimanere aggrappapa alla vetta della classifica. A mettere a segno l’unica rete del match ci pensa il solito Matri che sfrutta al meglio l’errore di Benassi che su un tiro senza pretese da parte dell’ex Vucinic respinge dalle parti di Matri che comodamente mette a segno.

    Andrea Barzagli | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE JUVENTUS

    Buffon 6,5: una sicurezza quando il Lecce si presenta dalle sue parti.
    Lichtsteiner 6: controlla bene la sua corsia ma spinge pochissimo.
    Barzagli 7: ormai una garanzia per la difesa, il migliore della retroguardia bianconera.
    Bonucci 5: è l’anello debole della difesa, sbaglia tutto: passaggi, appoggi, stop e chiusure. I maggiori pericoli arrivano per le sue amnesie.
    Chiellini 6: tanta grinta e tanta corsa ma spesso dalla sua zona nascono i pericoli degli avversari. Cuadrado quasi sempre lo salta.
    Vidal 6: meno brillante delle altre partite ma efficace corre per due e si fa valere in mezzo al campo.
    Pirlo 6: non è stata di certo una delle sue migliori partite della stagione, ma è sempre nel vivo delle azioni che cerca sempre di velocizzare. Perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo, ma per una volta si può accettare la sua “normalità” in campo. 42’ st Marrone sv.
    Marchisio 6: appare stanco e meno lucido ma contribuisce alla vittoria, appoggia sempre le azioni. 40′ st De Ceglie sv.
    Pepe 6: nel primo tempo si fa notare solo per i continui richiami di mister Conte. Cresce nel secondo tempo senza strafare.
    Quagliarella sv: esce dopo pochi minuti per un brutto infortunio allo zigomo. Al 22esimo Matri 7: quando c’è da buttare dentro la palla lui c’è sempre, ma sciupa altre facili occasioni e fallisce due contropiedi a campo aperto sbagliando l’ultimo passaggio.
    Vucinic 6,5: corre e si sacrifica per la squadra la sua classe e le sue accelerazioni fanno male in ogni momento, suo il merito del gol.
    Conte, merita la sufficienza poteva osare qualcosa in più quando il Lecce si è scoperto, ma questa è una vittoria fondamentale in vista delle prossime partite, e il merito è anche suo.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 5,5: è grazie al suo errore che la Juve porta a casa i tre punti. Buone le risposte sui pochi tiri in porta di Vucinic e Matri.
    Oddo 6: Fa il suo dovere senza troppe sbavature. Rischia un rigore su Vucinic passato inosservato dall’arbitro.
    Tomovic 6: Il meno sicuro del reparto difensivo ma risolleva la sua prestazione sul finale quando fa un provvidenziale recupero su Matri.
    Esposito 6: Premiato a discapito di Ferrario per la maglia da titolare, tutto sommato non fa rimpiangere la scelta al suo allenatore.
    Cuadrado 6,5: La spina nel fianco di Chiellini per la sua velocità, corre e spinge molto sulla fascia destra.
    Obodo 6: Buona la sua prestazione, dai suoi piedi spesso nascono le ripartenze dei leccesi. Sul finale rischia anche la rete del pari che viene però murata da Barzagli.
    Giacomazzi 6,5: Leader della squadra pugliese, sempre molto attento e ordinato.
    Olivera 6,5: prova l’inserimento più di una volta.
    Mesbah 6: si vede poco nella spinta, ma quelle poche volte che viene cercato dai compagni non demerita.
    Muriel 5,5: Il più confusionario e svogliato dei leccessi, Cosmi spesso lo richiama alla sua posizione
    Di Michele 5: giornata decisamente no per l’attaccante che sciupa un sacco di buone occasioni come quella al 57′ in cui si trovca a sbagliare un gol incredibile
    Dall’83’ Corvia s.v.
    Dal’ 72′ Pasquato 6: Forse nervoso per la prestazione con i bianconeri che lo penalizza nella finalizzazione

    HIGHLIGHTS LECCE JUVENTUS 0-1

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  • Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Esordio amaro per Pasquale Marino nonostante le ambizioni con cui si era presentato alla vigilia: il suo Genoa contro il Cagliari di Ballardini ha mostrato una fragilità estrema ed una grave confusione di idee, proprio ciò che si rimproverava al Genoa di Malesani. Impalbabile Alberto Gilardino ma le responsabilità del suo esordio non brillante sono da dividere con tutti i compagni di squadra, che mai lo hanno supportato effettivamente in campo.

    Cagliari | © Enrico Locci/Getty Images

    Il Cagliari, invece, ha mostrato abilità di squadra, equilibrio del collettivo, oltre che evidenziare le individualità migliori, dall’inventiva di Cossu al gol di Larrivey che ha sbloccato la gara su calcio di rigore, al colombiano Victor Ibarbo, autore del secondo gol su azione spettacolare, innescato dallo stesso Cossu per una galoppata devastante per la difesa Genoana. Nel Genoa, i peggiori in campo sono i difensori, con Moretti che si fa anche espellere, ma anche Kucka, in totale confusione.

    LE PAGELLE DI CAGLIARI GENOA

    CAGLIARI

    Agazzi 6 Spettatore non pagante dell’ incontro: mai chiamato in causa a segnalare la totale sterilità del Genoa

    Pisano 6 Gara sufficiente, senza infamia e senza lode

    Canini 6.5 Rilassato in difesa, grazie ai pericoli inesistenti creati dal Genoa, si avventura in avanti e sfiora anche il gol: è sfortunato e colpisce la traversa

    Astori 6.5 E’ al rientro dopo l’infortunio al perone che lo ha costretto a quasi tre mesi di assenza. Ottima gara

    Agostini 6.5 Grazie a lui Granqvist realizza l’autorete del definitivo tre a zero; è suo, infatti, il traversone deviato nella porta di Sebastian Frey

    Nainggolan 7 Ottima prestazione, è lui ad illuminare le manovre cagliaritane in assenza di Daniele Conti. Uno dei migliori in campo

    Ekdal 7 Buona gara a centrocampo, buon ritmo e buona intensità; sostituito al 35′ da Biondini

    Dessena 6.5 Gara determinata, di grande intensità

    Cossu 7.5 Uno dei migliori in campo, partecipa attivamente a due gol su tre realizzati dal Cagliari: procura il rigore poi realizzato da Larrivey, suggerisce per l’azione di Ibarbo che porta al gol del raddoppio. Assolutamente fondamentale

    Ibarbo 7.5 Dinamismo, fantasia, inventiva, concretezza nel realizzare il 2-0: nei movimenti ricorda Bolt, il più veloce al mondo, anche per le lunghe leve: una felicissima scoperta per il Cagliari di Ballardini, che sta diventando una vera e propria certezza

    Larrivey 6.5 Freddo e preciso nel relizzare il gol che sblocca la gara su calcio di rigore, “rubando il posto” a Nainggolan. E’ però impreciso in altre occasioni che avrebbero potuto rendere più ampio il passivo del match già nel primo tempo

    GENOA

    Frey 7 Grande gara nonostante i tre gol subiti, è decisivo per salvarne almeno altri due

    Mesto 4.5 Gara imbarazzante, in totale difficoltà.

    Granqvist 4 Peggiore rispetto a Mesto per l’aggravante dell’autogol realizzato su cross di Agostini, una gara perennemente in affanno

    Dainelli 4 Anche lui impreciso, confusionario, disattento

    Moretti 3 Alle difficoltà difensive da condividere con l’intero reparto, ha l’aggravante di farsi espellere lasciando i suoi in dieci in un momento di assoluta difficoltà

    Constant 5 Impalpabile in campo; per questo viene  sostituito da Antonelli al 25′ del secondo tempo

    Seymour 5 Negativa anche la sua gara, in assoluta difficoltà nel contenere Ibarbo: infatti, non ci riesce quasi mai

    Kucka 3 E’ suo il fallo che causa il rigore su Cossu che rende in salita la gara del Genoa dopo soli 11 minuti, era l’oggetto misterioso che rimane tale: Marino non può fare altro che sostituirlo con Jorquera

    Rossi 5.5 Nel mare di negatività della prestazione imbarazzante del Genoa, il capitano rossoblu è uno dei meno deludenti, provando anche a farsi avanti in zona gol in una circostanza. Perlomeno, da parte sua c’è la buona volontà

    Gilardino 5 Esordio amaro, lui necessita di palloni giocabili che non arrivano mai: gara insufficiente ma le responsabilità sono in gran parte della squadra e non individuali

    Jankovic 4.5 In grande difficoltà, totalmente impalpabile in avanti. Viene sostituito da Merkel al 38′ del secondo tempo

  • Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo che non ha convinto per nulla, soprattutto in difesa. L’unico a salvarsi sembra essere Miccoli, autore del gol della bandiera in pieno recupero. Dall’altra parte voti alti per tutti, in particolare per i tre davanti andati tutti a segno. Le pagelle di Palermo Napoli.

    Napoli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Pagelle Palermo

    Benussi 5 Sulle marcature napoletane appare disattento. Una serata non da incorniciare
    Munoz 5 Non si esprime sui suoi livelli e il resto della difesa perde un punto di riferimento.
    Silvestre 5,5 Ci mette l’impegno, ma questo ragazzo sembra aver subito un’involuzione rispetto a quando era a Catania
    Cetto 5 Ancora una volta un oggetto misterioso l’ex giocatore del Tolosa.
    Balzaretti 5 Malissimo in fase di copertura, cerca di farsi perdonare con qualche rapida folata ma non incide.
    Della Rocca 5 Evanescente. Mutti lo toglie dopo appena un tempo, e questo cambio spiega in pieno la prestazione del centrocampista rosanero.
    Migliaccio 6 Tra i pochissimi a salvarsi nel Palermo. Ci mette tanta buona volontà trovando anche il gol dell’1-1 a fine primo tempo. L’arbitro però glielo annulla per fuorigioco
    Barreto 5 Partita completamente da dimenticare. Praticamente non ne azzecca una
    Vazquez 5,5 Lascia intravedere qualche buona giocata e avrebbe la possibilità di andare subito in gol su assist di Budan ma spreca.
    Budan 6 Un altro tra coloro che riesce a salvarsi in una serata nel complesso deludente.
    Miccoli 6,5 Indipendentemente dal gol sul finire di gara si danna l’anima per tutti i 90’.
    Acquah 5 Gioca solo il secondo tempo ma non riesce a dare la scossa che serviva alla squadra
    Alvarez 5 Non riesce ad incidere sul match.

    Pagelle Napoli

    De Sanctis 6,5 Viene impegnato poche volte e da grande giocatore qual è risponde sempre presente.
    Campagnaro 6,5 Come spesso gli riesce, giganteggia nel proprio reparto arretrato.
    Cannavaro 6,5 Da buon capitano infonde tranquillità al resto della ciurma.
    Aronica 6,5 Giocava nella sua città ma non si è fatto tradire dall’emozione.
    Inler 7 Dà tanto ordine in mezzo al campo, fornendo anche un assist decisivo. Come al solito prezioso
    Gargano 7 Ottima prova la sua. E regala anche un assist a Pandev.
    Maggio 6 Prova sufficiente per Superbike. Non fa gli straordinari, ma può comunque bastare.
    Dossena 6,5 In dubbio sino all’ultimo, ripaga Mazzarri con una gara molto generosa.
    Hamsik 7 Sigla il gol che chiude l’incontro, ma come al solito si sobbarca una mole di lavoro enorme.
    Cavani 7,5 Lo applaude anche il suo ex pubblico. Realizza un grandissimo gol ma non solo, aiuta i compagni nella manovra offensiva più volte.
    Pandev 7 Nell’occasione non fa rimpiangere Lavezzi. Fa un gol, colpisce un palo. Davvero una bella gara la sua.

    HIGHLIGHTS PALERMO NAPOLI 1-3

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  • Atalanta Milan 0-2, le pagelle. Ibra monster

    Atalanta Milan 0-2, le pagelle. Ibra monster

    Continua il momento magico del Milan di Massimiliano Allegri, che sul campo dell’Atalanta centra la 10^ vittoria nelle ultime 12 partite di campionato. Confermato il primato insieme alla Juventus, anche lei vittoriosa nella prima partita del 2012 contro il Lecce a Via del Mare. Ancora una volta è Ibrahimovic a togliere le castagne dal fuoco. Lo svedese grazie alla realizzazione del rigore (molto contestato dai padroni di casa e oggetto della lite che ha visto protagonisti Allegri e Paparesta in un accesissimo post partita), stravolge il sostanziale equilibrio nei primi minuti di gara. Per Ibra è il 12° gol in questo campionato e raggiunge Denis al secondo posto nella classifica dei marcatori, comandata da Di Natale (autore di una doppietta nella vittoria dell’Udinese per 4-1 contro il Cesena). Buona la prestazione di Alexandre Pato, che si procura il penalty nel primo tempo e ad inizio ripresa colpisce di testa il pallone che si stampa sul palo. Per l’Atalanta una sconfitta indolore, potendo vantare ancora 8 punti di vantaggio sulla zona retrocessione occupata da Novara, Cesena e Lecce (tutte  e tre sconfitte quest’oggi), gli stessi che aveva prima della sfida contro i rossoneri. Da segnalare la buona prestazione corale della squadra di Colantuono, sfortunata in circostanza del rigore concesso generosamente dall’arbitro Rizzoli e sopratutto per il palo colpito al 13′ del secondo tempo con Denis, quando la palla era praticamente in porta (sarebbe stato il gol del momentaneo pareggio).

    Zlatan Ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Atalanta Milan, conclusasi con il risultato di 0-2 in favore dei rossoneri.

    ATALANTA

    Denis 5: “El Tanque” lotta contro la coppia centrale avversaria composta da Thiago Silva e Mexes, riuscendo a creare qualche apprensione ad Abbiati in circostanza di un bel tiro dopo 9′ minuti di gioco che finisce alto di poco. E’ incredibile però il suo errore al 13′ della ripresa quando sulla linea di porta colpisce il pallone con la gamba destra colpendo il palo. E se non bastasse vede Di Natale allontanarsi nella speciale classifica dei marcatori.

    Schelotto 6,5: fureggia sul versante di destra. E’ lì che l’Atalanta crea maggiori pericoli alla retroguardia rossonera. Dimostra di avere gambe e grossa tenuta fisica. Prandelli ci farà un pensierino?

    Manfredini 6: il replay toglie qualsiasi responsabilità al bergamasco sull’episodio del calcio di rigore. Inoltre è miracoloso quando salva sulla linea di porta un tiro di Ibrahimovic destinato ad entrare in porta sul momentaneo 0-1.

    MILAN

    Ibrahimovic 8,5: prestazione monster dello svedese all’Atleti Azzurri d’Italia, forse una delle migliori disputate con la maglia del Milan. Segna l’ennesimo rigore, fornisce l’assist a Boateng per il secondo e decisivo gol. Quando prende palla è immarcabile per gli avversari. Sacchi a fine partita celebra la straordinaria tecnica del giocatore affermando che sia il migliore solista di calcio al mondo, più forte anche di Messi. L’elastico ai danni di Ferri sul finire della partita vale da solo il prezzo del biglietto. Consigli prima e Manfredini poi gli negano la gioia della doppietta personale. Allegri non può che essere contento di un Ibra così, ma deve anche chiedersi che Milan sarà qualora lo svedese dovesse assentarsi in una o più partite.

    Thiago Silva 7: è il secondo fuoriclasse della squadra campione d’Italia in carica. La sua presenza nella difesa milanista ha il dono di conferire una grande sicurezza in più ai propri compagni. Il brasiliano, in tempi non sospetti, venne definito da Carlo Ancelotti come uno dei difensori centrali più forti in prospettiva. Dopo 3 anni non è una pazzia sostenere come Thiago Silva sia uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, non a caso il Barcellona di Pep Guardiola ha più volte provato a corteggiare il calciatore nelle ultime due estati. Quello che compie al 25′ della ripresa nel fermare un contropiede avversario pericolosissimo è lo spot migliore che il brasiliano potesse mandare ai suoi estimatori.

    Pato 6: il “Papero” è spesso fuori dal gioco rossonero ma ha il merito di entrare nell’azione decisiva del calcio di rigore al 21′ e poi colpisce il palo con un colpo di testa nei primi minuti del secondo tempo. Allegri poi decide di preservarlo per il derby sostituendolo con Robinho a metà ripresa.

    Boateng 6: nonostante si faccia trovare pronto in occasione del secondo gol grazie a una delle sue proverbiali incursioni offensive, il Boa soffre il pressing e la corsa degli avversari, mostrando una condizione fisica ancora precaria. Servirà un Boateng al top della forma fra 7 giorni, quando andrà in scena il derby della Madonnina.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6, Masiello 5, Ferri 5,5, Manfredini 6, Peluso 5,5, Schelotto 6,5 (80′ Gabbiadini s.v.), Cigarini 6, Carmona 6 (71′ Bonaventura 5,5), Padoin 6,5, Marilungo 6 (56′ Tiribocchi 5).
    Panchina: Frezzolini, Lucchini, Bellini, Ferreira Pinto.
    Allenatore: Colantuono 6,5

    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5, Bonera 5,5, Mexes 6, Thiago Silva 7, Zambrotta 5,5, Van Bommel 5,5, Nocerino 6, Boateng 6, Emanuelson 5, Ibrahimovic 8,5, Pato 6 (’68 Robinho 6,5).
    Panchina: Amelia, Nesta, De Sciglio, Antonini, El Sharaawy, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri 6

    HIGHLIGHTS ATALANTA MILAN 0-2

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  • Siena Lazio 4-0, le pagelle. Destro show

    Siena Lazio 4-0, le pagelle. Destro show

    La Lazio rimedia subito una sconfitta pesante nella prima gara del 2012. Reduce da due pareggi consecutivi, i biancocelesti vengono travolti all’Artemio Franchi da un Siena al quale mancavano i tre punti da circa tre mesi. La squadra di Sannino infligge un passivo pesante, un 4-0 con Mattia Destro sugli scudi autore di una doppietta così come Calaiò, che fredda prima Bizzarri e poi Carrizo dagli undici metri. Si riapre invece la crisi in casa Lazio con Reja che in caso di risultato negativo con l’Atalanta potrebbe ripresentare le dimissioni.

    Mattia Destro | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Le pagelle ai protagonisti di Siena Lazio 4-0

    SIENA

    Pegolo 6.5: la Lazio si fa pericolosa soltanto in due occasioni su una bordata di Cana e su un colpo di testa di Cisse, lui si fa trovare pronto su entrambe.

    Terzi 7: efficace su un cliente scomodissimo come Klose, gara difensiva di altissimo livello.

    Brienza 6.5: ottimo, come al solito, il suo apporto sulla fascia anche perchè non ha molte difficoltà a prevalere contro un avversario come Scaloni che vede il campo di gioco con il binocolo. Da un suo cross arriva la rete del definitivo 4-0.

    Gazzi 7: una diga insuperabile. Non risente dell’assenza del compagno di reparto D’Agostino e recupera una quantità industriale di palloni in mezzo al campo, va anche vicino al gol.

    Destro 8: l’uomo che ha deciso la gara, una doppietta straordinaria con un gol più bello dell’altro e un calcio di rigore procurato per trascinare il Siena alla prima vittoria che mancava dai primi di ottobre. Per lui la soddisfazione del primo gol della Serie A del 2012. Semplicemente incontenibile, Sannino gli riserva una standing ovation meritatissima.

    LAZIO

    Stankevicius 4: schierato al centro della difesa da Reja, non entra praticamente mai in partita. Il lituano è spaesato al cospetto degli attaccanti senesi, colpevole sul primo calcio di rigore in favore dei padroni di casa per atterramento ai danni di Brienza.

    Ledesma 4.5: con l’assenza di Hernanes, era suo il compito di accendere la luce ed impostare la manovra biancoceleste. Invece il centrocampista argentino naturalizzato italiano si rende protagonista di un orrendo match, sia in fase di impostazione che in quella di interdizione. La Lazio non gira soprattutto per demeriti suoi.

    Lulic 6: il migliore della Lazio, spicca nella mediocrità biancoceleste cercando di combinare qualcosa di buono. L’impegno non gli manca ma predica nel deserto.

    Sculli 4: inguardabile, schierato largo a sinistra l’ex Genoa non ne combina una giusta spedendo la sfera sulla luna su una buona occasione da rete. Reja lo toglie dal campo nella ripresa, lui, visibilmente nervoso, non gradisce la sostituzione e lo manda a quel paese.

    Klose 5: sul suo voto incide inevitabilmente la scarsa prestazione di tutta la squadra. Se lì davanti non arrivano palloni giocabili è difficile anche per uno come lui metterla dentro.

    SIENA (4-4-2): Pegolo 6.5; Angelo 6.5, Rossettini 6.5, Terzi 7, Del Grosso 6.5; Brienza 6.5, Gazzi 7 (67′ Codrea 6), Bolzoni 6.5, Grossi 6 (49′ Mannini 6); Calaiò 7, Destro 8 (84′ Reginaldo sv).
    Panchina: Farelli, Contini, Rossi, Gonzalez.
    Allenatore: Sannino 7
    LAZIO (4-4-2): Bizzarri 5.5; Scaloni 4.5 (48′ Carrizo 5.5), Biava 4, Stankevicius 4, Radu 4.5; Cana 5 (46′ Gonzalez 5.5), Ledesma 5, Lulic 6, Sculli 4 (80′ Diakitè sv); Cisse 5, Klose 5.
    Panchina: Dias, Del Nero, Hernanes, Rocchi.
    Allenatore: Reja 5

    HIGHLIGHTS SIENA LAZIO 4-0

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  • Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Dopo aver raccolto le ceneri di una grande Inter, Ranieri ha saputo trasformare questa squadra in un’araba fenice, rinata e tornata grande. Le ambizioni scudetto dei nerazzurri sembravano essere velleità irraggiungibili solo qualche settimana fa dopo i sonori tonfi contro Napoli e Juventus, costringendo lo stesso tecnico Ranieri a iniziare a parlare di rincorsa alla zona Champions. Ora classifica alla mano con la sconfitta della Lazio sul campo del Siena il quarto posto è a un solo punto e in attesa delle partite di Juve e Milan la vetta è distante solo 5 punti. Considerando il derby della prossima settimana non pare più blasfemo fare certi tipi di discorsi.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    A questo punto i meriti di questa piccola impresa vanno a Ranieri in grado di centrare contro il Parma la quinta vittoria consecutiva, dimostrando di aver ridato nuova linfa a giocatori considerati da molti bolliti, come Milito che è tornato a splendere, e lanciando giovani che stentavano a inserirsi nei meccanismi di gioco, come Alvarez che inizia a mostrare giocate da grande campione. Contro il Parma l’Inter è tornata cattiva sottoporta realizzando ben cinque reti e riuscendo nuovamente come era già accaduto contro il Lecce a non subirne. Non sentire le assenze di Sneijder Forlan e Stankovic vuol dire tanto.

    PAGELLE INTER

    Maicon 7 Accende la fascia in attesa della sfida casalinga contro i cugini rossoneri. Alterna fase offensiva e difensiva con la stessa intensità, giocando una partita ai suoi livelli. Tantissima corsa, molti dribbling, infinite discese e un assist con il contagiri per Milito trasformato in rete proprio dal Principe.

    Faraoni 7 nonostante abbia pochissimi minuti per giocare, si fa trovare pronto e quando Ranieri lo butta nella mischia nei minuti finali del secondo tempo per concedere la standing ovation a Milito, lui entra in campo e risulta decisivo, segnando un gol di rara bellezza: tiro al volo da fuori area con traiettoria a scavalcare Mirante e a incunearsi sotto la traversa. La meglio gioventù!

    Alvarez 7,5 La prima mezz’ora di gioco dell’argentino è da urlo: dribbing, assist per i compagni e giocate da vero fuoriclasse che trasformano i vecchi buu di San Siro in scroscianti applausi. Serve un assist perfetto per il primo gol di Milito iniziando a convincere anche i più scettici e guadagnandosi la fiducia di Ranieri e dei compagni che lo cercano in continuazione. Scende nella ripresa, così Ranieri lo preserva per il derby.

    Milito 8 Welcome back Principe! Dopo aver vinto il bidone d’oro 2011 e aver sbagliato l’impossibile sotto porta, Milito torna a farsi bello e spietato nell’area di rigore realizzando una doppietta che gli mancava da secoli, e ritrovando quelle giocate del campione stile triplete. Pregevole la giocata con cui manda in tilt Brandao e poi subito dopo serve l’assist perfetto per Pazzini. Due gol e un assist, quale miglior modo per iniziare l’anno nuovo?

    PAGELLE PARMA

    Mirante 5 Ovviamente se prendi cinque gol il tuo voto ne risente, ma se sui gol di Milito e Pazzini si può dire incolpevole, non è così per il 2-0 di Thiago Motta, dove si tuffa in ritardo non riuscendo a chiudere lo specchio della porta. Sfortunato e un po’ fuori dai pali sul gol capolavoro di Faraoni.

    Brandao 4,5 Non poteva immaginare un debutto peggiore. Anche perché se in una partita subisci un passivo così pesante gran parte dei demeriti è della coppia di centrali. Lui entra colpevolmente in un paio dei cinque gol subiti, dimenticandosi totalmente la marcatura di Milito sul 3-0, e facendosi mettere a sedere sempre dal Principe sull’azione del gol di Pazzini.

    Biabiany 6 Il migliore dei suoi. La voglia di rivalsa c’è tutta, anche la corsa e la grinta con cui affronta la partita. Serve un assist perfetto per Giovinco con la partita ancora sull’1-0, ma il piccolo attaccante spreca clamorosamente. Per il resto non demerita.

    Giovinco 5,5 Dovrebbe spaccare in due la difesa nerazzurra con la sua velocità, con i suoi dribbling e con le sue accelerazioni, ma si ricorda di farlo solo al 26’ del secondo tempo non trovando il gol della bandiera. Si capisce che non è la sua serata quando nel primo tempo di testa ad un passo dalla porta, libero da marcature si divora il gol del possibile pareggio.

    HIGHLIGHTS INTER PARMA 5-0

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  • Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Dopo essere stata a lungo cinica e spietata, vincendo le ultime partite con risultati stretti realizzando magari un solo tiro in porta in novanta minuti e portando a casa i tre punti, con una sonora vittoria in Inter Lecce. I nerazzurri tornano a segnare a raffica regalando un natale più dolce al suo tecnico, a Moratti e a tutti i tifosi nerazzurri. Nonostante la partita si metta subito in salita con i salentini che passano in vantaggio con lo scatenato Muriel, gli uomini guidati da Ranieri non si arrendono e si riversano a testa bassa nella metà campo avversaria. Più forti della sfortuna (4 pali colpiti in meno di 10 minuti) i nerazzurri agguantano il pareggio nel primo tempo con un gran gol di Pazzini bravo ad anticipare Gabrieli. Nella ripresa Alvarez accende il navigatore servendo passaggi teleguidati per Milito, e Nagatomo anche se non trova la terza rete stagionale ne fa segnare due con altrettanti assist a Cambiasso e proprio ad Alvarez. La squadra sembra essere sulla buona strada, ora Ranieri attende con ansia sotto l’albero i primi regali dal mercato di gennaio.

    PAGELLE INTER LECCE

    Nagatomo ancora Man of the Match Lecce Inter | ©Claudio Villa/Getty Images
    Nagatomo 8 Man of the match. Come il vino buono, migliora con il tempo, e lui nella fattispecie gara dopo gara, tirando fuori prestazioni da vero campione. È in serata e se nel primo tempo tiene leggermente il freno tirato, nella ripresa accende il turbo sulla sinistra mandando in completo tilt la difesa salentina. Condisce la serata perfetta con due assist bellissimi per Cambiasso e per Alvarez. Ancora inchini al Meazza.

    Alvarez 7,5 Ennesima occasione concessagli da Ranieri, scendendo in campo dal primo minuto. Non delude e fa tutto quello che gli dice il tecnico romano, correndo tantissimo ripiegando e trovando la sua posizione ideale. Stupenda la verticalizzazione per Milito e altrettanto inaspettato il gol in un momento in cui sembrava non riuscire più a correre per i crampi. I tifosi aspettano altre prove del genere da lui.

    Thiago Motta 5,5 Sembrava essere sceso in campo per fare un favore a Ranieri, assolutamente stralunato e fuori dal gioco ha sbagliato una quantità di passaggi record. Vedere la palla persa a centrocampo sull’azione del gol di Muriel. Svogliato

    Milito 6,5 Il miglior modo per chiudere un’annata così storta e maledetta era finalmente ritrovare quel gol che mancava da troppo tempo e spezzare quella specie di sortilegio che gli facesse sbagliare ogni tiro anche sottoporta. Rimangono i dubbi sul suo futuro dopo le dichiarazioni di Preziosi.

    Ferrario 4,5 è l’immagine di una difesa che sembra davvero allo sbaraglio, completamente fuori tempo nell’azione del 2 a 1, e colpevole in tutte le altre reti con la complicità di un reparto che faceva acqua da tutte le parti

    Giacomazzi 5 Sale agli onori delle cronache solo per aver dato una brutta gomitata sul viso di Maicon, e per la successiva lite scatenata a seguire. Quando si dice grinta sudamericana si attende altro da lui.

    Muriel 6,5 Gli arriva mezzo pallone davanti e lui da vero fenomeno, mette a sedere tutta la difesa nerazzurra calciando sul primo palo un rasoterra che beffa uno come Julio Cesar. Mette in difficoltà Lucio e Samuel con la sua velocità e con gli scambi stretti con Di Michele, ma non riesce più a pungere nella ripresa.

    Corvia 4,5 Entrato nel finale avrebbe l’occasione di rimettere la partita sui binari giusti in due chiarissime occasioni gol, ma spreca nella prima, facendosi murare il tiro da un prontissimo Julio Cesar e nella seconda, ritardando la conclusione e calciando di molto alto sopra la traversa, buttando alle ortiche una palla d’oro servita da Di Michele. Cattura in questo modo tutta l’ira di Cosmi.

    Inter Lecce video highlights
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  • Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Immediato riscatto per il Napoli dopo il ko di domenica sera contro la Roma, al San Paolo i partenopei distribuiscono sei regalini al Genoa di Malesani nuovamente messo in discussione a a rischio esonero. Meritatissimo il 6-1 tennistico con il quale gli uomini di Mazzarri hanno messo al tappeto il Grifone, anzi, il risultato poteva essere ancor più largo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La partita si incanala subito sui binari giusti per il Napoli che già dopo 24 minuti di gioco mette la partita in cassaforte penetrando, come un coltello caldo nel burro, la difesa ballerina genoana: al 12′ è Cavani, imbeccato da Maggio, a sbloccare il risultato, cinque minuti più tardi arriva il raddoppio di Hamsik e al 24′ è ancora Cavani con uno splendido pallonetto mettendo a sedere Frey, a gonfiare la rete e a siglare la sua doppietta personale, il nono centro in questo campionato.
    Il gol del 3-1 momentaneo di Jorquera serve a ben poco e non da la sveglia necessaria ai suoi compagni perchè sul finire del primo tempo la difesa del Genoa continua a dormire e lascia a Pandev, con una rapida ripartenza, tutto lo spazio necessario per freddare il portiere francese dal limite dell’area.

    Nella ripresa la storia della gara non cambia, Mazzarri tiene alta la concentrazione dei suoi uomini mentre quelli di Malesani vengono mandati allo sbaraglio, tutto questo mentre Gargano trova la rete personale, che gli mancava da 4 anni, che vale il 5-1 e Cavani che cerca in tutti i modi e con tutte le sue forze la sesta tripletta in maglia azzurra divorandosi però due gol facili davanti a Frey.
    La ciliegina sulla torta arriva al minuto 78 quando Zuniga punisce per la sesta e ultima volta il Genoa con un gran destro a giro sul secondo palo.

    Il Napoli, che sale a quota 24, chiude il 2011 con una vittoria dopo le recenti prestazioni in campionato al di sotto delle aspettative e manda in archivio un’annata comunque super che ha visto gli uomini di Mazzarri qualificarsi per la Champions League, superare la difficilissima fase a gironi e approdare agli ottavi di finale della massima competizione continentale.
    Per i rossoblu invece il 2011 si chiude nel peggiore dei modi con un umiliante 6-1. Una squadra senza nerbo che va rivista in sede di calciomercato così come va rivista anche la posizione di Malesani, per la sua sostituzione si fanno i nomi di Del Neri e De Canio, che forse non riesce a trasmettere la giusta grinta ai suoi calciatori.

    LE PAGELLE DI NAPOLI GENOA 6-1

    NAPOLI

    Gargano 7: torna a segnare in campionato a distanza di 4 anni dall’ultima volta, oltre al gol una gara ad altissima intensità.

    Zuniga 7: indemoniato sulla fascia sinistra, chiude la gara segnando il 6-1 con un tiro a giro di pregevole fattura.

    Hamsik 7.5: è l’uomo più importante per Mazzarri. Se gira lui, gira tutta la squadra che altrimenti ne risente.

    Pandev 7: non fa rimpiangere assolutamente Lavezzi, segna il suo terzo gol in campionato dopo la doppietta segnata alla Juventus.

    Cavani 8: stasera in versione Babbo Natale, realizza un’altra doppietta. Attaccanti più completi del Matador non si contano neanche sulle dita di una mano. E’ straripante.

    GENOA

    Frey 5: ne prende 6, ma quando la tua difesa è impresentabile il portiere ha poche colpe.

    difesa Genoa 4: tutti bocciati con una netta insufficienza. Inguardabili.

    Jorquera e Jankovic 5.5: gli unici a salvarsi, il primo accorcia le distanze, il secondo cerca disperatamente di combinare qualcosa quando prende il posto di Caracciolo al 39′ del primo tempo.

    Malesani 4: sembra che la sua avventura al Genoa sia giunta al capolinea.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6 (21′ Fernandez 6), Aronica 6.5; Maggio 7, Inler 6.5, Gargano 7 (59′ Dzemaili 6), Zuniga 7; Hamsik 7.5, Pandev 7 (77′ Lucarelli sv); Cavani 8.
    Allenatore: Mazzarri 7

    GENOA (5-3-2): Frey 5; Mesto 4, Granqvist 4, Dainelli 4, Kaladze 4 (59′ Marchiori 5), Rossi 4.5; Seymour 4.5 (50′ Merkel 5), Veloso 4.5, Jorquera 5.5; Caracciolo 4 (39′ Jankovic 5.5), Pratto 4.5.
    Allenatore: Malesani 4

    IL VIDEO DI NAPOLI GENOA 6-1

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