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  • Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Ecco i giudizi relativi alla sfida tra Milan e Juventus. Tra i padroni di casa in evidenza El Shaarawy: il faraone ormai non stupisce più. Emanuelson si conferma ancora una volta insufficiente. Tra gli ospiti sugli scudi Caceres e Giaccherini, ma all’esordio bene anche Padoin che gioca una gara senza fronzoli.

    Pagelle Milan

    AMELIA 6: Nel primo tempo compie un grande intervento sul tiro di Giaccherini. Poco può fare in occasione dei due gol.
    BONERA 5: I due gol dei bianconeri nascono proprio da palloni giocati sulla sua corsia. In fase di spinta non si fa mai vedere.
    ANTONINI 6,5: Sua la giocata da cui nasce il gol del momentaneo pari. Più volte prova ad impostare il gioco.
    MEXES 6: Intavola un bel duello con Borriello e nel primo tempo soprattutto ne esce spesso vincitore.
    THIAGO SILVA 6,5: Come al solito si dimostra elemento importantissimo per la difesa rossonera.
    EMANUELSON 5: Mai in partita, si addormenta in occasione del primo gol juventino quando Caceres gli passa davanti e lui non fa nulla per fermarlo.
    VAN BOMMEL 6: Tanta quantità per lui. Non va tanto per il sottile in mezzo al campo ma bada più alla concretezza.
    AMBROSINI 5,5: Se si eccettua l’assist per il momentaneo pari si può dire che gioca veramente una partita sottotono.
    SEEDORF 5,5: Sui suoi piedi capitano davvero pochissimi palloni giocabili.
    EL SHAARAWY 7: Con la sua velocità tiene in costante apprensione la difesa bianconera, in particolare Bonucci. Dimostra grande senso della posizione in occasione del gol.
    IBRAHIMOVIC 5,5: Dopo un’ora di grigiore assoluto si risveglia negli ultimi 30’, anche se non riesce mai a concludere pericolosamente. Ancora una volta va in difficoltà contro le big.
    ALLEGRI 5,5: Le sue scelte sono quasi obbligate. In quell’ambito di discrezionalità che gli rimane azzecca la mossa El Shaarawy ma sbaglia quella relativa a Bonera. Emanuelson invece in quel ruolo si conferma oggetto misterioso. Perché insistere?

    Pagelle Juventus

    STORARI 6: Ordinaria amministrazione per lui. Non può nulla sul gol rossonero.
    BARZAGLI 6,5: Una sola sbavatura in tutta la partita. Si conferme il solito mastino ringhiando contro chiunque capiti dalle sue parti.
    CHIELLINI 7: Se Ibra non va mai al tiro in porta gran parte del merito è anche suo. Esce più volte in anticipo sull’avversario. Grande prova.
    BONUCCI 6: Tra quelli dietro è l’unico ad andare qualche volta in difficoltà, dovendosela vedere con il ficcante El Shaarawy.
    CACERES 8: Un esordio cosi, forse, non poteva immaginarselo nemmeno nel più ottimista dei sogni. Due gol da grande opportunista, ma nel complesso una buona prova in un ruolo non facile da interpretare come esterno di un centrocampo a cinque. Una serata che ricorderà a lungo.
    PADOIN 6,5: Alla prima in bianconero non delude. Fa il suo, senza strafare, molto ordinato e ciò che più conta senza commettere errori. Buon inizio.
    PIRLO 6,5: Qualche giocata di classe la si vede, ma è chiamato anche a fare il lavoro sporco, e ci riesce con la stessa efficacia.
    GIACCHERINI 7: Da una sua progressione nasce il gol vittoria. Ma è lui l’unico a farsi pericoloso nel primo tempo e soprattutto è tra i poco ad aggredire gli spazi. Importantissimo il peperino bianconero.
    ESTIGARRIBIA 6,5: Alterna buone giocate a qualche errore. Nel primo tempo per poco non trova il gol ma in generale disputa una buona prova anche perché scala spesso a dare una mano ai difensori.
    DEL PIERO 6: Cerca sempre il dialogo con i compagni e pur non andando mai alla conclusione è un punto di riferimento in avanti. Gli manca il passo nelle ripartenza ma non è una cosa nuova: lui sopperisce con l’esperienza.
    BORRIELLO 6: Nel primo tempo bada più a protestare che a giocare. E Mexes non lo fa mai passare. Nella ripresa invece comincia a fare qualcosa di buono e dal suo tiro, respinto da Amelia, nasce il 2-1.
    CONTE 7: E sono venticinque. Ci riferiamo ai risultati utili di fila, ma più in generale questa Juve non stupisce più. Almeno contro le grandi. Decide di schierare una difesa a tre, e lo fa affidandosi ai giocatori che hanno fatto più apparizioni sin qui. Scelta azzeccata. Come quella di Caceres esterno di centrocampo: quest’ultimo non solo si adatta ma fa anche due gol. Getta nella mischia Padoin e anche quest’ultimo non sfigura. Su Giaccherini inutile esprimerci ma azzecca anche il momento in cui cambiare le due punte nella ripresa. Una serata sì per lui.

    HIGHLIGHTS MILAN JUVENTUS 1-2

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  • Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Finisce a reti bianche e con tante polemiche Juventus Siena. L’undici di Conte alla luce dei risultati maturati sugli altri campi perde una ghiotta occasione per tentare l’allungo in classifica in un momento cruciale della stagione. Bravo Sannino ad imbrigliare la manovra della Vecchia Signora apparsa meno brillante del solito e con Vidal, Vucinic e Marchisio non più sui livelli di inizio stagione. La Juventus può anche recriminare per un rigore non concesso per un evidente fallo di mano di Vergassola a cinque minuti dalla fine. Il Siena invece si dimostra una formazione gagliarda, concentrata e messa bene in campo tatticamente.

    Juventus Siena le pagelle

    Buffon: 5,5 Una parata maldestra all’86’ sull’unico tiro in porta non irresistibile.
    Lichtsteiner : 6,5 Solito lavoro di sacrificio su e giù sulla fascia destra sfiora anche il gol.
    Barzagli: 6,5 Sempre attento salva in almeno 3 circostanze su avversari lanciati verso la porta.
    Chiellini: 6 Lascia ben poco agli avversari, partecipa nel secondo tempo all’arrembaggio in attacco da una sua palla nasce l’azione del calcio di rigore non fischiato da Peruzzo.
    De Ceglie: 6,5 E’ sicuramente il migliore in campo molto propositivo sia nella fase di difesa che in quella di spinta, il ragazzo è ritrovato.
    Vidal: 5 Sono molti di più i palloni che perde che quelli che riconquista, si limita a passaggi corti appena cerca un’apertura o uno scambio veloce sono sempre contropiedi degli avversari, in netto calo le sue prestazioni.
    Pirlo: 6,5 Tutte le azioni più pericolose partono dai suoi piedi, è l’unico che cerca di verticalizzare il gioco e ci riesce a differenza di altri compagni.
    Marchisio : 5,5 Non è il Marchisio di inizio stagione, ma cmq la sua presenza in campo è sempre importa tante.
    Pepe: 5 Si nota solamente al momento della sostituzione ma non era in perfette condizioni fisiche.
    Matri 6 Cerca da solo di sfondare il muro avversario ma tira nello specchio della porta una sola volta con Pegolo che gli nega la rete.
    Vucinic: 4,5 Un attaccante dovrebbe fare gol, per fare gol dovrebbe tirare in porta, lui non tira mai gli capitano 2 buone palle una la liscia una la manda alle stelle, a parte qualche recupero e qualche dribling non si registra una giocata che valga i 15 milioni + bonus spesi dalla Juventus.

    Dal 37’ Giaccherini : 6,5 Entra e porta più vivacità salta l’uomo e cerca la conclusione sfiora il gol all’ultimo secondo.
    Dal 61’ Borriello: 5,5 Da poco sostengno all’attacco anche se apre qualche varco nella difesa avversaria.
    Dal 76′ Quagliarella 6 Positivo nel quarto d’ora in cui è stato chiamato in campo.
    All. Conte: 5,5 Sui cambi poteva fare qualcosa di più Vucinic andava sostituito a fine primo tempo, in queste partite un giocatore come Del Piero avrebbe sicuramente fatto comodo.

    Siena (4-4-2): Pegolo 7; Vitiello 6, Rossettini 6,5, Terzi 6,5, Del Grosso 6; Giorgi 6 (24′ st Reginaldo 6), Vergassola 6, Gazzi 6,5, Brienza 5,5; Destro 5,5 (28′ st Parravicini 6), Calaiò 5 (11′ st Gonzalez 5). A disp.: Farelli, Rossi, Contini, D’Agostino. All.: Sannino 6,5

    Juventus Siena video highlights Youtube
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  • Fiorentina Udinese le pagelle. Super Jo-Jo Jovetic

    Fiorentina Udinese le pagelle. Super Jo-Jo Jovetic

    La gara del Franchi di Firenze rilancia la Fiorentina in chiave salvezza, mettendola in una posizione di classifica più tranquilla, a quota 28 punti, mentre l’Udinese di Guidolin subisce una botta d’arresto, rimanendo comunque da sola al terzo posto in classifica, alle spalle di Juventus e Milan, a quota 41 punti.

    Una gara iniziata bene per i friulani, ma che i Viola sono stati bravi a ribaltare, con la giusta determinazione e la giusta grinta, sfruttando alcune amnesie difensive della difesa dell’Udinese. Uomo copertina per la Fiorentina Stevan Jovetic, autore di una doppietta su calcio di rigore, e sempre pericoloso in avanti.

    Le pagelle di Fiorentina Juventus

    Fiorentina:

    Boruc 6.5 Buona gara, attento e reattivo. Si fa battere in pallonetto da Di Natale in occasione del primo gol, poi si riprende ipnotizzando più volte il capocannoniere del campionato. Incolpevole sul gol di Torje

    Gamberini 6 Gara sufficinetemente sicura ed attenta, cresce nel secondo tempo

    Natali 6.5 Buona gara anche per il centrale Viola, attento e lucido in molte circostanze, a parte lo sbandamento dell’ intero reparto in occasione del vantaggio di Di Natale al 13′

    Nastasic 6 Come gli altri compagni di reparto, gara positiva e concentrata, reggendo bene l’ impatto del temibile attacco friulano

    Cassani 7 Gara propositiva e generosa, molti assist, ed un gol importante, che porta in vantaggio la Fiorentina per 2 a 1, regalandogli il primo gol in maglia Viola

    Beherami 6 Una gara generosa ed attenta, buona prova

    Montolivo 5 Il suo svarione in occasione del primo gol di Di Natale avrebbe potuto condizionare la gara: così non è stato e nel complesso la gara viene condotta in maniera discreta, anche se rimedia un’ammonizione e non è sempre attento in fase di contenimento

    Lazzari 6,5 Gara propositiva, con buona determinazione e grinta, rimedia un’ ammonizione

    Pasqual 7 Gara di spessore, buoni inserimenti, cross e suggerimenti per le punte

    Amauri 5,5 Non incide sulla gara, è ancora troppo lento nei movimenti: da rivedere

    Jovetic 7 Doppietta su calcio di rigore, per i lresto gara di ritmo, iniziativa, qualità: è certamente l’uomo in più della Fiorentina

    Udinese:

    Handanovic 6 Nonostante il pesante passivo subìto, non ha colpe in occasione dei gol, anche se subisce due rigori perdendo in parte l’appellativo di “pararigori”

    Benatia 4 Il peggiore in campo, due suoi interventi regalano due rigori alla Fiorentina.

    Domizzi 5.5 Non impeccabile, patisce molto gli attacchi della Fiorentina, spesso troppo disattento

    Ferronetti 6 Gara sufficiente, rimedia ad alcune circostanze pericolose

    Basta 5.5 Aveva iniziato bene la gara, poi cala vistosamente e viene sostituito da Torje, che segna il gol del 3 a 2

    Isla 5.5 Gara mediocre, non incide particolarmente sulla gara

    Pazienza 5.5. Qualche bella iniziativa personale, un buon assist per Di Natale che, però, viene fermato per posizione di fuorigioco (erroneamente). Cala alla distanza

    Fernandes 5 Gara di eccessive distrazioni, colpevole soprattutto in occasione del gol di Cassani

    Armero 6.5 Gara dai due volti: in attacco, soprattutto nel primo tempo, è devastante ed imprendibile, in fase difensiva è troppo distratto

    Floro Flores 5 Gara impalpabile, non trova mai lo specchio della porta e viene sostituito da Abdi

    Di Natale 7 Nonostante la sconfitta, capitan Di Natale segna il suo personale sedicesimo gol in campionato, in pallonetto ed è sempre una spina nel fianco per la difesa friulana. Come sempre, imprescindibile per i friulani

    Fiorentina Udinese 3-2, video highlights Youtube
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  • Napoli Cesena 0-0, il tridente non sfonda

    Napoli Cesena 0-0, il tridente non sfonda

    Al San Paolo di Napoli lo zero a zero era, probabilmente, il risultato meno atteso. Invece, contro ogni previsione, Napoli e Cesena hanno completato la gara a reti inviolate, raccogliendo un punto che “smuove” la classifica ma che non serve a granchè, soprattutto al Napoli che in casa avrebbe dovuto fare di più, se non altro per invertire il trend negativo che ormai contraddistingue le prestazioni degli Azzurri contro le “piccole” del nostro campionato.

    Il Cesena, però, ha ben saputo organizzarsi tatticamente ed il mister Arrigoni è riuscito a bloccare sapientemente le temute folate offensive dei partenopei, con un centrocampo a cinque studiato appositamente per fermare le avanzate degli uomini di fascia di Mazzarri. D’altronde, la formazione azzurra ha dovuto fare a meno di alcuni uomini chiave, quali El Pocho Lavezzi e Capitan Paolo Cannavaro, ed in attacco si è dovuto affidare al tridente sperimentale, formato da Dzemaili, Cavani e Pandev.

    Nel primo tempo, è proprio Pandev a rendersi pericoloso in alcune circostanze, impegnando il portiere del Cesena Antonioli, che si fa trovare molto reattivo. Nel secondo tempo, il tecnico prova a correre ai ripari e schiera in campo Marechiaro Hamsik, al posto di un delundente Inler, con Dzemaili arretrato a centrocampo: nonostante ciò, il film della partita rimane pressocchè immutato, anche se il Napoli costruisce qualche pericolo in più: su tutti, l’occasione per Cavani, su cross di Dossena al 55′, respinta dal palo della porta di Antonioli.

    Provvidenziale, invece, l’intervento di Antonioli in occasione del tiro ravvicinato di Goran Pandev, su cross di Hamsik dopo uno scambio con Zuniga, che il portiere del Cesena devia abilmente in calcio d’angolo. All’ 87′, il Napoli si rende pericoloso con una buona iniziativa proposta da Edu Vargas, e poi rifinita da Pandev, che spalanca la porta di Antonioli al Matador Cavani che, però, non si mostra affatto lucido e reattivo in tale circostanza, calciando prima addosso al portiere e poi, sulla ribattuta, facendosi respingere da Comotto sulla linea di porta il suo tiro al volo.

    Napoli Cesena | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Qualche minuto dopo, il tanto sospirato gol finalmente sembra arrivare, grazie al colpo di testa di Pandev che batte Antonioli, ma il direttore di gara Banti annulla per un presunto fallo di mano di Cristian Maggio, fra le proteste feroci di tutta la squadra e dello stesso Walter Mazzarri che, a fine partita, si dichiara molto amareggiato per il comportamento del direttore di gara: lo sfogo di Mazzarri punta il dito contro Banti, colpevole di aver “influenzato l’esito della gara” e di aver impedito al Napoli – con la sua decisione di annullare il gol di Pandev – di ottenere quella vittoria che avrebbe assolutamente meritato, per la caparbietà e la grinta con cui ha provato a cercare il gol.

    Lo sfogo, poi, si riferisce anche ad altri errori arbitrali che avrebbero condizionato il risultato delle ultime partite del suo Napoli, facendo sì che i partenopei perdessero cinque punti in classifica: ora, per l’allenatore è giunto il momento di non far più finta che tutto vada bene, ma di far sentire il proprio disappunto, perchè “la pazienza ha un limite”.

    Tornando alle questioni di campo, comunque, nella gara di ieri si è visto un Napoli caparbio e volenteroso, al quale è mancato il gol ed un pizzico di fortuna, elemento essenziale per sbloccare partite in apparenza stregate come quella contro il Cesena. Fra i bianconeri romagnoli, va riconosciuto, però, grande merito al portiere Antonioli, che in diverse occasioni ha neutralizzato palle-gol molto insidiose. Antonioli, pertanto, merita un 7,5 in pagella.

    Nel Napoli, invece, molto deludente la prova di Inler, poi sostituito da Hamsik, apparso troppo nervoso e poco lucido: voto 5.

    Cavani, invece, ha sprecato troppe palle gol, facendosi ipnotizzare da Antonioli in più di una circostanza: in una partita come quella di ieri, lo “spreco” non poteva essere contemplato. Voto 5,5

  • Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Il Cagliari porta casa tre punti meritati contro una Roma disorganizzata e confusionaria. Grande vittoria della tattica pragmatica di mister Ballardini contro il virtuosismo incompiuto di Luis Enrique. Un Cagliari inizialmente timido diventa gigante davanti ad una Roma davvero troppo piccola. Il tasso tecnico non conta quando organizzazione perfetta e motivazioni fanno la differenza. Questo è Cagliari Roma: la voglia di concretezza contro l’esigenza di una rivoluzione forzata e forse fuori luogo.

    PAGELLE CAGLIARI

    Agazzi 6,5 Un rinvio sbagliato che regala a Borini il gol del 2-1 per la Roma seguito da un intervento a dir poco miracoloso sullo stesso attaccante giallorosso nella fase cruciale del match.

    Pisano 6 Copre con grande attenzione e non disdegna qualche insidiosa discesa.

    Canini 6 Soffre quanto giusto le sortite offensive giallorosse ma nei tempi degli interventi è sempre puntuale.

    Astori 6 Qualche sbavatura, ma nel complesso dà sempre grande sicurezza alla retroguardia isolana.

    Agostini 6,5 Non concede nulla sulla fascia di competenza ed è capace di dare un grande apporto alle ripartenze della sua squadra.

    Conti 6,5 Come al solito è il metronomo del centrocampo, in più mette in campo la voglia di fare contro l’ex del cuore.

    Dessena 6 Una partita di grande sacrificio sempre alla caccia del recupero palla e del passaggio smarcante.

    Nainggolan 7 Le sirene della Juventus gli hanno fatto bene: grande quantità unita all’intelligenza del passaggio semplice e del disimpegno di qualità.

    Cossu 7 Sempre in costante movimento per accalappiare palle da smistare o per fare il passaggio vincente come succede quando fa il lancio perfetto per Pinilla nel gol del 2-2.

    Thiago Ribeiro | © Enrico Locci/Getty Images

    Thiago Ribeiro 8 Contro la Roma si esalta. Il primo gol è fantastico: staffilata da fuori aerea sulla quale il vice campione del mondo Stekelenburg non può nulla. Il secondo in contropiede è ugualmente di pregevole fattura con un tiro dalla traiettoria imprendibile.

    Pinilla 7 Lotta e sgomita. Fa un lavora oscuro che riesce a valorizzare col gran bel gol del momentaneo pareggio.

    Ibarbo 7,5 Entra e fa la differenza come quei giocatori delle migliori squadre. E’ straripante su un certo  Juan che non lo riesce a contenere e fa praticamente da solo il gol che per Ekdal, solo davanti al portiere, diventa fin troppo facile.

    Ekdal 6,5 Entra ma non si nota nella bella gara colletiva del Cagliari. Ha il merito di siglare il gol del definitivo 4-2.

    Ballardini 7,5 La sua squadra non comincia col consueto piglio casalingo, ma dopo aver trovato la giocata del vantaggio con Thaigo Ribeiro e dopo aver scoperto un piccolo avversario se lo divara come fanno le grandi squadre. Il Cagliari di Ballardini è concreto, organizzato e coraggioso.

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 5,5  Nel colabrodo della difesa romanista l’unica pecca è il primo gol sul quale,nonostante la potenza del tiro, poteva fare qualcosina in più.

    Rosi 4,5 Spinge in modo molto disordinato, difende male e poco e fallisce il potenziale 3-3: bocciato.

    Juan 5,5 Oltre al gol segnato è il leader della difesa e dove può mette una pezza, ma la difesa giallorossa si posiziona sempre male. Nel finale crolla e Ibarbo lo irride.

    Kjaer 4,5 Soffre la stessa impreparatezza di reparto  del compagno brasiliano, ma dalla sua non ha da offrire classe e serenità. Non è in grado di impostare l’azione ed è insicuro negli interventi.

    Jose Angel 4,5 Come si suol dire nè carne nè pesce. Mediocre in difesa come in attacco.

    Gago 5 Una partita all’insegna del passaggio scontato. Quando prova la giocata perde palla e il Cagliari va in gol in contropiede.

    Simplicio 5,5 Per il brasiliano una prestazione incolore con qualche sprazzo di lucidità, ma è troppo poco.

    Pjanic 5 Una punizione insidiosa da registrare. Il resto è noia: non sa incidere quando sarebbe l’uomo deputato a dare fantasia e cambio di ritmo.

    Lamela 4,5 E’ praticamente inesistente, il suo ricordo è legato ad azioni potenziali e mai compiute.

    Totti 5 E’ lo spettro del grande campione che tutti conoscono. Passaggi clamorosamente sbagliati e incredibile lentezza. L’unica palla illuminante che regala non viene sfruttata a dovere da Rosi e poteva valere il pareggio.

    Borini 6,5 Sembra l’unico superstite del cosidetto “progetto”. E non solo per il gol siglato, ma anche e soprattutto per il grande impegno profuso. Corre tanto e forse troppo dato che poi sotto rete non è sempre lucido.

    Greco 4,5 Entra e peggiora la situazione di una Roma allo sbando.

    Bojan Krkic 4 E’ incapace di far svoltare la sua squadra. Il suo ingresso, nonostante le potenzialità del calciatore, provoca solo ulteriore smarrimento.

    Luis Enrique 4 La sconfitta della Roma è prima di tutto la sua sconfitta. Una squadra incredibilmente involuta che nel giro di dieci giorni è tornata alle impasse di inizio stagione. Ritmi lenti, possesso sterile, timidezza sotto porta e imprecisione uniti ad una preoccupante fragilità difensiva. La sensazione è che la squadra non segua più il mister.

    HIGHLIGHTS CAGLIARI ROMA 4-2

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  • Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Partita che dal punto di vista dello spettacolo regala la massima intensità mostrando a pieno a chi non fosse mai stato innamorato di questo sport la bellezza e l’imprevedibilità del calcio. Volendo fare un’analisi dal punto di vista tattico, rimane più di qualche dubbio sulla solidità difensiva della retroguardia nerazzurra, prima con Ranocchia, poi con Lucio entrambi superati dalla velocità e dalla bravura di uno stratosferico Miccoli in serata di grandi numeri. Dopotutto se una partita regala così tante reti ed emozioni non è solo merito degli attaccanti, ma soprattutto demerito delle difese che lasciano troppo spazio di movimento a due giocatori micidiali in area come Milito e Miccoli.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 5 Inevitabilmente se ne prendi 4 in una sola partita un minimo di responsabilità ricadono sul portiere e anche in questo caso non c’è eccezione che regga. Incolpevole sul primo gol, sul secondo rimane immobile sul diagonale di Miccoli, convinto che la palla finisca fuori. Sul terzo nuovamente poche colpe, ma nel finale si fa nuovamente beffare dalla stessa conclusione di Miccoli non riuscendo a tuffarsi in tempo. Ricorda la partita contro il Tottenham con Bale al posto di Miccoli.

    Nagatomo 6 Parte frenato nel primo tempo, si riscatta nella ripresa spingendo moltissimo sulla sua fascia, riuscendo a guadagnarsi con astuzia il rigore del 2 a 2. Nota negativa quando si fa bruciare da Miccoli sul colpo di testa che porta il Palermo sul 3 a 3.

    Ranocchia 5 Non una serata perfetta, soprattutto quando uno con le sue leve lunghe deve vedersela contro uno scatenato piccoletto come Miccoli.  Si fa sorprendere dalla velocità del numero dieci rosanero sul gol del 2 a 1, quando Miccoli lo porta a spasso in area e poi lo beffa calciando sul palo opposto. Stesso scherzetto con Lucio, anche lui autore di una prova da dimenticare.

    Sneijder 6+ Parte bene e prova con qualche conclusione a sbloccare il risultato. Ranieri cambia modulo e lui finisce esterno a sinistra, senza sfigurare mai, anzi, servendo palloni e cambi di gioco col goniometro. Nel finale di primo tempo gli manca il cinismo sottoporta quando avrebbe potuto calciare invece di provare l’assist anticipato dall’intervento miracoloso di Balzaretti. Difficile da spiegare e soprattutto da digerire il cambio fatto da Ranieri sul 3-3.

    Milito 8,5 Il Principe è ufficialmente tornato ai suoi livelli, trasformando come Re Mida faceva con l’oro ogni pallone toccato in gol. Pokerissimo stasera per lui, anzi cinque addirittura i gol segnati volendo contare quello annullato dall’arbitro sul cross di Maicon finito fuori dalla linea di fondo campo. Anche in questo caso inspiegabile la sua sostituzione da parte di Ranieri sul 4-4, togliendo dal campo l’uomo con più voglia di vincere tra i suoi.

    Fabrizio Miccoli | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PAGELLE PALERMO

    Munoz 4,5 Sbaglia ingenuamente l’intervento su Nagatomo nella ripresa, trattenendolo per la maglia in area dopo essersi fatto superare in velocità, regalando di fatto il rigore del 2-2 all’Inter.

    Mantovani 5,5 Buona la sua prova all’inizio, quando si inserisce con il tempo perfetto in area, approfitta del liscio di Pazzini, si libera dalla marcatura e realizza il gol dell’1-0 per il Palermo. Soffre come tutto il suo reparto sui gol realizzati da Milito.

    Balzaretti 6,5 Partita da incorniciare, dove riesce nel primo tempo a salvare il risultato sulla linea di porta anticipando l’assist di Sneijder per Cambiasso, e poi nella ripresa quando mette dentro un pallone forte e teso per il colpo di testa di Miccoli.

    Miccoli 9 In una parola devastante. Quando vede Julio Cesar si trasforma e mette i panni del cecchino implacabile, realizzando una tripletta con 3 tiri in porta. Si toglie la soddisfazione di segnare anche di testa e vista la sua altezza non è poco. Chapeaux per gli altri due gol realizzati con coefficiente di difficoltà molto elevati. Legittima il titolo di Romario del Salento!

    HIGHLIGHTS INTER PALERMO 4-4

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  • Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    PAGELLE GENOA

    Frey 6,5: Incolpevole su entrambe i gol del Napoli, il portierone francese sfoggia due-tre interventi decisivi, facendosi trovare pronto ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

    Kaladze 6,5: tiene in piedi una retroguardia che definire ballerina nelle ultime uscite è un eufemismo. I clienti da tenere a bada oggi non sono certo dei giocatori qualunque, tanto è vero che alla prima vera mancanza Cavani buca Frey.

    Sculli 6,5: tornato a Genoa in questo mercato invernale, durante questa partita si capisce il perchè Marino l’abbia rivoluto tra le fila del Grifone. Sotto la Lanterna aveva lasciato un buon ricordo e non ha nessuna intenzione di rovinarlo.

    Palacio 7,5: una doppietta, con un gol spettacolare, e tanto tanto sacrificio, tutto quello che si può chiedere ad uno che lui e che si aspetta da un giocatore del suo calibro.

    Gilardino 7,5: un gol dei suoi ed un assist non da lui, in coppia con Palacio e con l’aiuto di Sculli, pare aver ritrovato almeno in questa partita la verve dei giorni migliori.

    Genoa (4-4-2): Frey 6,5; Moretti 6, Granqvist 6,5, Kaladze 6,5, Mesto 6; Kucka 6, Sculli 6,5 (33′ st Birsa 5,5), Biondini 6,5 (43′ st Sampirisi sv), Jankovic 6 (28′ st Seymour 5,5); Palacio 7,5, Gilardino 7,5.
    A disp.: Lupatelli, Jorquera, Pratto, Zé Eduardo.

    Rodrigo Palacio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PAGELLE NAPOLI

    Cannavaro 5: soffre molto le folate degli avanti genoani ed ha delle notevoli responsabilità sugli spazi concessi agli attaccanti, specie sul gol di Gilardino quando lascia l’attaccante libero di colpire indisturbato sul bell’assist di Sculli.

    Hamsik 5: fallisce una ghiottissima occasione all’inizio del secondo tempo, ma è totalmente assente per tutto il resto della partita.

    Pandev 5: il salvatore di Siena, oggi appare totalmente fuori dal gioco, non porta mai pericoli alla porta avversaria. Viene giustamente sostituito verso metà del secondo tempo. Sostituire Cavani non è facile ma così non va proprio.

    Lavezzi 6: non molto in palla come tutta la squadra nel primo tempo, nel secondo si danna l’anima, rincorrendo gli avversari e lottando su ogni pallone. Ha il merito di siglare la seconda rete, quella che da qualche speranza, purtroppo tardiva e vana, ai colori partenopei.

    Cavani 6,5: tenuto a riposo anche perchè considerato appannato dopo il match di Coppa Italia, entra e riaccende le speranze napoletano con una bella incornata che batte l’incolpevole Frey. Purtroppo non basta.

    Napoli (3-4-2-1)
    : De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5 (46′ pt Maggio 6), Britos 5,5; Zuniga 5,5 (11′ st Cavani 6,5), Dzemaili 5,5, Gargano 6, Dossena 5,5; Hamsik 5, Lavezzi 6; Pandev 5 (28′ st Vargas 6).
    A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Inler.

    HIGHLIGHTS GENOA NAPOLI 3-2

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  • Juventus Udinese 2-1, le pagelle. Barzagli insuperabile

    Juventus Udinese 2-1, le pagelle. Barzagli insuperabile

    PAGELLE JUVENTUS

    Buffon 7: Compie 34 anni e si regala due miracoli prima su Abdi poi sulla sventola di Armero non può nulla sul gol. Una sicurezza.
    Lichtsteiner 6,5: Solita partita generosa un po’ meno lucido delle altre volte ma non si risparmia mai, cerca spesso gli inserimenti in attacco ma allo stesso tempo si fa trovare pronto in difesa, generoso.
    Barzagli 7,5: Non sbaglia un intervento, non sbaglia una partita, attualmente è il miglior difensore Italiano, insuperabile.
    Bonucci 6: un solo errore in tutta la partita ma poteva costare carissimo, contribuisce alla vittoria, in crescita.
    Chiellini 7: Si batte su ogni pallone e chiude tutti gli spazi, alterna grandi progressioni a grandi recuperi, monumentale.
    Estigarribia 7: dopo 2 minuti potrebbe portare in vantaggio la sua squadra, contribuisce al primo gol con un’azione travolgente sulla corsia di destra, straripante.
    Vidal 5: La peggior partita del Cileno con la maglia bianconera, sbaglia appoggi facili e su tutti quello cha ha innescato la rete del momentaneo pareggio friulano, cerca il tiro invece di lanciare i compagni meglio piazzati, irritante.
    Pirlo 7: Qualsiasi commento sarebbe riduttivo fà sempre la cosa giusta, immenso.
    Giaccherini 6: partita diligente meno propositivo delle altre gare giocate ma sempre efficace, utilissimo.
    Quagliarella 6,5: Mette la testa sul primo gol e fa tanto movimento, fornisce assist per i compagni, ritrovato.
    Matri 7,5: Un gol facile e uno difficile nel mezzo un gol sbagliato a tu per tu con Handanovic, ma è sempre pronto sotto porta, insostituibile.
    (61’) Marchisio 6,5: sarà un caso ma appena entra confeziona l’assist per il 2 a 1 e il centrocampo soffre meno, utilissimo.
    (64’) Pepe 6: Svolge il suo compito, diligente.
    (83’) De Ceglie S.V. Partecipa alla festa finale.

    All. Conte 7: Ormai ha trasmesso alla squadra la sua grinta, anche con assenze importanti a centrocampo e in attacco.

    Andrea Barzagli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    PAGELLE UDINESE

    Handanovic 7: Salva su Estigarribia e Matri.
    Domizzi 5,5: Molto impacciato.
    Ferronetti 5: Non una grande partita, viene quasi sempre saltato.
    Pasquale 6: Chiude e riparte sulla corsia di sinistra.
    Basta 6: Corre, salta l’uomo e cerca la conclusione.
    Armero 7: Il migliore dei suoi, indemoniato corre rincorre e sfiora la rete.
    Danilo 6: Tiene la posizione, sempre attento.
    Abdi 5,5: Gioca attaccato a Pirlo senza grossi risultati sfiora il gol.
    Isla 6,5: Era in dubbio la sua presenza lui ci mette il cuore e l’assist per il momentaneo pareggio.
    Fernandes 6: Batte e si sbatte a centrocampo.
    Di Natale 5,5: Si divora il gol che poteva valere il 1 a 2 per la sua formazione.
    (45’) Floro Flores 6,5: Entra e al primo pallone pareggia con un bel gol.
    (55’) Battocchio 5,5: Impacciato.
    (85’) Pereyra S.V.

    All. Guidolin 6,5: Si è vista comunque una bella Udinese ben messa in campo, il merito è tutto suo.

    TABELLINI
    Marcatori: 42’pt Matri (J), 10’st Floro Flores (U), 17’st Matri (J)
    Note: ammoniti Fernandes (U), Vidal (J), Giaccherini (J), Ferronetti (U), Isla (U), Armero (U)
    Arbitro: Valeri di Roma 7

    HIGHLIGHTS JUVENTUS UDINESE 2-1

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  • Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Date a Cesare ciò che è di Cesare, si è spesso detto quando come spesso è accaduto si è lodato l’operato di Ranieri in grado di vincere 7 partite di campionato consecutivamente e riportare l’Inter in alto. Oggi però come gli sono piovute addosso molte lodi, è lecito fargli numerose critiche per le scelte tattiche e per i cambi effettuati nella ripresa del match perso contro il Lecce. Inspiegabile la rivoluzione fatta nella ripresa dopo che nel primo tempo l’Inter aveva mostrato un buon gioco ed era stata punita solo da un gran gol di Giacomazzi, in complicità con un errore di posizionamento di Lucio. Togliere Sneijder per Alvarez ha certamente allargato le maglie del gioco nerazzurro, ma ha di fato tolto l’unico uomo in grado di avvicinare centrocampo e attacco, garantendo quella qualità necessaria per sbloccare una partita del genere (senza dimenticare che togliendo l’olandese si è di fatto rinunciato a calciare le punizioni). Mantenere Obi in campo per poi far entrare Zarate ha di fatto sconfessato ogni scelta fatta dal tecnico romano. Sconfitta pesante e dura da digerire soprattutto in una giornata che registra il sorpasso della Lazio e l’allungo della Juve che accumulando 9 punti di distacco dai nerazzurri di fatto, ribadisce come la lotta scudetto sia più un affare a due, con il Milan come maggiore insidia.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 8
    Super Star assoluta ruba le luci dello spettacolo anche all’autore dello splendido gol del vantaggio Giacomazzi. Compie almeno 3 parate decisive, catalogabili come miracoli veri e propri. La prima e la seconda a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: su Samuel di puro istinto su colpo di testa ravvicinato, e poi su Pazzini togliendo dall’angolo basso in tuffo un diagonale rasoterra. Nel finale mette ulteriormente la sua firma sulla vittoria togliendo dalla rete un pallone imprendibile sull’incornata di Pazzini con un gesto che sovverte le leggi della fisica.

    Giacomazzi 7 Bella la partita del capitano dei giallorossi, che trova il gol con un movimento da attaccante d’area di razza: controllo solitario, spalle alla porta, conclusione rasoterra in diagonale di prima per battere Julio Cesar e portare i suoi in vantaggio. Lascia il campo per i crampi anzitempo, dopo aver corso come un forsennato per tutto il match.

    Cuadrado 7 Continua a sorprendere l’esterno ex Udinese, con prestazioni convincenti e di qualità. Propositivo in avanti e sempre attento in difesa è uno dei migliori in campo per i suoi.

    Massimiliano Benassi

    Muriel 6,5 Paragonato a Ronaldo dai suoi tifosi, il piccolo talento del Lecce fa vedere i suoi numeri migliori mettendo in difficoltà un difensore granitico come Samuel in più occasioni. Non trova il gol solo grazie ad un paio di buoni interventi del portiere nerazzurro.

    Di Michele 6 Gioca una partita di sacrificio. Nel finale ha la palla buona per chiudere l’incontro si fa negare la rete da una perfetta parata di Julio Cesar.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 6,5 Incolpevole sul gol, compie una bella parata in uscita sull’accelerazione di Muriel nel primo tempo. Nel finale è bravo a negare il gol del raddoppio a Di Michele, deviando la conclusione in angolo.

    Lucio 4,5 Inspiegabile il suo posizionamento nell’azione del gol del Lecce. Si perde senza validi giustificazioni la marcatura di Giacomazzi, lasciandogli il tempo di stoppare e calciare per battere Julio Cesar in piena area. Nella ripresa prova fin troppe volte le sue galoppate rischia tutto che lasciano sguarnita la difesa facendo imbestialire Ranieri.

    Maicon 5 Sembra come svogliato, e di conseguenza tira sempre indietro la gamba, giocando in maniera quasi approssimativa. Perde spesso l’uomo da marcare (vedi l’azione finale fermata da J.Cesar su Di Michele). Ci prova, ma senza efficacia con cross mal calibrati e pochi spunti utili davanti.

    Sneijder 6 La domanda è lecita. Perché togliere il fulcro del gioco nerazzurro? Tiene bene il campo e serve buoni assist ai compagni, sfiorando di poco il gol nel primo tempo. Poi qualche segnale di nervosismo e poca intesa con Pazzini forse convincono Ranieri a sostituirlo con Alvarez. La scelta dell’argentino non pagherà.

    Pazzini 5,5 Sfortunato e infuriato prima con Sneijder e poi con Alvarez rei di averlo ignorato e peccato di egoismo. Si vede negare due volte il gol da due splendide parate di Benassi. Quella sul finale è davvero clamorosa.

    HIGHLIGHTS LECCE INTER 1-0

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  • Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Napoli Inter 2-0, le pagelle. Thiago Motta già a Parigi, Cavani Matador!

    Si conferma la bestia nera dell’Inter il Napoli targato Mazzarri, già devastante a San Siro con un secco 3-0, i partenopei stendono nuovamente nel clima accogliente di ‘casa’ al San Paolo la squadra di Ranieri, regalandosi le semifinali di Tim Cup. Non si può sempre rinunciare a giocare le partite a viso aperto cercando di trovare il gol alla prima occasione utile, questa è la lezione che dovrebbe aver appreso Ranieri, che praticamente non ha fatto scendere in campo per tutto il primo tempo la sua squadra.

    Nel secondo tempo e in particolare nel finale gettarsi a testa bassa in avanti non porta al gol del pareggio ma solo ad esporsi in maniera sbilanciata alle ripartenze di un Napoli spietato nel ribaltamento di fronte. Ovviamente uscire dalla coppa non sarà un dramma, ma questa sfida evidenzia molti limiti dei nerazzurri, e mostra come Thiago Motta nonostante la presenza fisica al San Paolo, fosse mentalmente già a Parigi. Cavani si fa perdonare il rigore sbagliato nell’ultimo turno segnando una doppietta da sogno e facendo esultare tutto il popolo azzurro. Mazzarri torna a sorridere, ritrovando una vittoria importante e un giocatore fondamentale come Lavezzi.

    PAGELLE NAPOLI

    De Sanctis 7 Decisivo quanto un attaccante. Assente nel primo tempo, soffre la solitudine e la noia. Nella ripresa si rende utile per la squadra neutralizzando un paio di conclusioni di Sneijder e una conclusione facile di Alvarez. Nel finale con una doppia parata prima su Zarate poi su Cambiasso fa esultare tutto il San Paolo prendendosi le lodi per il gesto miracoloso.

    Gargano 7 Partita perfetta la sua. Interditore puro, ferma il gioco dell’Inter all’origine. Si prende un brutto colpo da Sneijder nel primo tempo e gliene dice quattro di persona. Non si arrende mai e dimostra di essere il padrone del centrocampo azzurro.

    Zuniga 6,5 Mamma mia quanto corre urlano i tifosi interisti e lo stesso Ranieri. Si trova di fronte un cliente scomodo come Maicon quindi davanti non punge come vorrebbe, ma in fase difensiva è l’arma in più del Napoli.

    Lavezzi 6,5 Bentornato Pocho! Si vede che non è al top della forma, ma quando accelera manda in tilt la difesa nerazzurra. Chiedere a Chivu che soffre in maniera particolare le sue accelerazioni e i suoi cambi di passo.

     

    Edinson Cavani |©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Cavani 7,5 El Matador infligge una dura punizione all’Inter, tornando a calciare dagli undici metri dopo l’errore dello scorso turno di campionato contro il Siena. Stavolta esorcizza la maledizione del rigore e trova nel finale un gol di rara bellezza, mettendo a sedere prima Ranocchia e poi anche Castellazzi prima di inserire in rete il gettone del match winner.

    PAGELLE INTER

    Chivu 5 Primo tempo da incubo per il romeno. Enorme leggerezza sull’inserimento di Maggio fermato solo da una provvidenziale parata di Castellazzi. Non riesce a contenere Lavezzi e si prende un giallo per fermarlo. Non bastasse rischia un rigore su Cavani con un contatto dubbio avvenuto comunque fuori area. Nella ripresa soffre meno.

    Thiago Motta 4 Adieu Thiago avranno pensato moltissimi tifosi nerazzurri. Non risulta mai incisivo e spesso troppo distratto (forse dalle voci di mercato) soprattutto nell’azione che genera il rigore per il Napoli. Perde palla con estrema leggerezza al limite dell’area e poi stende Cavani nel tentativo di rimediare all’errore, ‘regalando’ di fatto il gol del vantaggio napoletano. Considerando come potrebbe essere la sua ultima partita con l’Inter, non lascia di certo un bel ricordo.

    Alvarez 5,5 Cambia in meglio il volto della partita, permettendo di allargare il gioco e convincendo Ranieri della possibile convivenza con Sneijder. Serve l’assist perfetto per Milito prima che l’argentino venga steso in area. Ma mostra nuovamente come nel derby, la sua pochissima lucidità sotto porta fallendo un gol di fatto difficilissimo da sbagliare solo davanti a De Sanctis.

    Sneijder 6 L’olandese parte male come il resto della squadra, in un ruolo che non gli si addice, largo al fianco di Milito come seconda punta. Si innervosisce molto e dopo essere stato ammonito è Ranieri a doverlo placare. Buoni spunti e buone conclusioni, ma non trova mai la via utile per la porta.

    Milito 6 Lotta e si batte come un ossesso, ma stasera non riesce a trovare l’ennesimo gol consecutivo. Sfortunato nell’occasione del rigore negato, prova a reggere il peso dell’attacco da solo, ma sente inevitabilmente l’assenza di un compagno di reparto come Pazzini.

    HIGHLIGHTS NAPOLI INTER 2-0

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