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  • MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    Le pagelle ai protagonisti del GP di Valencia 2011 Stoner 9: non gli diamo il massimo dei voti perchè dilapida un vantaggio abissale costruito per oltre metà gara facendosi recuperare da Spies e Dovizioso. In teoria non aveva niente da perdere e un momento di rilassamento in condizioni di asfalto particolarmente difficili ci sta pure. Riprende la sua marcia quando Spies gli balza davanti perchè l’idea di perdere una vittoria che sembrava conquistata già nei primi giri proprio non gli va giù. Una spalancata di gas sull’ultimo rettilineo quanto basta per sverniciare Spies. Spietato

    Casey Stoner e Ben Spies | © Javier Soriano/Getty Images
    Spies 9: arriva in Spagna non al top della condizione e nessuno lo da come candidato alla vittoria. L’inizio di gara sembra confermare il pronostico, ma cresce con il passare dei giri e per di più sembra non curarsi dell’arrivo della pioggia guidando come fosse sull’asciutto. Recupera e supera Stoner ma si scioglie all’ultima curva perdendo la traiettoria ideale, quando la seconda vittoria della stagione sembrava a portata di ruota, la stessa che al traguardo lo ha diviso da Stoner. Dovizioso 8,5: nella battaglia iniziale dimostra a Pedrosa che il terzo posto è solo roba sua. Come sopra, una volta domato lo spagnolo, guida con Spies all’inseguimento di Stoner come fosse sull’asciutto, ma alla fine preferisce non forzare per mantenere posizione in gara e nel mondiale. Bravo il Dovi, ma almeno un mezzo voto in meno per non averci provato. Crutchlow 8: ottiene la miglior prestazione della stagione complice lo strike di Bautista che fa fuori Rossi, Hayden e De Puniet. Però è bravo a mantenere i nervi saldi nel momento peggiore della gara, quando la pioggia ha cominciato a farsi insistente, e come premio si permette il lusso di arrivare davanti a Pedrosa, che di questo circuito è un maestro. Pedrosa 6: sufficienza stiracchiata per “Camomillo” che fallisce proprio nel giorno in cui doveva dimostrare alla Honda di essersi meritato la riconferma ai danni di Dovizioso, che gli soffia la terza posizione nel mondiale. L’inizio di gara è incoraggiante ma il prosieguo è a dir poco incolore. Non gli si chiedeva di vincere, la seconda posizione gli sarebbe bastata ma per lo spagnolo attualmente anche quella è un’utopia. Nagasuka-Hayes 7,5: le due wild-card viaggiano a coppia, la loro bravura, complice il disastro di Bautista li mette in condizione di arrivare fra i primi. Alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, che rimane comunque prestigioso. Rossi sv: aveva una gran voglia di correre, chiudere la stagione in pista magari onorando al meglio la memoria di Simoncelli lottando con i primi. Per tanti motivi ne avrebbe avuto la possibilità e di sicuro non meritava di archiviare la stagione in questo modo. Essere stato coinvolto in un altro incidente dopo quello di Sepang di sicuro non è stato gradevole, ma per fortuna non ci sono state conseguenze. Dovrà avere la forza di dimenticare questa stagione con poche note positive e molte negative e ritornare più forte l’anno prossimo. Siamo convinti che la voglia non gli mancherà. Capirossi 10 alla carriera: Loris ci lascia con tre titoli mondiali, due in 125, nel 1990 e 1991, e uno in 250 nel 1998. Tutto suo il record di più giovane campione del mondo nel motomondiale a 17 anni al suo esordio. Manca quello più prestigioso nella classe regina, ma le tante emozioni che Loris ci ha regalato in tutti questi anni compensano in qualche modo questo spazio lasciato vuoto nella sua personale bacheca. Chiudere con il gesto di correre con il 58 di Simoncelli al posto del suo leggendario 65, compagno di tante battaglie è da grande uomo oltre che da grande pilota. Chapeau e grazie Capirex

  • MotoGP, le pagelle del GP d’Australia. Immenso Stoner

    MotoGP, le pagelle del GP d’Australia. Immenso Stoner

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’Australia 2011 Stoner 10 e lode: vittoria davanti al pubblico di casa, nel giorno del suo 26esimo compleanno e titolo mondiale in cassaforte. Vero, è agevolato dal forfait di Lorenzo che cade rovinosamente nel warm-up, ma, non si ha mai la controprova, avrebbe vinto lo stesso a mani basse. Basti pensare che dopo sole poche tornate aveva già ben sette secondi di vantaggio su Sic secondo in classifica. Resiste anche alla minaccia della pioggia guidando e spazzolando la pista come fosse sull’asciutto. Non poteva chiedere di meglio, week-end perfetto e mondiale meritato e soprattutto avversari bastonati per gran parte della stagione. Merito anche della Honda.

    Casey Stoner | © Robert Cianflone/Getty Images
    Simoncelli 8: si prende la doppia soddisfazione di aver conquistato per la prima volta un secondo posto, e di aver battuto ancora una volta nei giri finali della corsa il compagno-rivale Andrea Dovizioso. Finalmente un Simoncelli concentrato che resiste anche alle insidie della pioggia. Dovizioso 7.5: come Simoncelli. Mezzo punto in meno per aver perso il duello corpo a corpo con il connazionale, ma in definitiva una buona gara anche per lui. Notizia di pochi giorni fa dall’anno prossimo, passerà alla Yamaha Tech3, per poi sperare di passare ad un team ufficiale nel 2013. Pedrosa 5: “week-end nero” per Camomillo che non riesce a tirare il meglio della sua RC212V. La sua è una gara anonima, lo dimostrano i quasi 20 secondi di ritardo dalla vetta. Honda 9: monopolizza il Gran Premio d’Australia conquistando le prime quattro posizioni in classifica, agevolata anche dall’assenza delle due Yamaha di Lorenzo e Spies. In ogni caso si è sempre dimostrata sempre superiore ai rivali giapponesi. Edwards 7.5: gara di spessore per uno dei veterani della MotoGP a cui va il compito di indossare i panni di primo Yamahista visti i forfait di Lorenzo e Spies. Sfrutta al massimo le cadute degli avversari. Rossi 4.5: secondo zero in classifica dopo quello del Giappone per il Dottore a cui non va certo il merito di aver osato di più rispetto agli altri piloti quando la pioggia ha cominciato a farsi più insistente, per di più con una Ducati in queste condizioni. Ducati 3: che sia GP11 o GP11.1 la Ducati non va e si vede. Il progetto della casa di Borgo Panigale andrebbe cestinato, anzi andrebbe ricordato ogni giorno agli ingegneri in Rosso affinchè non si ripresentino in futuro gli stessi errori commessi quest’anno. Bautista 6.5: è la prima vittima delle prime gocce di pioggia che cadono sull’asfalto di Phillip Island, ma lo spagnolo porta la Suzuki a scattare dalla quarta posizione in griglia e a combattere, fino alla sua caduta, a lottare per il quarto e il quinto posto, risulato neanche lontanamente immaginabile a inizio stagione, partita con il piede sbagliato. Da metà stagione in poi la Suzuki (voto 8) è migliorata tantissimo, al contrario di altre….

  • MotoGP, le pagelle del GP d’Aragona

    MotoGP, le pagelle del GP d’Aragona

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’Aragona 2011

    Stoner 10 e lode: in pratica fa gara da solo dall’inizio alla fine. Non commette nessuna sbavatura, entusiasma i suoi tifosi con le sue classiche derapate. Sicuro di sè, solo lui può perdere questo Mondiale. Tutto facile per lui oggi, non sembra neanche che si sforzi più di tanto. Semplicemente mostruso!

    Pedrosa 8: prendere 8 secondi dal compagno di squadra che ha la stessa moto non è certo gratificante ma per come si era messa la stagione lo spagnolo Camomillo si sta riprendendo alla grande (terzo secondo posto consecutivo).

    Honda 10: la migliore moto della stagione e in assoluto. E’ veloce sul dritto, precisa nell’ingresso in curva e riesce a sfruttare meglio di chiunque altra casa le coperture Bridgestone subendo un’usura contenuta fino a fine della gara.

    Lorenzo 7.5: in difficoltà in tutto il weekend, patisce la mancanza di grip della sua Yamaha sul circuito spagnolo. Riesce nonostante tutto a limitare i danni.

    Simoncelli 7: non fosse stato per l’errore in staccate avrebbe potuto festeggiare anche il podio. Porta a casa un quarto posto che fa morale ma Marco deve, e lo farà, ancora crescere sotto il profilo mentale.

    Spies 7: come Lorenzo, la Yamaha soffre. E’ sul podio fino a tre quarti di gara quando patisce un decadimento improvviso dei suoi pneumatici che gli fanno perdere due posizioni.

    Rossi 6: i guai di questa stagione sembrano non finire mai. Gara già compromessa dalle qualifiche, come se questa fosse una novità, poi si ci mette anche la sfortuna dovendo partire dalla corsia box per aver fatto punzonare il motore della sua Ducati. Riesce a risalire fino alla decima posizione. Resisti Valentino, il calvario sta per finire. Mancano solo 4 Gran Premi.

    Bautista 8: sta chiudendo la stagione in crescendo, oggi è arrivato un sesto posto, impensabile ad inizio anno. Il lavoro fatto nell’ultimo periodo è straordinario. Lo spagnolo può guardare al futuro con fiducia considerando che la Suzuki ha già collaudato la moto 2012 da affidargli nella prossima stagione.

    Ducati 4: la prima delle Desmosedici arriva settima con Hayden, la stagione per la casa di Borgo Panigale è da cancellare, o meglio, da ricordare per non dimenticare le brutte figure rimediate in quest’annata.

  • MotoGP: le pagelle del GP d’Italia

    MotoGP: le pagelle del GP d’Italia

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’Italia 2011. Lorenzo 9: Por Fuera gioca come il gatto con il topo: prima lascia scappare e divertire Stoner, poi quando decide di andarlo a riprendere lo svernicia come se la sua Yamaha avesse una marcia in più andando a vincere il suo secondo GP stagionale riaprendo un Mondiale che sembrava avesse preso ormai la strada dell’Australia.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Dovizioso 9: per una volta sveste i panni di seconda, o terza, guida per indossare quelli di rompiscatole o guastafeste del canguro australiano suo compagno di box. Andrea guida divinamente riuscendo a stare al passo di Lorenzo per oltre 3/4 di gara e beffare Stoner nei giri finali. Un secondo posto che è un chiaro segnale alla Honda che per l’anno prossimo deve tagliare una moto ufficiale e al momento la sua è la prima della lista. Toccherà al forlivese far cambiare idea alla casa nipponica. Stoner 7: fugge subito via, pensare che dopo appena un giro il suo vantaggio sugli inseguitori è oltre il secondo. Ci si aspetta la solita gara da mattatore e invece nel finale cede vistosamente lasciando il trionfo all’antagonista principale del Mondiale Lorenzo e la piazza d’onore al Dovi. Honda 8: anche se questa volta è stata battuta dalla Yamaha piazza due moto sul podio. L’obiettivo è riportare a Saitama sia il Mondiale piloti sia quello marche che manca dal 2006. Spies 8: il primo degli umani. Il mattatore di Assen arriva ai piedi del podio ma riesce a spuntarla di forza su Simoncelli. Il campione Superbike 2009, dopo un avvio un pò stentato, può abbandonare la fase di apprendistato. Pedrosa 7: è un voto più d’incorraggiamento che alla sua prestazione. Fa comunque un discreto ottavo posto reduce dall’ennesima operazione alla spalla. Con un Mondiale ormai compromesso deve evitare che la sua carriera da motociclista volga al termine. Simoncelli 6.5: arriva quinto ed è già una notizia che transita sotto la bandiera a scacchi. Anche se perde il duello con Spies questa volta è più cauto e attento a non combinare un’altra frittata che ha inciso e molto sulla sua performance. Rossi 6.5: male in qualifica, parte malissimo e si ritrova alla prima curva in penultima posizione ma sul suo circuito, il Mugello, dove ha messo la sua firma 6 volte consecutive ma anche dove è incappato in una brutta caduta rimediando la frattura scomposta di tibia e perone, sfodera tutta la sua classe riuscendo a risalire fino alla sesta posizione con una Ducati ancora con notevoli problemi. Ducati 4: nonostante l’aggiornamento è ancora lontana, anzi, lontanissima dai primi. Rossi fatica a guidare la GP11 diventata GP11.1 che necessita ancora di evoluzione. La strada è lunga e tutta in salita.

  • MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    Diamo i voti ai protagonisti del GP di Gran Bretagna 2011:

    Stoner 10: asciutto o bagnato per lui non fa alcuna differenza. Rischia un paio di volte con la sua Honda che scoda pericolosamente, ma evidentemente può permettersi anche questo. Ciliegina sulla torta si riprende il primo posto nel mondiale ai danni di Lorenzo.

    Dovizioso 9: completamente trasformato rispetto alle prove, forse l’acqua lo ha rivitalizzato. Non è comunque ai livelli di Stoner ma almeno lui riesce a tenergli la scia se pur da lontano, gli altri (Lorenzo e Simoncelli) invece decidono di farsi un bel bagno nella ghiaia.

    Edwards 9 : davvero una gran bella gara quella di Texas Tornado. Imbottito di antidolorifici per l’infortunio alla clavicola riesce a portare la sua Yamaha sul gradino più basso del podio ringraziando sentitamente i piloti che gli hanno lasciato gentilmente strada. Tuttavia anche lui ci mette la sua esperienza cogliendo uno dei risultati più importanti degli ultimi anni. Se questi sono i risultati gli auguriamo di farsi sempre male.

    Hayden 7 : quando si tratta di correre gare ragionate, lui le interpreta sempre quasi al meglio. Non sarà un martellatore nel ritmo di gara, ma comunque porta la Ducati appena sotto il podio, ad un soffio da Edwards. Punti importanti per la sua classifica personale.

    Bautista 8 : anche il buon Alvaro merita un voto alto per aver saputo interpretare al meglio la gara in condizioni tutt’altro che facili. Il fatto che poi la Suzuki sia sempre andata bene sul bagnato lo ha agevolato, ma lui ci ha messo del suo.

    Rossi 5 : non ci siamo. il fatto che il Dottore non conoscesse la pista non può essere considerata una scusante, anche perchè di minuti per provare ce ne sono stati ma il distacco dai primi non è mai diminuito, se mai è cresciuto. Alla fine la sesta posizione, visto come era iniziato il week-end, può essere considerata più che un buon risultato e Rossi deve ringraziare i suoi “amici” Simoncelli, Spies, e Lorenzo. Il distacco dal vincitore è abissale, ma restando più realisti il distacco dal compagno di squadra deve far pensare che forse i problemi maggiori sono concentrati nel box numero 46.

    Simoncelli 4,5 : Ancora una volta una gara buttata al vento e la possibilità di un podio facile facile sicuramente alla sua portata. Se in prova si dimostra sempre più veloce, in gara commette sempre gli stessi errori. Si dice che due indizi fanno una prova e proprio Marco non vuole imparare la lezione.

    Lorenzo 5 : la moto va meno di quella di Stoner, e lui giustamente le tenta tutte per cercare di restargli dietro. Ma in questi momenti sarebbe stato più opportuno restare più lucidi e magari pensare alla classifica mondiale.