Tag: pablo granoche

  • Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Gli ottavi di finale di Tim Cup saranno una sfida che coinvolgerà solo squadre di Serie A. Questo è stato il risultato del quarto turno preliminare che ha visto tutte le squadre di Serie B salutare la competizione.

    Oggi erano in programma le ultime due sfide con il Cagliari che ha sconfitto rimontando per quattro volte il Modena ed eliminandolo poi ai calci di rigore ad oltranza. Nell’altra sfida la Sampdoria ha battuto il Brescia per 2-0.

    Veniamo al racconto di queste due gare andate in scena oggi partendo da quella delle 18 del S.Elia. 

    CAGLIARI – MODENA 9-8 d.c.r. (4-4 d.t.s 6° Beltrame (M), 59° rig. Conti (C), 68° Luppi (M), 93°, 101° Longo (C), 98°, 109° rig. Granoche (M), 120° Farias (C))

    Samuele Longo
    Samuele Longo

    Una partita incredibile, una partita che molti hanno definito “Zemaniana”. Il Cagliari dell’allenatore boemo va praticamente subito sotto al 6° con il colpo di testa di Beltrame che batte sul palo, poi sul portiere Cragno ed entra in gol. I rossoblù trovano il pareggio ad inizio ripresa con un rigore trasformato da Conti. Pochi minuti e Luppi con un destro sotto la traversa riporta avanti il Modena. Quando gli ospiti sono quasi certi di aver portato a casa la qualificazione arriva il gol di Longo al minuto 93 che regala parità e supplementari al Cagliari. Il Modena ci crede ed al 98° il Diablo Granoche sfrutta un errore della difesa di Zeman e sigla il 2-3. Longo però ha voglia di stupire e ritrova nuovamente il 3-3 con un tiro violento da dentro l’area. Le emozioni non finiscono perchè al 109° l’arbitro fischia un rigore per il Modena che Granoche trasforma ma come accaduto nei regolamentari, anche allo scadere dei supplementari il Cagliari trova il pareggio con il gol di Farias. Si va ai rigori, Conti sbaglia ed Osuji avrebbe il matchpoint ma Cragno para. Si va ad oltranza ed è di nuovo protagonista Cragno che neutralizza il tiro di Cionek, il Cagliari passa e si guadagni gli ottavi con il Parma.

     

    SAMPDORIA – BRESCIA 2-0 (32° rig. Gabbiadini, 57° Bergessio)

    La Sampdoria batte un buon Brescia che prova a fare la gara nei primi minuti. Al 33° però i blucerchiati si guadagnano un calcio di rigore che Gabbiadini trasforma, senza però esultare. Nella ripresa un clamoroso errore di Caracciolo permette a Fedato di servire Bergessio che fa 2-0. Olivera prova a riaprirla ma il colpo di testa finisce fuori, un’altra emozione la regala Bergessio che prende la traversa. Finisce 2-0 per la Sampdoria che a gennaio sfiderà l’Inter.

     

    OTTAVI DI FINALE TIM CUP

    Milan – Sassuolo

    Torino – Lazio

    Inter – Sampdoria

    Napoli – Udinese

    Roma – Empoli

    Fiorentina – Atalanta

    Juventus – Verona

    Parma – Cagliari

     

  • Brescia-Padova 0-0, Pea imbriglia le Rondinelle

    Brescia-Padova 0-0, Pea imbriglia le Rondinelle

    Finisce come era cominciata, ovvero con uno 0-0, la sfida Brescia-Padova, valevole per il quarto turno del campionato di Serie B. Nessuna delle due ha particolarmente brillato, tanto che sono venute fuori quelle lacune che sin qui hanno caratterizzato le due compagini. Un punto a testa che muove ma che tuttavia non stravolge le classifiche di entrambe, al termine di un match che non ha evidenziato grandi cose nei primi 45’ di gioco ma che invece è salito di tono nella ripresa.

    Sorprese nei due undici iniziali: in quello di casa Calori ha sorpresa getta nella mischia sin da subito Stovini, con Ant. Caracciolo dirottato in panchina. Dall’altra parte invece ecco Farias e Babacar al posto di Nwanwko e Cutolo, con Pea che al posto del 3-5-2 opta per un più offensivo 3-4-1-2. Tra le due formazioni è quella bianco scudata a cominciare meglio tanto che Arcari viene chiamato in causa dopo appena cento secondi a seguito di un tiro di Rispoli: palla in calcio d’angolo. Il numero uno delle Rondinelle si ripete su Farias poco dopo e per la formazione di Calori sembra essere una serata particolarmente difficile. La gara, dopo queste fiammate iniziali, stenta parecchio a decollare e per un altro sussulto c’è da attendere il 36’ quando cioè il dinamico Zambelli centra un clamoroso palo. Prima della fine del tempo Rispoli reclama un calcio di rigore ma il risultato non cambia con i padroni di casa che perdono Lasik per infortunio: al suo posto c’è Rossi.

    Fulvio Pea © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa il Brescia dà segni di risveglio tanto che Calori decide di giocarsi la carta Corvia, attaccante arrivato in settimana dal Lecce e accolto come un idolo dal pubblico presente sugli spalti del Rigamonti. Dell’ingresso dell’attaccante sembra beneficiarne anche il suo partner d’attacco, Caraccolo, che di testa manca di un soffio il punto del possibile vantaggio grazie ad un prodigioso intervento di Anania. L’estremo difensore ospite si ripete a metà frazione compiendo un grande intervento su Rossi. Lo stesso Anania, di lì a poco, dovrà abbandonare il campo a causa di un infortunio al ginocchio subito ad inizio ripresa e che dopo una ventina di minuti lo ha fatto desistere dallo stringere ulteriormente i denti: dentro il giovane Silvestri.

    Nel finale ancora proteste, stavolta di sponda bresciana per un presunto fallo di mani di Cionek su cross di Corvia. Nwankwo e Cutolo, gettati nella mischia da Pea, non danno l’effetto sperato in proiezione offensiva per i veneti che tuttavia ci provano con Farias il quale avrebbe due buone occasioni in contropiede ma le spreca. L’incontro termina così con un pareggio giusto considerando le occasioni e gli episodi capitati alle due squadre. Certo è che per puntare in alto ambedue devono cambiare registro sin da subito poiché le distanze dalle zone alte rischiano di allungarsi ulteriormente. Nel prossimo turno il Padova ospiterà la Reggina mentre per il Brescia ci sarà la non facile trasferta di Vicenza: match delicati per ambedue dunque, anche perchè di passi falsi non se ne possono fare.

  • Varese – Sampdoria 0-1. I blucerchiati tornano in A dopo appena un anno di Purgatorio

    Varese – Sampdoria 0-1. I blucerchiati tornano in A dopo appena un anno di Purgatorio

    Il capolavoro è servito. La Sampdoria vince allo scadere in quel di Varese e dopo appena un anno ritorna in Serie A. Una vera e propria impresa quella dei doriani, fuori dalla zona play off per gran parte della stagione, capaci di sorpassare il Padova a qualche giornata dalla fine del campionato e nonostante gli spareggi affrontati da sesta classificata arrivano tre vittorie su quattro incontri che permettono ai ragazzi di Iachini di centrare un salto di categoria che sembrava una chimera sino a qualche tempo fa. Liguri che dopo il 3 a 2 del Ferraris tengono bene a Varese, rischiando solo su in tiro di Neto Pereira che si stampa sulla traversa.

    Nel recupero tocca a Pozzi mettere al sicuro la vittoria, e per il Varese arriva una grossa delusione: la vittoria sul Verona in semifinale aveva dato grande convinzione cosi come la bella prova dell’andata, ma come a Sassuolo la Sampdoria ha rischiato poco, e ciò le è valso il successo finale. Poche novità nelle due squadre scese in campo. Maran deve rinunciare a Troest e Zecchin squalificati e Grillo che non al meglio va in panchina, sostituito da Pucino. Terlizzi c’è, ma non al top. In avanti Granoche è preferito a De Luca. Dall’altra parte Iachini non ha a disposizione Romero e schiera Da Costa tra i pali. Dietro le punte non c’è Foggia: al suo posto Soriano.

    Il Varese, cosciente di dover rimontare un gol, comincia all’attacco, collezionando diversi calci d’angolo ma nonostante la buona vena di Kurtic, Neto Pereira e Rivas grosse occasioni da gol non ce ne sono. Almeno sino alla mezz’ora quando Terlizzi, in area di rigore, fa sponda per Neto Pereira il quale di destro calcia benissimo ma trova la traversa a negargli la gioia del gol.

    Esultanza Sampdoria © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Sampdoria fa quel che può e al 34’ colleziona una buona palla gol: triangolo tra Munari e Soriano con pallone che finisce a Pozzi il cui colpo di testa è respinto da Pucino, sulla palla si avventa Soriano ma sulla linea Terlizzi compie una grande respinta dicendo no al giocatore blucerchiato. I liguri alzano il baricentro facendosi vivi con Munari e Renan, ma è il Varese a chiudere la prima frazione in avanti.

    Nella ripresa tuttavia i lombardi accusano un po’ di stanchezza. Al 11’ sono gli ospiti a provarci con Rispoli ed Eder, ma senza fortuna. Maran vuole una scossa e per questo decide di gettare nella mischia De Luca e Plasmati per Pucino e Granoche. Iachini risponde inserendo Pellè e Laczko ma la gara scorre via senza sussulti, almeno sino al 42’ quando Plasmati da due passi manca un facile colpo di testa. Martinetti rileva Neto Pereira nell’ultimo disperato tentativo di Maran ma in pieno recupero ci pensa Pozzi a spegnere definitivamente le speranze della formazione di casa e a far esplodere di gioia sia i tifosi blucerchiati presenti al Franco Ossola che quelli davanti al maxischermo allestito a Genova. La Sampdoria torna cosi nella massima Serie ad un anno di distanza dalla cocente retrocessione.

    Le immagini di Varese Sampdoria:
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  • Grosseto, colpaccio in rimonta sotto il diluvio di Varese

    Grosseto, colpaccio in rimonta sotto il diluvio di Varese

    Anche il posticipo del lunedi conferma che quella che sta per finire può essere considerata a pieno titolo la giornata delle sorprese nella cadetteria. E sì perché il Varese cade clamorosamente in casa contro il Grosseto e perde una ghiottissima occasione in ottica play off, considerando anche gli stop di chi precede nei giorni scorsi. Fanno festa i toscani dunque che con questi tre punti si mettono al sicuro in classifica confermando la loro buona vena stagionale in trasferta come dimostrano le sei vittorie conquistate sin qui lontano dal proprio impianto, nonostante nell’ultimo periodo non avessero granchè brillato. Non ci sono grosse sorprese nei due schieramenti: l’unica sorpresa arriva dal team di Ugolotti che lascia fuori Alfageme inserendo Lupoli. Titolare anche Giallombardo, che alla vigilia veniva dato in dubbio. Maran invece si affida a Granoche, uomo simbolo dei lombardi e capace di sbloccare diverse gare dei suoi.

    Pronti via e il Varese comincia ad attaccare a testa bassa trovando il gol dopo appena 6’: è Granoche a ricevere palla spalle alla porta e in girata a battere Narciso con un bel diagonale sul palo lontano. I lombardi continuano a macinare gioco facendosi pericolosi con De Luca, Kurtic e un colpo di testa di Terlizzi. I padroni di casa, assoluti dominatori del campo, trovano anche il 2 a 0 con Terlizzi su calcio d’angolo ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il Grosseto si fa vedere in qualche occasione di rimessa ma non riesce mai a trovare la via della rete.

    La ripresa comincia con il solito acquazzone che ha accompagnato la prima frazione di gioco ed al 5’, quasi a sorpresa, ecco il pareggio toscano: sugli sviluppi di un cross Troest anticipa Sforzini ma mette dentro la propria porta. Il gol subito non scoraggia il Varese che ci prova con Pucino ma senza fortuna. Maran inserisce i centrmetri di Plasmati ma è sempre Granoche, al 20’, a sfiorare il gol: palla fuori. Alfageme intanto rileva Lupoli ma Ugolotti punta a portare a casa il punto visto che si copre inserendo Calderoni per Caridi. Ed invece, dopo una bella parata di Narciso su Plasmati, arriva il vantaggio toscano.

    Emanuele Padella © Maurizio Lagana/Getty Images

    A nove minuti dalla fine infatti è Padella a metterla dentro su assist di Petras. Una doccia fredda che diventa gelata per i padroni di casa che appena 2’ dopo prendono il terzo gol con Sciacca il quale raccoglie un suggerimento di Alfageme e batte un incolpevole Bressan. Nonostante Petras debba lasciare il campo per infortunio a cambi già esauriti il Grosseto regge bene nonostante l’inferiorità numerica e incassa tre punti che sono oro colato, specie se si considera che nel primo tempo la squadra di Maran aveva dimostrato una netta superiorità.

    Ma gli errori difensivi si sono rivelati veramente letali per la formazione di casa alla quale non resta che mangiarsi le mani. Opportunisti i toscani che nonostante abbiano subito la bellezza di quindici calci d’angolo hanno retto l’urto non mollando mai un centimetro e, aiutati anche dalla fortuna come nel caso dell’autogol di Troest, portano a casa l’intera posta in palio.

    Le immagini di Varese Grosseto 1-3:
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  • Varese, contro il Grosseto in palio punti pesanti per i play off

    Varese, contro il Grosseto in palio punti pesanti per i play off

    Approfittare dei passi falsi di quasi tutte le altre rivali in chiave play off ed isolarsi al quinto posto in classifica. E’ questo quanto cercherà stasera il Varese nel posticipo del campionato di Serie B contro il Grosseto. Toscani che a loro volta navigano in una posizione di classifica tranquilla, ma cercano i rimanenti punti che potrebbero dare presto la matematica permanenza nella cadetteria. Insomma una sfida che i padroni di casa si apprestano ad affrontare con maggiori motivazioni ma proprio la spensieratezza di non avere l’assillo della classifica potrebbe favorire invece la compagine ospite.

    Non mancano i problemi di formazione per l’allenatore di casa Maran che deve fare a meno degli infortunati Neto Pereira, Corti e Filipe. Nel consueto 4-4-2 davanti al portiere Bressan la linea difensiva sarà formata da Pucino e Grillo laterali, Terlizzi e Troest centrali. In mezzo al campo Kurtic e Cacciatore, mentre le corsi laterali saranno affidate a Zecchin e De Luca i quali così avranno il compito di pungere sugli esterni. In avanti invece accanto a Martinetti ci sarà Granoche. Solo panchina dunque per Nadarevic e Plasmati.

    Pablo Granoche © Marco Luzzani/Getty Images

    Dall’altro lato Ugolotti deve rinunciare a Olivi, squalificato in settimana dal giudice sportivo. Nel 4-4-2, speculare a quello dei lombardi, davanti al portiere Narciso ci sarà una difesa formata da Petras e Calderoni laterali con Padella e Antei in mezzo, con quest’ultimo che prende proprio il posto di Olivi. Sciacca e Crimi agiranno in cabina di regina, con Mancino e Caridi laterali. In attacco accanto ad Alfageme agirà Sforzini.

     Le probabili formazioni di Varese Grosseto:
    Varese
    (4-4-2): Bressan; Pucino, Terlizzi, Troest, Grillo; Zecchin, Kurtic, Cacciatore, De Luca; Martinetti, Granoche.  In panchina: Moreau, Camisa, Albertazzi, Damonte, Nadarevic, Lepore, Plasmati.  Allenatore: Maran
    Grosseto (4-4-2): Narcio; Petras, Padella, Antei, Calderoni; Mancino, Sciacca, Crimi, Caridi; Alfageme, Sforzini.  In panchina: Viotti, Giallombardo, Asante, Ronaldo, Mancini, Lupoli, Curiale. Allenatore: Ugolotti

  • Varese – Pescara 2-1, Granoche acuisce la crisi degli abruzzesi. Video

    Varese – Pescara 2-1, Granoche acuisce la crisi degli abruzzesi. Video

    Centra il colpaccio il Varese che batte in rimonta un Pescara in piena crisi e consolida la propria posizione in ottica play off. Alla squadra di Zeman non basta la buona volontà per evitare il terzo ko di fila: merito di un Varese che ha risposto alla grande alle sollecitazioni del proprio tecnico Maran e che è riuscito a ribaltare la marcatura di Caprari grazie alla doppietta di Granoche. Per gli abruzzesi dunque c’è il rischio che le prime due posizioni si allontanino ancora di più adesso considerando che le altre contendenti devono ancora scendere in campo. Per i lombardi tre punti che al momento significano quinto posto e minacce delle altre formazioni, Sampdoria e Brescia su tutte, per ora respinte.

    Padroni di casa scesi in campo con la stessa formazione prevista alla vigilia: Neto Pereira dunque vince il ballottaggio con Plasmati e si schiera accanto a Granoche. Dall’altra parte Zeman sorprende tutti e si gioca la carta Caprari al posto di Sansovini. In panchina anche Romagnoli: al suo posto c’è Brosco. Il match si rivela subito scoppiettante con la formazione di Maran che per prima si fa viva dalle parti del portiere avversario: è il 13’ infatti quando Nadarevic serve Granoche il quale da buona posizione calcia male ma nonostante tutto la palla arriva a Kurtic che però non sa fare meglio del compagno. Pronta la reazione del Pescara vicinissimo al gol: Immobile approfitta di uno svarione di Bressan a seguito di un rinvio e prova a beffarlo di prima intenzione, ma l’estremo difensore dei lombardi è bravo a deviare la sfera sul palo.

    Ma il Pescara è squadra molto temibile in avanti e al 25’ passa: Caprari, schierato a sorpresa da Zeman, raccoglie al meglio un assist di Immobile e davanti a Bressan, di destro, non sbaglia. Granoche, appena 4’ dopo, avrebbe la palla del pari, ma Verratti sulla linea bianca di porta gli dice di no. Spingono tanto i ragazzi di Maran fino a che, al 40’, non raggiungono il pareggio: Filipe lascia partire un cross per Granoche il quale stoppa e poi calcia di sinistro superando Anania. Prima della fine del tempo ecco le proteste della squadra di Zeman: Caprari viene atterrato in area da Kurtic ma l’arbitro lascia proseguire.

    Pablo Granoche © Marco Luzzani/Getty Images

    Comincia la ripresa e Granoche potrebbe trovare la rete del sorpasso ma non è letale davanti ad Anania dopo appena 3’. Lo stesso attaccante sudamericano non ci sta a al 13’ riesce nell’intento di gonfiare la rete: stavolta approfitta di una dormita di Capuano e fulmina Anania. Tutto da rifare dunque per il Pescara che si getta a capofitto nella metà campo lombarda e al 16’ manca di un soffio il pareggio: gran tiro di Insigne ma palla che centra in pieno il palo. La pressione degli ospiti sale, e Zeman si gioca anche la carta Soddimo al posto di Caprari.

    Al 32’ ci prova Cascione, ma Cacciatore è provvidenziale e sventa tutto. Il Varese a questo punto si chiude bene e manca il tris con De Luca. Finisce così con un successo prezioso dei lombardi che sperano adesso in alcuni risultati favorevoli dagli altri campi. Pescara in crisi nera: urge una svolta altrimenti la promozione diretta in Serie A rischia di diventare una chimera.

    La video sintesi di Varese Pescara:
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  • Pazzo Calciomercato Serie B, Accardi a Brescia, Bonazzoli resta a Reggio

    Pazzo Calciomercato Serie B, Accardi a Brescia, Bonazzoli resta a Reggio

    Tanti affari già conclusi, altri pronti per esserlo. E qualcuno saltato. Andiamo a vedere cosa è accaduto nella penultima giornata di calciomercato Serie B. Il Brescia ha rinforzato la propria difesa con Accardi, il quale arriva dalla Sampdoria. I blucerchiati invece hanno ormai chiuso per Munari del Lecce. Il Vicenza si è accaparrato dal Novara Alex Pinardi. Il Grosseto sarebbe vicino al bresciano Cordova. Proprio Vicenza e Grosseto sono pronte ad uno scambio: Paolucci potrebbe andare in Toscana mentre Bianco farà il percorso inverso. La Reggina invece ha ufficializzato l’arrivo, nel ruolo di portiere, di Emanuele Belardi dall’Udinese, mentre Nicolas Viola rimarrà in prestito sino a giugno. Dopodiché andrà al Palermo.

    Emiliano Bonazzoli resta a Reggio Calabria ! © Gabriele Maltinti/Getty Images
    La Nocerina per la difesa è a caccia dell’esperto Diamoutene. Nulla di fatto invece per Stendardo. Il Vicenza invece prende il 26enne Fioretti dal Gavorrano. Occhio al Varese che sarebbe vicino all’attaccante del Novara Granoche. La Sampdoria tessera il 25enne Renan Garcia dai romeni del Cluj. Coralli andrà via dell’Empoli: sull’attaccante ci sarebbero Vicenza, Ascoli e Reggina. Juve Stabia a caccia di uno tra Acosty e Oduamady. Niente da fare invece per Gabionetta il quale rimane a Crotone. Bonazzoli non lascerà Reggio Calabria. Il capitano amaranto, cercato dal Lecce, continuerà la propria esperienza in riva allo Stretto così come il centrocampista Rizzo.

    Certa la partenza di Piovaccari dalla Sampdoria, che nel frattempo ha interrotto la trattativa con il Sassuolo per Costa. L’attaccante finirà ad una tra Brescia e Bari, con i pugliesi che tengono sempre d’occhio Babacar. Dal canto loro le Rondinelle hanno rescisso il contratto con l’esperto Cristiano Zanetti. Il Modena per il proprio attacco sta pensando a Cellini. Il Crotone invece ha sciolto il proprio rapporto con l’attaccante italo-canadese Uccello. In rossoblù potrebbe arrivare Lewandowski. Plasmati potrebbe presto dire addio alla Nocerina. Valdifiori lascerà l’Empoli: su di lui c’è anche la Reggina. Il Gubbio di Gigi Simoni per il proprio attacco sta per chiudere con Croce del Sorrento ma si tiene d’occhio sempre Ricchiuti. Nulla da fare invece per Berrettoni che rimarrà a Verona. Il Livorno non riesce a portare in Toscana Vantaggiato.

  • Pazza Roma, il Chievo rimonta da 0-2 a 2-2

    Pazza Roma, il Chievo rimonta da 0-2 a 2-2

    Continua il percorso altalenante della squadra capitolina che non riesce a superare un ottimo Chievo, al Bentegodi nemmeno con il doppio vantaggio del primo tempo chiuso sul due a zero, grazie alla doppietta di Simplicio che viene annullata nel secondo tempo, prima da Moscardelli e poi da Granoche.

    Ranieri presenta Adriano per la prima volta in stagione titolare con panchina, in vista dell’ importante sfida contro i Cluj, per Menez, Totti e Borriello. È la Roma a partire meglio in terreno al limite della praticabilità con Adriano pericoloso su calcio piazzato e Vucinic che  manca il gol al 10’ grazie ad una pronta uscita di Sorrentino. La Roma passa al 27’ con Simplicio, grazie ad una svarione della difesa clivense che consente al trequartista della Roma, di mettere alle spalle di Sorrentino. Il Chievo risente del gol subito e non riesce a rispondere al gol giallorosso anzi, a due minuti dall’ intervallo, la Roma raddoppia grazie ancora a Simplicio che sfrutta un’ assist al bacio di Mirko Vucinic.

    La ripresa si apre con la Roma padrona del campo ma, a riaprire la partita ci pensa Julio Sergio, che si lascia beffare da un tiro di Moscardelli non certo irresistibile. Adesso il Chievo ha preso fiducia e la Roma indietreggia anche perché, Adriano non riesce più a tenere palla in attacco ed infatti il Chievo raggiunge il pareggio al 83’ con “il diablo” Granoche che sfrutta una disattenzione di Mexes. Entra Menez per Simplicio ma la Roma è molta nervosa, a causa di alcune decisioni di Rizzoli particolari e lo dimostra con il fallaccio di De Rossi su Moscardelli che viene espulso. In dieci il Chievo ci crede e questa volta è Julio Sergio che salva la baracca giallorossa respingendo i tiri a botta sicura prima di Granoche e poi di Moscardelli.

    Bel pareggio del Chievo di Pioli che continua a sfornare belle prestazioni, mentre continua il periodo no per la Roma che, come le capita da molte partite, non riesce a disputare dai tempi allo stesso livello.

  • Coppa Italia: Chievo e Fiorentina agli ottavi senza problemi

    Coppa Italia: Chievo e Fiorentina agli ottavi senza problemi

    Lo spezzatino del quarto turno di Coppa Italia si avvia a conclusione. Questa sera Chievo e Fiorentina ospitavano Novara e Reggina per l’accesso agli ottavi e pur con qualche defezione di troppo sono riusciti a far valere il maggior tasso tecnico ipotecando con facilità il pass.

    Sulla carta era il Chievo ad aver l’impegno più probante contro il Novara capolista della serie cadetta ma gli uomini di Tesser questa sera non sono praticamente mai stati pericolosi rendendo la partita semplice agli uomini di Pioli. Mattatore dell’incontro è l’argentino Granoce autore di una doppietta e di tante giocate interessanti che lo aiuteranno a scalare posizioni anche in campionato. La terza rete arriva nella seconda parte di gara con De Paula. Il Chievo adesso incontrerà il Palermo.

    I viola di Mihajlovic sfidavano al Franchi la giovanissima Reggina di Atzori comandando i giochi dall’inizio alla fine trascinati da un ispirato Marchionni. Tre a zero in risultato finale frutto delle reti di Babacar (29′) e Marchionni (43′) propiziate dal positivo Carraro. Nella ripresa, al 2′, il tris di Cerci chiude di fatto i giochi, anche se le due squadre hanno altre chance per andare in gol e la Reggina finisce in dieci per l’espulsione, a 7′ dal termine, di capitan Tedesco. La Fiorentina giocherà il suo ottavo contro il Parma.

    Le partite del quarto turno:

    Domani (15.00):
    Bari – Livorno (la vincente affronterà il Milan)

    Gli ottavi
    Napoli – Bologna
    Juventus – Catania
    Sampdoria – Udinese
    Inter – Genoa
    Roma – Lazio
    Chievo Verona – Palermo
    Fiorentina – Parma

  • Coppa Italia: Fiorentina – Chievo 3-2. Mutu e Babacar portano i viola ai quarti

    La Fiorentina passa ai quarti di finale di Coppa Italia battendo non senza difficoltà un buon Chievo, passato per 2 volte in vantaggio e rimontato nell’ultimo quarto d’ora di partita.
    A sancire la vittoria viola sono stati Mutu e il giovane senegalese Babacar, autori rispettivamente di una doppietta e del gol del momentaneo pareggio, ma è la difesa dei padroni di casa ad essere sotto accusa, specialmente nel primo tempo quando le indecisioni di Kroldrup prima e Pasqual e Gobbi dopo consentono al Chievo di portarsi avanti per due volte, al 7′ con il gol di Granoche e al 38′ quello di Bentivoglio che chiudono il primo tempo; tre minuti prima aveva riequilibrato il puntaggio sull’1-1 Mutu con un colpo di testa su cross di Pasqual.
    Nella ripresa ci pensa Babacar a riportare i viola in parità con una deviazione fortuita su calcio di punizione di Pasqual; la squadra di Prandelli spinge sull’acceleratore prima colpendo una traversa con Marchionni e poi con il gol vittoria di Mutu che regala alla Fiorentina i quarti di finale contro la vincente di Lazio – Palermo.