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  • Totti, intervento da Capitano: “Giù le mani dalla Roma”

    Totti, intervento da Capitano: “Giù le mani dalla Roma”

    Dopo tante parole, toni avvelenati, contestazione, tifosi-vandali che si sono sfogati sull’auto di Osvaldo, nel clima di caos generale che sembra regnare incontrastato a Trigoria interviene colui che ha il potere di essere ascoltato parlando con autorevolezza, con la ragione e il cuore, con l’attaccamento alla maglia della Roma che i fatti hanno sempre dimostrato. Capitan Francesco Totti non può abbandonare la nave in tempesta, e pertanto ha deciso di intervenire con una precisa presa di posizione sul internet in cui ripercorre cosa è accaduto domenica scorsa a Marassi durante il match contro la Sampdoria, quando è avvenuto l’episodio che ha scatenato le ire dei tifosi. Osvaldo gli ha strappato di mano in pallone del calcio di rigore, poi sbagliato, ed è divenuto il bersaglio di tutto l’ambiente giallorosso, per aver osato scavalcare Totti nella gerarchia dei rigoristi designati, per di più sbagliando il penalty. Nei scorsi giorni si erano diffuse indiscrezioni circa l’irritazione del tecnico Andreazzoli sia con Osvaldo che con capitan Totti, reo di aver concesso al compagno di squadra di andare sul dischetto al suo posto, rinunciando alle sue responsabilità di rigorista.

    Totti, intervento da Capitano: "Giù le mani dalla Roma" | © Paolo Bruno/ Getty Images Sport
    Totti, intervento da Capitano: “Giù le mani dalla Roma” | © Paolo Bruno/
    Getty Images Sport

    Francesco Totti, ovviamente, ha precisato di non aver avuto intenzione di tirarsi indietro di fronte alla propria responsabilità ma di aver concesso ad Osvaldo di poter calciare il rigore senza opporsi per evitare che si mostrasse pubblicamente un’immagine della squadra “spaccata” al suo interno. Poi, però, si erano diffuse ulteriori illazioni circa un confronto “privato” tra il tecnico Andreazzoli e capitan Totti e, su questo punto, il capitano giallorosso ha voluto smentire fermamente, precisando di non essere stato chiamato individualmente per l’episodio di Genova ma il tema tanto discusso è stato affrontato solo collegialmente, nella riunione con allenatore, staff e calciatori”. 

    Un messaggio molto preciso per sottolineare come ci siano state false notizie diffuse da chi vuol nascondersi “dietro la mia persona per millantare cose non vere”, un modo per sottolineare che qualcuno a Trigoria probabilmente abbia voluto remare contro di lui o, comunque, in una direzione differente rispetto al bene della squadra. In ogni caso, però, Totti ribadisce il suo ruolo di capitano e sottolinea l’importanza di svolgerlo al meglio, “facendosi sentire nei momenti di difficoltà” con l’obiettivo di dare il massimo per questa maglia, dimostrando unità d’intenti nel gruppo, dai calciatori all’allenatore ai dipendenti. In tal senso, Francesco Totti sottolinea che il gruppo giallorosso è unito e solido e che ne fa parte a pieno titolo anche Daniel (Osvaldo, ndr) che Totti definisce “uno di noi, con l’auspicio che torni presto ad esultare dopo un gol.

    Parole di distensione finalizzate a placare gli animi e le tensioni, in particolar modo perchè si sta avvicinando sempre di più il match dell’Olimpico, in programma sabato sera contro la Juventus. Una prova di certo non agevole che attende il gruppo romanista, ma alla quale Totti tiene fortemente: ecco perchè il suo intervento di chiude con una sorta di incitazione al gruppo, che racchiude in sè tutta la sua passione verso la Roma, che il capitano definisce “semplicemente la vita”sottolineando il suo monito con parole ancor più forti: “giù le mani dalla mia, nostra e vostra Roma”.

  • Roma nel caos, colpita auto di Osvaldo. Andreazzoli attacca Totti

    Roma nel caos, colpita auto di Osvaldo. Andreazzoli attacca Totti

    Alta tensione in casa Roma, dove dopo la pesante sconfitta con la Sampdoria alla quale sono seguite le accese polemiche per il dito medio di Delio Rossi ed il litigio tra il tecnico doriano e Nicolas Burdisso, ieri è stata la volta dell’ “agguato” a Osvaldo, l’attaccante giallorosso italo-argentino che domenica scorsa ha sbagliato il calcio di rigore dopo averlo “strappato” a capitan Totti. Non sono bastate le scuse di Osvaldo su Twitter, non è bastato il suo mea culpa: alcuni tifosi se la sono presa con la sua automobile, mentre il giocatore si trovava al volante e lasciava Trigoria al termine dell’allenamento di ieri, colpendo ripetutamente la vettura e inveendo con insulti e improperi rivolti ad Osvaldo. Il tifoso che in prima persona ha colpito l’automobile è stato individuato dalle forze dell’ordine che si trovavano a presidiare il centro sportivo di Trigoria ed è stato fermato. Il tutto è stato, così, prontamente risolto anche se la tensione  e la confusione nello spogliatoio giallorosso continuano a farla da padrona.

    Roma, colpita auto di Osvaldo. Andreazzoli attacca Totti | ©  Gabriele Maltinti/ Getty Images Sport
    Roma, colpita auto di Osvaldo. Andreazzoli attacca Totti | © Gabriele Maltinti/
    Getty Images Sport

    Alla ripresa degli allenamenti, infatti, il tecnico Andreazzoli ha riunito la squadra per fare il punto della situazione e per affrontare il tema della sconfitta rimediata con la Sampdoria che ha evidenziato alcune crepe, oltre che di organizzazione di gioco, anche in termini di “gerarchie” e di chiarezza nella gestione del gruppo. In tal senso, infatti, ha suscitato grande sorpresa la  presa di posizione del tecnico che, oltre a rimproverare Osvaldo per aver impedito a Totti di calciare il rigore, ha strigliato anche il capitano, perchè essendo il rigorista designato avrebbe dovuto impedire ad Osvaldo di andare sul dischetto. In tal senso, lo stesso Francesco Totti era intenzionato a diffondere una nota “ufficiale” per precisare che la sua decisione di non opporsi alla volontà di Osvaldo di calciare il rigore non era un sottrarsi alla responsabilità di rigorista designato ma soltanto una scelta fatta “da capitano” per evitare di mettere in luce una Roma divisa e spaccata anche nei rapporti tra i calciatori. La nota del capitano non è stata poi pubblicata anche se la società e Sabatini sembra siano stati messi al corrente del pensiero del capitano. 

    Per cercare di mettere un po’ di ordine nella situazione tanto confusa ed intricata è intervenuto lo stesso presidente giallorosso James Pallotta che ha deciso di “metterci la faccia” per difendere i dirigenti giallorossi ed in particolare Baldini e Sabatini che “vengono attaccati quotidianamente anche se è inutile e non porta alcun risultato, quidi se preferite prendetevela con me”. In tal senso il presidente della Roma ha fatto leva sul fatto che la società stia attraversando un periodo di transizione e che, dunque, è necessario aver pazienza per consentire alla squadra di superare il momento delicato e continuare a costruire qualcosa di importante in futuro.

    Tuttavia, in una piazza calda come l’ambiente della Roma la pazienza e la capacità di attendere i risultati della squadra non sono mai stati una caratteristica peculiare e non sembrano esserlo neppure ora, in particolare perchè le tensioni provengono sia dall’interno che dall’esterno ed il caos sembra regnare incontrastato.

  • Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Il 2013 del Napoli inizia con il botto. Netto 4-1 rifilato alla Roma e tre punti guadagnati su giallorossi, Inter, Fiorentina e perché no, Juventus. Prosegue invece il saliscendi della squadra di Zeman che aveva chiuso il 2012 con il poker al Milan, ma ha cominciato il nuovo anno con una quaterna stavolta al passivo. Assoluto protagonista del match Edinson Cavani: il bomber uruguayano ha messo a segno tre gol spianando la strada alla squadra di Mazzarri e risultando ancora una volta decisivo. Per lui un gol ad inizio di ogni tempo e poi un altro a 20’ dalla fine: tanto è bastato per affondare la Roma prima del botta e risposta firmato da Osvaldo e Maggio.

    Per Cavani è la settima tripletta con la maglia azzurra, ma stavolta il compito è stato semplificato da una difesa, quella della Roma, che ha spesso lasciato autostrade agli avanti partenopei. Nessuna sorpresa nei due undici iniziali: Mazzarri e Zeman infatti non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato. Nemmeno il tempo di studiarsi che il Napoli passa: Burdisso e Castan si addormentano, Pandev ispira Cavani che insacca cosi la prima palla utile della gara. A maggior ragione la Roma comincia ad impadronirsi del campo ma come si sa in difesa le squadre di Zeman soffrono e se davanti ti ritrovi gente del calibro di Hamsik, Pandev e Cavani sono dolori.

    I giallorossi tuttavia le loro occasioni le creano, specie con Destro e Pjanic, ma De Sanctis risponde presente. Meno reattivi invece Lamela e Totti, specie quest’ultimo che fa più di un passo indietro rispetto alla gara con il Milan. Ad inizio ripresa, nel giro di un amen, il raddoppio di Cavani: stavolta l’attaccante sudamericano è fortunato a sfruttare una bella azione creata da Zuniga e Pandev con un tiro che prende una traiettoria beffarda per il portiere avversario. La Roma si spinge ancora di più in avanti e il Napoli sembra infilare il coltello nel burro con Hamsik che sbaglia una clamorosa occasione e Cavani che su calcio d’angolo di testa non perdona. Intanto Osvaldo entra e fa gol ma ogni tentativo romanista viene spento dal rosso a Pjanic e dalle occasioni fallite da Bradley. Maggio chiude i conti e per il Napoli ecco un successo forse troppo largo nel punteggio ma comunque meritato.

    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images
    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Napoli-Roma
    De Sanctis
    7: Superlativo su Pjanic e Destro nella prima frazione di gioco e su Bradley per tre volte nella ripresa. Ha anche lui i suoi meriti.

    Hamsik 5,5: Spreca una palla gol piuttosto ghiotta ma in ogni caso non sembra essere in grande vena. Lontano il suo rendimento in questa gara da quello di Pandev e Cavani.

    Cavani 8,5: Protagonista assoluto. Tre gol, diversi tra loro, e la conferma di come l’uruguayano sia uno dei più forti del mondo nel suo ruolo in questo momento.

    Burdisso 5: Quando gli avanti del Napoli partono in contropiede, per lui sono solo dolori. Una serata da cancellare in fretta.

    De Rossi 5: Male rispetto alle ultime apparizioni, non fa mai da schermo ad una difesa ballerina.

    Osvaldo 6,5: Parte dalla panchina, entra e segna. A dimostrazione di come, nel trio offensivo della Roma, sia il più continuo e forse il più in forma.

    Il tabellino di Napoli-Roma:
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Britos 6,5, Gamberini 6; Maggio 7, Behrami 6, Hamsik 5,5 (43′ st Insigne sv), Inler 6,5 (20′ st Dzemaili 6), Zuniga 6,5; Pandev 7 (36′ st Mesto sv), Cavani 8,5. In panchina: Rosati, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 6,5; Piris 5,5 (37′ st Florenzi sv), Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5,5; Pjanic 5, De Rossi 5, Bradley 6; Lamela 5, Destro 5 (17′ st Osvaldo 6,5), Totti 5. In panchina: Stekelenburg, Lobont, Dodò, Romagnoli, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini di Napoli-Roma
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  • Roma ai quarti di Coppa Italia, Atalanta travolta 3-0

    Roma ai quarti di Coppa Italia, Atalanta travolta 3-0

    All’Olimpico c’è solo una squadra in campo, la Roma di Zdenek Zeman. I giallorossi superano l’Atalanta 3-0 e accedono così ai quarti di finale della Coppa Italia dove incontreranno la vincente della sfida di mercoledì prossimo tra Fiorentina e Udinese. Partita già finita alla fine del primo tempo, quando il tabellone dello stadio indicava ai tifosi orobici il 2-0 degli avversari, frutto delle reti di Miralem Pjanic al ventesimo minuto e di Osvaldo alla mezzora. Ad inizio ripresa i padroni di casa hanno chiuso l’incontro siglando il definitivo 3-0 al sesto minuto, stavolta con Mattia Destro, imbeccato ottimamente da un Pjanic in grande spolvero. Per la Roma è la quinta vittoria consecutiva dopo le quattro affermazioni di fila in campionato. Esce invece senza troppi rimpianti l’Atalanta, mai in partita ieri.

    GIORNATA NO– Il compito dei giallorossi ieri sera è stato agevolato anche dalla prestazione decisamente negativa del portiere ospite Consigli, di recente accostato al Milan e altre squadre di valore. L’estremo difensore nerazzurro regala prima il vantaggio a Pjanic per poi ripetersi dieci minuti più tardi con Osvaldo. Concedere due reti alla squadra di Zeman è un peccato mortale, a maggior ragione quando i tuoi compagni non attraversano una giornata positiva.

    AS Roma v Atalanta BC - TIM Cup
    Festa Roma dopo il gol di Osvaldo ieri sera | ©Paolo Bruno/Getty Images

    L’EPISODIO – Non tutto però è andato per il verso giusto in casa Roma. Ad inizio ripresa infatti Osvaldo si è reso protagonista di un gesto inconsulto ai danni del difensore Matheu, consegnandosi così all’arbitro per una sacrosanta espulsione. Le telecamere hanno immediatamente raccolto l’umore di Zeman, e quest’ultimo non era senz’altro dei giorni migliori.

    GIOVANI TALENTI CRESCONO – Roma-Atalanta è stata anche l’occasione di apprezzare la personalità e le indiscusse doti di un difensore talentuoso come Alessio Romagnoli, classe ’95, al suo debutto da titolare in questa stagione. Niente di strano che fra qualche mese Zeman decida di fare affidamento sulla coppia Marquinhos-Romagnoli, che insieme raggiungono a malapena i 35 anni d’età. Oltre al difensore 17 enne, il tecnico boemo ha concesso fiducia anche a Nicolas Lopez, partito titolare largo a destra nel tridente composto da Destro e Osvaldo. L’uruguaiano avrà tempo e modo di crescere ancora.

    RITORNO AL FUTURO – Adesso che i quarti di finale sono realtà consolidata, la Roma aspetta di conoscere la propria avversaria. E se fosse di nuovo la Fiorentina di Vincenzo Montella? I tifosi di tutta Italia e gli amanti del bel calcio se lo augurano, dal momento che in campionato la partita tra le due squadre è stata forse la più bella di tutta la stagione.

    Le pagelle di Roma-Atalanta
    Romagnoli 6,5: rientrato da un infortunio che l’ha costretto a saltare buona parte dell’inizio di stagione, Alessio Romagnoli conferma di avere i numeri giusti per dire la sua in un futuro neanche troppo lontano.
    Pjanic 7,5: prosegue l’ottimo momento del giocatore giallorosso, ieri sera in mezzo al campo insieme a De Rossi e Bradley. Un gol e un assist che fanno di lui uno dei protagonisti assoluti del match.
    Osvaldo 4: fin quando si limita a giocare a calcio è tra i più forti in Italia. Quando invece alza le mani o i gomiti diventa un problema anche per uno flemmatico come Zeman.
    Consigli 4: disastroso sia sul primo che sul secondo gol della Roma. La partita di ieri sommata a qualche altra prestazione comunque non impressionante potrebbero precludergli definitivamente le porte di un grande club.
    Moralez 5: voi l’avete visto? Noi sinceramente no. E qualcosa vorrà pur dire, dal momento che Roma non è una città famosa per la nebbia.

    Il tabellino di Roma-Atalanta 3-0
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 7, Piris 6, Romagnoli 6,5, Burdisso 6, Balzaretti 6 (76′ Dodò 6,5), Pjanic 7,5, De Rossi 7, Bradley 6,5, Destro 6,5 (61′ Marquinho 6), Osvaldo 4, Lopez 6. Allenatore: Zeman 6,5
    Atalanta (4-4-2): Consigli 4, Raimondi 5,5, Matheu 5, Lucchini 5,5, Brivio 5,5, Schelotto 6, Cazzola 5,5, Cigarini 5 (46′ De Luca 5,5), Moralez 5 (73′ Troisi sv), Carmona 5,5, Denis 6. Allenatore: Colantuono 5,5

    Il video di Roma-Atalanta 3-0 [jwplayer config=”180s” mediaid=”163709″]

  • Roma con Destro e Osvaldo per ripetere domenica

    Roma con Destro e Osvaldo per ripetere domenica

    Si gioca stasera alle ore 21 in diretta su Rai due Roma-Atalanta, il primo ottavo di finale della Coppa Italia. Padroni di casa favoriti, con Zeman che schiera una formazione molto vicina a quella titolare. Di contro l’Atalanta di Colantuono, che già nel recente passato aveva messo in grande difficoltà i giallorossi nonostante il passivo di 2-0 subito in campionato, schiera molte riserve nell’undici iniziale, con l’argentino Parra e De Luca a mettere pressione alla retroguardia capitolina. Chi vince stasera accede direttamente ai quarti di finale, dove ad attendere ci sarà la vincente della sfida Udinese-Fiorentina, in programma fra otto giorni esatti. La Roma è la squadra che ha vinto più volte questo il torneo (nove, come l’Inter), mentre l’Atalanta ha alzato la Coppa soltanto in un’occasione (62-63).

    DE ROSSI TITOLARE– Come detto in precedenza Zeman non intende snobbare la Coppa Italia e i nomi dei titolari confermano quanto espresso dal tecnico boemo in conferenza stampa. In attacco ci saranno contemporaneamente Osvaldo e Destro, con il giovane Nico Lopez che farà rifiatare Totti. A centrocampo si rivede De Rossi dal primo minuto supportato da Bradley ed il brasiliano Marquinho. In difesa invece torna titolare Stekelenburg in porta, con Taddei e Dodò terzini e la coppia Marquinhos-Burdisso al centro.

    FBL-ITA-SERIEA-AS ROMA-TORINO
    Osvaldo trascinerà anche questa sera i suoi compagni di squadra giallorossi? | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    PRUDENZA – Colantuono schiera i suoi invece con un prudente 4-4-2. Davanti la coppia d’attacco sarà composta da Parra e De Luca, con Ferreira Pinto e Bonaventura esterni. A centrocampo invece troviamo Carmona e Radovanovic. Guiderà il reparto difensivo la coppia centrale Matheu-Lucchini, con Raimondi e Brivio terzini. Tra i pali il titolare sarà il portiere in seconda Frezzolini.

    Probabili formazioni Roma-Atalanta
    Roma (4-3-3): Stekelenburg, Taddei, Marquinhos, Burdisso, Dodò, De Rossi, Bradley, Marquinho, Destro, Osvaldo, Lopez. Allenatore: Zeman
    Atalanta (4-4-2): Frezzolini, Raimondi, Matheu, Lucchini, Brivio, Ferreira Pinto, Carmona, Radovanovic, Bonaventura, De Luca, Parra. Allenatore: Colantuono

  • Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Dopo la domenica bestiale di Inter-Cagliari, gli arbitri italiani concedono il bis nel Monday night. Roma-Torino termina 2-0 in favore dei padroni di casa, risultato su cui pesa come un macigno il rigore fischiato al 71 minuto dall’arbitro Guida su suggerimento del giudice di porta Calvarese, per un presunto fallo di Ogbonna su Marquinho. Polemiche a parte (con Zeman che difende l’operato della terna arbitrale e Ventura che invece usa l’arma dell’ironia), dal dischetto Osvaldo firma il momentaneo 1-0 per i giallorossi. Con Ventura espulso e un Toro mai realmente pericoloso, per la Roma è un gioco da ragazzi trovare il 2-0 a pochi minuti dal termine dell’incontro. Dopo la rete inutile nel derby di sette giorni fa, è ancora Pjanic ad andare in gol. Nessuna polemica stavolta.

    MALEDETTA NOIA – Chi si aspettava l’ennesimo show (nel bene e nel male) della Roma è stato abbondantemente deluso. All’Olimpico si è visto più che altro il festival della noia, mancava soltanto Califano. Partita avara di emozioni (per usare un eufemismo), decisa dalla scelta quantomeno dubbia della classe arbitrale in occasione del rigore. Ai punti la squadra di Zeman ha comunque meritato la vittoria. Le poche volte che accelerava la propria manovra, i giallorossi riuscivano a mettere in difficoltà la difesa ospite, senza però mai trovare la rete che sbloccasse la partita. Lo 0-0 con cui si è conclusa la prima frazione di gioco testimonia che le idee e la filosofia del boemo siano ancora distanti dalla forma mentis dei giocatori. Che poi siano arrivati i tre punti e la piazza sia automaticamente felice è un’altra storia.

    AS Roma v Torino FC - Serie A
    Roma-Torino 2-0, Miralem Pjanic ancora a segno | ©Paolo Bruno/Getty Images

    POCHEZZA – Per i granata è il primo ko stagionale in trasferta dopo sei partite. Ancora una volta i granata hanno messo in luce sì una buona organizzazione difensiva, ma allo stesso tempo anche evidenti limiti in fase offensiva. La trasferta di Roma ha confermato inoltre un dato statistico piuttosto emblematico: nei tredici incontri fin qui disputati, gli uomini di Ventura hanno segnato più di un gol soltanto in due occasioni (all’esordio contro il Pescara e nell’unico successo esterno a Bergamo). Se l’attacco granata fosse stato più incisivo, si starebbe parlando di un’altra partita. Anche perché la difesa della Roma ha sempre subito almeno un gol, tranne che nel match casalingo contro l’Atalanta, durante il quale però gli ospiti furono protagonisti di una partita a dir poco sfortunata.

    CLASSIFICA – Con questo risultato la Roma si riporta al sesto posto, con 20 punti guadagnati dopo 13 partite. I rivali della Lazio sono a soli 3 punti, mentre il terzo posto dista sette lunghezze. Per il Torino invece torna l’incubo retrocessione. Sono quattro i punti che separano i granata dal Siena terzultimo.

    Le pagelle di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Osvaldo 6,5: un primo tempo difficile, dove è lampante come l’italo-argentino non sia al meglio. Si guadagna la sufficienza piena siglando il vantaggio e trascinando i suoi dopo il calcio di rigore.
    Pjanic 6,5: è il suo secondo gol nell’arco di otto giorni, gli unici della sua stagione. Messaggio chiaro all’indirizzo di Zeman, che continuava a non considerarlo tra i titolari.
    Lamela 5,5: più in ombra rispetto alle precedenti partite. Non trova il gol, e già questa è una notizia. In alcune giocate, specialmente nel primo tempo, dimostra comunque di attraversare uno stato di forma eccezionale.
    Ogbonna 6,5: la Roma ha incontrato difficoltà nel segnare anche perché difronte a lei ha trovato uno dei migliori centrali italiani in circolazione. L’unico neo della partita l’episodio del calcio di rigore.
    Ventura 5,5: merita nove per l’ironia delle dichiarazioni a fine gara, due per la mentalità propositiva.

    Il tabellino di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Roma (4-3-3): Goicoechea 6, Piris 6, Marquinhos 6,5, Castan 6, Balzaretti 6, Pjanic 6,5, Bradley 6,5, Florenzi 6,5, (65′ Marquinho 6), Lamela 5,5, Osvaldo 6,5, Tottin 6,5 (64′ Destro 6). Allenatore: Zeman 6
    Torino (4-2-4): Gillet 6,5, Darmian 5,5, Glik 6,5, Ogbonna 6,5, D’Ambrosio 6, Basha 6, Gazzi 6, Cerci 5,5 (85′ Diop s.v.), Bianchi 5,5, Sgrigna 5 (68′ Sansone 5,5), Santana 5 (77′ Verdi s.v.). Allenatore: Ventura 5,5

    Il video di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012) [jwplayer config=”180s” mediaid=”160829″]

    Federico Pisanu

  • Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Va alla Lazio il derby della Capitale, per la terza volta di fila. Una vittoria in rimonta quella ottenuta dai biancocelesti di Petkovic contro la Roma che come al solito passa avanti per farsi raggiungere e superare. Il gol di Lamela in apertura di gara aveva illuso i giallorossi travolti poi da Candreva che sfrutta l’ennesimo errore stagionale di un portiere della Roma (stavolta Goicoechea), Klose e Mauri. Lo nella ripresa sarà espulso facendo il paio con il rosso rifilato dall’arbitro al rientrante De Rossi e quando Pjanic segna il 3 a 2 ormai è troppo tardi. La Lazio si riprende cosi dopo tre gare deludenti mentre la Roma, che aveva fatto un passo in avanti con il Palermo, ne fa due indietro con la Lazio che allunga a +5 sugli storici rivali.

    Non ci sono sorprese nell’undici iniziale della Lazio mentre la Roma schiera a sorpresa Bradley al posto di Tachtsidis. In mezzo al campo c’è il rientrante De Rossi. La gara dopo 6’ viene fermata dall’arbitro per qualche istante in quanto l’illuminazione sembra accusare qualche problema di troppo complice, forse, il nubifragio abbattutosi sul centro nord Italia. Alla ripresa del gioco i giallorossi passano: su calcio d’angolo di Totti è Lamela di testa ad insaccare alle spalle di Marchetti. Non mancano le proteste laziali per un presunto fallo dell’argentino su Lulic. La Lazio sembra soffrire il gioco della Roma almeno sino alla mezz’ora quando la squadra di Zeman arretra un po’ il baricentro lasciando l’iniziativa agli avversari che ci provano con Klose, Gonzalez ed Hernanes. Al 35’ l’1-1: Candreva su punizione sorprende un colpevole Goicoechea facendo esplodere i propri tifosi.

    A questo punto, come spesso accaduto, la Roma risente del colpo subito e 8’ dopo finisce sotto: cross di Hernanes sul quale si fionda Klose che anticipa Balzaretti e deposita in rete. Giallorossi che vanno completamente in tilt visto che De Rossi rifila un pugno a Mauri e viene espulso. Ad inizio ripresa Zeman toglie dal campo Lamela inserendo Tachtsidis ma le cose peggiorano quando Piris regala a Mauri la palla del 3-1. Osvaldo prova a riaprire la gara ma non riesce a battere Marchetti. Intanto Marquinho rileva Florenzi mentre Pjanic prende il posto di Totti. La Roma comincia, nonostante l’inferiorità numerica, a fare qualcosa in più chiudendo la Lazio nella metà campo biancoceleste. Pjanic trova il guizzo del 3-2 e Osvaldo manca il clamoroso pareggio. Nemmeno il rosso a Mauri e la parità numerica ristabilita consente ai giallorossi di pareggiare.
    Questo quanto accaduto sul campo. Fuori, prima della gara, duri scontri tra tifoserie nei quali sono state coinvolte anche le forze dell’ordine. Bilancio: due feriti tra i supporters della Roma.

    La Lazio festeggia la vittoria
    La Lazio festeggia la vittoria © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Lazio-Roma:
    Candreva 7,5: Lo accusavano di essere romanista ed invece si esalta proprio nel derby dove trova la rete che fa volare i biancocelesti.
    Hernanes 7: Inizialmente sembra in giornata no ma poi sale in cattedra regalando un grande assist a Klose.
    Klose 7: Nei derby ancora una volta è decisivo. Trascinatore di una bella Lazio.

    Goicoechea 4,5: La maledizione dei portieri colpisce anche lui. Regala alla Lazio l’1-1.
    Piris 4,5: Da una sua topica nasce il 3-1 di Mauri. Sembrava in ripresa ma evidentemente non è ancora pronto per certi palcoscenici.
    De Rossi 4: Al rientro si fa espellere condannando definitivamente la sua Roma. Un derby da dimenticare.

    Il tabellino di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 5,5; Konko 6,5, Biava 6,5, Dias 7, Lulic 6,5 (14′ st Radu 6); Ledesma 7; Candreva 7,5 (38′ st Cana sv), Hernanes 7 (30′ st Brocchi sv), Gonzalez 6,5, Mauri 6,5; Klose 7. In panchina: Bizzarri, Scaloni, Ciani, Cavanda, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 4,5; Piris 4,5, Marquinhos 5, Burdisso 5, Balzaretti 5; Bradley 5,5, De Rossi 4, Florenzi 5,5 (17′ st Marquinho 6); Lamela 6 (1′ st Tachtsidis 5), Osvaldo 5, Totti 5 (25′ st Pjanic 6,5). A disposizione: Svedkauskas, Castan, Romagnoli, Taddei, Dodò, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini video di Lazio-Roma
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  • La Roma asfalta il Palermo, Totti in stato di grazia

    La Roma asfalta il Palermo, Totti in stato di grazia

    La Roma più bella e concreta dell’era Zeman fa a pezzi il Palermo nel posticipo della decima giornata e torna a respirare dopo le ultime due uscite all’insegna della follia pura. A una settimana dal derby il 4-1 rifilato dai giallorossi agli uomini di Gasperini vuol dire sesto posto, a due soli punti dalla Lazio. All’Olimpico scende in campo una Roma finalmente equilibrata e con una gran voglia di rimettersi in carreggiata (e di rinsaldare la panchina del tecnico Boemo). Detto fatto. Grazie anche ad un Palermo da brividi che rende tutto più semplice a Totti e compagni.

    Fuori Destro, dentro Osvaldo – La Roma scende in campo con qualche novità in formazione. Destro e Pjanic partono dalla panchina. Allora spazio ad Osvaldo e Bradley, che di benzina ne hanno a ettolitri. Maglia da titolare anche per Piris (alla fine uno dei migliori). Gasperini rimpolpa il centrocampo e schiera 3-5-2 con Pisano e Kurtic in mezzo e Ilicic in panchina. La densità sulla mediana voluta dal tecnico rosanero alla fine sarà solo una vana pretesa. In attacco il tandem Brienza – Miccoli, alla ricerca del gol numero 100 in serie A. Pronti via e i padroni di casa premono il pedale dell’acceleratore. Gioco in verticale, ritmi alti e concentrazione d’antologia. I rosanero ci capiscono davvero poco e al minuto 11 Totti firma il cartellino. Assist di Piris, Osvaldo non ci arriva, il capitano sì. La reazione ospite non arriva, e Gasperini prova ad arretrare Pisano varando un  4-4-2 che sa di corsa ai ripari. Ma è la Roma a trovare ancora la via del gol. Al 31′, con Osvaldo che approfitta di un pasticcio fra Munoz e Ujkanie infila un destro angolato. Al rientro negli spogliatoi solo applausi per i giallorossi.

    L'esultanza dei giocatori della Roma dopo il gol di Francesco Totti Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    Giuseppe Bellini
    Getty Images Sport

    Poker senza attenuanti – Visti i precedenti il secondo tempo si preannuncia una sofferenza. E invece la Roma dimostra equilibrio vero, aiutata anche da un Palermo incapace di impensierire seriamente gli avversari. I ragazzi di Zeman ci mettono l’anima, e forse è la poca lucidità a far sbagliare alcune azioni da rete a Lamela, Totti e Balzaretti. Gasperini si gioca l’ultima carta: Ilicic per Kurtic e tridente servito. Nulla da fare però: la Roma dilaga e prima con Lamela al 24’, poi con Destro dieci minuti dopo sigla il poker che significa ritorno alla vittoria. Al 39’ Ilicic di sinistro mette in rete il gol della bandiera. Ma la pillola per il Palermo è comunque amarissima.

    ROMA-PALERMO 4-1

    MARCATORI: 11’pt Totti, 31’pt Osvaldo, 24’st Lamela, 34’st Destro, 39’st Ilicic.

    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi (25′ st Marquinho); Lamela (36′ st Pjanic), Osvaldo, Totti (27′ st Destro). In panchina: Svedkauskas, Leandro Castan, 11 Taddei, 16 De Rossi, 17 Lopez, 20 Perrotta, 27 Dodò, 46 Romagnoli. Allenatore: Zeman.

    PALERMO (3-5-2): Ujkani; Munoz, Von Bergen, Garcia; Morganella, Arevalo Rios, Kurtic (9′ st Ilicic), Barreto, Pisano (33′ pt Bertolo); Brienza (25′ st Dybala), Miccoli. In panchina: Benussi, Mantovani, Viola, Milanovic, Zahavi, Giorgi, Labrin, Budan, Brichetto. Allenatore.: Gasperini.

    ARBITRO: De Marco di Chiavari

    LE PAGELLE

    Tachtsidis 7: Un assist per Lamela e tante buone sensazioni per il centrocampista della Roma. Gara convincente. In crescita.

    Florenzi 7: Anche lui in crescita costante. La sintonia con i compagni di reparto inizia ad essere cosa concreta. Grande prospettiva.

    Lamela 8: Uno che doveva dimostrare, e ha dimostrato. Alla grande. Fondamentale per il gioco di Zeman e per la Roma. Il gol è la ciliegina sulla torta di una partita sopra le righe.

    Osvaldo 7: Il suo sacrificio per tutti i 90’ è ossigeno puro per la squadra. Trova anche il gol. Certezza.

    Totti 8: L’ennesima risposta a chi lo vorrebbe seduto in tribuna a commentare le partite. Invece Totti smista palloni, fa gioco e segna. Campione vero insomma.  

    Destro 6: Si fa espellere per una ingenuità. Ma finalmente trova la via della rete. In ogni caso la sufficienza ci sta tutta.

    Ilicic 6:  Dopo quasi un anno torna al gol. L’unico a salvarsi in un Palermo disastroso per ampi tratti del match.

    Ujkani 5,5: Cuce e scuce a corrente alternata. Grossissime responsabilità sul gol di Osvaldo. Poi però salva la porta in diverse occasioni.

    VIDEO ROMA-PALERMO 4-1

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  • Roma-Udinese, Zeman lancia Dodò

    Roma-Udinese, Zeman lancia Dodò

    Continuità. E’ questa la parola chiave in casa Roma dopo le vittorie nelle ultime due gare di campionato contro Genoa e Atalanta. Due successi che hanno permesso alla squadra di Zeman di risalire la classifica e fare il pieno di fiducia che era venuta a mancare dopo la sconfitta patita contro la Juventus. Ma dall’altro lato ci sarà un’Udinese ferita dalla cocente batosta di Coppa in casa dello Young Boys e che punta a riscattarsi così in campionato dove arriva dal sofferto successo casalingo contro la matricola Pescara. Zeman in vista di questa sfida deve far fronte a qualche problemi di troppo specie sulla corsia di sinistra difensiva: con Balzaretti e Taddei fuori toccherà a Dodò scendere in campo dall’inizio.

    Marquinhos invece sembra averla spuntata su Burdisso mentre in mezzo al campo Pjanic dovrebbe scalzare Florenzi. In avanti Totti recupera dall’infortunio e cosi per Destro ci sarà l’ennesima panchina. Per il resto poche sorprese con Tachtsidis preferito a Bradley in mezzo al campo Dall’altra parte Guidolin ha diversi grattacapi legati ad infortuni e squalifiche: Danilo dovrà scontare una giornata che gli è stata comminata dal giudice sportivo, Pinzi, Basta, Pasquale, Benatia e Muriel sono infortunati e non saranno della contesa. In avanti dovrebbe essere data nuovamente fiducia a Maicosuel che giocherà in appoggio a Di Natale. In mezzo al campo largo ad Allan e Pereyra mentre in difesa giocheranno Coda e Hertaux. Bianconeri che dunque si presentano parecchio rabberciati a questo incontro.

    Dodò
    Dodò © Giuseppe Bellini//Getty Images

    Le probabili formazioni di Roma-Udinese:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Castan, Dodò; De Rossi, Tachtsidis, Pjanic; Lamela,Osvaldo, Totti. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Burdisso, Bradley, Perrotta, Florenzi, Marquinho, Destro, Lopez. Allenatore: Zeman
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Heurtaux, Coda, Domizzi; Faraoni, Pereyra, Allan, Lazzari, Armero; Maicosuel; Di Natale. In panchina: Padelli, Pawlowski, Angella, Berra, Gabriel Silva, Badu, Willians, Fabbrini, Barreto, Ranegie, Zielinski. Allenatore: Guidolin

  • La Roma di Zeman rimonta il Genoa con Totti e Osvaldo super

    La Roma di Zeman rimonta il Genoa con Totti e Osvaldo super

    Genoa-Roma, la partita della rimonta zemaniana. Anche se di Zeman la Roma continua ad avere il nulla cosmico, a parte forse il calcio d’inizio o quello del secondo tempo, quando otto uomini si mettono sulla linea e iniziano a correre verso la porta avversaria volendo raggiungere un’ipotetica qualificazione ai Giochi Olimpici per sfidare Bolt, lasciando in alta marea i due difensori, che nel frattempo si chiedono se hanno sbagliato sport proprio quella sera. Finisce 2-4 per i giallorossi, che rimontano il doppio svantaggio targato Kucka e Jankovic grazie all’ennesima serata divina di Capitan Totti. Il Re di Roma sigla il 2-1 alla mezzora del primo tempo, gol che riaccende le speranze dei giallorossi e dà una svolta mentale al match senza precedenti. I padroni di casa smettono di pressare, e di crederci. Il gol di Osvaldo a un minuto dal termine della prima frazione di gioco cambia le prospettive.

    Al rientro degli spogliatoi soltanto una squadra scende in campo, la Roma appunto. La squadra di Zeman (frase più forzata di questa non esiste) mette sotto il Genoa per 45′ minuti senza concedergli nulla. Il gol del vantaggio lo segna ancora Osvaldo, di testa. L’italo-argentino è al suo quinto centro in campionato nelle quattro partite fin qui disputate. Completa la festa un altro argentino, l’ultimo tassello del tridente (ma dove?) giallorosso, Erik Lamela. L’ex baby prodigio dei Millionarios segna col mancino piazzato il suo terzo gol in campionato. Rispetto alla prima stagione in Italia, Erik è a una sola rete dal pareggio di bilancio. La partita si conclude con un sostanziale ko tecnico, evidenziato per di più dall’infortunio di Borriello, che costringe il Grifone a giocare in dieci uomini per gli ultimi dieci minuti della partita. La Roma torna a casa con i tre punti e un quinto posto in classifica, dove la distanza dalla Champions League è di quattro punti. Il rammarico, se così si può definire, è che in questa stagione non vedremo mai la Roma di Zeman. E non è poco.

    Genoa CFC v AS Roma - Serie A
    La squadra festeggia Totti dopo il gol del 2-1 | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Le pagelle di Genoa-Roma 2-4 (21-10-2012)
    Borriello 6: contro la sua ex squadra ci mette il cuore e tanto impegno, ma alla fine è costretto ad assistere impotente alla disfatta dei suoi nuovi compagni di squadra disteso in panchina con una caviglia a pezzi. Sembrava essere la partita perfetta, ma un po’ tutti si sbagliavano.
    Immobile 6: resta in panchina fino a metà del secondo tempo. Decisione quantomeno criticabile quella di De Canio, anche visto l’assolo di cui si rende protagonista l’ex attaccante del Pescara quando si porta a spasso cinque (e dico cinque) giallorossi. Suo l’unico tiro in porta del Genoa nella ripresa.
    Lamela 6,5: non fa nulla di trascendentale rispetto agli altri due compagni di reparto, ma segna la rete che sancisce il definitivo 4-2, spegnendo di fatto le ultime “resistenze” rossoblu. Conferma di non essere l’esterno che vuole Zeman.
    Osvaldo 7,5: ha un fisico straripante per gli avversari e un’innata propensione per il gol. E’ lui la bocca di fuoco della Roma, è lui il calciatore che costringerà Destro ora a sinistra ora in panchina e ora a destra (scusate il gioco di parole ma con Destro siamo sempre in difficoltà).
    Totti 8: Ave Cesare, 36 anni e dimostrarne trenta (apprezzerete il complimento). Non può essere un esterno, ma rimane comunque Francesco Totti. Raggiunge quota 217 reti, superando Altafini e issandosi al terzo posto dei goleador più prolifici nella storia della Serie A. Nothing else?

    Tabellino di Genoa-Roma 2-4
    Genoa: Frey, Granqvist, Bovo, Canini, Moretti, Jankovic, Seymour (17′ st Bertolacci), Kucka, Antonelli, (24′ st Melazzi), Jorquera (8′ st Immobile), Borriello. Allenatore: De Canio
    Roma: Stekelenburg, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, De Rossi, Tachtsidis, Florenzi (32′ st Pjanic), Lamela, Osvaldo (43′ st Bradley), Totti.

    Il video di Genoa-Roma 2-4
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