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  • Europa League, Benfica in finale 30 anni dopo

    Europa League, Benfica in finale 30 anni dopo

    Probabilmente non è un caso che due formazioni provenienti dai giorni della Champions League finiscono per ritrovarsi nella finale di Europa League. Il secondo torneo per importanza del calcio europeo ridà fiato alle ambizioni del Chelsea, la squadra Campione d’Europa in carica (altro…)

  • Champions League, Zenit San Pietroburgo Benfica. Spalletti senza Criscito

    Champions League, Zenit San Pietroburgo Benfica. Spalletti senza Criscito

    Stasera, oltre a Milan – Arsenal, il mercoledì di Champions League, valido per l’andata degli ottavi di finale, mette di fronte Zenit San Pietroburgo – Benfica. Due squadre prime in classifica nei rispettivi campionati nazionali, i russi, momentaneamente fermi per la sosta della Premier Liga, precedono il Cska Mosca di due lunghezze mentre i lusitani, che hanno vinto gli ultimi 8 incontri di campionato, stanno dominando la Primeira Liga staccando l’avversario principale nella lotta al titolo Porto di 5 lunghezze.

    Le due squadre si sono piazzate seconda e prima nei rispettivi gironi, lo Zenit nel gruppo G dietro alla vera sorpresa della fase a gironi Apoel facendo fuori il Porto “spedito” in Europa League, il Benfica invece ha brillantemente vinto il proprio raggruppamento precedendo il Basilea e il colosso Manchester United. Il match, in programma alle 18:00 come consuetudine quando si gioca in Russia, è però a forte rischio viste le rigidissime temperature di San Pietroburgo, si prevedono punte fino a -20°C, con il regolamento Uefa che da la possibilità al direttore di gara di rinviare la partita se la colonnina di mercurio dovesse scendere sotto i 15°C.

    Luciano Spalletti | © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Un ottavo di finale questo che parla anche italiano dal momento che alla guida dello Zenit c’è quel Luciano Spalletti recentemente accostato alla panchina dell’Inter per la prossima stagione. Il tecnico di Certaldo dovrà fare a meno di tre pedine fondamentali quali il portiere Malafeev, il “nostro” Mimmo Criscito e il fantasista portoghese Danny out per il resto della stagione a causa della rottura dei legamenti del ginocchio. I campioni di Russia si schiereranno quindi secondo un 4-2-3-1 con Lombaerts a prendere il posto del terzino ex Genoa a protezione della porta difesa da Zhevnov insieme a Anyukov, Bruno Alves e Hubocan che comporranno la linea difensiva. In mediana ci saranno Shirokov e Denisov mentre a sostegno dell’unica punta Kerzhakov agiranno Semak, Zyrianov e Fayzulin.

    Sul fronte opposto il tecnico Jorge Jesus opterà per un modulo speculare, un 4-2-3-1 che prevede il bomber Oscar Cardozo come terminale offensivo e Gaitan, Aimar e Bruno Cesar sulla trequarti pronti a far male con le loro incursioni, la cerniera di centrocampo sarà formata dal belga Witsel, seguito in estate da diversi club italiani come Fiorentina e Lazio, e da Matic, in difesa, da destra verso sinistra, Maxi Pereira, l’ex Real Madrid Garay, capitan Luisao e Emerson sulla sinistra preferito a Capdevila.

    PROBABILI FORMAZIONI ZENIT SAN PIETROBURGO BENFICA

    ZENIT SAN PIETROBURGO (4-2-3-1): Zhevnov; Anyukov, Bruno Alves, Hubocan, Lombaerts; Denisov, Shirokov; Semak, Zyrianov, Fayzulin; Kerzhakov.
    Panchina: Borodin, Lukovic, Huszti, Rosina, Cheminava, Bystrov, Kanunnikov.
    Allenatore: Spalletti.

    BENFICA (4-2-3-1): Artur; Maxi Pereira, Garay, Luisao, Emerson; Matic, Witsel; Gaitan, Aimar, Bruno Cesar; Cardozo.
    Panchina: Eduardo, Jardel, Rodrigo, Capdevila, Nolito, Nelson Oliveira, Miguel Vitor.
    Allenatore: Jorge Jesus.

  • Sporting Braga – Benfica, derby portoghese per la finale. Probabili formazioni

    Sporting Braga – Benfica, derby portoghese per la finale. Probabili formazioni

    Stasera il Benfica va allo stadio Municipal di Braga per staccare il biglietto per la finale di Europa League prevista a Dublino il prossimo 18 maggio nel nuovissimo Lansdowne Road. Le Aquile dovranno conservare il 2-1 ottenuto all’andata contro uno Sporting Braga rivelazione in Europa che, sotto di due reti, ha riaperto il discorso qualificazione grazie alla rete di Vandinho.

    Per il Benfica c’è in palio l’affascinante finale – derby con il Porto che dovrà solo controllare il 5-1 rifilato al Villarreal nella semifinale d’andata, la formazione di Lisbona scenderà in campo con la coppia d’attacco Saviola – Cardozo, mediana formata da Garcia e Gaitan mentre sulle corsie laterali Luis Filipe e Cesar Peixoto; difesa composta da Maxi Pereira, Luisao, Jardel e Fabio Coentrao a protezione del portiere Roberto.
    Lo Sporting Braga risponde con un 4-2-3-1 affidandosi alla velocità di Alan, Salino e Lima che agiranno dietro l’unoca punta Meyong per scardinare la retroguardia del Benfica mentre Paulao e Vandinho al centro della difesa dovranno contenere le
    offensive di Cardozo e Saviola.

    Probabili formazioni SPORTING BRAGA – BENFICA (ore 21:05)

    SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Artur; Mossoro, Paulao, Vandinho, Silvio; Custodio, Hugo Viana; Alan, Salino, Lima; Meyong.
    Allenatore: Paciencia.
    BENFICA (4-4-2): Roberto; Maxi Pereira, Luisao, Jardel, Fabio Coentrao; Luis Filipe, Garcia, Gaitan, Cesar Peixoto; Saviola, Cardozo.
    Allenatore: Jesus.

  • Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    La Spagna è in semifinale, un risultato storico perchè i campioni d’Europa in carica non erano andati mai oltre i quarti di finale in un Mondiale. Le Furie Rosse hanno la meglio su un Paraguay mai domo al termine di una gara giocata a ritmi altissimi, sia da una parte che dall’altra. Non sono mancate di certo le emozioni in una partita che vede il direttore di gara Batres assegnare due rigori, uno per parte, nel giro di pochi secondi ed entrambi sbagliati, il primo in favore dei sudamericani e sbagliato da Cardozo, poi per la Spagna e fallito al secondo tentativo da Xabi Alonso (il primo era stato messo a segno dal centrocampista ma annullato e fatto ripetere dall’arbitro). E chi poteva sbrogliare una partita così rocambolesca e con le Furie Rosse (oggi in tenuta blu notte) messe in difficoltà dagli avversari per gran parte del match? Proprio lui, David Villa che a 7 minuti dal termine trova il gol che scrive la storia spagnola, il quinto di questo Mondiale e che lo porta in vetta alla classifica marcatori.

    All’Ellis Park di Johannesburg si ammira un buon Paraguay che mette in difficoltà con il suo pressing asfissiante le fonti di gioco spagnole, Xavi e Iniesta su tutti che faticano così ad innescare le giocate di Villa e Torres. Con i sudamericani che non concedono nulla e con il ct iberico Del Bosque che cerca di trovare il bandolo della matassa portando vari accorgimenti tattici alla squadra, l’unica vera occasione del primo tempo è marcata Paraguay: Valdez si smarca in area e mette alle spalle di Casillas ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente dell’attaccante che fa venire i brividi a Villa e compagni.

    Passata la paura, nella ripresa si assiste a qualcosa di clamoroso e forse mai visto: è il 57′ e Piquè trattiene Cardozo in area mentre va per staccare di testa; il direttore di gara non ha dubbi e assegna il penalty che lo stesso attaccante si prende la responsabilità di calciare. Cardozo però si fa ipnotizzare da Casillas che blocca la sfera in tuffo e fa ripartire veloce l’azione di contropiede. Villa velocissimo entra in area di rigore e viene atterrato da Alcaraz: calcio di rigore anche per la Spagna. Sul dischetto si presenta Xabi Alonso che con freddezza spiazza il portiere; l’arbitro però fa ripetere per l’entrata in area di alcuni giocatori. Nuovamente Xabi Alonso contro Villar ma questa volta il portiere sceglie il lato giusto e para la conclusione, sulla respinta si avventa come un falco Fabregas, entrato da pochi minuti al posto di uno spento Torres, che viene travolto dall’estremo difensore sudamericano. Questa volta Batres (sbagliando) non se la sente di dare un’altra massima punizione.

    Le due squadre si spaccano in due, saltano tutti gli schemi e a beneficiarne è lo spettacolo. Del Bosque si gioca la carta Pedro che da la svolta alla partita: il giovane attaccante del Barcellona con le sue accelerazioni mette in difficoltà l’ormai stanca difesa paraguaiana e a 8 minuti dal termine ha la palla gol sui piedi ma anche qui succede l’incredibile: Pedro prende il palo da buona posizione, la sfera respinta dal legno va sui piedi di Villa che prende la mira e conclude con il piatto verso l’angolo più lontano. Palla ancora sul palo, danza sulla linea di porta e colpisce il legno opposto terminando la sua corsa in rete. E’ il gol liberazione che decreta la fine dell’avventura del Paraguay al Mondiale e spedisce dritta la Spagna in semifinale dove se la vedrà con una Germania che fa paura in un gara che sa di rematch della finale dell’Europeo di due anni fa. Le emozioni stasera non sono di certo venute meno.

    Il tabellino
    PARAGUAY – SPAGNA 0-1
    82′ Villa
    PARAGUAY (4-4-2): Villar; Veron, Alcaraz, Da Silva, Morel; Barreto (74′ Vera), Santana, Caceres (84′ Barrios), Riveros; Cardozo, Valdez (72′ Santa Cruz).
    A disposizione: Barreto, Bobadilla, Caniza, Bonet, Benitez, Torres, Ortigoza, Gamarra, Barrios.
    Ct: Martino
    SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol (84′ Marchena), Capdevila; Busquet, Xabi Alonso (75′ Pedro), Xavi, Iniesta; Torres (56′ Fabregas), Villa.
    A disposizione: Valdes, Pepe, Albiol, Marchena, Mata, Arbeloa, Llorentes, Martinez, Silva, Navas.
    Ct: Del Bosque
    Arbitro: Batres (Gautemala)
    Ammoniti: Pique (S), Caceres, Alcaraz, Morel (P)
    Espulsi: nessuno

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  • Mondiali 2010: Paraguay senza patemi d’animo, ora gli ottavi di finale

    Finisce 0-0 a Polokwane tra Paraguay e Nuova Zelanda. Ma il risultato sta benissimo ai sudamericani che si confermano al primo posto nel girone F e passano, con gran merito, agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. La Nuova Zelanda chiude imbattuta il suo Mondiale e si toglie, oltre a questo, la soddisfazione di stare in classifica davanti all’Italia ormai ex Campione del Mondo.

    Gara da sbadigli nella prima mezzora: la sensazione è che il Paraguay voglia fare la partita e decidere il ritmo di gioco, ma, di fatto, gli uomini di Martino si rendono pericolosi solo col perfido destro del capitano Caniza: di poco alto il suo tiro al 19esimo minuto, ancora più pericolosa la seconda conclusione al 29esimo. I neozelandesi fanno piuttosto fatica a superare le strette maglie difensive sudamericane e la situazione non migliora col passare dei minuti: al 35esimo arriva anche il primo tiro nello specchio della porta per i paraguaiani, ad opera di Nelson Haedo Valdez, subito imitato da Cardozo, ma senza successo. I biancorossi, tuttavia, complice la momentanea sconfitta dell’Italia per 1-0 contro la Slovacchia, non hanno fretta a concretizzare quanto creato e le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0.

    La ripresa mette in mostra, fin da subito, una Nuova Zelanda più intraprendente, molto più decisa nel cercare la vittoria per rendere reale un piccolo miracolo sportivo con una storica qualificazione agli ottavi addirittura come prima del girone! E così, bisognosa del vantaggio, costruisce la sua azione più pericolosa già al terzo minuto: percussione da metà campo sul fronte di destra di Elliot e conclusione a lato di poco. Il Paraguay amministra senza grandi difficoltà, ma non esita a portarsi in attacco, con l’immenso capitan Caniza prima e con Cardozo poi: il muro neozelandese regge l’urto e continua a sperare. Al 70esimo minuto Martino rivoluziona il reparto offensivo per garantire più ritmo e copertura ai suoi: Barrios e Benitez sostituiscono Valdez e l’immobile Cardozo. Proprio Barrios, servito da Santa Cruz, va vicino al vantaggio; quindi è lo stesso attaccante del Manchester City a salire in cattedra con un bolide centrale, respinto a pugni chiusi da Paston. Partita giocata più a viso aperto da entrambe le squadre negli ultimi minuti, con gli “All Whites” che ci provano visto il 3-2 slovacco sugli “Azzurri”, ma lo 0-0 non si schioda fino al fischio finale.

    Esultano i sudamericani che prendono primo posto e un cammino più agevole per il prosieguo del torneo, soddisfazione per i neozelandesi che non hanno nulla da rimproverarsi per i 270 minuti giocati nel Mondiale, magari con qualche campione in più la storia sarebbe stata diversa!
    IL TABELLINO
    PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0
    Paraguay (4-3-3): Villar; Caniza, J. C. Caceres, Da Silva, Morel; Vera, V. Caceres, Riveros; Santa Cruz, Cardozo (21’st, Barrios), Valdez (21’st, Benitez). A disposizione: D. Barreto, Bonet, Bobadilla, Veron, Alcaraz, Torres, E. Barreto, Ortigoza, Santana, Gamarra. All.: Martino.
    Nuova Zelanda (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Vicelich, Bertos, Elliott, Lochhead; Fallon, Smeltz, Killen (34’st, Brockie). A disposizione: Moss, Bannatyne, Sigmund, Boyens, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Christie, Wood. All.: Herbert.
    Arbitro: Nishimura (Giappone)
    Marcatori: –
    Ammoniti: V. Caceres (P), Santa Cruz (P), Nelsen (N).

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  • Road to Sud  Africa 2010: IL PARAGUAY

    Road to Sud Africa 2010: IL PARAGUAY

    Presente per la quarta volta consecutiva ad una fase finale della coppa del mondo, il Paraguay è considerato il terzo volto più importante del panorama calcistico sudamericano dopo Brasile e Argentina. Da sempre una formazione ostica, la rappresentativa allenata da Gerardo Martino è stata inserita nel girone insieme alla Nuova Zelanda, alla Slovacchia e alla formazione italiana.

    LA STORIA DEL PARAGUAY AI MONDIALI: Il Paraguay ha partecipato a 8 rassegne mondiali su 18, ma il momento di maggior fortuna della nazionale incominciò a partire dall’edizione messicana del 1986, quando l’Albirroja superò il primo turno dei mondiali sconfiggendo l’Iraq (1-0) e pareggiando contro Belgio (2-2) e Messico (1-1). Sucessivamente venne eliminata agli ottavi dall’Inghilterra 3-0, con doppietta di Lineker al quale venne assegnato il titolo di capocannoniere dei mondiali (6 goal in 5 partite). Il bis viene concesso a Francia ’98, quando il Paraguay passo il primo turno con un bilancio sempre di una vittoria contro la Nigeria per 3-1, e due pareggi contro Spagna e Bulgaria rispettivamente col risultato di 0-0. Agli ottavi però la nazionale dovette arrendersi alla Francia per 1-0, i Blues poi vinceranno l’edizione casalinga. La storia si ripete nei mondiali coreani del 2002, quando la formazione sudamericana perse contro la Germania per 1-0, dopo aver chiuso i gironi da secondi con un bilancio di 1 vittoria, 1 pareggio e 1 sconfitta. Nei mondiali tedeschi del 2006, il Paraguay non riuscì a superare il girone eliminatorio.

    I GIOCATORI PIU’ CELEBRI NELLA STORIA Senza dubbio la miglior formazione schierata dal Paraguay in tutta la sua storia calcistica fu quella dei mondiali francesi del 1998. Tra i giocatori ricordiamo, il portiere goleador, rigorista e battitore di punizioni, José Luis Chilavert. Poi il roccioso centrale difensivo Carlo Gamarra (104 presenze dal 1993 al 206), ricordato anche per il suo passato all’Inter di Cuper e di Zaccheroni. Noti anche Celso Ayala e Francisco Arce, giocatori che insieme a Gamarra andavano completare la superba linea difensiva Paraguaiana in quegli anni. Da citare anche Josè Cardozo, l’attaccante con maggior numero di reti segnate nella storia dell’Albirroja.

    I 30 PRE CONVOCATI PER I MONDIALI 2010: Portieri: Justo Villar (Valladolid/Spagna), Aldo Bobadilla (DIM/Colombia), Diego Barreto (Cerro Porteño/ Paraguay). Difensori: Denis Caniza (León/Messico), Paulo Da Silva (Sunderland/Inghilterra), Claudio Morel Rodríguez (Boca Juniors/Argentina), Julio César Cáceres (Atlético Mineiro/Brasile), Carlos Bonet (Olimpia/Paraguay), Darío Verón (Pumas/Messico), Julio Manzur (Olimpia/Paraguay), Aureliano Torres (San Lorenzo/Argentina) , Antolín Alcaraz (Bruges/Belgio), Marcos Cáceres (Racing/Argentina) Centrocampisti: Edgar Barreto (Atalanta/Italia), Cristian Riveros (Cruz Azul/Messico), Osvaldo Martínez (Monterrey/Messico), Jonathan Santana (Wolfsburg/Germania), Víctor Cáceres (Libertad/Paraguay), Enrique Vera (Liga de Quito/Ecuador), Sergio Aquino (Libertad/Paraguay), Eduardo Ledesma (Lanús/Argentina), Néstor Ortigoza (Argentinos Juniors/Argentina), Marcelo Estigarribia (Newell’s Old Boys/Argentina) Attaccanti: Roque Santa Cruz (Manchester City/Inghilterra), Nelson Haedo (Borussia Dortmund/Germania), Óscar Cardozo (Benfica/Portogallo), Edgar Benítez (Pachuca/Messico), Lucas Barrios (Borussia Dortmund/Germania), Rodolfo Gamarra (Libertad/Paraguay), Jorge Achucarro (Newell’s Old Boys/Argentina)

    I GIOCATORI CHIAVE A guidare i 23 della spedizione mondiale del Paraguay ci sarà sicuramente Oscar Cardozo, attaccante classe ’83, attualmente in forza al Benfica. Il bomber, Benfiquista,nonché capocannoniere del campionato portoghese, è stato nominato l’anno scorso miglior giocatore paraguaiano dell’anno. L’altro giocatore di notevole importanza è l’attaccante del Manchester City Roque Santa Cruz, soprannominato “El Puntero” per la sua grande stazza, e per il suo notevole “senso del goal” che lo ha reso uno dei maggiori capocannonieri della sua nazionale (21 goal in 67 presenze).

    RISULTATI GIRONI DI QUALIFICAZIONE Qualificata come terza nel girone sudamericano, il Paraguay si è tolta alcune soddisfazioni importanti, fra queste spiccano le prestigiose vittorie prima contro il Brasile (2-0) e l’Argentina di Maradona (1-0). Questi importanti successi serviranno per accumulare importante esperienza in ambito internazionale per i giocatori, che fanno della soldidità del gruppo il loro maggior punto di forza. Ecco riportati qui di seguito i la classifica e i risultati del girone del Paraguay:

    Squadra Punti Giocate Vinte Pari Perse Gol fatti Gol subiti Diff. Reti
    Brasile (qualificato) 34 18 9 7 2 34 11 23
    Cile (qualificato) 33 18 10 3 5 32 22 10
    Paraguay (qualificato) 33 18 10 3 5 24 16 8
    Argentina (qualificata) 28 18 8 4 6 23 20 3
    Uruguay (ai playoff) 24 18 6 6 6 28 20 8
    Ecuador 23 18 6 5 7 22 26 -4
    Colombia 23 18 6 5 7 14 18 -4
    Venezuela 22 18 6 4 8 23 29 -6
    Bolivia 15 18 4 3 11 22 36 -14
    Perù 13 18 3 4 11 11 34 -23

    Perù-Paraguay 0-0

    Paraguay-Uruguay 1-0

    Paraguay-Equador 5-1

    Cile-Paraguay 0-3

    Paraguay-Brasile 2-0

    Bolivia-Paraguay 4-2

    Argentina-Paraguay 1-1

    Paraguay-Venezuela 2-0

    Colombia-Paraguay 0-1

    Paraguay-Perù 1-0

    Uruguay-Paraguay 2-0

    Ecuador-Paraguay 1-1

    Paraguay-Cile 0-2

    Brasile-Paraguay 2-1

    Paraguay-Bolivia 1-0

  • Europa League, sedicesimi: Benfica a valanga sull’Herta Berlino

    Europa League, sedicesimi: Benfica a valanga sull’Herta Berlino

    E’ il Benfica la prima squadra a qualificarsi agli ottavi di finale di Europa League. Con la partita di andata terminata 1-1, a Lisbona i portoghesi travolgono l’Herta Berlino sotto una valanga di reti dominando dall’inizio fino alla fine con i tedeschi letteralmente in balia delle Aquile e con il punteggio finale di 4-0 che poteva essere ancora più rotondo.

    Il Benfica, con una grande prestazione di Di Maria che sulla fascia sinistra fa ammattire gli avversari, mette sotto l’Herta e dopo un paio di occasioni mancate passano al 25′ con Aimar che, servito alla perfezione in area di rigore, con un diagonale millimetrico realizza l’1-0.
    Poco più tardi è Saviola a sfiorare il raddoppio ma la conclusione dell’ex Barcellona e Real Madrid coglie la parte alta della traversa con la sfera che si spegne sul fondo.
    In apertura di ripresa Cardozo sigla il 2-0 con un colpo di testa ma con il portiere tedesco Drobny che effettua un’uscita a vuoto consentendo all’attaccante portoghese di depositare in rete.
    Il monologo del Benfica prosegue e al 59′ è Javi Garcia, che all’andata fu autore dell’autogol del pareggio tedesco, a segnare la terza marcatura con un tiro dal limite dell’area per poi calare il poker 3 minuti più tardi ancora con Cardozo che realizza la sua personale doppietta.

    Il Benfica ora attende di conoscere l’avversario da affrontare agli ottavi e che uscirà dallo scontro tra Copenaghen e Marsiglia con i francesi che in Danimarca si sono imposti per 3-1.

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