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  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Avanzano Lakers e Magic

    Ancora un altro “sweep” per gli Orlando Magic, unica squadra imbattuta in questi playoff.
    Atlanta deve cedere il passo nei confronti di una squadra in cui tutto gira a meraviglia.
    Hawks dominati come al solito con il tiro da 3 punti e gara mai in discussione, condotta dall’inizio fino alla fine.
    4 triple a testa per Lewis (17 punti, 6 rimbalzi, 5 assist), Carter (22 punti), e Pietrus (12 punti) con quest’ultimo che nell’intera serie ha infilato 11 tiri dalla lunga distanza. Per gli Hawks è una brutta eliminazione, la fatica prodotta nella serie contro Milwaukee ha inciso in modo determinante. Altra pessima serata al tiro (40%) con un Joe Johnson molto deludente che chiude gara 4 con 5/15 dal campo e la serie con 17/57. Dall’altra parte, Dwight Howard (13 punti, 8 rimbalzi e 4 stoppate) ha sbagliato solo 5 tiri (27/32) nella serie. Bene anche Nelson con 16 punti e 9 assist.

    Dopo l’enorme fatica nel turno precedente contro i Thunder di Kevin Durant in cui si è rischiata fortemente gara 7, i Lakers spazzano via con un “cappotto” i Jazz.
    Nel primo quarto la partita si mantiene su un sottile equilibrio, prontamente spezzato da 2 schiacciate di Shannon Brown a cavallo tra fine primo e inizio secondo periodo. Il +9 Lakers si trasforma in un clamoroso +22 con un Gasol dominante su tutti e 2 i lati del campo che trascina i suoi sul 57-35. Utah non molla e grazie all’inventiva di Williams ritorna sul -5 con la giocata di Boozer nella seconda metà del terzo quarto. Ma è solo un’illusione visto che 2 canestri di Bryant e la tripla di Odom riportano i Lakers sulla doppia cifra di vantaggio. All’inizio del quarto parziale l’esperienza di Fisher porta alla causa 6 punti con una tripla e tre liberi consecutivi. Utah risponde con il solito e mai arrendevole Williams ma le triple di Brown ed il dominatore Gasol di questa gara 4 chiudono l’incontro.
    Lo spagnolo chiude con 33 punti e 14 rimbalzi, Bryant ne segna 32, bene Brown dalla panchina (12 punti) e l’impatto di Odom sulla gara (10 punti). Fondamentale anche l’esperienza di Fisher nei momenti delicati.
    Per i Jazz 21 punti a testa per Williams (ma 0/7 da 3) e Millsap, Miles ne aggiunge 15 e Boozer va in doppia doppia con 10 punti e 14 rimbalzi, ma contro questi Lakers non basta. Onore ad Oklahoma City che nel turno precedente aveva fatto sembrare i campioni un pò bolliti: invece L.A. ha dimostrato il contrario, a dimostrazione che i Thunder se avessero preso qualche altra squadra nel primo turno sarebbero passati perchè è una franchigia in rapida crescita ed una delle più forti della Lega.
    Ad Attendere i gialoviola ora ci sono i Suns per una serie che si presenta veramente interessante.

    Risultati NBA del 10 maggio 2010

    Atlanta Hawks – Orlando Magic 84-98
    –> Atl: Crawford 18, Josh Smith 16, Johnson 14 – Orl: Carter 22, Lewis 17, Nelson 16
    Utah Jazz – Los Angeles Lakers 96-111
    –> Uta: Williams 21, Millsap 21, Miles 15 – Lak: Gasol 33, Bryant 32, Brown 12

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-2
    Magic-Hawks 4-0 (Magic alla Finale di Conference)
    Lakers-Jazz 4-0 (Lakers alla Finale di Conference)
    Suns-Spurs 4-0 (Suns alla Finale di Conference)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Lakers e Magic vanno sul 3-0

    Partita senza storia ad Atlanta dove i Magic spazzano via gli Hawks per la terza gara di fila.
    30 punti il divario, dovuto alle basse percentuali di Atlanta dal campo (35% da 2, 26% dalla lunga distanza) e dal dominio a rimbalzo degli avversari (51-34).
    Top scorer è Rashard Lewis con 22 punti, mentre Howard ne piazza 21 con 16 rimbalzi. Nelson si ferma a quota 14.
    Per gli Hawks gli unici a non arrendersi sono Crawford (22 punti) e Josh Smith (15+11 rimbalzi).
    Gara 4 in programma il 10 maggio potrebbe sancire la matematica qualificazione per la Finale di Conference da parte dei Magic.

    A Salt Lake City gara tiratissima dove i Lakers ancora una volta riescono a spuntarla nel finale. Utah parte forte e nei primi 2 quarti riesce ad allungare facilmente ma i gialloviola sebbene in difficoltà riescono a stare a galla. Il ritorno di Kirilenko permette ai Jazz di riuscire a contrastare meglio gli avversari sui rimbalzi (che alla fine saranno 42-39 per Los Angeles ma senza netto dominio come nelle precedenti 2 gare della serie). La svolta arriva a 8 minuti dala fine del terzo quarto quando un tiro da 3 di Bryant porta L.A per la prima volta in vantaggio sul 60-59. Da quel momento la partita viene giocata punto a punto fino al convulso finale: sul 103-102 per i Laker una tripla di Korver ad 1 minuto dalla fine sembra poter dare l’inerzia dell’incontro ai Jazz che però subiscono la tripla di Bryant per il pareggio a quota 106 a 47 secondi dalla fine. Williams riporta avanti i padroni di casa sul 108-106 ma ancora una tripla di Fisher manda avanti i gialloviola 109-108. Si arriva così agli ultimi 6 secondi sul 111-110 per gli ospiti che hanno il pallone in mano sulla rimessa che può chiudere i conti. Bryant però consegna il possesso ai Jazz sbagliando la rimessa che è preda di Korver. Dell’ultimo tiro si incarica Williams ma senza fortuna tocca il ferro, il rimbalzo è per Matthews che corregge ma quando tutto sembra andare per il verso giusto incredibilmente la palla esce e i Lakers portano a casa il punto del 3-0. Ottimo Bryant con 35 punti, ben assisstito da artest e Fisher (20 punti). Gasol solito dominatore sotto i tabelloni (14 punti e 17 rimbalzi, quasi la metà di L.A.).
    A Utah non sono bastati un grande Williams (28 punti) e un ottimo Korver (23) con Boozer che ha aggiunto 14 punti e 14 rimbalzi.
    Gara 4 in programma lunedì ma ormai la Finale di Conference aspetta solo l’ufficialità perchè sarà tra Lakers e Suns.

    Risultati NBA dell’8 maggio 2010

    Atlanta Hawks – Orlando Magic 75-105
    –> Atl: Crawford 22, Josh Smith 15, Horford 11 – Orl: Lewis 22, Howard 21, Nelson 14
    Utah Jazz – Los Angeles Lakers 110-111
    –> Uta: Williams 28, Korver 23, Boozer 14 – Lak: Bryant 35, Artest 20, Fisher 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-1
    Magic-Hawks 2-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 3-0

  • NBA: Ecco il miglior quintetto della stagione

    Sono stati resi noti i migliori quintetti NBA.
    Sostanzialmente non ci sono sorprese, con i migliori giocatori attualmente nella Lega a ricoprire i rispettivi ruoli.

    Come guardie sono stati selezionati Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers e Dwyane Wade dei Miami Heat, come ali Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder e LeBron James dei Cleveland Cavaliers e come centro Dwight Howard degli Orlando Magic.

    James è alla terza stagione consecutiva nella prima migliore squadra ed ha anche superato Larry Bird come migliore ala piccola in assist messi a referto in una singola stagione con la media di 8.6 in questa annata. Il numero 23 è anche stato nominato Giocatore della Eastern Conference per quattro volte questa stagione (e per di più consecutive tra novembre e febbraio) vincendo il secondo MVP di seguito.
    Howard, anche lui selezionato per la terza volta consecutiva è il primo a guidare il campionato sia in rimbalzi che in stoppate ed ha realizzato in questa stagione la bellezza di 64 doppie doppie di cui tre con 20punti e 20rimbalzi. Lui e James hanno ottenuto l’unanimità dei voti per il primo quintetto con 122 voti su 122.
    Bryant invece, selezionato per la quinta volta consecutiva, ne ha collezionate otto in carriera. Arrivato quarto in campionato per punti segnati (27 di media) con 5.4 rimbalzi e 5 assist è inoltre il secondo giocatore attivo insieme a Shaquille O’Neal con più presenze nel primo quintetto dietro solo a Duncan che ne ha collezionate nove.
    Durant, vera sorpresa stagionale, è invece al suo primo miglior quintetto dopo essere stato il giocatore più giovane a vincere la classifica dei marcatori con 30.1 punti di media per partita. Durant è stato anche giocatore del mese ad aprile dopo aver fatto almeno 30 punti in sette partite consecutive. Stagione straordinaria per il talento dei Thunder che ha bruciato tutte le tappe diventando in sole 3 stagioni una delle stelle più luminose del palcoscenico della NBA secondo solo all’irraggiungibile James.
    Al suo secondo miglior quintetto di fila, invece, Wade che assieme al solito LeBron James è l’unico dei vincitori del miglior quintetto NBA a comparire nella top 10 per punti, assist e rimbalzi con le medie di 26.5 punti, 6.5 assist e 4.8 rimbalzi a partita.

    Nel secondo miglior quintetto invece troviamo 2 giocatori di Phoenix (Stoudemire e Nash, segno di quanto abbia operrato bene il G.M. Steve Kerr nella costruzione della squadra che è tornata agli antichi splendori), poi una superstar come Melo Anthony e 2 grandissimi atleti come Deron Williams e Dirk Nowitzki.

    Di seguito riportiamo i 3 migliori quintetti con i voti ottenuti in totale tra parentesi:

    Primo quintetto All-NBA: LeBron James, Cleveland Cavaliers (610 punti); Kevin Durant, Oklahoma City Thunder (579 punti); Dwight Howard, Orlando Magic (610 punti); Kobe Bryant, Los Angeles Lakers (604 punti); Dwyane Wade, Miami Heat (520 punti)

    – Secondo quintetto All-NBA: Carmelo Anthony, Denver Nuggets (321 punti); Dirk Nowitzki, Dallas Mavericks (356 punti); Amar’è Stoudemire, Phoenix Suns (239 punti); Steve Nash, Phoenix Suns (366 punti); Deron Williams, Utah Jazz (343 punti)

    – Terzo quintetto All-NBA: Tim Duncan, San Antonio Spurs (125 punti); Pau Gasol, Los Angeles Lakers (94 punti); Andrew Bogut, Milwaukee Bucks (149 punti); Joe Johnson, Atlanta Hawks (118 punti); Brandon Roy, Portland Trail Blazers (87 punti)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando non si ferma, battuti ancora una volta gli Hawks

    Orlando continua nella sua marcia inarrestabile e colleziona la sesta vittoria di fila nella post season senza aver mai perso, unica squadra ad essere imbattuta.
    Gara che ha visto 2 protagonisti principali, ovvero Dwight Howard e Vince Carter: il centro guida la sua squadra nel primo quarto con 18 punti e 5 rimbalzi, la guardia nel quarto periodo si scatena e chiude il conto a favore dei neroazzurri.
    Alla fine i punti per Howard saranno 29 con 17 rimbalzi, per Carter invece 24. Determinanti come sempre Jameer Nelson e Rashard Lewis con 20 punti per entrambi. Pietrus porta il suo solito contributo sia in attacco con 13 punti a referto, che in difesa.
    Gli Hawks hanno cercato di restare sempre in partita e ci sono riusciti fino a quando Orlando ha deciso che era il momento di chiudere il match. Passi avanti incoraggianti dopo la terrificante gara 1 dove Atlanta è stata sommersa sotto 43 punti di scarto, la peggiore sconfitta per la franchigia della Georgia nella storia dei playoff. Horford è parso più vivo e pronto ad affrontare il dirimpettaio Howard, visto che dopo la bruttissima partita precedente si è riscattato con una doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi. Bene anche Crawford dalla panchina autore di 23 punti. Josh Smith ha segnato 18 punti e Johnson 19, ma è mancato l’apporto della panchina che ad esclusione di Crawford ha avuto solo 2 punti di Collins. Troppo poco per riuscire ad impensierire Orlando. Serie che per le prossime 2 partite si sposta in Georgia, con i “Falchi” che sono costretti a riaprire la serie.

    Orlando Magic – Atlanta Hawks 112-98
    –> Orl: Howard 29, Carter 24, Lewis 20, Nelson 20 – Atl: Horford 24, Crawford 23, Johnson 19

  • NBA: James con il solito dolore al braccio, Bynum non vuole operarsi

    Non accenna a diminuire il dolore al braccio destro di LeBron James che per precauzione è stato sottoposto a nuovi esami. Per questo motivo il numero 23 dei Cavs ha saltato l’ultimo allenamento.
    LBJ si è sottoposto ancora ad un altra radiografia al gomito in quanto il dolore è ancora presente e alquanto fastidioso (in gara 2 contro i Celtics si è notato che qualcosa non andava, vedendo alcune sue giocate).
    Coach Mike Brown ha cercato di distogliere le attenzioni dei suoi nei confronti della sua superstar:

    Ho detto ai miei ragazzi di pensare a quello che è successo in gara 2 e come risollevarci“.

    In merito alle condizioni fisiche di James, Brown non ha voluto indagare:

    Mi fido dello staff medico e dei giocatori, non voglio sapere niente“.

    A parlare è stato anche il primo alfiere di James, Mo Williams, un fantasma in gara 2 con soli 4 punti a referto, che ha dichiarato:

    Lui non dice mai nulla, anche se il dolore fosse stato insopportabile, avrebbe giocato. Non andate a chiedergli se vuole riposare o sedersi in panchina. Dobbiamo comunque pensare a noi e dare di più cosicché non lo costringeremo a fare numeri e forzare ulteriormente la situazione del suo gomito

    James scenderà in campo in gara 3 a Boston, la corsa al titolo è più importante di qualsiasi altra cosa.

    Il centro dei Los Angeles Lakers Andrew Bynum soffre, come già detto nei giorni scorsi, di una microfrattura al menisco del ginocchio destro, ma rifiuta l’operazione.
    Malgrado i medici abbiano consigliato al giocatore di sottoporsi al trattamento, facendogli capire quanto sia necessario onde evitare guai peggiori vista la situazione molto delicata delle sue ginocchia, Andrew non vuole perdere tempo:

    Stringerò i denti e giocherò, posso sopportare il dolore, per l’operazione ci sarà tempo dopo!

    Aggiungendo infine:

    Il medico mi ha assicurato che non rischio seri problemi (ma qui abbiamo qualche dubbio!), quindi finché il dolore non sarà irresistibile, io giocherò“.

    Decisione veramente rischiosa e pericolosa per l’ex allievo di Kareem Abdul-Jabbar che già in passato ha avuto problemi di non poco conto col ginocchio.

    Sempre a proposito di Lakers, i rivali dei gialloviola nelle semifinali di Western Conference, gli Utah Jazz hanno reso noto che Andrei Kirilenko potrebbe rientrare già dalla prossima gara contro i campioni in carica che si disputerà sul parquet amico di Salt Lake City. Il recupero del russo è importantissimo visto che Okur, infortunatosi nella serie contro Denver, ha finito la stagione per la rottura del tendine d’achille e il reparto lunghi piange, messo sotto tra l’altro dai lunghi di Los Angeles nelle prime 2 gare della serie. Gara 3 sarà vitale per i Jazz che sperano nel recupero di Kirilenko per avere qualche chance in più di battere gli avversari.

    A proposito di infortuni, si registra un problema alla caviglia per Mickael Pietrus degli Orlando Magic.
    Il francese si è slogato la caviglia destra in un allenamento. Non è la prima volta in stagione che l’ex Golden State si sloga la caviglia, nella prima occasione fu costretto a saltare 3 partite, in questi playoff l’ala viaggia a 9.0 punti, 1.30 rimbalzi e 0.3 assist in 18.8 minuti d’impiego medio.

  • NBA: I migliori quintetti difensivi. Manca Ron Artest

    Sono stati resi noti i 2 migliori quintetti difensivi della regular season 2009-2010.

    All’ufficialità dei risultati ci sono state molte polemiche per via dell’esclusione di qualche giocatore che sicuramente avrebbe dovuto aver maggiore considerazione.

    Il migliore quintetto difensivo dell’anno ha la presenza del miglior difensore della stagione ovvero il centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Come Ali sono stati selezionati LeBron James dei Claveland Cavaliers e Gerald Wallace dei Charlotte Bobcats. Guardie invece sono Rajon Rondo dei Boston Celtics e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers.

    Il secondo quintetto difensivo invece vede la presenza di Tim Duncan dei San Antonio Spurs come centro, di Josh Smith degli Atlanta Hawks e Anderson Varejao dei Cleveland Cavaliers come ali, e di Dwyane Wade dei Miami Heat e Thabo Sefolosha degli Oklahoma City Thunder come guardie.

    Stupisce che non sia stato inserito in nessuno dei 2 quintetti uno dei migliori difensori dell’NBA, ovvero Ron Artest dei Lakers, cifre alla mano che dicono e confermano che è il difensore che concede la minor media punti per tiro al suo diretto avversario. E anche vedendolo in azione nelle immagini di regular season non ci sarebbero dubbi nel dire che è il prototipo di difensore modello!
    Stupisce l’inserimento di Wade che proprio difensore non è, così come le altre 2 super stelle James e Bryant, che alzano il loro livello di difesa solo nei playoff. Rondo probabilmente è stato premiato perchè è il miglior ruba palloni della Lega ma deve crescere ancora molto come applicazione difensiva. Sefolosha sarebbe il secondo migliore difensore dopo Artest ma non è riuscito a prendere posto nel primo quintetto, così come Josh Smith che fa della difesa il suo vero marchio di fabbrica, uno dei pochi assieme ad Artest capace di arginare lo strapotere di LeBron James. Escluso un’altro specialista come Shane Battier degli Houston Rockets. Insomma le polemiche non sono mancate!

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando distrugge Atlanta, Bryant porta i Lakers sul 2-0

    Gara 1 tra Magic ed Hawks finisce con una disfatta per gli ospiti, sommersi sotto 43 punti di scarto. Margine che tocca anche il massimo sul +46 per i padroni di casa che devono tenere testa ad Atlanta solo nel primo periodo terminato 25-23. Nei successivi 2 periodi però la pessima giornata al tiro dei ragazzi di Woodson (34%) e la grande difesa di Orlando fanno si che i rossoblu della Georgia mettano assieme solo 21 punti. Dominio sotto i tabelloni per i neroazzurri della Florida (53-35 a rimbalzo, 56-34 i punti nel pitturato), con un Howard tornato a grandi livelli (21 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate). Buono l’apporto di Carter e Nelson rispettivamente con 20 e 19 punti. Horford, come al solito quando si trova davanti centri di assoluto livello, fornisce una prova a dir poco imbarazzante con 4 punti (1/7 dal campo) e 6 miseri rimbalzi. Solo 3 uomini in doppia cifra per Atlanta: Josh Smith 14, Johnson 10 e Pachulia 12. Gara 2 è in programma giovedì 6 maggio sempre all’Amway Arena di Orlando.

    I Lakers battono nuovamente i Jazz e si avvicinano all’ennesima finale di Conference. Gara senza storia perchè i gialloviola ne tengono il comando per tutta la durata, tranne nel quarto quarto quando Utah si rifà minacciosa arrivando sul -4.
    Ma qui Kobe Bryant si ritrova nella fase preferita della sua partita e la chiude segnando 8 punti. Alla fine saranno 30 i punti per il numero 24, ben supportato da Gasol (22 punti e 15 rimbalzi) e Bynum (17+14 rimbalzi e 4 stoppate). Bene anche Artest con 16 punti e Odom in doppia doppia da 11 punti e 15 rimbalzi (con 4/4 dal campo). Ai Jazz non bastano i 26 punti e 11 rimbalzi di Millsap e i 20 e 12 rimbalzi di Boozer. Ottimo Miles che chiude anche lui a quota 20 punti, mentre Williams passa una serata un pò anonima mettendo a referto 15 punti e 9 assist. Ora si va tutti a Salt Lake City e se Utah vorrà riaprire la serie sarà costretta a vincere entrambe le partite. Gara 3 è in programma sabato 8 maggio.

    Risultati NBA del 4 maggio 2010

    Orlando Magic – Atlanta Hawks 114-71
    –> Orl: Howard 21, Carter 20, Nelson 19 – Atl: Josh Smith 14, Pachulia 12, Johnson 10
    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 111-103
    –> Lak: Bryant 30, Gasol 22, Bynum 17 – Uta: Millsap 26, Boozer 20, Miles 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 1-0

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando Magic – Atlanta Hawks

    Questa sfida dovrebbe presentare parecchi fattori di equilibrio. Tuttavia se si esaminano i precedenti nella regular season il confronto è decisamente dalla parte dei Magic, che conducono per 3 a 1. L’unica vittoria Hawks è stata inoltre vinta da un buzzer beater di Josh Smith che con un rimbalzo volante ha siglato l’86 a 84 finale a fronte di 3 vittorie nette a favore di Orlando, con uno scarto medio di oltre 22 punti che dimostrano la superiorità della squadra della Florida in questa stagione.
    Nei quattro confronti Howard, che non ha mai avuto problemi di falli commettendone al massimo 4, ha avuto una media di 16.8 rimbalzi a fronte di una media di 13.2 in totale e ha dato 3.5 stoppate, contro le 2.8 di media stagionale.
    Il confronto coi lunghi di Atlanta è stato quindi vinto dal centro di Orlando, che con il gioco molto profondo di Horford e Smith ha potuto dare il meglio di se in difesa. Il conto generale dei rimbalzi è stato comunque a vantaggio della squadra di Van Gundy, che ne ha raccolto, in 4 gare, ben 189, contro i 148 di Atlanta, ovvero in media più di 10 rimbalzi in più degli avversari.
    Cifre che sanciscono le difficoltà di Joe Johnson e compagni di limitare l’onda d’urto dei lunghi Magic. L’unica vittoria di Atlanta è arrivata tenendo i Magic sotto i 90 punti e dando ad Howard meno spazio e tenendolo a percentuali inusuali per lui solitamente sopra il 50%. Per poter giocarsela nella serie Atlanta dovrà fare tesoro di questa esperienza e chiudere bene gli spazi in area come nella partita del 24 marzo.
    Da esaminare anche un altro fattore, ovvero i giorni di riposo: ben 9 quelli di Orlando senza giocare essendosi sbarazzata dei Bobcats con un secco 4-0. Atlanta ha invece giocato fino a 48 ore fa, portata a gara 7 dai miracolosi e sorprendenti Milwaukee Bucks. C’è chi dice che sarebbe meglio non perdere il ritmo partita e propende per un vantaggio Hawks, chi invece dice che il riposo è oro colato e sancisce una vittoria della serie dei Magic. Resta il fatto che gli Hawks sono una squadra piuttosto giovane e atletica che non ha problemi a recuperare lo sforzo di una gara di playoff in 2 giorni, anche in considerazione del fatto che Gara7 contro i Bucks non ha richiesto uno sforzo molto elevato e possono quindi presentarsi a Gara1 in ritmo senza essere scarichi mentalmente o fisicamente.
    Dal canto suo Orlando ha potuto preparare le migliori soluzioni tattiche per affrontare l’avversario nel secondo turno, con Van Gundy che ha potuto studiare ogni singola debolezza degli Hawks per poterne trarre vantaggio. Vedremo solo sul campo chi avrà ragione.

    I Magic hanno trovato l’apporto, finalmente, di Jameer Nelson in questi playoff, e con il gioco interno di Howard restano una delle squadre più difficili da fermare: un mix di “dentro-fuori” che se attuato con perizia risulta devastante. Se si decide di dare la palla dentro il pitturato, Dwight Howard risulta letale visto il suo strapotere fisico. Se la palla viene fatta girare sugli esterni, i Magic hanno giocatori che risultano pericolosissimi nel tiro dalla lunga distanza come Vince Carter, Jameer Nelson, Rashard Lewis, J.J. Redick, Matt Barnes, Jason Williams e Mickael Pietrus. E quando queste 2 armi funzionano assieme praticamente Orlando diventa imbattibile.
    Atlanta ha un enorme livello di talento di squadra ma contro i Bucks si sono viste difficoltà inaspettate segno che non sempre il talento, senza il duro lavoro, riesce a pagare. Se si vuole estrometterre i Magic dalla post season tutto dovrà essere perfetto e girare per il meglio altrimenti saranno dolori veri per i “Falchi”.

    I Magic dovrebbero scendere in campo con questo quintetto: Jameer Nelson e Vince Carter come guardie, Rashard Lewis e Matt Barnes come ali e Dwight Howard come centro. Dalla panchina potrebbero risultare decisivi il francese Mickael Pietrus (gran difensore e buon attaccante) Marcin Gortat come cambio di Howard, J.J. Redick tiratore terrificante e Jason Williams a portare tanta esperienza quando conta. Ricordiamo che la panchina dei Magic è stata la migliore nella regular season assieme a quella dei Cavs.
    Probabilmente il quintetto di partenza per gli Hawks sarà questo: Joe Johnson e Mike Bibby come guardie, Marvin Williams e Josh Smith come ali e Al Horford come centro. Dalla panchina Jamal Crawford (sesto uomo dell’anno e pericolosissimo interprete del doppio ruolo di playmaker e guardia tiratrice), Maurice Evans e il veterano Joe Smith daranno il loro contributo ad una squadra che ha come unico limite qualche sconfitta di troppo in trasferta dovuta ad un timore reverenziale che a scorrere il roster dei “Falchi” e il talento di squadra non avrebbe modo di esistere. Anche Pachulia potrebbe essere utile per spendere qualche fallo su Howard.

    Chiavi della serie saranno il confronto tra Josh Smith (inarrivabile come fisicità messa sul parquet) e Rashard Lewis: 2 modi differenti di interpretare il ruolo di ala grande, ma importantissimi nell’economia di squadra. Poi il confronto tra Horford e Howard: in regular season il centro dei Magic ha letteralmente asfaltato e distrutto il centro degli Hawks che è chiamato ad una pronta maturazione se vuole dare qualche chance alla sua squadra di passare il turno. Le percentuali dall’arco di Vince Carter potrebbero far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte. Da non sottovalutare anche il confrontro tra coach: Van Gundy ha dimostrato di essere arrivato ad un ottimo livello, Woodson, al contrario, nella serie contro i Bucks, ha mostrato molte lacune e il suo rivale Scott Skiles è uscito nettamente vincente dal duello. Dovrà rimediare in questa serie contro i Magic per elevare la sua reputazione.

    Si parte stanotte alle 8.00 pm (le 2 in Italia)

    Game 1 martedì 4 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (2.00 orario italiano)
    Game 2 giovedì 6 maggio 2010 8.00 PM Hawks @ Magic (le 2.00 in Italia)
    Game 3 sabato 8 maggio 2010 5.00 PM Magic @ Hawks (le 23.00 in Italia)
    Game 4 lunedì 10 maggio 2010 8.00 PM Magic @ Hawks (2.00 orario italiano)
    Game 5 se necessaria mercoledì 12 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire
    Game 6 se necessaria venerdì 14 maggio 2010 Magic @ Hawks orario da definire
    Game 7 se necessaria domenica 16 maggio 2010 Hawks @ Magic orario da definire

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: I pronostici

    I pronostici delle semifinali di Conference dei playoff 2010:

    EASTEN CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 4-0
    Magic-Hawks 4-2

    WESTERN CONFERENCE:

    Lakers-Jazz 2-4
    Suns-Spurs 4-1

  • Kobe Bryant regna nel merchandising NBA

    Kobe Bryant per il secondo anno consecutivo è in testa per quanto riguarda la vendita di magliette nel mondo NBA.
    La maglia numero 24 gialloviola è ancora la più venduta stando alle stime ricevute dalla Lega.

    LeBron James anche per questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto e della “medaglia d’argento”, sebbene oramai sia lui il dominatore riconosciuto dell’NBA. Il numero 23 di Cleveland paga il fatto di non giocare in un mercato imponente dal punto di vista economico come Los Angeles o New york o ancora Boston o Chicago.

    Gradino più basso del podio per la maglia numero 5 di Kevin Garnett dei Boston Celtics, anche se a livello diprestazioni ormai l’ex T-wolves pare avviato sul viale del tramonto.

    Sorprende Derrick Rose di Chicago che si piazza al quarto posto assoluto, davanti persino ad un fenomeno quale Dwyane Wade dei Miami Heate ad una stella in divenire come Dwight Howard degli Orlando Magic. Settimo posto per Chris Paul dei New Orleans Hornets, a lungo infortunato quest’anno, ottavo per Paul Pierce sempre dei Celtics.
    New entry alla nona posizione con Kevin Durant, nuovo fenomeno degli Oklahoma City Thunder, laureatosi quest’anno miglior marcatore della Lega e più giovane atleta a riuscire nell’impresa nella storia del basket americano.
    Chiude la top ten la divisa numero 15 di Carmelo Anthony dei Denver Nuggets dopo che lo scorso anno era sprofondato in 15esima posizione

    Per quanto riguarda i team il merchandising premia i Lakers, seguiti da Celtics, Cavs, Bulls e New York Knicks.

    Ecco la classifica delle maglie:

    1) Kobe Bryant (LAL)
    2) LeBron James (CLE)
    3) Kevn Garnett (BOS)
    4) Derrick Rose (CHI)
    5) Dwight Howard (ORL)
    6) Dwyane Wade (MIA)
    7) Chris Paul (NOH)
    8 ) Paul Pierce (BOS)
    9) Kevin Durant (OKC)
    10) Carmelo Anthony (DEN)

    Ecco la classifica per team:

    1) Los Angeles Lakers
    2) Boston Celtics
    3) Cleveland Cavaliers
    4) Chicago Bulls
    5) New York Knicks