Tag: Olimpiadi

  • Fenomeno Damiao, Brasile-Messico finale Olimpiadi calcio

    Fenomeno Damiao, Brasile-Messico finale Olimpiadi calcio

    Avevate dubbi? Noi sinceramente pochi, anche perché le Olimpiadi di calcio avevano già dato in termini di surprise. Stavolta la sorte non poteva giocare brutti scherzi alle due Nazionali che più di ogni altra sono riuscite a far divertire il pubblico inglese. Una squadra, il Messico, di cui si fa ogni volta fatica a capire il modulo tattico (forse perché un reale numero non c’è), caratteristica che pone i centroamericani sopra il gradino dell’imprevedibilità. Il collettivo è ciò che fa la differenza, terzini che spingono come ali, difensori che ricoprono il ruolo di centrocampisti, e classe lì davanti da vendere. Dall’altra c’è la superpotenza, il Brasile, costruito intorno a Oscar e Neymar, con uno splendido finalizzatore, Leandro Damiao, attuale capocannoniere del torneo con 6 reti.

    MESSICO-GIAPPONE  3-1 – Il dilemma che attanagliava i tifosi alla vigilia è stato presto risolto: Kensuke Nagai gioca, nonostante fosse stato costretto ad uscire anzitempo nell’incontro dei quarti contro il Senegal per infortunio. E proprio Nagai ieri è stato l’ombra di se stesso, forse condizionato da quell’infortunio di tre giorni fa. Il Giappone ha pagato cara la sua “assenza”, perché ieri serviva qualcosa di più che una pur lodevole organizzazione tattica, che per buona parte del primo tempo era riuscita a imbrigliare la manovra del Messico. Tutto merito del vantaggio iniziale di Otsu dopo 10′ minuti, con i binari della gara impostati sulle frequenze nipponiche. Però i verdi non sono tipi da sciogliersi come neve al sole. Ieri l’avevamo chiamato, lui ha risposto puntualmente presente. Quel Marco Fabian, rimasto a secco fino ad ora, ieri ha recitato il ruolo di protagonista assoluto del match, sia per il gol del pareggio, sia perché con le sue giocate ha destabilizzato spesso e volentieri la difesa avversaria. Nella ripresa il Messico saluta tutti e se ne va. E’ il minuto 65′ quando Peralta trova un angolo impossibile per la rete del 2-1. La risposta del Giappone non si fa attendere, ma ha il demerito di essere concentrata nello spazio di dieci minuti. Poi è di nuovo e solo Messico, che proprio nei minuti di recupero realizza il terzo gol dell’incontro, con il neo entrato Cortes (assist di tacco da parte di Peralta).

    leandro damiao | ©Stanley Chou/Getty Images

    BRASILE-SUD COREA 3-0 – Cinque vittorie su cinque e una finale da molti pronosticata prima che i verdeoro atterrassero a Londra. In fondo il roster parlava da sé, troppo superiore a qualsiasi Nazionale approdata ai Giochi. Anche ieri Golia ha trionfato, tre reti, ancora doppietta per Leandro Damiao, il quale se prima aveva una valutazione intorno ai 25 milioni di euro, ora crediamo che non si muoverà dall’Internacional per meno di 35. Per onor di cronaca bisogna sottolineare come in realtà i primi minuti del match siano stati a favore degli avversari orientali, salvo poi giungere come la lieta novella del mattina Romulo, autore dell’1-0 al 38′. Nel secondo tempo Damiao si è vestito da becchino e ha letteralmente seppellito il match, inchiodandolo sul definitivo 3-0.

    Una domanda sorge spontanea: chi può fermare questo Brasile? Chi crede agli alieni forse una risposta ce l’ha già, ma se la tiene per sé. Appuntamento fra 3 giorni, sabato alle ore 16, quando Londra incoronerà il suo Re. Brasile o Messico, la prima volta non si scorda mai.

    HIGHLIGHTS DI BRASILE SUD COREA
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    LA VITTORIA DEL MESSICO SUL GIAPPONE
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    SPECIALE OLIMPIADI DI LONDRA 2012

  • Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Un infortunio che si ripete come una maledizione: è questo ciò che è successo nella batteria di qualificazione nei 110hs di oggi all’ostacolista Liu Xiang, Campione Olimpico ad Atene 2004. La sua gara si è infatti conclusa pochi metri dopo la partenza, come accadde a Pechino 2008 quando, davanti ad un pubblico accorso solo per lui allo stadio, diede forfait per un problema al tendine d’Achille. Stamattina stessa gara e stesso numero di pettorina: un 1356 che sembra portare alquanto sfortuna all’atleta cinese che, mentre stava per superare il primo ostacolo, è caduto di peso sulla pista infortunandosi la gamba destra.

    La gara è ovviamente continuata ma tutti gli occhi dei presenti erano puntati su Liu Xiang che, ancora una volta, si è visto costretto a raggiungere il traguardo percorrendosi tutto il tratto saltellando: nei metri finali sono poi stati il britannico Andrew Turner e lo spagnolo Jackson Quinonez ad aiutare l’atleta cinese a chiudere la sua gara per poi farlo salire su di una sedia a rotelle per raggiungere gli spogliatoi.

    Liu Xiang © Ezra Shaw/Getty Images

    Un incubo che si ripete quindi per lo sfortunato atleta che, dopo l’infortunio subito a Pechino 2008, fu sottoposto ad un intervento negli Stati Uniti che lo costrinse a ripartire da zero: nonostante questo però Liu Xiang riuscì a tornare ai livelli di sempre grazie alla determinazione con cui tornò ad allenarsi e, proprio l’anno scorso, conquistò la medaglia d’argento ai Mondiali. Un lavoro che ad oggi sembra tempo buttato al vento: i medici dello staff cinese hanno infatti confermato che l’atleta è ricaduto nella stessa rottura del tendine d’achille di quattro anni fa, complice anche il troppo allenamento disputato per arrivare pronto a Londra 2012.

    Ma quello che più ha lasciato a bocca aperta tutti i presenti è stato il gesto che l’atleta cinese ha fatto prima di lasciare la pista: dopo essersi infortunato infatti Liu Xiang è andato a baciare l’ostacolo, come se fosse l’addio ad un oggetto che ha fatto parte della sua vita per tanti anni. L’ennesima caduta farà sicuramente riflettere a lungo l’ostacolista cinese che ci penserà due volte prima di tornare in pista.

    Importante passaggio in semifinale invece per l’azzurro Emanuele Abate che, nonostante il problema ai blocchi dove ha discusso con un giudice per la posizione dei piedi, è riuscito a ritrovare la concentrazione e a centrare la qualificazione al turno successivo grazie al tempo finale di 13″46, che gli ha permesso di essere ripescato tra i 24 che cercheranno di conquistarsi un posto in finale nella gara di domani.

    VIDEO LA CADUTA DELL’EX CAMPIONE OLIMPICO LIU XIANG

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Sally Pearson ostacoli d’oro, Ukhov vola in cielo nell’alto

    Sally Pearson ostacoli d’oro, Ukhov vola in cielo nell’alto

    Altra bellissima serata allo stadio olimpico londinese, pista bagnata da una leggera ma fastidiosissima pioggia che comunque non ha impedito agli atleti di realizzare tempi e misure importanti nelle finali dei 100 ostacoli donne e nell’alto uomini.

    L’australiana Sally Pearson fa suoi i 100 ostacoli superando con il record olimpico di 12”35, l’americana vincitrice a Pechino Harper con l’altra americana Wells a chiudere un podio della finale dei 100 ostacoli più veloce della storia.

    Il pazzo russo Ivan Ukhov dimostra finalmente tutto il suo talento e questa volta, gareggiando sobrio e non ubriaco come fece in passato, vola a 2.38m relegando l’americano Kynard al secondo posto e bronzo al canadese Drouin. Nella finale del disco il tedesco Robert Harting, campione del mondo a Berlino e Daegu ma quarto quattro anni fa a Pechino, si dimostra per l’ennesima volta animale da gara centrando la misura di 68.27 al penultimo lancio beffando per pochi centimetri l’iraniano Ehsan Hadadi (68.18), al comando dall’inizio e alla fine argento, prima medaglia olimpica per il suo Paese. Il primato stagionale (68.03) consente al campione uscente Gerd Kanterdi assicurarsi il bronzo.

    Sally Pearson, regina dei 100 ostacoli ©Jamie Squire/Getty Images

    Altra mazzata paurosa per il Kenya che si presentava nella finale dei 1500m con tre atleti e tutti i favori del pronostico sulle spalle di Asbel Kiprop. Kiprop è letteralmente un fantasma in finale arrivando in ultima posizione con il titolo che viene vinto dall’algerino Taoufik Makhloufi, al secondo posto lo statunitense Leonel Manzano, terzo e bronzo il marocchino Abdalaati Iguider.

    In mattinata sanguinose batterie dei 110 ostacoli uomini che hanno visto tante cadute rovinose con su tutte quella del cinese Liu Xiang, favorito numero alla vigilia, che si dimostra ancora paurosamente iellato nelle competizioni a cinque cerchi.

    In casa Italia buonissime notizie dal salto triplo con Daniele Grego e Fabrizio Donato che staccano il biglietto per la finale, Marzia Caravelli ci ha provato nella semifinale dei 100 ostacoli ma non riesce a finire la gara incocciando sul quinto ostacolo, bene Emanuele Abate in semifinale nei 110 ostacoli e nelle batterie dei 5.000m, finale anche per Elena Romagnolo.

  • Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    In una giornata alquanto grigia per lo sport italiano, a fare tornare il sole ci pensa Josefa Idem: la quarantasettenne canoista azzurra è infatti riuscita a centrare la sua ottava finale ai Giochi Olimpici, andando a vincere la semifinale con un 1’52″232 che le ha consegnato il settimo tempo valido per la gara di giovedì dove potrà giocarsi una medaglia nella finale della canoa K1 500. Così facendo l’ex atleta tedesca entra nella storia essendo l’unica donna ad aver raggiunto questo traguardo: Los Angeles 1984, Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono infatti le Olimpiadi nelle quali l’atleta azzurra ha conquistato una finale. Importante anche il dato che stabilisce che Josefa Idem dal 1996 è sempre riuscita a salire sul podio, conquistando una medaglia d’oro, due argenti ed un bronzo.

    E nella gara di giovedì che si disputerà alle 11.08 italiane, l’italo-tedesca scenderà in acqua per conquistare quell’oro che proprio a Pechino 2008 gli fù negato per soli 4 millesimi di secondo. A vincere infatti in quella finale maledetta fu l’ucraina Usypenko-Radomska, che per un nulla mise dietro l’azzurra che si dovette accontentare dell’argento. Sicuramente la Idem scenderà in acqua decisa a raggiungere l’obiettivo per cui lavora da quattro anni: la stessa atleta ha dichiarato che alla sua età sarebbe da pazzi mettere da parte i figli per poi arrivare all’Olimpiade e non salire sul podio.

    Josefa Idem © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

    Finita la gara infatti il cuor di mamma di Josefa Idem ha voluto dedicare la vittoria a Janek e Jonas, ed inevitabile è stato un pensiero ad Alex Schwazer che, vista l’età, potrebbe essere proprio il figlio da rimproverare per l’errore commesso: la canoista ha infatti dichiarato che in questo giorno di lutto sportivo non riesce a capacitarsi sul perchè un ragazzo come lui sia caduto in questi tranelli, spiegando di essere rimasta sotto shock appena è venuta a conoscenza di quanto accaduto. Ora però Josefa Idem dovrà liberare la mente da ogni pensiero in quanto giovedì scenderà in vasca contro atlete agguerrite che, come lei, vorranno conquistare il gradino più alto del podio.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Dolorosa e inaspettata è stata la notizia che ha portato alla squalifica di Alex Schwazer dalle Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta italiano, campione olimpico a Pechino 2008 nella 50 km di marcia, è stato trovato positivo all’eritropoietina, più comunemente chiamata Epo, da un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA (agenzia mondiale antidoping) il 30 luglio scorso presso la sua abitazione ad  Oberstdorf, luogo in cui vive con la fidanzata (Carolina Kostner) e dove si allena tutti i giorni. La domanda che gli alti dirigenti e non solo si chiedono è: perchè l’ha fatto? Ha dimostrato a Pechino quattro anni fa di essere il più forte e avrebbe puntato sicuramente alla medaglia anche nel corso di queste Olimpiadi.

    L’unica dichiarazione rilasciata da Schwazer è stata “ho sbagliato, la mia carriera è finita” aggiungendo che voleva essere più forte e che si assume tutte le responsabilità, avendo deciso autonomamente di prendere quelle sostanze che gli hanno causato l’esclusione dai Giochi Olimpici 2012. Per l’atleta italiano sono in corso anche provvedimenti dal Comando generale dei Carabinieri, essendo un componente del gruppo sportivo dell’Arma. Una leggerezza che potrebbe costar caro al 27enne di Vipiteno che vede scappar via la sua carriera, vede allontanarsi gli sponsor e mette a rischio il suo lavoro.

    Alex Schwazer © Michael Steele/Getty Images

    LE REAZIONI – L’allenatore dell’atleta, Michele Didoni, è rimasto basito davanti a questa situazione. Ha ricordato che Schwazer non è più un ragazzino e che non giustifica questo gesto. Il Coni, tramite il suo Presidente, Gianni Petrucci, ha confermato la linea rigida davanti a questi episodi escludendo immediatamente  Schwazer dalle Olimpiadi dichiarando che le aspettative verso l’altoatesino erano alte, aggiungendo però che preferisce una medaglia in meno e pulizia maggiore per casi del genere. Della stessa opinione è Franco Arese, presidente della federatletica, deluso e convinto che non avesse bisogno di doparsi per andare a medaglia essendo uno che si è sempre allenato duramente.

    Anche la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) è d’accordo sulla decisione presa dal Coni in merito all’esclusione dell’italiano, confermando la lotta contro qualsiasi tipo di doping e metodi che possano aiutare a migliorare le prestazioni degli atleti in maniera non legale.

    Infine la parola passa all’agente di Schwazer, Giulia Mancini, che vorrebbe sapere dal proprio assistito i nomi delle persone che gli hanno consigliato e dato questo tipo di prodotto, in modo da poterli denunciare.

    Un finale di carriera triste e prematuro per un’atleta che soltanto 4 anni fa ci aveva fatto gioire con la conquista dell’oro a Pechino nella 50 km di marcia.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Stati Uniti travolgenti, Argentina ko. Il Brasile supera la Spagna

    Stati Uniti travolgenti, Argentina ko. Il Brasile supera la Spagna

    Ancora una vittoria per gli Stati Uniti (unica squadra ancora imbattuta) nell’ultimo turno della fase a gironi del torneo di basket dei Giochi Olimpici di Londra. Gli americani, dopo un primo tempo non molto esaltante, stendono l’Argentina giocando una ripresa in modo più convincente, aiutati dalla vena realizzativa dell’asso Kevin Durant.

    Proprio il fenomeno degli Oklahoma City Thunder è protagonista in avvio di match ma Ginobili risponde presente portando avanti i sudamericani sul 15-14. La partita si mantiene sui binari dell’equilibrio anche perchè Scola continua a giocare un’Olimpiade da 10 e lode e con il suo talento mantiene i suoi compagni a contatto con le stelle NBA. Gli U.S.A tengono quasi sempre la testa avanti ma l’albiceleste piazza il sorpasso (48-47) ma a metterci una pezza è Chris Paul che guida la sua Nazionale al nuovo vantaggio in chiusura di primo tempo (60-59).

    Al ritorno in campo gli Stati Uniti sembrano trasformati e nel terzo quarto segnano ben 42 punti chiudendo la pratica: LeBron James, apparso sottotono nella prima metà di gara, scende sul parquet molto più concentrato e la sua energia in difesa ed in attacco propizia l’allungo segnando anche 9 punti in circa 3 minuti. Il protagonista però è Kevin Durant che infila 17 punti nella terza frazione (straordinario 5/6 dalla lunga distanza nella frazione) coadiuvato da Kobe Bryant. Il risultato è in cassaforte perchè gli argentini segnano a malapena 17 punti in 10 minuti (102-76). L’ultimo quarto è il solito show per gli spettatori con gli Stati Uniti che amministrano il vantaggio e chiudono l’incontro sul punteggio di 126-97. Durant è il top scorer dei suoi con 28 punti (8/10 da 3 punti), James segue a quota 18 mentre Paul arriva fino a 17 punti con Iguodala e Love autori di 13 punti ciascuno (ancora una volte strepitose le medie dalla lunga distanza per gli U.S.A. con un 20/39 complessivo). Per i sudamericani 16 punti di Ginobili, 13 di Delfino, 12 di Nocioni ed 11 per Scola. Nei quarti gli americani se la vedranno contro l’Australia, l’Argentina giocherà contro il Brasile nel più classico dei derby del Sud America.

    Sempre per il Gruppo A, la Francia arpiona il secondo posto dietro gli Stati Uniti battendo la Nigeria (un pò a fatica) per 79-73 grazie ai 23 punti di Batum mentre per gli africani ci sono ben35 punti di uno scatenato Oguchi, vittoria in sofferenza anche per la Lituania che ha la meglio sulla Tunisia per 76-63 grazie ad un parziale di 12-3 negli ultimi minuti dopo che i tunisini erano stato avanti nel punteggio per 31 minuti.

    Kevin Durant | © Paul Gilham/Getty Images

    Nel Gruppo B invece partita non molto limpida della Spagna che per evitare di finire dalla parte del tabellone (nella fase ad eliminazione diretta) dove giocano gli Stati Uniti concede la vittoria al Brasile che la scavalca in classifica. Iberici avanti per 35 minuti, poi il blackout (quasi benvoluto dai giallorossi campioni d’Europa) che si sono fatti rimontare dai brasiliani infuocati nel tiro da 3 punti con Barbosa e Viera (2 triple ciascuno per ribaltare il -10 provvisorio in favore degli spagnoli). Risultato finale 88-82 per i verdeoro, con i sudamericani (come già detto) secondi in classifica e iberici terzi che evitano il tabellone difficile del torneo. Pau Gasol segna 26 punti ed il fratellino Marc 20, ma l’uomo del match è Leandro Barbosa che piazza 23 punti ed aiuta la sua squadra ad ottenere la vittoria.

    Nelle altre gare del girone, sconfitta a sorpresa (ma ininfluente visto il primo posto già acquisito) per la Russia che cede di misura all’Australia per 82-80 condannata da una tripla del solito cecchino Mills sulla sirena finale. La Gran Bretagna ha invece festeggiato l’unica vittoria ai Giochi, davanti a 9300 spettatori entusiasti, distruggendo la Cina 90-58 (entrambe le squadre erano già fuori dalla corsa ai quarti).

    Questi gli accoppiamenti per la fase ad eliminazione diretta: Stati Uniti-Australia; Argentina-Brasile; Francia-Spagna; Russia-Lituania.

    RISULTATI QUINTA GIORNATA:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti-Argentina 126-97
    Francia-Nigeria 79-73
    Lituania-Tunisia 76-63

    GRUPPO B:
    Brasile-Spagna 88-82
    Australia-Russia 82-80
    Cina-Gran Bretagna 90-58

    CLASSIFICHE:

    GRUPPO A:
    Stati Uniti 10
    Francia 9
    Argentina 8
    Lituania 7
    Nigeria 6
    Tunisia 5

    GRUPPO B:
    Russia 9
    Brasile 9
    Spagna 8
    Australia 8
    Gran Bretagna 6
    Cina 5

  • Roberto Cammarelle nella storia dei supermassimi, Valentino sconfitto

    Roberto Cammarelle nella storia dei supermassimi, Valentino sconfitto

    Arriva la seconda medaglia per la boxe italiana a Londra, con la vittoria nei quarti di finale della categoria supermassimi del campione olimpico di Pechino 2008 Roberto Cammarelle. Si ferma invece ai quarti l’avventura di Domenico “Mirko” Valentino nei leggeri.

    Prestazione così così per il campione azzurro che aveva davanti un avversario nettamente inferiore dal punto di vista tecnico, il marocchino Mohammed Arjaoui, che in alcuni tratti del match lo ha messo davvero in difficoltà.

    Sicuramente Cammarelle non è stato aiutato dai giudici, la vittoria per 12-11 (3-3 5-4 4-4) è troppo striminzita per quello che si è visto sul quadrato ma alcuni giudici del match hanno decisamente visto un altro incontro oppure c’e’ la seria volontà di non permettere all’azzurro di bissare il titolo olimpico dato che in corso per una medaglia c’e’ ancora il britannico Joshua che si è sbarazzato del cinese finalista a Pechino, Zheng. Per Roberto Cammarelle la semifinale riserverà il campione de Mondo e astro nascente del tanto discusso Azerbaijan , Medzhidov pugile sicuramente alla portata dell’azzurro che dovrà cercare la conclusione del match prima del limite, visti i giudizi dei giudici molto propensi a regalare punti ai suoi avversari. comunque, con questa vittoria Cammarelle entra nell’olimpo del pugile dilettantistico mondiale, essendo l’unico atleta della storia a conquistare due medaglie (anche se sono tre), nella categoria regina dei supermassimi.

    Roberto Cammarelle ©Scott Heavey/Getty Images

    Deludente invece la prova di Domenico “Mirko” Valentino che si è fatto sorprendere nettamente dal ventenne pugile lituano Petrauskas, il campione del Mondo di Milano 2009 ha sofferto tantissimo la condotta di gara del suo avversario, molto scarso tecnicamente, ma di una potenza fuori dal comune che gli ha permesso di improntare il match sulla bagarre fisica, cogliendo impreparato Valentino che spreca una grandissima occasione per andare in medaglia e lottare per l’oro.

    Con Roberto Cammarelle e Clemente Russo in semifinale, e quindi certi almeno del bronzo, mercoledì sarà il turno di Vincenzo Mangiacapre che ha tutte le possibilità di conquistare le semifinali nella categoria welter affrontando il kazako Yeleussinov.

  • Brasile-Messico, finale già scritta?

    Brasile-Messico, finale già scritta?

    Londra si appresta a vivere una serata ricca di emozioni. Sono rimaste in quattro a contendersi l’accesso alla finale olimpica. Il Brasile se la vedrà con la Corea, in una gara che appare col destino già scritto. Più equilibrata invece l’altra semifinale, quella delle ore 18, che mette difronte Messico e Giappone. I centroamericani fin qui hanno disputato un ottimo torneo, senza però mai dover affrontare squadre di primissimo piano. Lo stesso discorso non può essere fatto per i nipponici, che sulla loro strada hanno incontrato da subito la Spagna, mostrando un calcio frizzante e travolgente. Le Olimpiadi di calcio targate Londra 2012 riserveranno ancora sorprese? Scopriamo chi ha le maggiori chances di approdare in finale per poi contendersi il titolo più ambito, la medaglia d’oro.

    MESSICO-GIAPPONE – Alla vigilia in pochi avrebbero dato qualche possibilità di medaglia a queste due Nazionali, sebbene chi avesse visto il Torneo di Tolone non avrebbe non potuto annoverare la selezione centroamericana almeno come possibile outsider per il successo finale. Invece eccoci qua, a parlare di Messico e Giappone. I primi sono l’emblema del calcio-spettacolo, con Giovani Dos Santos principe del meraviglioso regno, insieme a Peralta e Marco Fabian, ancora a secco in questa Olimpiade (e se fosse proprio il capocannoniere del Tolone 2012 a firmare la rete decisiva?). Oltre al tridente d’attacco c’è di più, c’è un ragazzo che davanti a sé ha un futuro ricco di soddisfazioni: Hector Herrera. Contro il Senegal il suo ingresso in campo nella ripresa ha stravolto gli equilibri del match, regalando ai compagni di squadra quella spinta indispensabile per piegare i Leoni africani. Forse la difesa non è proprio il fiore all’occhiello degli “alieni verdi”, ma col Giappone non dovrebbe pesare troppo la debolezza fisica (in pochi superano il metro e settantacinque per intenderci) della squadra allenata da Luis Fernando Tena.

    Le armi del Giappone sono note: velocità della manovra, pressing a tutto campo, organizzazione difensiva, e il fuoriclasse Kensuke Nagai. Ed è proprio quest’ultimo sul quale aleggia un punto di domanda importante: avrà recuperato per stasera? L’attaccante giapponese è stato costretto ad abbandonare il campo per infortunio nei primi 20′ minuti della sfida contro l’Egitto, lasciando però ai propri compagni in dote il gol del momentaneo 1-0. Senza il suo apporto, la Nazionale del Sol Levante perde gran parte del suo potenziale offensivo, sebbene non ci si debba dimenticare di Otsu, altro giovane talento dagli occhi a mandorla, a segno anche nei quarti di finale. Pronostico? Dall’inizio del torneo mi sto sbilanciando in favore del Messico, e anche oggi confermo la mia preferenza nei confronti dei centroamericani.

    neymar e oscar | ©GRAHAM STUART/AFP/GettyImages

    BRASILE-SUD COREA – Sinceramente c’è poco da dire per l’altra semifinale in programma alle 20.45. Ovvio che i verdeoro dovrebbero avere quasi due piedi in finale, anche perché la Sud Corea non ha quasi mai destato particolare impressione (fin qui ha vinto una sola partita, contro la Svizzera durante la Fase a gironi). La Nazionale di Mano Menezes difficilmente incontrerà negli avversari di stasera un ostacolo insormontabile. Neymar e compagni però dovranno essere bravi a non sottovalutare i coreani, dal momento che già in passato hanno avuto degli evidenti cali mentali che hanno messo più di un brivido alla torcida brasiliana (Egitto, Bielorussia, Honduras). L’importanza però dell’oro olimpico sarà un deterrente ideale per evitare altri simili “sbalzi d’umore” all’interno del clan sudamericano.

    Il programma delle semifinali

    • Messico-Giappone (ore 18.00, Sky Olimpiadi 7)
    • Sud Corea-Brasile (ore 20.45, Sky Olimpiadi 7)

    SPECIALE OLIMPIADI DI LONDRA 2012 

  • Londra 2012 programma 7 agosto, Vanessa Ferrari per la storia

    Londra 2012 programma 7 agosto, Vanessa Ferrari per la storia

    Dopo una bellissima giornata per i colori azzurri con l’oro di Campriani, l’argento di Fabbrizi ed il bronzo di Morandi rovinata in serata dalla notizia della positività all’Epo di Alex Schwazer, oggi è il giorno della ginnasta Vanessa Ferrari impegnata nella finale al corpo libero.

    Occasione da non perdere per la fuoriclasse azzurra della ginnastica artistica italiana che può ambire in un posto sul podio londinese e diventare la prima ginnasta italiana a conquistare una medaglia olimpica. L’atletica italiana cercherà di riprendersi dalla batosta Schwazer con le qualificazioni del triplo maschile con in gara le uniche possibilità di medaglia, rappresentate da Daniele Grego e soprattutto Fabrizio Donato.

    Da valutare l’esordio dell’intramontabile Josefa Idem impegnata nelle eliminatorie della canoa K1 500 con la veterana azzurra in cerca dell’ennesima finale olimpica. Occasione da non perdere per l’Italvolley femminile, impegnata nei quarti di finale contro la Korea in un match assolutamente da vincere per conquistare un posto in semifinale.

    Vanessa Ferrari ©MIGUEL MEDINA/AFP/GettyImages

    Il duo del nuoto sincronizzato, Giulia Lapi e Mariangela Perrupato, sarà impegnato nella finale in cui le nostre azzurre entrano con il quarto punteggio totale e per finire, un’altra veterana olimpica, Alessandra Sensini sarà chiamata all’impresa nella conquista di una medaglia nella regata finale del windsurf.

    Ecco il programma degli azzurri in gara ricordando che l’orario indicato è quello londinese mentre in Italia siamo un ora avanti.

    ATLETICA: ore 10.10 Batterie 110 hs. / Emanuele Abate/ ore 10.45 eliminatorie salto triplo U / Fabrizio Donato, Daniele Greco; ore 10.55 batterie 5000 m. D /Nadia Efjjaini; 19.15 semifinale 100 hs D, Marzia Caravelli

    CANOA/KAYAK: ore 10.14 eliminatorie K1 500 D /Josefa Idem

    GINNASTICA: ore 16.23 Finale Corpo Libero D / Vanessa Ferrari

    LOTTA: a partire dalle 13.00 Eliminatorie ctg. 96 Kg. U /Daigoro Timoncini

    NUOTO SINCRONIZZATO: ore 15.00 Finale Giulia Lapi – Mariangela Perrupato

    PALLAVOLO: ore 21.00 Quarti di finale D / Italia – Korea

    PALLANUOTO: 14.10 – 5/8 posto D / Italia – Cina

    SPORT EQUESTRI: ore 13.54 Grand Prix Special Dressage Individuale / Valentina Truppa

    TRIATHLON: ore 11.30 Finale /Alessandro Fabian , Davide Uccellari

    VELA: ore 12.00 470 U Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti regata 9/10;; ore 12.05 470 D /Giovanna Micol, Giulia Conti regata 7/8; ore 14.00 Medal Race RS:x D /Alessandra Sensini

  • Sanchez lacrime e gioia, James re dei 400. Flop Isinbayeva

    Sanchez lacrime e gioia, James re dei 400. Flop Isinbayeva

    Giornata come al solito di grandi emozioni allo stadio olimpico londinese condito dalle splendide lacrime di gioia di Felix Sanchez, Dominicano che a 35 anni ha vinto l’oro dei 400 ostacoli otto anni dopo il titolo conquistato ad Atene 2004 e la grande delusione della russa Isinbayeva che conquista solamente il bronzo nel salto con l’asta.

    Bellissima immagine alla fine della finale dei 400 ostacoli con Sanchez che tira fuori dalla pettorina una foto di sua nonna, scomparsa un anno fa, che mette a terra sulla pista londinese baciandola fra le lacrime. Per quanto riguarda la Isinbayeva, risulta alla fine sanguinosa la scelta della zarina russa di fermarsi un anno a ridosso dei giochi olimpici e soprattutto di abbandonare il suo allenatore e mentore Vitaly Petrov.

    Bellissima finale dei 400m uomini vinti con un tempo importante, 43.44, dal ventenne fenomeno di Grenada Kyrani James con l’argento al dominicano Santos e il rappresentante di Trinidad & Tobago Lalonde Gordon a chiudere il podio. Nadzeya Ostapchuk, bielorussa, ha vinto la medaglia d’oro, con 21.36 nel getto del peso Valerie Adams, Nuova Zelanda, argento, con 20.70 mentre Il bronzo se lo è aggiudicato la russa Evgeniia Lokodko, con 20.48 e con la nostra Chiara Rosa eliminata nella qualificazione con un modesto 18.30. Detto della Isinbayeva, bronzo, il titolo nell’asta è dell’americana Suhr con 4.75m e l’argento alla cubana Silva.

    Felix Sanchez ©Hannah Johnston/Getty Images

    Grande delusione per il Kenya che non ripete l’oro di Kemboi ed è completamente fuori dal podio nei tremila siepi donne vinti con una strepitosa azione nel finale, dalla russa Yuliya Zaripova che ha preceduto la tunisina Ghribi e l’etiope Assefa.

    Giornata negativa per l’atletica italiana che vede l’eliminazione nelle batterie della giovane e promettente Gloria Hooper nei 200m oltre alla notizia della positività all’Epo del suo atleta di punta, il marciatore e campione olimpico di Pechino 2008 nella 50km Alex Schwazer. L’unica nota lieta è rappresentata dall conquista della semifinale nei 100 ostacoli da parte di Marzia Caravelli che dovrà assolutamente scendere sotto il suo record italiano di 12.85 se vuole sperare in una storica finale.