Tag: Olimpiadi

  • Paralimpiadi 2012 da record, il commento di Luca Pancalli

    Paralimpiadi 2012 da record, il commento di Luca Pancalli

    Nella giornata di ieri si sono concluse anche le Paralimpiadi 2012 e, per la squadra azzurra, le emozioni sono state infinite: il medagliere infatti ci vede alla tredicesima posizione con 28 medaglie, ben 10 in più rispetto a quelle conquistate a Pechino 2008 e soprattutto le stesse di quelle conquistate alle Olimpiadi nonostante gli azzurri paralimpici fossero nettamente di meno. Un risultato che ha lasciato tutti a bocca aperta e che, al contrario di quanto successo alle Olimpiadi, ha stupito ogni tipo di obiettivo posto prima di partire per questa avventura: alla fine infatti le medaglie d’oro sono state nove, quelle d’argento otto e quelle di bronzo undici. Ma apparte i numeri, i risultati parlano di passi avanti enormi con conferme da parte dei grandi come Oscar De Pellegrin e Alex Zanardi, e con fantastiche sorprese da parte dei giovani Oxana Corso, Federico Morlacchi e Cecilia Camellini.

    Anche se con storie completamente diverse, la squadra azzurra è riuscita ad unire le forze e conquistare ventotto podi: le medaglie d’oro azzurre col passare dei giorni si sono infatti appese al collo di Cecilia Camellini, vincitrice nelle gare dei 100 e 50 sl, Assunta Legnante record women nel lancio del peso, Oscar De Pellegrin fantastico come sempre nel tiro con l’arco, Martina Caironi vera sorpresa in pista nei 100 metri T42, Roberto Bargna nel ciclismo su strada C1-C3, Alessandro Zanardi che ha conquistato una doppietta nell’handbike ed i fratelli Luca e Ivano Pizzi ottimi sul tandem.

    Alessandro Zanardi © Bryn Lennon/Getty Images

    Quelle d’argento sono state conquistate da Oxana Corso nei 100 e 200 metri T35, da Pamela Pezzuto strabiliante nel tennistavolo, dal non più giovanissimo Alvise De Vidi nei 100 metri T51, da Elisabetta Mijno nel tiro con l’arco, da Luca e Ivano Pizzi nella gara di tandem crono, da Giorgio Farroni nel ciclismo su strada, e dalla squadra azzurra del ciclismo impegnata nella staffetta Francesca Fenocchio, Vittorio Podestà, Alessandro Zanardi.

    Passando invece a quelle di bronzo arriva subito un tris di Federico Morlacchi che nella vasca dell’Acquatic Center è salito sul podio nei 400 sl, 100 farfalla e 200 misti, una doppietta arriva poi da Cecilia Camellini nei 100 dorso e 400 sl, un bronzo che vale oro è invece quello di Annalisa Minetti nei 1500 mt, mentre un terzo posto che sta stretto è quello di Matteo Betti nella scherma in carrozzina. Nel ciclismo su strada Vittorio Podestà e Michele Pittacolo regalano altre due medaglie e l’undicesima arriva da Alessio Sarri nella sciabola in carrozzina.

    Proprio riguardando tutti questi risultati, molti dei quali inattesi, il presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli ha dichiarato:

    “Queste vittorie sono frutto del lavoro iniziato ancora prima di Pechino, ed è simbolo che se si suda i risultati arrivano. Peccato che nel nostro paese le prime cose che si tagliano sono il sociale e lo sport, significa che non ci si crede così tanto: siamo tutti bravi quando si vince a prendere gli onori, ma poi la responsabilità politica di credere nello sport viene a mancare. Tornando alle cose positive stiamo ricevendo migliaia di email tra le quali c’è quella di un ragazzo che ci chiede cosa deve fare per poter diventare un atleta paralimpico, e penso che questa sia ancor più una vittoria dal punto di vista del sociale”.

  • Alex Zanardi non smette di stupire, poker per la Camellini

    Alex Zanardi non smette di stupire, poker per la Camellini

    Continua a gonfie vele l’avventura degli atleti azzurri alle Paralimpiadi 2012 in corso a Londra: a portare a casa un altro oro è Alex Zanardi, ex pilota di formula uno, che ha bissato la vittoria della scorsa giornata nella gara a cronometro. Questa volta il campione azzurro ha superato tutti nella prova in linea col tempo di 2’00”32, davanti al sudafricano Van Dyk ed al belga Decleir. Nei giorni scorsi Zanardi ha inoltre lanciato una provocazione agli italiani spiegando che gli inglesi sono riusciti a mettere in piedi un’organizzazione fantastica e che un evento del genere non potrebbe essere realizzata in Italia a causa della poca educazione che spopola tra tutte le generazioni.

    “Pensavo di fare una gara tranquilla e di provare la fuga a due giri dalla fine – ha spiegato il bolognese – ma ho provato diverse volte a prendere velocità e vedevo che mi stavano sempre attaccati alle ruote, non mollava nessuno. Allora ho cambiato tattica compleamente: ho deciso di andare al risparmio di energia, lasciando andare avanti gli altri in salita per recuperarli in discesa. Siamo arrivati tutti in volata e negli ultimi metri ho spinto tutto quello che potevo. Questa vittoria, conquistata in questo modo, dimostra che sono a tutti gli effetti un ciclista, anche se non ho le gambe. Voglio dedicarla alla mia squadra, soprattutto a coloro che purtroppo non sono qui, per ragioni che non capisco: Fabrizio Macchi e Pierpaolo Addesi. Sono miei cari amici e mi mancano molto in questo momento”.

    Cecilia Camellini © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    Oltre a Zanardi a portare ben in alto la bandiera azzurra ci pensa Cecilia Camellini, mettendo a segno un fantastico poker di medaglie salendo sul podio anche nella giornata di oggi nella gara dei 400 stile libero, proprio laddove la Pellegrini non era riuscita ad arrivare: la modenese, dopo i due oro nei 50 e 100 sl ed il bronzo nei 100 dorso ha infatti stupito nuovamente tutti mettendo la firma anche in questa gara. L’atleta azzurra si è fatta superare solamente dalla numero uno Daniela Schulte e dalla canadese Amber Thomas.

    Altri due bis arrivano poi grazie alle medaglie di Oxana Corso e Vittorio Podestà: la giovanissima italiana d’adozione, dopo l’argento nella gara dei 100 metri, ha conquistato un buon secondo posto anche nei 200 metri finendo nuovamente dietro alla cinese Ping Liu la quale oltre all’oro ha messo a segno anche il nuovo record del mondo con il crono di 15’’44. Per Podestà invece obiettivo centrato nella gara su strada classe H2: il ciclista azzurro aveva infatti promesso un’altra medaglia e così è stato. Ora l’Italia si appresta ad affrontare le ultime giornate di queste Paralimpiadi, ben consapevole che potrà aggiungere ancora altri ottimi risultati.

  • Oscar Pistorius fuori dal podio nei 100

    Oscar Pistorius fuori dal podio nei 100

    Dopo aver perso la medaglia d’oro nei 200 metri ed essersi accontentato dell’argento nonostante le critiche rivolte alle protesi del vincitore Alan Cardoso Oliveira, Oscar Pistorius si è trovato nuovamente di fronte ad un risultato che gli va stretto a queste Paralimpiadi di Londra 2012. Nella finale valida per la gara nei 100 metri categoria T44 il sudafricano è infatti rimasto ai piedi del podio, dove sono invece saliti il britannico Jonnie Peacock, l’americano Richard Browne ed il connazionale Arnu Fourie. Una sconfitta che brucia ma che viene sollevata dalla vittoria nella staffetta 4×100 dove Pistorius, Radebe, Smith e Fourie hanno messo a segno il nuovo record mondiale in 41″78, andando a conquistare la medaglia d’oro davanti alla Cina e alla Germania.

    Anche se gli obiettivi nella gara dei 100 metri non erano altissimi, non essere salito sul podio è un fattore che ha dato da pensare all’atleta sudafricano, soprattutto in quanto proprio un mese fa era su questa pista a gareggiare contro i normodotati durante le Olimpiadi 2012. Ora Pistorius potrà cercare di prendersi una rivincita nella gara dei 400 metri di domani dove dovrà difendere l’oro conquistato a Pechino 2008.

    Oscar Pistorius © Justin Setterfield/Getty Images

    “Quello che abbiamo visto correre è un grande sprinter paralimpico – spiega Pistorius parlando del diciannovenne Peacock – la sua è stata una grande performance ed i 100 non sono la mia specialità, e comunque il livello è molto cresciuto. Sono incredibilmente felice: Jonnie ha fatto una cosa straordinaria, davanti al pubblico di casa. Sono sicuro che resterà tra i ricordi della sua vita”.

    Il sudafricano ha quindi digerito bene questa sconfitta, evitando di creare polemiche inutili come era stato fatto nella gara precedente dove era arrivato anche a fare ricorso al Comitato Paralimpico, il quale aveva chiesto all’atleta di riflettere su quanto accaduto senza accogliere la richiesta di indagare sulle protesi degli avversari e soprattutto su quelle del vincitore.

  • Paralimpiadi 2012: tris di bronzi per Morlacchi, Pittacolo e Sarri

    Paralimpiadi 2012: tris di bronzi per Morlacchi, Pittacolo e Sarri

    L’Italia raggiunge quota 21 medaglie, posizionandosi così alla quattordicesima posizione: a incrementare il numero di vittorie in queste Paralimpiadi 2012 sono stati infatti Michele Pittacolo, Roberto Bargna, Federico Morlacchi ed Alessio Sarri. A conquistare la settima medaglia d’oro azzurra è stato Roberto Bargna, il quale è andato a vincere la gara nella prova individuale di ciclismo su strada della categoria C1-3: l’atleta italiano, non più giovanissimo in quanto ha raggiunto i quarantanni ha saputo mettere in gioco tutti i suoi punti di forza andando a superare in volata il tedesco Steffen Warias e l’australiano David Nicholas, rispettivamente argento e bronzo.

    Nella giornata di ieri però dal ciclismo è arrivata un’altro importante risultato: Michele Pittacolo infatti ha conquistato un ottimo terzo posto nella prova su strada di categoria C4 negli 80 chilometri. L’atleta italiano, il quale ha festeggiato il proprio quarantesimo compleanno con questo buon risultato, è stato superato solamente dall’ucraino Dementyev e dal cinese Liu i quali hanno chiuso la proprio gara rispettivamente con un 1’55″38 ed 1’55″48 rispetto al suo crono di 1’55″51.

    Federico Morlacchi © Gareth Copley/Getty Images

    “Approdato a Londra il mio obiettivo era proprio quello di andare a medaglia e ci sono riuscito, anche se non è la medaglia più pesante. Prima di venire qui a gareggiare ho pensato che se non avessi vinto nulla mi sarei ritirato, ma con questa medaglia al collo mi sento determinato a continuare”.

    Dopo quella di Matteo Betti, altra medaglia arriva anche dalla scherma: salire sul gradino più basso del podio della gara della Sciabola categoria B è infatti Alessio Sarri. Il quasi quarantenne atleta azzurra, arrivato a disputare la propria terza Olimpiade, ha stupito tutti i presenti superando l’ucraino Anton Datsko, numero uno nel ranking mondiale. Approdato in semifinale si è però dovuto arrendere con un 15-10 al polacco Gzegorz Pluta: in finalina per il terzo posto si è preso la rivincita battendo il russo Yusupov con un ottimo 15-7.

    A completare una gran giornata è poi Federico Morlarcchi: il nuotatore azzurro ha infatti conquistato il terzo bronzo personale da quando è alle Paralimpiadi di Londra 2012. Dopo quello nei 100 farfalla e l’altro nei 400 stile libero, il varesotto si è guadagnato anche quello nei 200 misti categoria SM9, finendo dietro solamente all’australiano Cowdrey e all’ucraino Kalyna.

    Così facendo l’Italia supera le 18 medaglie conquistate a Pechino 2008, tenendo ben presente che mancano ancora tre giorni alla chiusura dei Giochi Paralimpici e sperando di poter incrementare ancora il numero di vittorie, magari andando a superare le 28 conquistate durante le Olimpiadi.

  • Martina Caironi acclamata a Londra

    Martina Caironi acclamata a Londra

    Una sogno che diventa realtà quello di Martina Caironi, ragazza appena 22enne di Bergamo che nel 2007 perse la gamba sinistra in un incidente in moto: alle Paralimpiadi 2012 in corso a Londra la giovane azzurra è infatti riuscita a conquistare la medaglia d’oro nella gara dei 100 metri categoria T42 con un fantastico 15″87, spinta anche dai 70 mila spettatori che l’hanno a lungo applaudita, mettendo inoltre a segno anche il nuovo record del mondo, superando tutte le attese di questa avventura. In questa sua prima esperienza ai Giochi Paralimpici la bergamasca ha infatti lasciato tutti a bocca aperta, superando l’australiana Kelly Cartwright e la tedesca Jana Schmidt, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo.

    “Non so che dire, so solo che sono felicissima e stento ancora a credere sia tutto vero, non sai mai cosa ti riserva la vita, questa è una gioia che dedico alla mia famiglia e ai miei amici, alcuni dei quali erano qui a sostenermi. Un po’ in partenza mi ero spaventata, ma dentro ho sentito un qualcosa che mi diceva che dovevo riprenderle, e alla fine ce l’ho fatta”.

    Martina Caironi © Michael Steele/Getty Images

    Nella serata di ieri inoltre è arrivato il bronzo di Vittorio Podestà, atleta costretto alla sedia a rotelle dal 2000 a causa di un incidente stradale dove ha riportato la lesione del midollo spinale: sul percorso di Brands Hatch, dove Alex Zanardi ha conquistato l’oro, Vittorio è infatti riuscito ad agguantare il terzo posto nella crono H2 dei 16 km con 27’01″98. Così facendo l’azzurro sale sul podio nuovamente dopo l’argento di quattro anni fa a Pechino: questa volta però a salire sul secondo gradino è stato l’austriaco Ablinger, il quale si è fatto precedere solamente dallo svizzero Frei, vincitore con un 26’52″39.

    Ritorna a regalare emozioni l’ExCel Stadium dove la squadra della scherma ha saputo portare a casa numerose medaglie durante le Olimpiadi: a conquistare il bronzo nella giornata di ieri è infatti Matteo Betti, ventiseienne di Siena sceso in pista per il torneo individuale maschile di spada nella categoria A. L’azzurro, un po’ amareggiato per l’eliminazione nel torneo a squadre, si è dunque preso la propria rivincita eliminando l’ucraino Demchuk per 15-11 durante i quarti, ed il russo Yusupov con un 15-10 in finalina per il terzo posto.

  • Paralimpiadi 2012: oro per Alex Zanardi ed Assunta Legnante

    Paralimpiadi 2012: oro per Alex Zanardi ed Assunta Legnante

    Fioccano le medaglie con tanto di record per gli azzurri che scendono in pista alle Paralimpiadi 2012 in corso a Londra: dopo Cecilia Camellini ed Annalisa Minetti a mettere a segno un altro gran risultato è infatti Assunta Legnante, non vedente dal 2009 a causa di un glaucoma congenito ad entrambi gli occhi, la quale si è imposta già dal primo lancio utile nella gara del getto del peso classe F11-12. La campionessa napoletana ha lasciato a bocca aperta tutti i presenti scavalcando il vecchio record mondiale con un formidabile 16.74 e mettendosi anticipatamente al collo il metallo più pregiato.

    Altro gran risultato è arrivato in serata quando Alessandro Zanardi, ex pilota italiano di formula uno che perse gli arti inferiori in un terribile incidente, si è guadagnato un magnifico oro nella prova a cronometro di handbike: la gara, della durata di 16 km, è stata chiusa dall’azzurro con tempo di 24’50″22, precedendo di gran lunga il tedesco Norbert Modandl, il quale non è riuscito ad andare oltre ad un 25’17″40, e lo statunitense Oscar Sanchez, 25’35″26. Una vittoria che riporta sul podio,seppur diverso da quello della Formula 1, il ben noto Alex Zanardi: l’atleta ha cominciato questa nuova avventura nel 2009, preparandosi a debuttare al primo impegno Paralimpico proprio a Londra dove ora sogna in grande. Nella giornata di domani infatti Zanardi scenderà in pista come favoritissimo per la prova in linea e sabato disputerà la prova con la staffetta azzurra.

    Assunta Legnante © Gareth Copley/Getty Images

    Rispettando il detto “Non c’è due senza tre” l’Italia chiude la giornata con un’altra impresa: a regalare la quindicesima medaglia sono infatti i fratelli Ivano e Luca Pizzi, i quali hanno disputato la gara in tandem nei 24 km, chiudendo con un 30’50″41 dietro a Verge-Llaurado, coppia spagnola che ha conquistato il gradino più alto del podio per soli due secondi, ma davanti a Brown-Shaw, atleti irlandesi arrivati terzi.

  • Annalisa Minetti un bronzo che vale oro

    Annalisa Minetti un bronzo che vale oro

    Grandi emozioni alle Paralimpiadi 2012 dove la squadra azzurra arriva a quota 11 medaglie solamente dopo pochi giorni dalla cerimonia d’apertura: a portare a casa un fantastico bronzo è infatti Annalisa Minetti che è riuscita a conquistare il gradino più basso del podio nella gara dei 1500 metri T12. L’atleta azzurra, sotto la guida di Andrea Giocondi, ha raggiunto il traguardo con un ottimo 4’48″88, preceduta solamente dalla spagnola Elena Congost, medaglia d’argento, e dalla russa Elena Pautova, vincitrice della gara.

    Anche qui infatti la Minetti è riuscita ad imporsi dopo aver vinto al Festival di Sanremo nel 1998 ed aver partecipato anche come concorrente a Miss Italia, dimostrazione di grande determinazione e grinta. Nota positiva è inoltre il fatto che le due atlete che hanno conquistato la prima e seconda posizione sono ipovedenti e quindi Annalisa è riuscita a conquistare la vittoria nella categoria delle non vedenti, stabilendo anche il nuovo record del mondo. In merito alla decisione di unire le gare nonostante i vari gradi di disabilità si è espresso il presidente del Comitato paralimpico italiano Luca Pancalli dichiarando:

    Annalisa Minetti © Scott Heavey/Getty Images

    “Gare così fanno perdere credibilità al movimento. I criteri sono migliorabili e le classificazioni devono essere aggiornate di continuo. Va bene lo spettacolo, ma il concetto paralimpico deve essere quello di gare in cui gli atleti gareggiano con pari opportunità”.

    Parole giuste che vanno a sottolineare lo spirito delle Paralimpiadi: nonostante questo però Annalisa Minetti ha festeggiato il bronzo come valesse oro, spiegando di dover questo risultato alla grande preparazione fatta con Andrea Giocondi il quale “Ha trasformato le mie gambe da Miss ad atleta”. Con queste parole infatti la cantante italiana ha voluto ringraziare la propria guida, la quale ha spiegato di aver faticato non poco per cambiare la mentalità di Annalisa, dichiarando però che sarà in grado di diventare ancora più forte grazie alla sua determinazione interna che l’ha aiutata soprattutto durante la fase in cui la malattia l’ha colpita rendendola non vedente.

  • Paralimpiadi 2012: bis Morlacchi, argento per De Vidi e Mijno

    Paralimpiadi 2012: bis Morlacchi, argento per De Vidi e Mijno

    Quarantasei anni e non sentirli, è questa l’arma segreta di Alvise De Vidi, il quale ha conquistato nella giornata di ieri la propria quattordicesima medaglia paralimpica: il campione di Treviso ha infatti conquistato un fantastico secondo posto nei 100 metri T51 con il tempo di 22″60, facendosi superare proprio al traguardo dal finlandese Piispanen, il quale è riuscito a mettere a segno il nuovo record dei Giochi con un 21″72. A completare il podio di questa gara delle Paralimpiadi 2012 è stato l’algerino Berrahal con un crono pari a 22″97.

    Ma la vera impresa è stata quella dell’azzurro che, si porta alle spalle una carriera davvero spettacolare: Alvise infatti ha cambiato disciplina per ben tra volte durante la sua vita, partendo dal nuoto dove vinse la medaglia d’oro nei 25 metri a farfalla nel 1988, passando per l’atletica nel mezzofondo e fondo dove ha conquistato ben 7 ori in sole tre edizioni paralimpiche, per poi approdare alla pista per prepararsi in vista di Londra. Insomma, il non più giovanissimo atleta italiano continua a dare spettacolo e dimostra di azzeccare anche i vari cambi di disciplina che ha disputato fino ad ora.

    Elisabetta Mijno © Harry Engels/Getty Images

    A regalare un’altra gioia agli italiani ci pensa Elisabetta Mijno, arciere azzurro che ha conquistato la medaglia d’argento nella gara di ieri: la torinese si è arresa solamente in finale alla strapotenza della numero uno al mondo, l’iraniana Nemati con un 3-7 totale. Subito dopo la gara Elisabetta ha dichiarato di essere felice per il risultato ma che sperava di trovarsi in finale con Veronica Floreno, altra azzurra che si è dovuta accontentare di un quarto posto in quanto è stata superata in finalina dalla cinese  Jinzhi Li, vincitrice della medaglia di bronzo.

    Risultato importante della serata arriva invece dall’Acquatic Center dove questa volta a mettere a segno la doppietta è Federico Morlacchi: dopo aver regalato all’Italia la prima medaglia di queste Paralimpiadi,  il giovane nuotatore ha conquistato un magnifico terzo posto nei 400 stile libero S9: la prova di Federico è stata a dir poco sopra le righe in quanto ha chiuso la gara con un 4’18″55, tempo che gli ha permesso di mettere a segno il proprio nuovo primato italiano migliorandolo di ben 6 secondi. A completare il podio sono stati l’australiano Brenden Hall, autore di una prova stratosferica con cui ha stabilito il nuovo record mondiale pari a 4’10″88, e l’ungherse Tamas Sors che ha superato di poco, 4’17″95, Morlacchi.

  • Pistorius secondo e polemico, tris per Cecilia Camellini

    Pistorius secondo e polemico, tris per Cecilia Camellini

    Non c’è due senza tre per Cecilia Camellini che, dopo le due medaglie d’oro con tanto di record del mondo nei 50 e 100 sl si accontenta del bronzo nella gara dei 100 dorso. Così facendo la nuotatrice modenese si mette al collo la terza medaglia in queste Paralimpiadi 2012 dove ha saputo lasciare a bocca aperta tutti i presenti e soprattutto il suo staff: nella gara di ieri Cecilia ha nuotato in 1’19″91, dichiarando che la giapponese Rina Akiyama, vincitrice con il tempo di 1’19″50, e l’australiana Mary Fisher, medaglia d’argento in 1’19″62, erano troppo forti per lei. Ma le emozioni non sono di certo finite qui in quanto la Camellini scenderà in vasca all’Acquatic Center venerdì 7 settembre per disputare la gara nei 400 stile libero e sabato 8 dove proverà i 200 misti.

    Nella giornata di oggi invece arriva un’altra medaglia per l’Italia che così facendo raggiunge quota 7: con l’ultima freccia utile per conquistare l’oro Oscar De Pellegrin riesce a centrare l’obiettivo. Il portabandiera azzurro ha infatti superato in finale il malesiano Sanawi con un 6-5 nonostante fosse partito facendo nettamente capire che il metallo più pregiato sarebbe stato suo: con questa importante vittoria arriva così per De Pellegrin l’ennesimo risultato da incoronare dopo i quattro bronzi e l’altro oro che ha conquistato nelle cinque partecipazioni paralimpiche precedenti.

    De Pellegrin © Dennis Grombkowski/Getty Images

    Parlando di grande imprese arriva anche quella di Alan Fonteles, il quale è riuscito a superare Pistorius nella finale dei 200 metri, costringendo il sudafricano ad accontentarsi della medaglia d’argento. Il brasiliano è stato però subito messo sotto accusa proprio da Pistorius che sosteneva che le protesi speciali utilizzate da Alan modificassero la sua statura di ben 5 centimetri facendo si che l’atleta potesse andare più veloce.

    Tutto questo è accaduto pochi secondi dopo la gara, per questo Pistorius dopo le premiazioni si è voluto scusare con l’avversario, spiegando di non avere dubbi sulla regolarità della sua vittoria. A questo punto è però intervenuto il Comitato Paralimpico Internazionale, il quale ha voluto sottolineare il fatto che dopo la sconfitta il sudafricano ha presentato una protesta scritta per poter presentare ricorso. Lo stesso Comitato aveva risposto al sudafricano cercando di calmare gli animi della delusione ed invitandolo a riflettere su quanto accaduto, cosa che è di fatto avvenuta.

  • Cecilia Camellini che impresa, Paolo Villaggio dichiarazioni choc

    Cecilia Camellini che impresa, Paolo Villaggio dichiarazioni choc

    Neanche il tempo di festeggiare in “Casa Italia” che Cecilia Camellini regala un altro fantastico risultato alla squadra azzurra paralimpica che si trova in questi giorni a Londra: la nuotatrice modenese, dopo la medaglia d’oro con tanto di nuovo record del mondo nei 100 sl, nella giornata di ieri ha bissato il doppio successo, conquistando il primo posto nei 50 sl e siglando anche qui il nuovo record mondiale. L’atleta azzurra, non vedente fin dalla nascita, è riuscita a superare anche gli obiettivi che tutto il suo staff si era posto prima di partire per queste Paralimpiadi 2012: a Pechino infatti Cecilia aveva conquistato due medaglie d’argento e, dopo il titolo mondiale ed europeo, l’asticella era stata posta proprio sul metallo più pregiato.

    Altra vittoria importante arriva dal tennis tavolo dove l’italiana Pamela Pezzutto è riuscita a conquistare la medaglia d’argento: così facendo l’atleta azzurra è andata a bissare l’argento di Pechino 2008, aggiungendo un altro titolo al suo palmares dove spopolano la vittoria mondiale, quella europea e tante altre. Pamela è stata superata in finale dalla cinese Liu Jing con un 3-0 finale, con i parziali di 11-8, 11-8, 11-5.

    Contemporaneamente ai grandi successi degli azzurri, che raggiungono quota 5 medaglie, sono però arrivate alcune critiche dal noto attore Paolo Villaggio. L’ormai ottantenne genovese ha infatti lasciato a bocca aperta tutti rilasciando alcune dichiarazioni poco piacevoli nei confronti dei disabili e delle Paralimpiadi a Radio 24 durante un’intervista:

    Paralimpiadi 2012 © Dennis Grombkowski/Getty Images

    “Cosa penso delle Paralimpiadi di Londra? Fanno molta tristezza e non sono qualcosa di entusiasmante, sono la rappresentazione di alcune disgrazie e non si dovrebbero fare perché sembra una specie di riconoscenza o di esaltazione della disgrazia. Non fa ridere una partita di pallacanestro di gente seduta in sedia a rotelle, io non le guardo, fa tristezza vedere gente che si trascina sulla sedia con arti artificiali. Mi sembra un po’ fastidioso e non è per niente divertente. Ce n’è una, cieca, che fa i duecento metri in pista: dicevano che si allena con due persone a fianco che le dicono dove andare, tanto vale allora correre col bastone. La mia non è crudeltà, anzi è crudele esaltare una finta pietà, questo è ipocrita. Sembrano olimpiadi organizzate da De Amicis con dei personaggini”.

    Dichiarazioni alquanto imbarazzanti e che hanno suscitato subito la reazione di Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, il quale ha invitato l’attore a passare per Londra per poter capire realmente cosa fanno quotidianamente questi atleti:

    “Non ho molto da dire in quanto sono esternazioni che fanno molta tristezza. Forse a Paolo Villaggio farebbe bene venire qui e fare un giro a Londra, stringere le mani di questi atleti che potrebbero insegnargli molto di più delle sue parole. Provo profonda amarezza”.