Tag: Olimpiadi

  • Phelps in forma olimpica al Grand Prix di Indianapolis

    Phelps in forma olimpica al Grand Prix di Indianapolis

    Michael Phelps è ufficialmente tornato, il più forte nuotatore di tutti i tempi appena sente profumo di olimpiadi si sveglia ed a poco più di anno dall’ appuntamento a cinque cerchi londinese, fa registrare al Grand Prix di Indianapolis i migliori tempi del mondo in questa stagione nei 200 metri stile libero e nei 100 farfalla.

    Lo squalo di Baltimora ha nuotato i 200 stile lbero in 1’46″27, mettendosi alle spalle il tunisino Oussama Mellouli (1’47″01), lo svizzero Doinik Meichtry (1’48″90) e Ryan Lochte quarto. Sono in uno stato di forma migliore rispetto ad un mese e mezzo fa”, ha dichiarato il nuotatore, otto ori a Pechino 2008, di cui sette con record mondiale. “Mi ero detto che se fossi sceso sotto 1’47” sarei stato veramente felice. Quando ho visto 1’46″27 sono rimasto sorpreso”. I 100 farfalla sono stratosferici, Phelps ha preceduto con 51″75 il brasiliano Kaio de Almeida (52″58) e il giapponese Masayuki Kishida (53″41) e comunque i fuochi d’ artificio non sono finiti anzi, dato che il campione gareggerà anche nei 200 farfalla, in programma oggi (la prossima notte in Italia), e domani nei 100 stile libero e 200 misti.

  • Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Non finiremo mai di indignarci a certe logiche e l’ennesima buffonata all’italiana dimostra che per il nostro paese sbagliare e perseverare sono due verbi quasi identici. Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ex n° 1 di Confindustria qualche tempo era stato designato dalla stampa, e non solo, come la persona giusta per guidare il terzo polo, l’eletto per muovere lo scacco matto a Berlusconi.

    Bè l’Italia dimentica facilmente e a distanza di qualche settimana lo stesso Montezemolo pare sia pronto a sposare la linea del governo e metter la “sua esperienza” a disposizione del Coni per le Olimpiadi di Roma 2020. Ma possibile che in Italia non ci sia un manager emergente capace di assumersi gli oneri e gli onori?

    Montezemolo come molti di voi sapranno fu a capo dell’organizzazione di Italia ’90, oggi leggo in giro come “un capolavoro” dal punto di vista organizzativo. Ma stiamo scherzando? Italia ’90 è stata la tomba del nostro calcio e i cocci lasciati da quell’abuso edilizio fatto per accontentare beghe politiche le paghiamo ancora oggi come dazio con stadi obsoleti e decadenti.

    IL 23 Febbraio ci sarà l’annuncio ufficiale ma sembra che ormai le riserve siano state sciolte grazie alla perfetta sintonia tra Petrucci, Alemanno, Berlusconi, Tremonti e ovviamente Gianni Letta che ricoprirà la carica di presidente onorario del Comitato.

  • Benitez perde Coutinho fino a febbraio

    Benitez perde Coutinho fino a febbraio

    Nonostante l’infortunio Philippe Coutinho è stato convocato dal Brasile per le partite di qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012 in Perù. L’Inter dovrà fare a meno del centrocampista per tutto il mese di gennaio.

    Un problema in più per Benitez che in questo scorcio di stagione si è affidato molto al giovane talento brasiliano potendo giocare su entrambe le fasce oltre che al centro come vice Sneijder. Insieme al giovane talento nerazzurro fanno parte della truppa Under 20 anche Zé Eduardo del Parma e Joao Pedro del Palermo.

  • Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica è scatenato. A soli 2 giorni dalla chiusura del Mondiale, il primo disputato in Africa e conclusosi con il trionfo della Spagna, il Comitato olimpico dello stato africano tramite il responsabile del Sascoc, Tubby Reddy, ha annunciato di avere intenzione di ospitare anche i Giochi Olimpici del 2020.
    La candidatura verrà formalizzata ufficialmente nelle prossime settimane con Città del Capo e Johannesburg pronte a farsi avanti come città ospitanti. E probabilmente sarà proprio quest’ultima, sede anche della finalissima del Mondiale con il suo stadio avveniristico Soccer City, a candidarsi ufficialmente per ospitare le Olimpiadi.

    Dunque Roma avrà una rivale temibilissima in vista dell’assegnazione della manifestazione in programma nel 2013: la capitale italiana dovrà battere la concorrenza del Sudafrica per potersi assicurare la 32esima edizione delle Olimpiadi. E lo stato africano potrebbe avere la meglio considerati gli impianti nuovi di zecca costruiti e la magnifica organizzazione mostrata in occasione del Mondiale di calcio. Se il CIO decidesse per questa opzione, sarebbe la prima Olimpiade che verrebbe ospitata nel continente africano.

  • Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Come era prevedibile, sarà Roma la candidata italiana per ospitare le Olimpiadi del 2020. La decisione è stata presa nel primo pomeriggio dalla Giunta del Coni che doveva scegliere tra la capitale e Venezia bocciando la candidatura di quest’ultima non avendo superato neanche la preselezione. Infatti la Commissione di valutazione del Coni ha assegnato a Roma un punteggio di 32.3 su 35, mentre Venezia ha totalizzato 20.1 su 35; di conseguenza una valutazione in decimi rispettivamente di 9.2 per la capitale e 5.7 per la città veneta. Sulla base dei criteri del Cio, Venezia non raggiungerebbe il parametro 6 (cioè di 21 punti) per superare la soglia individuata già per Rio 2016. La votazione del Consiglio nazionale, quindi, è stata una corsa a senso unico, perché ha dovuto prendere in considerazione un solo progetto, quello di Roma, poi approvato quasi all’unanimità (68 voti a favore, 1 contrario e 1 solo astenuto).
    Una decisione quella di escludere Venezia dettata da motivi logistici (alloggi e trasporti) e non solo (sicurezza ed esperienza).

    Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni alla decisione del Coni di sostenere la candidatura di Roma. Il presidente del Coni Gianni Petrucci afferma:

    • Ci siamo attenuti alle regole del Cio, sono state in corsa due candidature belle ed affascinanti, non ho mai fatto pressioni o chiamato alcun membro del Consiglio Nazionale, chi ha mandato in giro certe voci lo ha fatto per mischiare le carte. La città è stata votata all’unanimità dalla giunta, con un astenuto e un contrario al consiglio: mi auguro che questa volta sia la candidatura di tutto il Paese.
      Qualche chance in più ce l’abbiamo e la scelta era per poter vincere la sfida del 2013 quando verranno assegnati i Giochi
      “.

    Abbastanza contrariato è il governatore della regione Veneto Luca Zaia:

    • Prendiamo atto del voto del Coni, che riteniamo insoddisfacente sia nel merito che nel metodo. Siamo assolutamente convinti che la proposta di Venezia non sia stata tenuta nella giusta considerazione e che, invece, avrebbe potuto rappresentare una novità seria per la qualità che esprime. Siamo certi che Venezia, capitale universale della bellezza, sia il miglior ambasciatore di tutto il nostro Paese nel mondo. Sia chiaro che ora non escludiamo un intervento formale in altre sedi. Garantisco inoltre che da oggi spulcerò personalmente l’intera documentazione voce per voce, sviscerando numeri, conti e promesse che sono alla base di una scelta che ritenere sbagliata è un eufemismo. Un nord penalizzato così fortemente di certo non servirà alla causa che ci si vuole prefiggere“.

    Sulla stessa riga, ma con toni ancor più accesi e discutibili, sono i commenti del presidente dell’Aero Club Italia Giuseppe Leoni, uno dei fondatori del partito della Lega Nord insieme ad Umberto Bossi e l’unico ad aver votato contro il progetto di Roma nel Consiglio nazionale:

    • Roma ladrona. Ora ci hanno rubato anche le Olimpiadi“.

    Come era ovvio, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto sulla questione cercando di smorzare le polemiche venutesi a creare:

    • Ora non c’è spazio per creare polemiche. Venezia è stata bocciata dal punto di vista tecnico in base a criteri scientifici quindi non si può parlare di scelta tra la città veneta e Roma“.
  • E’ morto Samaranch, il mondo dello sport in lutto

    Non ce l’ha fatta Juan Antonio Samaranch a superare la crisi coronarica che negli ultimi giorni lo aveva ridotto al coma irreversibile. Samaranch, ex presidente del Comitato Olimpico Internazionale, è morto all’età di 88 anni a Barcellona presso la clinica Quiron.

  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Di Centa chiude 11esimo nello sci di fondo

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Di Centa chiude 11esimo nello sci di fondo

    Nell’ultima gara individuale dei Giochi Olimpici di Vancouver, la 50 km maschile dello sci di fondo, Giorgio di Centa non riesce a bissare l’oro di Torino chiudendo la sua gara all’11esimo posto. Lo sciatore azzurro è rimasto con i primi fino a 2 km dal traguardo quando il tedesco Teichmann, aumentando l’andatura, ha provocato una selezione di atleti che ha poi visto il norvegese Northug trionfare all’arrivo. L’argento è andato a Teichmann mentre il bronzo è andato allo svedese Olsson.
    Di Centa, che non è risucito a replicare allo scatto dei primi, è giunto al traguardo con 12” di ritardo dal norvegese mentre gli altri italiani, rimasti coinvolti in alcune cadute nel tratto intermedio della gara, si sono piazzati al 26esimo posto con Piller Cottrer, al 31esimo con Checchi e al 36esimo con Clara.
    L’Italia chiude la sua Olimpiade con un bottino magro: solo un oro conquistato ieri da Razzoli nello slalom gigante, l’argento di Piller Cottrer nella 15 km di fondo e 3 bronzi portati a casa.

    Cala così il sipario sulla 21esima edizione delle Olimpiadi Invernali che se le aggiudicano i padroni di casa del Canada, conquistando la bellezza di 14 ori (l’ultimo e il più atteso nell’hochey nella finale giocata contro gli Stati Uniti che ha chiuso i Giochi), 4 in più rispetto alla Germania seconda, e ottenendo anche il record di ori vinti in una singola edizione (il record precedente era della Russia e della Norvegia di 13 medaglie d’oro) per un totale di 26 medaglie complessive.

    GUARDA IL MEDAGLIERE OLIMPICO FINALE

  • Vancouver 2010: Giuliano Razzoli stravince lo Slalom. Primo oro olimpico per l’Italia

    E’ uno strepitoso Giuliano Razzoli quello che nella penultima giornata olimpica regala la prima medaglia d’oro di Vancouver 2010 all’Italia. Doppia gara perfetta per il ragazzo cresciuto sugli Appennini e la dimostrazione che la caparbietà e la voglia di stupire a volte possono sovvertire i pronostici. Dopo Alberto Tomba nel ’94 è Rizzoli a riportare la medaglia d’oro in Italia.

    Alle spalle di Razzoli si piazza l’immenso croato Ivica Kostelic mentre la terza piazza è dello svedese Andre Myhrer che con una stupenda seconda manche recupera sette posizioni.

    GUARDA IL MEDAGLIERE OLIMPICO

  • Olimpiadi invernali 2010: sorpresa Razzoli primo nello slalom

    Nel penultimo giorno di Olimpiadi a Vancouver l’Italia potrebbe arrivare a quell’agognato oro che oramai era diventato una chimera. A sorpresa alla fine della prima manche dello Slalom maschile il nostro Giuliano Razzoli guida la classifica con 43 centesimi di vantaggio su Mitja Valencic, terzo la vecchia gloria Benjamin Raich. Bene anche l’altro azzurro Manfed Moelgg in quinta posizione. Fuori quasi tutti i big, seconda manche alle ore 22:45

  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: ancora delusioni dallo sci e dal pattinaggio

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: ancora delusioni dallo sci e dal pattinaggio

    Ormai non fanno più notizia le non belle figure degli italiani alle Olimpiadi Invernali di Vancouver: nel pomeriggio avevano steccato le donne nello slalom, con Nicole Gius ottava, Manuela Moelgg 11esima e Denise Karbon 18esima al traguardo. Per la Moelgg e la Karbon buona seconda manche che ha permesso di risalire di qualche posizione. L’oro è andato alla tedesca Maria Riesch, già medaglia d’oro in supercombinata che ha preceduto di 43 centesimi l’austriaca Marlies Schild e di 1″01 la ceca Zahrobska; quest’ultima regala alla Repubblica Ceca la prima medaglia olimpica conquistata nello sci alpino.

    In serata è andata male ancora una volta ad Enrico Fabris, impegnato insieme a Matteo Anesi e Luca Stefani nell’inseguimento per difendere l’oro conquistato a all’Olimpiade di Torino 4 anni fa. E inceve il terzetto italiano viene eliminato subito dal Canada nei quarti giungendo al traguardo, dopo gli otto giri di pista e i 3,2 km percorsi, a poco meno di 4 secondi di ritardo (3”97). Per i padroni di casa domani la finale contro gli Stati Uniti.

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