Tag: Olimpiadi

  • Indennizzo ai club per gli infortuni in Nazionale

    Indennizzo ai club per gli infortuni in Nazionale

    L’Esecutivo Fifa ha deciso di riconoscere un indennizzo ai club per quei calciatori che subiranno infortuni durante le partite con le rispettive nazionali. Si conclude così una diatriba che proseguiva da tempo immemore. La norma, dopo l’approvazione del Congresso Fifa in programma l’ultima settimana di maggio, entrerà in vigore dal prossimo settembre, al via della nuova stagione. Negli ultimi tempi in Italia si era registrata una situazione di tensione fra il presidente del Napoli De Laurentiis e la nazionale uruguaiana riguardo l’impiego del “matador” Cavani. La Celeste era fra l’altro recidiva, dopo il caso Forlan, infortunatosi a inizio ottobre.

    Se da un lato i club possono esultare, dall’altra non faranno salti di gioia per la norma riguardante le Olimpiadi.

    INDENNIZZO AI CLUB – Per l’ufficialità dovremo attendere circa due mesi. In ogni caso, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, la stagione 2012-2013 rappresenterà l’anno zero per i rapporti fra club e nazionali. Ogni giocatore impegnato in un incontro internazionale sarà coperto da una speciale polizza assicurativa. Se malauguratamente dovesse infortunarsi, la società di appartenenza riceverà un indennizzo proporzionale all’entità dello stop subito dal calciatore. Oltre alla gravità dell’infortunio, la copertura assicurativa terrà conto dello stipendio annuale percepito dal giocatore.

    joseph blatter | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    OLIMPIADI – Prima la carota e poi il bastone. In sintesi possono essere riassunti così i due provvedimenti presi dalla Fifa. Infatti l’organismo, che ha come presidente Joseph Blatter, ha accontentato con l’indennizzo ai club in merito alle Olimpiadi di Londra, ha stabilito che gli stessi saranno obbligati a lasciar partire i propri under-23, qualora quest’ultimi venissero convocati dalle rispettive nazionali per disputare i Giochi.

    EPISODIO MESSI – Famoso l’episodio che vide protagonista il Barcellona e Lionel Messi, futuro Pallone d’oro, quando nel 2008 scoppiò un incidente diplomatico tra la società bluagrana e l’Albiceleste. Gli spagnoli ricorsero persino al Tas, che si pronunciò favorevole ai catalani. Alla fine prevalse la volontà del giocatore e il Barca lasciò partire l’argentino.

  • Roma 2020, Mario Monti dice no alle Olimpiadi in Italia

    Roma 2020, Mario Monti dice no alle Olimpiadi in Italia

    Le Olimpiadi di Roma 2020 non si faranno. Questa la decisione presa dal Presidente del Consiglio Mario Monti nel primo pomeriggio. A nulla è servita la lettera firmata da 60 campioni italiani che spingevano per il sì. Confermata la previsione grigia dello stesso presidente del Comitato promotore, Mario Pescante, il quale aveva già profetizzato la risposta negativa di Monti in relazione alla candidatura della città eterna per le Olimpiadi. L’Italia quindi esce definitivamente di scena dalla corsa per i Giochi che si terranno fra 8 anni.

    LE MOTIVAZIONI – Durante la conferenza stampa tenutasi a margine del Consiglio dei ministri che ha decretato il rifiuto alla proposta della candidatura di Roma, Monti ha spiegato i motivi che hanno portato il governo alla scelta “sofferta” ma arrivata a coro unanime. Il Presidente ha giudicato irresponsabile il fatto che l’Italia, in un periodo storico difficilissimo per il Paese nostrano e l’Europa, si assumesse un impegno finanziario (oltre 5 miliardi di euro) che in futuro avrebbe potuto rivelarsi un clamoroso flop.
    Le ragioni del no possono essere individuate anche in un pericoloso parallelo con la Grecia. Nel 2004 la nazione ellenica aveva ospitato i Giochi Olimpici, millantati con estrema euforia dai media locali e internazionali. La spesa pubblica per l’organizzazione dei Giochi fu però una delle cause che hanno portato i greci verso il default finanziario, e tutto ciò che quest’ultimo sta comportando a livello sociale nel Paese e che potrà avere conseguenze inenarrabili in tutta la zona Euro qualora la Grecia fallisse, trascinandosi dietro di sé l’intera Europa ed il suo sistema economico.

    mario monti | © Spencer Platt/Getty Images

    LETTERA AL VENTO – Saranno rimasti delusi i 60 campioni dello sport italiano che hanno presentato nella giornata di ieri una lettera dove si invocava il sì da parte dello stesso Monti per la candidatura di Roma 2020. Valentino Rossi, Gigi Buffon, Yuri Chechi, Valentina Vizzali e tante altre icone sportive vedono infrangersi il proprio sogno di avere la città eterna come capitale dei Giochi in programma fra meno di dieci anni.

    LE ALTRE PRETENDENTI – Dopo la defezione di Roma sono rimaste soltanto in 4 a rimanere in lizza per l’assegnazione delle Olimpiadi. Al Cio (Comitato olimpico internazionali) nella giornata di domani, termine ultimo di presentazione delle domande, giungeranno le candidature delle città di Doha, Madrid, Tokyo e Istanbul.
    L’amarezza che regna fra gli sportivi italiani è palese, e la decisione di Monti presumibilmente accenderà un vespaio di polemiche che tarderà a spegnersi.

     

  • Olimpiadi Roma 2020, l’appello dello sport al premier Monti

    Olimpiadi Roma 2020, l’appello dello sport al premier Monti

    Ospitare un’Olimpiade è un evento che cambia il volto di una città, almeno per un decennio, considerando il periodo di preparazione, l’attesa febbrile e gli anni successivi, considerando il fattore “trampolino di lancio” connesso all’evento che, inevitabilmente, rilancia l’immagine della città, attirando turisti, visitatori, rivitalizzandone – di conseguenza – il tessuto economico nei diversi settori come un vero e proprio “volano” di sviluppo.

    Il prossimo mese di Agosto, le Olimpiadi 2012 saranno di scena a Londra, la capitale inglese, ex ombelico del mondo, che ritroverà per un mese circa la centralità di un tempo, con occhi e telecamere puntate su di sè. Un’Olimpiade, quella di Londra, che però racchiude delle tematiche importanti, come quella del rilancio di zone disagiate e periferiche, che dai Giochi riceveranno l’onda lunga delle infrastrutture, della riqualificazione e dello sviluppo.

    Ecco, dunque, che in un momento di depressione economica, crisi profonda, sacrifici e dispoccupazione, l’Italia prova a percorrere la strada Olimpica, riponendo parte delle sue speranze sulla possibile candidatura di Roma per l’edizione Olimpica 2020. In tal senso, ben sessanta atleti azzurri, alcuni in attività, alcuni ormai “a riposo”, si sono riuniti per promuovere la candidatura della capitale italiana. Fra questi, alcuni volti notissimi del mondo del calcio, il romanissimo capitano giallorosso Francesco Totti, il portiere juventino Gigi Buffon, ma anche Valentino Rossi, Juri Chechi, Josefa Idem, Valentina Vezzali, Antonio Rossi, Deborah Compagnoni, Federica Pellegrini, Igor Cassina, Fiona May, Alex Zanardi: all’unisono, infatti, hanno deciso di rivolgere un appello al Presidente del Consiglio Mario Monti affichè sottoscriva ufficialmente la candidatura di Roma per l’organizzazione delle Olimpiadi 2020.

    In particolare, tale appello sarà reso pubblico con un’ampia diffusione di stampa (in forma di pagina pubblicitaria su ben otto quotidiani, tre generalisti, uno economico e quattro sportivi, ndr) soprattutto grazie all’iniziativa della Fondazione “Roma 2020” presieduta da Aurelio Regina. Dopo l’appello rivolto dai sessanta atleti, al coro si unisca anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, negli ultimi giorni nell’occhio del ciclone per le polemiche legate all’emergenza neve nella capitale, che ha accolto positivamente l’iniziativa dei sessanta campioni azzurri, unendosi alla loro richiesta nei confronti del presidente Monti: anche per Alemanno, infatti, l’Olimpiade sarebbe un’ottima occasione di rilancio per l’intero Paese, che potrebbe beneficiare notevolmente del trampolino di lancio olimpico. Non a caso, secondo il sindaco, l’appello rivolto dai sessanta atleti ed ex atleti, è solo un’amplificazione della volontà di tutti gli italiani che vedrebbero in chiave molto positiva la candidatura della città capitolina, per risollevare l’immagine del nostro Paese.

    Oltre al coro degli sportivi e di Alemanno, poi, oggi si aggiunge l’appello del mondo della cultura e dello spettacolo, con 28 illustri esponenti, fra cui i premi Oscar Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone, oltre che Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Raoul Bova, Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Max Giusti, Carlo Verdone, Valeria Solarino, Riccardo Scamarcio, Enrico Brignano, Carlo Conti, Antonella Clerici, Milly Carlucci, Gigi Proietti, Antonello Vneditti, che provano a persuadere il Presidente Monti sulle note della più celebre canzone italiana di tutti i tempi, ossia “Volare” di Modugno, affinchè l’Olimpiade italiana non sia un “sogno che non ritorni mai più” e consenta all’Italia di tornare, a “Volare”.

  • NBA, i preconvocati del Dream Team per le Olimpiadi

    NBA, i preconvocati del Dream Team per le Olimpiadi

    La NBA ha reso noto l’elenco dei giocatori preconvocati in vista delle Olimpiadi di Londra 2012: al momento la lista comprende 20 elementi, nei prossimi mesi però questo numero sarà destinato a scendere fino ad arrivare ai 12 definitivi che avranno il compito di portare in alto la Nazionale degli Stati Uniti ai prossimi Giochi in terra inglese.

    LeBron James & Dwyane Wade, Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    I nomi sono stati ufficializzati dal Presidente della Federazione basket statunitense Jerry Colangelo. L’allenatore sarà sempre Mike Krzyzewski (che alla guida degli U.S.A. ha già conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2008 ed il primo posto ai Mondiali del 2010) coadiuvato dagli assistenti Jim Boeheim, Mike D’Antoni e Nate McMillan (gli ultimi 2 rispettivamente allenatori di New York Knicks e Portland Trail Blazers).

    Al momento le squadre più rappresentate con questi preconvocati sono i Los Angeles Clippers, che possono annoverare le convocazioni di Chris Paul, di Blake Griffin e di Chauncey Billups, ed i Miami Heat che contribuiscono con i soliti Big Three LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. In totale sono rappresentate 14 delle 30 squadre della Lega.

    Le Olimpiadi prenderanno il via il 27 luglio e termineranno il 12 agosto e si disputeranno, come già detto, a Londra. Per la Nazionale di basket degli stati Uniti in bacheca ci sono già 13 ori. Tra i Big della NBA non manca nessuno e la scelta è comunque stata estremamente difficile visto l’alto livello di competitività del massimo campionato americano. Sotto la guida di coach Krzyzewski la Nazionale a stelle e strisce ha, fino ad ora, collezionato ben 48 vittorie ed una sola sconfitta.

    Ovvio che saranno proprio loro, i grandi campioni della NBA, ad avere lo status di favoriti ma in un torneo che si disputerà in così poco tempo le insidie non mancheranno e probabilmente la prima squadra antagonista sarà la Spagna di Sergio Scariolo che può vantare atleti di fama internazionale dei quali quasi tutti militano proprio nella Lega americana.

    Questo l’elenco completo dei preconvocati:

    LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers); Carmelo Anthony (New York Knicks); Chauncey Billups (Los Angeles Clippers); Chris Bosh (Miami Heat); Kobe Bryant (Los Angeles Lakers); Tyson Chandler (New York Knicks); Kevin Durant (Oklahoma City Thunder); Rudy Gay (Memphis Grizzlies); Eric Gordon (New Orleans Hornets); Blake Griffin (Los Angeles Clippers); Dwight Howard (Orlando Magic); Andre Iguodala (Philadelphia 76ers); LeBron James (Miami Heat); Kevin Love(Minnesota Timberwolves); Lamar Odom (Dallas Mavericks); Chris Paul (Los Angeles Clippers); Derrick Rose (Chicago Bulls); Dwyane Wade (Miami Heat);Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder); and Deron Williams (New Jersey Nets).

  • Pellegrini cambia idee grazie alle Iene, portabandiera a patto che..

    Pellegrini cambia idee grazie alle Iene, portabandiera a patto che..

    Le Iene sono riuscite nell’impresa di far cambiare idea a Federica Pellegrini, la pluricampionessa italiana di nuoto, circa la possibilità di divenire portabandiera azzurra alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

    Federica Pellegrini | © Getty Images
    La campionessa veneta, infatti, nei giorni scorsi, aveva glissato la proposta di ricevere la prestigiosa investitura, sostenendo come la durata della parata inaugurale – con le lunghe ore da trascorrere in piedi – avrebbe potuto stancare i suoi muscoli delle gambe, in vista delle gare dei giorni seguenti, molto ravvicinate, proprio perchè le gare di nuoto solitamente sono la prima disciplina dopo la cerimonia di apertura dei Giochi.  Dichiarazioni, quelle della Pellegrini, accolte con dispiacere da parte di molti, ed in particolare dal presidente del Coni Gianni Petrucci che aveva sottolineato con una nota di sarcasmo come “la parata inaugurale delle Olimpiadi non è la Via Crucis”. Una valutazione sincera da parte della Pellegrini, ma probabimente fin troppo schietta, che  ora, la campionessa ha ritenuto opportuno “correggere”, almeno in parte, rendendosi disponibile a far da portabandiera a Londra, a patto che debba fare solo il giro di campo, senza trascorrere altre ore in piedi. Un aut aut molto diretto. Chissà, dunque, se la nuova versione di Federica Pellegrini, riveduta e corretta, farà storcere il naso come la prima. D’ altronde, capita raramente che gli atleti Azzurri, designati come alfieri alle Olimpiadi, pongano tante condizioni e “paletti” per ricoprire un ruolo tanto ambito e prestigioso, che altri atleti accetterebbero immediatamente.  Inoltre, la Pellegrini ha “cambiato versione” solo dopo un estenuante inseguimento del “Moralizzatore” delle Iene, che l’ha inseguita per le strade della sua Verona, aspettandola anche all’ uscita del centro sportivo dopo gli allenamenti quotidiani, strappandole, dunque, una dichiarazione “per sfinimento”.

  • I dopati alle Olimpiadi. Adesso De Coubertin è morto davvero

    I dopati alle Olimpiadi. Adesso De Coubertin è morto davvero

    Proprio ieri, giorno della morte di Steve Jobs ho sentito da molti una frase che avevo imparato ad ascoltare da maestri e professori e riferiti a personaggi del passato e nella mia vita l’avevo pensata solo per Giovanni Paolo II “la tua leggenda vivrà per sempre”. E’ cosi che in molti hanno salutato il visionario della Silicon Valley per le sue scoperte e per la sua gran capacità di comunicazione. Nel mondo dello Sport il livello massimo di integrazione, di arricchimento delle culture e della storie dei popoli erano i giochi Olimpici ideati ed ispirati dagli insegnamenti del barone Pierre De Coubertin la cui leggenda viveva proprio tra i sogni d’integrazione a cinque cerchi.

    Bandiera olimpica ©Getty Images
    L’importante non è vincere ma partecipare diceva De Coubertin ma il suo spirito è praticamente scomparso dai Giochi Olimpici moderni con una successione di regole che di epoca in epoca ne ha delegittimato il valore e lo stimolo fondatore facendo largo prima a meri scopi di supremazia politica e poi vedendosi alla pubblicità e alle multinazionali dello Sport. L’ultimo colpo l’ha dato il TAS della Svizzera (Tribunale arbitrale dello sport di Losanna) decidendo di ammettere alla competizione anche gli atleti che hanno scontato una squalifica per doping superiore ai sei mesi possono partecipare alle Olimpiadi. Una sentenza choc che stravolge e cambia definitivamente lo spirito delle Olimpiadi riaprendo le porte a chi ha fatto uso di sostanze dopanti per arrivare a conseguire un risultato sportivo.

  • Pallavolo, wild card alle azzurre in Coppa del Mondo. Uomini al 3° posto nel ranking

    Pallavolo, wild card alle azzurre in Coppa del Mondo. Uomini al 3° posto nel ranking

    Con l’ultimo Europeo chiuso mestamente al quarto posto, le ragazze guidate da Massimo Barbolini oltre alla figuraccia continentale, avevano compromesso seriamente la qualificazione a Londra 2012 non qualificandosi direttamente per la Coppa del Mondo prevista in Giappone dal 3 novembre che regala 3 pass olimpici. Fortunatamente, una mano è arrivata dalla Federazione Internazionale, che ha concesso all’Italvolley femminile una delle due wild card per la Coppa del Mondo.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il gruppo delle ragazze, fino alla semifinale con la Germania aveva dato ottime garanzie, ma il crollo con le tedesche (sconfitta netta per 3-0) e la sconfitta per il bronzo con la Turchia, hanno fatto tremare la panchina di Barbolini e le convinzioni delle ragazze che hanno ceduto di schianto alle prime difficoltà. Si spera quindi in un pronto riscatto dato che è di vitale importanza raggiungere uno dei primi tre posti che assegnano il biglietto per i cinque cerchi. Notizie più confortanti arrivano dai maschi che, a differenza delle donne, hanno disputato un ottimo Europeo chiuso con una medaglia d’argento contro la Serbia e sfiorando addirittura il titolo. Adesso l’Italia di Berruto è al 3° posto del ranking internazionale preceduta solo dall’imbattibile Brasile e dalla Russia vincitrice dell’ultima World League.

  • Clemente Russo primo Azzurro ufficialmente a Londra 2012

    Clemente Russo primo Azzurro ufficialmente a Londra 2012

    Il primo atleta italiano a qualificarsi individualmente per le prossime Olimpiadi di Londra 2012 è Clemente Russo: il pugile campano ha, infatti, battuto ai punti nella finale dei pesi massimi della World Series svoltasi in Cina, il pugile russo, naturalizzato cittadino dell’Azerbaijan, Medzhidov.
    Russo, così, a Londra potrà provare a conquistare il titolo olimpico che gli era sfuggito di un soffio nell’Olimpiade di Pechino 2008, dove conquistò la medaglia d’argento.

    L’accesso all’Olimpiade, nel caso del pugilato, prevede una conquista individuale del pass, ecco perchè per “Tatanka” si può parlare di primo atleta azzurro qualificatosi anche se vi sono altri tredici atleti che hanno conquistato l’accesso a Londra 2012 come posto Nazione.

    La soddisfazione del Presidente della Federpugilato, Franco Falcinelli, è pertanto davvero molto forte soprattutto in chiave di visibilità che il movimento pugilato italiano potrà ricevere, soprattutto in termini di qualità organizzativa e di programmazione, da questo importante risultato ottenuto dal pugile: “Un prestigioso traguardo per il pugilato italiano. La vittoria di Russo alle WSB individuali è una soddisfazione straordinaria non solo per il risultato ottenuto ma per la conquista del primo pass olimpico”.
    Ora, il pugile Casertano, già attore nel film “Tatanka”, dovrà dare il colpo decisivo per provare a salire ancora più in alto: conquistare l’oro Olimpico.

  • 150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    150 anni d’unità d’Italia: le dieci imprese sportive

    In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia la redazione del Pallonaro vuole condividere con tutti i lettori i momenti più belli e appassionanti dello sport italiano, vissuti in questi 150 anni che hanno segnato la storia del nostro paese e delle nostre più profonde tradizioni e passioni popolari.

    Anche se da molti viene visto come sport d’elite, la passione italiana per il tennis è a dir poco viscerale, e quindi risulta doveroso, inserire nella nostra particolare lista dei momenti più belli dello sport italiano la vittoria della Coppa Davis in Cile nel 1976. Prima del viaggio in Cile, a Dicembre, ci furono molte polemiche. Il regime del generale Pinochet non era certamente ben visto dal governo italiano e quindi per questa trasferta si temeva perfino per l’incolumità dei giocatori. Fu il presidente del Coni, nonostante tutte le pressioni politiche, a decidere che l’Italia avrebbe giocato a Santiago. E fu Pietrangeli in prima persona a battersi senza riserve per poter giocare quella finale. La squadra cilena non era molto forte, era arrivata in finale grazie a delle fortunate circostanze e al fatto che anche altre squadre avevano rinunciato a giocare in Cile. Fu Corrado Barazzutti a dare il primo punto all’Italia contro Jaime Fillol miglior tennista cileno, senza storia fu il secondo singolare tra Panatta, davvero in gran forma, e Patricio Cornejo. Il punto decisivo venne già alla terza giornata con il nostro doppio Panatta-Bertolucci vincitori su Fillol-Cornejo.
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    Sempre nel tennis, sicuramente rimarrà per sempre impressa nella mente degli italiani la storica vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros del 2010, facendo dell’atleta, la prima tennista italiana insieme a Panatta a vincere una prova dello slam. La milanese non partiva sicuramente tra le favorite e nella sua carriera, fino al quel momento aveva sì regalato partite importanti, soprattutto in Fedup, ma non vi era mai stato un acuto in singolare. Il cammino della milanese è favoloso, coronato nella finale contro l’ australiana Samantha Stosur, battuta in due set 6-4, 7-6.
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    L’ Italia si sa, nel mondo del calcio è uno dei paesi di riferimento, ma la consacrazione a livello mondiale, dopo i due titoli dell’ era Mussolini, avviene con un po’ di ritardo ed in due periodi difficili del calcio italiano. Anno 1982, l’ Italia calcistica è scossa dallo scandalo scommesse ed uno dei giocatori coinvolti risulta essere un giovane attaccante molto promettente, Paolo Rossi. Enzo Bearzot, recentemente scomparso, decide comunque di convocarlo e crea il primo silenzio stampa della storia della nazionale italiana. Il risultato è una marcia trionfale fino alla finale di Madrid dove viene battuta nettamente la Germania Ovest per 3-1 con Paolo Rossi capocannoniere del torneo iridato.
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    Passano 14 anni e siamo nel 2006, altro scandalo denominato “calciopoli” con la squadra più blasonata e famosa d’ Italia, la Juventus, direttamente interessata. Il C.T. è Marcello Lippi, uomo simbolo della Juventus vincente degli anni ’90 che non si dimette e anzi, costruisce la squadra italiana proprio sullo zoccolo duro bianconero, convocando i vari Cannavaro, Buffon e Del Piero, Zambrotta e Camoranesi. Il risultato è assolutamente imprevedibile alla vigilia, Italia campione del mondo per la quarta volta in finale sulla Francia ai rigori con Fabio Cannavaro pallone d’oro nello stesso anno.
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    Olimpiadi invernali di Calgary 1988, in questa località canadese irrompe a livello mondiale uno dei personaggi più esplosivi e coinvolgenti dello sport italiano, capace di interrompere un festival di San Remo per far seguire in tutta Italia la sua impresa. Il suo nome è Alberto Tomba che a Calgary realizza una doppietta fantastica a soli 20 anni, oro nel gigante e nello slalom speciale.
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    Siamo a Lillehammer, Norvegia e corre l’ anno 1994, qui si compie una delle più grandi imprese di squadra dello sport italiano. La staffetta 4X10 km italiana conquista la medaglia d’ oro battendo i padroni di casa della Norvegia infliggendogli la delusione sportiva più grande dell’ intera nazione scandinava. Il fantastico quartetto è composto da Maurilio De Zolt, il super veterano che a 43 anni tiene in prima frazione in classico, con Albarello e Vanzetta che, con le due successive frazioni, consentono a Silvio Fauner di partire insieme al mostro sacro norvegese, Bjorn Daehlie completando l’ impresa piazzando una sprint sontuoso circondato da bandiere norvegesi.
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    Alle Olimpiadi di Sydney 2000 il nuoto italiano scrive una delle sue pagine più belle a livello olimpico con Domenico Fioravanti. Il ranista azzurro è autore di una fantastica doppietta conquistando il titolo olimpico sia nei 100m che nei 200m diventando il primo nuotatore italiano a conquistare due medaglie d’ oro nella stessa edizione.
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    Vincere nello stesso anno il Giro d’ Italia ed il Tour de France è impresa riservata a pochissimi nel panorama del ciclismo mondiale ed un romagnolo dalla testa pelata, soprannominato il “pirata” di cui nome fa Marco Pantani, nel 1998 riesce nell’ impresa vincendo la corsa rosa in un duello emozionante con il russo Pavel Tonkov e la Grand Boucle schiantando in montagna il kaiser tedesco Ian Ullrich. Un personaggio rimasto nei cuori di tutti, sportivi e non.
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    È una maglia che un ciclista indossa per un anno intero e che simboleggia il titolo di campione del mondo. Gianni Bugno riesce nell’ impresa di indossarla per due anni consecutivi realizzando una fantastica doppietta, vincendo il titolo mondiale su strada a Stoccarda nel 1991 e l’ anno dopo a Benidorm nel 1992.
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    La maratona è la gara di chiusura di ogni olimpiade ed in due occasioni l’ ultimo inno ascoltato è stato quello italiano. Anno 1988, Seoul Corea del Sud, un fantastico Gelindo Bordin stacca tutti nella torrida strada coreana conquistando una storica medaglia d’ oro nella maratona olimpica. L’ impresa viene ripetuta ad Atene, nel 2004 la culla delle olimpiadi moderne dove un altro maratoneta azzurro batte tutti gli avversari arrivando in solitudine al traguardo. Il suo nome è Stefano Baldini che con la medaglia d’ oro chiude una delle olimpiadi più vittoriose dello sport italiano.
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    La parola motori in Italia ha un solo unico significato, Ferrari. La casa di Maranello rappresenta sicuramente in maniera unica il Made in Italy al mondo, frutto di una combinazione vincente di eleganza, lavoro e competenza ai massimi livelli. L’ esempio arriva sicuramente dalla formula 1, competizione simbolo a livello mondiale dell’ efficienza della casa di Maranello. Più di mezzo secolo di competizioni con molte squadre alla ribalta ma con una sempre presente e soprattutto vincente con un simbolo rappresentato da un cavallino rampante ed un colore inconfondibile, il rosso.

    Nella sua grande storia sportiva l’ Italia ha avuto molti fuoriclasse ma pochi possono vantarsi di essere considerati i più forti di tutti i tempi nel proprio sport. Sicuramente uno di questi è un pesarese nato a Tavullia nel 1979 e con un numero sempre fisso, il 46. Il suo nome è Valentino Rossi pilota del motociclismo mondiale che ha saputo unire ironia, intelligenza e spirito vincente, caratteristiche uniche del popolo italiano. Campione del mondo in tutte le classi, 125, 250, 500 e Motogp con tante marche, Aprilia, Honda e Yamaha. Ma è quest’ anno che il tricolore potrà sventolare unito sul podio, grazie al connubio tra il campionissimo e la Ducati.

  • Tuffi, Europei Torino 2011. Gioia Italia, Batki e d’oro nella piattaforma

    Tuffi, Europei Torino 2011. Gioia Italia, Batki e d’oro nella piattaforma

    Noemi Batki vince la medaglia d’ oro nella piattaforma dei 10m agli europei di Torino. l’ italo-ungherese argento a Budapest nel 2010, è autrice di una gara praticamente perfetta conquistando il titolo continentale con il suo record di punti, 346,35.

    La 23enne che ha fatto di Belluno la sua città dall’ età di 5 anni, ha preceduto la russa Yulia Koltunova, che si ferma a 327,30 punti, e la tedesca Maria Kurjo, bronzo con 318,45 punti. Dodicesima l’altra azzurra in gara, Giorgia Barp, che ha messo insieme 231,60 punti. Con questo successo la Batki ottiene anche il pass per le olimpiadi di Londra 2012.

    La Batki ha conquistato i primi successi nel 2004, agli Europei Juniores di Aachen, argento nel sincro nel trampolino da 3 metri e il bronzo individuale dalla piattaforma. Il primo successo a livello senior arriva nel 2007, con l’oro nel trampolino da 1 metro alle Universiadi di Bangkok, Thailandia. Nel 2008 si guadagna un posto nella squadra italiana in partenza per le Olimpiadi di Pechino, dove ottiene un 6° posto nel sincro trampolino da 3 metri. Col passaggio definitivo alla piattaforma arrivano i successi. Prima dell’oro di Torino, la perla era stata l’argento a Budapest negli Europei dell’anno scorso. Ottime notizie quindi in casa Italia, dove i tuffi non sono solo Tania Cagnotto ma dietro la campionessa bolzanina c’e’ una squadra in salute e piena di speranze.