Tag: olimpiadi 2020

  • Roma 2020, Mario Monti dice no alle Olimpiadi in Italia

    Roma 2020, Mario Monti dice no alle Olimpiadi in Italia

    Le Olimpiadi di Roma 2020 non si faranno. Questa la decisione presa dal Presidente del Consiglio Mario Monti nel primo pomeriggio. A nulla è servita la lettera firmata da 60 campioni italiani che spingevano per il sì. Confermata la previsione grigia dello stesso presidente del Comitato promotore, Mario Pescante, il quale aveva già profetizzato la risposta negativa di Monti in relazione alla candidatura della città eterna per le Olimpiadi. L’Italia quindi esce definitivamente di scena dalla corsa per i Giochi che si terranno fra 8 anni.

    LE MOTIVAZIONI – Durante la conferenza stampa tenutasi a margine del Consiglio dei ministri che ha decretato il rifiuto alla proposta della candidatura di Roma, Monti ha spiegato i motivi che hanno portato il governo alla scelta “sofferta” ma arrivata a coro unanime. Il Presidente ha giudicato irresponsabile il fatto che l’Italia, in un periodo storico difficilissimo per il Paese nostrano e l’Europa, si assumesse un impegno finanziario (oltre 5 miliardi di euro) che in futuro avrebbe potuto rivelarsi un clamoroso flop.
    Le ragioni del no possono essere individuate anche in un pericoloso parallelo con la Grecia. Nel 2004 la nazione ellenica aveva ospitato i Giochi Olimpici, millantati con estrema euforia dai media locali e internazionali. La spesa pubblica per l’organizzazione dei Giochi fu però una delle cause che hanno portato i greci verso il default finanziario, e tutto ciò che quest’ultimo sta comportando a livello sociale nel Paese e che potrà avere conseguenze inenarrabili in tutta la zona Euro qualora la Grecia fallisse, trascinandosi dietro di sé l’intera Europa ed il suo sistema economico.

    mario monti | © Spencer Platt/Getty Images

    LETTERA AL VENTO – Saranno rimasti delusi i 60 campioni dello sport italiano che hanno presentato nella giornata di ieri una lettera dove si invocava il sì da parte dello stesso Monti per la candidatura di Roma 2020. Valentino Rossi, Gigi Buffon, Yuri Chechi, Valentina Vizzali e tante altre icone sportive vedono infrangersi il proprio sogno di avere la città eterna come capitale dei Giochi in programma fra meno di dieci anni.

    LE ALTRE PRETENDENTI – Dopo la defezione di Roma sono rimaste soltanto in 4 a rimanere in lizza per l’assegnazione delle Olimpiadi. Al Cio (Comitato olimpico internazionali) nella giornata di domani, termine ultimo di presentazione delle domande, giungeranno le candidature delle città di Doha, Madrid, Tokyo e Istanbul.
    L’amarezza che regna fra gli sportivi italiani è palese, e la decisione di Monti presumibilmente accenderà un vespaio di polemiche che tarderà a spegnersi.

     

  • Roma 2020, Mario Pescante il deus ex machina?

    Roma 2020, Mario Pescante il deus ex machina?

    Manca ancora l’ufficialità, ma dopo la rinuncia di Montezemolo ed il vertice a Palazzo Chigi con Letta ed Alemanno, appare scontata l’investitura dell’abruzzese Mario Pescante a Presidente del Comitato Organizzatore per la candidatura di Roma all’Olimpiade 2020.

    Nato ad Avezzano 72 anni fa, Pescante è Vicepresidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale, primo italiano a ricoprire tale incarico) ed ex Presidente del Coni ed in passato ha ricoperto il ruolo di supervisore del Governo sia per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 sia per i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009.

    Pescante è stato Capo missione della squadra italiana a sette edizioni dei Giochi olimpici estivi e a cinque dei Giochi olimpici invernali; venne eletto Presidente del CONI nel 1993, rimanendo in tale incarico fino alle dimissioni avvenute il 13 ottobre 1998.

  • Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Non finiremo mai di indignarci a certe logiche e l’ennesima buffonata all’italiana dimostra che per il nostro paese sbagliare e perseverare sono due verbi quasi identici. Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ex n° 1 di Confindustria qualche tempo era stato designato dalla stampa, e non solo, come la persona giusta per guidare il terzo polo, l’eletto per muovere lo scacco matto a Berlusconi.

    Bè l’Italia dimentica facilmente e a distanza di qualche settimana lo stesso Montezemolo pare sia pronto a sposare la linea del governo e metter la “sua esperienza” a disposizione del Coni per le Olimpiadi di Roma 2020. Ma possibile che in Italia non ci sia un manager emergente capace di assumersi gli oneri e gli onori?

    Montezemolo come molti di voi sapranno fu a capo dell’organizzazione di Italia ’90, oggi leggo in giro come “un capolavoro” dal punto di vista organizzativo. Ma stiamo scherzando? Italia ’90 è stata la tomba del nostro calcio e i cocci lasciati da quell’abuso edilizio fatto per accontentare beghe politiche le paghiamo ancora oggi come dazio con stadi obsoleti e decadenti.

    IL 23 Febbraio ci sarà l’annuncio ufficiale ma sembra che ormai le riserve siano state sciolte grazie alla perfetta sintonia tra Petrucci, Alemanno, Berlusconi, Tremonti e ovviamente Gianni Letta che ricoprirà la carica di presidente onorario del Comitato.

  • Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica è scatenato. A soli 2 giorni dalla chiusura del Mondiale, il primo disputato in Africa e conclusosi con il trionfo della Spagna, il Comitato olimpico dello stato africano tramite il responsabile del Sascoc, Tubby Reddy, ha annunciato di avere intenzione di ospitare anche i Giochi Olimpici del 2020.
    La candidatura verrà formalizzata ufficialmente nelle prossime settimane con Città del Capo e Johannesburg pronte a farsi avanti come città ospitanti. E probabilmente sarà proprio quest’ultima, sede anche della finalissima del Mondiale con il suo stadio avveniristico Soccer City, a candidarsi ufficialmente per ospitare le Olimpiadi.

    Dunque Roma avrà una rivale temibilissima in vista dell’assegnazione della manifestazione in programma nel 2013: la capitale italiana dovrà battere la concorrenza del Sudafrica per potersi assicurare la 32esima edizione delle Olimpiadi. E lo stato africano potrebbe avere la meglio considerati gli impianti nuovi di zecca costruiti e la magnifica organizzazione mostrata in occasione del Mondiale di calcio. Se il CIO decidesse per questa opzione, sarebbe la prima Olimpiade che verrebbe ospitata nel continente africano.

  • Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Olimpiadi 2020: scelta la candidatura di Roma per ospitare i Giochi, battuta Venezia

    Come era prevedibile, sarà Roma la candidata italiana per ospitare le Olimpiadi del 2020. La decisione è stata presa nel primo pomeriggio dalla Giunta del Coni che doveva scegliere tra la capitale e Venezia bocciando la candidatura di quest’ultima non avendo superato neanche la preselezione. Infatti la Commissione di valutazione del Coni ha assegnato a Roma un punteggio di 32.3 su 35, mentre Venezia ha totalizzato 20.1 su 35; di conseguenza una valutazione in decimi rispettivamente di 9.2 per la capitale e 5.7 per la città veneta. Sulla base dei criteri del Cio, Venezia non raggiungerebbe il parametro 6 (cioè di 21 punti) per superare la soglia individuata già per Rio 2016. La votazione del Consiglio nazionale, quindi, è stata una corsa a senso unico, perché ha dovuto prendere in considerazione un solo progetto, quello di Roma, poi approvato quasi all’unanimità (68 voti a favore, 1 contrario e 1 solo astenuto).
    Una decisione quella di escludere Venezia dettata da motivi logistici (alloggi e trasporti) e non solo (sicurezza ed esperienza).

    Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni alla decisione del Coni di sostenere la candidatura di Roma. Il presidente del Coni Gianni Petrucci afferma:

    • Ci siamo attenuti alle regole del Cio, sono state in corsa due candidature belle ed affascinanti, non ho mai fatto pressioni o chiamato alcun membro del Consiglio Nazionale, chi ha mandato in giro certe voci lo ha fatto per mischiare le carte. La città è stata votata all’unanimità dalla giunta, con un astenuto e un contrario al consiglio: mi auguro che questa volta sia la candidatura di tutto il Paese.
      Qualche chance in più ce l’abbiamo e la scelta era per poter vincere la sfida del 2013 quando verranno assegnati i Giochi
      “.

    Abbastanza contrariato è il governatore della regione Veneto Luca Zaia:

    • Prendiamo atto del voto del Coni, che riteniamo insoddisfacente sia nel merito che nel metodo. Siamo assolutamente convinti che la proposta di Venezia non sia stata tenuta nella giusta considerazione e che, invece, avrebbe potuto rappresentare una novità seria per la qualità che esprime. Siamo certi che Venezia, capitale universale della bellezza, sia il miglior ambasciatore di tutto il nostro Paese nel mondo. Sia chiaro che ora non escludiamo un intervento formale in altre sedi. Garantisco inoltre che da oggi spulcerò personalmente l’intera documentazione voce per voce, sviscerando numeri, conti e promesse che sono alla base di una scelta che ritenere sbagliata è un eufemismo. Un nord penalizzato così fortemente di certo non servirà alla causa che ci si vuole prefiggere“.

    Sulla stessa riga, ma con toni ancor più accesi e discutibili, sono i commenti del presidente dell’Aero Club Italia Giuseppe Leoni, uno dei fondatori del partito della Lega Nord insieme ad Umberto Bossi e l’unico ad aver votato contro il progetto di Roma nel Consiglio nazionale:

    • Roma ladrona. Ora ci hanno rubato anche le Olimpiadi“.

    Come era ovvio, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto sulla questione cercando di smorzare le polemiche venutesi a creare:

    • Ora non c’è spazio per creare polemiche. Venezia è stata bocciata dal punto di vista tecnico in base a criteri scientifici quindi non si può parlare di scelta tra la città veneta e Roma“.