Tag: olanda

  • Olanda – Spagna probabili formazioni [live]

    Praticamente annunciate le formazione iniziali di Olanda e Spagna che questa si giocheranno il titolo mondiale in Sudafrica. Nessun dubbio per Van Marwijk che conferma ancora una volta Van Persie sicuro che questa sera il giovane dell’Arsenal sarà decisivo. Di ben altra natura il dubbio di Del Bosque ma alla fine sarà ancora Pedro il partner di Villa nell’attacco delle furie rosse con Torres ancora in panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI
    OLANDA-SPAGNA:
    Olanda (4-2-3-1):
    1 Stekelenburg; 2 Van der Wiel, 3 Heitinga, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst; 6 Van Bommel, 8 de Jong; 7 Kuyt, 10 Sneijder, 11 Robben; 9 Van Persie. (16 Vorm, 22 Boschker, 12 Boulahrouz, 13 Ooijer, 15 Braafheid, 14 de Zeeuw, 18 Schaars, 23 Van der Vaart, 20 Afellay, 19 Babel, 17 Elia, 21 Huntelaar). All.: Van Marwijk.

    Spagna (4-1-4-1):
    1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets; 6 Iniesta, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso, 18 Pedro; 7 Villa. (2 Albiol, 4 Marchena, 9 Fernando Torres, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 David Silva, 22 Jesus Navas, 23 Reina). All.: Del Bosque.

    Arbitro: Webb (Inghilterra).

  • Mondiali 2010: si chiama Jo’bulani il pallone della finale

    E’ la versione dorata del “fratello” Jabulani che ha fatto impazzire i portieri in questa rassegna mondiale con le sue traiettorie insidiosissime causate dalla leggerezza del pallone: Jo’bulani sarà il protagonista indiscusso domenica 11 luglio quando Olanda e Spagna si contenderanno, nella finale Mondiale al Soccer City stadium di Johannesburg, la Coppa del Mondo che proietterà la vincente sul tetto del Mondo.

    Il pallone personalizzato dall’Adidas, il marchio che ha prodotto i Jabulani, per l’occasione presenterà tinte dorate e i nomi delle due finaliste aggiunte sulla sua superficie questa notte mentre nome della città, dello stadio e la data della partita erano già state impresse da tempo.
    Ma perchè l’Adidas ha scelto il nome Jo’bulani? La risposta è semplice. Il marchio sportivo ha voluto omaggiare la città dove avrà luogo la finale: Jo sta per Johannesburg che significa “città dell’oro” e che spiega anche il motivo della tinta dorata.

    La Fifa poi ha distribuito 60 Jo’bulani personalizzati a Olanda e Spagna, 30 a testa, con i quali affronteranno gli ultimi allenamenti e l’ultima rifinutura prima dell’attessisimo match di domenica. Per la finale l’Adidas ha messo a disposizione 30 Jo’bulani che serviranno per le pennellate in campo di Sneijder, Villa, Robben e Xavi.

    GUARDA LE FOTO DI JO’BULANI

  • Mondiali 2010: Olanda – Spagna, la chiave tattica e i duelli principali

    Mondiali 2010: Olanda – Spagna, la chiave tattica e i duelli principali

    A detta di molti è la migliore finale possibile. Due modi di far calcio differenti ma entrambi tremendamente spettacolari e redditizi. L’Olanda arriva in finale per la terza volta e come nel ’78 affronta una squadra che non è mai salita sul tetto del mondo. La Spagna non ha mai abbinato spettacolo e concretezza come negli ultimi anni e con Del Bosque in panchina ha maturato ancor di più la forza e la fiducia innescata da Aragones durante l’europeo 2006.

    La chiave tattica:
    Toccherà a Van Bommel e De Jong il lavoro più probante e decisivo. I due “cagnacci” di Bert van Marwijk dovranno cercar di impedire il più possibile la ragnatela di passaggi dei giocolieri iberici e far ripartire rapidamente l’azione indovinando il passaggio illuminante per Wesley Sneijder o propiziando l’uno contro uno di Robben con Capdevila e di Kuyt con Sergio Ramos. Di contro la Spagna dovrà cercare di sfondare il muro a centrocampo verticalizzando per il tagli di sua maestà Villa e di Pedro visto ormai la sicura rinuncia dal primo minuto a Torres.

    I duelli più interessanti:

    • Sneijder e Villa: Sono i migliori realizzatori in assoluto e nella finalissima si giocano il titolo di capocannoniere del torneo e forse molto di più. Sarà molto probabilmente da questo confronto che si sceglierà il vincitore del Pallone D’oro e Sneijder, Villa e Xavi sono i principali indiziati.
    • Iniesta e Robben: Vivono di fiammate, lo spagnolo sembra aver cento occhi per come riesce a trovare il compagno. L’olandese a vederlo sembra vecchio stanco per poi accorgerti che con un accelerazione si è disfatto dell’avversario.
    • Busquets vs De Jong e Van Bommel: Sarà una lotta tra cattura palloni. Il giovane del Barcellona giocherà presumibilente su Snejder e avrà il compito di limitarne la sua creatività. La coppia olandese si dovrà dividire tra Iniesta, Xavi e Xabi Alonso sperando di evitar il mal di testa.
    • Sergio Ramos e Van der Wiel: Con Maicon e Lahm sono in questo momento i terzini più offensivi e determinanti in circolazione. Domenica la partita si deciderà anche dalla loro capacità di farsi breccia sulla destra.

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  • L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    E’ arrivato anche l’ultimo verdetto, il più atteso, quello che secondo le profezie dell’oracolo più famoso del pianeta dovrà “consegnare” la Coppa del Mondo ad una delle due finaliste per questa edizione del mondiale sudafricano. Il polpo Paul ha sentenziato: Spagna campione del Mondo.

    Il cefalopode di Oberhausen, che ha predetto tutti i pronostici della nazionale tedesca ai Mondiali azzeccandoli tutti e 6 compresa la sconfitta in semifinale con la Spagna (vittorie con Australia, Ghana, Inghilterra, Argentina e sconfitte con Serbia e appunto Spagna) si è espresso così anche sull’esito della finalissima che si giocherà domenica 11 luglio al Soccer City di Johannesburg e che vedrà l’Olanda di Sneijder e Robben affrontare la Spagna di Villa e Xavi.

    Paul, nel tradizionale rito che consiste nella scelta tra due scatole contenenti del cibo in cui ognuna è rappresentata dalle bandiere delle nazionali che devono essere pronosticate, si è infilato nella scatola di destra (quella con la bandiera spagnola) dando così per vincenti le Furie Rosse con buona pace dei Tulipani. Inoltre Paul è stato chiamato in causa anche per dare l’esito della finalina che si giocherà a Port Elizabet sabato tra Uruguay e Germania pronosticando la vittoria dei tedeschi che potrebbero così consolarsi con il terzo posto.
    C’è chi dice però che sia solo una pura e semplice casualità perchè il mollusco pare prediligga entrare nella scatola di destra. Sarà anche vero ma la statistica dice che “il profeta” ha scelto la scatola di sinistra per due volte in questo campionato del mondo, quando pronosticò le vittoria della Germania sull’Australia e quella ad alto coefficiente di difficoltà sull’Inghilterra.

    E se azzeccasse anche questa, il polpo Paul eviterebbe sicuramente di finire in padella….

  • Maicon, Milito sentite Sneijder: “il mio cuore è a Milano”

    Wesley Sneijder è l’uomo del momento, la stagione in maglia nerazzurra e le prestazioni con l’Olanda lo hanno consacrato a miglior giocatore del 2010. E’ uscito addirittura France Football allo scoperto candidandolo di diritto come principale favorito al Pallone d’Oro, ed è ormai di dominio pubblico la faraonica offerta del Manchester United.

    L’olandese però ha tenuto a precisare la sua voglia di rimanere in nerazzurro ancor prima della proposta di rinnovo e a differenza di Milito e Maicon, illustri compagni con il mal di pancia cronico, si stringe ancor di più all’Inter e ai suoi tifosi candidandosi di diritto ad esser la bandiera del dopo Zanetti.

    “Resto. Giocherò per tutta la prossima stagione con l’Inter. Il mio cuore è a Milano, con l’Inter ho vinto tutto nell’ultima stagione e resta ancora molto da vincere come la Supercoppa Europea, la Supercoppa italiana e la Coppa del mondo per club, che sono dei bei trofei”.

  • Mondiali 2010: la finale va all’arbitro Webb. Olanda e Spagna fanno gli scongiuri

    La Fifa ha decretato l’inglese Howard Webb come direttore di gara della finale del Mondiale tra Olanda e Spagna che si giocherà a Johannesburg il prossimo 11 luglio. L’arbitro 39enne ha sbaragliato tutta la concorrenza come da previsione soprattutto quando la Fifa ha deciso di rispedire a casa lo svizzero Busacca, forse l’unico che gli avrebbe potuto levare di mani il fischietto della finalissima.
    Inoltre gli assistenti saranno i connazionali Darren Cann e Michael Mullarkey mentre il quarto uomo il giapponese Yuichi Nishimura.

    Webb può vantare così di aver diretto le gare più importanti del calcio mondiale ed europeo nella stessa stagione considerato che lo scorso maggio ha arbitrato anche la finale di Champions League disputata a Madrid tra Inter e Bayern Monaco.
    I più scaramantici, sia da una parte che dall’altra, staranno facendo gli scongiuri: Webb ha già diretto la Spagna al Mondiale in occasione dell’unica sconfitta delle Furie Rosse contro la Svizzera nella prima giornata del Gruppo H mentre gli olandesi hanno un pessimo ricordo dei fischietti inglesi perchè fu proprio un arbitro d’oltremanica, l’inglese Taylor, che diresse la finale di Coppa del Mondo del ’74 quando la Germania Ovest sconfisse i Tulipani a Monaco di Baviera.

    Per quanto riguarda la finalina tra Uruguay e Germania, in programma sabato 10 luglio a Port Elizabet, la Fifa ha scelto invece il messicano Benito Archundia.

  • Olanda – Spagna, un remake di Inter – Barcellona

    Olanda – Spagna, un remake di Inter – Barcellona

    Il Sudafrica coronerà per la prima volta il sogno di due importanti realtà del calcio del nuovo millennio. Ma leggendo la partita da un punto di vista prettamente tattico è evidente come Van Marwijk ha “copiato” Josè Mourinho per creare la sua Olanda e Vincente Del Bosque ha preso ampio spunto dal Barcellona di Guardiola.

    L’evoluzione dei tulipani da un calcio totale e senza troppi riferimenti è passato ad un accorto 4-2-3-1 con cinque uomini dediti alla fase difensiva e cinque alla fase offensiva. Il Maicon dell’Olanda è Van der Wiel, per carità il confronto è ancora improbo, ma la dinamicità del giovane olandese e la continua predilezione al gioco offensivo valgono il paragone.

    La cerniera di centrocampo formata in nerazzurro da Cambiasso e Thiago Motta è replicata con risultati entusiasmanti da Van Bommel e De Jong. Coincide il faro del gioco: re Mida Sneijder è il valore aggiunto di questa Olanda al pari dell’Inter del triplete. Manca il Milito a render l’Olanda una macchina perfetta ma in compenso c’è uno scatenato Robben.

    La Spagna ha iniziato il suo progetto con la vittoria dell’Europeo ma rispetto alla briosità dell’undici di Aragones appare più matura e forse ancor più forte a centrocampo. E’ proprio la mediana il punto di forza delle Furie Rosse, Xavi, Xabi Alonso e Iniesta sono, forse, i tre migliori centrocampisti in circolazione e delle loro geometrie ne trova giovamento tutta la squadra.

    La difesa con solo due gol all’attivo dimostra compattezza e sicurezza grazie anche alla straordinaria forma di Casillas e al lavoro oscuro di Busquets. L’attacco dipende molto dagli acuti di Villa (5 gol in sei partite) e soffre tremendamente del precario stato di forma di Torres e della gioventù di Pedro.

    In Champions League la sfida arrise a Mourinho e all’Inter con il Barcellona costretto ad arrendersi al muro eretto dai nerazzurri e alle ripartenze illuminanti orchestrate da Sneijder. Per capire quale sarà la filosofia di calcio vincente non ci resterà che attendere domenica.

  • Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Tra poco più di un’ora a Durban Germania e Spagna si giocheranno la qualificazione per la finalissima di Johannesburg dove ad attendere c’è già l’Olanda di Sneijder e Robben che ieri ha battuto l’Uruguay per 3-2.
    E’ una semifinale che sa di finale: questa è l’occasione per i tedeschi di vendicare la sconfitta subita 2 anni orsono nella finale di Vienna che ha consegnato l’Europeo nelle mani delle Furie Rosse. Allora a castigare la squadra guidata da Loew fu Fernando Torres, lo stesso che stasera partirà dalla panchina per far spazio a Pedro considerato il deludente campionato del mondo che ha disputato finora la punta del Liverpool.

    Si affrontano due delle squadre che hanno il maggior potenziale, la Germania ha una solidità senza eguali e ha straconvinto nelle precedenti uscite rifilando ben tre poker durante il Mondiale: il primo alla più docile Australia, poi alle insidiose Inghilterra (agli ottavi) e Argentina (ai quarti), la Spagna vanta forse il miglior undici titolare dell’intero Mondiale ma non è riuscita ad esprimersi al meglio quando ha incontrato squadre con difese attente e ordinate.

    Gli iberici vogliono completare il ciclo vincendo il proprio primo Mondiale della storia dopo essersi affermati ai campionati europei, la Germania di Coppe del Mondo ne ha già 3 ed ha dalla sua parte l’esperienza di un ambiente che è abituato a vincere e ad arrivare fino in fondo a queste competizioni: però, a differenza degli altri anni, i teutonici si presenteranno con una delle nazionali con un’età media bassissima, di circa 25 anni.
    I precedenti ai Mondiali sorridono ai tedeschi: 2 vittorie e 1 pareggio contro la Spagna.

    Per quanto riguarda le formazioni mancheranno Torres da una parte, sostituito dal veloce Pedro che nell’intenzioni di Del Bosque dovrebbe creare maggiori grattacapi alla difesa tedesca, e Muller, squalificato, dall’altra con Trochowski che partirà titolare dal primo minuto. Per il resto tutto confermato per entrambe: Villa guiderà l’attacco spagnolo con Xavi a regalare geometrie per i compagni di squadra; Fabregas, non al meglio della condizione per una botta alla gamba rimediata in allenamento, siederà in panchina. Sull’altro fronte Klose cercherà il gol della definitiva consacrazione che gli consentirebbe di agguantare Ronaldo in cima alla classifica cannonieri dei Mondiali di tutti i tempi a quota 15 reti.Alle sue spalle occhio a Podolski, Ozil e Schweinsteiger.

    Probabili formazioni GERMANIA – SPAGNA (ore 20:30)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 8 Ozil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau.
    Ct: Loew.
    SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso; 6 Iniesta 18 Pedro, 7 Villa.
    A disposizione: 4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina.
    Ct: Del Bosque.

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • Il Mondiale si fa hot: Bobbi Eden promette sesso orale per la sua Olanda

    Il Mondiale si fa hot: Bobbi Eden promette sesso orale per la sua Olanda


    L’Olanda dopo le delusioni del ’74 e del ’78 ha la possibilità di salire sul tetto del mondo per la prima volta della sua storia. Ma la gioia del popolo Orange potrebbe aumentare grazie alla promessa della pornostar olandese Bobbi Eden che attraverso Twitter ha promesso sesso orale gratis a tutti i suoi amici.

    I suoi fan sono aumentati a dismisura arrivando a quasi 20000 in poco tempo tanto che l’attrice pare voglia creare il “Team Orange del Sexo Oral” coinvolgendo le colleghe Gabby Quinteros , Vicky Vette e Miss Hybrid.

  • Sneijder fa il passo decisivo verso il Pallone d’Oro

    Il calcio per fortuna non è una scienza esatta. La dimostrazione? Wesley Sneijder e Arjen Robben. I due grimaldelli olandesi appena un anno fa erano stati bollati come giocatori di seconda fascia dai Galattici del Real Madrid che per sostituirli avevano ingaggiato niente di meno che Kaka e Cristiano Ronaldo.
    Come è andata a finire la stagione lo sappiamo tutti, Sneijder con il triplete mentre a Robben manca la coppa dalle grandi orecchie.

    Insieme adesso sono ad un passo per riscrivere la storia della nazionale olandese beffata nel ’74 e ’78 da un duro scherzo del destino. Questi tulipani non si avvicinano nemmeno a quelli del calcio totale ma hanno le carte in regola per piazzarsi in alto.

    E a prendersi il gradino più alto del podio sembra essersi abituato il numero dieci nerazzurro che oltre a rischiare di aggiungere un altro trofeo di squadra al suo 2010 da record potrebbe arricchirlo di due gioie personali.

    La prima è il titolo di capocannoniere di Sudafrica 2010 (5 gol insieme a Villa) per poi concludere con il primo Pallone d’Oro unificato da France Football e Fifa. Proprio il magazine francese ha iniziato a tirar la volata di Sneijder nominandolo favorito nella corsa al trofeo.