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  • Louis van Gaal nuovo ct dell’Olanda

    Louis van Gaal nuovo ct dell’Olanda

    E’ Louis Van Gaal il nuovo commissario tecnico della nazionale olandese. L’annuncio dell’accordo è stato dato tramite il sito della federazione olandese. Van Gaal allenerà l’Olanda fino al termine dei mondiali del 2014 e avrà il compito di rialzare gli orange dopo la cocente delusione di Euro 2012. Sneijder e compagni si erano presentati agli ultimi campionati europei come una delle squadre da battere invece il loro cammino si è rivelato disastroso ed è finito con una cocente eliminazione nella fase a gironi senza vincere neanche una partita. L’avventura di Bert van Marwijk, iniziata nel luglio 2008, ha avuto il picco più alto ai mondiali del 2010 quando l’Olanda ha ottenuto il secondo posto mentre è terminata in Polonia e Ucraina pochi giorni dopo il flop orange con van Marwijk che ha rassegnato le dimissioni.

    Louis Van Gaal nuovo ct Olanda © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    RITORNO AL PASSATO – Il nuovo allenatore dell’Olanda è Louis Van Gaal ma per il tecnico di Amsterdam non è la prima volta sulla panchina della nazionale orange. Infatti l’ex tecnico di Bayern Monaco e Barcellona ha già allenato la selezione del suo paese dal 2000 al 2002 ma la sua avventura fu a dir poco deludente visto che gli olandesi sotto la sua gestione fallirono addirittura la qualificazione ai mondiali del 2002. Adesso per il 60enne Van Gaal è arrivata l’occasione per rifarsi: “Sono lieto che la federazione mi abbia contattato. Questa è una opportunità che attendevo da tempo”. A differenza di 10 anni fa la rosa orange è molto più competitiva e questo è già un buon punto di partenza per il buon Louis che potrà certamente fare meglio rispetto alla sua precedente esperienza da ct dell’Olanda.

    L’ultima esperienza da allenatore Van Gaal l’ha maturata nel Bayern Monaco dove nella stagione 2009/2010 dopo aver vinto Bundesliga e Coppa di Germania ha condotto la squadra bavarese ad un passo dal Triplete, ottenuto invece proprio dall’Inter di Josè Mourinho grazie alla vittoria nella finale Champions League 2010 a Madrid. Dopo il mancato triplete il 60enne tecnico di Amsterdam ha avuto poca fortuna visto che nell’aprile 2011 fu esonerato dalla dirigenza bavarese per gli scarsi risultati ottenuti in stagione.

  • Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Gli europei in corso di svolgimento dall’8 giugno in Polonia e Ucraina sono entrati nella fase cruciale ed eccoci qui pronti a fare un primo resoconto sui migliori giocatori apprezzati sui campi in Polonia e Ucraina. Tante sono state le conferme così come tante sono state le sorprese e le delusioni. Iniziamo allora la nostra analisi riguardo top e flop della fase a gironi di Euro 2012 che ha visto la disputa di ben 24 partite sulle 31 totali.

    TOP  fase a gironi EURO 2012 

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – Se il Portogallo è ai quarti di finale dove affronterà con i favori del pronostico la Repubblica Ceca di Petr Cech, lo deve soprattutto al suo numero 7 Cristiano Ronaldo. E’ dappertutto l’attaccante del Real Madrid (60 gol in 55 presenze nella stagione 2011/2012) anche se nella prima partita non riesce ad evitare la sconfitta ai suoi. Nella seconda partita vinta 3-2 con la Danimarca inizia a prendere le misure ma manca nuovamente il suo nome sul tabellino della partita.

    Cristiano Ronaldo © Lars Baron/GettyImages

    Si rifà alla grande nell’ultima sfida del girone quella da dentro o fuori con la delusione Olanda. Al vantaggio orange iniziale risponde lui con una doppietta magistrale, a cui aggiungiamo tante giocate di qualità, 2 pali e un grande assist non finalizzato da Nani. Il destino del Portogallo è legato maledettamente ai suoi piedi mentre il pallone d’oro 2012 dipende molto da fino a dove condurrà la sua nazione. Fenomeno.

    ALAN DZAGOEV (RUSSIA) – Nonostante l’eliminazione della sua nazionale, il talento Alan Dzagoev classe 1990 militante nel Cska Mosca si è attestato come uno dei migliori giocatori di Euro 2012. Proprio per questo merita a pieni voti di comparire nella classifica dei top. Semplicemente il migliore in campo nelle file russe in tutte e tre le partite. A fare la differenza nel bene o nel male sono i suoi gol. Nelle prime due partite segna lui e la Russia va. Nell’ultima partita non va a segno e la Russia va a casa. Europei da ricordare solo a livello personale (3 gol in 3 partite) ma dopo Euro 2012 tantissimi club importanti sono in fila per assicurarsi le sue prestazioni. Talento sbocciato.

    ANDRES INIESTA (SPAGNA) & ANDREA PIRLO (ITALIA) – Non potevano mancare in questa speciale classifica i due fari delle prime due squadre del girone C di Euro 2012. Andrés Iniesta con la sua solita eleganza fa sembrare facili le cose difficili, il modo in cui tiene palla al piede è inimitabile ed è il maggior interprete dell’illusionismo calcistico. Non va a segno nelle tre partite spagnole ma è lui l’elemento imprescindibile della Spagna di Vicente del Bosque. Andrea Pirlo, il faro della Juventus degli invincibili si teletrasporta in Polonia e conduce l’Italia all’obiettivo minimo dei quarti di finale. 3 dei 4 gol azzurri nascono dai suoi piedi (assist a Di Natale in Spagna-Italia 1-1, gol su punizione contro la Croazia, assist da corner a Cassano per l’1-0 sull’Irlanda). Senza di lui l’Italia sarebbe già eliminata ma fortunatamente per noi lui c’è ed è talmente lampante la sua superiorità nei confronti dei compagni che quando non gioca al massimo (come contro l’Irlanda) te ne accorgi eccome. Nonostante ciò riesce sempre a risultare decisivo. Insostituibile.

    GERMANIA – E’ la squadra che più ha impressionato in questa prima fase di Euro 2012, non fosse altro per la facilità con la quale è riuscita ad ottenere i 3 punti nelle 3 occasioni a disposizione. Unica squadra a punteggio pieno di questi Europei in Polonia e Ucraina, la Germania di Loew si attesta come la principale indiziata a scalzare la Spagna dal trono d’Europa. I tedeschi hanno davvero tutto nella loro squadra ed è difficile trovare un punto debole. Due note di merito vanno a Super Mario Gomez, (3 gol in 3 partite e finalmente decisivo anche in nazionale) e a Mats Hummels, 23enne difensore del Borussia Dortmund, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare uno dei centrali difensivi più forti al mondo. Squadra da battere.

    ZLATAN IBRAHIMOVIC (SVEZIA) – Da uno come lui ti aspetti più di 2 gol in 3 partite, ma se consideriamo la qualità del gol segnato contro la Francia e il fatto che come compagni non ha gente come Ribery, Robben e così via possiamo inserirlo tranquillamente nella lista dei top della fase a gironi di Euro 2012. Resta comunque la delusione per l’uscita prematura della sua nazionale anche perchè ripensando alla prima partita persa contro l’Ucraina dopo essere passati in vantaggio proprio grazie ad un suo gol aumentano i rimpianti per i tifosi svedesi. Tuttavia Ibra ha lasciato il segno con un gol d’autore, un vero spot per il gioco del calcio. Spettacolo.

    FLOP fase a gironi Euro 2012

    OLANDA – Vera delusione di Euro 2012. La cenerentola che non t’aspetti. 3 sconfitte in 3 partite. Non vi stupite se nella classifica dei flop a farla da padrone sono gli olandesi. Il principale colpevole della debacle orange è certamente il tecnico Bert van Marwijk. Il mondiale 2010 concluso al secondo posto rimarrà il suo unico ricordo positivo della sua avventura olandese terminata sicuramente in Polonia e Ucraina. L’allenatore olandese non è riuscito a mettere nelle condizioni di giocar bene una rosa piena zeppa di campioni. Alcune sue scelte hanno creato clamore in Olanda come ad esempio l’ostinazione nel far giocare Mark Van Bommel (marito della figlia di Van Marwijk) risparmiandolo solo nell’ultimo match quando la frittata era fatta. L’Olanda vista ad Euro 2012 è lontana parente di quella ammirata due anni orsono ai mondiali africani e si è dimostrata squadra senza un’idea di gioco definita. Se ne salvano pochi nella squadra olandese e tra questi vi sono gli ‘italiani’ Sneijder e Stekelenburg e Van der Vaart.

    Arjen Robben in ginocchio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    ARJEN ROBBEN (OLANDA) – Capitolo a parte merita Arjen Robben, che si guadagna a pieni voti la nomina personale come flop di Euro 2012. La sua nomina in verità ha radici antecedenti alla rassegna europea e sicuramente la debacle della sua Olanda conclude un anno da incubo che lo ha visto principale colpevole degli insuccessi del Bayern Monaco. Chi ha buona memoria come me non dimentica l’errore dal dischetto nella sfida scudetto persa poi con il Dortmund alla penultima giornata della Bundesliga. A peggiorare il quadro per Robben vi è stata la finale Champions persa dai suoi in casa e soprattutto per demerito suo. L’errore dal dischetto nei tempi supplementari di Bayern-Chelsea fa il palio con l’errore sopra citato e cancella tutto ciò di buono fatto nel corso della stagione. Anno da dimenticare. Incompiuto.

    RUSSIA – Flop punitivo per la Russia di Dick Advocaat. I russi che a pochi giorni da Euro 2012 ci avevano travolti in amichevole con il risultato netto di 3-0 hanno spazzato via all’esordio la Repubblica Ceca con un eloquente 4-1. A quel punto tutti la davano come possibile mina vagante della rassegna europea invece le restanti due partite hanno oscurato quanto di buono fatto fino a quel momento. I russi che si presentavano con una rosa nettamente superiore alle due qualificate Rep.Ceca e Grecia sprecano troppo con la Polonia non andando oltre l’1-1 e vengono puniti dall’orgoglio greco nella partita decisiva. Arrivederci.

    KARIM BENZEMA (FRANCIA) – L’ultimo flop che vi proponiamo è Karim Benzema che a differenza delle altre delusioni ha ancora la possibilità di rifarsi. L’attaccante del Real Madrid è una delle delusioni di Euro 2012 avendo giocato da titolare le 3 partite dei francesi senza riuscire ad andare in gol. I due assist nel match vinto con l’Ucraina non possono bastare né a lui né alla Francia che avrà sicuramente bisogno dei suoi gol per poter eliminare la Spagna di Vicente del Bosque. Piccola delusione nonostante la qualificazione ai quarti per la Francia, che deve veramente ringraziare Sheva ad aver sconfitto da solo nella prima giornata Ibra e compagni, altrimenti adesso staremmo parlando di un’altra eliminazione prematura dei francesi dopo quella degli ultimi mondiali. Sabato ultima chance.

  • Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Si apre ufficialmente la corsa a Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League con 30 reti. L’attaccante orange ha rifiutato la proposta di rinnovo del suo contratto (scadenza 2013) offertagli dai gunners, che adesso hanno fissato il prezzo per la vendita del loro numero 10. Chi vorrà assicurarsi le prestazioni di Van Persie dovrà sborsare ben 30 milioni di sterline, equivalenti a circa 37 milioni di euro. La cifra è molto alta nonostante l’età del giocatore (29 anni il prossimo 6 agosto) e l’imminente scadenza del suo contratto con i gunners. Se a questo aggiungiamo l’uscita prematura dell’attaccante orange ad Euro 2012 con un solo gol all’attivo e la volontà del giocatore che pretende dalla sua prossima squadra un ingaggio da 7-8 milioni annui, possiamo già prevedere che non saranno molte le squadre disposte ad investire circa 70 milioni di euro netti tra costo del cartellino e ingaggio per acquisire l’ex attaccante del Feyenoord.

    Robin van Persie © BEN STANSALL/AFP/GettyImages

    L’Arsenal ha in mente di liberarsi del 28enne attaccante proprio per evitare di perderlo a parametro zero il prossimo anno. Infatti i gunners hanno già provveduto a rimpiazzarlo in rosa con l’acquisto di Lukas Podolski (a segno ieri in Danimarca-Germania 1-2) e il prossimo acquisto di Olivier Giroud, campione di Francia e capocannoniere (a pari merito con Nenè del Psg con 21 reti) dell’ultima Ligue 1 con il Montpellier. Il 25enne attaccante della nazionale francese avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di Van Persie, che in 8 stagioni a Londra ha totalizzato 278 presenze e 132 gol.

    La Juventus è una delle squadre più calde intorno al nome di Robin Van Persie ma il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbe raffreddare le intenzioni bianconeri. Tuttavia l’uscita prematura dell’Olanda da Euro 2012 e il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbero produrre una forte accelerata nei tempi della trattativa impostata sull’asse Londra-Torino anche perchè i bianconeri possono abbassare la richiesta economica degli inglesi contando sul fatto che in caso di un non accordo quest’estate, il giocatore potrà firmare un nuovo contratto dal prossimo febbraio senza che l’Arsenal abbia un ritorno economico. Chi non avrebbe problemi ad investire i 30 milioni di sterline richiesti dall’Arsenal e l’ingaggio oneroso richiesto dal giocatore è il Manchester City dello sceicco Mansour ma i Citizens dovranno prima sfoltire il reparto avanzato (vedi Edin Dzeko) per evitare un sovraffollamento nella rosa che verrà affidata all’italiano Roberto Mancini. Stesso discorso riguarda il Paris Saint-Germain di Leonardo, che secondo i tabloid inglesi sarebbe pronto ad investire i 37 milioni di euro richiesti dai gunners e ricoprire d’oro il giocatore offrendogli un ingaggio da 1 milione di euro al mese. A queste cifre la Juventus di Andrea Agnelli può fare ben poco e il Paris Saint-Germain si conferma squadra “prezzemolo” del mercato internazionale. I parigini, in attesa di ufficializzare l’acquisto di Lavezzi e dopo aver incassato il no del Milan per Thiago Silva, vogliono rifarsi e completare il reparto offensivo con l’acquisto del bomber olandese. La caccia a Robin Van Persie è appena iniziata e nei prossimi giorni capiremo di più circa la futura destinazione del numero 10 gunners.

  • Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    E venne il giorno di Cristiano Ronaldo. Al Metalist Stadium Portogallo-Olanda termina 2-1 in favore dei lusitani che si qualificano per i quarti di finale come seconda del Gruppo B, il girone della “morte”. A morire sono proprio gli olandesi che chiudono gli Europei a quota zero. Non male per una Nazionale che soltanto due anni fa era arrivata in finale ai Campionati del Mondo di Sudafrica. Come dicevamo, protagonista assoluto del match è il fuoriclasse del Real Madrid. Ridicolizzato Van der Wiel, non il primo arrivato. Non fa meglio Willems, che contro Nani vive una serata da incubo. Ai quarti la squadra di Bento affronterà la Repubblica Ceca, prima del Gruppo A. Incontro in programma il 21 giugno a Varsavia. I tulipani si guarderanno i restanti match comodamente a casa.

    ZITTITI – Bene, dopo la gara di ieri sera sappiamo che Ronaldo non sarà il flop degli Europei. Le sue credenziali per la conquista del titolo meno ambito dai calciatori sono letteralmente crollate ieri sera. Il portoghese ha lasciato in buona compagnia Robben e Ibrahimovic, con il calciatore del Bayern avvantaggiato sullo svedese, perché quest’ultimo almeno un gol (inutile) l’ha pur sempre segnato. Dall’altra parte non sappiamo se Ronaldo è stato avvantaggiato dal fatto di avere difronte la brutta copia di Van der Wiel o meno (senza contare che l’Olanda di Marwijk è un pugno allo stomaco per gli esteti del calcio). Registriamo in ogni caso la doppietta con cui ha eliminato gli orange e il fatto di essersi preso sulle spalle la propria Nazionale nella partita fin qui più importante. Oltre ai due gol messi a segno (ricordiamo che l’Olanda si era illusa passando in vantaggio nei primi minuti con Van der Vaart), CR7 ha colpito anche due pali e fornito assist a gogò ai compagni di squadra, che hanno mostrato sciaguratamente il lato peggiore del Portogallo: forti sì, ma di segnare non ne vogliamo sapere. Menomale che Ronaldo c’è (non siamo in par condicio).

    Pagelle Portogallo-Olanda 2-1, terza giornata Gruppo A

    portogallo-olanda
    cristiano ronaldo | ©Ian Walton/Getty Images


    PORTOGALLO
    Pepe 6,5: il difensore centrale del Real Madrid è in forma smagliante. Gioca da veterano nella linea a 4 impostata da Bento che può contare sulla spinta di Joao Pereira e Coentrato, anche ieri sera tra i migliori in campo. Contro la Repubblica Ceca Pepe ha già un avviso per Baros: amico, torna indietro.
    Joao Moutinho 7: classe infinita per il giocatore del Porto, e sopratutto come corre. Siamo sicuri che a Zeman sarebbe piaciuto un giorno allenarlo. Ora è troppo vecchio purtroppo (25 anni), e costa altrettanti soldoni.
    Nani 6,5: d’accordo, ha giocato una grande partita. Però non ha segnato quando ha avuto l’occasione (non solo una), e sopratutto davanti non aveva Paolo Maldini ma Willems, 18 enne del Psv Eindhoven. A quella età non si può essere già svezzati per un Campionato Europeo, specialmente se giochi nell’Olanda.
    Cristiano Ronaldo 8: ieri è stato il boss dei boss. Già dall’inizio ha fatto capire chiaramente che non ce n’era per nessuno. Ha umiliato Van der Wiel come se fosse l’ultimo arrivato, uno dei terzini destri più scarsi della storia del calcio, un Vitiello o un Oddo post 2006. L’hanno insultato, l’hanno sbeffeggiato, e infine si è mostrato. Meglio tardi che mai. Ora ci si aspetta il bis però.

    OLANDA
    Van der Wiel 4: giornate storte possono capitare a tutti, quindi anche a Van der Wiel. Sarà lo shock di aver visto la formazione del suo ct, sarà che Ronaldo ieri era qualcosa di sensazionale, però da un terzino della sua fama non ci si aspetta una prestazione così scarsa. La valutazione del lanciere sarà sicuramente scesa di qualche milione ieri sera.
    Van der Vaart 6: nel naufragio della squadra di Van Marwijk si è salvato solo lui. Eccezione più unica che rara di questi tempi. Segna il gol del momentaneo vantaggio olandese al 10′ minuto, non riuscendo però a tenere la barca a galla quando i portoghesi ripartivano. Anche per lui gli Europei sono già finiti.
    Robben 4: il calciatore del Bayern non ha attenuanti. Se i tifosi orange fossero potuti entrare in campo non vi assicuriamo che sarebbe poi uscito integro. Atteggiamento supponente, da primo della classe, quando invece i punti in classifica raccontavano una situazione completamente diversa. Robben saluta un 2012 niente male: secondo in campionato, umiliato in Coppa di Germania nella finale contro il Dortmund, sconfitta in Champions League nella finale contro il Chelsea, uscito nella Fase a gironi degli Europei totalizzando la bellezza di zero punti. Quando si dice che è l’anno…
    Van Persie 5: un’attenuante ce l’ha, per questo un voto in più se lo merita. Giocare nel ruolo di trequartista per il capocannoniere della Premier League non dev’essere stato proprio il massimo. E per questo deve ringraziare il ct Marwijk (voto 2), che in queste tre partite del girone ha fatto la figura del Polifemo, accecato. Accecato quando si trattava di mandare in campo la formazione, accecato al termine della prima partita, alla quale non ha voluto porre rimedio nel match successivo contro la Germania, confermando Van Bommel e De Jong mediani. Accecato quando si poteva cambiare modulo e non l’ha fatto, mai. L’ossessione del 4-2-3-1 alla fine è costata cara. Avanti un altro.

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    PORTOGALLO-OLANDA 2-1 HIGHLIGHTS
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  • Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Il girone di ferro vive il suo ultimo atto. Al Metalist Stadium si affrontano Portogallo-Olanda. L’unica certezza è che al termine della gara almeno una delle due Nazionali lascerà gli Europei. Quello che sarà il dopo non lo sappiamo, anche se possiamo intuire come la stampa avrà vita facile contro Cristiano Ronaldo oppure il ct dei tulipani Van Marwijk. Abbiamo scritto “almeno una” perché c’è anche il rischio che possano uscire entrambe, con Germania e Danimarca qualificate ai quarti. L’Olanda, ferma a zero punti dopo due incontri, ha un solo risultato: la vittoria (con due o più gol di scarto), sperando poi che la Danimarca perda contro i tedeschi. Al Portogallo invece potrebbe bastare anche un pareggio se la Danimarca non batterà la Germania.

    PORTOGALLO – Paulo Bento si affida all’undici titolare delle prime due partite. In porta Rui Patricio, in difesa spazio alla coppia centrale costituita da Bruno Alves e Pepe, con Coentrao a sinistra e Joao Pereira a destra. Nel centrocampo a tre Miguel Veloso agirà da play basso, con Meireles e Moutinho in posizione più avanzata. In attacco il ct portoghese conferma la fiducia alla punta centrale Postiga (in gol contro nell’ultimo incontro con la Danimarca), mentre non può far a meno di schierare sugli esterni Nani da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra. In quello che sarà il big-match della giornata, riuscirà l’attaccante del Real Madrid a giocare una partita degna del suo nome?

    OLANDA– La situazione in casa orange non è disperata, di più. Però se è vero che questi Europei regalano una sorpresa ogni giorno, allora tutto può essere ancora messo in discussione. Van Marwijk continua ostinatamente a schierare la coppia di mediani formata da Van Bommel e Nigel De Jong. Dietro i due mediani la linea a quattro della difesa, con Mathijsen-Heitinga centrali, Van der Wiel a destra e Willems a sinistra. In attacco la novità Huntelaar, che agirà come unica punta. Dietro di lui un terzetto niente male, costituito da Van Persie, Robben (a destra) e Sneijder. Le scelte della vigilia daranno ragione al ct olandese?

    Cristiano Ronaldo | © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    PRECEDENTI – A sorpresa gli ultimi precedenti sono favorevoli ai lusitani. Negli ottavi di Berlino 2006, il Portogallo sconfisse l’Olanda per 1-0. Due anni prima, negli Europei di casa, i portoghesi erano approdati in finale dopo aver sconfitto gli orange per 2-1 in semifinale. Dal 2000 ad oggi la Nazionale lusitana non ha mai perso contro la selezione olandese.

    QUOTE – Grandissima incertezza nelle quote. Leggermente favorita l’Olanda (2,55), mentre l’1 del Portogallo è quotato 2,60. Il pareggio viene considerato il risultato meno probabile dai bookmakers (3,40).

    Probabili formazioni Portogallo-Olanda

    Portogallo (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Coentrao, Veloso, Meireles, Moutinho, Nani, Ronaldo, Postiga.
    A diposizione:  Eduardo, Beto, Costa, Rolando, Lopes, Custodio, Quaresma, Ruben, Viana, Almeida, Oliveira, Varela. Allenatore: Bento

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Mathijsen, Heitinga, Willems, Van Bommel, De Jong, Robben, Van Persie, Sneijder, Huntelaar.
    A disposizione: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Kuyt, Luke De Jong, Narsingh, Afellay.

    SPECIALE EURO 2012

  • Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Per la seconda giornata del Gruppo B scendono in campo questa sera al Metalist Stadium Olanda-Germania. Sfida che si preannuncia ad altissima tensione, e che potrebbe diventare infuocata a seconda del risultato che arriverà nel tardo pomeriggio dall’altro match in programma, Danimarca-Portogallo. Gli orange affrontano la vigilia del match con la consapevolezza di non poter più sbagliare dopo il ko all’esordio contro i danesi. Sneijder e compagni però dovranno disputare la partita della vita contro i tedeschi di Low, che sono arrivati in Ucraina come favoriti per la vittoria finale. La Nazionale teutonica forte del successo per 1-0 contro il Portogallo quattro giorni fa, farà di tutto per estromettere già da oggi una pretendente al titolo.

    TORNA MATHIJSEN – Buone notizie per il ct olandese Marwijk. Rientra infatti il centrale Mathijsen, esperto difensore del Malaga, che farà coppia insieme a Heitinga. Sulle corsie laterali confermati Van der Wiel e Willems (classe ’94 del Psv). Con ogni probabilità a centrocampo verrà riproposta nuovamente la coppia di mediani composta da Mark Van Bommel e De Jong, con il centrocampista Kevin Strootman ancora relegato in panchina. Dietro l’unica punta Van Persie agiranno Sneijder al centro, Robben a destra e la sorpresa della vigilia Kuyt, che dovrebbe rimpiazzare Afellay. Solo panchina invece per Huntelaar.

    miroslav klose | © Joern Pollex/Getty Images

    KLOSE TITOLARE – Rispetto al match contro il Portogallo, Low sembra intenzionato a schierare Miroslav Klose dall’inizio, al posto di Mario Gomez. Non è stato sufficiente quindi per l’attaccante del Bayern firmare il gol del successo nel primo incontro degli Europei. Non è mistero infatti come il ct tedesco preferisca di gran lunga il biancoceleste al panzer della Baviera. Dietro Klose agirà Ozil, supportato sulle fasce da Podolski e Muller (su quest’ultimo nelle ultime ore c’è il forte interesse del Manchester City, che ha proposto al Bayern uno scambio con Dzeko). A centrocampo Khedira sarà affiancato dal regista Kroos. In difesa pedine invariate, con Neuer in porta, Badstuber-Hummels coppia centrale, e i due del Bayern sulle corsie laterali, ovvero Boateng e Lahm.

    PRECEDENTI – Olanda e Germania non si incontrano in partite ufficiale da Euro 2004, quando l’incontro terminò in parità, 1-1. Prima e dopo tante amichevoli fra le due Nazionali più forti del Vecchio Continente. La più recente esibizione è stata a novembre del 2011, quando la Germania di Low superò con un netto 3-0 i giocatori olandesi. L’ultimo successo dell’Olanda risale al novembre del 2002, quando i tedeschi furono sconfitti per 3-1.

    QUOTE – L’incertezza regna anche nelle quote, sebbene i bookmakers vedano leggermente favoriti la Nazionale di Low, premiandolo con un 2.35. Poco più alta la quota dell’Olanda, la cui vittoria è data a tre volte la posta. Il pareggio invece, almeno secondo le quote dei più famosi siti di scommesse, rimane il risultato più improbabile quest’oggi (3.25).

    Olanda-Germania probabili formazioni
    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie.
    A disp: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Huntelaar, L. De Jong, Narsingh, Kuyt. Allenatore: Marwijk.
    Germania (4-2-3-1): Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    A disp: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, L. Bender, Mertesacker, Schurrle, Schweinsteiger, Gotze, Reus, Mario Gomez. Allenatore: Low

  • Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    La seconda giornata di Euro 2012 si apre con Olanda-Danimarca, partita che produce la prima grande sorpresa del torneo visto l’inaspettata vittoria della Danimarca per 1-0 firmata Michael Krohn-Dehli. L’Olanda perde all’esordio nella rassegna europea e adesso vede complicarsi il discorso qualificazione visto che nella prossima partita gli orange affronteranno la Germania. La Danimarca designata come vittima sacrificale del gruppo B di Euro 2012 si dimostra tutt’altro che tappetino e inguaia i sogni di gloria olandesi apparsi poco concreti sotto porta nella prima frazione e poco lucidi nella ripresa. Comincia nel peggiore dei modi quindi l’avventura dei ragazzi di Bert van Marwijk ad Euro 2012.

    PRIMO TEMPO – Inizia la partita su ritmi blandi. Sono gli olandesi a fare il ritmo mentre la Danimarca si dispone con i blocchi di difesa e centrocampo molto compatti. Al 17esimo minuto grande occasione per Arjen Robben, che dopo aver ricevuto palla dal disimpegno errato di Andersen si invola verso la porta cercando l’assist ma una decisiva diagonale di Jacobsen salva la Danimarca. Cinque minuti dopo ci prova Robin van Persie a sbloccare il risultato ma il suo diagonale esce di poco a lato. I danesi controllano bene le offensive orange e provano a colpire in contropiede. Proprio i ragazzi di Morten Olsen trovano il vantaggio a sorpresa al 24′ quando Poulsen si invola sulla fascia e mette al centro trovando il rimpallo olandese che finisce sui piedi di Michael Krohn-Dehli, il quale entra in area, sorprende la difesa orange e buca con un tiro rasoterra un non impeccabile Stekelenburg. L’Olanda accusa il colpo e non riesce a reagire fino al 36′ quando Robben con un tiro mancino colpisce il palo danese. La Danimarca non sta a guardare e prova qualche offensiva senza recare troppi pericoli al reparto difensivo orange. Nel finale ci provano Afellay il cui tiro al 39′ vola alto sopra la traversa e Van Persie che al 43′ tutto solo in area non riesce a superare il portiere Andersen. Si chiude la prima frazione di gioco a Kharkiv con il sorprendente vantaggio della Danimarca firmato Krohn-Dehli, classe 1983 militante nel Brondby.

    Michael Krohn-Dehli in azione © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Parte bene l’Olanda, la prima grande occasione della ripresa capita al solito Van Persie, che al 50′ servito alla perfezione da Sneijder non trova il pallone al momento del tiro da posizione molto favorevole. Un minuto dopo ci riprova l’attaccante dell’Arsenal con un tiro in scivolata parato da Andersen. E’ un assedio vero e proprio quello prodotto dagli olandesi nella fase iniziale del secondo tempo. Ci prova due volte da fuori area Afellay senza andare a segno, prima della botta di Van Bommel mandata in angolo da Andersen. I danesi con un pò di fortuna riescono a mantenere la porta inviolata e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria senza però dare la convinzione di voler affondare il colpo. Al minuto 62 è Robben a cercare il gol del pareggio incornando di testa un cross dalle tre quarti di Sneijder, tuttavia il pallone termina a lato. Al 67′ prima ammonizione dell’incontro assegnata dall’arbitro a Mark van Bommel che poche settimane fa ha lasciato dopo un anno e mezzo il Milan per tornare a giocare in Olanda al Psv. Al 70′ il ct olandese van Marwijk corre ai ripari sostituendo De Jong e Afellay con Van der Vaart e Huntelaar. Il centravanti dello Schalke ha subito l’occasione per risultare decisivo ma tutto solo in area di rigore non riesce a superare il portiere danese Andersen. I due cambi sembrano incidere poco, allora il ct olandese tenta il tutto per tutto all’84’ quando sostituisce il terzino Van der Wiel con Dirk Kuyt. Ma anche quest’ultima mossa disperata risulta poco incisiva visto che nella fase finale di gara i vice campioni del mondo pungono poco e nulla. La partita termina 1-0 in favore dei danesi. Decisivo il gol al 24′ di Krohn-Dehli.

    PAGELLE

    Van Persie 6: Era l’osservato speciale nell’esordio olandese ad Euro 2012. L’attaccante dell’Arsenal però non impressiona più di tanto così come del resto i suoi compagni di squadra. I movimenti prodotti sono quelli visti nell’arco della stagione ma sotto porta l’attaccante olandese delude e non poco perchè da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la zampata vincente. Il 6 è di fiducia in vista delle prossime due partite dove il centravanti gunners vorrà rifarsi certamente.

    Sneijder 6,5: Saranno contenti i sostenitori nerazzurri visto che Sneijder ha confermato di essere in netta ripresa. Sarà meno contento lui visto la sconfitta in cui è incappata la sua nazionale. Il numero 10 olandese è stato il migliore per i suoi anche se è ancora lontano dal giocatore ammirato 2 anni fa ai mondiali. I passaggi filtranti però funzionano a meraviglia e i maggiori pericoli per la difesa danese sono nati proprio dai piedi del cecchino.

    Stekelenburg 5: Poco impegnato durante la partita odierna. Unica pecca essersi fatto beffare dal tiro rasoterra di Krohn-Dehli. Decisivo in negativo.

    Willems 5,5: Petro Willems, terzino sinistro classe 1994 in forza al Psv. Tanta corsa e buoni piedi. Fase difensiva da registrare ma considerata l’età giovane può solo che migliorare. Unica nota lieta della sua serata è un nuovo record che lo vede protagonista. Con l’esordio di oggi infatti è diventato il giocatore più giovane (18 anni e 70 giorni) ad esordire agli Europei. Il ragazzo si farà.

    Robben 5: Non è la sua miglior stagione e non lo scopriamo oggi. Ma da un giocatore del suo calibro ci aspettiamo sempre un gol che non arriva per colpa del palo danese che nega a lui la gioia del gol e agli olandesi un pareggio tanto inseguito invano. Da rivedere.

    Krohn-Dehli 7: Voto più alto per il giocatore decisivo della sfida tra Olanda e Danimarca. L’ala del Brondby si dimostra molto concreto nel momento giusto e il suo tiro vincente regala ai danesi più di una possibilità per una qualificazione ai quarti a cui nessuno credeva fino a poche ore fa.

    Eriksen 6: Era il più atteso nella fila danesi. Tuttavia nonostante il risultato positivo e insperato raccolto dai suoi, il trequartista dell’Ajax non si fa notare più di tanto. In effetti la tattica impostata dai danesi non prevedeva tante occasioni per mettersi in mostra ma il talento danese può fare sicuramente di meglio.

    CLASSIFICA GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO OLANDA-DANIMARCA 0-1 

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  • Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Seconda giornata ad Euro 2012. Al via il girone di ferro che vede inserite nel gruppo B di questi Europei Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca. Saranno proprio gli olandesi vice campioni del mondo ad aprire le danze sfidando la Danimarca a Kharkiv alle ore 18 in diretta su RaiUno. Arbitro della sfida sarà lo slovacco Damir Skomina.

    Gli orange guidati dal ct Van Marwijk avranno di fronte la cenerentola del gruppo ovvero la Danimarca del ct Morten Olsen. I danesi hanno obiettivamente poche chance di approdare alla fase successiva anche se faranno di tutto per impensierire le tre grandi avversarie. Gli olandesi, vincitori degli europei nel 1988, si attestano come una delle squadre da battere nella rassegna europea iniziata ieri e dovranno fare attenzione alla gara d’esordio odierna visto che le successive due partite del girone saranno molto più probanti. Una curiosità, così come due anni fa ai mondiali africani, l’Olanda avrà di fronte nella gara d’esordio la nazionale danese. I tifosi olandesi sperano però in un epilogo più felice rispetto alla rassegna mondiale di due anni orsono.

    Robin van Persie e Ibrahim Afellay © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    Tra le fila danesi spicca il talentuoso Christian Eriksen, trequartista classe 1992 dell’Ajax, che insieme a Nicklas Bendtner, centravanti in forza al Sunderland, potrebbe creare grossi grattacapi alla difesa dell’Olanda, tutt’altro che imperforabile se si pensa alla coppia centrale formata da Heitinga (Everton) e Bouma (Psv). Tuttavia la vera forza dello scacchiere orange la si intuisce da metà campo in su dove il muro De Jong e Van Bommel copre le spalle al trio Robben, Afellay e Sneijder. A completare il quadro ecco la punta di diamante dell’attacco orange Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League e pezzo pregiato del mercato europeo. A difendere la porta olandese ci sarà il portierone della Roma Maarten Stekelenburg, che ha giocato da titolare anche il mondiale 2010 perso in finale ai supplementari contro la Spagna. Non solo in campo l’Olanda fa paura anche se diamo uno sguardo alla panchina dove siederanno gente del calibro di Rafael Van der Vaart, Dirk Kuyt e Klaas-Jan Huntelaar (48 gol in 48 presenze stagionali con lo Schalke 04).

    Le due nazionali si sono affrontate in 28 occasioni (23 volte in amichevole). Il bilancio pende dalla parte degli olandesi (12 vittorie) rispetto alle sette vittorie danesi. In nove occasioni le rispettive nazionali si sono divise la posta in gioco. Tuttavia il precedente più importante si è giocato agli Europei del 1992, quando a sorpresa la Danimarca (ripescata pochi giorni prima dell’inizio degli Europei) estromise in semifinale l’Olanda di Van Basten e poi vinse il titolo europeo. L’ultimo precedente in ordine temporale è datato 14 giugno 2010 ai mondiali africani; in quell’occasione gli olandesi si imposero 2-0 grazie all’autorete di Agger e alla rete di Kuyt.

    Le quote Snai chiariscono come l’Olanda sia netta favorita dell’incontro. Infatti la vittoria degli orange è quotata ad 1,60 mentre il pareggio e la vittoria danese sono quotati rispettivamente a 3,60 e 5,75. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 quotato a 6,50 mentre  il principale indiziato come primo marcatore della sfida è Robin Van Persie quotato a 5.

    Olanda-Danimarca probabili formazioni

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Bouma, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie. Allenatore: Van Marwijk.

    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S.Poulsen; Kvist, Zimling; Krohn Dehli, Eriksen, Rommedhal; Bendtner. Allenatore: Olsen.

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Da molti è considerato come il girone di ferro di questi Campionati Europei 2012. Di sicuro Olanda e Germania avranno storto il naso alla lettura di Portogallo e Danimarca inserite nel loro stesso girone. Sopratutto i lusitani di Cristiano Ronaldo rappresentano una seria minaccia per le ambizioni delle due favorite del Gruppo B, che covano entrambe il sogno della finale. Quali i punti di forza e le debolezze?

    LA STORIA – Da girone di ferro che si rispetti, il blasone delle Nazionali di questo Gruppo si ammira nei 5 successi continentali raccolti nell’arco di 50 anni. Soltanto il Portogallo infatti manca all’appello di questa speciale classifica, mentre Danimarca, Olanda e Germania possono a diritto fregiarsi del titolo europeo. I danesi ottennero un successo quantomeno inatteso nell’edizione del ’92 disputata in Svezia, battendo in finale per 2-0 proprio i tedeschi. Gli orange invece riuscirono a trionfare nell’Europeo dell’88, grazie ad una rosa difficilmente riproponibile nei successivi anni. Trascinati dal giovane Marco Van Basten, senza dimenticare Ruud Gullit e Frank Rijkaard, la Nazionale allenata dal leggendario Rinus Michels sovvertì qualsiasi pronostico fino ad issarsi sul tetto d’Europa battendo in finale per 2-0 l’Unione Sovietica, data da tutti come la favorita del torneo. C’è poi la Germania, fino ad oggi la Nazionale che può contare più successi (3 titoli), due conquistati prima della caduta del muro di Berlino. I tedeschi sono anche la squadra che è arrivata più volte in fondo alla competizione (6).

    OLANDA

    Olanda © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    RIVINCITA – C’è un Mondiale che grida vendetta, un sogno svanito in finale contro la Roja di Del Bosque. Dopo due anni l’Olanda di Bert van Marwijk cerca la rivincita. Talento e classe non mancano di certo alla selezione orange, la quale può contare anche su un’ottima organizzazione di gioco grazie al lavoro del commissario tecnico olandese. Tante stelle brillano nel firmamento orange. Sulla carta, l’unico punto debole dei 23 di van Marwijk appare la difesa, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen non paragonabile, o perlomeno inferiore rispetto alle altre big. Anche nella corsia di sinistra, che verrà occupata con ogni probabilità dall’esperto Bouma (in rampa di lancia c’è il 18enne del Psv Willems), l’Olanda sembra perdere qualcosa rispetto alle grandi d’Europa. Da centrocampo in su però i tulipani fanno paura. Nel 4-2-3-1 di van Marwijk si inseriscono a pennello Mark Van Bommel (capitano della spedizione) e il mediano del City De Jong, senza dimenticare che in panchina siede Kevin Strootman, forse una delle migliori promesse del calcio olandese. Sulla trequarti spazio al nerazzurro Sneijder, con Van der Vaart e Robben sulle fasce. A completare l’attacco atomico degli orange troviamo Robin Van Persie, il cui trasferimento alla Juventus potrebbe diventare la prossima telenovela del calciomercato estivo. Tra le note negative e anche inspiegabili della spedizione olandese di Euro 2012 c’è l’assenza di Siem De Jong, uno dei protagonisti della cavalcata scudetto dell’Ajax di Frank De Boer.

    DANIMARCA

    Christian Eriksen © Dean/Getty Images

    RICCHI E POVERI – Attualmente nel ranking Fifa occupa il 10° posto, appena dietro all’Argentina, davanti a Italia e Francia. Nonostante ciò i danesi non sembrano una Nazionale capace di destare sorprese eclatanti quando inizieranno i Campionati Europei. Se non bastasse un attacco decisamente poco incisivo, con il solo Bendtner ad essere in doppia cifra con la maglia danese (oltre all’eterno Rommedahl), il ct Morten Olsen dovrà fare a meno di Sorensen, il portiere titolare della Nazionale (oltre 100 presenze), a causa di un infortunio alla schiena. Al suo posto dovrebbe giocare Lindegaard (8 presenze quest’anno in Premier League con la maglia del Manchester United). A centrocampo ci vorrà il migliore Eriksen (talento straordinario in forza all’Ajax, seguito negli ultimi tempi anche dal Milan) per far girare tutta la squadra. Anche perché in mezzo al campo la Danimarca è povera di talento (l’altro giocatore più conosciuto è Kvist, mediano dello Stoccarda). In difesa invece il commissario tecnico potrà contare sull’esperienza del capitano Daniel Agger (centrale del Liverpool), al cui fianco dovrebbe giocare Andreas Bjelland, stella del Nordsjaelland (club che quest’anno ha trionfato in Superligaen, la Serie A danese). Salvo sorprese dell’ultima ora quindi Simon Kjaer dovrebbe partire dalla panchina, pagando di fatto la disastrosa stagione con la maglia della Roma. Infine una curiosità: nella rosa dei 23 convocati figurano tre Poulsen. C’è Simon (terzino sinistro dell’Az), Christian (centrocampista dell’Evian e vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nella Juve, famoso sopratutto per essere stato sputato da Francesco Totti agli Europei del 2004), e Jakob (centrocampista del Midtjylland). Tre Poulsen ma nessuna parentela fra loro.

    GERMANIA 

    Ozil, Gomez e Muller © ROBERT MICHAEL/AFP/GettyImages

    FAVORITI – Volendoci sbilanciare diamo i tedeschi favoriti per il successo finale. Ormai il processo di maturazione intrapreso in questi quattro anni (dagli Europei del 2008 fino ai Mondiali di Sudafrica). La rosa non presenta apparenti punti deboli. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dalla corsia di destra occupata da Jerome Boateng, il fratello del rossonero Prince. Rispetto alle altre big della rassegna continentale, la Germania è la Nazionale con l’età media più bassa. E la giovane età non deve ingannare, dal momento che giocatori come Ozil, Kroos, Muller, Badstuber, hanno alle spalle già un’esperienza internazionale importante. Molti di loro infatti giocano titolari nei grandi club d’Europa, come Real e Bayern Monaco. Altri calciatori come Klose e Lahm non fanno altro che accrescere ulteriormente il carisma della Nazionale teutonica. In nessun altra squadra troviamo una coppia centrale di centrocampo come quella formata da Toni Kroos e Schweinsteiger (ricordando che in panchina c’è un certo Khedira), che unisce potenza e qualità tecnica, due pregi che ritroviamo sia in difesa che in attacco, con il ballottaggio tra Klose e Muller che dovrebbe essere vinto dal giocatore della Lazio, in molte occasioni preferito dal commissario tecnico Low al panzer del Bayern. A consegnare ulteriore qualità alla manovra tedesca ci sarà poi il fantasista del Real Mesut Ozil, oltre che il gioiellino del Borussia Mario Goetze. Un altro tassello fondamentale dello scacchiere tedesco è dato dalla presenze in porta di Manuel Neuer, ovvero uno degli estremi difensori più forti d’Europa, dietro forse soltanto al “nostro” Gigi Buffon. Infine non è da sottovalutare nemmeno lo stato psicologico in cui versa attualmente la Nazionale tedesca. Se da una parte si potrebbe pensare che molti dei giocatori tedeschi in rosa siano ancora sotto schok per la finale persa contro il Chelsea nella finale di Champions League, dall’altra la stessa debacle in Coppa Campioni potrebbe essere la molla decisiva per spingere l’orgoglio dei calciatori di Low a voler vincere ad ogni costo questo Europeo.

    PORTOGALLO

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ETERNA INCOMPIUTA – Quando si parla di Portogallo non si può non citare il classico luogo comune che circonda da anni la Nazionale lusitana. Tanto talento quanta poca concretezza davanti, senza un bomber che sappia far fare il salto di qualità all’intero movimento portoghese. La Pantera Eusebio è ora un lontano ricordo. In Ucraina e Polonia ci saranno i soliti noti, ovvero Helder Postiga e Hugo Almeida, calciatori che hanno messo insieme 30 gol in 100 presenze totali, dando un apporto ridicolo durante le fasi finali dei tornei più importanti (Mondiali ed Europei). Ogni anno c’è il punto interrogativo di Cristiano Ronaldo. A livello individuale è uno dei migliori al mondo, ma non è mai riuscito da solo a trascinare il proprio Paese al successo. Per la verità c’è andato vicino nel 2004, quando nell’Europeo di casa il Portogallo riuscì nell’impresa di arrivare per la prima volta in finale per poi perdere contro la Grecia. Una motivazione in più quest’anno è data dalla possibilità di vincere il Pallone d’Oro, approfittando del fatto che il Barca di Messi non ha vinto né Liga e né Champions. Tanto talento dicevamo, Cristiano Ronaldo e Nani sulle fasce ne sono un esempio pratico, senza dimenticare che a centrocampo ci sono Moutinho e Miguel Veloso, coadiuvati dalla forza fisica di Raul Meireles. In difesa il ct Paulo Bento (in carica dal 2010), potrà contare sul blocco Real, con il discusso Pepe in posizione centrale e Fabio Coentrao sulla corsia di sinistra. Le chances del Portogallo di superare il girone sono concentrate in gran parte sull’esito della sfida contro l’Olanda (considerando la Germania un gradino sopra le altre). Se Cristiano Ronaldo e Nani riusciranno a prendere in mano la squadra e spingerla alla vittoria contro gli orange, probabilmente i lusitani continueranno la loro avventura agli Europei.

    SPECIALE EURO 2012

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  • Van Persie chiama la Juve “Una grande squadra”

    Van Persie chiama la Juve “Una grande squadra”

    Robin Van Persie non disdegna la Juventus anzi. L’attaccante olandese dopo aver fatto visita con la moglie in quel di Torino un paio di settimane fa, potrebbe tornarci ben presto per sottoporsi a firma e visite mediche. Per la Juventus non sarà di certo facile riuscire in tale impresa data la folta concorrenza presente intorno all’olandese (Manchester City su tutti) e l’immane sforzo economico che un’operazione del genere richiederebbe. Gli ostacoli maggiori per la squadra di Andrea Agnelli sono rappresentati dal costo del cartellino, che nonostante Van Persie sia in scadenza giugno 2013, si aggira sui 20-25 milioni di euro e dall’ingaggio da offrire al centravanti olandese (Van Persie vuole 8 milioni annui, la Juve è disposta a concederne massimo 6).

    Per adesso ballano 2 milioni di differenza tra domanda e offerta mentre a Manchester sponda City sono disposti ad offrirne ben 10 annui al giocatore. Tuttavia il 28enne nazionale olandese sembra nutrire il desiderio di giocare in un altro paese per misurare le sue qualità in un campionato come quello di Serie A dove le difese sono molto più difficili da superare. Intanto l’altra sera nell’amichevole pre europei la sua Olanda ha travolto l’Irlanda del Nord per 6-0. L’attaccante dell’Arsenal ha inciso il suo nome sul tabellino della partita per 2 volte andando a segno nel primo tempo e ha confermato lo straordinario rendimento avuto nel corso dell’ultima stagione dove con 30 gol è stato eletto capocannoniere della Premier League 2011/2012. Il prossimo futuro di Robin è rappresentato dagli Europei che avranno inizio il prossimo venerdì. Il 28enne attaccante olandese (28 gol in 65 presenze con la maglia dell’Olanda) sarà uno dei giocatori simbolo della manifestazione in Polonia e Ucraina e vorrà sicuramente rifarsi insieme a Sneijder e compagni dopo la delusione della finale persa contro la Spagna agli ultimi mondiali.

    Robin Van Persie © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Proprio a margine dell’amichevole tra Olanda e Irlanda del Nord, Van Persie ha parlato a Tuttosport:  “Il mio futuro? Ho convenuto con l’Arsenal di non parlarne. Posso solo dire che la mia intenzione è di giocare un grande Europeo e di vincerlo. E poi di continuare a vincere in Champions. La Juve? E una grande squadra

    L’esordio dell’Olanda ad Euro 2012 avverrà sabato prossimo alle ore 18 e vedrà gli orange sfidare la Danimarca. Nello stesso girone, che possiamo definire di ferro, sono presenti due grandissime squadre come la Germania e il Portogallo (si sfideranno il 9 maggio ore 20:45), quest’ultimo però apparso fuori forma nell’ultimo test perso 1-3 con la Turchia.

    I tifosi juventini lo seguiranno con particolare attenzione durante le sue performance olandesi e farà lo stesso la dirigenza juventina che proverà a studiare intanto un’offensiva concreta per assicurarsi le prestazioni di un vero top player nonchè uno dei giocatori più forti al mondo.