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  • Mondiali calcio femminile, Stati Uniti trionfano anche in Francia

    Mondiali calcio femminile, Stati Uniti trionfano anche in Francia

    Erano le favorite della vigilia e non hanno tradito le attese, con le reti di Rapinoe e Lavelle, gli Stati Uniti hanno sconfitto 2-0 l’Olanda nella finalissima di Francia 2019 ed hanno così conquistato il 4° titolo mondiale, il secondo consecutivo dopo la vittoria di 4 anni fa a Canada 2015.

    Una finale che non è stata certo indimenticabile e che nel primo tempo ha visto mantenersi l’equilibrio. Nella ripresa il rigore procurato da Alex Morgan (assegnato dal VAR) e trasformato da Megan Rapinoe ha aperto il match ma sopratutto ha messo in discesa per le americane la gara.

    Il raddoppio, pochi minuti dopo, di Lavelle ha sostanzialmente tolto ogni speranza ad un Olanda volenterosa ma mai decisamente pericolosa in questo atto finale.

    Le Orange però hanno dimostrato enormi progressi: fuori agli ottavi nel primo mondiale disputato nel 2015, campionesse europee nel 2017 ed ora finaliste a Francia 2019, un grosso step in avanti che potrebbe portarle ad essere ancor più protagoniste nel calcio femminile nei prossimi anni.

    Veniamo al racconto della finale del mondiale di calcio femminile.

    Partenza sprint come di consueto per gli Stati Uniti che però al contrario delle altre gare non riescono a sbloccarla nel primo quarto d’ora. L’equilibrio regna nel match, la gara è decisamente sentita e poco spettacolare tant’è che nei primi 25 minuti non si assiste ad occasioni da gol. Il primo squillo è degli Usa al 27° con il tiro di Ertz, su azione di corner, respinto da van Veenendaal. Le americane crescono e nel finale di tempo serve una super van Veenendaal per salvare prima su Mewis e poi due volte su Morgan. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con un cambio negli Stati Uniti, Krieger entra al posto di O’Hara. Al 59° Alex Morgan viene toccata in area, l’arbitro concede l’angolo ma dopo una verifica al VAR decide di assegnare il rigore che Rapinoe trasforma. La rete apre la partita e se l’Olanda ha la chance di pareggiare con Miedema, fermata all’ultimo, gli Usa raddoppiano al 69° con la gran giocata personale di Lavelle. Il secondo gol americano sostanzialmente chiude il match, gli Stati Uniti hanno parecchie occasioni per il tris ma van Veenendaal tiene a galla la sua squadra. Finisce così, gli Stati Uniti battono 2-0 l’Olanda e conquistano il quarto (il secondo consecutivo) titolo mondiale di Calcio femminile.

     

    Il Tabellone di Francia 2019 | © FIFA

    USA – OLANDA 2-0 (60° rig. Rapinoe, 69° Lavelle)

    Usa (4-3-3): Naeher; O’Hara (46° Krieger), Sauerbrunn, Dahlkemper, Dunn; Ertz, Mewis, Lavelle; Heath (87° Lloyd), Morgan, Rapinoe (79° Press).

    Allenatore: Ellis.

    Olanda (4-3-3): van Veenendaal; van Lunteren, van der Gragt, Dekker (73° van de Sanden), Bloodworth; Spitse, van de Donk, Groenen; Beerensteyn, Miedema, Martens (71° Roord)

    Allenatore: Wiegman.

    Arbitro: Frappart.

    Ammoniti: Spitse (O), Dahlkemper (U), van der Gragt (O)

  • Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda è riuscita nell’impresa di compiere una figuraccia storica; l’anno in cui la rassegna continentale è stata allargata a 24 squadre, la nazionale di Danny Blind è stata la più grande delusione di queste qualificazioni europee. L’Olanda ha perso per due volte con Repubblica Ceca e Islanda, oltre che una volta con la Turchia; cinque sconfitte maturate su dieci partite ufficiali per quella che è la prima mancata qualificazioni ad un Europeo dal 1984.

    Van Persie, autore dell'autogol che ha estromesso l'Olanda dal prossimo Europeo
    Van Persie, autore dell’autogol che ha estromesso l’Olanda dal prossimo Europeo

    L’Olanda è sempre stata la patria dei tulipani fioriti, dei giocatori apprezzati e riconosciuti in Europa e non solo, si pensi ai tre olandesi del Milan di Sacchi, nel segno dell’Europeo vinto nel 1998; nel segno delle tre semifinali continentali; nel segno del quarto posto conquistato ai Mondiali del 1998 proprio in Francia; nel segno della finale persa nel Mondiale in Sudafrica del 2010, ai tempi supplementari e il terzo posto sfilato al Brasile soltanto quindici mesi fa.

    Quando arriva una debacle cosi inevitabilmente parte la gara alle colpe, a chi ha sbagliato, a come rifondare, da dove ripartire; se si stesse a sentire quello che è il sentimento popolare le colpe sono, in maggioranza, da attribuire alle stelline della nuova guardia, ragazzi talentuosi, dotati di ottimi mezzi come  Depay, Blind, figlio del CT, Kongolo, Wijnaldum, Klaassen forse non ancora pronti a prendere il posto dei veterani, e criticati pubblicamente da Davids,  Robben, Sneijder e Van Persie. Un ricambio generazionale vero e proprio ancora non si è avuto e non ha ancora portato i frutti sperati. Il C.T. ha sicuramente le sue colpe ma esse vanno spartite: l’Olanda ha pagato dei buchi strutturali nelle zone nevralgiche del campo, e nell’ultima gara disputata, anche la fortuna non è andata in aiuto della nazionale, l’autorete di testa di Van Persie  è stato l’emblema della nottataccia.

    Forse vedere il prossimo Europeo in Francia dalle spiagge limpide e dagli alberghi darà un bagno di umiltà ai giocatori per permettergli di fare quel salto di qualità principalmente mentale per tornare a essere dei tulipani fioriti.

  • Azzurre il sogno svanisce, al mondiale va l’Olanda

    Azzurre il sogno svanisce, al mondiale va l’Olanda

    Nella serata del Bentegodi, il sogno mondiale dell’Italia di calcio femminile si infrange contro la compagine Orange. Le azzurre escono sconfitte per 2-1 e devono dire addio alla possibilità di volare in Canada nella prossima estate. Una Miedema strepitosa piazza la doppietta nel primo tempo che spacca in due la partita.

    Sinceramente c’è poco da rimproverare alle Azzurre, il risultato dell’andata aveva illuso, aveva creato tante aspettative ma la distanza dall’Olanda purtroppo è parsa davvero ancora troppo ampia e che servirà del tempo per colmarla.

    Resta comunque il fatto che l’Italia è comunque uscita tra gli applausi e ha dimostrato alcune individualità che potranno, se ben supportate da un progetto che deve necessariamente prima o poi partire, permettere alle azzurre di crescere e finalmente tornare a giocarsi la massima manifestazione continentale.

     

    Veniamo comunque alla gara di questa sera.

    Vivianne Miedema
    Vivianne Miedema

     

    Si potrebbe anche pensare di speculare sullo 0-0 ma non c’è nemmeno il tempo perchè al 9° Miedema, già giustiziera delle azzurre all’andata, trova il diagonale vincente che mette subito la strada in discesa per l’Olanda. Il gol mette le ali alle Orange che fanno sbandare più volte la difesa dell’Italia che regge sino al 43° quando la solita Miedema mette a sedere Giuliani e deposita in gol il pallone dello 0-2.

     

     

    Nella ripresa Cabrini tenta il tutto per tutto e schiera le sue ragazze con un 4-2-4 con Cernoia e Gabbiadini attaccanti esterne ad accompagnare le due centrali Panico e Girelli. La mossa dà subito i suoi frutti perchè al 52° su cross di Gama il difensore olandese Van der Gragt con un tocco maldestro infila la propria porta per il gol che riapre la partita. L’Italia ci crede mette dentro tutto il cuore possibile, sfiora in un paio d’occasioni il pareggio in mischia ma il 2-2 che permetterebbe l’assalto finale, non arriva e dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale che manda in paradiso le olandesi.

    ITALIA – OLANDA 1-2 (0-2) (9°, 43° Miedema (O), 52° aut. Van der Gragt (O))

    Italia (4-3-1-2): Giuliani; Gama, D’Adda, Salvai, Manieri; Rosucci, Stracchi, Cernoia; Girelli; Gabbiadini, Panico.

    Allenatore: Cabrini.

    Olanda (4-3-3): Geurts; Van Lunteren, Van der Gragt, Van Den Berg, Worm; Spitse, Van de Donk, Dekker; Martens, Miedema (90° Van de Ven), Melis.

    Allenatore: Reijners.

    Arbitro: Steinhaus.

    Ammoniti: Cernoia (I), Panico (I), Manieri (I), Van Lunteren (O).

  • Calcio Femminile: Gabbiadini gol, pareggio azzurro in Olanda

    Calcio Femminile: Gabbiadini gol, pareggio azzurro in Olanda

    La nazionale italiana di calcio femminile torna a casa dall’Olanda con un preziosissimo 1-1 che lascia tutto aperto per la qualificazione a Canada 2015 in vista del ritorno che si disputerà a Verona giovedì prossimo.

    Le ragazze di Cabrini hanno disputato un buon primo tempo ordinato nel quale hanno trovato la rete del vantaggio grazie ad una grande conclusione di Melania Gabbiadini ben imbeccata da Patrizia Panico. Le olandesi, piuttosto tese e poco insidiose nella prima frazione, si sono svegliate nella ripresa, hanno trovato quasi subito il pareggio e poi spinte anche dal gran tifo del pubblico, hanno provato a fare bottino pieno costringendo le azzurre sulla difensiva. Il fortino però ha retto e al fischio finale sono le padrone di casa ad uscire con l’amaro in bocca.

    Veniamo alla cronaca della gara.

    Il tecnico dell’Olanda schiera le sue ragazze con un 4-3-3 che vede Martens-Miedema-Melis comporre il trio offensivo.

    Cabrini risponde con un 4-3-1-2 che vede la spinta sulle fasce di Manieri e Gama, un centrocampo composto da Rosucci-Stracchi-Cernoia, coppia d’attacco colladuatissima Panico-Gabbiadini supportate da Girelli. 

    Melania Gabbiadini
    Melania Gabbiadini

     

    Come già anticipato è l’Italia a partire meglio con la prima occasione che capita a Panico al 9° ma il Bomber azzurro non trova la porta. Il gol però non tarda ad arrivare ed al minuto 19 l’Italia passa: combinazione tra la coppia d’oro del nostro attacco, Panico innesca Gabbiadini, la numero 8 azzurra controlla e lascia partire da fuori area un tiro vincente. L’Olanda prova a reagire ma oltre a qualche bel cross insidioso non riesce a creare altro. Si va al riposo con l’Italia avanti sul 1-0.

     

     

    Nella ripresa le padrone di casa tornano in campo con tutt’altro spirito e al 54° arriva il pareggio: grande azione di Melis che dalla destra mette in mezzo per Miedema che anticipa la difesa ed il portiere azzurro e anche con un pizzico di fortuna trova la rete. A questo punto le Orange si buttano avanti a testa bassa, con tanta spinta sugli esterni. L’Italia soffre, commette qualche pasticcio in difesa ma si salva sempre. Al 83° tutto il pubblico grida al gol ma la conclusione a botta sicura di Miedema è salvata da Camporese con una scivolata disperata. Negli ultimissimi minuti Giuliani salva il pareggio con una gran parata, poi arriva il fischio finale, Olanda-Italia 1-1.

     

    OLANDA – ITALIA 1-1 (0-1) (19° Gabbiadini (I), 54° Miedema (O))

    Olanda (4-3-3): Geurts; Van Lunteren, Van Der Gragt, Van Den Berg, Worm; Spitse, Van De Donk, Middag; Martens, Miedema, Melis (55° Van de Ven)

    Allenatore: Reijners.

    Italia (4-3-1-2): Giuliani; Gama, D’Adda, Salvai, Manieri (78° Camporese); Rosucci, Stracchi, Cernoia (58° Tuttino); Girelli (65° Iannella); Gabiaddini, Panico.

    Allenatore: Cabrini.

    Arbitro: Albon.

    Ammoniti: Cernoia (I)

  • Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    L’Olanda sconfigge il Brasile con il punteggio di 3-0 nella finale per il terzo posto di Brasile 2014. Gli oranje portano a casa la vittoria già nel primo quarto d’ora con i gol di Robin Van Persie e Daley Blind, poi il sigillo nel recupero di Georginio Gregion Emile Wijnaldum. Il Brasile, padrone di casa, chiude al quarto posto.

    Doveva essere reazione o crollo totale, segnale di orgoglio o resa definitiva. Per il Brasile di Felipe Scolari ancora una volta a manifestarsi sono state le seconde ipotesi. Finisce in maniera tragica, la peggiore, la più negativa: un’esperienza di una squadra che, dopo avere preso sette reti dalla Germania, riesce a subirne tre anche dall’Olanda, scrivendo il peggior risultato di sempre in un Mondiale in termini di gol subiti. Dieci reti in due partite per una squadre completamente allo sbando sotto ogni punto di vista – tattico, psicologico, tecnico e fisico che è scesa in campo con la spina staccata e la testa già in vacanza.
    olanda - van persieNon è un miracolo invece l’Olanda che anche in una partita snobbata alla vigilia dal suo allenatore, conferma la buona qualità di base del collettivo, la grande dedizione sotto la guida di Luis Van Gaal e saluta il mondiale brasiliano regalando il terzo posto dopo il secondo di Sudafrica 2010. Meglio di cosi nella loro storia gli oranje erano riusciti solo nei mitici anni 70′ con Cruyff.

    Al 2′ calcio di rigore per l’Olanda: scappa Robben e Thiago Silva lo stende: ma abbaglio clamoroso dell’arbitro in quanto il fallo è fuori area. Thiago Silva inspiegabilmente viene solo ammonito. Rigore realizzato da Van Persie che porta in vantaggio l’Olanda. Incredibile l’errore di David Luiz che, nell’occasione del rigore, è andato da solo ad accorciare lasciando Thiago Silva solo nell’1 contro 1 con Robben. Al 16′ altro errore di David Luiz  che non mette la palla in calcio d’angolo e di testa appoggia il pallone a Blid che a centro area non può fallire: raddoppio dell’Olanda. Brasile ancora molto deludente; non un’idea tattica, lento folle nelle scelte di certi singoli. Olanda padrona anche quando non ha palla.

    Al 49′ Robben fa un 1-2 velocissimo con Blind dopo che i brasiliani si sono fatti sorprendere da una punizione battuta velocemente. Tackle e salvataggio di Thiago Silva. Al 59′ Vllar dal limite dell’area respinta di Julio Cesar. Al 63′ tiro centrale di David Luiz blocca facilmente Cillessen. Al 75′  ci prova Hulk di prepotenza con il sinistro pallone alto. Al 91′ terzo gol dell’Olanda: palla laterale, cross da destra, tutti i brasiliani guardano, Wijnaldum mette dentro.

    BRASILE-OLANDA (0-2) 0-3

    BRASILE (4-3-3): Julio Cesar; Maxwell, David Luiz, Thiago Silva, Maicon; Luiz Gustavo (46′ Fernandinho), Paulinho (57′ Hernanes), Ramires (73′ Hulk); Oscar, Willian, Jo. Allenatore: Scolari

    OLANDA (3-5-2): Cillessen (90′ Vorm); De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Blind (70′ Jaanmat), Clasie (89′ Veltman), De Guzman, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie, Robben.

    AMMONITI: 2′ Thiago Silva; 8′ Robben;  37′ De Guzman; 54′ Fernandinho; 70′ Oscar

  • Brasile 2014: Argentina in finale, l’Olanda si arrende ai rigori

    Brasile 2014: Argentina in finale, l’Olanda si arrende ai rigori

    Nella seconda semifinale dei Mondiali Brasile 2014 a trionfare è, ai rigori, l‘Argentina che sconfigge l’Olanda al termine di una  partita poco emozionante. Romero para i penalty a Vlaar e Sneijder, finisce 4 a 2 per i sudamericani. Domenica 13 luglio Argentina e Germania si contenderanno il trofeo.

    Ancora una volta hanno deciso i calci di rigore. E dopo che i quarti di finale  avevano sorriso all’Olanda contro la Costa Rica, questa volta hanno premiato l’Argentina che ritrova la finale Mondiale che non disputava dal 1990.

    In una semifinale brutta, lenta, equilibrata, tatticamente difficile da sbloccare hanno fatto la differenza le due parate di Sergio Romero dagli undici metri.

    Romero
    ROmero

    Lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari ha perfettamente rispecchiato l’andamento della partita, cin i portieri raramente impegnati e le marcature del recuperato De Jong su Messi e di Rojo su Robben eccellenti ed efficaci. I due giocatori più attesi alla vigilia non hanno brillato; hanno vinto le difese. In finale però ci va l’Argentina di Alejandro Sabella che ha sistemato una squadra la quale aveva evidenti lacune nel reparto arretrato, proteggendola con un centrocampo solido e sostanzioso.  Sarà quindi Argentina-Germania per la terza volta nella storia dopo le finali del 1986 e del 1990; il bilancio è in perfetta parità, ma al Maracanà, il 13 luglio solo una delle due squadre potrà gioire alzando la Coppa del Mondo.

    Nel primo tempo al 12′ conclusione di Sneijder palla a lato. Al 15′ punizione di Lionel Messi, tiro potente ma sul palo di Cillessen che resta fermo e blocca. Al 24′ occasione per Argentina: da corner colpo di testa di Garay palla alta di poco. Sicuramente una partita tutt’altro che emozionante, regna l’equilibrio e la tattica esasperata. Entrambe le squadre curano di più la parte difensiva che quella offensiva. Messi e Robben non si accendono mai perchè vengono costantemente raddoppiati e triplicati. Hguain e Van Persie non ricevono palloni giocabili e a farla da padrone sono le chiusure di Vlaar da una parte e Mascherano dall’altra.

    Nel secondo tempo passano i minuti ma non cambia l’approccio al match delle due squadre; non ci sono tiri in porta, regna l’equilibrio. Le marcature difensive sono perfette. Al 84′ Rojo tira da 40 metri blocca Cillessen. Al 90′ è monumentale Mascherano che riesce a evitare un diagonale di Robben respingendo in angolo.

    Nel primo tempo supplementare difese sempre impeccabili, tantissima pioggia. Al 100′ sinistro di Robben da fuori area, blocca la sfera Romero.

    Nel secondo tempo supplementare De Vrij tira da 45 metri ma Romero guarda. Al 115′ occasione per Palacio: la palla rimbalza, lui a  tu per tu colpisce di testa tra le braccia di Cillessen.

    SEQUENZA RIGORI:

    OLANDA: Vlaar parato; Robben gol; Sneijder parato; Kuyt gol;

    ARGENTINA: Messi gol; Garay gol; Aguero gol; Maxi Rodriguez gol

    OLANDA-ARGENTINA 0-0 (2-4 rig.)

    Olanda (3-5-2): Cilessen; Vlaar, de Vrij, Martins Indi (46′ Jaanmat); Kuyt, Wijnaldum, De Jong (61′ Clasie), Sneijder, Blind; Robben, Van Persie (96′ Huntelaar)

    Argentina (4-2-3-1):Romero; Zabaleta, Garay, Demichelis, Rojo; Mascherano, Biglia; Perez (81′ Palacio), Messi, Lavezzi (100′ Maxi Rodriguez); Higuain (81′ Aguero).

    AMMONITI: 42′ Martins Indi; 49′ Demichelis; 104′ Huntelaar;

    ARBITRO: Cakir ( Turchia )

  • Brasile 2014: i precedenti tra Olanda e Argentina

    Brasile 2014: i precedenti tra Olanda e Argentina

    Questa sera, alle ore 22 italiane, Olanda e Argentina si affronteranno nella seconda semifinale dei Mondiali di Brasile 2014 per stabilire chi domenica dovrà affrontare la Germania nella finale della Coppa del Mondo. Una sfida dal grande passato e che si è già disputata per quattro volte in un Mondiale: due vittorie ad una per l’Olanda ed un pareggio.

    I precedenti sono a favore della formazione olandese che si è imposta quattro volte rispetto ai tre pareggi e all’unica, ma importantissima, vittoria dei sudamericani. L’Argentina non vince la Coppa del Mondo dal 1986 mentre l’Olanda è specializzata in beffe: è arrivata tre volte in finale ed è sempre stata sconfitta.

    1833Nel Campionato del Mondo 1978 disputato in Argentina la finale mise di fronte i padroni di casa all’Olanda, a Buenos Aires, e si concluse con il punteggio di 3-1 a favore dei sudamericani dopo i tempi supplementari. La doppietta di Mario Kempes e il gol di Daniel Bertoni diedero all’Argentina il titolo mondiale, mentre all’Olanda non bastò il gol del momentaneo pareggio di Dirk Jacobus Willem Nanninga.

    L’ultimo precedente giocato in un Mondiale è il pareggio senza reti, 0-0, nella fase a gironi dei Mondiali del 2006 che permise ad entrambe le squadre di superare il turno.

    Per risalire ad una vittoria olandese dobbiamo andare con la macchina del tempo al Mondiale disputato in Francia nel 1998 nei quarti di finale; allo stadio “Velodrome” di Marsiglia fu Dennis Bergkamp a permettere all’Olanda di sconfiggere l’Argentina per 2-1, dopo le reti di Patrick Kluivert e del “piojo” Lopez, staccando il biglietto per la semifinale poi persa contro il Brasile di Ronaldo.

    Nella storia delle sfide tra le due compagine c’è anche un roboante 4-0 inflitto dall’Olanda. Era una sfida valida per il secondo girone valevole per l’accesso alla finale. Era l’epoca del calcio totale olandese, con una nazionale meravigliosa e che aveva fatto innamorare tutti gli appassionati per il suo gioco roboante; fu decisiva la doppietta di Joan Cruiff e i gol di Rep e Krol. Qell’anno, in finale, l’Olanda fu sconfitta dalla Germania e domenica, i ragazzi di Van Gaal, sperano di prendersi una storica rivincita al Maracanà.

  • Mundial Edition, l’avventura ai Mondiali di Better

    Mundial Edition, l’avventura ai Mondiali di Better

    Siamo ufficialmente entrati nell’ultima settimana dei Mondiali Brasile 2014, quella che precede la finalissima al Maracanà di Rio De Janeiro del Mondiale dei Mondiali. Certo rimane per noi azzurri la delusione di aver abbandonato anzitempo il Brasile, ma per alcuni resta la speranza di veder trionfare i “rivali” che nel frattempo ci sono diventati più simpatici: Olanda, Germania, Brasile e Argentina. Sono queste infatti le quattro squadre che si daranno battaglia per raggiungere il sogno di alzare la coppa del Mondo.
    I padroni di casa, i verdeoro, dovranno vedersela con la Germania mentre gli Orange non avranno vita facile con l’Argentina. E’ subito caccia alla scommessa, quale sarà la finalissima di Brasile 2014?
    Per l’occasione Better ha proposto una vera e propria avventura per i suoi giocatori e a dimostrarlo ci pensa il nuovo spot che va in onda anche in TV.
    Lo spot è ambientato su un’isola misteriosa, dove 4 amici sono protagonisti di un’avvincnete esperienza che li vede affrontare delle scelte, sulla base delle loro capacità e competenze. Questa è la scommessa secondo Better: un’esperienza di gioco vissuta con gli amici in cui il confronto con gli altri arricchisce le abilità del singolo e lo aiuta ad orientarsi nelle scelte.
    E cosa sono i mondiali di calcio 2014 se non una nuova avventura da vivere fino alla finalissima del Maracanà?
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    Attenzione “Giocare può creare dipendenza patologica. Il gioco è vietato ai minori di 18 anni”

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  • Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Una giornata piena di emozioni quella che è andata in scena ieri nei mondiali in Brasile. I due ottavi di finale hanno saputo tenere i tifosi sulle spine sino all’ultimo secondo in un’altalena di emozioni in cui la suspence l’ha fatta da padrona.

    Nel pomeriggio il Messico ha sfiorato l’impresa con l’Olanda, la Tricolor è arrivata a due minuti dalla qualificazione ma la rimonta Orange negli ultimi istanti della gara è stata incredibile e ai quarti si è qualificata la squadra europea.

    Nella serata Costa Rica è stata ad un passo dalla qualificazione, poi la Grecia l’ha riagganciata e alla fine è stata la lotteria dei rigori a stabilire che la favola sarebbe proseguita per i centramericani.

     

    Veniamo al racconto del match tra Olanda e Messico. Van Gaal sceglie il suo 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei momenti) con l’inserimento di Kuyt e Wijnaldum al posto di Jaanmat e De Guzman. Herrera risponde con lo stesso modulo, con Hernandez costretto a partire dalla panchina anche in questa occasione.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, caldo tremendo e tensione la fanno da padrona, la gara la fa il Messico, l’Olanda soffre però poco e si limita a contenere.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Ad inizio ripresa la prima, inaspettata svolta, al 48° Giovani Dos Santos dal limite lascia partire un tiro che supera il portiere Orange e da il vantaggio al Messico. A questo punto Van Gaal abbandona tutte le prudenze, inserisce Depay ed Huntelaar e l’Olanda inizia a premere, Ochoa però si dimostra la muraglia vista contro il Brasile e sfodera super interventi. Al 88° però il portiere del Messico deve arrendersi quando Snejider si avventa su una respinta e con la sua conclusione fa 1-1. Supplementari in arrivo? No perchè al 93° Robben cade dopo uno slalom in area, è rigore che Huntelaar con glaciale freddezza trasforma spedendo l’Olanda ai quarti.

    OLANDA-MESSICO 2-1 (0-0) (48° Dos Santos (M), 88° Sneijder (O), 93° rig. Huntelaar (O))

    OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57° Depay), De Jong (9° Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76° Huntelaar), Robben.

    Allenatore: Van Gaal.

    MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47° Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62° Aquino), Peralta (75° Hernandez).

    Allenatore: Herrera.

    Arbitro: Proenca.

    Ammoniti: Aguilar (M), Guardado (M), Marquez (M)

     

    I mister di Costa Rica e Grecia scelgono le loro migliori formazioni con i centroamericani che scendono in campo col consueto 5-4-1 e gli europei che schierano un 4-3-3 con Samaris al posto dell’infortunato Kone.

    Il primo tempo è tutto fuorchè da ricordare, se si eccentua un’occasione per Salpingidis salvata da Navas al 37°.

    Nella ripresa la gara si vivacizza un pochino, al 52° Bolanos mette in mezzo per Ruiz che colpisce, la palla scivola via piano, piano, sembra innocua ma invece va ad infilarsi nell’angolo con Karnezis immobile. Al 67° altra svolta del match, Duarte commette un fallo ingenuo, prende il secondo giallo e lascia Costa Rica in 10. La Grecia a questo punto inserisce Gekas e Mitroglou e si butta in avanti, ma il fortino avversario resiste sino al 91° quando Papastathopoulos è rapido a ribadire in gol una respinta di Navas su tiro di Gekas, tutto da rifare. Nei supplementari Costa Rica resiste agli assalti greci e si va così ai calci di rigore.

    Keylor Navas
    Keylor Navas

    Dal dischetto le due squadre sono perfette sino al 4° rigore greco, Gekas va a calciare ma Navas sfodera la grande parata servendo il match point ad Umana che non fallisce e la favola Costa Rica prosegue sino ai quarti dove affronterà l’Olanda.

    COSTA RICA – GRECIA 6-4 d.c.r (1-1 al 120°) ( 52° Ruiz (C), 91° Papastathopoulos (G))

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (77° Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz, Borges, Tejeda (66° Cubero), Bolanos (83° Brenes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    GRECIA (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Karagounis, Maniatis (78° Katsouranis), Samaris (58° Mitroglou); Chirstodoulopolus, Salpingidis (69° Gekas), Samaras.

    Allenatore: Santos.

    Arbitro: Williams.

    Ammoniti: Granados (dalla panchina) (C), Navas (C), Ruiz (C), Tejeda (C), Manolas (G), Samaris (G).

    Espulso: Duarte.

    Sequenza rigori: Borges (C) gol, Mitroglou (G) gol, Ruiz (C) gol, Christodoulopoulos (G) gol, Gonzalez (C) gol, Holebas (G) gol, Campbell (C) gol, Gekas (G) parato, Umana (C) gol.

  • Brasile 2014: l’Olanda supera il Cile e vola agli ottavi

    Brasile 2014: l’Olanda supera il Cile e vola agli ottavi

    Nella terza giornata di Brasile 2014 l’Olanda sconfigge 2-0 il Cile e si qualifica per gli ottavi di finale da prima del gruppo B. 

    Con un colpo di testa di Fer a meno di un quarto d’ora dalla fine e un gol nel recupero di Depay la squadra di Louis Van Gaal trovano la terza vittoria su tre e chiudono primi il  girone.

    proxy (2)Nel vero girone della morte di questo Mondiale, quello B, il 5-3-2- dell’Olanda di Van Gaal mette in fila tutti. Tanti saluti ai pluricampioni della Spagna, tanti saluti a un Cile che è stato voglioso ma è stato punito sul più bello con la zuccata di Fer e il contropiede devastante di Robben. L’Olanda con un calcio guardingo e ben poco rivoluzionario, è l’europea che ha sin qui fatto meglio di tutte.

    Al 34′ la prima vera occasione del match: Silva piazza la spintarella sullo slancio e fa perdere tempo all’olandese per lo stacco di testa. Al 40′ azione devastante di Robben: l’olandese parte alla sua maniera e in velocità si lancia verso la porta: azione splendida, ma il sinistro non è preciso. Al 44′ è Gutierrez ad avere una grande occasione per il Cile: grande punizione tagliata di Diaz, Gutierrez elude la linea del fuorigioco e con una deviazione aerea mette paura a Cillessen.

     

    Al 56′ Sanchez ci prova da lontano, palla alta. Al 77′ arriva il vantaggio dell’Olanda con un gran colpo di testa di Fer, il quale sbuca perfettamente alle spalle di tutti e mette dentro. Al 92′ arriva il raddoppio Olanda: corsa e assist di Robben, palla per Depay che sottoporta non può sbagliare.

    Ora negli ottavi di finale, per l’Olanda ci sarà la sfida al Messico vittorioso per 3-1 contro la Croazia.

    CILE-OLANDA (0-0) 0-2

    CILE (3-4-1-2): Bravo; Silva ( 70′ Valvidia), Medel, Jara; Isla, Aranguiz, Diaz, Mena; Gutierrez (Beausejour); Sanchez, Vargas(81′ Pinilla)

    OLANDA (4-3-3): Cilessen; Janmaat, De Vril, Vlaar, Blind; Wijnaldum, De Jong, Lens (68′ Depay); Kuyt (88′ Kongolo), Sneijder ( Fer, Robben

    AMMONITI: Bild 63′; Silva