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  • NBA: I migliori quintetti difensivi. Manca Ron Artest

    Sono stati resi noti i 2 migliori quintetti difensivi della regular season 2009-2010.

    All’ufficialità dei risultati ci sono state molte polemiche per via dell’esclusione di qualche giocatore che sicuramente avrebbe dovuto aver maggiore considerazione.

    Il migliore quintetto difensivo dell’anno ha la presenza del miglior difensore della stagione ovvero il centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Come Ali sono stati selezionati LeBron James dei Claveland Cavaliers e Gerald Wallace dei Charlotte Bobcats. Guardie invece sono Rajon Rondo dei Boston Celtics e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers.

    Il secondo quintetto difensivo invece vede la presenza di Tim Duncan dei San Antonio Spurs come centro, di Josh Smith degli Atlanta Hawks e Anderson Varejao dei Cleveland Cavaliers come ali, e di Dwyane Wade dei Miami Heat e Thabo Sefolosha degli Oklahoma City Thunder come guardie.

    Stupisce che non sia stato inserito in nessuno dei 2 quintetti uno dei migliori difensori dell’NBA, ovvero Ron Artest dei Lakers, cifre alla mano che dicono e confermano che è il difensore che concede la minor media punti per tiro al suo diretto avversario. E anche vedendolo in azione nelle immagini di regular season non ci sarebbero dubbi nel dire che è il prototipo di difensore modello!
    Stupisce l’inserimento di Wade che proprio difensore non è, così come le altre 2 super stelle James e Bryant, che alzano il loro livello di difesa solo nei playoff. Rondo probabilmente è stato premiato perchè è il miglior ruba palloni della Lega ma deve crescere ancora molto come applicazione difensiva. Sefolosha sarebbe il secondo migliore difensore dopo Artest ma non è riuscito a prendere posto nel primo quintetto, così come Josh Smith che fa della difesa il suo vero marchio di fabbrica, uno dei pochi assieme ad Artest capace di arginare lo strapotere di LeBron James. Escluso un’altro specialista come Shane Battier degli Houston Rockets. Insomma le polemiche non sono mancate!

  • NBA: Dominio di James nel titolo di MVP

    Sono state rese note le votazioni per il trofeo di MVP, che come ampiamente anticipato venerdì, è stato vinto da LeBron James.

    Plebiscito per il numero 23 dei Cavs che ha ottenuto 116 dei 123 voti totali. Solo Shaquille O’Neal (ora suo attuale compagno di squadra) nel passato (stagione 2000), ha ottenuto più consensi (solo un giurato non votò per il centro dei Lakers dando il voto ad Allen Iverson).

    Al secondo posto Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder che, per molti addetti ai lavori, ha vinto moralmente l’MVP degli umani, battendo James nel titolo di capocannoniere della Lega. Terzo Kobe Bryant in una stagione molto al di sotto dei suoi standard.

    Ecco le parole di James al momento della premiazione:

    Devo tutto ai miei compagni, la mia famiglia e il mio coach, e l’unico modo per ringraziarli di tutto è vincere l’anello“.

    Riportiamo ancora una volta le cifre stagionali:

    76 partite disputate, 76 partendo in quintetto base, 39.0 minuti di impiego per partita, 0.503 la percentuale dal campo (la più alta in carriera), 0.333 dall’arco dei 3 punti, 0.767 ai liberi, 0.9 i rimbalzi offensivi per partita, 6.4 quelli in difesa per 7.3 rimbalzi complessivi, 8.6 assist (media più alta in carriera), 1.6 palle rubate a match, 1 stoppata ad incontro con 29.7 punti di media. Il tutto condito da ben 4 triple doppie e molte molte altre sfiorate e mancate solo per un assist o un rimbalzo, a testimoniare un dominio quasi senza precedenti!

  • NBA playoff 2010, primo turno: Gasol elimina i Thunder, volano i Jazz, Hawks a gara 7

    Atlanta batte Milwaukee in trasferta, pareggia la serie e avrà ora la possibilità di giocarsi la gara decisiva sul parquet amico. Jamal Crawford dimostra a tutti che il premio di miglior sesto uomo è stato ben assegnato (24 punti), Johnson ne infila 22. Horford e Smith danno un buon apporto con 15 punti e altrettanti rimbalzi per il primo e 10 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate per il secondo. Pessima prova dei Bucks sia in attacco (32%) che a rimbalzo (51-42 per Atlanta). Solo Delfino con 20 punti (4 tiri da 3) riesce a tenere in piedi i padroni di casa, ma non può ovviamente bastare. Decisiva gara 7 da disputare ad Atlanta domenica 2 Aprile.

    Alla Energy Solutions Arena di Salt Lake City, i Jazz padroni di casa vincono l’incontro coi Nuggets e volano alle Semifinali di Conference. Match sostanzialmente equilibrato con piccoli strappi subito ricuciti da ambo le parti. Nel primo tempo va detto però che è Joey Graham a tenere a galla Denver con una prova assurada da 19 punti nei primi 2 quarti. La gara però si decide sul finale dopo il pari di Carmelo Anthony a quota 95: i Jazz producono un decisivo 11-0 di parziale con il gioco da 3 punti di Millsap e l’8/9 dalla lunetta del trio Williams-Boozer-Matthews. Per Denver è la fine della speranze di pareggiare la serie. Spettacolare e determinante la stoppata di un sorprendente Matthews (top scorer Jazz a quota 23 punti) che chiude la strada, sul +6, alla penetrazione di Anthony. Utah vince tirando ben 51 tiri liberi ed avendo il 52% dal campo con Boozer autore di una prova mostruosa da 22 punti e 20 rimbalzi mentre il duo Millsap-Matthews combina per 44 punti, 16 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate (21 punti e 11 rimbalzi per il solido Millsap). Non ha brillato come nelle altre partite Deron Williams (14 punti e 10 assist) ma i compagni hanno coperto la sua giornata storta. Per i Nuggets, non basta il risveglio di Billups (30 punti) dopo una serie deludente con Anthony che non va oltre i 20 punti ed il 6/22 dal campo. Graham alla fine chide con 21. Denver che saluta la post season al primo turno dopo aver fatto sputare sangue ai Lakers lo scorso anno in finale di Conference. Ora per i Jazz gli avversari saranno proprio i Lakers.

    Un tap-in di Gasol a soli 5 decimi di secondo dalla fine del match regala partita e serie a Los Angeles e sbatte fuori dai playoff i giovani Thunder che avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più. Oklahoma che non si è mai arresa pur avendo davanti i campioni NBA, riuscendo sempre a resatre in partita anche quando tutto poteva far pensare ad un facile successo per L.A.
    Nel quarto quarto sul 91-84 per i gialloviola tutto sembra già scritto ma un parziale di 10-0 porta clamorosamente i Thunder avanti (94-91) grazie ai 2 assi Kevin Durant e Russell Westbrook. Mancano solo 2 minuti e Kobe riduce sull’azione successiva lo svantaggio infilando il suo 32esimo punto per il 94-93. Da quel momento si vede solo difesa, ma i campioni (come già molte volte è successo quest’anno) trovano il jolly in Gasol che corregge l’ultimo tiro di Bryant quasi sullo scadere per il controsorpasso (95-94). Con soli 5 decimi di secondo il tentativo finale della disperazione di Westbrook per i padroni di casa si spegne sul ferro e condanna i Thunder ad una crudele eliminazione.
    I Lakers hanno vissuto sulle magie di Bryant, ottimo Gasol in difesa (9 punti, 18 rimbalzi) poi il vuoto. Oklahoma ha avuto in Durant (26 punti), Green (16) e Westbrook (21) i punti di riferimento ma non è bastato. Questione di un rimbalzo in attacco! Resta comunque il fatto che gli ex Seattle Sonics hanno dimostrato che i Lakers non sono poi così imbattibili, anzi…
    E in più hanno messo a nudo i punti deboli, perchè se questi Lakers vengono fatti correre per tutto il parquet diventano una squadra molto vulnerabile. A coach Jerry Sloan di Utah basterà guardare queste partite per capire come battere i gialloviola, in fondo ad Oklahoma è mancata quell’esperienza che invece ai Jazz non manca di certo. E stando ai progressi dei giovani di Oklahoma chissà che il prossimo anno si festeggi la qualificazione a parti invertite, dopotutto nella NBA le rivincite sono all’ordine del giorno!

    Risultati NBA del 30 aprile 2010

    Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 69-83
    –> Mil: Delfino 20, Jennings 12, Thomas 11 – Atl: Crawford 24, Johnson 22, Horford 15
    Utah Jazz – Denver Nuggets 112-104
    –> Uta: Matthews 23, Boozer 22, Millsap 21 – Den: Billups 30, Graham 21, Anthony 20
    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Lakers 94-95
    –> Okl: Durant 26, Westbrook 21, Green 16 – Lak: Bryant 32, Brown 11, Fisher 11

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 3-3
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 2-4 (Jazz al turno successivo)
    Lakers – Thunder 4-2 (Lakers al turno successivo)
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)

    Mavs – Spurs 2-4 (Spurs al turno successivo)
    Suns – Trail Blazers 4-2 (Suns al turno successivo)

  • Kobe Bryant regna nel merchandising NBA

    Kobe Bryant per il secondo anno consecutivo è in testa per quanto riguarda la vendita di magliette nel mondo NBA.
    La maglia numero 24 gialloviola è ancora la più venduta stando alle stime ricevute dalla Lega.

    LeBron James anche per questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto e della “medaglia d’argento”, sebbene oramai sia lui il dominatore riconosciuto dell’NBA. Il numero 23 di Cleveland paga il fatto di non giocare in un mercato imponente dal punto di vista economico come Los Angeles o New york o ancora Boston o Chicago.

    Gradino più basso del podio per la maglia numero 5 di Kevin Garnett dei Boston Celtics, anche se a livello diprestazioni ormai l’ex T-wolves pare avviato sul viale del tramonto.

    Sorprende Derrick Rose di Chicago che si piazza al quarto posto assoluto, davanti persino ad un fenomeno quale Dwyane Wade dei Miami Heate ad una stella in divenire come Dwight Howard degli Orlando Magic. Settimo posto per Chris Paul dei New Orleans Hornets, a lungo infortunato quest’anno, ottavo per Paul Pierce sempre dei Celtics.
    New entry alla nona posizione con Kevin Durant, nuovo fenomeno degli Oklahoma City Thunder, laureatosi quest’anno miglior marcatore della Lega e più giovane atleta a riuscire nell’impresa nella storia del basket americano.
    Chiude la top ten la divisa numero 15 di Carmelo Anthony dei Denver Nuggets dopo che lo scorso anno era sprofondato in 15esima posizione

    Per quanto riguarda i team il merchandising premia i Lakers, seguiti da Celtics, Cavs, Bulls e New York Knicks.

    Ecco la classifica delle maglie:

    1) Kobe Bryant (LAL)
    2) LeBron James (CLE)
    3) Kevn Garnett (BOS)
    4) Derrick Rose (CHI)
    5) Dwight Howard (ORL)
    6) Dwyane Wade (MIA)
    7) Chris Paul (NOH)
    8 ) Paul Pierce (BOS)
    9) Kevin Durant (OKC)
    10) Carmelo Anthony (DEN)

    Ecco la classifica per team:

    1) Los Angeles Lakers
    2) Boston Celtics
    3) Cleveland Cavaliers
    4) Chicago Bulls
    5) New York Knicks

  • Vendetta Lakers sui Thunder, Mavs ancora vivi, Celtics e Cavs avanti

    Boston vince gara 5 contro gli Heat. Ancora una volta è Wade contro tutti con il fenomeno di Miami che piazza 31 punti. A dare un minimo di appoggio il solo Mario Chalmers con 20 punti, poi nessun’altro giocatore degli Heat riesce a raggiungere la doppia cifra. Per i Celtics ottime le prove di Ray Allen (24 punti) e Pierce (21). Doppia doppia per Rondo da 16 punti, 12 rimbalzi e anche 8 assist, mentre Garnett ne mette 14. Celtics sempre inarrivabili che raggiungono anche il +21, prima che Wade trascini i suoi fino al -3 di inizio quarto periodo. Poi però deve arrendersi anche lui. Disastroso ancora una volta Jermaine O’Neal (3/10 dal campo, 9/45 in tutta la serie, numeri da far inorridire per un atleta che è pagato ben 23 milioni di dollari all’anno, terzo nell’intera Lega dietro ai soli McGrady e Bryant), assente per l’ennesima volta Beasley che dovrebbe essere il secondo realizzatore dopo Wade (2 soli punti). Ora i Celtics sfideranno Cleveland nella semifinale di Eastern Conference.

    Avanzano al turno successivo anche i Cavs di LeBron James. Nonostante problemi ad un gomito il numero 23 di Cleveland piazza una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi che per un solo assist (9) non diventa la sesta tripla doppia nei playoff. Jamison segna 25 punti, West ne piazza 16 e anche Shaquille O’Neal fa il suo dovere mettendo a referto 14 punti e 8 rimbalzi. Nei Bulls ottimo come al solito Rose (31 punti) che nei playoff diventa irresistibile rispetto alla regular season, Deng aggiunge 26 punti. E’ mancato l’apporto di Noah che ha chiuso con soli 8 punti e 9 rimbalzi. Grande attesa ora per la sfida contro Boston, in Ohio, che partirà sabato 1 maggio.

    Dallas evita l’eliminazione e vince gara 5 tra le mura amiche. Gara che va in archivio ad inizio ripresa con coach Popovich che capisce la situazione e tiene a riposo per quasi 2 quarti i suoi titolari mettendo in campo anche le terze linee, riposo utile per cercare di essere al massimo della forma fisica in vista di gara 6 che potrebbe dare la qualificazione ai suoi Spurs. Mattatore della serata Caron Butler con 35 punti e 11 rimbalzi. Se replicherà questa prestazione nella prossima partita i Mavs avranno molte probabilità di impattare la serie. Nowitzki solo 15 punti ma è stato fatto riposare in prospettiva, per San Antonio match da dimenticare, come se non fosse mai stato disputato. Gara 6 è in programma giovedì 29 aprile sul parquet dei neroargento

    I Lakers assaporano il dolce gusto della vendetta e distruggono nel vero senso della parola i Thunder. Gara 5 è a senso unico con i gialloviola già a +21 dopo il primo tempo (55-34) e addirittura a +28 (88-60) alla fine del terzo periodo. Devastanti Gasol e Bynum (25 punti e 11 rimbalzi il primo, 21 punti e 11 rimbalzi il secondo) che dominano a rimbalzo, nel piturato, in attacco e in difesa!. Bryant si limita all’ordinaria amministrazione con 13 punti ma tanta difesa su Westbrook che per la prima volta non incide nella serie (ottima contromossa di Phil Jackson farlo marcare dal numero 24!). Durant spento con soli 17 punti. Oklahoma City non pervenuta. I Thunder si affideranno a gara 6 per riequilibrare la serie, ma sembra molto improbabile a questo punto un loro passaggio del turno.

    Risultati NBA del 27 aprile 2010

    Boston Celtics – Miami Heat 96-86
    –> Bos: Ray Allen 24, Pierce 21, Rondo 16 – Mia: Wade 31, Chalmers 20, Arroyo 8
    Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls 96-94
    –> Cle: Jamison 25, James 19, West 16 – Chi: Rose 31, Deng 26, Hinrich 12
    Dallas Mavericks – San antonio Spurs 103-81
    –> Dal: Butler 35, Nowitzki 15, Terry 12 – SA: Parker 18, Hill 12, Duncan 11
    Los Angeles Lakers – Oklahoma City Thunder 111-87
    –> Lak: Gasol 25, Bynum 21, Farmar 14, Artest 14 – Okl: Durant 17, Westbrook 15, Ibaka 12

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 2-2
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 1-3
    Lakers – Thunder 3-2
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)
    Mavs – Spurs 2-3
    Suns – Trail Blazers 3-2

  • I Thunder umiliano i Lakers

    Vittoria meritata e schiacciante quella ottenuta dagli Oklahoma City Thunder sui campioni in carica dei Los Angeles Lakers.
    La “banda” di ragazzini di coach Scott Brooks mette a dura prova i Lakers fin dalle prime battute, dimostrando al mondo intero di poter giocare contro chiunque avversario senza nessun timore riverenziale. Primo quarto pessimo dei gialloviola che chiudono con un ritardo di 12 punti (29-17). L’energia dei Thunder è troppo straripante per essere contenuta da L.A. ed è perciò facile mantenere sempre il vantaggio in doppia cifra, cosa che accade anche alla fine del primo tempo (55-42). Nel terzo quarto ci si aspetterebbe la reazione dei Lakers, ma a dominare sul parquet sono sempre i giocatori di Oklahoma che spingono forte sull’acceleratore ben sapendo che i ritmi alti sono mal digeriti dai loro avversari e arrivano alla pausa per l’ultimo periodo in vantaggio 86-64. Risultato incredibile che permette a coach Brooks di dare riposo ai suoi giovani fenomeni e proporre sul parquet tutte le riserve, mentre dall’altra parte Phil Jackson già pensa alle contromisure da prendere, nella prossima partita, ad una squadra che sta dando più preoccupazioni del previsto. Termina 110-89 l’incontro che più che per la vittoria di Oklahoma City, stupisce per il largo risultato, che sicuramente non era preventivato, sia per la scioltezza con cui è venuto, sia per la facilità di gioco che ha avuto la neonata franchigia degli Stati Uniti, al cospetto di giocatori esperti e navigati come quelli di Los Angeles.
    Le chiavi dell’incontro sono state i contropiedi dove i Thunder hanno realizzato tanti punti (24-2), lo strapotere a rimbalzo (50-43), l’energia e la frescheza atletica, e infine l’enorme divario nei tiri liberi (42 centri su 48 tentativi per Oklahoma, 17 su 28 per i Lakers).
    La forbice tra le 2 squadre ha assunto proporzioni gigantesche quando nel terzo quarto, a pochi minuti dalla fine del periodo, gli ex Seattle Sonics si sono trovati in vantaggio di ben 29 punti! Non è facile dare questi distacchi ai campioni in carica ma Durant e compagni stanno mettendo sul parquet tutte le armi che possiedono per dare battaglia e cercare di allungare la serie il più a lungo possibile.
    A proposito di Kevin Durant, 22 punti per lui in soli 30 minuti di gioco (ultimo quarto di riposo in panchina in buona compagnia), Westbrook continua il dominio sullo sventurato Fisher (che non riesce a capire cosa deve fare per limitare il numero 0 arancioblu) e piazza 18 punti, Green ne mette 15, Harden altrettanti con soli 6 tiri. Buone le prove a rimbalzo e in difesa dei lunghi Collison, Krstic e Ibaka. Per Los Angeles nessuno sopra i 13 punti (Gasol e Bynum) 12 per Odom e Bryant. Poi il nulla. Unica nota positiva è proprio il giovane centro Andrew Bynum che oltre ai 13 punti prende 10 rimbalzi conditi anche da 3 stoppate.
    Ora i thunder prendono l’aereo per la California consapevoli che possono giocarsi questa serie. Certamente la squadra favorita resta sempre quella gialloviola e molto probabilmente staccherà il pass per il turno successivo. Ma i “ragazzini terribili” la loro vittoria l’hanno ottenuta, dimostrando che nella vita niente è impossibile, anche le cose che sembrano , a prima vista, più ardue. Martedì 27 aprile i Thunder, con l’euforia di chi va a giocarsi una gara 5 con zero pressioni e tanta leggerezza, scenderanno in campo allo Staples Center.

    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Lakers 110-89
    –> Okl: Durant 22, Westbrook 18, Green 15, Harden 15 – Lak: Gasol 13, Bynum 13, Bryant 12, Odom 12

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-1
    Hawks – Bucks 2-1
    Celtics – Heat 3-0
    Nuggets – Jazz 1-2
    Lakers – Thunder 2-2
    Magic – Bobcats 3-0
    Mavs – Spurs 1-2

    Suns – Trail Blazers 2-2

    Guarda gli highlights di Oklahoma City Thunder – Los Angeles Laker:

  • NBA: Record amaro per Kobe Bryant

    Ai Lakers ieri notte non sono bastati i 24 punti di Kobe Bryant per battere gli Oklahoma City Thunder e portarsi sul 3-0 nella serie del primo turno dei playoff 2010, che sarebbe valso come una seria ipoteca sul passaggio del turno visto che nella storia dell’NBA mai nessuna squadra sotto 3-0 nei playoff ha rimontato e vinto una serie ribaltandola sul 4-3. I Thunder si sono imposti per 101-96 ed hanno in parte riaperto la qualificazione anche se appare improbabile un passaggio del turno. I punti messi a referto comunque consentono al numero 24 gialloviola di battere il record di punti segnati con la franchigia californiana che era di 4.457 e apparteneva a Jerry West. Sarebbero bastati 16 punti per battere il record.

    Bryant già in regular season aveva battuto, durante una partita contro Memphis (persa come ieri sera), il record di West per punti nella stagione regolare.
    Nessuno potrà mai cancellarlo dalla storia della franchigia.

  • NBA: Un canestro da 235 mila dollari…Guarda il video

    Quanto vale, in denaro, un canestro durante una partita di basket? Quasi nulla si potrebbe dire!
    Ma a volte non è così, basta vedere cosa è accaduto nell’intervallo tra terzo e quarto periodo della partita tra Los Angeles Lakers e Oklahoma City Thunder, disputatasi in California e che ha dato il vantaggio di 2-0 ai campioni NBA gialloviola nella serie del primo turno dei playoff 2010.

    Infatti da 4 anni i Lakers offrono una somma in denaro ai fan che riescono a fare canestro con un solo tiro da metà campo. Un ventinovenne californiano, Craig Calloway, è riuscito nell’impresa e si è portato a casa un assegno di 235.000 dollari. E’ la seconda volta che accade in 4 stagioni. Il primo a riuscirci è stato un ventitreenne, Robert Ward, che a febbraio 2009 vinse 165.000 dollari.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA: Aaron Brooks eletto Most Improved Player

    Aaron Brooks, playmaker degli Houston Rockets, è stato eletto giocatore più migliorato, rispetto allo scorso anno, dell’intera Lega.
    Brooks, 25 anni, uscito dall’Università di Oregon nel 2007, è passato dagli 11.2 punti a ben 19.3 in fase offensiva, aumentando anche gli assist: da 3.0 a 5.3; rimbalzi più o meno uguali da 2.0 a 2.6 di media.
    Quest’anno ha realizzato anche il suo massimo di punti in una singola partita toccando quota 43 in un match disputato contro i Minnesota Timberwolves.
    Nonostante gli evidenti miglioramenti del piccolo atleta i Rockets hanno mancato l’accesso ai playoff 2010 pur avendo un record positivo di 42 vittorie e 40 sconfitte. Gli infortuni avuti dalla franchigia texana (in primis Yao Ming fuori tutto l’anno per una frattura da stress ad un piede subita nei playoff dello scorso anno contro i Lakes) hanno inciso molto, ma hanno dato modo ad altri giocatori di mettersi in evidenza, cosa che risulterà molto utile il prossimo anno. E’ il primo giocatore dei Rockets a riuscire a vincere questo premio, e succede a Danny Granger degli Indiana Pacers che vinse il premio nello scorso campionato.

    Alle sue spalle si sono classificati Kevin Durant, fenomeno degli Oklahoma City Thunder, e George Hill dei San Antonio Spurs.
    Brooks ha ricevuto 403 dei 615 punti possibili, staccatissimi invece Durant e Hill appaiati a 101 punti.

    Queste le parole del piccolo playmaker alla notizia dell’aggiudicazione del premio:

    Questo è un grande risultato per me, uno dei premi più importanti che ho ottenuto nella mia vita“.

  • NBA playoff 2010, primo turno: Impresa Thunder, sorpresa Bulls

    La straordinaria prestazione di Jason Richardson da 42 punti (8/12 da 3) con 8 rimbalzi permette a Phoenix di riappropiarsi del vantaggio del fattore campo nella serie contro Portland. Suns subito in palla che mettono le cose in chiaro fin dai primi minuti di gioco. Batum, in dubbio fino all’ultimo per guai alla spalla che hanno costretto il francese a saltare le prime 45 gare di stagione regolare, è in campo ma deve arrendersi dopo 9 minuti di gioco e abbandonare il campo per nuovi problemi. Il primo quarto porta Phoenix a +18, il secondo è sulla stessa falsariga del primo e si chiude con un eloquente 66-37 che fa capire chi vincerà l’incontro. Richardson 21 punti è solo a metà del suo fatturato. I Blazers sfoderano l’orgoglio e riescono a portarsi sul -11 a 5 minuti dal termine dell’incontro grazie ad una serie di triple di Fernandez (ben 3 in 58 secondi!) ma i Suns piazzano un parziale di 12-0 che chiude la pratica e dà la tranquillità necessaria per giocare gara 4 in programma sempre a Portland sabato 24 aprile.

    Sorpresa da Chicago dove i Bulls, pur con una fatica immane, riescono a battere i Cavs di LeBron James. Chicago gioca bene per 3 quarti di gara toccando il +21, ma da quel momento in poi arriva la riscossa di Cleveland che riesce ad arrivare a soli 2 punti di svantaggio quando sul cronometro mancano 4 minuti alla fine del match. Rose (31 punti) si prende in mano la squadra ma l’ultimo minuto è vietato ai deboli di cuore: sul 102-96 Bulls James compie un fallo in attacco e perde un pallone nell’azione successiva, Chicago segna e va sul 104-96. Con 30 secondi da giocare Williams mette la tripla del 104-99. Fallo sistematico su Hinrich che sbaglia tutti e 2 i liberi. James accorcia ulteriormente con un’altra bomba per il 104-102, fallo su Rose che mette solo uno dei 2 liberi: 105-102 e partita incredibilmente riaperta a 10 secondi dalla fine. Coach Del Negro ordina il fallo per non far tirare Cleveland da 3 e Varejao sbaglia un libero di importanza capitale. A quel punto Brad Miller mette la partita in cassaforte con 2 bersagli dalla lunetta per il 107-103. Finisce però 108-106, una partita molto vibrante che Chicago porta a casa, ma LeBron (quasi tripla doppia per lui con 39 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) e compagni hanno fatto capire che possono riemergere da situazioni impossibili. Gara 4 è in programma sempre a Chicago domenica 25 aprile. I Bulls sono avvertiti.

    Tutto esaurito (18.342 presenti al Ford Center di Oklahoma) per la prima partita in casa nella storia dei playoff per i Thunder. Festeggiamenti nel prepartita per Scott Brooks, neo allenatore dell’anno in NBA, con i suoi giocatori ad omaggiarlo per la grande stagione disputata. L’inizio però non è dei migliori per i padroni di casa con i Lakers che vanno subito sul 10-0, Oklahoma cerca di restare in partita ma non riesce mai a mettere il naso avanti. Primo tempo che finisce 50-43 per i campioni. Il secondo tempo però presenta un altro registro con i giovani Thunder in crescita netta e continua che approfittano della situazione quando Kobe Bryant va in panchina ed il finale del terzo periodo è tutto di marca arancioblu con un fulmineo 8-0 di parziale che regala la parità ai padroni di casa dopo una poderosa schiacciata di Westbrook in faccia ad uno stralunato Odom e con le triple di Harden e Durant. A questo punto Brooks pesca il jolly che permetterà di vincere la partita: dirotta il fenomeno Kevin Durant sulle tracce di Bryant e il numero 24 sbaglierà 7 conclusioni di fila per la marcatura asfissiante del talento in maglia 35, beccandosi anche una super stoppata che farà molta fatica a digerire e dimenticare. Durant si prende la squadra sulle spalle nel quarto quarto e segna 11 punti ben assistito da Westbrook (Fisher ridicolizzato per la terza gara di fila) e Green che mettono i titoli di coda per un’impresa poco pronosticabile da molti addetti ai lavori. Kevin Durant incredibile con 29 punti e 19 rimbalzi, Westbrook ne aggiunge 27, Harden ne piazza 18 con un ottimo 3/4 da 3 punti, Green glaciale ai tiri liberi ne segna 10 e Air Congo, ovvero Serge Ibaka, produce 6 punti e 6 rimbalzi annullando in difesa i lunghi di L.A.
    Bryant, partito bene, si è eclissato con la marcatura di Durant (24 punti con 29 tiri!), a dargli man forte il solito Gasol con 17 punti e 15 rimbalzi ma oggi non sono bastati per espugnare un campo dove sabato 24 i campioni in carica dovranno dimostrare di non esserlo diventati, lo scorso anno, per caso.

    Risultati NBA del 22 aprile 2010

    Portland Trail Blazers – Phoenix Suns 89-108
    -> Por: Aldridge 17, Webster 14, Bayless 14 – Pho: Richardson 42, Stoudemire 20, Nash 13
    Chicago Bulls – Cleveland Cavaliers 108-106
    –> Chi: Rose 31, Hinrich 27, Deng 20 – Cle: James 39, Williams 21, Jamison 19
    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Lakers 101-96
    –> Okl: Durant 29, Westbrook 27, Harden 18 – Lak: Bryant 24, Gasol 17, Fisher 17

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-1
    Hawks – Bucks 2-0
    Celtics – Heat 2-0
    Nuggets – Jazz 1-1
    Lakers – Thunder 2-1
    Magic – Bobcats 2-0
    Mavs – Spurs 1-1
    Suns – Trail Blazers 2-1