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  • Addio Niki Lauda, la F1 piange uno dei più grandi di sempre

    Addio Niki Lauda, la F1 piange uno dei più grandi di sempre

    Un pezzo della storia della Formula Uno ci ha lasciato: Niki Lauda è infatti morto ieri, ma lo si è saputo solo questa mattina, all’età di 70 anni.

    A dare la notizia è stata proprio la famiglia dell’ex pilota austriaco con un comunicato pubblicato dal giornale inglese “The Sun”.

    Con profondo dolore annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente circondato dalla sua famiglia lunedì. I suoi successi unici come sportivo e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili così come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio.

    Poche parole per l’annunciare la scomparsa di quello che è stato uno dei più grandi piloti della storia della Formula Uno, tre volte campione del mondo e che era riuscito già una volta a vincere il destino.

    Niki Lauda era stato operato per un trapianto di polmoni nella scorsa estate e da qualche giorno, a causa di alcuni problemi ai reni, era stato ricoverato in un centro per la dialisi.

    Nato a Vienna il 22 febbraio 1949, Niki Lauda aveva iniziato a correre nelle categorie minori prima di passare in Formula Uno, al volante di una March, nella stagione 1972. Dopo un anno con la BMR, Lauda passò alla Ferrari nel 1974 e conquistò il titolo mondiale con la rossa di Maranello nel 1975.

    Il 1976 sembrava l’anno giusto per il bis ma il 1° agosto 1976 durante il secondo giro del Gran Premio di Germania sul circuito del Nurburgring, Lauda perse il controllo della macchina che dopo aver sbattuto nel guardrail tornò in mezzo alla pista incendiandosi e venendo centrata da altre auto. Il pronto intervento dei piloti coinvolti nell’incidente, oltre ad Arturo Merzario fermatosi volontariamente per dare soccorso, permise a Niki Lauda di venir estratto dalla vettura e di salvarsi nonostante alcuni giorni di lotta tra la vita e la morte.

    Dopo solo 42 giorni il Computer, questo era il soprannome che era stato dato a Lauda, tornò in pista nonostante le ustioni e le ferite su varie parti del corpo, volto compreso. Il mondiale si giocò punto a punto con James Hunt con Lauda che si arrese nell’ultima gara, ritirandosi sotto il diluvio del Fuji.

    L’anno successivo sempre con la Ferrari, l’austriaco dominò il campionato vincendolo con due gare di anticipo prima di rompere definitivamente i rapporti con il team italiano.

    Il passaggio alla Brabham non portò grandi risultati tant’è che Lauda decise di ritirarsi al termine del 1979. Tornato alle corse nel 1982 con la McLaren, dovette attendere sino al 1984 per tornare a vincere il Mondiale prima di ritirarsi definitivamente al termine della stagione 1985.

    Lasciate le corse decise prima di dedicarsi alla sua compagnia aerea e poi di tornare nel Circus della Formula Uno, prima come consulente per alcuni team e poi come presidente onorario della Mercedes, scuderia nella quale ha contribuito all’arrivo del fenomeno Lewis Hamilton.

    Il mondo della Formula Uno, ma anche quello dello sport in generale, perde così un pezzo di storia, Niki Lauda è stato un pilota capace di vincere le gare, sfidare la morte, sconfiggerla e tornare poi a vincere sulle piste.

  • Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Sebastian Vettel ha trionfato nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Nurburgring, nono appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha messo il suo primo sigillo sullo storico tracciato tedesco, sul quale prima d’ora non aveva mai vinto pur essendoci andato molto vicino, grazie ad una strategia di gara impeccabile frutto anche di una grande partenza che gli ha permesso di balzare subito al comando e imprimere il proprio ritmo alla corsa, e nonostante gli episodi in gara parevano girare tutti a suo sfavore il campione del mondo in carica ha saputo resistere alla grande agli attacchi minacciosi degli avversari alle sue spalle, andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi riscattando la delusione del ritiro di una settimana fa a Silverstone con 25 punti importantissimi che gli permettono di allungare il passo nella classifica generale del Campionato.

    Alle spalle del tedesco hanno chiuso le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, in netta crescita rispetto alle ultime uscite stagionali e ritornate sugli standard prestazionali di inizio campionato. Nonostante una strategia di gara diversa entrambi i piloti di Enstone sono rimasti in gioco per la vittoria fino all’ultimo anche se si è dovuto ricorrere ad un gioco di squadra per permettere al finlandese, nettamente più veloce del compagno di squadra grazie agli pneumatici a mescola morbida montati nel finale, di andare ad insidiare la posizione di Vettel senza però risultati. Comunque molto importante il risultato del team inglese che dopo la disastrosa gara di casa a Silverstone è ritornata a piazzare i suoi due piloti sul podio.

    Podio da qui è rimasto giù per un soffio Fernando Alonso che le ha tentate tutte per scavalcare Grosjean senza riuscire a trovare il guizzo giusto per agganciare la terza posizione. Ancora una volta lo spagnolo è riuscito a limitare i danni in gara dopo che le disastrose qualifiche chiuse all’ottavo posto avevano fatto presagire una gara tutta in salita, e in effetti così è stato ma Nando è riuscito a difendersi bene portando a casa il massimo risultato possibile. Giornata agrodolce per la Ferrari che ha visto il ritiro dopo soli 4 giri di Felipe Massa finito in testacoda alla prima curva per un probabile problema tecnico.

    Delusione in casa Mercedes, dopo la pole del sabato Di Lewis Hamilton che aveva fatto sperare il team di Stoocarda in una gara da assoluti protagonisti. La W04 invece si è dimostrata assolutamente sottotono soffrendo ancora le alte temperature e solamente all’ultimo giro l’anglo-caraibico è riuscito a conquistare la quinta posizione ai danni di Jenson Button. Ci si attendeva decisamente di più da Nico Rosberg, vincitore dell’ultima gara a Silverstone e solo nono al termine del GP, autore di una gara abbastanza anonima.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    In ripresa rispetto alle ultime gare la McLaren, entrata in zona punti sia con Button, sesto dopo una ottima strategia che gli ha permesso di effettuare un pit in meno rispetto agli altri, che con Sergio Perez, ottavo, scavalcato solo nel finale da Mark Webber quando si è ritrovato in crisi con le gomme. Sfortunatissimo invece l’australiano costretto ad una gara di rimonta dall’ultima posizione dopo lo spiacevole inconveniente in corsia dei box; lo pneumatico avvitato male da un meccanico si è sganciato dalla sua RB8 andando a colpire un cameraman trasportato subito al centro medico per accertamenti. Il numero due della Red Bull è stato poi aiutato a ripartire dai meccanici dopo un nuovo pit-stop.

    Grande risultato per Nico Hulkenberg, che per la seconda gara consecutiva è riuscito ad entrare nella top-ten e a chiudere in decima posizione. Sicuramente una bella vetrina per un pilota che sta nettamente stracciando il suo compagno di squadra per aspirare ad un volante più prestigioso nella prossima stagione.

    Momenti di vera paura al 39esimo giro: la Marussia di Jules Bianchi ferma a bordo pista dopo un problema al motore viene letteralmente dimenticata dai commissari facendola scivolare pericolosamente sulla pista in prossimità dell’ultima chicane, dopo il lungo rettilineo dell’ Hatzenbects. Per fortuna in prossimità del tratto di pista non transitava nessuna vettura ma l’episodio di fatto ha inevitabilmente causato l’uscita in pista proprio a metà gara della safety-car rimescolando le carte e rendendo la seconda parte della corsa decisamente avvincente.

  • Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Ancora una volta qualifiche nel segno di Lewis Hamilton: il pilota inglese, dopo essere partito davanti a tutti una settimana fa a Silverstone, si aggiudica la pole del Gran Premio di Germania sul circuito del Nurburgring facendo registrare il tempo di 1: 29.398, battendo per poco più di un decimo Sebastian Vettel, secondo con la sua Red Bull.

    Terzo tempo per l’australiano Mark Webber, seguito dalle due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, mentre il sempre più sorprendente Daniel Ricciardo partirà in sesta posizione confermando così il suo notevole rendimento che ha favorito l’interessamento di alcuni top team, su tutti la Red Bull, che ha individuato proprio nel pilota della Toro Rosso il sostituto di Mark Webber prossimo al ritiro, nonchè la “spalla” ideale di Vettel all’interno del box della scuderia anglo-austriaca. Qualifica strategica per entrambe le Ferrari, soprattutto nell’ultima manche nella quale sia Felipe Massa (7°) che Fernando Alonso (8°) hanno deciso di montare le gomme dure per utilizzare una strategia conservativa nella prima parte di gara, per poi “aggredire” i rivali nella seconda parte sfruttando i treni di gomme morbide, decisamente più performanti.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    In nona posizione partirà Jenson Button che pur sempre con una Mclaren in chiara difficoltà di prestazione, è riuscito a limitare i danni raggiungendo la Q3, al contrario del suo compagno di box Sergio Perez, eliminato in Q2 col tredicesimo tempo. Ma è la clamorosa uscita di scena di Nico Rosberg nella seconda qualifica la vera sorpresa di giornata: il pilota tedesco, infatti, è stato beffato in sequenza dal connazionale Nico Hulkenberg, da Ricciardo e proprio a tempo scaduto da Button che gli ha soffiato l’ultimo posto disponibile per entrare in Q3, il tutto dettato da un errore clamoroso di valutazione della Mercedes che lo ha tenuto fino alla fine del tempo fermo ai box ormai sicuri che Rosberg avesse raggiunto la sessione successiva per dare la caccia alla pole position.

     

  • Superbike, classifica piloti e costruttori dopo il GP di Germania

    Superbike, classifica piloti e costruttori dopo il GP di Germania

    Carlos Checa è sempre più vicino a vincere il suo primo titolo Mondiale in Superbike. Lo spagnolo della Ducati con una vittoria e un ottavo posto nel Gran Premio di Germania [GARA 1; GARA 2] ha ancora 74 punti di vantaggio sul suo più immediato inseguitore Marco Melandri mentre Max Biaggi, che non ha preso parte alle due manche per una frattura al metatarso del piede, a meno di clamorosi colpi di scena sembra ormai tagliato fuori.

    La Ducati si appresta a vincere il 17esimo titolo mondiale costruttori nel campionato delle derivate di serie: sono 49 i punti di vantaggio sulla Yamaha e 64 sull’Aprilia.

    CLASSIFICA PILOTI

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. CHECA DUCATI 376
    2. MELANDRI YAMAHA 302
    3. BIAGGI APRILIA 281
    4. LAVERTY YAMAHA 232
    5. HASLAM BMW 176
    6. CAMIER APRILIA 154
    7. FABRIZIO SUZUKI 141
    8. GUINTOLI DUCATI 139
    9. BADOVINI BMW 134
    10. HAGA APRILIA 115
    11. SYKES KAWASAKI 114
    12. REA HONDA 113
    13. LASCORZ
    KAWASAKI 111
    14. SMRZ
    DUCATI 109
    15. CORSER
    BMW 67
    16. XAUS HONDA 44
    17. BERGER
    DUCATI 42
    18. ROLFO
    KAWASAKI 39
    19. AITCHISON
    KAWASAKI 24
    20. HOPKINS
    SUZUKI 20
    21. VERMEULEN
    KAWASAKI 14
    22. TOSELAND
    BMW 13
    23. LANZI
    BMW 10
    24. WATERS
    SUZUKI 8
    25. BAIOCCO
    DUCATI 4
    26. POLITA
    DUCATI 3
    27. VENEMAN
    BMW 3
    28. KIRKHAM
    SUZUKI 3
    29. KISPATAKI
    HONDA 1
    30. LOWES
    HONDA 1
    31. LAI
    HONDA 1
    32. STARING
    KAWASAKI 1

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Pos. Team Pt.
    1. DUCATI 400
    2. YAMAHA 351
    3. APRILIA 336
    4. BMW 214
    5. KAWASAKI
    171
    6. SUZUKI
    158
    7. HONDA
    132
  • Superbike, al Nurburgring Haga regala gara 2 a Sykes

    Superbike, al Nurburgring Haga regala gara 2 a Sykes

    Tom Sykes ha vinto la seconda manche del Gran Premio di Germania in una gara condizionata dalla pioggia battente caduta sul circuito del Nurburgring che sul finale, più che una gara vera e propria, è stata una corsa ad eliminazione. Il pilota inglese della Kawasaki ha colto il suo primo successo assoluto in Superbike complice la caduta negli istanti finali di Gran Premio dell’assoluto protagonista di gara 2 che, senza alcun ombra di dubbio, è stato Noriyuki Haga.

    Worldsbk.com
    Il giapponese ha preso il comando della gara alla partenza per non mollarlo fino al suo incidente avvenuto alla 12esima tornata, un giro prima che la direzione gara desse l’ordine di esporre la bandiera rossa e interrompesse la manche. A dire il vero la direzione avrebbe dovuto prendere la decisione ancora prima di quanto non l’abbia effettivamente presa e ci saranno sicuramente polemiche in questo senso considerando che i piloti più di una volta transitando sul traguardo hanno segnalato con il braccio le difficili condizioni della pista e l’impossibilità di condurre una gara in sicurezza. “Navigando” sull’acqua, Haga aveva letteralmente fatto il vuoto tra sè e il secondo Tom Sykes che si è visto così consegnare la vittoria dal 36enne nipponico dell’Aprilia. Completano il podio le due Ducati del team Effenbert di Sylvain Guintoli e Jakub Smrz che si esaltano con queste condizioni della pista, quello che invece non è riuscito a fare il leader della classifica iridata Carlos Checa, vincitore di gara 1, con la sua 1098R, ottavo al traguardo ma che ha avuto il merito di rimanere in piede e non scivolare come i vari Haga, Camier, Tamada, Aitchison, Toseland e Rea anche se quest’ultimo è riuscito a rialzarsi e a riprendere la sua corsa arrivando quarto al traguardo. Dietro il pilota della Honda il duo Yamaha Laverty – Melandri, il ravennate rosicchia qualche punto in classifica piloti a Checa portando il suo gap a 74 punti con ancora 3 GP e 150 punti in palio. Tagliato fuori dalla lotta sembra ormai Max Biaggi assente per una frattura al metatarso del piede rimediata nelle prove cronometrate. Il campione del mondo in carica auspica nel recupero per poter rientrare nel prossimo weekend in programma il prossimo 25 settembre quando la Superbike farà tappa in Italia, per la seconda volta in questa stagione dopo Monza, a Imola.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. SYKES KAWASAKI 29:49.337
    2. GUINTOLI DUCATI +4.063
    3. SMRZ DUCATI +22.759
    4. REA HONDA +28.497
    5. LAVERTY YAMAHA +38.374
    6. MELANDRI YAMAHA +45.236
    7. BADOVINI BMW +47.030
    8. CHECA DUCATI +50.032
    9. HASLAM BMW +53.586
    10. BERGER DUCATI +55.261
    11. LASCORZ KAWASAKI +1:12.805
    12. CORSER BMW +1:15.468
    13. ROLFO KAWASAKI +1:40.323
    14. HAGA APRILIA RIT
    15. TAMADA HONDA RIT
    16. CAMIER APRILIA RIT
    17. AITCHISON KAWASAKI RIT
    18. TOSELAND BMW RIT
    19. FABRIZIO SUZUKI RIT
    20. BIAGGI APRILIA NP
  • Superbike, Checa vince gara 1 al Nurburgring, podio per Melandri e Haga

    Superbike, Checa vince gara 1 al Nurburgring, podio per Melandri e Haga

    Carlos Checa riprende la sua marcia trionfale verso il titolo di campione del mondo Superbike. Dopo la doppietta di Silverstone prima della pausa estiva, il centauro spagnolo della Ducati si è imposto abbastanza agevolmente in gara 1 al Nurburgring dove oggi si correva il Gran Premio di Germania complice anche il forfait prima della gara di Max Biaggi che ha rimediato la frattura del metatarso del piede sinistro nelle prove cronometrate dicendo così anche addio al Mondiale.

    © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Checa ha mantenuto la prima posizione dall’inizio alla fine riuscendo prima a difendersi dagli attacchi di uno scatenato e finalmente protagonista Noriyuki Haga, alfiere dell’Aprilia oggi vista l’assenza di Biaggi e terzo al traguardo al suo primo podio stagionale, e poi staccando lo stesso pilota giapponese con una serie di giri veloci. Haga si è poi dovuto arrendere anche a Marco Melandri, il ravennate della Yamaha gli ha soffiato il secondo posto restando virtualmente ancora in corsa per il titolo Mondiale avendo un distacco di 76 punti dal ducatista quando in palio però restano a disposizione solo 175 punti alla fine della stagione. Quarto posto per l’altra Yamaha di Eugene Laverty, protagonista di un bel duello ad inizio gara con il compagno di box Melandri, che ha preceduto la prima Bmw di Leon Haslam e la Ducati del team Effenbert di Sylvain Guintoli. Buon decimo posto per Jonathan Rea al rientro dopo l’infortunio al polso che lo ha tenuto lontano dalle corse per 3 lunghi mesi e fresco di rinnovo con la Honda anche per la stagione 2012, mentre deludono Michel Fabrizio, con l’unica Suzuki in pista, e Troy Corser (Bmw) che transitano sotto la bandiera a scacchi rispettivamente in 16esima e 15esima posizione. Alle 15:30 il via alla seconda manche del Gran Premio di Germania.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. CHECA DUCATI 38:59.779
    2. MELANDRI YAMAHA +1.855
    3. HAGA APRILIA +2.322
    4. LAVERTY YAMAHA +7.789
    5. HASLAM BMW +9.727
    6. GUINTOLI DUCATI +10.113
    7. LASCORZ KAWASAKI +17.226
    8. CAMIER APRILIA +17.228
    9. BADOVINI BMW +18.166
    10. REA HONDA +19.457
    11. SYKES KAWASAKI +22.136
    12. AITCHISON KAWASAKI +25.346
    13. TOSELAND BMW +31.617
    14. ROLFO KAWASAKI +31.796
    15. CORSER BMW +33.320
    16. FABRIZIO SUZUKI +38.149
    17. TAMADA HONDA +1:16.143
    18. SMRZ DUCATI RIT
    19. BERGER DUCATI RIT
    20. BIAGGI APRILIA NP
  • F1: le pagelle del GP di Germania

    F1: le pagelle del GP di Germania

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Germania.

    Hamilton 10: Lewis in gara non si risparmia mai, questa volta è impeccabile e contro le aspettative dei pronostici piazza la sua McLaren davanti a tutti. Soffre un pò per il degrado delle gomme alla fine di ogni stint ma riesce a tenere il passo da campione. Brucia Webber alla partenza ed è fenomenale il sorpasso all’esterno su Alonso alla seconda curva della Mercedes Arena che praticamente gli consegna la vittoria.

    Alonso 9: Ormai Nando e la sua Ferrari sono ai livelli della Red Bull e questa del Nurburgring sarebbe stata probabilmente la sua seconda vittoria consecutiva se solo non ci fosse stato Hamilton. Gli è mancata forse un pizzico di cattiveria nel duello con Hamilton, ma quest’oggi l’inglese era imbattibile. comunque sempre in netta crescita, che fa ben sperare per il futuro.

    Webber 7: è vero che fino alla fine lotta per la vittoria con Hamilton e Alonso ma è anche vero che per la seconda gara consecutiva vanifica la pole arrivando terzo. Almeno gli resta la consolazione di aver bastonato una volta tanto in gara Vettel senza neanche esserglisi avvicinato troppo nella classifica mondiale.

    Sutil 9: ultimamente sta disputando delle ottime gare grazie alla netta crescita della sua Force India e oggi può essere soddisfatto di aver battuto Rosberg e le Mercedes. Ora può godersi il sesto posto sulla pista di casa.

    Vettel 4,5: ancora una volta fallisce quando si trova a lottare in mezzo al gruppo non avendo la freddezza e l’impeccabilità che mostra quando si trova davanti, ma non sempre, purtroppo per lui, d’ora in avanti potrà fare gara a sè perchè gli avversari stanno crescendo. Il testacoda alla Michelin Kurve poteva costargli caro ma per sua fortuna trova la via di fuga che lo aiuta a ripartire. Dopo aver passato metà gara alle spalle di Massa riesce a superarlo soltanto all’ultimo giro al pit-stop grazie ad un errore dei meccanici in Rosso che gli spalancano la strada per il quarto posto ad una vita dai primi tre. In definitiva la gara di casa non gli ha portato proprio bene, ma in simili condizioni di difficoltà questi sono più 12 punti guadagnati che 13 punti persi.

    Massa 6,5: anche oggi Felipe ha mostrato un buon passo ma purtroppo perde troppe posizioni alla partenza e nonostante una bella rimonta, alla fine accusa un ritardo troppo grande dal compagno di squadra. Tradito ancora una volta dai meccanici che si perdono un dado della ruota, con tanti ringraziamenti di Vettel che gli soffia il quarto posto.

    Button 5: non si sa cosa avrebbe potuto combinare nel prosieguo della gara se non avesse accusato problemi idraulici alla vettura, ma sta di fatto che fino al quel momento l’inglese è risultato assolutamente anonimo.

    Mercedes 3: senza dubbio è la grande incompiuta del mondiale 2011 dopo i tanti proclami di vittoria di inizio anno. Oggi semplicemente non è esistita nonostante corresse tra le mura di casa, scavalcata anche dalla Force India. Il voto rispecchia, pur non avendone completamente colpa, le prestazioni di entrambi i piloti.

  • Hamilton trionfa al Nurburgring. 2° Alonso

    Hamilton trionfa al Nurburgring. 2° Alonso

    Lewis Hamilton ritorna alla vittoria nel Gran Premio di Germania al Nurburgring, dopo sette gare di alti e bassi che hanno lo hanno allontanato dalla vetta della classifica mondiale.  

    © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images
    Quest’oggi però il pilota inglese si è riscattato alla grande ribaltando qualsiasi pronostico che lo dava per sfavorito con una McLaren inferiore rispetto a Red Bull E Ferrari, disputando una super gara che alla fine lo ha visto trionfare davanti al pubblico di casa della Mercedes. Sconfitti Fernando Alonso e Mark Webber, che si sono giocati la vittoria fino all’ultimo, ma poco hanno potuto con un Hamilton che oggi era in giornata di grazia. Strepitoso il sorpasso decisivo all’esterno alla Mercerdes Arena ai danni dello spagnolo, che nonostante era riuscito a restargli davanti al secondo pit-stop, ha dovuto cedere la posizione a causa degli pneumatici non portati ancora in temperatura. Con questa vittoria il campione del mondo 2008 porta a 16 i successi in carriera, il suo secondo stagionale dopo quello ottenuto in Cina.   Alla fine non è arrivata la tanto prevista pioggia, ma questo non toglie il fatto che è stata una gara bellissima quella che ha portato al giro di boa del campionato del mondo, che ha visto in lizza per la vittoria, fino alla fine della gara, i tre protagonisti del GP che hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante a suon di sorpassi e di strategia, con Hamilton che, nonostante la prima posizione guadagnata al via, ha dovuto subire il sorpasso di Webber poco prima del primo pit-stop, per poi risorpassarlo subito dopo sul rettilineo del traguardo.  
    © Mark Thompson/Getty Images
    Anche Alonso si è scambiato più di una volta la posizione con Vettel nelle prime battute di gara, prima di staccarlo definitivamente con un ritmo superiore. E alle spalle dei primi tre, a sorpresa, Sebastian Vettel, che deve ritenersi fortunato del quarto posto conquistato e ringraziare i meccanici Ferrari che ancora una volta sbagliano al pit, consentendo al leader del mondiale di scavalcare Felipe Massa proprio all’ultimo giro. Punti persi dunque per i diretti rivali del tedesco, che nel Gran premio di casa non brilla e per la prima volta in stagione resta fuori dal podio. Per lui anche un testacoda alla Micheline Kurve nelle prime battute di gara mentre lottava con Alonso che probabilmente ne ha condizionato in negativo la corsa. Sorride a metà invece Felipe Massa che dopo aver perso molte posizioni in partenza riesce a recuperare a suon di sorpassi, con una Ferrari che ha dimostrato di esserci pienamente e di essere al livello delle principali rivali. Ma l’errore dei meccanici non gli ha dato la soddisfazione di tener dietro Vettel.   In sesta posizione da sottolineare la prestazione maiuscola di Adrian Sutil, che ancora una volta dimostra la crescita dell sua Force India riuscendo a terminare la gara davanti alle Mercedes di Rosberg e Schumacher, sconfitte davanti al proprio pubblico. Alle spalle delle due Mercedes chiudono la top-ten la Sauber di Kamui Kobayashi e la Renault di Vitali Petrov. Chi invece non sorride affatto è Jenson Button, che dopo aver concluso la gara di Silverstone con un ritiro a causa di un errore dei meccanici durante uno dei pit-stop, deve subire il suo secondo stop consecutivo a causa di un problema idraulico alla sua McLaren. Due stop che fanno male in termini di classifica mondiale e che lo allontanano sempre più dalle posizioni che contano.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h37:30.334
    2. ALONSO FERRARI +3.980
    3. WEBBER RED BULL RENAULT +9.788
    4. VETTEL RED BULL RENAULT +47.921
    5. MASSA FERRARI +52.252
    6. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:26.208
    7. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8. SCHUMACHER MERCEDES +1 GIRO
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    10. PETROV RENAULT +1 GIRO
    11. PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    13. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    16. KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    17. GLOCK VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    18. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    19. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    20. CHANDHOK LOTUS RENAULT +4 GIRI
    21. LIUZZI HISPANIA COSWORTH RIT
    22. BUTTON McLAREN MERCEDES RIT
    23. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH RIT
    24. HEIDFELD RENAULT RIT

  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP di Germania

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP di Germania

    Per la prima volta in stagione Sebastian Vettel non sale sul podio. Il leader della classifica iridata, nonostante sia arrivato quarto nel Gran Premio di Germania, conserva un ampio margine sugli inseguitori, 77 su Mark Webber (terzo al traguardo), 82 sul vincitore del GP Lewis Hamilton, alla sua prima affermazione al Nurburgring, e 86 su Fernando Alonso giunto secondo alle spalle dell’inglese della McLaren.

    In classifica costruttori resta al comando la Red Bull con 355 punti seguita da McLaren a quota 243 e Ferrari a 192.

    CLASSIFICA PILOTI

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 216
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 139
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 134
    4. ALONSO FERRARI 130
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 109
    6. MASSA FERRARI 62
    7. ROSBERG MERCEDES 46
    8. HEIDFELD RENAULT 34
    9. PETROV RENAULT 32
    10. SCHUMACHER MERCEDES 32
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 27
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 18
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 9
    14. PEREZ
    SAUBER FERRARI 8
    15. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI 8
    16. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 4
    17. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES 2
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI 0
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH 0
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0
    25. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0
    26. RICCIARDO
    HISPANIA COSWORTH 0
    27. CHANDHOK
    LOTUS RENAULT 0

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 355
    2. McLAREN MERCEDES 243
    3. FERRARI 192
    4. MERCEDES 78
    5. RENAULT
    66
    6. SAUBER FERRARI
    35
    7. FORCE INDIA MERCEDES
    20
    8. TORO ROSSO FERRARI
    17
    9. WILLIAMS COSWORTH
    4
    10. VIRGIN COSWORTH
    0
    11. LOTUS RENAULT
    0
    12. HISPANIA COSWORTH
    0
  • F1, pole per Webber al Nurburgring, 4° Alonso

    F1, pole per Webber al Nurburgring, 4° Alonso

    In una sessione caratterizzata dalle basse temperature ma disputata con condizioni di asciutto, Mark Webber conquista la sua seconda pole consecutiva, terza stagionale dopo quelle ottenute in Spagna e a Silverstone.

    © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images
    Il pilota australiano con il tempo di 1:30.079 partirà dunque davanti a tutti domani al Nurburgring, teatro del Gran Premio di Germania, nona prova del mondiale di Formula1, accompagnato in prima fila da uno straordinario Lewis Hamilton, che a dispetto di una McLaren apparentemente in difficoltà realizza un giro capolavoro, fermandosi a soli 55 millesimi da Webber, vedendo svanire cosi proprio nel suo ultimo tentativo la possibilità di agguantare la sua prima pole stagionale, pole che ormai gli manca da troppo tempo, ben venti gare, dal GP del Canada dello scorso anno.   In terza posizione partirà il leader del mondiale Sebastian Vettel che realizza, se cosi può definirsi, la peggiore qualifica dell’anno. Il campione del mondo in carica non riesce ad andare oltre l’1:30.216 e partirà per la prima volta in stagione dalla seconda fila.Alle sue spalle lo spagnolo Fernando Alonso, che delude rispetto alle aspettative del venerdi. Il ferrarista accusa oltre quattro decimi di ritardo dalla vetta, ma precede l’altra Ferrari di Felipe Massa di ben mezzo secondo. Il ritardo della Ferrari è forse da imputare alle basse temperature che non permettono ai due piloti del Cavallino di portare in temperatura le gomme. Domani comunque per la gara è prevista pioggia e tutte le carte potrebbere essere rimescolate. In sesta posizione si inserisce Nico Rosberg con la Mercedes, abile a piazzarsi tra la Ferrari di Massa e la McLaren di Button, molto deludente quest’oggi, settimo ad un secondo e due decimi dalla vetta. Il pilota della McLaren precede la Force India di Adrian Sutil e la Renault di Vitali Petrov. Chiude la top-ten la Mercedes dell’indiscusso padrone di casa Michael Schumacher, a quasi due secondi e mezzo dalla vetta. Non prenderà parte alla gara Jarno Trulli che dopo … anni di militanza sarà costretto a guardare la corsa dall’esterno. Il pilota abruzzese, nonostante il rinnovo con la Lotus, sarà sostituito dall’esordiente e pilota di riserva della Lotus Karun Chandhok, ufficialmente, secondo una nota del team, per dare la possibilità al pilota di riserva di disputare una gara. Sta di fatto che Jarno non parteciperà ad uno dei più prestigiosi GP del mondiale e a questo punto ci auguriamo che questo non segni la fine della sua carrioera in F1.