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  • Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia si gioca gli ottavi con la Slovacchia, c’è anche l’Olanda

    Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia si gioca gli ottavi con la Slovacchia, c’è anche l’Olanda

    Il tabellone degli ottavi di finale va sempre più delineandosi con le qualificazioni di ieri raggiunte da Stati Uniti, Inghilterra, Germania e Ghana. Oggi la palla passa a Italia e Olanda che, insieme alle altre, concluderanno i Gruppi E e F.

    GRUPPO E: Con l’Olanda già sicura del passaggio del turno e alla quale basta un pari contro il Camerun già eliminato per terminare il proprio girone in prima posizione, una formalità, l’attenzione sarà rivolta verso la sfida qualificazione tra Danimarca e Giappone. Entrambe a quota 3 punti e con la differenza reti a favore dei nipponici, scandinavi e asiatici non vogliono mancare l’appuntamento con gli ottavi di finale; ma mentre al Giappone basta anche un semplice pareggio per passare il turno, la squadra guidata da Morten Olsen è costretta a vincere se vuole continuare l’avventura nel Mondiale.

    GRUPPO F: L’Italia si trova ad un bivio: vincere significherebbe ottavi di finale ed evitare una disfatta, perdere tornare a casa da ex campioni del Mondo. Di fronte i nostri azzurri si troveranno la Slovacchia del centrocampista del Napoli Hamsik che ancora non è esclusa dai giochi e alla quale serve una vittoria a tutti i costi per accedere al turno successivo. Alla squadra di Lippi potrebbe bastare anche un pareggio a reti inviolate se la Nuova Zelanda dovesse perdere oppure pareggiare con più gol di quanti ne segnino oggi i neozelandesi se dovessero pareggiare. In tal caso il Paraguay terminerebbe in testa al raggruppamento e all’Italia toccherebbe affrontare, molto probabilmente, l’Olanda agli ottavi di finale. C’è anche l’ipotesi monetina: infatti, se Italia e Nuova Zelanda vinceranno o pareggeranno con l’identico risultato, a parità di differenza reti, reti segnate, punti e reti negli scontri diretti a decidere il destino delle due squadre sarà il cosiddetto “testa o croce”.
    Ma l’Italia potrebbe anche qualificarsi da prima del girone se il Paraguay dovesse perdere (agli azzurri basterebbe vincere anche con il minimo scarto) o pareggiare (in tal caso l’Italia è costretta a vincere con non meno di due reti di scarto).

    Questo il programma di oggi giovedì 24 giugno

    • PARAGUAY – NUOVA ZELANDA (Polokwane ore 16:00 in diretta su Sky)
    • SLOVACCHIA – ITALIA (Johannesburg ore 16:00 in diretta su Rai e Sky)
    • CAMERUN – OLANDA (Città del Capo ore 20:30 in diretta su Sky)
    • DANIMARCA – GIAPPONE (Rustenburg ore 20:30 in diretta su Sky)

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  • Tutto il Mondiale fuori casa: Italia – Nuova Zelanda

    Tutto il Mondiale fuori casa: Italia – Nuova Zelanda

    Oggi il gentile ospita che accoglie il vostro corrispondente da dovunque ci ospita a casa sua nella ridente città di Treviglio, città appena fuori Milano e appena dentro Bergamo che vanta uno dei PIL pro capite più alti d’Italia. Sarebbe il più alto, se non fosse per questo mio amico che abbassa drasticamente la media, infatti stanno pensando di trasferirlo in maniera coatta da qualche altra parte, presumibilmente in Molise.

    L’Italia scende in campo convinta delle proprie potenzialità. E’ proprio questo che ci spaventa, visto che le potenzialità abbiamo visto quali sono. La squadra di sconosciuti gentiluomini messa insieme dall’eroe di Berlino Marcello Lippi riesce a fare bene una cosa fin da subito: canta tutto l’inno nazionale e non fa nemmeno il poropò poropò che invece secondo me è sacrosanto nel passaggio tra una strofa e l’altra. Anzi, io leverei le parole e farei solo poropò..
    Dall’altra parte una squadra di gente scartata dal rugby (perché, diciamoci la verità, questi giocano a calcio solo perché a rugby erano scarsi), vestiti di un bianco che li fa sembrare dei gelatai, scendono in campo quotati 14 a 1. Meno della Corea del Nord contro il Brasile, e la vittoria sembra a portata di mano. Se questi sono i presupposti, ce li mangiamo e li rispediamo a casa tosati come le pecore delle quali la loro nazione abbonda.

    I Neozelandesi sono una squadra soprattutto fisica, ma d’altronde l’abbiamo detto, si tratta di gente scartata dal rugby. Deve essere meraviglioso fare l’allenatore della Nuova Zelanda: nessuna aspettativa, nessun processo al termine della partita anche se perdi di 25 gol, e soprattutto nessun problema nel fare la formazione. Sapete quanti calciatori tesserati professionisti ha la Nuova Zelanda? 25. Ripeto, a numeri e lettere: 25/Venticinque. Pensa lo sconforto di quei 3 che sono rimasti a casa. Diciamo che se vuoi giocare delle partite internazionali e sei un giocatore di un livello discreto, magari giochi in C2 (che scopro ora si chiama Lega Pro2) nella Sambonifacese, ti basta prendere la nazionalità neozelandese e ci sono buone possibilità che ti convochino.

    Comincia la partita, l’arbitro è guatemalteco e già questo non promette bene. Quanto può essere avvincente il campionato guatemalteco? Io già me li immagino a giocare con i tipici abiti Maya in uno stadio dove alla fine gli sconfitti vengono sacrificati al Dio Sole. Effettivamente le partite devono essere molto avvincenti. Non diciamolo a Blatter, sennò quello introduce questa regola anche in Champions League.
    L’Italia entra con la stessa formazione della partita contro lo spumeggiante Paraguay. L’indovina di casa, ovvero la mia fidanzata, commenta dicendo: “Vabbé, stessa formazione dell’altra volta, finirà come la volta scorsa”. Grasse risate da parte degli uomini presenti, che la scherzano  dicendo: “Ma va, che questi non sanno neanche di che si tratta, e poi sei femmina, cosa ne vuoi capire”. Infatti al settimo del primo tempo Cannavaro, probabilmente molto più concentrato sul suo ruolo di testimonial di qualunque cosa piuttosto che di capitano e roccioso difensore, si dimentica come si stoppa una palla e un avversario la butta dentro. Cannavaro, se ti allenassi invece di perdere tempo a farti la barba ogni 5 minuti, ci faresti una cortesia.
    Vabbé, che sarà mai, mica possiamo perdere, dicono gli uomini di casa facendo penzolare l’indovina di casa ovvero la mia fidanzata dal balcone e minacciando di lanciarla giù alla prossima parola. La quale indovina, e qui cito testualmente, dice: “Comunque io ho perso interesse per la partita, a me interessa solo quando vincono”. E qui salutiamo lo spirito patriottico della mia fidanzata che ci saluta e se ne va lontano dalla Bergamasca.

    L’Italia giochicchia, Pepe fa il mattacchione sulla fascia, ma la palla non entra. All’improvviso De Rossi piroetta in area come Carla Fracci, l’arbitro rapito dalla bellezza del gesto assegna il rigore. Il rigore quindi non è stato dato per il fallo, bensì per premiare l’eleganza di De Rossi nel demi-plié.
    Iaquinta, fino a quel momento pesantemente insultato, segna con freddezza. Dopodiché ne perdiamo le tracce, vediamo solo ogni tanto un naso che si aggira per il campo, smarrito.
    Com’è come non è, stiamo 1 a 1. La mia fidanzata viene guardata male, ma lei tanto è assorta nella lettura della rivista “Cucina Naturale” e non se ne accorge.

    Nel secondo tempo nella provincia di Torino va via il segnale e in questo momento mi trovo a invidiare gli amici piemontesi. Un secondo tempo agghiacciante, lanci lunghi che i Neozelandesi, alti in media 2 metri e 15, stoppano senza difficoltà. Il portiere Paston, chiamato senza motivo Pastos dal commentatore italiano (NP, seduto al mio fianco, commenta: “Si vede che nell’intervallo ha preso la nazionalità greca”), para tutto senza stoppare niente. Molto naif però le piglia tutte.
    Finisce la partita, e siamo qui a chiederci perché. Lippi non perde occasione per litigare con i giornalisti in conferenza stampa, e ormai questo è diventato il momento più divertente delle partite dell’Italia. Quanta mestizia aleggia nell’aria.

    Chiudiamo come di consueto con l’angolo scommesse. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché in caso avrei pianto con un occhio, ho puntato sulla vittoria della Nuova Zelanda. E per di più ho puntato anche su una somma gol di 1. In pratica se non ci fosse stato il rigore avrei vinto 32 euro. Il pareggio per 1 a 1 è il risultato peggiore che potessi aspettarmi. Ben mi sta, ma comunque qualcosina a Lippi gliela devo dire anch’io quando torna in Italia. Mi deve dei soldi.
    Comunque l’indovina di casa, la mia fidanzata, è ancora viva. Ma se contro la Slovacchia si azzarda a dire una parola, la rispedisco a casa avvolta nella collezione completa di “Cucina Naturale”.

  • Mondiali 2010, interviste Italia – Nuova Zelanda. Lippi deluso: “Dovevamo vincere”

    Il ct azzurro Marcello Lippi analizza, deluso, il pari ottenuto contro la Nuova Zelanda che rischia di compromettere il cammino azzurro verso gli attavi di finale. Di seguito le interviste ai protagonisti di Italia – Nuova Zelanda terminata 1-1.

    Lippi: “Abbiamo dimostrato poca concretezza, siamo stati sfortunati, è la seconda volta che ci fanno gol nell’unico tiro in porta che concediamo. Poi abbiamo provato a raddrizzarla, ma non ci siamo riusciti. Era una partita da vincere. In attacco potevamo e dovevamo fare qualcosa in più. Pirlo? Può dare una grande mano, ma non è ancora pronto. Non so se riuscirà a giocare contro la Slovacchia.
    Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma possiamo fare meglio, sappiamo fare meglio. Non era una partita facile, nessuna partita è facile in un Mondiale. La prossima sarà decisiva, se vogliamo andare avanti dobbiamo vincerla. Qualità? Credo che nel secondo tempo ci fosse tanta qualità in campo, ma abbiamo continuato a buttare palloni in area, dovevamo forse cercare di giocare più palla a terra, perchè loro sono forti sulle palle alte. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e cercare di battere la Slovacchia, non abbiamo voglia di andare a casa. Sono convinto delle scelte che ho fatto, non credo proprio che ci siano fenomeni rimasti a casa che avrebbero potuto cambiare le cose. Pepe? Scelta tecnica, nel primo tempo non ha fatto quello che gli chiedevo e ho deciso di cambiarlo. Ma non è una punizione, volevo solo sfruttare altri giocatori che avevo in panchina come Camoranesi e Di Natale”.

    Cannavaro: “Il gol che abbiamo preso è una casualità. Oggi è arrivato da una palla deviata, me la sono trovata addosso, ma rivedendola secondo me era in fuorigioco. C’è rammarico, perché lavoriamo bene anche in fase difensiva, ma alla prima occasione prendiamo gol. La nostra è una squadra che ha cercato il gol, loro erano chiusi ed era difficile trovare spazi, nonostante ciò abbiamo preso un palo e ci sono state 4-5 parate loro. Speriamo di sbloccarci giovedì”.

    Iaquinta: “Non ci sono problemi là davanti, ma solo il rammarico di non riuscire a fare gol. Adesso bisogna pensare alla prossima. Siamo campioni del mondo, ma questo è un altro mondiale e dobbiamo arrivare in fondo. Non dobbiamo fare calcoli, ma prepararci bene in questi quattro giorni e andare in campo per vincere. Lippi non era arrabbiato, aveva solo dell’amaro in bocca. Ci ha detto che abbiamo fatto una buona partita, ma dobbiamo essere più cattivi nella zona gol. Il rigore? Il mister mi ha detto di tirarlo e alla fine è andata bene. Contro la Slovacchia ci giochiamo tutto”.

  • Mondiali 2010: highlights Italia – Nuova Zelanda 1-1

    C’è tanta delusione per il pari ottenuto dall’Italia contro la modesta Nuova Zelanda, gara terminata con il punteggio di 1-1. Gli All Whites colpiscono a freddo gli azzurri grazie ad una disattenzione difensiva di capitan Cannavaro che permette a Smeltz (in posizione di fuorigioco) di battere Marchetti. Il pareggio arriva su calcio di rigore procurato da De Rossi e trasformato da Iaquinta. Ora serve una vittoria ad ogni costo per gli uomini di Lippi per passare il turno e accedere agli ottavi di finale.

  • L’Italia agli ottavi se…

    Il secondo pari in Sudafrica complica le strategie azzurre e anche se per il passaggio del turno bastasse una vittoria sembra davvero difficile riuscire ad arrivare primi. Una vittoria contro la Slovacchia, ridimensionata oggi dal Paraguay, ci darebbe la matematica certezza di andare agli ottavi. Per il primo posto è necessario vincere e con più di due gol di scarto contro Hamsik e compagni e sperare in un pari o, addirittura, in una vittoria di misura della Nuova Zelanda.

    Visto comunque il notevole numero di problemi degli azzurri è meglio concentrarsi sul passaggio del turno per adesso:

    • batte la Slovacchia
    • pareggia con la Slovacchia e il Paraguay batte la Nuova Zelanda
    • pareggia con la Slovacchia, Paraguay-Nuova Zelanda finisce in parità ma con un punteggio inferiore a quello degli azzurri (ad esempio l’Italia pareggia 1-1 e il Paraguay 0-0).
  • Le pagelle di Italia – Nuova Zelanda

    Marchetti: sv E’ poco reattivo sul tiro ravvicinato di Smeltz ma la colpa del gol non è certo sua. Vive un pomeriggio da spettatore non pagante.

    Zambrotta: 6,5 Non ci sta a perdere e sforna una prova tutto cuore e grinta. E’ uno dei pochi a tentare il tiro e le incursioni sull’out destro.

    Cannavaro: 5 Dopo il mezzo errore all’esordio, oggi interviene in maniera goffa regalando il vantaggio ai neozelandesi. Il Dubai è vicino, per sua fortuna.

    Chiellini: 6 Bene in difesa, non ha la lucidità necessaria per metter a segno un gol facile facile nel primo tempo.

    Criscito: 5,5 Meno brillante dell’esordio, ha comunque il merito del cross per De Rossi da cui è scaturito il rigore.

    Pepe: 6 Tanto cuore lo porta a strafare ma non andava sostituito.

    De Rossi: 6,5 Si procura il rigore e cerca spesso il lancio illuminante, ma predica nel deserto.

    Montolivo: 7 Non è Pirlo ma lo può diventare. Coraggioso al punto giusto da risultare il migliore in campo.

    Marchisio: 4,5 Il suo momento di forma non è dei migliori ma paga anche la testardaggine di Lippi che lo schiera sempre fuori ruolo.

    Iaquinta: 5,5 Segna il rigore del pari e si danna come al solito l’anima in aiuto della squadra.

    Gilardino: 4
    C’è pure Gilardino? Seconda partita azzurra e palloni scagliati verso la porta avversaria? ZERO.

    Camoranesi: 6,5 La condizione non lo assiste ma l’oriundo è insieme a Montolivo l’unico a prendersi qualche rischio.

    Di Natale: 5 Un tiro in girata all’inizio e poi nulla più. Dovrebbe metter il suo talento al servizio dei compagni e non lo fa.

    Pazzini: 5 Prende il posto di Gilardino in tutto e per tutto.

    Lippi: 4 Le scelte tecniche lo incastrano e il tormentone Cassano torna in auge.

    Nuova Zelanda (4-5-1): Paston 7; Reid 6, Nelsen 6,5, Vichelich 6 (36′ st Christie sv), Smith 6; Fallon 5,5 (18′ st Wood 6,5), Bertos 6, Elliot 6,5, Lochhead 6, Killen 5 (48′ st Barron sv); Smeltz 6,5. A disposizione: Bannatyne, Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie. All. Herbert

  • Disastro Italia. Anche la Nuova Zelanda impone il pari

    Disastro Italia. Anche la Nuova Zelanda impone il pari

    Il 2006 è davvero lontano per i colori azzurri, dopo il pareggio all’esordio contro il Paraguay arriva un altro pari contro la modestissima Nuova Zelanda complicando tantissimo il proseguo dell’Italia in Sudafrica.

    Lippi, in balia degli eventi, sceglie, in maniera discutibile, la doppia doppia torre in avanti schierando un impalpabile Gilardino al fianco di Iaquinta sacrificando ancora una volta Marchisio sulla fascia.

    Parita subito in salita per l’Italia, con la Nuova Zelanda che mette in mostra un gioco duro e a volte al limite del regolamento e dopo 7′ su palla inattiva Smeltz spunta alle spalle di Cannavaro bucando Marchetti. Il gol sarebbe da annullare ma ancora una volta il reparto difensivo azzurro dimostra di esser in difficoltà.

    La Nuova Zelanda, al comando, ma per l’Italia pare esser un gioco da ragazzi recuperare da un momento all’altro vista la pochezza dei nostri avversari. Gli azzurri arrivano senza grossi problemi sulla trequarti ma poi si rivelano molli in area di rigore, l’unico a tentare dalla distanza è il positivo Montolivo sfortunatissimo a centrare il palo. Quando la partita sembra stregata arriva l’aiuto del guatemaltenco Gonzales che su un innocua trattenuta su De Rossi ci regala il rigore del pari. Iaquinta realizza.

    Lippi nella ripresa rivoluziona gli azzurri spedendo in campo Di Natale e Camoranesi per Pepe e Marchisio e poco dopo entra anche Pazzini per Gilardino. I pericoli per la porta degli All White arrivano sempre e comunque dalla distanza, il ritmo è basso e il solo Camoranesi si prende il rischio dell’uno contro uno.

    E’ troppo poco e dopo un brivido finale, quando Wood si beve Cannavaro e sfiora il palo, finisce in parità. L’Italia in virtù della vittoria del Paraguay per superare il turno dovrà battere la Slovacchia di Hamsik ma senza idee e con questo gioco non sarà cosi facile.

    IL TABELLINO
    ITALIA-NUOVA ZELANDA 1-1
    Italia (4-4-2):
    Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (1′ st Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (16′ st Pazzini); Iaquinta, Gilardino (1′ st Di Natale). A disposizione: De Sanctis, Maggio, Bocchetti, Bonucci, Gattuso, Palombo, Quagliarella. All. Lippi
    Nuova Zelanda (4-5-1): Paston; Reid, Nelsen, Vichelich (36′ st Christie), Smith; Fallon (18′ st Wood), Bertos, Elliot, Lochhead, Killen (48′ st Barron); Smeltz. A disposizione: Bannatyne, Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie. All. Herbert
    Arbitro: Gonzales (Guatemala)
    Marcatori: 7′ Smeltz (NZ), 29′ rigore di Iaquinta (I)
    Ammoniti: Fallon, Smith, Nelsen (NZ)
    Espulsi: –

    LE PAGELLE

  • Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia all’assalto della Nuova Zelanda, in serata spazio al Brasile

    Mondiali 2010, il programma di oggi: l’Italia all’assalto della Nuova Zelanda, in serata spazio al Brasile

    Ieri abbiamo osservato attentamente l’Olanda che, vincendo per 1-0 contro il Giappone, si è assicurata quasi certamente il passaggio del turno agli ottavi di finale dove incontrerà una squadra del gruppo dell’Italia. E oggi scendono in campo proprio i nostri azzurri per la seconda giornata del Gruppo F che cercheranno di battere la modesta, ma sorprendente, Nuova Zelanda. Poi chiuderà il decimo giorno di partita l’interessantissimo match tra Brasile e Costa d’Avorio.

    Ad aprire però alle 13:30 saranno Slovacchia e Paraguay, inserite nel raggruppamento dell’Italia; si parte da una situazione di classifica di assoluta parità (tutti a 1 punto) quindi bisognerà trovare i 3 punti per poter sperare di continuare nell’avventura sudafricana. La Slovacchia di Hamsik però non ha risposto alle attese nella gara d’esordio facendosi poi beffare nel finale, dopo un lungo assedio, da Reid che ha permesso agli All Whites di pareggiare. I sudamericani invece hanno disputato una discreta partita contro gli azzurri ottenendo un punto d’oro per la classifica. Da tenere d’occhio il ben assortito attacco paraguaiano (Santa Cruz, Barrios, Valdez, Cardozo).

    A seguire alle 16:00 l’altra partita del Gruppo F a chiuderne la seconda giornata tra Italia e Nuova Zelanda, confermata per 10/11 la formazione dell’esordio per la nostra nazionale ma con le assenze pesanti di Buffon e Pirlo. Sulla carta non c’è storia ma il Sudafrica ha insegnato che nessuna squadra parte da favorita. Riusciranno gli azzurri di Marcello Lippi a centrare la prima vittoria nel Mondiale?

    In serata la palla passerà al Brasile di Carlos Dunga impegnato nella delicata sfida contro la Costa d’Avorio. I verdeoro, nonostante la vittoria, hanno deluso contro la Corea del Nord, prestazione al di sotto delle aspettative che ha procurato al ct della Selecao tante critiche. Gli africani, che sono reduci dal pari guadagnato contro il Portogallo, cercheranno di strappare qualche punto importante stasera per competere insieme a Brasile e lusitani per l’accesso agli ottavi di finale.

    Questo il programma di oggi domenica 20 giugno

    • SLOVACCHIA – PARAGUAY (Bloemfontein ore 13:30, in diretta su Sky)
    • ITALIA – NUOVA ZELANDA (Nelspruit ore 16:00, in diretta su Rai e Sky)
    • BRASILE – COSTA D’AVORIO (Johannesburg ore 20:30, in diretta su Sky)

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  • Italia – Nuova Zelanda probabili formazioni [live]

    Ci siamo, ancora poche ore e gli azzurri torneranno in campo per sfidare la Nuova Zelanda nella seconda partita del girone F. Nell’ambiente azzurro c’è ottimismo in virtù del secondo tempo contro il Paraguay ma anche per il livello non ancora eccelso delle altre pretendenti al titolo.

    Sulla carta la partita dell’avveniristico e moderno il Mbombela Stadium non dovrebbe avere storia, con l’Italia nettamente vincitrice. Ma gli “All White” sono avversari sconosciuti ma mai domi, per questo è giusto che Lippi predichi attenzione.

    Per quanto riguarda la formazione, i due tecnici, dovrebbero riconfermare l’undici della gara d’esordio. Lippi varierà un pò il modulo passando dal “mourinhano” 4-2-3-1 al più conosciuto 4-4-2. Giocheremo con la doppia torre in avanti con Iaquinta a far coppia con Gilardino mentre Pepe e Marchisio agiranno da esterni di centrocampo.

    LE PROBABILI FORMAZIONI
    ITALIA (4-4-2):
    Marchetti, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito, Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Gilardino, Iaquinta
    A disp: De Sanctis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Camoranesi, Palombo, Pirlo, Di Natale, Pazzini, Quagliarella). All.: Lippi

    NUOVA ZELANDA (3-4-3):
    Paston, Reid, Nelsen, Smith, Bertos, Vicelich, Elliott, Lochead, Smeltz, Killen, Fallon.
    A disp: Moss, Sigmund, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Wood, Christie, Brockie All.: Ricki Herbert.
    Arbitro: Batres (Gua)

  • Italia – Nuova Zelanda: Lippi conferma l’11 dell’esordio. Ancora panchina per Di Natale

    Inizia il conto alla rovescia per la seconda partita in Sudafrica per gli azzurri di Marcello Lippi. In questa settimana l’Italia ha lavorato sopratutto per migliorare i meccanismi in attacco per favorire le punte e cercar con più insistenza il gol.

    Si è parlato molto dell’inserimento di Antonio Di Natale nell’undici titolare, ma dall’allenamento di oggi sembra che Lippi voglia riconfermare in toto l’undici che ha giocato contro il Paraguay, con la logica eccezione di Buffon sostituito da Marchetti.

    Cambierà però il modo di stare in campo tornando al nostro più congeniale 4-4-2 con Pepe e Marchisio larghi sulle fasce e Gilardino e Iaquinta in attacco ad occupare l’intera area di rigore. Dovrebbero partire ancora dalla panchina dunque Totò Di Natale, Camoranesi e Maggio.

    Anche il ct Herbert dovrebbe schierare la sua Nuova Zelanda con il solito 3-4-3 confermando l’undici dell’esordio. Spauracchio azzurro potrebbe esser Killen che lo scorso anno in amichevole fu capace di segnare una doppietta agli azzurri.

    Questi i possibili 11:

    ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio; Gilardino, Iaquinta. Ct: Lippi
    NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Vicelich; Smith, Elliot, Bertos, Lockhead; Killen, Fallon, Smeltz. Ct: R. Herbert