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  • Novara – Juventus, dubbio Pirlo per Conte

    Novara – Juventus, dubbio Pirlo per Conte

    La Juventus inizia la sua settimana più delicata per l’impresa scudetto con l’obiettivo fondamentale di mantenere i tre punti di vantaggio sul Milan e, per ottenere i risultati sperati, frenare l’entusiasmo della squadra a quattro giornate dalla fine. I Bianconeri sono impegnati oggi nel derby piemontese contro il Novara, una sfida che potrebbe essere insidiosa considerata l’ottima condizione fisica e morale degli uomini di Tesser che, nonostante le difficili possibilità di salvarsi, mirano a chiudere il campionato senza rimpianti e a testa alta. Le difficoltà per la Juve potrebbero scaturire dal campo sintetico, come successo contro il Cesena mercoledì scorso, dove gli uomini di Conte nonostante il dominio assoluto della gara hanno incontrato qualche problema nel possesso palla.

    Allo Stadio “Piola” di Novara saranno presenti due leggende del glorioso passato Juventino ovvero Platini e Boniperti, entrambi di origini novaresi, un motivo in più per entrambe le squadre di far bene. Il mister bianconero deve fare a meno ancora una volta di Pepe infortunatosi alla caviglia prima di Cesena-Juventus e di Matri costretto a saltare il match per squalifica. Il modulo scelto sarà ancora una volta il 3-5-2, in attacco accanto a Vucinic rientra Quagliarella in vantaggio per un posto da titolare su Borriello che attraversa un buon momento dopo il gol che ha regalato i tre punti d’oro contro il Cesena. Sulla corsia laterale destra dovrebbe ritornare titolare lo Svizzero Lichtsteiner al posto di Caceres. A centrocampo dovrebbe essere confermato il trio delle meraviglie Vidal, Marchisio e Pirlo. Il condizionale è d’obbligo perchè il regista bianconero soffre di un risentimento muscolare ma farà di tutto per essere in campo dal primo minuto.

    Andrea Pirlo © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Tesser, che si affiderà al 4-3-1-2, non avrà a disposizione lo squalificato Morganella che dovrebbe essere sostituito da Dellafiore o in alternativa Gemiti verrà spostato a destra con la conferma di Garcia sul versante opposto. Inoltre dovrà fare a meno degli infortunati Jeda, Ludi, Marianini e Ujkani mentre dovrebbe avere a disposizione Mascara che in settimana è stato alle prese con un fastidio lombare.

    PROBABILI FORMAZIONI NOVARA JUVENTUS

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Gemiti, Lisuzzo, Paci, Garcia; Porcari, Pesce, Rigoni; Mazzarani; Mascara, Caracciolo.
    Panchina: Coser, Centurioni, Dellafiore, Radovanovic, Jensen, Rubino, Morimoto.
    Allenatore: Tesser.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Estigarribia, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Novara Juventus,  Conte “adesso ci credo”

    Novara Juventus, Conte “adesso ci credo”

    Niente di nuovo sotto il sole, nella conferenza stampa di Antonio Conte prima della gara Novara Juventus in programma domani pomeriggio alle 15 i temi sono quelli che, nel corso della stagione, il tecnico salentino ripete instancabilmente. Determinazione, grinta, coltello fra i denti, esprimersi al massimo, non tirarsi indietro, non lasciare nulla di intentato, mangiare il campo, stare sempre sul pezzo. Il Conte-pensiero è sempre lo stesso, in salse diverse, e conduce ad un unico imperativo: la vittoria. Niente proclami, niente festeggiamenti anticipati, niente sorrisi rilassati in virtù dei tre punti di vantaggio sul Milan a quattro giornate dal termine della stagione (che sarebbero 4 se si considera il vantaggio della Juventus negli scontri diretti, ndr).

    L’attenzione di Antonio Conte è totalmente focalizzata ad alimentare quel sogno che inizia per “s”, una parola che il mister bianconero non aveva mai pronunciato apertamente, e che nella conferenza stampa di oggi, invece, ha scandito, anche se, subito dopo, ha preferito rimanere sui temi che gli sono più cari, che fanno parte del suo “mantra”, e che – se declinati correttamente – possono portare proprio al raggiungimento di quell’0biettivo che ora sembra reale, concreto e raggiungibile. In tal senso, mister Conte elogia il gruppo, i “suoi” ragazzi, protagonisti di un processo di crescita velocissimo, riuscendo a districarsi egregiamente in diverse situazioni, sia di rincorsa che da capolista, che li hanno fortificati e resi impermeabili alle pressioni ed alle difficoltà esterne. Ecco perchè, a questo punto del cammino, sarebbe insensato negare ad ogni costo le speranze riposte in questo finale di stagione ed, infatti, Antonio Conte apre uno spiraglio alla possibilità di “crederci”: “Ora ci credo perchè è giusto visto dove siamo arrivati, siamo nella condizioni di far qualcosa di straordinario”. 

    Antonio Conte | © Fabio Muzzi/Getty Images

    Qualcosa di straordinario che, però, è ancora distante, nonostante l’entusiasmo di tutto l’ambiente bianconero, tifosi in testa, che sembrano sprizzare euforia da tutti i pori: ecco perchè Conte cerca di riportare l’attenzione solo sul presente, ossia la gara contro il Novara, per non perdere di vista l’importanza del ragionare step by step, partita dopo partita. Nella gara contro la squadra di Tesser, Conte sembra essere intenzionato a non fare troppi cambi rispetto alla trasferta di Cesena, con l’unico dubbio legato all’attaccante da affiancare a Mirko Vucinic: Borriello o Quagliarella? Marco Borriello sta vivendo sulle ali dell’entusiasmo dopo la rete decisiva contro i romagnoli, mentre Quagliarella si è allenato poco a causa di un fastidio agli adduttori, pertanto le sue quotazioni sembrano inferiori, così come quelle di capitan Del Piero, anche lui acciaccato a seguito dei minuti di gara disputati sul sintetico del Manuzzi. Campo sintetico che la Juventus ritroverà anche a Novara e che, insieme al caldo ed alle pressioni legate alla contemporaneità della gara del Milan, possono essere ostacoli aggiuntivi sul cammino della Signora, almeno della testa del suo tecnico. Difficoltà che si aggiungono alle caratteristiche della squadra piemontese, che “prova sempre a far gioco, ed è così che è arrivato dalla C alla serie A”.

    Il pomeriggio di Novara sarà importante e delicato, in una giornata che si preannuncia caldissima non solo meteorologicamente: in tribuna, ci saranno anche due fra i più illustri personaggi della storia juventina, Michel Platini e Giampiero Boniperti, “ma non va inteso come una festa anticipata, ma solo come uno stimolo in più per far bene” – ipse dixit.

  • Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli Novara 2-0. E’ questo il finale dal San Paolo. Tutto facile dunque per gli uomini di Mazzarri, che grazie a questo successo tengono vive le speranze “Champions League”.

    Napoli Novara inizia con circa 13 minuti di ritardo per via di un infortunio alla spalla dell’arbitro Doveri. Pronti via, è subito il Napoli a rendersi pericoloso, prima con Hamsik, poi con Dzemail, ma entrambe le conclusioni sono facili preda di Fontana, lucidato a nuovo per l’occasione. All’ 8′ ci prova Cavani, ma il suo tapin ravvicinato è deviato in angolo da Centurioni. Il Novara arretra il proprio baricentro lasciando le redini del gioco in mano ai partenopei, che dal canto loro, provano ad impensierire la retroguardia piemontese con rapidi capovolgimenti di fronte. Al 20′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Goffo rinvio di Fontana, sul quale si avventa Dzemaili che al posto di calciare di prima intenzione verso la rete, serve un assist d’oro a Cavani, che a porta vuota sigla l’ 1-0 Napoli. Esplode il San Paolo, la rincorsa al terzo posto è ancora possibile.

    Napoli – Novara © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    La partita prosegue su ritmi medio alti. Il Novara bada a difendersi e a ripartire in contropiede, nonostante Caracciolo sia troppo isolato la davanti. Al 37′  il Napoli chiude i conti. Cavani riceve palla sul versante sinistro dell’area di rigore, tiro a girare respinto prontamente da Fontana, ma sulla stessa ribattuta si avventa Cannavaro che da zero metri sigla il 2-0 partenopeo. Il primo tempo va così in archivio.

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, con il Napoli sempre padrone del possesso palla. Ci provano ancora Dzemaili e Cavani, ma è ancora bravo Fontana ad evitare la goleada. Il Novara prova a farsi vivo dalle parti di De Sanctis, ci prova Caracciolo con un morbido pallonetto, ma è attento il portiere partenopeo a sventare la minaccia. Il finale di gara serve a Mazzarri per far rifiatare alcuni giocatori. Finisce così, Napoli Novara 2-0, tutto fin troppo facile per i partenopei, i quali possono ancora sperare nella rincorsa al terzo posto.

    Le Pagelle

    NAPOLI

    Cannavaro 7: Baluardo difensivo, vera sicurezza del pacchetto arretrato, oggi decisivo anche in zona goal. CAPITANO

    Dzemaili 7,5: Prestazione da incorniciare per il centrocampista ex Parma. Detta i ritmi del gioco, sempre lucido in cabina di regia. Geniale l’invenzione che consente a Cavani di  realizzare il 2-0. GEOMETRA

    Cavani 7,5: Sembra ritornato su altissimi livelli. Implacabile in zona goal, sempre pronto al sacrificio. De Laurentis dovrebbe pensarci bene prima di lasciarlo andare via. EL MATADORRRR

    NOVARA

    Fontana 5: Sulla valutazione pesa come un macigno l’erroraccio che ha consentito al Napoli di portarsi sul 2-0. Comunque per il resto buona prestazione. DISTRATTO

    Radovanovic 4,5: Si pensava dovesse partire dalla panchina, invece Tesser lo ha preferito tra gli 11 titolari. Ma siamo sicuri che lo stesso allenatore rifarebbe la stessa scelta? FANTASMA

    Caracciolo 5: Troppo isolato in avanti, fa quel che può. ABBANDONATO

    NAPOLI: De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 7, Aronica 6; Maggio 6, Gargano 6,5, Inler  6 (32′ s.t. Vargas 6,5), Zuniga 6 (45′ s.t. Dossena); Hamsik 6,5 (48′ s.t. Ammendola), Dzemaili 7,5, Cavani 7,5. (Colombo, Fernandez, Britos, Fideleff). All.: Mazzarri.

    NOVARA: Fontana 5; Morganella 6, Lisuzzo 5,5, Centurioni 5, Paci 5 (33′ s.t. Dellafiore), Gemiti 6; Porcari 5,5, Radovanovic  4,5 (11′ s.t. Pesce), Jensen 5; Caracciolo 5, Mascara 5 (32′ s.t. Rubino 5,5). (Coser, Rinaudo, Mazzarani, Morimoto). All.: Tesser

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  • Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli – Novara, out Lavezzi gioca Vargas

    Napoli Novara è apparentemente una gara a senso unico, dove il solo Napoli ha l’obbligo di vincere. Ma così non è. Se i partenopei sperano nel successo per alimentare le speranze “terzo posto”, il Novara, attualmente condannato alla retrocessione, giocherà con il coltello tra i denti, reo che le vicende del calcioscommesse a fine anno,potrebbero alterare vistosamente l’epilogo della classifica di questa stagione.

    Passiamo alla gara. Mazzarri si affida al 3-4-1-2 irrobustendo il centrocampo per via delle diverse assenze. Out Lavezzi, squalificato Pandev, il peso dell’attacco graverà sulle spalle del solo Cavani, reduce da un mese contornato da poche luci e molte ombre. Solita difesa a tre, con Cannavaro pronto a dettare i movimenti e le marcature ai propri compagni. A centrocampo agiranno sugli esterni Zuniga e Maggio, mentre Dzemaili affiancherà Inler in mezzo al campo. Il solito Hamsik giocherà a supporto dell’attaccante uruguagio, nella speranza di sfruttare i suoi tipici inserimenti  in zona goal. Napoli agguerrito dunque, ma occhio alle soprese che quest’anno sono all’ordine del giorno.

    Stadio San Paolo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Tesser opta per un 5-3-2 apparentemente difensivista. In difesa Morganella e Gemiti giocheranno come esterni fluidificanti, pronti a spingere in fase offensiva, ma allo stesso attenti a contenere le incursioni di Maggio e Zuniga. A centrocampo Jensen partirà dal 1′ minuto, ai suoi lati agiranno capitan Porcari e Pesce, rivitalizzato dalla cura Tesser. Ancora panchina per Radovanovic dunque. Coppia d’attacco formata da Caracciolo e dall’ex di turno Mascara.

    Napoli ai nastri di partenza con il favore del pronostico quindi, ma il Novara, ancora con una minima speranza di salvezza, alimentata per altro dai tribunali, giocherà le sue ultime cartucce a mille all’ora. Mazzarri sa benissimo di essere al crocevia della stagione, anche se in molti immaginano già un addio imminente a fine anno ,a prescindere dalla posizione in calssifica al termine del campionato.

    Le probabili formazioni:

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Vargas; Cavani. All.: Mazzarri.  Panchina: Colombo, Grava, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Ammendola.

    NOVARA (5-3-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Paci, Gemiti; Porcari, Pesce; Jensen; Mascara, Caracciolo. All.: Tesser. Panchina: Coser, Dellafiore, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto.

     

  • Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Il lunch match tra Roma e Novara della 30esima di Serie A vede il successo dei giallorossi in rimonta per 5 a 2. Una partita costellata da molti errori da parte delle due squadre e anche della terna arbitrale, una Roma come al solito molto svagata in difesa sfrutta un Novara catenacciaro che non sembra in grado di raddrizzare una stagione fallimentare per convinzione e qualità della rosa. Nonostante tutto i piemontesi tengono vivo il match insidiando il risultato con qualche squillo.

    L’avvio nella pentola bollente dell’Olimpico è sotto il segno dei ritmi bassi con la Roma che trotterella con la palla tra i piedi. Così dopo un pericoloso tiro cross di Osvaldo, al 17′ l’Airone Caracciolo si avvita splendidamente su un cross di Jeda e anticipando De Rossi di testa realizza il gran gol del vantaggio piemontese. La risposta di una Roma disordinata, però, non si fa attendere e al 25′ Marquinho pareggia di testa su cross di Bojan sfruttando la totale solitudine in mezzo all’area. Il Novara non è brillante e pensa solo a difendersi, ma la Roma non fa meglio col classico possesso sterile. Al 34′ così arriva il gol del 2 a 1 giallorosso da palla inattiva: calcio d’angolo di Totti e Osvaldo ancora una volta solo in piena area batte di testa Ujkani. Il primo tempo si conclude con la Roma in lieve crescita e tanti passaggi sbagliati da entrambe le parti con un Novara che da la sensazione di poter mettere in difficoltà la Roma con semplice lanci lunghi.

    Osvaldo e Bojan © Paolo Bruno/Getty Images

    Il caldo si fa sentire per gli uomini di Luis Enrique che cominciano la seconda frazione di gioco in affanno con un Novara redivivo che si rende pericoloso con Caracciolo ancora una volta. Poi lo snodo della partita al 56′ con Simplicio che dopo una percussione centrale sfrutta un batti e ribatti e gela il neoentrato Fontana con un delizioso cucchiaio: è 3 a 1. La partita sembra in discesa per i giallorossi che trovano molti spazi nella disastrosa retroguardia del Novara tant’è che al 63′ Bojan sfrutta una prateria sulla destra si presenta davanti a Fontana e fa 4 a 1 con freddezza. Il gol dello spagnolo sembrerebbe aver ucciso la partita, ma la fragilità difensiva della Roma la riapre: è Taddei che regala un assit a Caracciolo che serve Morimoto che al 78′ accorcia le distanze e riporta i suoi sul 4 a 2. Il Novara però non ne ha più e la Roma è in controllo del match. Al 92′ c’è gloria poi per il neoentrato Lamela che fissa il punteggio sul 5 a 2.

    LE PAGELLE

    ROMA

    Luis Enrique 5,5 Il risultato abbondante potrebbe nascondere le inammissibili lacune difensive che invece sono il vero problema della Roma.

    Bojan 7 E’ l’uomo più in palla della Roma. Quando accelera è imprendibile, salta uomini come birilli e riesce a essere lucido nelle giocate di rifinitura. Il gol legittima una bella prestazione.

    Osvaldo 6,5 Non è molto brillante, ma segna ed è questo che conta per un attaccante.

    Marquinho 6,5 E’ fra i migliori della Roma, segna, corre e si propone con discreta qualità.

    Simplicio 6 Partita anonima. Sembra un fantasma fino al momento del delizioso gol.

    Totti 5,5 Il capitano non è in forma e sbaglia qualche appoggio non da lui. Di positivo c’è qualche sventagliata alla sua maniera, ma fa troppi errori e non trova più la porta.

    De Rossi 5,5 Nel nuovo ruolo di centrale difensivo ha più di un problema. Caracciolo lo anticipa sullo 0-1 e in generale balla insieme a Kjaer contro un Novara che attacca con due uomini e sfrutta una Roma messa male dietro.

    Kjaer 5 Come al solito soffre tantissimo la tattica difensiva di Enrique, ma abbina una costante insicurezza e irruenza negli interventi.

    Stekelenburg 6; Taddei 5,5; Jose Angel 5; Gago 5,5; Lamela 6

    NOVARA

    Tesser 5 La sua squadra è ormai condannata alla retrocessione, ma questo non giustifica l’atteggiamento e lo schieramento rinunciatario.

    Caracciolo 6,5 Realizza un grandissimo gol e si batte per tutta la partita contro l’intera difesa romanista.

    Jeda 6 Insieme all’Airone attacca la Roma sgusciando ai difensori in più di una occasione ma non è supportato dalla squadra.

    Jensen 6 Partita di grande sostanza e ordine a centrocampo.

    Morganella 6 Difende molto bene sulla sua fascia di competenza, ma probabilmente gli ordini di scuderia gli impediscono di spingere.

    Lisuzzo 4,5 Insieme agli altri due centrali combina solo disastri. Non marca mai l’avversario sulle palle inattive, sbaglia spesso il posizionamento del fuorigioco e tra l’altro fallisce il gol dell’ipotetico 2 a 2 a fine primo tempo.

    Ujkani 6; Fontana 5,5; Paci 4,5; Garcia 4,5; Gemiti 6; Porcari 5; Pesce 5,5

    VIDEO ROMA – NOVARA 5-2

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  • A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    Tra Roma e Novara una sfida contro la matematica nel lunch match di domenica (ore 12.30). Sulla sponda giallorossa la battaglia contro l’aritmetica si gioca per un arduo terzo posto che vorrebbe dire Europa che conta. Su quella piemontese la posta in palio è più alta, qui ci si gioca la permanenza in Serie A. Due partite nella partita ugualmente difficili e determinanti considerando che la prossima stagione delle due squadre potrebbe essere molto diversa. Tre punti pesantissimi e due tecnici sotto stretta osservazione con rose ormai risicate dopo una stagione logorante. Il teatro dello stadio Olimpico vede una Roma favorita per il fattore casa e per la buona striscia di 6 punti in tre partite di cui la sconfitta a San Siro contro il Milan ha però evidenziato tutta la fragilità difensiva degli uomini di Luis Enrique. Per il Novara 7 punti nelle ultime 3 e la voglia di giocarsela fino in fondo quantomeno per non diventare lo sparring partner domenicale.

    Simplicio titolare Roma Novara | © Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique si affida al suo inamovibile 4-2-3-1 alla catalana, almeno nelle intenzioni. Stekelenburg tra i pali con l’abbassamento di Daniele De Rossi sulla linea dei difensori accanto a Kjaer considerando la squalifica di un turno per Heinze e i lungodegenti Juan, Burdisso e Cassetti. Sulle fasce Taddei a destra  e Jose Angel a sinistra, quest’ultimo in ballotaggio con Rosi che nel caso scambierebbe fascia col brasiliano. A centrocampo Gago farà il vice De Rossi davanti alla difesa. Miralem Pjanic non recupera dall’affaticamento muscolare e Luis Enrique ha deciso di affidarsi a Simplicio. A completare il terzetto Marquinho riconfermato dopo le recenti buone prestazioni. Sulla trequarti recuperato capitan Tottiche agirà alle spalle di uno fra Lamela e Bojan ( lo spagnolo appare in vantaggio) e di Osvaldo sicuro di un posto anche per l’inforrtunio di Borini.

    PROBABILE FORMAZIONE NOVARA. Attilio Tesser scenderà in campo con un singolare 5-3-2. Ujkani è il portiere titolare dietro ai tre centrali che saranno Paci, Lisuzzo e Garcia. Fluidificanti nella difesa a cinque saranno Gemiti a destar e Morganella a sinistra. A centrocampo c’è la pesantissima assenza di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque giocheranno Pesce, Jensen e Porcari. Nel reparto offensiva altra assenza di peso per i piemontesi con Mascara che si è fermato per un problema alla caviglia e si aggiunge agli indisponibili Ludi, Marianini e Da Silva. In attacco ci sarà così il tandem Caracciolo-Jeda.

    ROMA NOVARA FORMAZIONI
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, De Rossi, José Angel; Simplicio, Gago, Marquinho; Osvaldo, Totti, Bojan. A disp.: Curci, Cicinho, Rosi, Viviani, Perrotta, Piscitella, Lamela. All.: Luis Enrique.
    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Caracciolo, Jeda. A disp.: Fontana, Centurioni, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.

  • Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    L’anticipo domenicale della 30esima giornata di Serie A vede la Roma contro il Novara nel teatro dello Stadio Olimpico (ore 12.30). I ragazzi di Luis Enrique sognano un terzo posto valido la Champions League lontanissimo, ma ancora aritmeticamente raggiungibile considerando i 7 punti di distanza dai cugini laziali. L’imperativo è crederci e provarci pensando ad un calendario favorevole e alla voglia di dare una svolta nel finale di una stagione fin qui molto deludente.

    Altro stimolo per la truppa capitolina è la conferma di un progetto ambizioso e complicato. La dirigenza è stata chiara: a partire dall’allenatore tutti gli uomini in rosa dovranno dimostrare in queste partite che mancano di meritare di indossare la maglia giallorossa anche nella prossima stagione. Da parte sua il Novara è in una situazione disperata sull’orlo del baratro che porta nella serie cadetta. Anche qui l’unico appiglio è la matematica per cercare di entrare in campo con dignità e determinazione. Gli 8 punti di distacco col Parma quart’ultimo sembrano una montagna invalicabile, ma i piemontesi hanno il dovere di tentare anche nel rispetto di una tifoseria che è sempre stata vicina alla squadra. I 7 punti conquistati nelle ultime tre partite danno un piccolo spiraglio di speranza e quello stimolo per andare a Roma con coraggio.

    Fabio Borini © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – La Roma deve fare a meno di Borini fuori per 2 o 3 settimane. Osvaldo sembra aver recuperato dalla distorsione alla caviglia presa in allenamento così come il compagno di reparto Francesco Totti che sarà a disposizione del tecnico asturiano. Cattive notizie arrivano da Pjanic che sarà invece indisponibile. Simplicio e Marquinho in pole per sostituire il bosniaco. In difesa data la squalifica di Heinze e gli infortuni di Juan e Burdisso sarà abbassato tra i centrale De Rossi al fianco di Kjaer.

    QUI NOVARA – Ennesima tegola per Attilio Tesser che oltre a Ludi, Marianini e Da Silva dovrà rinunciare a Giuseppe Mascara contro la Roma. L’assenza dell’ex Napoli e Catania si aggiunge all’altra pesante di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque la coppia d’attacco sarà presumibilmente composta da Caracciolo e Jeda.

  • Mondonico esonerato, al Novara torna Tesser

    Mondonico esonerato, al Novara torna Tesser

    Il Novara ha ufficializzato in tarda mattinata l’esonero di Mondonico. Al suo posto torna Attilio Tesser, licenziato non meno di un mese fa dalla dirigenza piemontese. Fin dai primi minuti la notizia ha destato scalpore, suscitando l’indignazione dei tifosi di calcio, per i quali il Mondo rappresentava una delle immagini più positive del nostro sport.

    Oltre a Mondonico è stato sollevato dal proprio incarico anche il direttore sportivo Pederzoli, al suo posto il vice Cristiano Giaretta. Con questa decisione a sorpresa il Novara si gioca l’ultima disperata carta per raggiungere una salvezza che sembra ormai più che un miraggio un autentica mission impossible.

    emiliano mondonico | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CRISI DI RISULTATI – Mondonico paga la recente sequenza di risultati negativi che ha allontanato la squadra piemontese dal quartultimo posto in classifica occupato dal Siena. Dopo la storica vittoria contro l’Inter (1-0 grazie al gol dell’Airone Caracciolo), il Novara ha collezionato un pareggio e due sconfitte, fra cui l’ultima contro il Bologna, diretta concorrente per la salvezza. Il Mondo ha raccolto cinque punti in sette partite, un bottino considerato troppo esiguo dalla società nerazzurra, che ha deciso di esonerare il tecnico due giorni dopo la sfortunata trasferta del Dall’Ara. L’ex allenatore di Atalanta e Torino è durato in carica soltanto un mese e otto giorni.

    RIECCO TESSER – Licenziato il 30 gennaio scorso a seguito della sconfitta in trasferta contro il Palermo, il Novara richiama Attilio Tesser. Ancora oggi l’allenatore di Montebelluna è considerato un vero e proprio idolo tra i tifosi della squadra piemontese, essendo l’artefice della indimenticabile doppia promozione consecutiva dalla Serie C alla Serie A. Il “nuovo” tecnico del Novara ha raccontato la propria gioia per essere ritornato ad allenare la sua vecchia squadra e si è detto più motivato di prima nel raggiungere un traguardo che al momento pare davvero irrangiungibile.

  • Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    La partita fra Bologna Novara, originariamente in programma domenica alle 15, slitta alle 18.30 per rendere omaggio ai funerali di Lucio Dalla, che si terranno alle 14.30 presso la Basilica di San Petronio. L’idea di posticipare la gara del Dall’Ara di alcune ore è stata del consigliere regionale e comunale di Bologna Maurizio Cevenini. Quest’ultimo ha chiamato il presidente della squadra rossoblu Albano Guaraldi che si è reso da subito disponibile. Raggiunta infine l’intesa con la società del Novara, è stata formulata la richiesta ufficiale alla Lega Calcio, la quale ha dato il proprio beneplacito allo slittamento del match affinché la città commemori nel miglior modo possibile l’insigne concittadino.

    Una decisione presa nel giro di pochi minuti che mostra la sensibilità del mondo del calcio difronte alla scomparsa di quello che era più di un cantante. Come spesso accade per le leggende, la fama di Lucio Dalla travolge in maniera impetuosa le coscienze di quelle persone che nemmeno conoscevano la sua musica. Una città intera è rimasta sconvolta dalla tragica notizia che come un lampo ha lacerato la routine quotidiana della gente. La televisione continua incessante a trasmettere le immagini del “piccolo gigante”, facendo risuonare nelle case di tutti gli italiani le sue musiche.

    lucio dalla | Roberto Serra/Getty Images

    I media sportivi non sono stati da meno e hanno onorato al meglio la figura di Dalla. Questa mattina la Gazzetta dello Sport ha celebrato il cantante emiliano con una prima pagina composta dai titoli delle più sue più belle canzoni. La squadra di calcio del Bologna dopodomani giocherà con il lutto al braccio per ricordare la memoria del suo illustre tifoso e prima del fischio di inizio della partita contro il Novara verrà osservato un minuto di silenzio. Tra le ipotesi caldeggiate nelle ultime ore c’è quella di far suonare prima dell’incontro l’indimenticabile 4 marzo 1943, una delle canzoni più intense di Dalla, che il destino ha voluto fosse la data dei funerali di Dalla anziché quella del suo compleanno.

  • Crisi Inter, Moratti insoddisfatto e senza un progetto

    Crisi Inter, Moratti insoddisfatto e senza un progetto

    Diversamente dal comandante Schettino che abbandonò la sua nave mentre naufragava sulle coste dell’Isola del Giglio, il presidente nerazzurro Massimo Moratti, che di fatto ha visto affondare la sua Inter contro il Novara e nelle ultime partite, rimane al timone confermando al tempo stesso la fiducia a Ranieri.

    La crisi c’è, ed è evidente, con i numeri riguardanti il mercato in entrata e in uscita impietosi: considerando come dal glorioso 2010 ad oggi i nerazzurri abbiano incassato 90 milioni di euro dalle cessioni e ne abbiano investiti 70 portando a casa giocatori che poco o nulla si sono inseriti nell’ossatura di gioco della squadra attuale. Ranocchia, Pazzini e Nagatomo sono gli unici a rimanere nell’olimpo dei più utilizzati, dovendo scartare la lunga lista di promesse non mantenute, tra cui Jonathan, Biabiany, Coutinho, Alvarez, Zarate, Forlan, Castaignos, etc. Il ricambio generazionale non c’è stato, e l’Inter ha continuato a cullare l’ipotesi di poter tornare sul tetto del mondo con gli stessi eroi di Madrid del 2010, a due anni di distanza, non considerando come due anni nel calcio rappresentino un’eternità. Ha prevalso la logica del presidente tifoso, e non quella dell’imprenditore che riesce a fare una pura e tecnica analisi dei pro e i contro. I risultati tirando le somme sono evidenti e per uscire da questa spirale, c’è davvero bisogno di un progetto nuovo.

    massimo moratti |© Valerio Pennicino/Getty Images

    Moratti intervistato dai giornalisti ha spiegato il momento che sta vivendo in prima persona come presidente del club nerazzurro: “È chiaro che in questo momento molto soddisfatto non posso essere, però questa è una squadra che ha vinto tanto e se ha vinto tanto, tutto diciamo, significa che i giocatori erano messi insieme bene, ma soprattutto eccezionali singolarmente e molto bravi. Ai questi giocatori ci siamo abituati, ci siamo abituati anche al lato stilistico di ognuno di loro, perciò cambiarli non è facile, perché devi trovare giocatori allo stesso livello e vorresti quasi rivedere lo stesso giocatore da giovane. Quindi è abbastanza difficile trovare un modello al quale poco a poco riesci a cambiare nei pezzi, in modo di riavere subito quello che avevi prima. Quindi puoi e devi farlo con calma e, nella calma, ci sta anche ci siano dei periodi nei quali le cose non vadano bene. Questo è il periodo attuale, come lo è stato a inizio anno”.

    COMPLICE LA SFORTUNA – Il numero uno nerazzurro conferma la fiducia all’attuale tecnico interista, spiegando come nelle ultime sfide la squadra sia stata spesso anche sfortunata:”Claudio Ranieri è una persona molto per bene, che si è trovato un po’ in difficoltà all’inizio e poi avuto modo di esprimersi meglio, caricare la squadra e avere buoni risultati. Poi adesso è arrivata anche un po’ di sfortuna, partita di Roma a parte, che non è stata per niente sfortuna, ma che è stata estremamente brutta e basta. Quella contro il Novara è stata abbastanza sfortunata, come anche quella contro il Palermo, se vogliamo. Quindi certamente Ranieri non è stato neppure aiutato da questo e noi non siamo stati conseguentemente aiutati. Però, questo non cambia quello che può essere il programma”.

    PROGETTO – Moratti continua il discorso, ma sembra quasi infastidito dalla parola ‘progetto’: “Continuiamo a parlare sempre di progetto, che è una cosa che mi fa venire in mente sempre qualcuno che ti dice qualche cosa che succederà chissà quando… Ma che progetto? Il calcio lo viviamo ogni settimana con tutta la passione, la paura, il dolore e la felicità. Quindi parlare di progetto dà sempre un po’ fastidio. Io credo che ogni giorno siamo qui a cercare di fare in modo che arrivi la fine con qualche soddisfazione in più di quelle minime che ci sta dando adesso. E soprattutto stiamo lavorando molto per cercare di capire come costruire la squadra che invece possa riportarci ad avere più fiducia ancora di quella che pensavamo di avere all’inizio dell’anno. Mi sembrava non male questa squadra, poi invece purtroppo così non è… Ma più ho fiducia ancora negli anni prossimi, portando ragazzi giovani”.

    Senza i tre punti di Bologna ai tifosi non basteranno più le promesse di un futuro migliore, questo è certo.