Tag: nicolas viola

  • La parabola di Nicolas Viola si è fermata a Palermo, è tempo di rilancio

    La parabola di Nicolas Viola si è fermata a Palermo, è tempo di rilancio

    Da calciatore rivelazione nella passata stagione a oggetto misterioso con la maglia del Palermo. La parabola ascendente di Nicolas Viola sembra essersi fermata sul più bello, alle porte del calcio che conta. Il forte centrocampista di Taurianova (Reggio Calabria), classe ’89, in rosanero si è visto poco. Eppure la società di Zamparini, l’estate scorsa, lo aveva voluto fortemente tanto da sborsare una cifra importate pur di avere il regista in rosa. Una comproprietà con la Reggina a colpi di milioni di euro. Ma sembra già passata un’eternità. Nicolas Viola è di sicuro uno dei migliori talenti della massima serie nostrana.

    Negli anni gli accostamenti si sono sprecati: qualcuno addirittura parlò di un “possibile nuovo Pirlo”. Paragone azzardato, certo. Ma le qualità dell’asso reggino non possono essere sottovalutate. “Nico” deve maturare, migliorare in fluidità di esecuzione forse. Ma la velocità del pensiero è un aspetto che non è sfuggito agli osservatori di mezza Europa. E delle società italiane, che infatti continuano a sondare il terreno per un sempre più probabile assalto a gennaio, nel mercato di riparazione.

    Nicolas Viola
    Nicolas Viola © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Se Viola non rientra più nei piani del Palermo, e del nuovo tecnico Gian Piero Gasperini, allora il talento del giovane regista non può rimanere in panchina. Oscurato da Donati, Barreto, Rios. Le occasioni arriveranno, non c’è dubbio. Ma per ora si naviga a vista. Giorno dopo giorno. Alla ricerca della quadra che possa offrire qualche chance di rilancio. La grande visione di gioco e la precisione nei cambi di versante sono l’arma in più. Ma fino ad ora i pezzi forti del repertorio sono rimasti una bella premessa ad un’esperienza partita non proprio alla grande.

    Per il Palermo, perdere il regista classe ’89, sarebbe un danno non indifferente. Un danno economico, forse. Un danno in termini di qualità e prospettiva. Questo di sicuro. Anche se Giuseppe Sannino nei mesi scorsi ha preferito guardare altrove, prima di essere esonerato dal vulcanico Zamparini. Adesso con Gasperini le cose potrebbero arrivare ad una svolta. È risaputa l’attenzione che il tecnico, l’anno scorso all’Inter, pone sui giovani. L’ex talento della Reggina piace a Torino e Pescara, che hanno chiesto informazioni in estate, e sono pronte a tornare alla carica a gennaio. Ma non sono da escludere altre clamorose offerte da club più blasonati. Il Palermo è avvertito.

  • Sampdoria – Reggina 3-1. Pozzi stritola gli amaranto

    Sampdoria – Reggina 3-1. Pozzi stritola gli amaranto

    Poco più che una formalità per la Sampdoria che si sbarazza per 3 a 1 di una Reggina ormai fuori dai giochi per ciò che riguarda la zona play off e praticamente in vacanza. Prosegue invece la cavalcare dei blucerchiati che giornata dopo giornata sembrano mettere sempre più in cassaforte la possibilità di disputare gli spareggi promozione. Decisivo uno scatenato Pozzi, autore di ben tre gol che hanno messo la strada in discesa ai doriani. Il solo Melara ha tenuto alto l’onore di una Reggina apparsa sin troppo arrendevole. Per quanto riguarda gli undici scesi in campo poche le sorprese. Nella Sampdoria infatti Costa, ex di turno, e Juan Antonio, la spuntano contro Laczko e Foggia. Breda dal canto suo schiera titolari sia Armellino che Barillà, con Ceravolo e Campagnacci in avanti complice anche l’assenza di Bonazzoli.

    Samp che mette subito le cose in chiaro e trova il vantaggio grazie a Pozzi, abile a sfruttare un assist di Eder grazie anche al tocco decisivo di Angella. Fa poco o nulla la Reggina nonostante la verve di Ceravolo. E allora tocca alla formazione genovese spingere e ci vuole un grande Belardi per negare la gioia del gol a Juan Antonio. Ma il raddoppio è nell’aria e arriva grazie al solito Pozzi il quale con una giocata personale calcia sul primo palo sorprendendo l’estremo difensore calabrese. Iachini intanto perde Juan Antonio per un colpo all’occhio: dentro al suo posto Foggia, altro ex di giornata. Nel primo tempo accade poco altro: la Sampdoria chiude meritatamente in vantaggio.

    Nicola Pozzi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Negli spogliatoi Breda prova a scuotere i suoi effettuando anche un cambio: dentro Ragusa al posto di Colombo. Ma è sempre la Samp a fare la gara e Foggia per due volte sfiora il gol, negatogli prima di un mancato aggancio e poi da una respinta di D’Alessandro. Le cose dunque girano storte e Breda prova a cambiare ancora: dentro Melara per Campagnacci. Ma puntuale arriva il tris doriano: Obiang innescan Pozzi il quale al volo batte Belardi per la propria tripletta di giornata. Solo a questo punto i calabresi tirano fuori l’orgoglio e Rizzato mette in mezzo un pallone per l’accorrente Melara il quale da due passi non sbaglia. La Samp amministra rischiando poco, con Breda che intanto fa esordire il giovane Maicon. Foggia sfiora il quarto gol dei suoi e cosi arrivano i titoli di coda di una gara praticamente a senso unico: Sampdoria Reggina finisce 3 a 1.

    Sampdoria che dunque continua a giocarsi la Serie A mentre la Reggina, complice anche alcune scelte che hanno fatto e faranno discutere, continua a deludere sotto tutti i punti di vista. Come si può pensare di vincere le partite se gente di esperienza e qualitativamente di categoria superiore restano costantemente fuori? Il riferimento è ovviamente al centrocampista Nicolas Viola e all’attaccante Bonazzoli. Due elementi di classe lasciati, anche stavolta, a casa, e una squadra senz’anima dove vengono riproposti sempre gli stessi elementi che già avevano deluso ampiamente contro l’ultima in classifica, l’Albinoleffe, appena una settimana fa, e qualcuno anche contro il Verona. Per fortuna degli amaranto però la stagione sta per volgere al termine.

    Il video della partita:
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  • Pescara Reggina 0-2. Bonazzoli e Ragusa firmano il colpaccio

    Pescara Reggina 0-2. Bonazzoli e Ragusa firmano il colpaccio

    Colpaccio della Reggina che spezza la serie positiva del Pescara e coglie tre punti importantissimi per riprendere a sperare nei play off. Un vero e proprio blitz quello degli amaranto dinanzi a diecimila spettatori che minuto dopo minuto hanno visto diminuire le speranze di successo. Una battuta d’arresto inaspettata per gli abruzzesi di Zeman i quali rimangono comunque nelle zone alte della graduatoria, ma certamente questo stop, specie dal punto di vista del morale, potrebbe non essere facile da assorbire. Decisivi due uomini che sin qui hanno giocato un campionato diametralmente opposto: Bonazzoli, il quale stava viaggiando su rendimenti inferiori rispetto alla scorsa stagione e Ragusa, che si conferma un ragazzo di grande prospettiva. Ma più in generale c’è una squadra, la Reggina, che sembra essersi lasciata alle spalle tutte le polemiche delle scorse settimane. Gli spareggi promozione dunque sono ritornati prepotentemente alla portata della squadra di Gregucci.

    Esultanza Reggina © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Andiamo alla gara. Nessuna sorpresa, rispetto alla vigilia, nel Pescara. Zeman nel suo 4-3-3 davanti ad Anania schiera Zanon e Balzano esterni, Capuano e Romagnoli centrali. A centrocampo, data l’assenza di Verratti, il trio è formato da Nielsen, Togni e Cascione con Sansovini, Insigne e Immobile in attacco. Dall’altro lato Gregucci invece opta per un 3-5-2. Davanti a Zandrini linea a tre con Freddi, Emerson ed Angella. A centrocampo ecco Rizzato, N. Viola e Castiglia, preferito a Rizzo, con D’Alessandro e Barillà sulle corsie laterali. In avanti, data l’assenza di Campagnacci, c’è Ragusa accanto a Bonazzoli.

    Comincia la gara e si capisce subito che per il Pescara sarà una serata no: Nielsen, dopo aver subito un fallo, deve lasciare il campo. Dentro al suo posto Kone. La Reggina sembra molto aggressiva, un approccio che coglie impreparati gli abruzzesi i quali subiscono le conclusioni di Ragusa e Viola che però non sortiscono effetti. Pian piano il Pescara sembra rialzarsi ma al 25’ ecco che la Reggina affonda il colpo: sugli sviluppi di un corner è Freddi, di testa, a colpire la traversa, sulla palla si avventa Bonazzoli che insacca. Il Pescara non ci sta e con Immobile e Insigne prova subito a trovare il pareggio, facendosi pericoloso in due circostante. La Reggina a questo punto gioca una gara guardinga chiudendo il primo tempo avanti di un gol.

    Ad inizio ripresa la squadra di Zeman prova subito a ribaltare le sorti dell’incontro ed è Insigne a sfiorare il pari, con Emerson provvidenziale sulla linea. Poco dopo ci prova Immobile che scavalca anche Zandrini ma calcia debolmente verso la porta. Gregucci a questo punto cambia qualcosa, inserendo un giocatore più rapido come Rizzo al posto di Viola. Zeman non sta guardare e getta nella mischia il talento scuola Roma, Caprari, al posto di Sansovini. E’ la Reggina però ad avere una buona palla gol con Ragusa il quale calcia sull’esterno della rete. Imprevisto però per Gregucci che al 17’ perde Angella. Dentro Cosenza al suo posto. Ancora Ragusa intanto fallisce il 2-0 calciando a lato, ma si rifà poco dopo: su un lancio dalle retrovie la punta amaranto brucia tutti e a tu per tu con Anania non sbaglia. Zeman si gioca l’ultima carta, Soddimo, al posto di Immobile. Ma l’occasione per riaprire l’incontro capita sui piedi di Kone con Zandrini che però non si fa sorprendere. Melara rileva D’Alessandro ma sino alla fine il risultato non cambia: Pescara Reggina 0-2. Vittoria meritata quella degli amaranto che riscattano cosi il ko di Castellamare. Per il Pescara una sconfitta che deve essere assorbita in fretta.

    Video Pescara Reggina 0-2 video highlights
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  • Pescara Reggina, le probabili formazioni. Zeman si affida a Togni

    Pescara Reggina, le probabili formazioni. Zeman si affida a Togni

    Comincia oggi in casa contro la Reggina l’operazione recupero del Pescara che vuole riprendersi uno dei primi due posti che danno diritto all’accesso diretto in Serie A. Il match, rinviato ad inizio febbraio causa neve, vede protagoniste due squadre che arrivano da momenti diversi. Gli abruzzesi di Zeman sognano ad occhi aperti, e in casa hanno quasi sempre battuto tutti, con l’ultima e una sconfitta datata dicembre 2011. La Reggina di Gregucci fuori casa invece non ha entusiasmato più di tanto sin qui, e l’ultima vittoria risale addirittura a cinque mesi fa. Due squadre con ambizioni differenti dunque e che si presentano a questa sfida senza tantissime assenze: tra i padroni di casa mancherà lo squalificato Verratti, tra gli ospiti l’attaccante Campagnacci.

    Eugenio Togni © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman schiererà i suoi con il consueto 4-3-3, anche se dovrà fare a meno di una pedina molto importante quale Verratti, squalificato dal giudice sportivo. Davanti ad Anania dunque linea a quattro con Zanon e Balzano laterali, Capuano e Romagnoli centrali. Il trio di centrocampo sarà formato da Nielsen, Cascione e Togni, il quale dunque andrà a ricoprire il posto lasciato vacante dal già citato Verratti. In avanti il trio delle meraviglie, quello formato da Sansovini, Immobile e Insigne. Toccherà a loro tre dunque scardinare la difesa calabrese.

    Dall’altra parte Gregucci farà scendere in campo i suoi ragazzi con il consueto 3-5-2. In porta confermato Zandrini nonostante la convocazione di Belardi il quale andrà in panchina. In difesa Emerson dovrebbe agire accanto a Freddi ed Angella. Solo panchina dunque per Cosenza. A centrocampo Ragusa e Melara agiranno sulle corsie esterne mentre in mezzo Rizzo e Rizzato avranno il compito di aiutare il talentuoso Nicolas Viola. In avanti Ceravolo, complice l’assenza di Campagnacci, agirà accanto a Bonazzoli.

    Le probabili formazioni di Pescara Reggina:
    PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano; Nielsen, Togni, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Martin, Gessa, Kone, Soddimo, Caprari, Maniero. Allenatore: Zeman
    REGGINA (3-5-2): Zandrini; Freddi, Emerson, Angella,; Ragusa, Rizzo, N.Viola, Rizzato, Melara; Ceravolo, Bonazzoli. In panchina: Belardi, Cosenza, De Rose, Castiglia, Colombo, Barillà, A. Viola. Allenatore: Gregucci

  • Nicolas Viola vicino al Palermo. Zamparini brucia tutti

    Nicolas Viola vicino al Palermo. Zamparini brucia tutti

    In estate il suo nome era stato accostato prima all’Udinese e poi al Genoa, giusto per citare le società di Serie A che lo avevano cercato. Ma alla fine Nicolas Viola, talento 22enne in forza alla Reggina e lo scorso anno eletto miglior giovane della Serie B, non approderà né in Friuli né in Liguria. Sì perché nella serata di ieri il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha annunciato di essere praticamente ad un passo dal portare in rosanero il talento di Taurianova. Al momento il patron dei siciliani sta discutendo con Lillo Foti, presidente della Reggina, della formula del trasferimento. Il vulcanico presidente isolano vorrebbe prelevare l’intero cartellino del giocatore, Foti invece vorrebbe cederlo in comproprietà. E proprio quest’ultima sembra la strada più percorribile al momento, anche se mancano i dettagli, ossia le cifre del trasferimento. Ma l’accordo si troverà.

    Nicolas Viola | ©Dino Panato/Getty Images
    Il giocatore comunque dovrebbe rimanere sino a giugno in riva allo Stretto trasferendosi in Sicilia solo a partire dal mese di luglio. Il Palermo così sta per bruciare sul tempo tutte le altre società che si erano interessate al regista cresciuto al Sant’Agata, Genoa su tutte, trovando così quel regista che cercava da tempo. Viola avrà così la possibilità di giocarsi le proprie chance in Serie A, categoria con la quale ha esordito con la maglia della Reggina nella stagione 2008/2009 collezionando ben cinque presenze. In Serie B invece ha giocato, in due anni e mezzo, 55 gare, trovando quella continuità che serviva per far conoscere a tutti il talento di cui è dotato. Per lui anche dieci gol nella cadetteria, l’ultimo dei quali favoloso nel posticipo dell’ultimo turno di Serie B contro il Padova: una magistrale punizione dai 35 metri che non ha lasciato scampo al portiere avversario. Dotato di una grande intelligenza tattica, Viola nelle giovanili giocava nel ruolo di trequartista. Pian piano è stato indietreggiato, un po’ come accaduto per Pirlo, trovando lì la sua dimensione esatta. E’ dotato di un’ampia visione di gioco e di un grande sinistro, velenosissimo sia sui calci d’angolo che sulle punizioni. Può vantare ben 18 presenze e 4 gol in maglia Azzurra dall’Under 15 sino all’Under 19.

    Il gran gol di Nicolas Viola in Reggina Padova 1-4 (minuto 2.00)
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  • Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    C’è anche il Padova per il salto diretto in Serie A. Al Granillo arriva una vittoria importantissima per la squadra di Dal Canto che nonostante infortuni e squalifiche piega una Reggina sempre più in crisi portandosi ad appena cinque lunghezze dal primo posto. La cura Gregucci non sembra funzionare e i quattro gol subiti danno l’idea di una squadra che anziché segnali di ripresa sembra barcollare sempre più. Un momentaccio per la squadra di Lillo Foti finita fuori dalla zona play off e che ha dovuto subire anche la contestazione dei tifosi della curva sud i quali hanno disertato il loro settore facendo ingresso dopo ben 20’ ed esponendo uno striscione in cui si legge “Stanchi di questa società, più rispetto per la nostra città“. Bene invece il Padova, capace di tramortire già nel primo tempo gli amaranto con Ruopolo e Cuffa e nonostante la perla di Viola nella ripresa non c’è stata storia con il solito Ruopolo e Hallenius.

    Reggina Padova | © Dino Panato / Getty Images

    Gregucci scioglie all’ultimo istante tutti i dubbi, considerando le pesanti assenze di Adejo, Emerson e Bonazzoli. In porta ci va P. Marino mentre in difesa accanto a Freddi e Cosenza c’è A. Marino, preferito ad Angella. A centrocampo De Rose vince il ballottaggio con Castiglia e D’Alessandro quello con Colombo. A completare il reparto Rizzo, N. Viola e Rizzato. In avanti il tandem formato da Campagnacci e Ceravolo. Dal Canto ha diversi problemi visto che deve fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a quattro di difesa agiscono poi, per vie centrali, Legati e Trevisan, quest’ultimo preferito a Schiavi, mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo ci sono Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti non c’è Cutolo ma Drame accanto a Ruopolo ed Hallenius.

    La squadra veneta parte subito con più aggressività mentre la Reggina, più attendista, si fa vedere per prima con il tiro di Campagnacci. Gli amaranto sembrano quasi rinunciatari mentre il Padova fa la partita e al 28’ trova anche il vantaggio: il portiere amaranto Marino esce a vuoto apparecchiando per Ruopolo che non deve far altro che insaccare. I biancoscudati non si fermano e al 43’ vanno vicinissimi al raddoppio: splendida azione personale di Drame il cui tiro fa la barba al palo. E’ il preludio del meritato raddoppio che arriva al 45’: sugli sviluppi di un corner l’argentino Cuffa ha tutto il tempo di mirare lo specchio della porta e insaccare. I padroni di casa, quasi a sorpresa, tornano in partita poco prima del fischio finale di primo tempo: è il 2’ di recupero quando Nicolas Viola trova un bel gol su punizione.

    Nella ripresa sembra vedere in campo un’altra Reggina, tonica e pimpante, forse galvanizzata dal gol messo a segno a fine tempo. Ci prova subito Campagnacci, ma Pelizzoli, ex di turno gli dice di no. Dopo un’occasione a testa con Ceravolo e Drame ecco che sale in cattedra D’Alessandro ma sembra un predicatore nel deserto visto che in mezzo all’area nessuno approfitta dei suoi spunti. Gregucci prova a dare più qualità alla manovra inserendo Montiel al posto di De Rose quando sono passati 15’. Il Padova, più guardingo, agisce di rimessa ed è proprio su azione di contropiede che Hallenius avrebbe la palla del 3-1 ma dopo aver superato tre avversari manda altissimo. Lazarevic prende il posto di uno stanco Drame e al 26’ il Padova chiude i conti: merito ancora una volta di Ruopolo, stavolta con un gran tiro che non lascia scampo a Marino. Per la Reggina è notte fonda. Poco dopo Ragusa subentra a Rizzo, con Gregucci pronto a giocarsi il tutto per tutto. Ma di azioni pericolose non se ne vedono. Alessio Viola subentra a Campagnacci ma è il Padova a segnare: è il 36’ quando Hallenius calcia verso la porta difesa da Marino che ancora una volta si fa, colpevolmente, sorprendere. Dal Canto fa rifiatare il generoso Cuffa facendo entrare Osuji e sino alla fine la Reggina raccoglie due gialli per falli di frustrazione all’indirizzo di Freddi e Montiel e sfiora il gol con Nicolas Viola in pieno recupero. Ma è troppo tardi.

    Reggina Padova 1-4 video highlights youtube
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  • La Reggina vende ancora. Viola e Rizzo ad un passo dal Genoa

    La Reggina vende ancora. Viola e Rizzo ad un passo dal Genoa

    Dopo l’addio di Simone Missiroli, passato al Sassuolo nelle scorse ore, potrebbero esserci altri movimenti in uscita nel mercato della Reggina. In cima alla lista il nome di Nicolas Viola. Il giocatore piace, e pure tanto, al Genoa. Ma questa non è una novità: già nella scorsa estate infatti si parlò di un trasferimento del regista di Taurianova, miglior talento Sky 2010/2011, unitamente a Giuseppe Rizzo, altro giovane amaranto, alla squadra del presidente Preziosi, ma poi non se ne fece nulla.

    Nicolas Viola | © Dino Panato/Getty Images

    Adesso però ecco che i nomi dei due giocatori vengono nuovamente accostati alla società ligure. E se per Rizzo, la cui trattativa sembra ad un passo dalla conclusione, il trasferimento avverrà solo a giugno, per Viola invece si prospetta una cessione immediata. Da stabilire però la formula: cessione a titolo definitivo e comproprietà? Resta il fatto che le due società, a quanto pare, abbiano già trovato un accordo di massima. Nel frattempo il procuratore dei due giocatori Dattola, ha smentito un’imminente partenza di Viola, anche se tutti gli indizi sembrano confermare le voci che circolano da qualche giorno. Chissà come la prenderanno i tifosi amaranto, che già avevano manifestato tutto il loro dissenso dopo l’addio di Missiroli.
    In partenza anche Bombagi, richiesto dal Casale, mentre su Carroccio ci sarebbe il Viareggio. Rinnovato di un anno invece il contratto del centrocampista Montiel, sin qui poco utilizzato.

    Intanto si cominciano a fare i primi nomi in entrata. Difficile, per il ruolo di portiere, arrivare a Belardi, non è escluso un ritorno di Puggioni, attualmente al Chievo. In difesa i dirigenti amaranto avrebbero messo gli occhi su Angella, 22enne difensore del Siena ma di proprietà dell’Udinese. In avanti invece uno degli obiettivi primari è Piovaccari, giocatore che non ha brillato sin qui con la Sampdoria. Ma la concorrenza è tanta. In alternativa si pensa al marocchino Arma della Spal.

  • Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Un sesto posto che non ha pienamente soddisfatto i tifosi. La Reggina che ha chiuso l’anno solare poteva dare senza dubbio qualcosina in più, ma molti punti sono andati persi in gare apparentemente alla portata. L’organico a disposizione di Breda, richiamato a distanza di un paio di anni da Foti dopo l’addio di Atzori passato alla Sampdoria, è di alto profilo, ma il distacco dalla vetta appare sin troppo ampio.

    Missiroli e la rivelazione Ragusa | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In estate la campagna acquisti, apparentemente povera, si rivela invece molto interessante, considerando che molti giocatori al rientro dai prestiti rimangano in amaranto. E’ il caso di Missiroli e Ceravolo ad esempio, mentre ecco sbarcare in riva allo stretto i talentuosi Emerson, D’Alessandro e Ragusa. Tante le conferme rispetto alla stagione precedenti, su tutti Bonazzoli, Nicolas Viola e Rizzo, molto richiesti sul mercato. Vanno via invece Puggioni, Acerbi e Costa.

    La stagione. Comincia nel segno del Modena la stagione degli amaranto, che dopo aver battuto la Carrarese nel primo turno di Coppa incontrano i canarini la settimana successiva perdendo 2-1. Ma la sfida che più conta contro i gialloblù è quella relativa alla prima di campionato. E al “Granillo” è inizio col botto per gli amaranto che vincono 4-1. In tale circostanza si mette in evidenza Campagnacci, giocatore dalle grosse potenzialità ma che nella passata stagione ha stentato parecchio sotto porta. Dalle gare contro Padova e Grosseto si attende la continuità, ma arriva appena un punto.

    Antonino Ragusa | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Contro Gubbio e Pescara ecco arrivare due successi molto preziosi, dove oltre al solito Campagnacci si fanno notare anche Missiroli e Ceravolo. Due giocatori che sembravano destinati alla cessione ma che invece sono l’arma in più di una Reggina dove l’unico che stenta a decollare sembra essere Bonazzoli. L’altalena però continua con Empoli, Juve Stabia ed Ascoli, tre gare abbordabili dalle quali non viene fuori nemmeno una vittoria. Ma sono i quattro successi di fila di ottobre a far riprendere quota in classifica alla formazione amaranto, che di colpo sembra aver trovato quella continuità che si è rivelata per gran parte del girone di andata il tallone d’Achille. Nel frattempo esplode il talento Ragusa, mentre Rizzo conquista un posto in pianta stabile nell’Under 21. Contro il Torino sembra essere la gara della consacrazione, ma la squadra di Breda sfodera una pessima prestazione, mostrando molti limiti, spesso mascherati dai risultati, in termini di gioco, forse anche a causa di qualche scelta tattica poco felice, come l’esclusione dall’undici titolare avvenuta più volte di Nicolas Viola, l’unico che in mezzo al campo potrebbe innalzare il livello qualitativo, o quella di Adejo nel reparto arretrato. Il pari nel derby di Crotone acuisce il momento negativo dei ragazzi di Breda che in vantaggio di un gol e di un uomo si fanno riagguantare. Contro Nocerina e Albinoleffe si fanno quattro punti ma la squadra continua a non convincere sotto il profilo del gioco. Ed è questa la partita che da inizio ad un mini ciclo di crisi, visto che nelle restanti quattro gare prima della pausa gli amaranto raccolgono la miseria di due punti in casa contro la Sampdoria e il Sassuolo, perdendo a Verona e Cittadella. Breda, più volte vicino all’esonero, si salva. Ma a gennaio ci sarà la prova d’appello: il calendario arride ai calabresi infatti. E gli alibi sembrano essere finiti.

    Il mercato. Nei giorni scorsi si era parlato di una possibile cessione di Emiliano Bonazzoli, che in questa stagione non ha particolarmente brillato. Ma lo stesso si è affrettato a smentire, asserendo di voler chiudere la carriera in riva allo Stretto e da capitano della Reggina. In ogni caso le partenze ci saranno, poiché la rosa è ampia e da sfoltire. I primi ad andare via potrebbero essere Burzigotti e Colombo, mentre Alessio Viola, che sin qui ha trovato poco spazio, è nel mirino di alcune società, su tutte la Juve Stabia. Su Rizzato invece c’è la Sampdoria, mentre Missiroli sarebbe nel mirino del Padova, oltre che del Chievo e dell’Udinese. Il Siena invece sarebbe sulle tracce di Barillà mentre Ceravolo è sul taccuino di diverse compagini della massima serie. Ovviamente non partiranno tutti, ma è fuor di dubbio che ci sarà una cernita. In entrata si fa il nome del senegalese della Vibonese Doukara, classe 1991, bomber tra i più prolifici in Lega Pro. Qualche movimento in entrata sicuramente ci sarà, ma come è ormai consuetudine non si tratterà di nomi di grido.

    Il 2011 di serie B
    Torino, un inizio di stagione da incorniciare
    Il Pescara delle meraviglie da Zeman ai baby Immobile e Insigne

  • Serie B: Albinoleffe Reggina ultime e probabili formazioni

    Serie B: Albinoleffe Reggina ultime e probabili formazioni

    Obiettivi diversi ma uguali motivazioni per Albinoleffe Reggina che questa sera allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” alle 20:45 scenderanno in campo per il posticipo della 16esima giornata di Serie B. Albinoleffe Reggina sarà un match che dirà quante possibilità hanno i padroni di casa di uscire dalla zona play-out mettendosi in una condizione di classifica migliore acquistando un piccolo vantaggio nel nutrito gruppetto che cercherà la salvezza al termine della stagione. I calabresi invece potranno consolidare la posizione play-off arrivando al big match sul campo dell’Hellas Verona di settimana prossima in quarta posizione e proprio davanti all’undici di Mandorlini e dell’ex reggino Halfredsson.

    ROberto Breda |©Dino Panato/Getty Images

    La vigilia di Albinoleffe Reggina
    Fortunato, tecnico dei bergamaschi, arriva all’incontro con qualche defezione di troppo ma anche con il morale alto frutto di un trend di risultati positivi. QUesta sera contro i calabresi mancheranno il portiere titolare Tomasig, i difensori Daffara e D’Aiello, capitan Previtali e l’attaccante Cissè. In porta dunque ci sarà Offredi, Luomo e Piccinni esterni di difesa, mentre l’acciaccato Malomo dovrebbe stringere i denti e formare la coppia centrale con Bergamelli. Hatemaj occuperà la solita posizione da schermo davanti alla difesa garantendo filtro e dinamicità. I quattro alle spalle di Germinale, in vantaggio su Cocco come prima punta, dovrebbero esser Pacilli, Laner, Girasole e Foglio. La Reggina dovrà fare ancora a meno di Campagnacci mentre Breda potrà contare sul rientro di Ragusa dopo il positivo esordio con la maglia azzurra dell’Under 21 di Ciro Ferrara. L’undici titolare non dovrebbe discostarsi molto da quello di sabato scorso, con Kovacsik tra i pali, Adejo Emerson e Marino a comporre la solita difesa a tre. A centrocampo l’unico ballottaggio sul partner di Nicolas Viola con Rizzo in vantaggio su De Rose, mentre confermati Colombo e Rizzato sugli esterni. Missiroli giostrerà da trequartista alle spalle del duo Ceravolo Bonazzoli.

    Probabili formazioni Albinoleffe Reggina
    ALBINOLEFFE (4-1-4-1) Offredi; Luoni, Malomo, Bergamelli, Piccinni; Hetemaj; Pacilli, Laner, Girasole, Foglio; Germinale. A disposizione: Chimini, Lebran, Regonesi, Taugourdeau, Cristiano, Cocco, Torri. All. Fortunato
    REGGINA (3-4-1-2) Kovacsik; Adejo, Emerson, A. Marino; Colombo, N. Viola, Rizzo, Rizzato; Missiroli; Bonazzoli, Ceravolo. A disposizione: P. Marino, Cosenza, De Rose, Castiglia, Barillà, Sarno, Ragusa. All. Breda

  • Reggina all’esame Toro con il ritrovato Viola e la conferma Ragusa

    Reggina all’esame Toro con il ritrovato Viola e la conferma Ragusa

    Il modello Reggina torna a far notizia. L’inversione di tendenza voluta da Lillo Foti nella scorsa stagione e mirata ad abbassare i costi facendo pieno affidamento sui giovani del vivaio sta dando i suoi frutti tanto da inserire gli amaranto dopo un filotto di ben quattro vittorie consecutive nel gruppo che mira alla promozione diretta. Insieme al Pescara di Zeman l’undici di Breda è sicuramente la squadra più spettacolare del campionato cadetto che può vantare il secondo migliore attacco, alle spalle degli abbruzzesi, ma con tanti piccoli talentini cresciuti al Sant’Agata.

    Viola riceve i complimenti di Breda | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Il punto sensazionale della miracolo amaranto sta proprio infatti nella capacità di aver saputo allevare e portare alla ribalta tantissimi giovani che adesso risultano nei taccuini dei maggiori club di serie A. Molto del merito va sicuramente al tecnico Breda capace di motivare il gruppo e bravo a scegliere i suoi uomini di partita in partita non lesinando mai la ricerca del gioco. Il faro degli amaranto è sicuramente Simone Missiroli ritornato a Reggio dopo l’esperienza non del tutto fortunata al Cagliari raccogliendo forse il testimone di Ciccio Cozza per qualità e carica nella squadra. Il poker di vittorie avvenuto per di più senza il fattivo contributo della coppia d’attacco titolare porta la firma di altri due giovani di belle speranze. Il primo è Nicolas Viola miglior giovane della scorsa stagione recuperato da Breda dopo che le tante sirene di mercato lo avevano forse destabilizzato in estate. Il Pirlo di Taurianova ha garantito nuovo dinamismo e qualità alla madiana amaranto e nella partita di Brescia ha ritrovato il gol grazie ad uno dei suoi cavalli di battaglia, il tiro dalla distanza.
    Antonino Ragusa | ©Dino Panato/Getty Images
    D’altronde se “volponi” di mercato come Sabatini, Corvino e Larini si sono interessati a lui vuol dire che le qualità ci sono tutte. A spuntarla però alla fine di questa stagione potrebbe esser il Genoa, squadra che ha prestato alla serie B tanti giovani di sicuro avvenire, grazie agli ottimi rapporti tra Foti e Preziosi ma sopratutto grazie al prestito fortunato di Antonino Ragusa. Il giovane arrivato dalla Salernitana insieme a Breda non sta facendo rimpiangere capitan Bonazzoli segnando con una disarmante regolarità (6 gol in 8 partite) ma facendosi apprezzare anche per il lavoro di sacrificio nel pressing dei portatori di palla. Domani il Granillo alle 18 ospiterà la corazzata Torino di mister Ventura e per la Reggina sarà l’occasione più ghiotta per capire il suo reale valore. I gol di Viola e Ragusa a Brescia (video youtube) [jwplayer config=”180s” mediaid=”102729″]