Tag: nicola sansone

  • Anticipi: Chievo-Lazio a reti bianche, Sassuolo in rimonta

    Anticipi: Chievo-Lazio a reti bianche, Sassuolo in rimonta

    La 13° giornata di Serie A si è aperta con gli anticipi Sassuolo-Verona e Chievo-Lazio che hanno visto un successo in rimonta dei neroverdi emiliani  sul Verona ed un pareggio senza gol con poche emozioni tra gialloblù e biancocelesti

    Nella gara delle 18 il Sassuolo prosegue la sua striscia positiva, sono ben sette ora le gare consecutive senza sconfitte con un bottino di 4 vittorie e tre pareggi. Il successo sul Verona è arrivato però in rimonta con i gialloblù, in piena crisi di risultati, solo 4 pareggi nelle ultime sette gare, che erano passati subito in vantaggio.

    Veniamo al racconto della gara.

    Si parte ed è il Verona a mostrarsi più propositivo tant’è che prima sfiora il gol Toni, poi Christodoulopoulos si fa anticipare al momento della conclusione ma dal corner successivo i gialloblù passano: batte lo stesso Christodoulopoulos, si inserisce sul primo palo Moras che colpisce di testa ed al 7° fa 1-0. Il Sassuolo prova a reagire ma nel primo tempo non va oltre ad una conclusione centrale di Sansone respinta da Rafael e da un gran tiro di Magnanelli che si schianta contro la traversa. Il risultato non cambia e si va al riposo con il Verona avanti.

    Saphir Taider festeggiato dai compagni
    Saphir Taider festeggiato dai compagni

    Nella ripresa Toni ha subito l’occasione per raddoppiare ma calcia fuori e così al 50° arriva il pari dei neroverdi con una conclusione di punta di Sansone che non lascia scampo a Rafael. A questo punto iniziano le girandole dei cambi con i padroni di casa molto volenterosi che vengono premiati al 78° quando Peluso mette in mezzo, Floro Flores colpisce in spaccata alzando il pallone che finisce sul secondo palo dove arriva Taider che fa 2-1. Nel finale non basta l’orgoglio del Verona, a conquistare i 3 punti è il Sassuolo.

     

     

    SASSUOLO – VERONA 2-1 (0-1) (7° Moras (V), 50° Sansone (S), 78° Taider (S))

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Taider, Magnanelli, Missiroli; Berardi (86° Brighi), Floccari (69° Pavoletti), Sansone (71° Floro Flores).

    Allenatore: Di Francesco.

    Verona (4-3-3): Rafael; Gonzalez, Moras, Marquez, Agostini; Ionita (68° Campanharo), Tachtsidis, Hallfredsson (82° Nenè); Christodoulopoulos, Toni, Nico Lopez (65° Gomez).

    Allenatore: Mandorlini.

    Arbitro: Doveri.

    Ammoniti: Taider (S), Berardi (S), Floro Flores (S), Magnanelli (S), Hallfredsson (V), Nico Lopez (V), Campanharo (V).

     

    Nella gara delle 20.45, come già anticipato, Chievo e Lazio non sono riuscite a superarsi. Poche emozioni nella notte del Bentegodi per uno 0-0 che tutto sommato fa contenti i padroni di casa che ottengono il 4° risultato utile consecutivo e anche la Lazio che dopo due stop consecutivi avrebbe voluto conquistare il successo pieno ma almeno torna a far punti.

    Veniamo al racconto della gara.

    Si parte ed è la Lazio ad avere le migliori occasioni, prima con Djordjevic anticipato all’interno dell’area poi con Parolo che va alla conclusione da fuori dopo una bella azione di squadra, con la palla che non esce di molto dalla porta difesa da Bizzarri. Dopo 20 minuti si vede anche il Chievo con Zukanovic che si allunga, su punizione di Birsa, ma non impensierisce Marchetti. I biancocelesti tornano a rendersi pericolosi con Parolo, ma il suo tiro esce non di molto. Tra una giocata di Hetamaj che spaventa la difesa ospite ed una conclusione insidiosa di un ottimo Candreva, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Il Chievo rientra in campo con molta grinta e prova a premere e pressare, la Lazio chiude bene e almeno nel primo quarto d’ora non si assiste ad occasioni da gol. Al 61° arriva, come un fulmine a ciel sereno, un’occasione per il Chievo con Izco che controlla dopo un cross lungo di Zukanovic ma calcia sull’esterno della rete. Al 72° bella azione della Lazio con il tiro potente di Mauri deviato da Bizzarri in corner. Al 89° Bizzarri salva il risultato sul colpo di testa perfettamente piazzato da De Vrij. Nel recupero non accade altro, Chievo-Lazio finisce 0-0.

     

    CHIEVO – LAZIO 0-0

    Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Gamberini, Cesar, Zukanovic; Izco, Hetemaj, Radovanovic, Birsa (80° Bellomo); Paloschi (83° Maxi Lopez), Meggiorini (67° Pellissier).

    Allenatore: Maran.

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Radu, Braafheid; Parolo, Biglia, Gonzalez; Candreva (60° Felipe Anderson), Djordjevic (83° Klose), Mauri (73° Keita).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Cesar (C).

  • Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Parma-Napoli era l’occasione per la rimonta partenopea, per portarsi a meno tre punti dalla Juventus capolista, per scavalcare la Lazio, e candidarsi ad essere l’avversaria numero uno nella corsa al tricolore: per questo, la vittoria della truppa di Mazzarri sul campo finora inespugnato del Tardini è un successo che vale doppio, ben oltre i tre punti conquistati. E’ una vittoria pesante, tirata e sofferta, contro un avversario ben organizzato che ha costruito in casa la sua ottima stagione. E’ una vittoria cercata con caparbietà, considerando che il gol del decisivo 2-1 è arrivato nel finale, dopo che il Parma era stato anche capace di pareggiare con il solito Sansone-ammazza grandi, anche se stavolta il gol è in compartecipazione con Paolo Cannavaro, al rientro in campo da titolare dopo la vicenda-squalifica legata all’inchiesta calcioscommessse, che entra nella deviazione decisiva. L’uomo della provvidenza napoletana, però, è sempre il solito Edinson Cavani che nel finale “raddrizza” la gara, con la sua centounesima rete in serie A che, a conti fatti, vale tre punti d’oro, approfittando di un Parma che, nei minuti finali, si è lasciato sorprendere in fase difensiva.

    Ad aprire le marcature, però, era stato un altro degli uomini chiave di Mazzarri, Marek Hamsik, che al minuto 21′ del primo tempo si inserisce alla perfezione cogliendo un assist perfetto di Dzemaili, e beffa così Mirante per lo 0-1. Al 27′ episodio dubbio con il Parma che reclama il gol di Sansone, che gira al volo verso la porta di De Sanctis, ma sembra che il portiere riesca a deviare prima che la palla varchi interamente la linea. Nel secondo tempo, le emozioni sono maggiori, ed al minuto 74′ giunge il pareggio dei gialloblu che avevano provato a spingere per evitare la sconfitta: Sansone va via sulla sinistra, ed il suo cross è deviato da Paolo Cannavaro a beffare De Sanctis per il gol dell’ 1-1.

    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il Parma potrebbe addirittura avere l’occasione di passare in vantaggio con Amauri, ma il brasiliano in ottima posizione non inquadra la porta e, così, il Napoli si lancia nel forcing finale e coglie al minuto 85′ con il suo Matador Cavani la rete più pesante della giornata, il suo diciottesimo centro personale, su assist di Lorenzo Insigne: giunge così il gol dell’ 1-2 definitivo che sancisce la vittoria del Napoli, come detto molto pesante e molto “caratteriale”, ed interrompe l’imbattibilità interna dell’ottimo Parma di Roberto Donadoni, finora l’unica squadra in serie A a non aver mai perso in casa.

    La lotta in vetta alla classifica, dunque, sembra essersi davvero riaperta.

    Parma-Napoli, le pagelle:

    Cavani 6.5 Non è di certo la sua miglior giornata, in cui sbaglia dei gol che in altre circostanze avrebbe realizzato; ma il Matador non sbaglia la rete della vittoria. Decisivo

    Dzemaili 6.5 Intuizione geniale il passaggio ad Hamsik per la rete del provvisorio 0-1, rimane illuminato del complesso della gara.

    Sansone 6.5 Entra nel gol del pari (anche se c’è la deviazione di Cannavaro), mostra ancora le sue capacità di incidere contro le grandi anche se stavolta il risultato finale è differente

    Parma-Napoli 1-2, il tabellino: 

    Parma (4-3-3): Mirante 6.5 ; Rosi 6 (70′ Amauri), Santacroce 5.5 (29′ Lucarelli), Paletta 6.5, Gobbi 5.5; Marchionni 6.5, Valdes 6, Parolo 5.5; Biabiany 6, Belfodil 5.5, Sansone 6.5 (79′ Beanlouane). Allenatore: Roberto Donadoni

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 5.5; Mesto 6 (79′ Armero), Dzemaili 6.5, Inler 6 (63′ Donadel), Hamsik 6.5, Zuniga 6; Pandev 5.5 (67′ Insigne 6.5); Cavani 6.5. Allenatore: Walter Mazzarri

    Marcatori Parma-Napoli: 21′ Hamsik, 74′ autogol Cannavaro, 85′ Cavani

    Video Parma-Napoli:

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”168526″]

  • Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus doveva essere un match ostico ed interessante e così si presenta, nonostante gli incresciosi episodi di violenza tra tifoserie opposte che lo hanno preceduto, offrendo un buon primo tempo anche se giocato sotto la pioggia battente che rende il campo pesante e fangoso e costringe il palleggiatori a cambiar mestiere, se non altro per evitare brutte figure, ed una ripresa in cui giungono i due gol, uno per parte che determinano il pari finale, che costa alla Juventus un’altra parziale battuta d’arresto.

    Il Parma sembra molto a proprio agio e non teme l’avversario, con la velocità di Biabiany e Marchionni e la fisicità tecnica di Belfodil, che mettono in difficoltà la difesa bianconera, in particolar modo nell’area presidiata da Martin Caceres, troppo morbido e svagato nei suoi interventi. Il Parma costruisce, così, buone occasioni che potrebbero impensierire Gigi Buffon: la prima di queste è lo scambio tra Gobbi e Amauri e il successivo tiro di Paletta che esce sopra la traversa; poi, un’ occasione per Belfodil su grande azione di Biabiany, ed ancora grande occasione di Belfodil con Lichtsteiner che si immola e manda in calcio d’angolo.

    La Juventus, però, sul finire della prima frazione di gioco costruisce due grandi occasioni, prima con Lichtsteiner al 35′ che da posizione defilata cerca di infilare Mirante ma vede respingere il suo tiro in corner, e poi con Quagliarella che, solo davanti al portiere del Parma in uscita, si fa ipnotizzare. Poi, è Andrea Pirlo ad avere una buona occasione con una punizione molto ben calciata che, però, Mirante è molto attento a deviare in calcio d’angolo prima che si infili sotto l’incrocio dei pali.

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con la punizione di Andrea Pirlo, che riesce a beffare su deviazione decisiva di Biabiany il portiere Mirante, e realizzare così lo 0-1 bianconero. La Juventus, dopo il vantaggio, non costruisce altre clamorose occasioni, nonostante l’ingresso in campo di Vucinic che sostituisce Quagliarella. Il cinismo degli uomini di Donadoni si dimostra, però, in concomitanza di un’altra leggerezza della retroguardia, innescata da una finta di troppo di Vucinic che perde palla e si fa beffare dal lungo lancio di Paletta, che si dimostra capace di intuire lo scatto del neo entrato Sansone (che sostituisce Amauri, ndr) che beffa Caceres ed infila Buffon, realizzando il pareggio per 1-1.

    La Juventus prova la reazione, ma non riesce a costruire grandi pericoli davanti a Mirante, mancando di precisione nell’ultimo passaggio e non riuscendo a sfruttare i calci d’angolo battuti nel finale, sui quali la difesa del Parma si fa trovare attenta e precisa. La partita termina, così, con un pareggio che può essere considerato giusto per quanto visto in campo, che conferma l’imbattibilità interna del Parma e le difficoltà della Juventus del dopo-sosta priva dei suoi uomini più importanti, Chiellini, Marchisio, Asamoah e Vucinic, davvero lontano dalla migliore condizione, rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria in campionato nel 2013.

    Parma-Juventus le pagelle:

    Paletta 7 Ottima prova, grande intuizione sul lancio che libera il tiro di Sansone per il gol del definitivo pareggio

    Sansone 7,5 Cinismo perfetto, entra dalla panchina e segna anche alla Juventus, confermandosi ammazza-grandi, dopo il gol all’Inter

    Pirlo 6,5 Ottima punizione, con la complicità della deviazione di Biabiany: solita preziosa luce del centrocampo

    Caceres 5 Aveva giocato bene contro il Milan in Coppa Italia, mentre si dimostra svagato e distratto nella gara odierna facendo rimpiangere l’assenza di Chiellini

    Parma-Juventus, il tabellino:

    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Santacroce 6,5, Paletta 7, Zaccardo 6; Biabiany 6, Marchionni 5,5 (Acquah), Valdes 6, Parolo 6,5, Gobbi 6; Amauri 5,5 (Sansone 7,5), Belfodil 6,5.
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Caceres 5; Lichtsteiner 5,5, Pogba 6, Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Padoin 5,5 (De Ceglie); Quagliarella 6 (Vucinic), Giovinco 6.

    Marcatori Parma-Juventus: 51′ Pirlo, 76′ Sansone

    Video Parma-Juventus:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”166655″]

  • Valdes e Sansone in rete. Derby emiliano al Parma

    Valdes e Sansone in rete. Derby emiliano al Parma

    Impresa ducale in terra bolognese. Il derby emiliano tra Bologna-Parma, giocato al Dall’Ara, ha visto uscire vincente la formazione di Roberto Donadoni, bravissima a capitalizzare al meglio le poche occasioni avute durante tutto il corso del match. Per i padroni di casa, dopo aver conquistato due vittorie e un pareggio nelle ultime tre gare disputate in campionato (tra cui l’impresa a Napoli), sono rimasti a bocca asciutta al fischio finale. Il Parma torna all’ottavo posto in classifica ad un solo punto dal Milan (che giocherà in posticipo all’Olimpico contro la Roma) e si sblocca in trasferta dopo aver conquistato prima della partita odierna solamente 5 punti in 9 gare disputate lontano dal Tardini. Il Bologna nonostante la sconfitta, potrà festeggiare un felice Natale, essendo ancora a tre punti dalla zona retrocessione.

    La partita – Dominio del Bologna per gran parte del match. La formazione di Pioli si rende pericolosa più volte dalle parti di Pavarini grazie alle invenzioni di Diamanti non concretizzate da Gilardino e Gabbiadini. Ad inizio ripresa arriva il gol del momentaneo vantaggio bolognese grazie al difensore Sorensen che in mischia anticipa tutti superando l’incolpevole portiere parmense. La reazione gialloblu però è di quelle importanti e nel giro di pochi minuti prima Valdes toglie dal cilindro un fantastico tiro dai 25 metri che finisce la corsa sotto il sette, poi Sansone ribalta il risultato con un sinistro al volo su un cross dell’ottimo Gobbi. I padroni di casa non si danno per vinti e attaccano a testa bassa ma il risultato non cambia.

    Valdes, autore dell'1-1 © Mario Carlini/Getty Images
    Valdes, autore dell’1-1 © Mario Carlini/Getty Images

    Sansone – Sgridato dai compagni, ammonito dall’arbitro e sostituito dall’allenatore. Tutto questo dopo il gol vittoria. Motivo? Eccessiva esultanza con tanto di sbeffeggiamento ai danni di Diamanti. E’ ancora giovane, gli serviranno anche queste “punizioni”.

    Sogno Europa – Ottavo posto, vittoria in trasferta e squadra capace di soffrire. A Parma si torna a sognare un posto in Europa. Impresa difficile ma perché non provarci?

    PAGELLE BOLOGNA-PARMA

    Diamanti 7: Illumina il pomeriggio al Dall’Ara grazie alla sua tecnica unita ad una fantasia da primo della classe. Sfiora il gol del 2-2 su calcio di punizione.
    Gilardino 6: In giornata no. Spreca qualche occasione di troppo. Clamoroso il gol mancato a due passi da Pavarini
    Valdes 7: Si inventa il gol della domenica (in questo caso del sabato) con un tiro imprendibile all’incrocio dei pali. Sempre ottimo in cabina di regina. Merito a Donadoni per avergli cambiato ruolo nella stagione scorsa.
    Gobbi 6.5: Lavora tanto per la squadra con prestazioni sempre regolari e continue. Fantastica l’azione personale che porta il Parma al vantaggio.

    TABELLINO BOLOGNA-PARMA 1-2
    Bologna (4-2-3-1): Agliardi 6.5; Motta 5.5, Portanova 6, Sorensen 6.5, Cherubin 5.5 (78′ Pasquato 6); Khrin 5.5, Perez 6 (51′ Morleo 6), Taider 6; Diamanti 7; Gabbiadini 6 (51′ Konè 6.5), Gilardino 6. Allenatore: Pioli.
    Parma (4-3-3): Pavarini 6.5; Benalouane 6, Santacroce 6.5, Lucarelli 6, Gobbi 6.5; Marchionni 6.5, Valdes 7, Parolo 6.5; Biabiany 6.5 (80′ Amauri 6), Sansone 7 (70′ Acquah 6.5), Belfodil 5.5. Allenatore: Donadoni.
    Marcatori: 54′ Sorensen (B), 56′ Valdes (P), 65′ Sansone (P)

    Video Bologna-Parma

  • Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    L’Atleti Azzurri d’Italia vedrà scendere in campo questa sera Atalanta-Parma, per il primo anticipo del sabato, valido per la sedicesima giornata di Serie A. Una gara che metterà a confronto due squadre costruite per salvarsi senza rischi e che potrebbero rivelarsi delle piacevoli sorprese a fine anno. I nerazzurri, senza contare l’impegno di Coppa Italia, arrivano da tre sconfitte consecutive (contro Fiorentina, Genoa e Bologna) e hanno assolutamente bisogno di una vittoria per dare una svolta alla propria stagione. Dalla parte opposta ci sarà la formazione gialloblu che ha iniziato a cullare sogni europei dopo la vittoria casalinga contro l’Inter. La sconfitta della settimana scorsa contro la Lazio ha rallentato il cammino dei ducali, pronti a rifarsi stasera contro l’Atalanta. Chi la spunterà?

    QUI ATALANTA– Colantuono non abbandona il suo 4-4-1-1 e sceglie Lucchini al posto dell’assente Stendardo. Ballottaggi in corso tra Bellini e Raimondi per la fascia destra difensiva (con il primo nettamente favorito) e Bonaventura – De Luca per la corsa mancina a centrocampo. Il resto della formazione è quasi certa con Consigli che difenderà la porta, Manfredini che farà coppia centrale con Lucchini e Peluso terzino sinistro. Sulla mediana spazio a Carmona e Cigarini al centro e l’italo-argentino Schelotto sulla destra. Il duo d’attacco sarà tutto argentino con Moralez e Denis.

    German Denis
    L’Atalanta cerca i gol di Denis per uscire dalla piccola crisi © Mario Carlini/Getty Images

    QUI PARMA – Donadoni dovrà fare a meno di Valdes e Rosi, ma confermerà il 4-3-3 che permette al giovane Sansone di esaltarsi sulla sinistra. Pochi dubbi per l’ex tecnico di Napoli e Cagliari che schiererà una difesa formata da Zaccardo e Gobbi sugli esterni con Paletta e Benalouane coppa centrale, il trio sulla mediana sarà composto da Marchionni, Parolo e Musacci (che sostituirà l’ex di turno Valdes) ed Amauri punta centrale con il supporto di Biabiany e Sansone.

    I PERICOLI – Per sopperire alla mancanza dei gol di German Denis, l’Atalanta è arrivata alla rete con i centrocampisti. Il più prolifico nelle ultime settimane è stato Bonaventura. Attenzione invece alle riserve della formazione ospite, sempre in grado di cambiare l’esito delle partite in corso, in panchina i ducali possono contare su Pabon e Belfodil.

    PRIMA I 40 PUNTI – Entrambe le squadre hanno iniziato la stagione con l’idea di conquistare il prima possibile i 40 punti che garantirebbero la permanenza nella massima serie. Senza contare la penalizzazione di 2 punti con la quale è partita l’Atalante, i due club si ritroverebbero a pari punti (20), ad una sola lunghezza da settimo posto occupato dal Milan.

    MALTEMPO – La gara non risulta al momento a rischio, ma in caso di peggioramento climatico potrebbe scattare il rinvio della gara.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA-PARMA
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. Allenatore: Colantuono.
    Parma (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Benalouane, Paletta, Gobbi; Marchionni, Musacci, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone. Allenatore: Donadoni

  • Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Progetto Parma, da Ghirardi a Donadoni. L’Europa non è tabu

    Tornano le sette sorelle nel calcio italiano, e con loro il Parma di Donadoni. Dopo la vittoria sull’Inter lunedì scorso, i ducali sono saliti a quota 20 punti, a tre lunghezze dalla sesta posizione, ultimo posto utile per la qualificazione in Europa League, attualmente occupata dalla Roma. Quando ormai il girone d’andata volge al termine, possiamo affermare con discreta sicurezza che il progetto Parma rappresenta una delle sorprese più belle del campionato. Sorpresa perché il mercato estivo suggeriva una stagione dal profilo basso, con la cessione di Giovinco e le varie scommesse del direttore sportivo Leonardi. Chi pensava però ad un Parma ridimensionato, capace di esprimersi a buoni livelli soltanto grazie alla stella Giovinco, si è dovuto ricredere nel giro di tre mesi. Dopo un finale di stagione strepitoso nella primavera del 2012, culminato con l’ottavo posto (a due soli punti dall’Europa League ndr), la squadra gialloblu si sta riconfermando ad alti livelli anche quest’anno. Quali sono dunque i segreti del Parma formato 2012-2013?

    MERCATO – Quello che era stato giudicato un mercato appena sufficiente, se non mediocre, si sta rivelando invece una campagna acquisti lungimirante. A partire dal gioiellino Nicola Sansone, arrivato in Emilia a parametro zero dal Bayern Monaco e fatto crescere un anno a Crotone, in Serie B. Adesso è lui l’uomo copertina del Parma, l’attaccante che ha abbattuto la ben più blasonata Inter. Sempre in attacco troviamo anche il talentuoso Belfodil, giovane francese strappato al Lione con un assegno da 2,5 milioni di euro.
    Come non citare poi Amauri, sbarcato a Parma come Sansone senza sborsare nemmeno un euro. Nel reparto offensivo attenzione anche a Dorlan Pabon. Il colombiano deve ancora ambientarsi al calcio italiano, ma il talento e le qualità fisiche dell’ex Atletico Nacional potranno essere ammirate già nel prossimo girone di ritorno.
    Sottolineiamo infine come il mercato estivo firmato da Leonardi abbia portato in Emilia calciatori del calibro di Marco Parolo e Ninis, quest’ultimo a parametro zero, così come l’esterno destro giallorosso Aleandro Rosi, che ha accettato la corte del Parma dopo la scadenza del suo contratto con la Roma.
    E così dal nulla è stata allestita una squadra giovane e competitiva, che fra gli altri poteva già contare sul francese Biabiany, il cui cartellino è stato acquistato per intero dalla Sampdoria per una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro.

    Udinese Calcio v Parma FC - Serie A
    La mente di Donadoni dietro il progetto Parma | ©Dino Panato/Getty Images

    ALLENATORE – Roberto Donadoni a Parma ha trovato la propria dimensione ideale. Il suo carattere serio unito alla professionalità della dirigenza (il presidente Ghirardi in testa) costituiscono le due colonne portanti su cui si poggia il tempio ducale, con divinità guerriere pronte a tutto pur di trionfare nelle Gigantomachie domenicali. Artefice della stagione ricca di soddisfazioni dello scorso anno, Donadoni vuole ottenere la consacrazione definitiva del suo lavoro qui, nella placida cittadina di Parma. L’ex tecnico di Livorno e Napoli, senza dimenticare i suoi trascorsi come commissario tecnico della Nazionale italiana ad Euro 2008, mostra di avere idee chiare e vincenti per la squadra gialloblu. Riuscirà a scrivere il suo nome accanto ai futuri successi del nuovo progetto Parma 2.0?

    Federico Pisanu

  • Nicola Sansone dopo l’Inter si accendono i riflettori

    Nicola Sansone dopo l’Inter si accendono i riflettori

    Dal Bayern Monaco al Parma, passando per Crotone. La parabola di Nicola Sansone è esplosa lunedì sera, dopo il gran gol rifilato all’Inter. Gol che ha regalato i tre punti agli emiliani, accendendo i riflettori sulla giovane esterno d’attacco con passaporto tedesco. Una promessa di sicuro avvenire? Molti sarebbero pronti a metterci la mano sul fuoco. Ma l’acuto contro i nerazzurri in campionato ha dato un assaggio delle potenzialità del ragazzo a disposizione di Donadoni.

    Con i grandi – Sansone nasce a Monaco di Baviera da genitori italiani. In Germania approccia il gioco del calcio, percorrendo tutta la trafila delle giovanili con la maglia del Bayern cucita al petto. Negli anni bavaresi si è allenato spesso con la prima squadra, scoprendo da subito l’ebbrezza che possono regalare le giocate dei grandissimi campioni. Qualche panchina in Bundersliga e Champions, poi l’Italia. Via Crotone. In Calabria il ragazzo va in prestito e fa molto bene, lasciando un buon ricordo a società e tifosi.

    Nicola Sansone esulta per la vittoria contro l'Inter
    Sansone, dopo l’eurogol all’Inter si accendono i riflettori
    &copyClaudio Villa/ Getty Images Sport
    Ducali in pole – In estate il club emiliano decide di puntare forte su Sansone. Rientro dal prestito e inserimento nella rosa a disposizione del mister. Una scommessa di Donadoni e società. Fuori un mese e mezzo per infortunio, al rientro ha ripreso a tessere calcio come ai tempi di Crotone.

    Come Ribery – Nicola Sansone è un esterno d’attacco, ma non disdegna altri ruoli del reparto offensivo.  Punta esterna o mezza punta conta poco. Velocità e accelerazione nel breve i suoi punti di forza. Sognando Ribery.

  • L’Inter cade a Parma ed è terza, ora è crisi

    L’Inter cade a Parma ed è terza, ora è crisi

    L’Inter perde il treno per la seconda volta, e si fa battere dal Parma nel posticipo del lunedì. L’obiettivo alla vigilia era chiaro: battere i ducali per portarsi a meno uno dalla Juve. Ma quella che scende in campo in Emilia è solo l’ombra dell’armata che fino a qualche settimana fa collezionava vittorie in serie. Ora i nerazzurri scendono al terzo posto, scavalcati dal Napoli e raggiunti dalla Fiorentina. La squadra di Donadoni gioca bene, ma non è irresistibile. Poi l’eurogol si Sansone spezza gli equilibri: la strada del non ritorno interista.

    Meglio il Parma — I ducali sono ben organizzati, e la mano di Donadoni si vede. Valdes e Marchionni impostano facendo da collettore alla manovra emiliana. Ma è Biabiany a mettere in ansia costantemente la retroguardia dei milanesi ben supportato da Rosi. Al netto di un Nagatomo non in piena forma, che non ha difeso al meglio, ma non ha nemmeno attaccato. Già al 5’ il Parma è pericoloso, con Handanovic che para una deviazione disperata di Samuel su cross basso di Marchionni. E poi al 33’ quando Biabiany innesca Amauri , ma Handanovic è attento.

    L'esultanza di Sansone
    L’esultanza di Nicola Sansone, suo il gol che piega l’Inter
    © Claudio Villa/ Getty Images Sport

    Poca lucidità — Ciò che manca all’Inter sono i tempi di gioco. Il movimento non è quello dei tempi d’oro, e le giocate in profondità latitano come la neve a settembre. Male Alvarez, scelto come vice Cassano. L’argentino delude ancora una volta e non convince affatto per intensità. Ma gennaio è vicino. Così le incursioni di Guarinrisultano le poche capaci di impensierire la porta emiliana. Il colombiano sfiora il palo su punizione. Il primo tempo si conclude con un noioso 0-0.

    Sansone e tutti i filistei — Nella ripresa Stramaccioni dimostra di avere le idee non chiarissime: al 25′ toglie un deficitario Alvarez per Coutinho. Copione già visto. E al Tardini cala lo spettro di Sneijder. Perché al minuto 29’ Sansone si invola verso la porta nerazzurra, e conclude con un destro micidiale che brucia Handanovic. L’Inter non reagisce e la partita finisce con tre punti meritati per il Parma. Ora in casa nerazzurra si apre la fase degli interrogativi. A partire da quello che pende sul futuro di Sneijder.

    IL TABELLINO

     PARMA-INTER 1-0 (pt 0-0)

    MARCATORI: 29′ st Sansone

    PARMA (4-3-3): Mirante, Rosi (28′ st Benalouane), Zaccardo, Paletta, Gobbi, Marchionni, Valdes, Acquah, Biabiany, Amauri, Sansone (31′ st Belfodil). In panchina: Pavarini, Bajza, Lucarelli, Fideleff,  Santacroce, Ninis, Musacci, Morrone, Arteaga, Palladino. Allenatore: Donadoni.

    INTER (3-5-2): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus (40′ st Duncan), Zanetti, Guarin, Cambiasso (41′ st Livaja), Alvarez (27′ st Coutinho), Nagatomo, Milito, Palacio. In panchina: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Mariga, Benassi, Romanò, Pereira. Allenatore: Stramaccioni.

    ARBITRO: Banti di Livorno.

    LE PAGELLE

     Sansone 7,5: Partita tra le righe per lui, che nel primo tempo prova a giocare tra le linee nerazzurre. Poi l’eurogol che vale tre punti.

    Biabiany 7,5: Partita fantastica per lui. Moto perpetuo che distrugge la difesa interista, in primis Juan Jesus.

    Handanovic 6,5: Ancora straordinari per il portiere dell’Inter. Deve intervenire già dopo pochi minuti per salvare capra e cavoli. Nessun colpa in occasione del gol.

    Ranocchia 6,5: Nel marasma difensivo nerazzurro è l’unico a salvarsi. Sbroglia alcune situazioni complesse.

    Juan Jesus 4,5: La peggiore partita da quando è all’Inter. Involuzione pazzesca rispetto a qualche settimana fa.

     Palacio 5: Non punge mai. Il Parma non è un’armata, ma lui in pratica non si fa vedere.

    Milito 5: Non una serata da Principe. Parte discretamente, poi sparisce dal campo.

    VIDEO PARMA-INTER 1-0

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”161701″]

  • Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Il volto di Urbano Cairo in tribuna nei minuti finali di TorinoParma la dice tutta sugli umori in casa granata, e come potrebbe essere diversamente dopo l ‘1-3 finale (terzo k.o interno stagionale), stavolta ad opera del Parma di Donadoni; è troppo, davvero troppo anche per il Toro, squadra tradizionalmente votata al sacrificio e alla sofferenza.

    Succede tutto nella ripresa, con i tre goal di fila di Sansone, Amauri e Rosi che schiantano il Toro e la rete granata a risultato praticamente acquisito di Basha.

    Primo tempo nervoso (cinque i cartellini gialli sventolati dall’arbitro ai giocatori in campo).Tiene per 45’ il Torino, sceso in campo senza il solito Bianchi (Meggiorini-Sansone il tandem d’attacco); in campo dal primo minuto anche Birsa al posto di Cerci, per un 4-4-2 più prudente. Donadoni risponde con una formazione speculare, con Rosi dall’inizio nel ruolo di terzino destro, Ninis a sorpresa esterno di centrocampo e Biabiany a supporto dell’unica punta di ruolo Amauri.

    Sono 45 minuti di noia i primi del match: squadre contratte che si studiano e non affondano più di tanto il colpo; prima non prenderle sembra essere il credo calcistico messo in pratica da Toro e Parma, con i granata lievemente più attivi e propositivi degli avversari, ma sostanzialmente regna l’equilibrio in campo.

    Amauri, a segno contro il Torino
    Amauri, a segno contro il Torino © Claudio Villa/Getty Images

    Ripresa più intensa, ma ugualmente poco spettacolare. Marchionni subentra a Ninis, ma il match sembra incanalarsi sul binario gialloblu quando il torinista Sansone viene espulso per somma di ammonizioni, col secondo giallo rimediato troppo severamente per una presunta simulazione su intervento di Paletta. L’inferiorità numerica penalizza oltremodo il Torino, che tenta di reagire e di stare in campo ordinatamente: Ventura manda dentro Basha per Brighi e Cerci per Stevanovic, Donadoni risponde tentando di sfruttare la superiorità mandando dentro la giovane punta Sansone, omonimo dell’espulso torinista, per Lucarelli.

    E’ il tecnico bergamasco a pescare il jolly col cambio: è proprio Sansone al 72’ a sbloccare il risultato con un sinistro sul secondo palo dopo un bell’inserimento in area su assist di Parolo. La fiammata gialloblu deprime oltremodo il Toro , che soccombe: un minuto dopo è già raddoppio con Amauri, che insacca di testa su cross da destra di Marchionni : il pensiero va all’infortunato Galloppa, che starà fermo per ben sei mesi causa infortunio.
    Subentrano Birsa per Vives nel Toro e Pabon per Amauri nel Parma, ma la musica non cambia: all’ 88’ è la volta di Rosi, che insacca per lo 0-3 su assist da sinistra di Biabiany; accorcerà poi le distanze al 90’ Basha su assist di Cerci, siglando l’ 1-3 finale.

    Seconda vittoria consecutiva dopo il successo sulla Sampdoria per i gialloblù, cinici e spietati nell’ottenere il massimo risultato senza strafare, mentre per Il Toro è ufficialmente crisi, con la seconda sconfitta consecutiva e una classifica che comincia a tendere pericolosamente verso i bassifondi: da rivedere la difesa (l’assenza di Ogbonna è un alibi robusto, ma non basta) ma anche la manovra offensiva, con un attacco quanto mai sterile soprattutto tra le mura amiche.

    LE PAGELLE:
    Gillet 6: non fa i miracoli di Palermo, ma è incolpevole sui tre goal subiti.
    Glik 5: in sofferenza come tutto il reparto, ha la colpa di perdersi Sansone e Amauri.
    Rodriguez 5: stessa sorte di Glik…secondo tempo da dimenticare!
    Meggiorini 5: riesce nell’impresa di far rimpiangere il Rolando Bianchi “spuntato “ di questo periodo…
    Rosi 6,5: difende e spinge senza soffrire…e poi va in goal, di certo non la sua specialità.
    Marchionni 6,5: entra per spingere di più, e non tradisce Donadoni. Perfetto l’assist per Amauri.
    Gobbi 6: diligente a sinistra, tampona e riparte puntualmente.
    Amauri 6,5: tra i migliori, terzo goal in due partite…il bomber è tornato!

    IL TABELLINO:

    TORINO: Gillet 6,Darmian 5, Glik 5 , Rodriguez 5 , Masiello 5,5 ; Vives 5,5 (Birsa s.v.), Brighi 5,5 (Basha 6,5) , Gazzi 5,5 , Stevanovic 5,5 (Cerci 5,5); Sansone 5,5 , Meggiorini 5 .

    PARMA: Pavarini 6,5, Rosi 6,5, Zaccardo 6,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5 (Sansone 6,5); Ninis 6 (Marchionni 6,5), Valdes 6,5, Parolo 6, Gobbi 6; Bianiany 6, Amauri 6,5 (Pabon).

    VIDEO TORINO-PARMA 1-3

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158527″]

  • Nicola Sansone, il Parma brucia Tottenham e Leverkusen

    Nicola Sansone, il Parma brucia Tottenham e Leverkusen

    Grande colpo messo a segno da Pietro Leonardi, il Parma stando alle indiscrezioni di Sky Sport 24 su Nicola Sansone, esterno d’attacco classe ’91 nato in Germania e cresciuto calcisticamente nel Bayern Monaco e con alle spalle tutta la trafila azzurra fino alla Under 20.

    sito ufficiale
    Sansone attualmente gioca nella seconda squadra del Bayer Monaco in una campionato equivalente alla nostra Lega Pro, bravo nell’ 1 vs 1 arriva a parametro zero con la voglia di mettersi in mostra e come confessato qualche tempo in una intervista a generazioniditalenti aspira a diventare il numero uno al mondo. D’origini salertinane Sansone si dice tifosissimo del Milan e simpatizzante del Napoli perchè rappresenta la Campania in serie A. Il Parma ha bruciato la concorrenza di Tottenham e Bayer Leverkusen, mentre sopratutto nel mercato invernale il giocatore era stato accostato all’Inter.