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  • Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Irrefrenabile Catania. I siciliani, di rimonta, stendono anche la Fiorentina e continuano a scalare la classifica. Un momento pessimo per la compagine di Montella che cade a 3’ dalla fine per opera di Castro, ma resta il rammarico per due legni colpiti sull’1-1 e per l’espulsioni di Aquilani che ha lasciato i compagni in 10’ nel momento più delicato dell’incontro. Il botta e risposta tra Migliaccio e Legrottaglie aveva infiammato una gara che ha entusiasmato i tifosi presenti, specie quelli di fede rossoazzurra. Poche novità nei due undici scesi in campo: nella Fiorentina il ballottaggio per quanto riguarda il reparto offensivo lo vince Ljajic che la spunta su Toni. In avvio meglio il Catania che già al 2’ potrebbe passare ma Alvarez manda a lato da ottima posizione. La Fiorentina sembra non eccellere ma alla prima occasione passa: assist di Pasqual per Migliaccio che di testa insacca.

    La Fiorentina a questo punto si limita a gestire, il Catania fa la partita ma di pericoli non ne crea. Almeno sino ad inizio ripresa quando sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Gomez ci pensa Legrottaglie, di testa, ad anticipare tutti, sfruttando anche una brutta uscita di Neto. La formazione viola si scuote e nel giro di pochissimo va vicina al nuovo vantaggio: prima Cuadrado e poi Ljajic incocciano la traversa. I due tecnici si giocano il tutto per tutto nei rispettivi reparti offensivi tanto che fanno il loro ingresso in campo Ricchiuti e Toni. Cuadrado, ancora lui, si procura due ghiotte chance ma non le concretizza. Aquilani è ingenuo e si becca un rosso diretto per proteste e i padroni di casa, con un uomo in più, trovano il gol vittoria quando alla fine mancano 3’ grazie a Castro il quale salta più in alto di tutti e supera Neto. Catania alle stelle, momento di crisi per la Fiorentina.

    Lucas Castro
    Lucas Castro, match winner contro la Fiorentina © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Catania-Fiorentina
    Legrottaglie 7: Bravo in difesa ma anche in avanti: con il suo gol riapre un match che alla fine si tingerà di rossoazzurro.
    Castro 7: Sale in cielo e trova una marcatura pesantissima per la gara e per la classifica.
    Gomez 6,5: Dai suoi piedi nasce la rete che permette al Catania di tornare in gioco.
    Neto 4,5: La sua uscita, sciagurata, sul gol di Legrottaglie, spiana la strada agli etnei.
    Aquilani 5: Nel momento decisivo si mette a protestare e l’arbitro lo sbatte fuori. Ingenuo, e non poco.
    Ljajic 5,5: La traversa non lo aiuta, ma nel primo tempo combina comunque poco. Sale di tono nel secondo tempo ma non riesce comunque a gonfiare la rete.

    Il tabellino di Catania-Fiorentina
    CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 7, Spolli 6, Bellusci 6; Izco 6,5, Capuano 5 (12′ st Ricchiuti 6), Biagianti 6 (39′ st Paglialunga sv); Barrientos 6,5, Castro 7, Gomez 6,5. In panchina: Frison, Terracciano, Augustyn, Potenza, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran 7
    FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Roncaglia 5, Rodriguez 5, Savic 5; Cuadrado 6, Aquilani 5, Migliaccio 6,5, Borja Valero 6, Pasqual 6,5 (36′ st Tomovic sv); Jovetic 5, Ljajic 5,5 (24′ st Toni 5,5). In panchina: Viviano, Lupatelli, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella 5,5

    Le immagini video di Catania-Fiorentina
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  • Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Andrà a caccia di quella vittoria che manca da oltre un mese la Fiorentina di Vincenzo Montella in casa del Catania. Una sfida particolare per l’Aeroplanino che ritrova cosi la squadra con la quale è stato protagonista nello scorso campionato, anche se è da capire quale sarà l’accoglienza che gli verrà riservata dopo qualche polemiche estiva. Un match tutt’altro che semplice però per i viola, reduci dal pareggio interno contro il Napoli. I siciliani, che domenica scorsa hanno superato in trasferta il Genoa, sono in un ottimo stato di forma e sognano quei tre punti che potrebbero ingolosire ancor di più la tifoseria rossoazzurra. Maran in difesa recupera Legrottaglie e rilancia dal 1’ anche Marchese.

    Tuttavia le note negative, dovute alle defezioni, ci sono, specie da centrocampo in sui. Lodi e Bergessio devono scontare un turno di squalifica, Almiron, Sciacca e Rolin sono infortunati e non prenderanno parte nemmeno loro alla contesa del Cibali. Recupererà con ogni probabilità Spolli, colpito nei giorni scorsi dalla febbre mentre in mezzo al campo Salifu dovrebbe far spazio a Biagianti. In avanti c’è Castro. Dall’altra parte Montella va verso la rinuncia a Pizarro. Out anche El Hamdaoui, impegnato in Coppa d’Africa, mentre Vecino non ha ricevuto il transfer. In avanti è ballottaggio sul partner di Jovetic: il testa a testa è tra Toni e Ljajic con il primo che sembra essere in leggero vantaggio, anche se non sono da escludere sorprese dell’ultim’ora.

    Vincenzo Montella
    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le probabili formazioni di Catania-Fiorentina:
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Paglialunga, Biagianti; Barrientos, Castro, Gomez. In panchina: Frison, Terracciano, Capuano, Augustyn, Potenza, Bellusci, Ricchiuti, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran.
    FIORENTINA (3-5-2): Neto; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Migliaccio, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni. In panchina: Viviano, Lupatelli, Tomovic, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Ljajic, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella.

     

  • Milan batte Catania 3-1 con un fuorigioco e il solito El Shaarawy

    Milan batte Catania 3-1 con un fuorigioco e il solito El Shaarawy

    Al Cibali Catania-Milan termina 3-1 in favore della squadra di Allegri. I rossoneri hanno ribaltato lo svantaggio del primo tempo (in gol l’ex Legrottaglie) favoriti da un chiaro fuorigioco in occasione del momentaneo pareggio di El Shaarawy, arrivato tra le altre cose due minuti più tardi l’espulsione dell’etneo Barrientos per doppia ammonizione. Il secondo gol del Milan porta la firma di Kevin Prince Boateng, alla sua prima rete stagionale. Nel finale succede di tutto ma il risultato non cambia, con gli ospiti che prima colpiscono un palo con il neo entrato Emanuelson, poi restano in 10 uomini per l’espulsione del capitano Boateng e infine trovano la rete del definitivo 3-1 ancora con il Faraone El Shaarawy. Ampiamente giustificate le dichiarazioni al veleno dell’ad Gasparin al termine del match.

    L’AMNESIA – Di queste comunque parleremo più avanti nel corso della giornata, adesso concentriamoci sulla partita. Un incontro iniziato decisamente bene dal Milan, capace di dettare ritmo e possesso palla nei primi dieci minuti dell’incontro. A sbloccare il risultato però sono i padroni di casa, che approfittano dell’ennesima amnesia difensiva della squadra di Allegri per passare in vantaggio. La punizione di Lodi trova la testa di Legrottaglie, che tutto solo deposita in rete il pallone del provvisorio 1-0.

    PREDOMINIO – Acquisito il vantaggio, i rossoblu di Maran legittimano il risultato tenendo testa al Milan piuttosto agevolmente per tutto il corso del primo tempo, senza che gli ospiti riescano a riprendere il  pallino del gioco, definitivamente perso dopo la rete di Legrottaglie. Al fischio finale del primo tempo il Milan è sotto di un gol, dando peraltro l’impressione di non essere capace di ripetere la prestazione offerta cinque giorni prima a San Siro.

    L’ESPULSIONE– Il match cambia quando al 49′ l’arbitro Orsato spedisce anticipatamente negli spogliatoi Barrientos dopo un calcio rifilato a Nocerino. Secondo cartellino giallo piuttosto stupido quello dell’argentino, che lascia i suoi compagni in 10 uomini.

    FBL-ITA-CATANIA-AC MILAN
    El Shaarawy decide Catania-Milan con una doppietta. Ma il primo gol è in fuorigioco | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    L’EPISODIO – E’ l’inizio della fine. Trascorrono infatti soltanto due minuti e il Milan trova il pareggio con El Shaarawy. L’azzurro capitalizza al meglio l’assist quasi involontario di Robinho, siglando la rete personale numero 11 in campionato. Pesa però come un macigno la mancata segnalazione del guardalinee per un evidente fuorigioco.

    IL RADDOPPIO – Tre minuti più tardi è Boateng a far insorgere il Massimino, i cui tifosi avevano ancora negli occhi il fuorigioco di El Shaarawy. Il ghanese rispolvera uno dei suoi colpi migliori e trova il raddoppio con un potente destro dal limite. Il Catania adesso è sotto di un gol quando dall’inizio della ripresa sono trascorsi soltanto 11 minuti.

    IL CORO – Ed è così che dal Massimino si leva un coro spontaneo all’indirizzo dei calciatori del Milan tacciati di essere dei ladri. Tifosi rossoblu esausti dopo l’ennesimo torto arbitrale subito contro una grande (vedi Juventus e Inter).

    BOATENG CAPITANO – In occasione della sostituzione di Montolivo per Emanuelson, la fascia da capitano viene consegnata al Prince Boateng. Momento storico per il ghanese che però commette una grossa ingenuità nel finale di gara facendosi espellere.

    DOPPIETTA – Al 91′ c’è la seconda rete di El Shaarawy che chiude definitivamente la partita. Per il Faraone è il dodicesimo centro stagionale. L’azzurro ha segnato il 50% delle reti del Milan in campionato, a conferma del suo ruolo di autentico leader in campo della squadra.

    Le pagelle di Catania-Milan 1-3 (30-11-2012)
    Barrientos 3:  ora non sappiamo se con lui in campo il Catania non avrebbe subito la rimonta. Sappiamo però che gesti inconsulti come quelli che hanno condotto alla sua espulsione non dovrebbero appartenere ad un calciatore di Serie A.
    Legrottaglie 6,5: piccola rivincita per il difensore centrale etneo contro la sua ex squadra. Tiene bene il campo fino alla rete in fuorigioco del Faraone.
    Boateng 5,5: il gol, di per sé pregevole, non cancella la prestazione decisamente sottotono del primo tempo e l’ingenua espulsione con la fascia da capitano indosso nel finale di gara.
    Acerbi 4,5: partita da incubo per l’ex centrale del Chievo, scelto da Allegri per rimpiazzare Yepes. Difficilmente i tifosi del Milan rivedranno Acerbi titolare da qui a Natale.
    El Shaarawy 8: come anticipato nelle scorse giornate, per El Shaarawy l’8 scatta regolarmente ormai. Doppietta più assist per Boateng. Di più non poteva davvero fare.

    Il tabellino di Catania-Milan 1-3 (30-11-2012)
    Catania (4-3-3): Andujar 6,5; Alvarez 5,5, Legrottaglie 6,5, Rolin 6,5, Marchese 6; Almiron 6 (72′ Bellusci 5,5), Lodi 6,5, Salifu 5,5 (72′ Paglialunga sv); Castro 6,5, Bergessio 5 (77′ Doukara sv), Barrientos 3.
    Milan (4-3-3): Amelia 6; De Sciglio 6, Mexes 6,5, Acerbi 4,5, Constant 5,5; Montolivo 5,5 (67′ Emanuelson 6), De Jong 5,5, Nocerino 6,5; Robinho 5,5 (93′ Ambrosini sv), Boateng 5,5, El Shaarawy 8.

    Il video di Catania-Milan 1-3 (30-11-2012) [jwplayer config=”120s” mediaid=”162110″]

  • Udinese-Catania, etnei in cerca di riscatto

    Udinese-Catania, etnei in cerca di riscatto

    A pochi giorni delle polemiche per il match giocato tra il Catania e la Juventus riparte il campionato e, i ragazzi di Rolando Maran dovranno vedersela questa sera contro l’Udinese: di certo la trasferta non è delle più facili ma la rabbia che ancora circola nel corpo dei rossoazzurri per i numerosi torti subiti nell’incontro con i bianconeri faranno di certo alzare la già altissima fame di vittoria nel Catania. Dall’altra parte però ci sono i ragazzi di Francesco Guidolin che cercano la quarta vittoria dall’avvio della stagione dopo il fantastico 2-3 inflitto alla Roma nel posticipo di domenica.

    Insomma per tutti coloro che accorreranno allo Stadio Friuli sarà spettacolo puro: nonostante Maran sia costretto a fare a meno dei due difensori Marchese e Legrottaglie, entrambi squalificati proprio dopo il match contro la Juventus, la voglia di riscatto è tanta e soprattutto le due formazioni che si affronteranno si trovano rispettivamente in ottava e nona posizione ad un solo punto di differenza una dall’altra.

    Calcio Catania v FC Juventus - Serie A
    Catania © Maurizio Lagana/Getty Images

    Basti pensare poi che il passato vede l’Udinese in netto vantaggio: dei tredici incontri disputati in terra friulana solamente tre sono stati vinti dai catanesi a confronto dei nove successi della formazione locale con un restante pareggio. In questo campionato inoltre su quattro trasferte il Catania è riuscito a portare a casa i punti in palio solamente in un’occasione mentre l’Udinese ha sempre difeso ottimamente il proprio campo, perdendo solamente un incontro. Portando alla mano tutti questi dati ed aggiungendo la rosa non al completo dei rossoazzurri si potrebbe segnare come favorita la squadra di casa ma, a detta di molti, il Catania potrebbe scendere in campo più agguerrito che mai per dare la conferma che quella di domenica è stata un’ingiustizia.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Udinese-Catania ore 20.45

    Udinese (3-5-1-1):
    Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra, Badu, Allan, Lazzari, Armero; Maicosuel; Di Natale. A disp.: Padelli, Pawlowski, Basta, Angella, Heurtaux, Faraoni, Gabriel Silva, Willians, Zelinski, Fabbrini, Barreto, Ranegie. All.: Guidolin
    Indisponibili: Muriel, Mazzarani, Pasquale, Pinzi, Benatia

    Catania (3-5-2): Andujar; Bellusci, Spolli, Rolin; Izco, Lodi, Almiron, Biagianti, Capuano; Bergessio, Gomez. A disp.: Frison, Messina, Potenza, Salifu, Alvarez, Ricchiuti, Doukara, Morimoto, Castro. All.: Maran
    Squalificati: Marchese, Legrottaglie
    Indisponibili: Keko, Sciacca, Augustyn, Barrientos

  • Catania in dieci, il Napoli perde l’occasione

    Catania in dieci, il Napoli perde l’occasione

    Catania-Napoli si disputa all’insegna del grande caldo allo stadio Massimino – anche se l’autunno astronomico sia iniziato proprio oggi – ma nonostante la temperatura quasi estiva le due squadre iniziano con grande intensità, con la prima azione di rilievo che giunge già al primo minuto di gioco, con rinvio veloce del portiere partenopeo De Sanctis  che innesca lo scatto di Edinson Cavani ed il successivo fallo di Alvarez sull’uruguaiano, che lo ostacola su una chiara occasione da gol da ultimo uomo, con il direttore di gara Bergonzi che lo espelle senza alcuna esitazione: Catania in dieci uomini dal primo minuto di gara.

    L’episodio innesca un clima nervoso in campo, con il Catania che prova con grinta a reggere la forza d’urto del Napoli: gli ospiti, però, nonostante la superiorità numerica nella prima frazione di gioco non costruiscono grandi pericoli, pur stanziando nella metà campo rossoazzurra, dominando il possesso palla ma con poche accelerazioni. Una situazione quasi paradossale, considerando che la superiorità numerica sembra aver affievolito l’intensità di gioco e la cattiveria agonistica del Napoli, esaltando – di contro – la grinta degli etnei, che si rendono pericolosi con Bergessio al 39′, saltando due avversari e avvicinandosi pericolosamente alla porta di De Sanctis. Un minuto dopo, al 40′, altra palla-gol pericolosa costruita con perfetto cross di Lodi su cui Spolli non riesce a coordinarsi girando verso il secondo palo, con Bergessio che, da due passi, manca la deviazione decisiva verso la porta del Napoli. Al 43′ si rende pericoloso il Napoli su gran tiro da fuori di destro di Edinson Cavani, con il portiere Andujar attento a deviare in angolo un colpo molto insidioso. Il primo tempo termina, così, senza ulteriori emozioni, sul punteggio di 0-0.

    Catania-Napoli finisce con un pari a reti inviolate | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nel secondo tempo il Napoli prova a scuotersi, anche con l’ingresso in campo di Insigne, ed al 4′ Cavani subisce fallo sa Spolli al limite dell’area, con conseguente punizione calciata da Pandev che assume una traiettoria insidiosa, ma finisce fuori dalla porta etnea. Il Napoli continua a spingere ma in maniera sterile e poco produttiva per tutto il secondo tempo ed il “tema” della gara si svolge nella medesima modalità della prima frazione di gioco, con il Catania che si difende ordinatamente e non disdegna di affacciarsi in avanti, su azione di contropiede: al 41′ grande occasione per Gomez che s’invola verso la porta e trova la risposta di De Sanctis molto reattivo. Un minuto dopo, al 43′ della ripresa altra clamorosa occasione per il Catania con Gomez che dall’interno dell’area di rigore calcia sul secondo palo ma colpisce il palo esterno, nella circostanza che avrebbe potuto portare i padroni di casa al vantaggio, dopo una gara condotta in maniera stoica in difesa.

    La gara finisce, così, con il pareggio di 0-0, un risultato che assume significati completamente diversi per le due formazioni in campo: di una vittoria per il Catania che, in inferiorità numerica per 91 minuti, ha resistito con orgoglio agli attacchi azzurri, rendendosi anche pericoloso in alcune circostanze; di una sconfitta per il Napoli, che vede sfumare l’occasione di tenere il passo con la Juventus che si allontana, così, di due punti, in attesa dell’impegno di questa sera della Lazio.

    Le pagelle di Catania-Napoli:

    Legrottaglie 7.5 Come tutto il reparto difensivo catanese conduce una gara perfetta, di grinta ed attenzione, neutralizzando ogni possibile velleità offensiva del Napoli. Il migliore in campo

    Gomez 6.5 Pericoloso e guizzante, non realizza l’uno a zero soltanto per l’intervento di De Sanctis e perchè è il palo a fermarlo, ma l’avrebbe meritato

    Insigne 6 Il suo ingresso in campo nella ripresa ravviva il Napoli, ma non è sufficiente nella giornata “storta” del Napoli

    Cavani 5.5 Prova a rendersi pericoloso fin da subito, “procurandosi” l’espulsione di Alvarez che avrebbe potuto mettere il match in discesa, ma anche per lui il muro catanese è invalicabile e non celebra con gol le sue cento presenze con la maglia del Napoli

    Tabellino Catania-Napoli:

    Catania (4-3-3): Andujar 6.5, Alvarez (espulso al 2′) sv, Legrottaglie 7.5, Spolli 6.5, Marchese 6, Biagianti 6 (1′ st Izco), Lodi 6.5, Almiron 6 (29′ st Castro), Gomez 6.5, Bergessio 6, Barrientos 6 (22′ pt Bellusci). Allenatore: Rolando Maran

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6.5, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 5.5 (20′ st Vargas), Maggio 5.5 (38′ st Dossena), Dzemaili 5, Inler 5.5 (1′ st Insigne 6), Hamsik 6, Zuniga 6, Pandev 5.5, Cavani 5.5. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Video Catania-Napoli:

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  • Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Comincia oggi contro il Catania la seconda era di Zeman con la Roma: dopo 13 anni infatti il boemo torna sulla panchina romana e si dice pronto a puntare molto in alto. Dopo la vittoria di Juventus e Fiorentina nei due anticipi di ieri sera il club giallorosso vuole partire con il piede giusto per non perdere già punti rispetto alla nemica numero uno del tecnico: con la Juve infatti continuano i battibecchi e sarà quindi importante restare al passo fin da subito. Per questo Zeman vuole dai suoi ragazzi un match deciso già dal primo fischio: con Dodò indisponibile e Destro squalificato la Roma scenderà probabilmente in campo con un 4-3-3 sostenuto nei tre reparti da Balzaretti, De Rossi e Totti.

    Nonostante la nuova regola che vede possibile la presenza di 23 giocatori la rosa giallorossa sarà composta da soli 20 calciatori: il boemo ha infatti deciso di lasciare fuori Borriello, Tallo, Perrotta, Svedskauskas e Lucca, sempre più vicini all’addio, mentre ha deciso di dare una possibilità non da poco ai giovani Romagnoli, Lopez e Lamela, quest’ultimo in campo fin dal primo minuto di gioco. Quel che è certo è che per i ragazzi di Maran sarà una partita a dir poco difficile, contro una Roma importante e soprattutto in uno stadio che sarà gremito di tifosi giallorossi pronti a sostenere i propri beniamini all’esordio di questa nuova stagione.

    Balzaretti e Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non a caso Zeman nella conferenza stampa pre gara ha dichiarato di aspettarsi un tifo caloroso in quanto sono previsti 50 mila spettatori, spiegando di voler un gioco emozionante dai suoi giocatori in modo tale da far appassionare ancora di più i sempre presenti tifosi che si meritano divertimento e brividi. Dall’altra parte il tecnico del Catania Maran ha dichiarato di sapere di essere opposto ad una squadra ambiziosa come la Roma a cui porteranno rispetto ma ha anche giustamente precisato che scenderanno in campo per lottare e per stupire, esaltati dal fatto che si comincia una nuova stagione ed un nuovo campionato.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Roma-Catania
    Roma (4-3-3):
    Stekelenburg, Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti, Bradley, De Rossi, Pjanic, Lamela, Osvaldo, Totti.
    A disposizione: Lobont, Taddei, Romagnoli, Fiorenzi, Tachtsidis, Lopez, Bojan, Marquinho, Marquinhos. All. Zeman
    Catania (4-3-3): Andujar, Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Capuano, Biagianti, Lodi, Almiron, Barrientos, Bergessio, Gomez.
    A disposizione: Frison, Terracciano, Marchese, Spolli, Salifu, Castro, Llama, Ricchiuti, Sciacca, Antenucci, Doukara, Morimoto. All. Maran

  • Palermo – Catania 1-1, Miccoli salva i rosanero

    Palermo – Catania 1-1, Miccoli salva i rosanero

    Termina 1-1 l’attesissimo derby di Sicilia della 35^ giornata di Serie A.  Palermo Catania si affrontano a viso aperto senza pressioni di risultato. Rosanero a quota 41 punti ad un passo dalla matematica salvezza. Rossoazzurri a quota 46, oramai lontani da obiettivi europei.

    Non si registra il tutto esaurito allo Stadio Renzo Barbera, scenario insolito per il derby isolano. Bortolo Mutti, non rivoluziona la squadra affidandosi ai soliti undici. Montella recupera diversi infortunati e si affida al solito 4-3-3 con Gomez e Barrientos al sostegno dell’ unica punta Bergessio. Partono forte gli etnei, vicinissimi al goal dopo soli 40 secondi con un colpo di testa ravvicinato di Motta, a lato di poco. Il Palermo paga la mancanza di qualità tecnica in mezzo al campo; i rossoazzurri  mantengono il pallino del gioco rendendosi ancora pericolosi in due occasioni prima con Bergessio, poi con El Papu Gomez, ma in entrambe le occasioni Viviano risponde presente.

    Fabrizio Miccoli © Tullio M. Puglia Getty Images Sport

    Al 25′ primo episodio cruciale del match. Sciabolata in area di rigore Rosanero da parte di Gomez, sponda di testa di Barrientos e tapin vincente di Legrottaglie da zero metri, 1-0 ospite! Il Palermo prova ad aumentare il ritmo, ma la gabbia etnea funziona perfettamente e i padroni di casa appaiono in serie difficoltà. Ci prova Miccoli a ridosso della mezz’ ora, ma il suo tiro termina alto sulla traversa della porta difesa da Carrizo. La prima frazione termina qui, ottimo Catania, male il Palermo.

    La ripresa si apre con un colpo di scena. Altro Palermo, altro ritmo da parte dei padroni di casa, subito in goal con Miccoli al 47′. Scatto fulmineo dell’ attaccante salentino, sinistro a fil di palo e “palla in buca”, 1-1 e tutto da rifare per gli ospiti. Il Palermo cambia marcia e affonda il piede sull’ acceleratore , il Catania bada a difendersi e alle ripartenze. Il finale serve solo per sancire il pareggio tra le due squadre. Finisce così, Palermo Catania 1-1.  I rosanero agguantano quata 42 punti in classifica, il Catania consolida il record di punti in Serie A  volando a quota 47.

    Le Pagelle:

    PALERMO

    Viviano 6,5:  Tornato su grandi livelli, sventa le minacce etnee da ogni angolo possibile. Incolpevole sul goal di Legrottaglie. DI QUI NON SI PASSA

    Silvestre 7:  L’ex di turno, “il traditore”, per vederla in ottica rossoazzurra. Prestazione di grande livello. Trasmette sicurezza all’ intero reparto. MURAGLIA ARGENTINA

    Miccoli 7,5 : Il capitano non si arrende mai e ne da la prova anche nella partita più “sentita” dell’anno! Decisivo il suo goal per le definitive certezze salvezza dei rosanero. ETERNO

    CATANIA

    Motta 5,5 : Si divora il possibile vantaggio etneo dopo soli 40 secondi. Soffre gli inserimenti di Miccoli dalla sinistra. RIMANDATO

    Lodi 6: Solito geometra del centrocampo. Paga le rapide ripartenze dei rosanero, ma riesce comunque a cavarsela egregiamente. PIEDE CALDO

    Gomez 7: Scheggia impazzita nella difesa Palermitana. Non lo prendono mai. Salta l’uomo con estrema facilità. Unico neo la poca freddezza sotto porta. FURETTO

    PALERMO(4-3-1-2): Viviano 6,5, Munoz 6, Migliaccio 6, Silvestre 7, Mantovani 6, Barreto 5,5, Donati 5,5, Bertolo 5,5(Acquah 88’s.t.), Ilicic 5(Zahavi 85’s.t.), Miccoli 7,5, Hernandez 5(Budan 82’s.t.). A disp.: Tzorvas, Milanovic, Pisano,  Vazquez. All. Mutti

    CATANIA(4-3-3): Carrizo 6, Motta 5,5, Spolli 5,5, Legrottaglie 6,5, Marchese 6, Izco 6, Lodi 6, Almiron 6(Seymour 67’s.t. 6),  Gomez 7, Bergessio 5,5, Barrientos 6,5 (Llama 75’s.t.)(Catellani 78’s.t. 6). A disp.: Terracciano,  Bellusci, Ricchiuti, Lanzafame. All. Montella

    Palermo-Catania 1-1 highlights Goals 28/04/2012
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  • Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Oggi pomeriggio al Massimino si affrontano Catania Milan, match valido per la 30^ giornata di Serie A. Allegri pare intenzionato a fare un mini turnover in vista della sfida europea di martedì contro il Barcellona. Boateng dovrebbe partire dalla panchina, mentre Abate ha recuperato dallo stiramento ed è pronto a giocare titolare. I padroni di casa scendono in campo determinati ad accarezzare il sogno Europa League. I ragazzi di Montella son stati protagonisti di una stagione da record, e al momento occupano il settimo posto in classifica, a soli due punti dalla Roma di Luis Enrique. L’argentino Bergessio guiderà il tridente d’attacco etneo. Giornata speciale per Maxi Lopez, il grande ex della partita, che torna per la prima volta da avversario al Massimino.

    GARA DECISIVA – Il tecnico del Milan l’ha definito l’incontro cruciale per le sorti del campionato. Quando mancano 9 gare al termine della stagione, il vantaggio sulla Juventus è di 4 punti. Se i rossoneri riusciranno a mantenere inalterato il distacco sui bianconeri, apporrebbero un mattoncino fondamentale verso la conquista del titolo di campione d’Italia per il secondo anno di fila.

    NESTA RIPOSA – Nella lista dei 21 convocati per il match di Catania non figurano Nesta, Seedorf e Van Bommel. Non preoccupano le condizioni del difensore romano, tenuto a riposo precauzionale dopo il match di mercoledì scorso contro il Barca. Riposa anche Seedorf, titolare contro i blaugrana, mentre il connazionale Van Bommel potrebbe tornare di nuovo a disposizione per la sfida del Nou Camp in programma fra 4 giorni.

    BOATENG IN PANCA – I rossoneri scenderanno in campo con il consueto 4-3-1-2. In porta Abbiati. In difesa Bonera sostituisce Nesta, con Mexes al suo fianco. Con ogni probabilità Abate partirà sulla destra dal primo minuto, mentre Antonini verrà dirottata sulla corsia di sinistra. Solo panchina per Mesbah. A centrocampo confermato Massimo Ambrosini dopo l’ottima prova nella partita contro gli uomini di Guardiola. Ritorna tra i titolari l’ex giallorosso Aquilani, con Nocerino che completa il reparto dei centrocampisti. Prince Boateng, apparso non al meglio mercoledì,si accomoderà in panchina, al suo posto Allegri schiera Emanuelson. In attacco l’unico punto inamovibile è rappresentato da Zlatan Ibrahimovic. Dietro lo svedese la corsa a tre fra El Shaarawy, Maxi Lopez e Robinho è stata vinta dal brasiliano che necessita forse di minuti per recuperare la condizione in vista della Champions League.

    Curiosità Catania Milan sarà la prima di Stephan EL Shaarawy da giocatore del Milan a tutti gli effetti. Galliani e Preziosi da quanto svela Sky Sport hanno trovato l’accordo per la cessione a titolo definitivo per una cifra vicina ai 6 milioni di euro e l’intero cartellino di Merkel.

    stephan el shaarawy | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CINQUINA – Il Milan è alla caccia della vittoria numero 20 in campionato,e arriva da 4 successi consecutivi. L’ultima partita contro la Roma ha messo in evidenza lo strapotere dell’attaccante numero 11 rossonero, attuale capocannoniere del campionato con 22 reti in 23 presenze. Negli ultimi 4 incontri Ibra è andato a segno sette volte, con una media di quasi 2 gol a partita. Lo svedese si ripeterà anche al Massimino?

    OCCHIO A QUEI TRE – Il Catania è in striscia positiva da sette giornate, con 15 punti guadagnati, frutto di quattro vittorie e tre pareggi. Numeri alla mano, la squadra di Montella è al momento una delle più in forma. Il pericolo più grande per la difesa del Milan è rappresentato dal tridente offensivo composto dagli argentini Gomez, Bergessio e Barrientos, che con la loro velocità possono mettere in crisi la retroguardia rossonera. Nel 4-3-3 dell’ex aeroplanino di Samp e Roma, a centrocampo troviamo Lodi, Almiron e Izco. In difesa invece torna Motta nel ruolo di terzino destro, con Marchese sul lato opposto. La coppia di centrali difensiva è composta dall’ex Legrottaglie e Spolli, mentre tra i pali ci sarà Carrizo. Una curiosità: nell’undici titolare anti-Milan, Montella schiera sette argentini e quattro italiani.

    PRECEDENTI – Le ultime sfide fra le due formazioni al Massimino sorridono ai rossoneri. L’anno scorso i ragazzi di Allegri superarono l’ostacolo etneo con un sofferto 2-0, di Robinho e Ibra le reti che decisero l’incontro a favore del Diavolo. Nella passata stagione, quando sulla panchina del Milan sedeva Leonardo, i rossoneri espugnarono con lo stesso punteggio di 2-0 i padroni di casa. Identico risultato anche nell’ultimo anno di Ancelotti, con il Milan che passò 2-0 sul campo del Catania grazie alle reti di Inzaghi e Kaka. In totale le due squadre si sono affrontate 14 volte. Il bilancio è a favore dei rossoneri, che hanno conquistato 6 vittorie, 6 pareggi e perso soltanto in due occasioni. L’ultimo successo del Catania al Cibali contro il Milan risale al 1963. Montella riuscirà a sfatare un tabù che prosegue da mezzo secolo?

    Catania Milan, probabili formazioni.

    Catania (4-3-3): Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Lodi, Almiron, Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Capuano, Seymour, Llama, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Montella

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Aquilani, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso, Boateng, Maxi Lopez, Robinho. Allenatore: Allegri

  • Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    La gara fra Catania e Lazio, alla vigilia, era un importante banco di prova per i biancocelesti, proiettati brillantemente, finora, in zona Champions League: la Lazio di Reja, però, ha fallito la seconda partita consecutiva, con una sconfitta che ha evidenziato stanchezza fisica e confusione mentale, difetto di personalità ed eccessivo nervosismo. Il Catania di Montella, invece, vola in zona Europa League, avendo ormai superato la “quota salvezza”, approdando a 41 punti, al settimo posto in classifica, in coabitazione con Roma ed Inter. Un grande risultato per gli uomini di Montella, che hanno confermato ancora una volta grande spirito di gruppo e determinazione, riuscendo a capitalizzare alla perfezione la rete di vantaggio realizzata da Legrottaglie, al suo quarto centro stagionale, rivelatosi uno dei migliori in campoin assoluto.

    Le Pagelle della gara:

    Catania:

    Carrizo 6.5 Sul finire del primo tempo compie un vero e proprio miracolo su Mauri, anche se comunque l’arbitro Romeo aveva annullato già per fuorigioco: lui, comunque, c’erae per il resto della gara si mostra sicuro ed attento

    Bellusci 6.5 Ottima gara, crescendo soprattutto nella ripresa, quando riesce a prendere perfettamente le misure a Candreva

    Legrottaglie 7.5 Gara perfetta, senza alcuna sbavatura: autorevole al centro della difesa, chiude benissimo in ogni situazione, neutralizzando ogni pericolo proveniente da un attaccante di peso come Klose. All’ 80′ si avventura in area laziale sul calcio d’angolo battuto da Lodi, e riesce a colpire perfettamente di controbalzo, infilando alle spalle di Marchetti il suo quarto centro stagionale, mostrando ancora una volta un eccezionale senso del gol.

    Spolli 7 Anche lui molto sicuro, senza sbavature ed incetezze anche se la gara viene macchiata da un cartellino giallo rimediato

    Marchese 6 Nel primo tempo si propone con qualche buona iniziativa sulla fascia, poi si limita a presidiare la zona, portando a termine una gara comunque positiva

    Izco 6 Solita grinta, buona determinazione: poca precisione a volte, ma la sua generosità compensa

    Lodi 6.5 Uno come lui è sempre nel cuore del gioco: è suo l’assist su corner che vale la rete di Legrottaglie, è suo l’autopalo che nel finale rischia di regalare il pareggio alla Lazio: nel complesso, però, la sua gara è positiva

    Almiron 6.5 Il suo ritorno dà una spinta in più al tasso qualitativo del centrocampo etneo: potrebbe sbloccare il risultato al 35′, ma non trova il tempo giusto per il tiro con Marchetti battuto. Comunque, gara di spessore

    Vincenzo Montella | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Gomez 6 Spinge, si invola, dribbla e mette in difficoltà Scaloni, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala, soprattutto per intensità

    Bergessio 7 Ottima prestazione, di grade brio: si rende pericoloso soprattutto su colpo di testa in anticipo su Dias

    Barrientos 6.5 In partita, nel vivo del gioco: la sua luce regala un assit eccezionale ad Almiron che, però, non viene sfruttato a dovere. Viene sostituto per un acciacco verso la metà del secondo tempo

    Lazio:

    Marchetti 6 Non sempre perfetto, si lascia superare in alcune situazioni, in particolare in occasione dell’iniziativa di Almiron: incolpevole sulla rete di Legrottaglie

    Scaloni 5 Soffre troppo le iniziative degli etnei che passano nella sua zona di competenza ed, in particolare, i dribbling di Gomez

    Biava 5.5 La difesa laziale non è impeccabile ma è sua la distrazione principale sul gol realizzato da Legrottaglie, nonostante i meriti del difensore catanese

    Dias 6 Una buona prestazione, con lucidità e determinazione

    Radu 6 Gioca con buona intensità e grinta, nel complesso una gara sufficiente

    Brocchi 5 Si nota soprattutto una difficoltà fisica da parte sua, non riuscendo a mostrare la solita intensità

    Ledesma 6 Non brilla particolarmente, ma la sua prestazione non è negativa

    Candreva 6 Inizia bene la gara, ma non riesce a profondere la stessa intensità fino alla fine: viene sostituito nel finale da Kozak

    Hernanes 4.5 Il peggiore dei suoi, spento e mai in partita

    Mauri 5.5 Una buona iniziativa sul finale del primo tempo, anche se era in fuorigioco, poi rimane a galla, ma non brilla

    Klose 4.5 Neutralizzato dalla difesa etnea, non è mai pericoloso

    HIGHLIGHTS CATANIA – LAZIO 1-0

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  • Catania – Lazio 1-0, l’aeroplanino vola

    Catania – Lazio 1-0, l’aeroplanino vola

    Catania Lazio era il derby personale di Vincenzo Montella, bomber della Roma per lunghi anni, contro la Lazio di Edi Reja, reduce da una sconfitta con il Bologna nel post- vittoria contro i giallorossi romanisti nel secondo derby stagionale conquistato. L’aeroplanino ha “vendicato” la sua Roma, con una vittoria pesante quanto fondamentale ottenuta dal suo Catania, che compie ancora un passo in avanti in direzione salvezza, superando “quota 40”, ossia la quota tranquillità. Una gara che appariva destinata allo 0 a 0 ma che, invece, con grande pragmaticità e concretezza, il Catania ha saputo condurre in porto, sfruttando l’episodio decisivo della zampata di Nicola Legrottaglie.

    Un risultato importante, dunque, maturato grazie alla rete messa a segno dall’ex centrale di Juventus e Milan, difensore con il vizio del gol, al suo quarto centro stagionale: i rossoazzurri etnei, poi, hanno saputo difendere egregiamente la rete del vantaggio, non rinunciando a creare ancora qualche pericolo all’indirizzo della porta difesa da Marchetti.

    Il Catania di Montella, d’altronde, aveva iniziato la gara ad altissimo ritmo, creando un’azione pericolosa al 12′ con Gomez che prova il colpo di testa; al 35′, poi, altra occasionissima Catania, con Almiron che si invola in area laziale e giunge a tu per tu con Marchetti, riuscendo anche a superarlo, ma poi si trascina la palla fuori dal campo, perdendo l’attimo giusto per mettere la palla in rete.

    Nicola Legrottaglie | © Maurizio Lagana/Getty Images

    La Lazio cresce sul finire della prima frazione di gioco, con un pericolo creato da Dias con colpo di testa, anche se la posizione del laziale era già stata giudicata irregolare dal direttore di gara Romeo. La ripresa si apre con altri pericoli di marca Laziale, con il tiro di Hernanes neutralizzato da Carrizo, e poi con l’iniziativa di Klose lanciato da Ledesma, e poi ancora Klose al minuto 71 che non riesce a sfruttare la situazione creata, nonostante l’uscita di Carrizo. All’ 80′, poi, giunge la svolta della gara, con il tiro di Nicola Legrottaglie che sbuca alle spalle di un distratto Biava e realizza di piattone destro, di controbalzo, l’ 1 a 0 sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi.

    Nonostante la gara sembra indirizzata ad un successo dei catanesi, all’ 89′ giunge un clamoroso brivido per la squadra di Montella, con Lodi che sfiora l’autogol di testa, colpendo il palo sugli sviluppi di un cross del laziale Mauri. La Lazio si innervoscisce, ma non riesce più a creare pericoli neppure nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro, solo molta confusione e nervosismo, con il tecnico Edi Reja che rimedia anche un’espulsione per proteste nei confronti del direttore di gara.

    La gara termina, così, con l’ 1 a 0 dei catanesi, che salgono a 41 punti, al pari di Roma (con una gara in meno, ndr) ed Inter  al settimo posto in classifica e, dunque, a pieno diritto in zona Europa League, laddove ad inizio stagione sembrava assolutamente un’ utopia potersi trovare a questo punto della stagione. La Lazio, invece, dopo la seconda sconfitta consecutiva ha fallito la prova di maturità, ossia quel salto di qualità che chiedeva Reja per poter compiere un balzo importante in chiave lotta Champions League, mostrandosi troppo spenta e sottotono, sia nella testa che nelle gambe.