Tag: nicola belmonte

  • Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Arrivano puntuali i deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del secondo processo sportivo del Calcioscommesse. E come da più parti preventivato alla vigilia tra questi c’è anche il tecnico della Juventus Antonio Conte, il quale tuttavia dovrebbe evitare la lunga squalifica che temevano i tifosi bianconeri. Lo stesso infatti è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, e non per illecito sportivo. Una differenza importantissima, considerato che l’omessa denuncia porta con sé pene ben più lievi rispetto all’illecito.

    In soldoni Conte rischia una squalifica dai 6 ai 12 mesi. Trainer bianconero che dovrà a questo punto presenziare davanti alla Commissione disciplinare il 2 agosto a Roma. Omessa denuncia anche per il vice di Conte, Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Cristian Stellini, il preparatore dei portieri Marco Savorani e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Male è andata invece ad un altro juventino, Leonardo Bonucci, il quale è stato indagato per illecito sportivo, e con lui anche Daniele Portanova, Alessandro Parisi, Nicola Belmonte, Andrea e Salvatore Masiello.

    L’accusa nei loro confronti è quella di avere, in concorso tra di loro e con altri soggetti non tesserati e attualmente da identificare, posto in essere “atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara Udinese-Bari del 9 maggio 2010, in funzione di un over con pareggio tra le due squadre, con l’aggravante dell’effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale”. I giocatori indagati per illecito militavano tutti tra le fila dei pugliesi e rischiano tutti uno stop di tre anni oltre ad un’ammenda di almeno 50 mila euro. Con riferimento a quella partita è stato deferito anche Simone Pepe, all’epoca dei fatti giocatore dell’Udinese e attualmente alla Juventus: per lui l’accusa, come nel caso di Conte, è di omessa denuncia nei confronti della Procura federale. Per lui dunque pericolo squalifica si, ma di massimo sei mesi.

    Discorso identico, ovvero omessa denuncia, per Marco Di Vaio in riferimento alla gara Bologna-Bari del 22 maggio 2010. Come società rischiano, e parecchio, Lecce e Grosseto: sono indagate per responsabilità diretta e di conseguenza potrebbero essere retrocesse in Lega Pro. Il Siena invece rischia una penalizzazione per responsabilità oggettiva, stessa accusa mossa in Serie A a Udinese, Bologna, Sampdoria e Torino, coinvolte per via di fatti relativi ai propri tesserati. Tra queste però solo i friulani sembrano certi di non incorrere in penalizzazioni. Nelle altre categorie deferite per responsabilità oggettiva AlbinoLeffe, Ancona, Bari, Novara, Portogruaro e Varese, che militano in divisioni inferiori. Prosciolto, invece, il Pescara e il suo presidente Daniele Sebastiani, con riferimento alla gara contro l’Albinoleffe del febbraio 2011.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Questo l’elenco dei deferimenti:
    Società: Lecce e Grosseto per responsabilità diretta, Udinese, Bari, Bologna, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe per responsabilità oggettiva.
    Tesserati: Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte, Alessandro Parisi, Leonardo Bonucci, Antonio Bellavista, Stefano Guberti, Marco Rossi (Ex Bari), Filippo Carobbio, Daniele Padelli, Cristian Stellini (Ex Vice-Allenatore Siena), Giuseppe Vives, Pierandrea Semeraro (Presidente Lecce), Piero Camilli (Presidente Grosseto), Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Cristian Bertani, Davide Drascek, Mavillo Gheller, Marcelo Larrondo, Roberto Vitiello, Alessandro Pellicori, Emanuele Pesoli, Ruben Garlini, Davide Bombardini, Dario Passoni, Luigi Sala, Mirko Poloni, Fernando Coppola, Claudio Terzi per illecito sportivo; Simone Pepe, Guido Angelozzi (Ex Ds Bari), Simone Bentivoglio, Angelo Da Costa Junior, Antonio Conte (Ex-Allenatore Siena), Angelo Alessio (Ex-Vice Allenatore Siena), Marco Savorani (Ex-Allenatore Portieri Siena), Giorgio D’Urbano (Ex-Preparatore Atletico Siena) per omessa denuncia; Marco Esposito per violazione art. 1 lealtà sportiva.

  • Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Preannunciati con largo anticipo da oltre un mese, sono puntualmente arrivati. Nuovo terremoto nello scandalo calcioscommesse, arresti eseguiti questa notte per ordine della Procura di Bari. Fra questi anche quello dell’ex calciatore del Bari Andrea Masiello, ora all’Atalanta. Restano indagati altri nove giocatori. Eccetto Daniele Portanova (difensore centrale del Bologna ndr), sono tutti ex biancorossi: Alessandro Parisi (Torino), Simone Bentivoglio (Sampdoria), Marco Rossi (Cesena), Marco Esposito (Pisa), Abdelkader Ghezzal (Levante, in prestito dal Bari), Nicola Belmonte (Siena), Antonio Bellavista (ritiratosi nel 2009).

    Gli inquirenti indagano sugli ultimi nove match del Bari della scorsa stagione (2010-2011), che ha visto la squadra pugliese retrocedere in Serie B. In particolare le partite finite sotto la lente d’ingrandimento sono Palermo Bari (quella del famoso rigore di Miccoli che fece saltare la scommessa), Bologna Bari (conclusasi con una sorprendente vittoria degli ospiti per 4-0), Bari Chievo, Bari Sampdoria e sopratutto Bari Lecce. Quest’ultima gara infatti permise agli uomini dell’ex allenatore giallorosso De Canio di centrare la permanenza in Serie A, vincendo il derby di Puglia per 2-0 al San Nicola di Bari. Infine nel registro degli inquirenti è finita anche una partita della stagione 2009-2010, Udinese Bari del 9 maggio terminata con uno scoppiettante 3-3.

    andrea masiello | © Paolo Bruno/Getty Images

    Oltre ad Andrea Masiello, già arrestato, e agli altri ex giocatori del Bari, la Procura del capoluogo pugliese sta stringendo il cerchio sui restanti 20 indagati. Tra questi spicca il nome di Andrea Iacovelli, l’infermiere barese che secondo gli inquirenti faceva da tramite fra gli stessi giocatori del Bari e l’organizzazione mafiosa che scommetteva illegalmente. Risultano indagati anche tre ristoratori della zona (Nico de Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli), e amici degli ex calciatori biancorossi (Arianna Pinto, Fabio Giacobbe, Giovanni Carella, Armand Caca e Victor Kondic).

    Ulteriori informazioni verranno rilasciate in tarda mattinata da Antonio Laudati, procuratore capo della Repubblica barese, durante la conferenza stampa fissata per le ore 12.

  • Calcioscommesse, Gervasoni inguaia Bari e Lecce, 9 giocatori indagati

    Calcioscommesse, Gervasoni inguaia Bari e Lecce, 9 giocatori indagati

    Lo scandalo calcioscommesse vive oggi una nuova puntata. Secondo quanto emerso dall’ultimo interrogatorio del “pentito” Carlo Gervasoni, risulterebbero sul registro degli indagati nove calciatori che l’anno scorso militavano in Serie A con le maglie di Bari e Lecce. Le carte sono state indirizzate al procuratore di Bari e alla Figc. Le due squadre rischiano fino a una penalizzazione di 8 punti, ma non è da escludere anche una retrocessione da parte dei due club.

    carlo gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    L’ex difensore del Bari Gervasoni nell’interrogatorio effettuato il 27 dicembre scorso ha rilasciato pesanti dichiarazioni contro la sua ex squadra e il Lecce. Le parole del “pentito” hanno trovato riscontro in alcuni accertamenti della Procura di Cremona, che ha deciso quindi di iscrivere nelle carte degli indagati i nomi dei calciatori fatti da Gervasoni. Sono sei i giocatori che militavano nello scorso campionato tra le fila del Bari su cui è finita la scure degli investigatori: i difensori Andrea Masiello, Nicola Belmonte, Marco Rossi, Alessandro Parisi, il centrocampista Simone Bentivoglio e l’estremo difensore Daniele Padelli. Le partite tirate in ballo da Gervasoni, riguardo le quali sarebbero anche arrivati i primi riscontri da parte della Procura di Cremona, sono Palermo-Bari, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria, ma anche le trasferte a Parma e Bologna.

    A Lecce la situazione non è migliore. I match sotto osservazione sono Genoa-Lecce, Lecce-Lazio e Inter-Lecce. I calciatori iscritti nel registro degli indagati sono l’attaccante Corvia, accusato di aver intrattenuto rapporti con Paoloni e il gruppo degli zingari, e i portieri Benussi e Rosati. Resta da chiarire anche la posizione del difensore giallorosso Ferrario, il quale si sarebbe rifiutato di partecipare alla combine ma non ha denunciato il fatto come il suo collega Simone Farina.

    Sarà il procuratore della Figc Stefano Palazzi a decidere quali azioni intraprendere nei confronti dei singoli giocatori e delle due squadre coinvolte. Qualora fosse appurata la responsabilità oggettiva di Bari e Lecce, quest’ultime rischierebbero una forte penalizzazione in classifica (fino a 8 punti), o addirittura la retrocessione in una serie inferiore rispetto a quella dove attualmente i due club stanno giocando.