La prima scuderia del prossimo campionato di Formula 1 a presentarsi è la Force India che avrà in Sergio Perez e Nico Hulkenberg i piloti di punta.
La VJM07 con motore Mercedes sfoggia una nuova livrea in nero, arancione e verde ma le novità sono altre, come ha spiegato il direttore tecnico Andrew Green durante la presentazione:
“Quasi ogni singolo pezzo è figlio di un nuovo design, dall’ala anteriore destra al diffusore. La nascita della VJM07 è riconducibile alla macchina del 2013 ma abbiamo dovuto ottenere gli stessi risultati in un modo leggermente diverso”.
E proprio sul’applicazione delle nuove norme diramate dalla F.I.A. interviene il principal manager della scuderia, Vijay Malya che raccoglie la nuova sfida per la Force India:
“Le nuove regole hanno rappresentato una sfida enorme, ma sono molto orgoglioso dell’approccio e della direzione presi. Sarà affascinante vedere come le diverse scuderie hanno interpretato le norme anche se in questo momento è impossibile prevedere chi ha fatto il miglior lavoro”.
Nuova livrea Force India VJM07
Per la Force India i test inizieranno la settimana prossima, presso il circuito di Jerez, impianto scelto dalla maggior parte dei team per provare le monoposto per la sua completezza. Infatti rappresenta un buon combinato per testare aerodinamicità e velocità, telaio e motore.
La Force India è stata la prima a mostrarsi al pubblico, ma in settimana ci saranno le presentazioni delle altre monoposto, alcune direttamente in pista, altre con il consueto gala a cominciare da domani con la McLaren del nuovo corso targato Ron Dennis. Ecco l’elenco:
24 gennaio 2014 – McLaren (online, ore 12:00)
25 gennaio 2014 – Ferrari (ore 14:30)
26 gennaio 2014 – Sauber (online)
27 gennaio 2014 – Toro Rosso (Jerez)
28 gennaio 2014 – Red Bull (Jerez, in pista)
28 gennaio 2014 – Mercedes (Jerez, in pista)
28 gennaio 2014 – Caterham (Jerez)
Per Marussia, Williams e Lotus, che non parteciperà alla prima sessione di test, non è ancora stata stabilita una data al momento.
Come previsto alla vigilia il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1, è stato teatro di una gara caotica che al termine dei suoi 71 giri ha regalato infinite emozioni e tantissimi colpi di scena. Cosi come nel 2007 e nel 2008 il Mondiale ha dovuto attendere fino all’ultima curva del GP per capire chi sarebbe stato il campione del mondo di questo avvincentissimo campionato, che al termine della corsa ha visto trionfare per il terzo anno consecutivo Sebastian Vettel, campione del mondo per la terza volta in carriera.
Al tedesco è bastata la sesta posizione finale per aggiudicarsi l’iride al termine di una gara in cui ancora una volta è stata protagonista assoluta la pioggia caduta ad intermittenza durante il GP e che ha tenuto tutti gli addetti ai lavori in un clima di incertezza fino alla fine. Ma il pilota di Hoppenheim ha dovuto faticare tantissimo per portarsi a casa il suo terzo titolo, perchè le circostanze oggi sembravano andare tutte a suo sfavore. A partire già dal via quando alla curva 4 è stato speronato da Bruno Senna che lo ha mandato in testacoda e lo ha costretto in una rimonta furiosa dll’ultimo posto con una vettura parzialmente danneggiata nella parte sinistra in zona degli scarichi. A complicare tutto anche un problema nelle comunicazioni con i box e infine, mentre la gara pareva assestarsi, il nuovo arrivo della pioggia nel finale che ha costretto Vettel a compiere una doppia sosta per rimontare pneumatici intermedi dopo aver montato gomme morbide qualche giro prima. Ma tutto ciò non è servito a fermare la cavalcata trionafale del tedesco che grazie al sorpasso su Michael Schumacher nel finale, quasi come un passaggio di consegne, ha tagliato il traguardo in sesta posizione e ha chiuso con un vantaggio di 3 punti su Fernando Alonso.
Bravo anche lo spagnolo, insieme a Vettel indiscusso protagonista di questo Mondiale, che ce l’ha messa veramente tutta per mettere sotto pressione il campione della Red Bull traendo dal suo potenziale il 120%. L’ultima gara di Interlagos ha rispecchiato pienamente l’andamento di questo Mondiale in cui il talento dell’asturiano non è bastato per contrastare lo strapotere tecnico della Red Bull e a dire il vero il risultato finale è molto frutto di circostanze favorevoli che hanno portato in alto in classifica la Rossa. Come l’incidente che ha messo fuori causa Lewis Hamilton speronato da Nico Hulkenberg al giro 51 mentre viaggiava meritatamente in prima posizione. Il tedesco nel tentativo di superarlo è scivolato sull’umido centrando la sospensione anteriore sinistra della McLaren numero 4, meritandosi un drive-thtought inflittogli dalla commissione di gara. L’inglese, costretto al ritiro, sperava invece in un epilogo decisamente migliore alla sua ultima gara in McLaren.
Ci ha pensato comunque il suo compagno di squadra Jenson Button a regalare la vittoria al team di Woking, l’ultima di questo campionato, gestendo al meglio con la sua solita capacità i 71 giri di questa pazza gara. Per la Freccia d’Argento resterà questa la stagione dei rimpianti considerando che insieme alla Red Bull è stata la scuderia che ha ottenuto il maggior numero di vittorie ma ha pagato troppo l’inaffidabilità della MP4-27 che in troppe occasioni non è arrivata al traguardo.
Assieme a Button è ad Alonso è finito sul podio anchel’idolo di casa Felipe Massa che grazie anche all’apporto del pubblico è riuscito a chiudere in terza posizione. Il brasiliano però aveva alla sua portata anche la seconda posizione nella gara di casa ma ha dovuto cedere la posizione al compagno di squadra per favorirlo nella lotta al titolo. La Ferrari anche grazie al paulista è riuscita comunque ad ottenere la seconda posizione nel campionato costruttori ai danni della McLaren e potrà usufruire di maggiori introiti per la prossima stagione.
Quarto posto alle spalle delle due Ferrari per Mark Webber in una gara in cui l’australiano non ha di certo brillato ma è comunque riuscito a portare a termine il suo compitino. Quinto, dopo la penalità, Hulkenberg che ha anche comandato per lunghi tratti la gara con autorevolezza. Hanno chiuso a punti anche Micheal Schumacher, settimo all’ultima gara della carriera, davanti alla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Nono Kamui Kobayashi che con questo risultato ha dato l’addio alla Sauber e Kimi Raikkonen ha chiuso la top-ten in decima posizione e ha conservato il terzo posto nel Mondiale su Hamilton.
Sebastian Vettel in pole nel Gran Premio degli Stati Uniti, penultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Il campione del mondo dopo aver ottenuto i migliori tempi in tutte e tre le sessioni di prove libere si è ripetuto in qualifica facendo sua la sesta pole position stagionale, 36esima della carriera dando così un chiaro segnale al campionato e alla lotta al titolo Mondiale. Che intende mantenere all’interno del box Red Bull.
Il tedesco ha ottenuto la migliore prestazione grazie al tempo di 1:35.657, tempo inavvicinabile per tutti tranne che per Lewis Hamilton, con il quale ha dato vita ad un duello emozionante sul filo dei millesimi. L’inglese inaspettatamente ha tenuto alla grande il passo di Vettel ed è stato l’unico assieme al tedesco a scendere sotto il muro del minuto e 35, ma ha ha dovuto rinunciare alla pole per soli 109 millesimi di secondo accontentandosi di piazzare la sua McLaren tra le due Red Bull.
Mark Webber infatti è stato relegato in terza posizione ma non ha mai dato l’impressione di poter impensierire i primi due che oggi hanno praticamente fatto un altro sport. Così l’australiano si è dovuto accontentare della terza posizione e sarà affiancato in seconda fila da Kimi Raikkonen che comunque in qualifica ha ottenuto il quinto tempo. Il finlandese beneficerà dell’arretramento del compagno di squadra Romain Grosjean che dalla quarta posizione sarà arretrato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Grande la prestazione delle due Lotus che anche qui ad Austin hanno dimostrato di essere competitive.
Così come grande è stata la prestazione di Michael Schumacher che con un guizzo è riuscito ad agguantare la sesta posizione, galavanizzato forse dalla possibilità domani di poter raggiungere un altro record, quello del pilota con il maggior numero di chilometri percorsi in carriera che attualmente spetta a Rubens Barrichello, e per farlo gli basterà compiere soltanto due giri. La prestazione del kaiser ottiene maggiore risalto considerando il fatto di aver tenuto dietro le due Ferrari, che hanno effettuato una qualifica davvero disastrosa.
Felipe Massa, che per la prima volta in stagione ha battuto il compagno di squadra Fernando Alonso, ha chiuso in settima posizione mentre lo spagnolo partirà in nona posizione, soltanto grazie alla penalità che dovrà scontare Grosjean che partirà alle sue spalle. Pesanti i distacchi dalla vetta, un secondo e quattro il brasiliano, un secondo e nove l’asturiano, ma soprattutto sono tantissimi i problemi sulla F2012, a partire dagli aggiornamenti portati per questo GP che non sembrano migliorare le prestazioni della Rossa, e a finire con il solito problema nel portare a temperatura gli pneumatici, problema che da tanti anni la Ferrari si porta dietro. Nell’ultima qualifica, per sopperire a questo problema, sulle vetture di Maranello sono state montate delle gomme medie già utilizzate nel tentativo di portare gli pneumatici prima in temperatura, mossa che però non ha pagato e che anzi ha relegato ancora più indietro la Ferrari rispetto alle ultime uscite.
Tra le due Rosse si è piazzata la Force India di Nico Hulkenberg mentre in decima posizione troviamo Pastor Maldonando che ha chiuso la top-ten con oltre due secondi di distacco. Delusione per Jenson Button che non è riuscito ad entrare nell’ultima qualifica per un problema all’acceleratore. Partirà alle spalle della seconda Williams di Bruno Senna. Soltanto 17esimo Nico Rosberg.
Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio della Corea sul circuito di Yeongam, 16esima gara della stagione di Formula 1. Il quint’ultimo appuntamento del Mondiale ha segnato una tappa importante, cioè il sorpasso del campione tedesco ai danni di Fernando Alonso, che nulla ha potuto contro lo strapotere della Red Bull e si è dovuto accontentare soltanto della terza posizione alle spalle delle due lattine volanti, risultato che non gli ha permesso di mantenere la leadership del Mondiale che ora è nelle mani di Vettel per sei punti di vantaggio.
Troppo netto il dominio della scuderia anglo-austriaca che ha messo il suo alfiere preferito nelle condizioni di vincere le ultime tre gare della stagione, a Singapore, a Suzuka una settimana fa e ora qui in Corea, 25esima vittoria della carriera, chiudendo un trittico di gare orientali in maniera perfetta balzando in vetta alla classifica piloti e mantenendo alla grande la testa della classifica costruttori.
Vettel è scattato alla grande sin dalla partenza andando ad insidiare la posizone del compagno di squadra strappandogliela qualche curva più tardi senza troppi problemi. E la gara in fin dei conti è finita in quel momento perchè nessuno poi è stato in grado di impensierire minimamente il campione del mondo che ha dominato la gara sino alla fine dei 55 giri.
Alle sue spalle Mark Webber ha svolto in pieno il suo lavoro, proteggendo il compagno di squadra da eventuali attacchi degli avversari che però in realtà non sono mai arrivati. Troppo superiore questa Red Bull nonostante una Ferrari comunque in crescita rispetto a Suzuka che piazza Fernando Alonso e Felipe Massa in terza e quarta posizione.
Lo spagnolo ha fatto il massimo centrando almeno il podio, obiettivo minimo del GP, scavalcando con un bel sorpasso alla partenza la McLaren di Lewis Hamilton e ha provato a tenere il passo dei rivali. Senza nessun risultato perchè mentre Vettel scappava Webber si preoccupava di controllare la situazione rischiando qualcosina soltanto in prossimità del secondo e ultimo pit-stop in cui l’asturiano ha provato ad avvicinarsi sfruttando un leggero calo delle coperture Pirelli sulla Red Bull dell’australiano. Dopo la sosta invece le posizioni si sono congelate “ritornando alla normalità”, e anzi Massa nel suo ultimo stint ha provato ad avvicinarsi seriamente al compagno di squadra, di ben mezzo secondo più lento di lui.
Dal box Rosso però è arrivato l’invito al brasiliano di rallentare e mantenere la posizione per permettere ad Alonso di guadagnare punticini importanti da sfruttare in caso di debacle degli avversari, che in questo momento francamente è impossibile da pensare. La ritrovata competitività di Massa è stato un buon segnale comunque per la casa di Maranello, in quanto gli ha permesso di scavalcare provvisoriamente la McLaren al secondo posto della classifica costruttori, unica consolazione per il team in un week-end non proprio positivo.
Va molto peggio appunto alla McLaren che è uscita con le ossa rotte dal week-end coreano. Jenson Button dopo una qualifica a dir poco disastrosa è stato costretto ad abbandonare la corsa dopo un centinaio di metri per essere stato coinvolto in una carambola innescata da Kamui Kobayashi al via. Il giapponese, reduce dagli entusuasmi del terzo posto nella sua Suzuka, ha centrato la Mercedes di Nico Rosberg ed è poi finito sulla vettura del pilota inglese danneggiandogli la sospensione anteriore e costringendolo al ritiro immediato.
Per Hamilton invece una gara senza acuti chiusa con un anonima decima posizione. L’anglo-caraibico dopo essere stato scavalcato al via da Alonso ha fatto fatica a tenere il ritmo dei primi accusando un consumo anomalo degli pneumatici che lo ha costretto ad effettuare addirittura tre soste. Ha poi dovuto subire il sorpasso di Massa, comunque uno dei piloti più veloci in pista, e alla fine nel tentativo di attaccare Jean-Eric Vergne in nona posizione ha raccolto un pezzo di erba sintetica staccatosi da bordo pista che si è incastrato sotto la vettura provocandogli disturbi aerodinamici.
Davvero disastrosa questa ultima parte di stagione per il team di Woking che sta cancellando quanto di buono aveva fatto sino al GP d’Italia a Monza, arrivando a perdere la seconda posizione nei costruttori in favore della Ferrari. In più c’è la rottura definitiva tra Hamilton e il team che sta indicendo la squadra ormai fuori dalla lotta al titolo a pensare già alla stagione 2013.
Decisamente meglio della McLaren la Lotus, che ha rialzato la testa dopo il brutto GP del Giappone la scorsa settimana. Alle spalle dei migliori quattro si è piazzato Kimi Raikkonen che ha chiuso quinto sfruttando i nuovi aggiornamenti adottati sulla E20. L’altra Lotus di Romain Grosjean è giunta in settima posizione penalizzata dal bel duello a tre con Hamilton e Nico Hulkenberg. Il francese ha tentato l’attacco all’inglese ma è stato costretto ad allargare la curva per evitare il contatto, consentendo al tedesco di balzargli davanti che ha poi mantenuto la posizione fino alla fine.
Positiva anche la gara delle due Toro Rosso, entrambe a punti e nella top-ten con Vergne e Daniel Ricciardo. Non pervenute ancora una volta le Mercedes con Rosberg molto sfortunato e ritirato al via per il contatto con Kobayashi e Button, mentre Michael Schumacher di certo non può appellarsi alla sfortuna. Il tedesco come sempre ha provato in tutti i modi a difendere con le unghie e con i denti la sua posizione ma la W03 non è parsa mai in grado di lottare con le vetture rivali. Alla fine è arrivato soltanto un 13esimo posto ad una vita dai primi, davanti alle due Williams di Pastor Maldonado e Bruno Senna.
Seconda pole position consecutiva per la Red Bull. Dopo Suzuka anche a Yeongam, che domani ospiterà il Gran Premio della Corea, le due lattine si sono piazzate davanti a tutti, ma la pole questa volta è andata a Mark Webber che ha beffato il suo compagno di squadra Sebastian Vettel per soli 74 millesimi. L’australiano ha strappato la prima posizione al tedesco proprio al suo ultimo tentativo firmando il giro più veloce in 1:37.242 che gli è valso la seconda pole position stagionale anche se quella di Montecarlo era stata ottenuta da Michael Schumacher, poi arretrato nello schieramento.
Dominio Red Bull quindi con Vettel in seconda posizione, un pò a sorpresa visto che il tedesco nonostante sia entrato in pista per ultimo nella Q3 non è riuscito a migliorare il suo tempo. Questo cambia ben poco nelle gerarchie di gara che vede una Red Bull superiore a tutte le altre e nettamente favorita per la vittoria, con Webber che potrebbe proteggere Vettel dagli attacchi degli avversari anche se all’interno del team negano categoricamente che ci possano essere degli ordini di scuderia.
L’occasione per il campione del mondo di portarsi avanti nel Mondiale è ghiotta tanto che in terza posizione, a proteggerlo dagli attacchi di Fernando Alonso, c’è un alleato insospettabile, Lewis Hamilton, che con la McLaren aprirà la seconda fila in terza posizione. L’inglese, staccato di due decimi, scatterà proprio davanti allo spagnolo, beffato di soli 7 centesimi dal pilota anglo-caraibico. Al pilota della Ferrari resta la speranza di poter migliorare in gara come quasi sempre è successo quest’anno e di poter lottare per lo meno per il podio ma l’impresa resta comunque difficile.
Al quinto posto la Lotus di Kimi Raikkonen che ha accusato un ritardo di quasi quattro decimi da Webber. La E20, dotata dei nuovi aggiornamenti agli scarichi, ha mostrato un netto miglioramente rispetto a Suzuka e la settima posizione di RomainGrosjean ne è la dimostrazione. Entrambe le vetture sono entrate nella top-ten, tra di loro la seconda Ferrari di Felipe Massa, a mezzo secondo però dalla prima posizione.
Ancora una volta nella classifica dei migliori dieci la Force India, con un confermatissimo Nico Hulkenberg che ha conquistato l’ottava posizione accusando però un ritardo pesantissimo: il tedesco infatti è il primo dei piloti con oltre un secondo di ritardo dalla vetta, ed ha chiuso davanti alle due Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher, entrambe nella top-ten.
Delusione invece per Jenson Button, che non è riuscito a superare la Q2 per entrare nella classifica dei migliori dieci a lottare per la pole position. L’inglese è stato anche rallentato nel suo ultimo run dalle bandiere gialle esposte dai commissari per la vettura di Daniel Ricciardo ferma alla penultima curva a causa di un problema al cambio ma sicuramente i problemi dell’inglese non sono tutti qui perchè la mancanza di velocità della Mp4-27 è state evidente. L’11esima posizione dimostra che quella competitività acquisita sino al GP di Singapore da parte del team di Woking sembra essere stata persa.
Alle spalle di Button partirà il suo prossimo compagno di squadra in Mclaren Sergio Perez e l’altra Sauber di Kamui Kobayashi, reduce dal grande terzo posto nella sua Suzuka. In difficoltà anche la Williams, in 15esima posizione con Pastor Maldonado e in 18esima con Bruno Senna ma anche la Toro Rosso non se la passa meglio: detto di Ricciardo che a causa di un problema al cambio ha dovuto rinunciare al suo ultimo tentativo dovendosi accontantare soltanto della 16esima posizione, il suo compagno di squadra Jean-Eric Vergne ha fatto ancora peggio, chiudendo le sue qualifiche in 17esima posizione.
Chiudono la classifica dei tempi le due Caterham, le due Marussia e le due Hrt.
Mark Webber ha ottenuto il miglior tempo complessivo alla fine delle due sessioni di prove libere effettuate sul circuito di Suzuka dove domenica si correrà il Gran Premio del Giappone, 15esimo appuntamento della stagione. Il pilota australiano ha firmato il miglior giro nella seconda sessione fermando il tempo sull’1:32.493, due decimi meglio rispetto a quello fatto registrare da Lewis Hamilton, secondo al termine della prima giornata. Il pilota inglese ormai ex-McLaren aveva fatto registrare il secondo miglior tempo anche nella prima sessione e quindi dimostra di avere una buona costanza di rendimento.
Alle sue spalle ma per un solo decimo l’altra Red Bull del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, cosi l’anglo-caraibico si trova stretto nella morsa delle due lattine volanti. Da notare che il tedesco non ha fatto segnare il miglior tempo con le copetrure più morbide, le medie in questo GP, quindi il suo tempo ha ancora margini di miglioramento.
Come a Singapore quindi la lotta per la pole e per la vittoria sembra essere un affare tra Red Bull e McLaren con l’aggiunta di Webber che quì, a differenza di Marina Bay, sembra erssere molto performante. E poi c’è Jenson Button, che termina la sua giornata complessiva in settima posizione dopo aver chiuso però al comando la prima sessione di prove. Dunque potrebbe rivelarsi una mina vagante viste le ottime prestazioni della Mp4-27.
Al quarto posto invece troviamo la confermatissima Force India ancora una volta nelle prime posizioni ma questa volta con Nico Hulkenberg, che si è fermato a mezzo secondo dalla vetta, quindi neanche troppo lontano. Il compagno di squadra Paul Di Resta invece si è fatto notare questa volta per un testacoda alla curva Spoon con conseguente urto contro le barriere di protezione. Auto distrutta e nessun tempo cronometrato per lui.
Hulkenberg ha preceduto lo spagnolo Fernando Alonso, in quinta posizione e in ritardo di sei decimi dal miglior tempo di Webber, dopo aver terminato la prima sessione in 11esima posizione. Qui la Ferrari sembra soffrire particolarmente le caratteristiche del circuito giapponese costituito da molti curvoni veloci che richiedono una grande efficienza aerodinamica, cosa che in questo momento pare mancare alla F2012. A dimostrazione di ciò la nona posizione di Felipe Massa ad oltre un secondo dalla prima posizione.
In miglioramento rispetto a Singapore le prestazioni della Lotus almeno con Romain Grosjean, sesto al termine delle due sessioni. Il francese ha dichiarato di voler aiutare il compagno di squadra Kimi Raikkonen coinvolto nella lotta per il titolo mondiale, ma che per il momento deve fare i conti con i problemi della sua E20, e “accontentarsi” della 14esima posizione provvisoria complice anche un problema al sistema di raffreddamento del kers che ha compromesso lo svolgimento regolare della sua sessione.
Nella top-ten invece hanno chiuso Bruno Senna, ottavo e Michael Schumacher, in decima posizione. Tra di loro, come detto, la Ferrari di Massa. Per il tedesco, fresco di annuncio del suo prossimo ritiro al termine della stagione in corso, la sessione si è chiusa con un testacoda finito contro le barriere della curva Spoon, che procurato diversi danni alla vettura. Ricordando anche che il sette volte campione del mondo dovrà scontare una penalità che gli costerà 10 posizioni sulla griglia di partenza per aver causato l’incidente a Singapore con l’incolpevole Jean-Eric Vergne. Il neo acquisto McLaren Sergio Perez non è andato oltre il 12esimo tempo.
Fernando Alonso partirà in pole position domani nel Gran Premio di Germania, decimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari ha beffato tutti ad Hockenheim risultando il più veloce sotto la pioggia che è arrivata puntuale condizionando seconda e terza sessione di qualifiche ottenendo così la sua seconda pole stagionale e consecutiva e la 22esima in carriera. Morale altissimo all’interno del team di Maranello che alla luce delle ultime prestazioni e reduce dalla splendida e irripetibile vittoria di Valencia e del secondo posto a Silverstone dopo aver dominato il Gran Premio per 3/4 di gara ed essere scattato dalla pole position, può finalmente ritenersi la vettura da battere.
Per Alonso miglior giro in 1:40.621, un “tempone” se si considera che c’è un abisso tra sè e gli altri piloti: Sebastian Vettel che domani scatterà al suo fianco dalla prima fila è staccato di 4 decimi, il campione del mondo in carica non è sembrato molto brillante in qualifica ma è riuscito ugualmente a portare a casa un buon risultato grazie alle sue doti di guida, Mark Webber di quasi un secondo. L’australiano, vincitore dell’ultimo Gran Premio, però non potrà partire dalla posizione conquistata perchè dovrà retrocedere di 5 posizioni in griglia per essere stato costretto a sostituire il cambio sulla sua Red Bull. I meccanici hanno provato a riparare il guasto senza riuscirvi. In seconda fila quindi partiranno Michael Schumacher e Nico Hulkenberg: il pilota della Mercedes vola quando si tratta di guidare sul bagnato, per quello della Force India non si tratta della migliore performance della carriera poichè ottenne la pole position nel Gran Premio del Brasile 2010 al volante di una Williams (anche in quella occasione le condizioni della pista non erano asciutte ma umide).
Ad aprire la terza fila Pastor Maldonado che oramai ha portato stabilmente la Williams nella top ten seguito dalle due McLaren che qui ad Hockenheim ha portato diverse novità aerodinamiche, visibili e non visibili, per migliorare le prestazioni della vettura in difficoltà nell’ultimo periodo in particolar modo con Jenson Button il quale partirà davanti a Lewis Hamilton che sicuramente avrà imprecato per l’arrivo della pioggia dal momento che l’anglo-caraibico, che domani festeggerà i suoi 100 Gran Premi in Formula 1, sull’asciutto aveva dato dimostrazione di essere uno dei piloti più veloci e di poter lottare per la pole position. A completare la top ten la seconda Force India di Paul di Resta e la Lotus di Kimi Raikkonen mentre sono indietro Felipe Massa, 14esimo, e Romain Grosjean a seguire il brasiliano della Ferrari. Entrambi guadagnano una posizione per la penalità inflitta a Sergio Perez reo, secondo i commissari di gara, di essere stato d’intralcio a Raikkonen e Alonso nella Q2 e che quindi è stato retrocesso in 17esima posizione subito dietro a Nico Rosberg autore di una pessima qualifica al contrario del compagno di team Schumacher.
Domani il via del Gran Premio di Germania alle 14:00 che, stando alle ultime previsioni meteo, dovrebbe corrersi sull’asciutto. In caso di successo Alonso darebbe una svolta decisa nel Mondiale.
Felipe Massa rischia il posto. Esauriti i termini del week-end spagnolo che ha regalato ancora una volta una prestazione deludente del brasiliano che chiuso soltanto 15esimo, si torna a parlare del suo possibile futuro, che oggi più che mai sta facendo riflettere e non poco i piani alti di Maranello.
Alle prestazioni eccelse del compagno di squadra Fernando Alonso, primo nel Mondiale in coabitazione con Sebastian Vettel a quota 61 punti, fanno da contraltare infatti quelle poco brillanti del vice-campione del mondo 2008, che ha a malapena raccolto due punti nel Gran Premio del Bahrain. La Ferrari, nonostante un periodo poco brillante a livello prestazionale sta pensando seriamente ai due titoli mondiali in ballo, e se grazie allo spagnolo quello piloti è ancora tutto da combattere, in quello costruttori la quarta posizione alle spalle anche della Lotus non soddisfa affatto, per questo nel team si sta pensando già ad un possibile sostituto che possa prendere il posto del brasiliano in questa avvincente stagione.
Già qualche tempo fa si era accostato alla Rossa il nome di Sergio Perez, pilota di proprietà Ferrari ma che difficilmente la Sauber farà ritornare a stagione in corso alla casa madre, e per questo motivo si vagliano altre offerte, in primis quella di Paul Di Resta, promettente pilota scozzese attualmente in forza alla Force India. Il giovane pilota occupa la 12esima posizone in classifica e vive una situazione simile a quella della Ferrari visto che con i suoi 15 punti sta stracciando il suo compagno di squadra Nico Hulkenberg, 15esimo ma a quota 3 soli punti.
Di Resta sarebbe il pilota ideale, farebbe da degno secondo ad Alonso e inoltre porterebbe punti importanti in cascina per aumentare le possibilità di avvicinare i primi nel campionato costruttori. Nei giorni scorsi, durante il week-end del Gran Premio di Spagna, Anthony Hamilton, padre di Lewis e manager dello scozzese, è stato avvistato nel box Ferrari ad intrattenersi con alcuni uomini di Maranello, e tutto lascia pensare che l’operazione potrebbe essere completata dopo il Gran Premio di Montecarlo, ma non è da scartare nenache l’ipotesi Hulkenberg, che non sta riuscendo ad espremersi ai massimi livelli apprezzati in Williams, con la quale conquistò la pole del Gran Premio del Brasile nel 2010.
Il sedile lasciato scoperto nella scuderia indiana potrebbe essere preso, anzi ripreso da Adrian Sutil, che ha chiuso la causa penale con Eric Lux, manager della Lotus che era stato ferito in locale dal pilota tedesco con conseguente condanna a 18 mesi con condizionale. Il pilota era stato dunque sospeso dalla Force India in attesa della conclusione del processo, e adesso potrebbe far ritorno nel team che lo ha scaricato.
A questo punto ci si aspettano delle risposte (in pista) da Felipe Massa, uno dei piloti più discussi di sempre, prepariamoci dunque a vivere delle possibili sorprese in un Mondiale che di sorprese ne sta già regalando parecchie, come dimostrano i risultati di queste prime 5 gare che hanno visto vincitori 5 piloti di 5 costruttori diversi.
Nico Hulkenberg è stato il pilota più veloce nella seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito del Montmelò. Al tedesco della Force India è bastato il tempo fatto segnare nella mattinata con gomme supersoft per aggiudicarsi la sessione odierna chiudendo con il tempo migliore di 1:22.608. Nel pomeriggio invece l’ex pilota della Williams si è concentrato siu long-run chiudendo con il buon bottino di 112 giri in totale.
Alle sue spalle la Sauber di Sergio Perez che chiude con soli 40 millesimi di ritardo da Hulkenberg con il tempo di 1:22.648. Buona anche la distanza ricoperta dal messicano, 85 giri, interrotti da un problema agli scarichi della sua vettura nella parte finale della sessione. Nonostante il problema sia stato risolto il pilota di casa Ferrari non è riuscito più a tornare in pista ma il bilancio di questa seconda giornata è comunque buona.
Al terzo posto il dominatore della prma giornata Sebastian Vettel con il tempo di 1:22.891. In casa Red Bull si è lavorato soprattutto sulla lunga distanza mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, e i 104 giri all’attivo ne sono la dimostrazione. Il tedesco nel pomeriggio ha coperto quasi la distanza di un Gran Premio senza mai fermarsi, tant’è vero che ad un certo punto gli unici due piloti rimasti in pista erano Vettel ed Hamilton, che ha percorso ben 120 giri risultando il pilota più attivo in pista. Per lui il sesto posto finale con il tempo di 1:23.806 ad un secondo e due decimi di ritardo, ma sia la Red Bull che la McLaren sembrano essere molto apposto con le rispettive nuove vetture.
Lavoro un pò diverso per la Ferrari F2012 di Fernando Alonso che ha completato diversi long-run nel pomeriggio per poi montare gomme supersoft e spingere nel finale di sessione. Lo spagnolo idolo di casa è stato dunque l’unico pilota a migliorare, anche se non di tanto, la propria prestazione nel pomeriggio chiudendo con il miglior crono di 1:23.180 in 87 giri complessivi.
Quinto posto per Daniel Ricciardo con il tempo di 1:23.639. L’australiano ha chiuso con soli 48 giri all’attivo a causa di alcuni problemi sulla Toro Rosso che ne hanno condizionato tutto il pomeriggio. Problemi anche per Rosberg che ha preso il testimone lasciatogli da Schumacher. Il tedesco ha perso tutta la sessione pomeridiana ma aveva girato tantissimo nella mattinata portando a termine gran parte del lavoro programmato. Per lui 82 tornate con il miglior tempo di 1:24.555.
A seguire il test-driver della Williams Valterri Bottas, al suo esordio in F1 al volante della sua FW34. Il pilota finlandese campione in carica della GP3 ha portato a termine una dura giornata di lavoro con risultati soddisfacenti: i 117 giri dimostrano che la vettura è molto affidabile e inoltre il ritmo di gara è stato abbastanza simile a quello di Bruno Senna nella giornata di ieri. Il miglior giro è di 1:25.738 ed esordio più che positivo.
Chiudono la classifica Vitaly Petrov al suo primo test con la Caterham al posto di Jarno Trulli e Charles Pic con la “vecchia” Virgin ora Marussia. Assente la Lotus che ha rinunciato ai test a causa di un difetto di fabbricazione dei telai che producono eccessive vibrazioni con l’alta velocità del circuito di Barcellona. Il materiale super leggero usato per la fabbricazione verrà sostituito, sperando così di poter vedere di nuovo il team francese in pista nei prossimi test sempre sul circuito di Barcellona dal 1 al 4 marzo.
Sebastian Vettel conquista la prima giornata di prove sul circuito del Montmelò a Barcellona, valevole come seconda sessione di test pre-stagionali prima dell’inizio del mondiale 2012 di Formula 1. Il tedesco della Red Bull si è confermato il più veloce sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, ma la prestazione più interessante è stata proprio quella dopo la pausa pranzo in cui ha ottenuto il giro migliore in 1.23:265 con gomme a mescola dura, diversamente da quanto fatto nella mattina in cui aveva utilizzato gomme a mescola più morbida.
Il campione del mondo è stato forse anche agevolato dall’aumento della temperatura ma sta di fatto che entrambe le sessioni sono state dominate dal tedesco che ha completato il programma di lavoro con 79 giri all’attivo e un passo abbastanza incoraggiante.
Al secondo posto un altro tedesco, la sorpresa di giornata Nico Hulkenberg che a lungo era rimasto in testa nella mattinata prima di essere scavalcato dal suo connazionale, conferma i buoni progressi della nuova vettura piazzandosi alle spalle di Vettel per un solo decimo di secondo. Il pilota del team indiano precede di due decimi la McLaren di Lewis Hamilton che ha completato molti giri, 114 per la precisione, il migliore dei quali in 1.23:590.
Ancora un’ottima prestazione per Daniel Ricciardo che riesce a portare la sua Toro Rosso in quarta posizione, chiudendo vicinissimo alla prestazione di Hamilton con il tempo di 1.23:618, il migliore dei 76 giri realizzati. L’australiano è poi stato costretto a chiudere anzitempo la sessione a causa di un problema tecnico verificatosi sulla sua vettura nel pomeriggio e che gli ha impedito di proseguire il lavoro, ma considerando che praticamente ha avuto solo mezza giornata all’attivo il tempo fatto segnare resta comunque molto buono.
Alle sue spalle l’idolo di casa Fernando Alonso che ha fermato il cronometro sul tempo di 1.24:100 ottenedo la quinta posizione di giornata. Lo spagnolo è rimasto attardato al mattino a causa di alcuni problemi tecnici che poi sono stati successivamente risolti e che gli hanno permesso di scendere in pista. La F2012 si è concentrata molto sui long run, infatti Alonso ha completato una serie di 18 giri di seguito per verificare il comportamento della vettura, ma non sembra che i suoi tempi siano vicini a quelli dei primi.
In sesta posizione la nuova Mercedes W03 che è scesa in pista dopo essere stata ufficialmente presentata questa mattina sulla pit-lane. A portarla in pista oggi è stato il sette volte campione del mondo Michael Schumacher che ha percorso 51 giri segnando il tempo migliore di 1.24:150. Il lavoro del tedesco si è perà fermato nella mattinata poichè dei problemi idraulici sulla vettura non gli hanno permesso di continuare il lavoro al pomeriggio.
Problemi anche per la Sauber di Sergio Perez, alle prese anche lui nel pomeriggio con un guasto alla barra antipolio posteriore. Alla fine il settimo tempo per il pilota di casa Ferrari, ultimo dei piloti sotto il secondo e che precede la Williams di Bruno Senna di un secondo e quattro decimi.
La giornata dei problemi tecnici ha coinvolto anche Kovalainen con la Catehram e Grosjean con la Lotus. Per il primo problema al semiasse posteriore della vettura mentre per il secondo problemi al telaio che è stato rispedito a Enston per controlli più accurati. E se in un primo momento la casa francese aveva confermato di continuare con il telaio utilizzato a Jerez, il team ha poi deciso di abbandonare definitivamente i test perchè accortosi che il difetto era presente anche sul primo esemplare della E20. Dunque soltanto sette giri per la Lotus che tornerà a girare proprio al Montmelò nei prossimi test
Ultima posizione per la Marussia di Charles Pic che ha girato con la vecchia monoposto completando 121 giri e risultando il pilota più attivo oggi sulla pista. La nota positiva è che nonostante la grande distanza coperta non si sono verificati problemi tecnici, quella negativa è che per vedere la nuova vettura bisognerà aspettare il prossimo test in programma dal 1 al 4 Marzo.