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  • Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Peccato Italia, sconfitta al fotofinish. Irlanda vittoriosa 13-11

    Non è bastato il cuore, il coraggio e la forza del Flaminio di Roma, la nazionale azzurra esce sconfitta nel match d’ esordio del six nations contro la nazionale irlandese che torna a Dublino con una vittoria molto importante considerate le tante assenze.

    L’ Italia parte bene e dopo dieci minuti si porta avanti con Mirko Bergamasco che realizza un calcio piazzato, ma l’ Irlanda non si scoraggia e poco a poco prende campo non lasciando spazio alla trequarti azzurra con il risultanto di una quasi meta, sventata da Sgarbi a 5 metri dalla linea e dal pareggio firmato da Sexton sempre su calcio piazzato. Due minuti dopo l’ Italia può riportarsi in vantaggio, entrata laterale di O’Callaghan, piazzato centrale di Mirco Bergamasco che sbaglia incredibilmente mettendo la palla fuori dai pali. Lo stesso mirco non sbaglia però, alla fine del primo tempo, consentendo all’ Italia di chiudere il primo parziale sul 6-3.

    Passano i sei nazioni ma rimangono gli stessi difetti per la nazionale azzurra, il rientro irlandese è veemente ma l’ Italia sembra molle ed al 4’ arriva la meta di O’Driscoll con Castrogiovanni stranamente in ritardo nel placcaggio decisivo e con Sexton che completa la trasformazione portando l’ Irlanda sul 10-6. Tuttavia Mallett, nella sua gestione altalenante ha sicuramente portato una grinta ed un coraggio che in passato non erano sicuramente prerogativa degli azzurri, gli irlandesi sono molto imprecisi, realizzano molti errori che consentono all’ Italia di mantenersi stabilmente nella metà campo irlandese. Al 33’ la possibile svolta per la nazionale azzurra, cartellino giallo per Leamy e uomo in più che viene sfruttato due minuti dopo, L’ovale parte da destra e finisce a sinistra col grande lavoro di Canavosio, Masi e Garcia per l’accorrente McLean che schiaccia nell’angolo ma con Mirco Bergamasco che sbaglia la trasformazione da posizione però difficile, Italia avanti 11-10 ma con 4 minuti ancora da giocare. A due minuti dalla fine, il solito errore che non consente all’ Italia di entrare sistematicamente tra le grandi nazionali al mondo, il pallone viene perso banalmente sulla metà campo, attacco irlandese che si conclude con il drop beffa di O’Gara consentendo la vittoria irlandese e la sconfitta, bruciante, azzurra.

    Peccato per il XV di Mallett, questa era la partita perfetta sia per caricare tutto l’ ambiente che per evitare il cucchiaio di legno, anche se la prestazione azzurra è stata molto buona a tratti ne servirà una ancora più buona la settimana prossima contro l’ Inghilterra.

  • L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    L’Italia di Mallet è pronta per “raccogliere” il quadrifoglio irlandese

    Inizierà sabato al Flaminio di Roma, tempio tricolore della nazionale azzurra di rugby, il sei nazioni 2011 con l’ Italia guidata da Mallett opposta alla sempre temibile Irlanda.

    Il tanto pubblicizzato nuovo corso non è partito e, a cominciare dalla guida tecnica con Mallett, rimasto sul ponte di comando, l’ Italia tenterà per prima cosa di evitare il tanto temuto e poco ambito cucchiaio di legno, onorificenza assegnata alla squadra che chiuderà il six nations senza nemmeno vincere un match. Il punto forte della nazionale azzurra è la mischia, reparto invidiato da molte nazionali al mondo ed è proprio la mischia che dovrà costituire il punto fermo del quindici azzurro.

    Per la sfida contro l’ Irlanda l’ Italia dovrà stare attento soprattutto alla ripartenza irlandese, suo vero punto di forza e chiudere il gioco in velocità creato dai lampi di genio di Brian O’Driscoll e Gordon D’Arcy. Purtroppo le notizie dall’ infermeria non sono buone, con le terze linee Sergio Parisse e Robert Barbieri e il centro Gonzalo Garcia ancora non in condizione di potersi allenare con il resto del gruppo, il c.t. Nick Mallett ha convocato Josh Sole (flanker degli Aironi), Valerio Bernabò (seconda/terza linea del Benetton) e Matteo Pratichetti (centro degli Aironi). E’ tornato invece a casa l’altro flanker Paul Derbyshire, arrivato al raduno con un problema muscolare al soleo e non recuperabile per le prime due partite del torneo, quella contro l’Irlanda di sabato a Roma e quella contro l’Inghilterra di sabato 12 febbraio a Twickenham. Ma anche l’ Irlanda dovrà fare i conti con molti infortuni, ci sono nove uomini diversi rispetto alla formazione che ha battuto i Pumas argentini 29-9 nell’ultimo test match di novembre. Con Keith Earls all’altra ala e Luke Fitzgerald estremo, l’Irlanda si presenterà così con un triangolo arretrato inedito. Alle prese con diversi infortuni (Tommy Bowe, Andrew Trimble, Rob Kearney, Geordan Murphy, Jamie Heaslip e Stephen Ferris), Kidney si affiderà poi in terza linea a Mike Ross, alla prima presenza nel Torneo.

    Questo il probabile XV dell’Irlanda: 15 Fitzgerald; 14 McFadden, 13 O’Driscoll (capitano), 12 D’Arcy, 11 Earls; 10 Sexton, 9 O’Leary; 8 O’Brien, 7 David Wallace, 6 Leamy; 5 O’Connell, 4 O’Callaghan; 3 Ross, 2 Best, 1 Healy.

  • Italia, onorevole sconfitta 32-14 contro i “Wallaby”.

    Italia, onorevole sconfitta 32-14 contro i “Wallaby”.

    Seconda sconfitta per la nazionale azzurra guidata da Mallett, ma stavolta le critiche lasciano lo spazio ad una prestazione veramente soddisfacente del 15 azzurro, contro l’ Australia, nazione numero 3 al mondo.

    La partenza degli azzurri non è ottima, con l’ Australia scatenata che al 14’ è già 13-3. Tuttavia l’ Italia non si scoraggia, grazie soprattutto ad una mischia assolutamente all’ altezza con in alcuni tratti diventata dominante rispetto a quella australiana che le consente di chiudere la prima frazione a 4 punti di distanza dai “Wallaby”.

    La ripresa non mostra un Australia straripante come nel primo tempo, ma è qui che la nazionale azzurra dimostra di avere ancora dei limiti tecnici che la differenziano dalle grandi superpotenze mondiali, infatti la “Touche” italiana è inguardabile perdendo 5 palloni su 12 e senza mai rubarne una. Barnes sui calci piazzati è infallibile e così si scava un solco tra le due nazionali incolmabile e che alla fine del match sarà di 18 punti con il 32-14 finale.

    Bene Barbieri autore della meta azzurra ed ottimo anche il debutto di Gori diligente in tutte le fasi difensive ma ancora da migliorare nella costruzione offensiva. Il prossimo match sarà contro Figi, sabato prossimo a Modena nella speranza di vedere ancora una nazionale azzurra in continua crescita.

  • Italia ancora una sconfitta contro i “Pumas” argentini.

    Italia ancora una sconfitta contro i “Pumas” argentini.

    L’ Italia del rugby non riesce proprio ad ingranare, il C.T. Mallet guida la nazionale azzurra, ad una nuova sconfitta (29esima della sua gestione), a Verona i Pumas s’ impongono per 22-16.

    Dopo l’ atmosfera unica che sa regalare solo il rugby, durante i rispettivi inni nazionali, è subito battaglia con l’ Italia che parte molto bene. al 2’ Parisse, innescato da un buco di Gower e dall’assist di Barbieri entra centralmente nei 22, ma il suo calcetto sopra Rodriguez non inganna l’estremo argentino, Sette minuti dopo, ancora Parisse vola via solitario a mezzo metro dal fallo laterale, ma viene placcato facilmente. Il match si sviluppa, però, sui calci piazzati e lì, anche se mirco bergamasco si dimostra molto migliorato rispetto alle prime uscite, non riesce a reggere il confronto con Contepomi (11 e 17 punti, rispettivamente dalla piazzola).

    La ripresa vede un’ Italia un po’ sotto tono rispetto alla prima frazione ed al 13’, la meta dei Pumas: Rodriguez, servito da Gonzalez-Amorosino dopo una fuga della stessa ala arrivata al termine di una sventagliata iniziata dai Pumas nei propri 22 metri grazie a un pallone rubato in una ruck italiana. La metà risveglia gli azzurri ma Contepomi è infallibile dalla piazzola chiudendo il match a 7 minuti dalla fine, buttando dentro il pallone del 19-9.

    sconfitta numero 11 (sulle 17 sfide complessive) per l’ Italia, con i Pumas che, da 12 anni, escono vittoriosi dal suolo italico. A questo si aggiunge la brutta notizia, del probabile infortunio di Gower, uno dei migliori azzurri che con molta probabilità, dovrà dare forfait per il match di sabato prossimo a Firenze contro la fortissima Australia.

  • Rugby: L’Italia dice addio al Sei Nazioni, battuta per 33-10 dal Galles

    Rugby: L’Italia dice addio al Sei Nazioni, battuta per 33-10 dal Galles

    Si conclude con una disfatta per l’Italia al Millennium Stadium di Cardiff nella quinta ed ultima giornata del 6 Nazioni. Gli azzurri escono battuti contro il Galles per 33 a 10 spendendo tutte le sue energie per difendersi (il classico catenaccio all’italiana) tanto da rimanerne senza per l’attacco. Solo dopo ventiquattro minuti Canavosio deve lasciare il campo e la compattezza degli azzurri ne risente, tanto che da quel momento in poi in campo si vede solo la superiorità rossa.
    di James Hook al 50′ e 57′ le mete siglate dai Dragoni, 2 le trasformazioni 4 piazzati (8′, 22′, 32′ e 35′) di Stephen Jones. Per gli azzurri, meta di Luke McLean (73′), trasformazione e un piazzato (65′) di Mirco Bergamasco. L’altro gemello Bergamasco riesce a rimediare un’espulsione che lo terrà lontano dal campo per dieci minuti (tra il 55′ e il 65′).

    Io sono molto orgoglioso della partita che i miei ragazzi hanno disputato oggi. Abbiamo perso subito due giocatori per infortunio (Canale e Canavosio) dopo aver dovuto rinunciare ad altri tre (Masi, Derbyshire e Del Fava) in settimana” – queste le parole del ct Mallet a fine gara – “Molti giocatori hanno giocato con problemi muscolari. E bisogna considerare che la velocità di gioco dei gallesi è paragonabile a quella dei francesi

  • Sei Nazioni: finalmente Italia. Gli azzurri battono la Scozia, evitato il cucchiaio di legno

    Finalmente gli azzurri di Mallet oltre ai complimenti portano a casa i punti, a farne le spese è la Scozia, forte fisicamente ma oggi troppo distratta. Primo tempo che vive di un sostanziale equilibrio e il punteggio finale è di 6-6 frutto dei calci piazzati di Bergamasco e Parks.

    Nella ripresa i scozzesi sembrano averne di più ma quando tutti si preparano al solito copione già scritto accade l’impensabile: 13 minuti dalla fine però arriva l’azione che non ti aspetti. Gower incrocia per Canale che trova il varco. Cade ma serve il treno Canavosio. Un pallone goloso, sul quale le sue mani possono solo fare bene. Salto e meta. Poi difesa estenuante e vittoria che evita cosi lo spettro del cucchiaio di legno.

    IL TABELLINO
    ITALIA-SCOZIA 16-12

    Italia: McLean, Masi, Canale, Garcia (29′ st Robertson), Mi. Bergamasco, Gower, Tebaldi (11′ st Canavosio), Zanni, Ma. Bergamasco, Sole, Bortolami (29′ st Del Fava), Geldenhuys, Castrogiovanni, Ghiraldini (33′ st Ongaro), Perugini (29′ st Aguero). (A disposizione: Derbyshire, Bocchino). All. Mallett
    Scozia: Southwell, Danielli (23′ st De Luca), Evans, Morrison, Lamont, Parks, Cusiter (15′ st Blair), Beattie (15′ st Strokosch), Barclay, Brown, Kellock, Hamilton (33′ st Dickinson), Murray (33′ st Hines), Ford, Jacobsen. (A disposizione: Lawson, Godman). All. Robinson
    Arbitro: Pearson (Ing)
    Marcatori: 10′ pt Mi. Bergamasco (I) c.p., 14′ pt Mi. Bergamasco (I) c.p., 21′ pt Parks (S) c.p., 32′ pt Parks (S) c.p., 3′ st Mi. Bergamasco (I) c.p., 9′ st Parks (S) drop, 25′ st Parks (S) c.p., 27′ st Canavosio (I) meta, 28′ st Mi. Bergamasco (I) c.p.