Gli agenti di mercato paventavano nella fine della Coppa America il momento clou del calciomercato con le big pronte, finalmente, ad ufficilizzare i colpi in vista della prossima stagione. Ma come abbiamo avuto modo di dire l’imprevista e prematura dipartita delle squadre più accreditate delle vittoria finale permetterà il prematuro inizio della fase calda del calciomercato.
Tutto si muove intorno al futuro di Alexis Sanchez e Sergio Aguero . Il Nino Maravilla voleva impressionare con il suo Cile ma la missione argentina è finita mestamente per mano del Venezuela di Farias, ma è pronto al “premio consolazione” trasferendosi al Barcellona dei miracoli. L’arrivo di Sanchez oltretutto sbloccherebbe Bojan alla Roma.
Dal movimento di questi attaccanti dipenderà poi l’esito di tutto il mercato con le nostre italiane pronte a prender gli scarti delle big d’Europa sperando di aver fatto comunque un buon affare.
Per un talento che arriva nella Liga un altro dovrebbe esser pronto a fare le valigia, il Kun Aguero, per mesi pallino della Juve e di Marotta sembra oramai destinato a rimpolpare l’attacco del Manchester City prendendo il posto dell’Apache Tevez in predicato di trasferimento con l’Inter interessatissima.
In procinto di infiammare il mercato ci sono poi Javier Pastore, Arturo Vidal, i piccoli brasiliani Neymar e Ganso. Insomma dopo tante chiacchere aspettiamoci settimane intense e piene di colpi di scena.
E adesso i quarti, dopo una fase a gironi alquanto strana, con il solo Brasile, tra le favorite, a chiudere al primo posto nel girone non senza difficoltà e grazie a prestazioni non proprio esaltanti, in linea, del resto con quanto fatto dalle altre due grandi attese di questa Copa, Argentina e Uruguay.
Le tre grandi del calcio sudamericano, hanno molto deluso le aspettative e hanno raggiunto la qualificazione ai quarti solo nell’ultima gara del girone, dimostrando per certi aspetti dei limiti a livello corale ed individuale che hanno sconcertato molti, tra gli addetti ai lavori. I padroni di casa ad esempio puntavano molto sul loro giocatore più rappresentativo, stiamo parlando di Leo Messi, ovviamente, che ha chiuso però la prima parte della manifestazione con zero gol in classifica e da uno che in questa stagione ha siglato fra campionato e coppa oltre 50 reti, ci si aspettava molto di più dalla pulce. Una nota positiva, invece, è stata quella del sogno di mezza estate juventino, El Kun Aguero, che con i suoi gol ha regalato ben 4 dei 5 punti totali racimolati dall’albiceleste contro avversarie non irresistibili come la Costa Rica e la Bolivia.
Un’altra grande che non ha esaltato le platee e che sarà proprio avversaria dell’Argentina, è l’Uruguay del tanto atteso bomber Cavani, anch’esso autore di una stagione da incorniciare ma che oltre ad aver deluso per la scarsa vena realizzativa nella Copa, anche per il poco aiuto dato ai compagni in fase di costruzione, cosa che, invece, il Matador aveva sempre fatto nel corso della passata stagione, a peggiorare le cose ci si è messo poi il fastidioso infortunio occorsogli durante la gara contro il Cile che lo ha tenuto fuori anche nell’ultima gara del girone, la speranza è che si rifaccia nelle prossime gare, di certo l’impegno che aspetta la celeste non è dei più agevoli.
Veniamo poi al Brasile l’altra nobile impegnata in questa competizione, sicuramente la squadra più attesa per la grandissima quantità di talenti presenti in rosa, uno su tutti Neymar, il desiderio neanche tanto nascosto del Real Madrid di Mourinho. Il campioncino del Santos ha deluso le attese almeno fino a ieri sera, quando è stato protagonista della vittoria dell’undici verdeoro sull’Ecuador, siglando una doppietta al pari del suo compagno di reparto Pato. Anche quest’ultimo, dopo essere stato incoronato dal proprio Ct Mano Menezes, come erede di Ronaldo, ha dimostrato il suo valore solo nel match di ieri, nelle precedenti due partite, invece, la sua stella è rimasta molto in ombra.
Tra le sorprese positive di questa coppa ci sono però le altre nazionali, qualificate ai quarti, se per Cile e Colombia una qualificazione, certo non al primo posto nei rispettivi gironi, era da preventivare, colpisce molto quella di Venezuela e Perù. La vinotinto soprattutto è la vera outsider di questa prima fase, partita con il netto sfavore dei pronostici ed in un raggruppamento che la vedeva sfavorita rispetto ai più quotati brasiliani e paraguaiani, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante con un gioco apprezzabile e sfruttando con le ripartenze e il gioco corale, vista la mancanza d’individualità di spicco, le opportunità che gli avversari gli hanno concesso. Capitolo a parte merita il Perù, la bicolor ha cominciato la propria avventura nella Copa, dovendo fare i conti con numerose assenze di spicco, come Farfan e Claudio Pizarro e con il fiorentino Vargas a mezzo servizio, ma nonostante ciò è riuscita a qualificarsi come miglior terza in un girone competitivo dove la parte da leoni l’hanno fatta Cile ed Uruguay. Nei quarti si troverà davanti una squadra compatta come quella colombiana e non sarà di certo un’impresa facile, con il pronostico tutto a favore dei cafeteros, reduci da una qualificazione autorevole da primi della classe e con il bomber Falcao che pare non aver perso la verve realizzativa che lo ha visto protagonista quest’anno, sia in Europa League sia nel campionato portoghese.
Altra prima della classe è stata la squadra cilena, guidata dal futuro blaugrana Sanchez e dal possibile juventino Vidal, la Roja ha mostrato nelle sue uscite sprazzi di gioco apprezzabile e di ottima fattura, usando come arma la velocità e l’ottimo palleggio si è imposta in due gare su tre (contro Messico e Perù) ed ha pareggiato la sfida per la conquista della vetta contro la celeste del bomber Suarez, l’impegno che l’attende il prossimo 17 luglio a San Juan, contro il Venezuela non pare proibitivo anzi, sembra scontata la qualificazione alle semifinali, dove verosimilmente dovrebbe affrontare il Brasile, che ai quarti invece se la vedrà con il poco convincente Paraguay, autore nella scorsa partita di un rocambolesco pareggio allo scadere contro la formazione venezuelana, dopo aver guidato la gara per quasi tutto il secondo tempo. I guaranì sono l’ultima formazione ad accedere ai quarti, con un magro bottino di soli tre punti e senza mostrare un gran calcio, affidandosi molto alle individualità di spicco che hanno in avanti, come i due bomber Santa Cruz e Lucas Barrios. Tre punti li ha conquistati anche la vera sorpresa di questa edizione della Copa, ovvero la Costa Rica, che non è riuscita però ad accedere al turno successivo per una peggiore differenza reti. Gli uomini guidati da La Volpe hanno però messo in vista ottime prestazione, e per una squadra inesperta hanno dato del filo da torcere a tutte le avversarie incontrate, inoltre molti dei suoi giovani gioiellini hanno attirato le attenzioni dei club europei, un nome su tutti quello di Joel Campbell, giovanissimo attaccante in forza al Deportivo Saprissa e protagonista della sfolgorante vittoria dei ticos sulla Bolivia.
La Copa si appresta, quindi, nei prossimi giorni ad entrare nel vivo e c’è da scommettere che le sfide dei quarti di finale saranno molto più emozionanti di alcune gare viste durante la fase a gironi, da seguire con particolare attenzione sarà la sfida fra i padroni di casa dell’Argentina e l’Uruguay, unica partita con il risultato poco scontato degli accoppiamenti usciti fuori dopo la prima parte della manifestazione.
La Coppa America entra nel vivo e le stelle sembrano finalmente pronte a regalare spettacolo infiammando la rassegna argentina al momento avara di emozioni. Il Brasile fino a questa notte aveva deluso ma per continuare a sognare il terzo titolo consecutivo doveva, centrare una vittoria convincente.
Menezes mescola ancora il suo Brasile inserendo Maicon per l’irriconoscibile Dani Alves e ripesca Robinho schierandolo tra Ganso e Neymar alle spalle di Pato. Il Brasile spinge sull’acceleratore sopratutto grazie al laterale nerazzurro in splendida condizione, il gol però è confezionato dalla sinistra Andrè Santos pennella per Pato che brucia tutti a centro area superando Elizaga con uno splendida incornata. La partita sembra in discesa, ma Robinho spreca ancora spendendo sul palo una ghiotta occasione e alla mezz’ora una indecisione di Lucio prima e Julio Cesar poi trasformano in gol un tiro innocuo di Caicedo. Il Brasile continua a macinare gioco e ritrova il vantaggio sull’asse Ganso Neymar, le stelle del Santos si capiscono alla perfezione e per il prossimo Galattico è semplicissimo metter la palla alla sinistra di Elizaga. La difesa verdeoro è però ancora disattenta, Maicon rinvia male e Thiago Silva si fa beffare con una finta da Caicedo ma anche in questa occasione Julio Cesar non è esente da colpe. Maicon fa la differenza a sinistra e Neymar dimostra di aver imparato la lezione tirando da tutte le posizione e rendendosi sempre pericoloso. Una sua fucilata dalla distanza trova l’incerta parata di Elizaga e Pato, ancora una volta da punta vera, brucia tutti per 3-2. Il sigillo definitivo arriva grazie all’ennesima sgroppata di Maicon e l’assist per Neymar per il 4.2 finale. (guarda gli highlights)
Al terzo tentativo ci riesce anche il Brasile. Dopo i riscatti di Argentina e Uruguay anche la Selecao riesce a far sua l’intera posta staccando il biglietto per i quarti. Mattatori dell’incontro sono Pato e Neymar autori di una doppietta a testa, nell’Ecuador ottima la prova di Caceido autore anche lui di una doppietta.