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  • MLB, playoff: Yankees eliminati, Texas batte Tampa Bay

    MLB, playoff: Yankees eliminati, Texas batte Tampa Bay

    Incredibile eliminazione dei New York Yankees nei playoff 2011 della Major League di baseball: i Bronx Bombers sono stati battuti a domicilio, nella decisiva gara 5, dai Detroit Tigers che quindi passano il turno ed accedono alla finale di American League dove affronteranno i Texas Rangers che da parte loro hanno eliminato i Tampa Bay Rays in 4 gare.

    © Nick Laham/Getty Images
    I Tigers si sono imposti a New York per 3-2, mentre Texas, dopo aver perso gara 1 in casa con un pesante 9-0, è riuscita ad imporre il suo gioco ai Rays, battuti nelle successive 3 gare con distacco minimo ma sufficiente per andare avanti nella post season. Protagonista nella decisiva gara 4 un fenomenale Adrian Beltre, autore di ben 3 home run che eguagliano il record della Lega. Il 4-3 finale premia così i Rangers che a questo punto hanno concrete possibilità di ritornare alle World Series perse solo un anno fa contro i San Francisco Giants. Nella altre 2 sfide della National League risultato di perfetta parità (2-2) tra Brewers e Diamondbacks e tra Phillies e Cardinals: Philadelphia avrà il vantaggio di giocare la risolutiva gara 5 in casa contro Saint Louis, stessa situazione per Milwaukee che ospiterà Arizona nella speranza di strappare il pass per le Finali della National League. Stanotte le decisive partite che assegneranno gli ultimi 2 posti utili. RISULTATI PLAYOFF MLB: American League New York Yankees-Detroit Tigers serie 2-3 Tigers (avanza Detroit) Texas Rangers-Tampa Bay Rays 3-1 Rangers (avanza Texas) National League Milwaukee Brewers-Arizona Diamondbacks serie 2-2 Philadelphia Phillies-Saint Louis Cardinals serie 2-2

  • MLB: Gli accoppiamenti dei playoff

    MLB: Gli accoppiamenti dei playoff

    La stagione regolare della MLB è terminata in modo imprevisto con 2 sorprese nell’ultimo turno che hanno regalato la qualificazione ai playoff a Saint Louis e Tampa Bay che solo un mese fa sembravano tagliate fuori dalla corsa alla post season: i Cardinals avevano 8 gare e mezzo di distanza da Atlanta mentre i Rays ne avevano 9 da recuperare sui Boston Red Sox. Ed invece negli ultimi 30 giorni tutto si è ribaltato con l’incredibile recupero delle 2 franchigie che sembravano spacciate e la clamorosa eliminazione delle favorite.

    © J. Meric/Getty Images
    Nell’ultima notte di regular season Tampa Bay, sotto di 7 punti contro gli Yankees all’inizio dell’ottavo inning, opera un ribaltamento di risultato veramente pazzesco dopo oltre 5 ore di gioco che in contemporanea con l’inaspettata caduta dei Red Sox sul campo degli Orioles (4-3 il finale) porta la formazione della Florida nei playoff. Stesso discorso per i Cardinals: facile 8-0 alla peggiore formazione della MLB quest’anno, gli Houston Astros, mentre la sconfitta dei Braves dopo aver guidato per lunghi tratti del match contro Philadelphia spalanca le porte della post season alla formazione del Missouri. Questi gli accoppiamenti dei playoff 2011: American League: New York Yankees – Detroit Tigers; Texas Rangers – Tampa Bay Rays National League: Philadelphia Phillies – Saint Louis Cardinals; Milwaukee Brewers – Arizona Diamondbacks

  • Mlb, Opening Day: vincono gli Yankees, sconfitti i Giants campioni in carica

    Mlb, Opening Day: vincono gli Yankees, sconfitti i Giants campioni in carica

    Si è aperta ufficialmente ieri sera la stagione della Major League di Baseball. I New York Yankees battono in casa i Detroit Tigers per 6-3. Decisivi i fuori campo di Texeira (da 3 punti) e dell’ex Granderson, quest’ultimo arrivato al 7° inning quandoil punteggio era in pareggio 3-3. 

    Perdono a sorpresa in casa i St.Louis Cardinals contro i San Diego Padres (5-3 agli extra innings). Sconfitti anche i campioni in carica dei San Francisco Giants sul campo degli arcirivali dei Los Angeles Dodgers (2-1). L’altra compagine di LA, gli Angels battono in  trasferta i Kansas City Royals 4-2 con un fuoricampo dell’esterno Torii Hunter. Faticano ma riescono a imporsi i Cincinnati Reds che grazie a un walk off homer di Hernandez al 9° piegano i Milwaukee Brewers 7-6.

    Bella vittoria per 2-0 infine degli Atlanta Bravers sui Washington Nationals con home run di Heyward.  Oggi scendono in campo, tra le altre, i Boston Red Sox impegnati a Arlington contro i Texas Rangers finalisti lo scorso anno nelle World Series e i Philadelphia Phillies che ricevono in casa i non irresistibili Houston Astros.

  • L’MLB riparte giovedì. La situazione in American League. Boston Red Sox favoriti

    L’MLB riparte giovedì. La situazione in American League. Boston Red Sox favoriti

    Riparte giovedi 31 marzo il campionato americano di baseball MLB. Ci eravamo lasciati lo scorso ottobre con la sorprendente vittoria finale dei San Francisco Giants su un’altra sorpresa della stagione i Texas Rangers dell’mvp (miglior giocatore dell’anno) Josh Hamilton. Iniziamo quest’oggi la nostra presentazione occupandoci delle Conference dell’American League

    American League Est

    (New York Yankees, Boston Red Sox, Toronto Blue Jays, Tampa Bay Rays, Baltimore Orioles)

    E’ sicuramente il raggruppamento più competitivo del torneo. Basta pensare che dal 2000 ad oggi ha prodotto ben sette finaliste alle World Series e quattro campioni assoluti.
    L’anno scorso si imposero i Tampa Bay Rays che nella offseason hanno perso molti dei loro pezzi pregiati.  L’esterno Carl Crawford si è accasato ai Red Sox, il closer Soriano agli Yankees mentre il prima base venezuelano Pena e il pitcher Garza (autore di un no hitter) sono stati ingaggiati dai Chicago Cubs. Approdano nella franchigia della Florida due vecchie glorie del baseball come Manny Ramirez (dai Dodgers) e Johnny Damon (da Detroit) che vanno a ricomporre così la mitica coppia di esterni che riportò il titolo a Boston nel 2004. Insieme al bombardiere Longoria, da loro due dipenderanno le fortune in attacco dei Rays mentre sul monte si attendono conferme da Price, partente nell’ ultimo All Stars Game.
    Favoriti d’obbligo nella conference ma anche per la vittoria finale i Boston Red Sox rinforzatisi con gli arrivi di Crawford da Tampa e del primo base messicano Adrian Gonzalez da San Diego, entrambi con una media battuta notevole. Rientra da un lungo infortunio l’esterno Ellsbury recordman delle basi rubate mentre il veterano Youkilis si sposta in terza. Inossidabile nel ruolo di DH David Ortiz. Rotazione di partenti tra le migliori del torneo con Lester, Buchholz, Lackey, Beckett e il giapponese Matsuzaka. Unico punto debole il catcher. Jason Varitek, storico capitano della franchigia, non può sobbarcarsi un’intera stagione e si alternerà con l’incerto Saltalamacchia, ex Rangers.
    E’ stata stranamente un’offseason in tono minore per i New York Yankees. Unico colpo di mercato l’arrivo del closer Soriano da Tampa. Quest’ultimo andrà ad affiancare l’eterno Mariano Rivera, all’ultima stagione sul monte. A proposito di lanciatori, si è ritirato il veterano Pettitte che verrà sostituito in rotazione dal giovane Nova. Sempre in tema di lanciatori confermatissimi CC Sabathia e AJ Burnett. Per il resto è la stessa squadra degli scorsi anni con Jeter in seconda base, Texeira in prima e il grande Alex Rodriguez in terza. Gardner, Swisher e Granderson saranno gli esterni. L’eterno Posada lascia il guantone da catcher e diventa DH. Brucia ancora l’eliminazione della scorsa stagione nella semifinale palyoff contro i Texas Rangers che non ha permesso di bissare il successo del 2009.
    Potrebbero recitare il ruolo di outsider i Baltimore Orioles, tradizionalmente squadra materasso della Conference. Sono arrivati a Baltimore due battitori di rilievo come Vladimir Guerrero da Texas e Reynolds da Arizona. Entrambi viaggiano alla media di più di 30 home run a stagione. Ottimo anche l’approdo in prima base di Derrek Lee, ex Atlanta e Chicago Cubs. Altro acquisto sorprendente quello dello shortstop JJ Hardy da Minnesota. Con un roster del genere, è d’obbligo quantomeno migliorare i pessimi risultati delle scorse annate.
    Destinati a recitare il ruolo di cenerentola della Conference, i Toronto Blue Jays. I canadesi sono riusciti a trattenere Bautista autore di ben 54 home run un anno fa. E’ partito, destinazione Los Angeles Angels, Vernon Weels. Come contropartite dell’esterno sono arrivati il catcher Mike Napoli e Juan Rivera.

    American League Central

    (Minnesota Twins, Chicago White Sox, Detroit Tigers, Kansas Royals, Cleveland Indians)

    E’ il regno di Minnesota, vincitrice della Conference nel 2009 e nel 2010. L’uomo simbolo dei Twins è il catcher Joe Mauer che guadagnerà 23 milioni di euro l’anno fino al 2018. Rientra in prima base il suo grande amico Justin Morneau, a lungo fermo la stagione passata per un infortunio. Prima dello stop  Morneau aveva una media battuta incredibile di .345. Altro rientrante eccellente il closer Joe Nathan che ha saltato l’intera stagione per un guaio alla spalla. Per il resto tutti confermati compreso Jim Thome, autore di più di 600 fuoricampo in carriera. Desta curiosita l’arrivo del seconda base giapponese Nishioka.
    Rivali più accreditati dei Twins, i Chicago White Sox, la squadra del cuore del presidente Obama. I WS hanno realizzato uno dei colpi di mercato più importanti dell’offseason ingaggiando da Washington il DH Adam Dunn che insieme allo slugger Paul Konerko andrà a formare un duo di bombardieri invidiabile. Si attende il riscatto dopo una stagione deludente di uno dei giovani più importanti della lega, Gordon Beckham. Il reparto degli esterni con Quentin, Rios e Pierre garantisce esperienza e affidabilità.
    I Detroit Tigers possono rappresentare l’outsider. E’ una delle squadre più sudamericane della MLB, tant’è che la sua ossatura è composta da giocatori venezuelani come il catcher Victor Martinez svincolatosi dai Red Sox, il prima base Cabrera, l’esterno Ordonez e il seconda base Guillen. Specie i primi tre si segnalano per le alte percentuali in battuta che possono garantire ai Tigers buone fortune in attacco.  Sul monte, i Tigers annoverano due tra i lanciatori più veloci della Lega, Verlander e Scherzer cui si unisce il closer Benoit acquistato da Tampa.
    Pochissime chances per Cleveland Indians e Kansas Royals che si contenderanno penultimo e ultimo posto nella Conference.  I Royals hanno perso il loro uomo migliore, il lanciatore Zack Greinke (miglior pitcher dell’A.League due anni fa) traslocato a Milwaukee. Gli Indians sembrano tornati la squadra che ha ispirato il film sul baseball loro dedicato con Charlie Sheen e Wesley Snipes. La stella è il coreano Shin Soo Choo. Grande promessa il catcher Carlos Santana. Troppo poco però per pensare in grande.

    American League West

    (Texas Rangers, Los Angeles Angels, Oakland Athletics, Seattle Mariners)

    I Texas Rangers, sconfitti nelle ultime World Series dai San Francisco Giants, partono con il ruolo di favoriti. Perso Guerrero approdato agli Orioles, i Rangers continueranno a puntare sul fuoricampista Josh Hamilton miglior giocatore della MLB nella scorsa stagione. Contribuiscono all’enorme potenziale offensivo dei Rangers anche l’esterno domenicano Nelson Cruz, il seconda base Kinsler e il nuovo arrivo Adrian Beltre, reduce da un’ottima annata a Boston. Assai promettente il lanciatore Neftali Feliz, la cui fastball viaggia a oltre 100 miglia. Feliz è stato confermato nel ruolo di closer dopo che si era pensato per lui ad un ruolo da partente.
    Gli unici che possono insediare il predominio dei Rangers sono i Los Angeles Angels che si sono rinforzati con gli arrivi di Wells da Toronto e del lanciatore Haren da Arizona che affiancherà Weaver, atteso dalla definitiva consacrazione. Anche per la prossima stagione, le sorti degli Angels dipenderanno molto da Torii Hunter, esterno spettacolare e battitore dalle percentuali elevate.
    I Seattle Mariners possono contare sul giapponese Hichiro Suzuki, autore lo scorso anno della decima stagione consecutiva con 200 valide all’attivo. Un record. Altro uomo simbolo dei Mariners il lanciatore venezuelano Felix Hernandez miglior pitcher dell’American League 2010. Per il resto tanti gregari e poca qualità così come per gli Oakland Athletics. Desta comunque curiosità l’acquisto da parte dei californiani del DH Hideki Matsui, ex gloria dei New York Yankees e mvp delle World Series 2009. Il giapponese si accasa a Oakland dopo un’annata incolore agli Angels. Da sottolineare che nel roster dei Mariners figura anche l’italiano Alex Liddi. Il sanremese è attualmente impegnato nelle società satelitti di Seattle che militano nei campionati minori. Possibile per lui un esordio in prima squadra. Liddi potrebbe essere il primo italiano a calcare uno dei diamanti della MLB.

  • MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    MLB: Phillies e Red Sox squadre regine del mercato, male gli Yankees

    Nella MLB si è aperta la fase calda della off season, quella del mercato invernale, dove ogni squadra tenta di mettere a segno qualche colpo per rinforzarsi e cercare di dare l’assalto al titolo della prossima stagione.

    Una delle squadre che sinora ha operato molto bene sono i Philadelphia Phillies, reduci dalla bruciante eliminazione contro i San Francisco Giants che ha impedito alla franchigia della Pennsylvania di accedere per la terza volta consecutiva alle World Series.

    Eppure il mercato non era partito sotto i migliori auspici per i Phillies che hanno registrato una partenza clamorosa, quella di Jayson Werth che se ne va ai Washington Nationals. Dopo tanti successi e un titolo vinto nel 2008 la mossa di lasciare andare Werth lascia perplessi i tifosi, in quanto l’esterno destro passa in una squadra che difficilmente potrà competere per vincere la Division e di conseguenza si capisce che la scelta è stata dettata principalmente dai tanti soldi piovuti dalla Capitale (ben 126 milioni di dollari nei prossimi 7 anni, di cui 42 milioni negli ultimi 2 anni di contratto quando Werth avrà 37 e38 anni. A Philadelphia tira aria di delusione con i tifosi che hanno paura che la squadra che fino a qualche settimana prima era tra le migliori nella Major League venga smantellata.

    Ma il colpo è dietro l’angolo! Ed ha un nome ed un cognome, ovvero Cliff Lee, soprannominato “Il Generale”! I Phillies si inseriscono nella lotta tra New York Yankees e Texas Rangers per il giocatore: New York era pronta a sborsare per il lanciatore ben 148 milioni per 7 anni, mentre Texas spingeva molto, per trattenere il giocatore, sulla possibilità di ritornare facilmente ai playoff il prossimo anno dato che i Rangers giocano in una Division più semplice e nettamente più facile rispetto ai “Bronx Bombers”, e su un contratto che dice 138 milioni per i prossimi 6 anni, con la possibilità di diventare 161 milioni fino al 2017. In definitiva una montagna di soldi!

    Ma in poco tempo si inserisce Philadelphia che chiude in modo repentino la sua trattativa, lasciando con un pugno di mosche in mano le altre 2 contendenti. Lee firma un contratto di 120 milioni per 5 anni, con bonus che farebbero innalzare l’ingaggio fino a 135 milioni per 6 anni). “Il Generale” Lee ritorna così nella squadra dell’Amore Fraterno, dopo averci giocato nella seconda metà della stagione 2009, portando la squadra alle World Series.
    E’ una mossa clamorosa per 2 motivi. Il primo (essenzialmente tecnico) perché con l’innesto di Lee, i Phillies vanno ad avere un monte di lancio mostruoso: Roy Halladay, Roy Oswalt, Cole Hamels e ora anche lo stesso Lee. Dei 5 posti disponibili come lanciatori, 4 sono riservati a dei veri fenomeni del monte di lancio e se Philadelphia deciderà di tenere pure Joe Blanton (firmato inizialmente come numero 3 della rotazione, ora sarebbe invece il quinto!), Chase Utley e compagni sarebbero i candidati numero 1 per le prossime World Series. L’assenza di Werth indubbiamente sarà pesante, ma con un monte di lancio del genere il limite è solo il cielo. Il secondo punto (sentimentale più che altro) riguarda il fatto che Lee ha deciso “con il cuore” di ritornare ai Phillies, in quanto numericamente parlando ha perso dai 13 ai 30 milioni di dollari rispetto alle altre offerte, accettando la proposta di Phila. Certo, l’ingaggio è comunque altissimo, e quello a cui Lee ha rinunciato sembrano pochi spiccioli, ma è anche vero che in questo modo Lee ha fatto capire a tutti che il suo è un desiderio personale, ovvero quello di vincere con Philadelphia e non solamente una questione di soldi.

    Altre squadre che registrano ottimi movimenti di mercato sono i Milwaukee Brewers (che hanno preso il forte lanciatore Zach Greinke da Kansas e Shaun Marcum da Toronto, sempre per migliore il monte di lancio) ed i Saint Louis Cardinals (in pochissimi giorni sono arrivati Lance Berkmann e Nick Punto, 2 innesti che mirano a migliorare un roster che punta dritto ai playoff, in attesa di trovare l’accordo per il prolungamento del contratto di Albert Pujols, che a questo punto, visti gli acquisti, potrebbe restare a Saint Louis).

    Ottimi anche i movimenti dei Boston Red Sox desiderosi di tornare a lottare per il titolo dopo un’annata che li ha visti addirittura esclusi dalla post season. La squadra allenata da Terry Francona ha infatti preso Carl Crawford (142 milioni per 7 anni) come esterno, mossa che migliora e non di poco il livello difensivo della squadra e porta qualità anche in attacco. Ai Red Sox serviva anche un battitore di potenza, ed ecco che così si spiega l’acquisto di Adrian Gonzalez dai San Diego Padres, in uno scambio che ha visto Boston perdere 3 giovani promesse, ma guadagnare un battitore notevole che non potrà che fare bene ai Red Sox. E se la franchigia di Boston si è mossa molto bene sul mercato, prendendo anche il solido Bobby Jenks da Chicago, è stata deludente invece l’off season dei New York Yankees, che hanno pagato una scarsa pianificazione puntando tutto sull’acquisto di Cliff Lee. Sono arrivati, comunque, i rinnovi di Derek Jeter e Mariano Rivera (per il capitano dei Bronx Bombers la pratica è stata più lunga del previsto), e l’acquisto di Russell Martin a difendere il cuscino di casa base, ma onestamente ci si attendeva qualcosa di più nel ruolo dei lanciatori partenti, ora diventato punto interrogativo nella rotazione Yankees, considerando anche che al momento non si sa ancora cosa sceglierà di fare Andy Pettitte, ovvero se continuare a giocare o ritirarsi. Alla fine è arrivato Rafael Soriano, ex closer dei Tampa Bay Rays, acquisto notevole ed importante ma che ha firmato uno dei contratti più alti per un rilievo: 3 anni, con la possibilità ad ogni stagione di uscire dal contratto e rifirmarlo a prezzo migliore (cosa che con ogni probabilità accadrà dopo il secondo o il terzo anno). Una mossa clamorosa, che porta la firma del nome dell’agente di Soriano, ovvero di Scott Boras considerato una specie di mostro nel mondo degli agenti MLB. E vista la vicenda Soriano ed i vantaggi procurati al suo assistito, la nomea è più che giustificata!
    di Daniele Mattioli di arenasportiva.it

  • MLB: Questa notte al via le World Series tra Giants e Rangers

    MLB: Questa notte al via le World Series tra Giants e Rangers

    Questa notte scattano le World Series, le finali del massimo campionato americano di baseball. A contendersi il titolo saranno i San Francisco Giants, che avranno il vantaggio del fattore campo, ed i Texas Rangers, che hanno eliminato i campioni in carica dei New York Rangers.

    I San Francisco Giants, non sono mai saliti sul tetto del mondo da quando alla fine del 1957 hanno lasciato New York per cercare l’oro in California.
    I Texas Rangers, alle World Series non c’era addirittura mai arrivata in 50 anni di storia. Da stanotte, all’1.30 ora italiana, San Francisco e Texas si giocheranno un posto, nella storia, al meglio delle 7 partite.

    Da tenere d’occhio, per i Giants, il lanciatore Tim Lincecum, 26 anni, che si è consacrato come uno dei migliori della MLB. L’attacco (3 punti di media nei playoff, 4.3 in regular season) poggia soprattutto sulle spalle di Cody Ross, 29enne esterno che ha colpito 4 dei 6 fuori campo prodotti da San Francisco nei playoff, in cui viaggia con una media di .324. Lui e il ricevitore Buster Posey viaggiano a .301 di media battuta, il resto dei Giants a .211.

    I Rangers puntano tutto invece su Cliff Lee e Josh Hamilton. Il primo, il 32enne lanciatore che affronterà Lincecum in gara-1, ha giocato 3 gare nella postseason 2010, concedendo appena 13 valide, 2 punti e facendo registrare 34 strikeout. Hamilton, mancino 29enne ritrovatosi in Texas dopo aver rovinato la prima parte della sua carriera con droga e alcol, ha chiuso la regular season con una media battuta di .359 (la migliore dell’American League) ed ha trascinato la squadra alle World Series con 4 home run e .350 di media battuta nelle Championships Series.

    Alla guida di San Francisco c’è Bruce Bochy, 55enne nato in Francia che guida i Giants dal 2007. Con la squadra della Baia è ovviamente alle prime World Series, traguardo però già centrato nel 1998 alla guida dei San Diego Padres. Ma quella sfida si risolse incassando uno 0-4 dagli Yankees. A guidare Texas c’è invece Ron Washington, 58enne di New Orleans al timone dei Rangers dal 6 novembre 2006. La sua stagione è iniziata con l’ammissione di aver fatto uso di cocaina e si è chiusa con la prima partecipazione alle World Series della sua carriera. E’ il terzo afroamericano a raggiungere questo traguardo.

    Questo invece l’andamento in stagione delle 2 franchigie: i Giants si sono guadagnati il loro quarto viaggio alle World Series da quando si sono trasferiti a San Francisco alla fine del 1957 (in precedenza 5 titoli a New York) chiudendo la regular season con 92 vinte e 70 perse e il primo posto nella National League West. Nelle Division Series hanno superato 3-1 Atlanta, per poi imporsi 4-2 nelle Championship Series contro Philadelphia, conquistando il primo pennant della National League dal 2002 e rompendo il dominio dei Phillies (vincitori nelle due stagioni precedenti). Texas era in bancarotta all’inizio della stagione, con il proprietario Tom Hicks (lo stesso della squadra di calcio del Liverpool), travolto dai debiti e costretto a vendere. Col quart’ultimo monte ingaggi della lega (poco oltre 55 milioni di dollari), i Rangers hanno scalato la vetta dell’American League, conquistando la West Division per la quinta volta della loro storia con un record di 90 vittorie e 72 sconfitte. La maledizione dei playoff (tre sconfitte al primo turno in tre apparizioni, sempre contro i New York Yankees) è stata esorcizzata battendo prima 3-2 Tampa Bay nelle Division Series, e poi conquistando il pennant con un 4-2 proprio sugli Yankees.

    Per quanto riguarda i favori del pronostico, nonostante San Francisco abbia il vantaggio del fattore campo campo (prime 2 in California, poi 3 sfide ad Arlington prima dell’eventuale ritorno nella Baia), gli scommettitori e i critici puntano sulla prima volta di Texas per l’edizione numero 106 delle World Series: infatti in un sondaggio su Espn.com, il 55% dei votanti sceglie i Rangers (la maggior parte dice in 6 o 7 partite), giudizio confermato anche dagli esperti del network Usa: 9 editorialisti su 10 pronosticano il successo della squadra una volta di proprietà della famiglia Bush. Comunque vada il baseball avrà la sua nuova regina.

    Ultima curiosità prima di chiudere il discorso: Bengie Molina, 36enne ricevitore nato a Porto Rico, vincerà comunque l’anello, visto che ha giocato la prima parte della stagione con San Francisco (61 partite) e la seconda con Texas (57 partite).

    • Non so come spiegarlo, ma per me sarà una sensazione strana. Ho giocato per 3 anni e mezzo a San Francisco e sarà strano entrare in quello stadio con un’altra uniforme“.

    Ha detto il catcher.

    I Giants hanno scaricato Molina all’inizio di luglio per fare spazio a Buster Posey, diventato uno degli uomini chiave dei californiani.

    Questo il programma delle World Series:

    Oct. 27 Game 1: Texas Rangers at San Francisco Giants FOX 7:57 p.m.
    Oct. 28 Game 2: Texas Rangers at San Francisco Giants FOX 7:57 p.m.
    Oct. 30 Game 3: San Francisco Giants at Texas Rangers FOX 6:57 p.m.
    Oct. 31 Game 4: San Francisco Giants at Texas Rangers FOX 8:20 p.m.
    Nov. 1 Game 5: San Francisco Giants at Texas Rangers, if necessary FOX 7:57 p.m.
    Nov. 3 Game 6: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary FOX 7:57 p.m.
    Nov. 4 Game 7: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary
  • MLB, playoff: Texas Rangers alle World Series, Yankees eliminati

    MLB, playoff: Texas Rangers alle World Series, Yankees eliminati

    Per la prima volta nella loro storia i Texas Rangers approdano alle World Series della MLB.
    Davanti agli oltre 50 mila spettatori del Ballpark di Arlington, i texani hanno piegato 6-1 i campioni in carica dei New York Yankees chiudendo la serie dell’American League Championship sul 4-2.
    Match che si mette subito bene per i Rangers: nella parte bassa del primo inning, sulla valida di Vladimir Guerrero, Elvin Andrus chiude in casa base per il punto dell’1-0. Con Colby Lewis sul monte di lancio, i texani non concedono valide ai “Bronx Bombers” per i primi quattro inning. Il pareggio Yankees arriva nel quinto inning: la palla lanciata da Lewis colpisce Nick Swisher sulla gamba e Alex Rodriguez può segnare l’1-1.
    Nella parte bassa dello stesso inning, però, i Texas Rangers aggiustano subito le cose: la valida è ancora del dominicano Guerrero, i punti di Moreland e Josh Hamilton, quest’ultimo insignito del titolo di MVP della serie. I texani chiudono i conti poi con il fuoricampo del portoricano Nelson Cruz, che manda a punto anche Guerrero. Nel settimo i Rangers dilagano e fissano il punteggio sul 6-1 con il punto di Young sulla volata di sacrificio di Kinsler.
    A mettere il risultato al sicuro è Lewis che, con lo strikeout su Derek Jeter, fa letteralmente esplodere il Ballpark. New York, un pò a sorpresa deve abdicare, i Rangers attendono ora in finale la vincente della National League Championship, con i San Francisco Giants avanti 3-2 nella serie con i Philadelphia Phillies (ma le ultime 2 partite della serie saranno a Philadelphia). Gara 1 delle World Series è in programma il prossimo 27 ottobre.

    American League: Texas Rangers-New York Yankees 6-1 (serie 4-2)

    National League: Philadelphia Phillies-San Francisco Giants 2-4 (serie 2-3)

  • MLB: New York torna in corsa, San Francisco batte i Phillies

    MLB: New York torna in corsa, San Francisco batte i Phillies

    Gara da dentro o fuori per i New York Yankees, che nel quinto incontro di finale della American League, contro i Texas Rangers, sfoderano una grande prova di orgoglio e superano gli avversari con un perentorio 7-2 restando vivi per il momento con 2 partite decisive da giocare sul campo dei texani.
    Buona prova di C.C. Sabathia sul monte di lancio che concede quasi il nulla agli ospiti. Mentre la coppia Posada-Granderson porta avanti nel punteggio i Bronx Bombers. 2 singole condite dai banali errori della retroguardia difensiva di Texas danno così la possibilità a New York di portarsi avanti di 3 lunghezze. E nel terzo inning altri 2 homerun di Nick Swisher e di Robinson Canò chiudono virtualmente l’incontro. Efficienza ritrovata in attacco ma soprattutto in difesa dopo aver concesso nelle ultime 3 partite (tutte vinte dai Rangers) ben 25 punti!
    Serie che ora si sposta in Texas, già questa notte gara 6, ancora una volta da dentro o fuori per i campioni MLB.

    Nella National League invece altro successo interno per i San Francisco Giants, questa volta per 6-5, sui Philadelphia Phillies, ed i californiani ora sono ad un passo dalle World Series visto che sono passati a condurre per 3-1.

    Risultati playoff MLB

    American League: Texas Rangers-New York Yankees 2-7 (serie 3-2)

    National League: Philadelphia Phillies-San Francisco Giants 5-6 (serie 1-3)

  • MLB, playoff: Texas Rangers ad un passo dalle World Series

    MLB, playoff: Texas Rangers ad un passo dalle World Series

    I Texas Rangers battono per la terza volta consecutiva i New York Yankees e si portano sul 3-1 nella serie al meglio delle 7 partite che regala l’accesso alle World Series del massimo campionato di baseball americano.
    Yankees ancora una volta irriconoscibili e che dopo la stupenda prestazione in gara 1 (quando in Texas rimontarono da 0-5 a 6-5) vengono nuovamente travolti dai Rangers che seppur tecnicamente inferiori, dimostrano di avere una condizione fisica di gran lunga migliore rispetto ai campioni in carica.

    Anche se New York in questo quarto atto della serie finale della American League era partita molto bene (3-2 fino al quinto inning), si è dovuta inchinare al fuoricampo di Bengie Molina, messo a segno nel sesto inning e che è valso 3 punti per la squadra del Texas (sorpasso sul 5-3). Poi sono arrivati altri 2 punti nel settimo inning e quindi la chiusura in scioltezza per un 10-3 che non ha lasciato repliche. Questa notte potrebbe scriversi la parola fine sulla serie visto che è in programma gara 5.

    Nella National League invece sembra ben lontana dal risolversi in tempi rapidi la sfida tra i San Francisco Giants e i Philadelphia Phillies: i Giants si sono aggiudicati gara 3 per 3-0 davanti al proprio pubblico e ora guidano per 2-1 contro i Phila. Il quarto confronto è in programma ancora oggi, sempre all’AT&T Park di San Francisco, gara cruciale per il destino della serie: una vittoria Phillies permetterebbe alla franchigia biancorossa di riprendersi il vantaggio del fattore campo, una “W” dei Giants incanalerebbe la serie verso la squadra della California.

    Risultati playoff MLB

    American League: Texas Rangers-New York Yankees 10-3

    National League: Philadelphia Phillies-San Francisco Giants 0-3

  • NBA: Kobe Bryant primo nella classifica degli sportivi più amati degli U.S.A.

    Kobe Bryant ha scalato la classifica degli sportivi più amati degli U.S.A. arrivando a dividere il primo posto nella speciale graduatoria con Tiger Woods, golfista di colore, che dominava incontrastato dal 2006.
    E’ il responso dell’annuale sondaggio della Harris Interactive, che l’anno scorso piazzava la star dei Los Angeles Lakers solo in quarta posizione. Dietro la coppia Bryant-Woods c’è Derek Jeter, capitano dei New York Yankees, la franchigia più famosa per quanto riguarda il baseball.
    In caduta libera Michael Jordan, precipitato dal secondo al settimo posto, e LeBron James, terzo l’anno passato e ora sesto: il sondaggio però è stato effettuato tra il 14 e il 21 giugno, prima della ormai discussa e criticatissima scelta dell’M.V.P. NBA in carica di lasciare i Cleveland Cavaliers per i Miami Heat: non ci sarebbe da scandalizzarsi se il nuovo numero 6 degli Heat in futuro perdesse qualche altra posizione, vista l’impopolarità che ne è conseguita dopo la scelta professionale!

    Nella classifica femminile dominano invece le sorelle Williams: Serena è sicuramente la più amata, con Venus che si deve accontentare della piazza d’onore.