Tag: New York Knicks

  • Lin vicino ai Rockets, malumori a New York. Gordon rimane agli Hornets

    Lin vicino ai Rockets, malumori a New York. Gordon rimane agli Hornets

    C’era una volta la “Lin-sanity“, ovvero l’entusiasmo che Jeremy Lin, con le sue giocate d’autore pur essendo un atleta ancora sconosciuto, aveva provocato in una città tanto importante quanto “pazza” come quella della Grande Mela. Ora quei tempi sembrano lontani anni luce anche perchè non è detto che quel periodo possa avere una prosecuzione: secondo fonti ben informate infatti i Knicks non pareggeranno l’offerta fatta pervenire al playmaker cino-taiwanese dagli Houston Rockets. New York infatti, essendo Lin un restricted free agent, avrebbe potuto trattenere il giocatore pareggiando il contratto offerto da qualsiasi altra squadra. Il problema per i bluarancio nasce però proprio dall’accordo strappato da Lin a Houston che seppur basso nei primi 2 anni (circa 5 milioni a stagione) diventa esorbitante nel terzo anno di contratto dato che il play riceverà un compenso di ben 14, 2 miloni di dollari nel 2014/2015, una somma che la dirigenza dei Knicks reputa eccessiva.

    La decisione della franchigia di New York arriverà solo nella serata di martedì ma ormai pare tutto deciso e Lin verrà lasciato libero di accasarsi ai Rockets, la squadra che non credette in lui e lo tagliò prima del suo approdo ai Knicks con i quali riuscì a far innamorare i tanti tifosi bluarancio non solo al Madison Square Garden ma un pò in tutto il Mondo. A rafforzare la convinzione che Lin non verrà trattenuto ieri è arrivata una trade tra New York e Portland che ha portato ai Blazers Jared Jeffries e Dan Gadzuric mentre percorso inverso hanno fatto Kurt Thomas (anche lui di ritorno ai Knicks come l’amico Marcus Camby, che ha firmato qualche giorno fa) e soprattutto Raymond Felton, playmaker che ha già giocato sotto la guida di Mike D’Antoni (poi esonerato) in cabina di regia bluarancio prima di essere sacrificato in nome dell’affare Anthony.

    Sul destino di Lin ci sono pareri contrastanti: i tifosi (non tutti ovviamente ma gran parte) sono caduti nello sconforto e si preparano a vedere il loro idolo indossare un’altra maglia. Nello spogliatoio però la situazione non è così negativa perchè Carmelo Anthony, leader della squadra, ha candidamente ammesso che l’offerta di Houston per Lin è ridicola e J.R. Smith ha rincarato la dose dichiarando che se New York dovesse davvero pareggiare la proposta di Houston nello spogliatoio Knicks potrebbero nascere dei malumori perché a suo parere, ci sono tanti giocatori che sono nella Lega da diverse stagioni, hanno sudato parecchio e non sono riusciti a ottenere un contratto così corposo come quello che si è guadagnato Lin in appena 3 mesi di gioco. E questo potrebbe essere un motivo di tensione.

    Jeremy Lin, New York Knicks | © Chris Chambers/Getty Images

    I Suns, invece, si sono aggiudicati l’asta per l’ex Rockets Luis Scola, diventato free agent via “Amnesty Rule”. L’argentino diventa così la terza addizione importante, dopo le firme di Goran Dragic e Michael Beasley, per Phoenix dell’era post Steve Nash (andato ai Lakers). Il prossimo obiettivo per il club dell’Arizona adesso è il free agent O.J. Mayo, che però ha estimatori anche a Chicago, Los Angeles (sponda Lakers) e a Dallas. Il tutto nasce infatti dagli Hornets che hanno pareggiato l’offerta del team dell’Arizona per Eric Gordon (58 milioni in 4 anni) e così tratteranno la forte guardia. Ora Phoenix per ottenere il giocatore ha a disposizione solo uno scambio con New Orleans ma sembra tutto molto improbabile, ecco perchè è uscito il nome di Mayo.

    Brendan Haywood, altro “amnistiato”, questa volta dai Mavs, si accorda con Charlotte, Watson vola ai Nets.

    Tutto tace invece sul fronte Dwight Howard, il giocatore che con le sue smanie di lasciare Orlando sta tenendo tutti col fiato sospeso. Pare però che appena la situazione Lin sarà chiarita i Rockets tenteranno l’assalto finale per portare il miglior centro dell’NBA in Texas e costruire proprio con Lin un asse “play-lungo” da sogno.

  • Houston prova a prendere Howard, Kaman firma con Dallas

    Houston prova a prendere Howard, Kaman firma con Dallas

    Sembra sfumata la trattativa tra Nets e Magic che avrebbe portato il centro Dwight Howard a Brooklyn e nella corsa al centro di Orlando si inseriscono a sorpresa gli Houston Rockets che fino a poche ore fa dovevano solo essere i partner dei Los Angeles Lakers per far quadrare lo scambio con il team della Florida. Il pacchetto offerto dai texani al neo general manager dei Magic Hennigan prevede soluzioni interessanti come quello di accollarsi i pesanti contratti di Hedo Turkoglu (2 anni rimanenti a 23.8 milioni), di Chris Duhon (anche lui 2 anni, 7.5 milioni) e di Jason Richardson (3 anni per 18.6 milioni). Orlando in questo modo otterrebbe ciò che vuole, ovvero azzerare il cap in vista della rifondazione che partirà a breve. Houston però per fare spazio nel salary cap dovrà necessariamente usare la clausola Amnesty per tagliare qualcuno dei contratti più sostanziosi a bilancio. L’indiziato prinicipale per il taglio è Luis Scola che nei prossimi 3 anni percepirà 21 milioni di dollari. Nel fine settimana non mancheranno gli sviluppi anche perchè i Lakers e forse anche i Nets (che secondo alcuni stanno cercando di forzare la mano alla dirigenza dei Magic tirandosi fuori dalla trattativa) potrebbero non essere tagliate fuori. Proprio la franchigia di Brooklyn per cautelarsi da ogni scherzo mette rinnova per 4 anni (a 60 milioni di dollari complessivi) il centro Brook Lopez.

    Fonti molto attendibili riferiscono che nelle prossime ore i New York Knicks pareggeranno l’offerta degli Houston Rockets per Jeremy Lin e tratteranno il playmaker.

    Ufficiali gli ingaggi di Ray Allen e Rashard Lewis (ex compagni ai Seattle SuperSonics) che vestiranno la maglia dei Miami Heat per i prossimi 3 anni. Entrambi si inseriscono alla perfezione nel piano di Miami per aiutare James, Wade e Bosh con tiratori dalla distanza che possano far allargare le maglie delle difese avversarie. I 2.718 canestri da 3 punti messi a segno da Allen rappresentano il record NBA di tutti i tempi (superato il grande Reggie Miller), mentre Lewis è al quinto posto della classifica dei giocatori in attività con 1.690 centri da oltre l’arco.

    Dwight Howard | &© Chris Trotman/Getty Images

    Presentazione ufficiale anche per Steve Nash con la maglia dei Lakers. Il playmaker canadese, grande appassionato di calcio, indosserà la maglia numero 10 (la numero 13 gialloviola è ritirata dato che è appartenuta al grande Wilt Chamberlain) ed ha dichiarato che è un omaggio ai grandi “10” del calcio degli ultimi anni quali Zinedine Zidane ed Alessandro Del Piero, che furono compagni di squadra nella Juventus.

    Dallas taglia il centro Haywood con la Amnesty Rule (27 i milioni dovuti nei prossimi 3 anni) e trova l’accordo con Chris Kaman. L’ex Hornets così ritrova il suo amico e compagno di nazionale tedesca Dirk Nowitzki. I Mavericks rinnovano completamente il reparto lunghi con Elton Brand, nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’ufficialità. Texani scatenati: mettono anche in piedi l’operazione di mercato che porta ai Pacers, via sign and trade, Ian Mahinmi e Dallas il playmaker Darren Collison più la guardia Dahntay Jones. Per quanto riguarda proprio gli Indiana Pacers, news dell’ultim’ora dato che sono vicinissimi a mettere sotto contratto Gerald Green (triennale da 10 milioni) reduce da una buona stagione con i Nets.

  • NBA, Howard-Nets accordo vicino. Camby ai Knicks, Hibbert resta a Indy

    NBA, Howard-Nets accordo vicino. Camby ai Knicks, Hibbert resta a Indy

    Si scalda il mercato NBA, mancherebbero solo gli ultimi dettagli e poi “Superman” Dwight Howard  diventerà un giocatore dei Nets a tutti gli effetti: i dirigenti di Orlando e Brooklyn infatti starebbero visionando le cartelle mediche di Howard e Brook Lopez (il centro che prenderà il posto di Dwight ai Magic) per assicurarsi che tutto sia a posto visto che i 2 giocatori sono reduci da infortuni piuttosto lunghi.

    Nel maxi scambio, oltre ai Cleveland Cavaliers, dovrebbero entratre anche i Los Angeles Clippers: la trade, a dir poco imponente, vedrebbe arrivare alla corte di Deron Williams, a Brooklyn, oltre ad Howard anche Jason Richardson ed Earl Clark. Ai Magic andrebbero Brook Lopez, Damion Jones, Shelden Williams (dai Nets), Luke Walton (da Cleveland) e ben 3 scelte future (dovrebbero essere tutte da primo giro). Per i Cavaliers sarebbe pronto il pacchetto composto da Quentin Richardson (in arrivo da Orlando) da Kris Humpries, da Sundiata Gaines (provenienti da Brooklyn), oltre ad una prima scelta e 3 milioni di dollari dai Nets. I Clippers invece rileverebbero il contratto della guardia MarShon Brooks. Sono 2 però le questioni sul tavolo che sino ad ora hanno provocato lo stallo della trattativa: le condizioni di Brook Lopez, fermo spesso durante l’ultimo anno, che preoccupano non poco i Magic (come abbiamo già detto in precedenza la dirigenza del team della Florida sta visionando le cartelle mediche per assicurarsi che sia tutto a posto), oltre alle richieste contrattuali di Kris Humpries che potrebbero complicare il “sign and trade” con i Cavaliers. Alla fine però tutti i tasselli dovrebbero andare al posto giusto per un affare che in fin dei conti conviene un pò a tutte le squadre coinvolte.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Buone notizie anche per i New York Knicks: la franchigia della Grande Mela si assicura per i prossimi 3 anni le prestazioni del centro Marcus Camby (contratto da 13 milioni di dollari complessivi). Il 38enne lungo ritorna così a New York, nel “sign and trade” con Houston arrivano in Texas 3 giocatori bluarancio ovvero Toney Douglas, Josh Harrellson, Jerome Jordan più 2 seconde scelte (nel 2014 e nel 2015). La dirigenza dei Knicks, in attesa della risoluzione del caso Jeremy Lin (offerta dai Rockets che deve essere pareggiata per trattenere il playmaker), ha concluso la trattativa con un altro free agent ovvero Steve Novak. Per lui, specialista assoluto dal perimetro, quadriennale da 15 milioni di dollari. In dirittura d’arrivo anche la trattativa con J.R. Smith, per la guardia contratto biennale da 2,8 milioni di dollari.

    Roy Hibbert, centro in piena esplosione, è stato un giocatore importante per Indiana nell’ultima stagione ed i Pacers ovviamente non hanno nessuna intenzione di perderlo. Secondo fonti ben informate l’offerta di 58 milioni di dollari (il massimo possibile) fatta da Portland all’ex Georgetown University verrà pareggiata e il giocatore non si muoverà da Indianapolis.

    Triennale per Danny Green che dopo una grande stagione a San Antonio, ha deciso di rinnovare con gli Spurs e di rimanere in Texas.

    Infine i Rockets provano a strappare alla concorrenza Aaron Brooks, reduce da una stagione in Cina. Il 27enne playmaker è già stato ai Rockets dal 2007 al febbraio 2011, quando venne ceduto ai Phoenix Suns in cambio di Dragic. Le alternative per Houston sono Ramon Sessions (ma Dallas è in netto vantaggio) e Raymond Felton.

  • NBA, Howard vicinissimo ai Nets. New York ci prova per Camby

    NBA, Howard vicinissimo ai Nets. New York ci prova per Camby

    Sono ore di trepidazione in NBA per i tifosi dei Nets: ad Orlando è in corso una riunione tra i dirigenti dei Magic per dare il via libero allo scambio che porterà Dwight Howard a Brooklyn. I 2 team avrebbero trovato l’accordo per un maxi scambio che coinvolgerebbe ben 14 giocatori, almeno 3 squadre nella trade e tantissime scelte al Draft tra primo e secondo giro. I Magic hanno intensficato i contatti con Billy King, general manager dei Nets, ieri sera, dopo aver appreso che Andrew Bynum, il centro dei Los Angeles Lakers su cui volevano costruire la squadra del futuro, non è interessato a rimanere a Orlando dopo la scadenza del suo contratto nel 2013 (Bynum ha fatto sapere che preferirebbe Dallas, Houston o Cleveland). Brooklyn intanto ha coinvolto nell’affare Howard anche Cleveland, a cui vorrebbe scaricare il nuovo contratto di Kris Humphries. I Cavs però oltre al lungo vorrebbero anche una scelta al primo giro: avendone già promesse ben 3 a Orlando. I Nets inoltre stanno cercando una quarta squadra interessata allo scambio pronta a farsi carico della promettente guardia MarShon Brooks (sotto contratto nel 2012-13 per 1,2 milioni) in cambio di una scelta al primo giro. I Nets in cambio di Howard (e probabilmente di Jason Richardson ed Hedo Turkoglu, 2 giocatori con il contratto pesantissimo nel monte salari dei Magic) spedirebbero ad Orlando un pacchetto incentrato su Brook Lopez, con cui stanno trattando il rinnovo per utilizzarlo in un sign and trade, e almeno 3 scelte al primo giro. Ma i Lakers restano alla finestra, pronti ad intervenire nel caso la trattativa fallisca. Staremo a vedere gli sviluppi nelle prossime ore.

    Orlando ha inoltre ufficilizzato la cessione di Ryan Anderson, giocatore più migliorato dell’ultima stagione NBA, ai New Orleans Hornets. Anderson, 16 punti di media nella stagione appena conclusa con 166 triple a bersaglio (più di tutti nella Lega) firmerà un quadriennale da 36 milioni. Gli Hornets hanno abbastanza spazio salariale per farsene carico e spediranno in cambio il lungo Gustavo Ayon (un anno di contratto a 1,5 milioni) ai Magic, che proseguono così nella loro rifondazione.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Sam Greenwood Getty Images

    Intanto si muove anche New York: la dirigenza si è incontrata con il centro Marcus Camby ed i Knicks ora sono favoriti per prendere il 38enne che piace, e molto, anche a Miami, Dallas, Houston e San Antonio. New York ha già avviato i contratti con i Rockets per un sign and trade che consentirà a Camby di guadagnare almeno 3 milioni il prossimo anno e ai texani di ottenere in cambio almeno uno tra ToneyDouglas, Josh Harrellson, Dan Gadzuric e Jerome Jordan.

    Kirk Hinrich ritorna ai Bulls: il 31enne playmaker firmerà un biennale da 6 milioni e fino a gennaio (o febbraio) dovrà sostituire l’infortunato Derrick Rose.

    Ersan Ilyasova ha deciso di rimanere a Milwaukee. L’agente del giocatore ha confermato che il turco ha accettato la proposta di rinnovo quinquennale (45 milioni di dollari) che gli hanno proposto i Bucks. Ilyasova, 25 anni, è reduce dalla miglior stagione della sua carriera: 13 punti e 8,8 rimbalzi di media.

    Boston pensa al sostituto di Ray Allen (volato a Miami): in lizza Courtney Lee ed O.J. Mayo, entrambi restricted free agent e quindi teoricamente rifirmabili in seguito dalle loro squadre di appartenenza (Houston e Memphis) pareggiando l’offerta dei Celtics.

  • NBA, Ray Allen a Miami. Lin tentato dai Rockets, Kidd ai Knicks

    NBA, Ray Allen a Miami. Lin tentato dai Rockets, Kidd ai Knicks

    Continua a regalare emozioni il mercato NBA: Ray Allen, svincolatosi a fine stagione dai Boston Celtics, passa ai neo campioni dei Miami Heat. Il 37enne Allen, migliore tiratore da 3 punti nella storia della Lega, ha accettato un triennale da 9,5 milioni offertogli dal team della Florida, lasciando sul tavolo il biennale da 12 milioni che gli offrivano i Celtics, a cui era approdato nel 2007 vincendo il titolo alla prima stagione ma con cui i rapporti si erano guastati nell’ultima stagione, dato che la guardia tiratrice era dapprima stata quasi ceduta nell’ultimo giorno di mercato e poi era finita in panchina per lasciare posto nel quintetto titolare ad Avery Bradley. Allen è stato in visita a Miami giovedì, ha parlato con Pat Riley, coach Spoelstra ed Alonzo Mourning, poi è tornato a casa a riflettere. E ha deciso di accettare la corte di Miami, anche dopo una chiacchierata amichevole con LeBron James e Dwyane Wade.

    Ma gli Heat non si fermano qui perchè nel fine settimana è in programma un incontro con Marcus Camby, centro 38enne ma dal rendimento sempre elevato, che nell’ultima parte di stagione a Houston ha viaggiato a 7,1 punti e 9,3 rimbalzi di media in 19 partite. Camby però è nel mirino anche di New York (incontro già fissato, con i Knicks che trattano anche Jared Jeffries come alternativa), Dallas e San Antonio.

    A proposito di New York Knicks è ufficiale l’ingaggio del playmaker veterano Jason Kidd. Kidd, 39 anni, ha firmato un contratto triennale da 9 milioni di dollari complessivi, voltando le spalle alla sua ex squadra, i Dallas Mavericks, con i quali sembrava dovesse proseguire la sua avventura.

    Houston prova a strappare Jeremy Lin ai Knicks: accordo raggiunto sulla base di 4 anni per quasi 29 milioni di dollari totali. Ora la palla passa a New York che dovrà decidere se pareggiare l’offerta e trattenere il giocatore (dato che è restricted free agent) oppure dare il via libera ai Rockets per tenersi il play di origini taiwanesi. Dalle ultime indiscrezioni però pare che la squadra della Grande Mela tratterà Lin per farlo crescere proprio assieme a Jason Kidd che farà da “chioccia”.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Houston cede ai Raptors Kyle Lowry per una prima scelta futura e Gary Forbes (forse un pò troppo poco per il valore del giocatore). Intanto i texani puntano Raymond Felton, Ramon Sessions e l’ex Aaron Brooks di ritorno dalla Cina.

    Sta per chiudersi la trattativa tra Boston e Jeff Green, il lungo che ha perso tutta la stagione 2011/12 per un intervento al cuore. Le due parti sarebbero vicine ad accordarsi per un quadriennale da 40 milioni. Green, che Boston scelse al Draft 2007 spedendolo subito ai Seattle SuperSonics in cambio di Ray Allen, è approdato ai Celtics nel febbraio 2011 nella trade che ha portato Kendrick Perkins ad Oklahoma City, viaggiando a 9,2 punti di media nelle 26 partite giocate in Massachusetts. Con Green i Celtics completerebbero la rivoluzione del reparto lunghi, che conta sui ritorni di Garnett e Bass (rinnovati i contratti) e sugli innesti dal Draft di Jared Sullinger e Fab Melo.

    Lieto ritorno nella NBA: Brandon Roy, che si era ritirato un anno fa per i problemi alle ginocchia, sceglie i Minnesota Timberwolves. Per la guardia biennale da 10.4 milioni di dollari ed assieme a lui potrebbe arrivare a Minneapolis anche Nicolas Batum, restricted free-agent, che ha accettato un’offerta quadriennale da 45 milioni chiedendo esplicitamente alla dirigenza di Portland di non pareggiarla o, quantomeno, di imbastire una sign and trade con Minnesota. I Blazers però pareggeranno l’offerta e tratterranno Batum (secondo le ultime voci).

    Notizie di contorno: Brand è stato tagliato dai Sixers con la clausola Amnesty e sarebbe vicino ai Mavs, sempre Philadelphia acquista Nick Young dai Clippers e dà l’addio a Louis Williams. Proprio i Clippers, perso Young, rifirmano Billups e si assicurano Jamal Crawford. Infine i Magic prolungano il contratto del play Nelson e sono in attesa dell’offerta dei Nets per Howard: possibile che per sbloccare la trattativa serva un terzo team coinvolto nello scambio (si parla dei Milwaukee Bucks) e poi “Superman” potrà volare a Brooklyn!

  • NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    NBA playoff, Miami avanti. Grizzlies ancora vivi

    Nella notte NBA 2 le partite disputate e valide per il primo turno dei playoff 2012.

    I Miami Heat staccano il biglietto per le Semifinali di Conference battendo in gara 5 i New York Knicks per 106-94 chiudendo la serie con un netto 4-1. Dopo un avvio di match firmato in larga parte dagli ospiti, Miami sale in cattedra poco per volta ma quando accelera e gioca in velocità diventa devastante: trascinata da LeBron James la squadra della Florida prende la testa dell’incontro e non si volta più indietro, controllando l’ampio margine ed i tentativi di rimonta dei Knicks. Per James prestazione da 29 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, ben coadiuvato dalle altre 2 stelle della formazione ovvero Dwyane Wade (19 punti) e Chris Bosh (19 punti e 7 rimbalzi). Bene anche la panchina che porta con soli 3 giocatori 22 punti. Ai bluarancio non basta la super prova offensiva di Carmelo Anthony che infila 35 punti aggiungendo 8 rimbalzi, doetro di lui Stoudemire con 14 punti, J.R. Smith con 12 e Fields (12 anche per lui), Tyson Chandler porta alla causa 7 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate ma l’eliminazione inciderà pesantemente sul futuro di questa squadra che potrebbe anche essere rivoluzionata in vista del prossimo anno. Per gli Heat ora ci saranno i Pacers da affrontare nella Semifinale di Conference ed ovviamente Miami parte sia con il vantaggio del fattore campo che con i favori del pronostico rispetto ad Indiana.

    LeBron James, Miami Heat | © Marc Serota Getty Images

    Nell’altra partita della serata i Memphis Grizzlies stendono i Los Angeles Clippers e mantengono aperta la serie che ora vede i californiani sempre in vantaggio ma per 3-2. Match controllato in tranquilllità dai padroni di casa con qualche piccola apprensione quando a 6 minuti dal termine gli ospiti si riavvicinano dal quasi -20 al provvisorio -6 (rievocando l’incubo di gara 1!). Poi però approfittando dell’uscita dal campo di Chris Paul per alcuni fastidi fisisci i Grizzlies tornano in pieno possesso del risultato e gestiscono fino alla sirena. Brillano le 3 stelle di Memphis, Marc Gasol infila 23 punti, Zach Randolph la doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi e Rudy Gay chiude con 14 punti segnati. Ai losangelini servono a poco le prove di Mo Williams (che dalla panchina piazza 20 punti), di Chris Paul (19 punti e 4 assist) e Blake Griffin (15 punti ed 11 rimbalzi). Per gara 6 si torna in California ma coach Del Negro dovrà valutare in questi giorni le condizioni fisiche dei suoi 2 assi dato che Griffin è uscito alla fine del terzo quarto per un problema al ginocchio dopo una schiacciata e Paul subito dopo per un dolore all’inguine. Senza loro 2 il destino infatti sarebbe segnato nonostante il momentaneo vantaggio nella serie.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 9 maggio

    Miami Heat-New York Knicks 106-94
    Mia: James 29, Wade 19, Bosh 19
    N.Y.: Anthony 35, Stoudemire 14, Fields 12, Smith 12

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 92-80
    Mem: Gasol 23, Randolph 19, Gay 14
    Cli: Williams 20, Paul 19, Griffin 15

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-3 Sixers
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 3-2 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-2 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-3 Clippers

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, Ryan Anderson eletto Most Improved Player

    NBA, Ryan Anderson eletto Most Improved Player

    Ryan Anderson degli Orlando Magic è il vincitore del Premio Most Improved Player 2011-12, lo ha annunciato la NBA. Il premio annuale viene dato ad un giocatore che ha fatto un significativo miglioramento rispetto alla stagione precedente.

    Anderson ha ricevuto 260 punti su un massimo di 605 di cui 33 voti da primo posto, da una giuria di 121 giornalisti sportivi degli Stati Uniti e del Canada. Ersan Ilyasova dei Milwaukee Bucks (159 punti, con 21 voti da primo posto) e Nikola Pekovic dei Minnesota Timberwolves (104 punti, con 10 voti da primo posto) hanno chiuso la top 3 terminando rispettivamente secondo e terzo in graduatoria. Ai giocatori sono stati assegnati cinque punti per ogni voto da primo posto, tre punti per ogni voto da secondo posto e un punto per ogni voto ricevuto da terzo posto.

    Ryan Anderson, Orlando Magic | © J. Meric/Getty Images

    Anderson ha stabilito i suoi massimi in carriera per quanto riguarda i punti segnati (16,1), i rimbalzi (7,7), la percentuale dal campo (0,439) e la percentuale di tiro libero. Ha anche stabilito il massimo in campionato nei tiri da 3 punti segnati (166) e tentati (422). Ha aumentato le sue medie rispetto alla stagione precedente di 5,5 punti a partita e di 2,2 rimbalzi a partita. 

    Ryan Anderson succede a Kevin Love nell’albo d’oro della competizione che lo scorso anno era stato di gran lunga il più votato tra tutti gli atleti selezionati per ricevere il premio. In molti davano per certo il riconoscimento a Jeremy Lin, autore di una parte di stagione strabiliante in cui ha trascinato i New York Knicks  ai playoff ma l’infortunio al menisco che lo ha tenuto fuori dal campo nel finale di regular season (e lo sta tenendo tuttora fermo nel primo turno dei playoff NBA 2012) hanno un pò condizionato la scelta dato che l’ala di Orlando ha giocato con molta più continuità rispetto al playmaker dei Knicks.

    Un premio che tutto sommato è meritato per Anderson, atteso ad ulteriori miglioramenti anche nel prossimo campionato.

  • Heat e Thunder sul 3-0, Knicks e Mavericks vicini all’eliminazione

    Heat e Thunder sul 3-0, Knicks e Mavericks vicini all’eliminazione

    Solo 2 le partite disputate nella notte NBA e valide per il primo turno dei playoff 2012 ed entrambi sono risultati molto importanti.

    I Miami Heat sbancano il Madison Square Garden di New York e si portano sul punteggio di 3-0 nella serie contro i Knicks: prima della palla a due viene consegnato a Tyson Chandler il premio di migliore difensore della stagione ed il centro newyorchese inizia a mille con una super stoppata dopo 15 secondi di gioco su Udonis Haslem. Con una grande difesa i Knicks tengono a bada gli avversari per tutto il primo tempo (vantaggio anche in doppia cifra per gli uomini di coach Woodson) e Miami fa registrare solo 36 punti segnati all’intervallo. Nel terzo quarto gli ospiti rimettono in gioco il risultato ed assestano il colpo del KO nell’ultima frazione di gioco grazie ad un LeBron James letteralmente immarcabile ed infuocato che piazza 17 dei suoi 32 punti totali proprio nel quarto periodo. Lo strapotere del numero 6 di Miami è impressionante ed i Knicks a fine gara accusano un gap di ben 17 punti, abbandonando ogni speranza di recupero del risultato della serie che ora pende nettamente a favore degli Heat. Oltre ai 32 punti per James ci sono 8 rimbalzi e 5 assist, Dwyane Wade aggiunge 20 punti, Mario Chalmers 19 mentre Chris Bosh si limita all’essenziale chiudendo con 9 punti e 10 rimbalzi ma un plus-minus di +27! Panchina di Miami letteralmente inesistente (solo 5 punti) ma tanto basta potendo contare su un trio di fenomeni come James, Wade e Bosh. A New York non serve quindi la grande prova di Carmelo Anthony da 22 punti ed 8 rimbalzi, gli unici a dare sostengono per i bluarancio sono Tyson Chandler (10 punti e 15 rimbalzi) e J.R. Smith con 12 punti dalla panchina, un pò poco per impensierire gli avversari. Senza Stoudemire (infortunio ad una mano patito in gara 2) la serie sembra segnata per i Knicks dato che mai nessuna squadra in NBA è riuscita a vincere una serie al meglio delle 7 partite quando si è trovata sotto per 3 partite a 0.

    Miami Heat v New York Knicks © Jeff Zelevansky/Getty Images

    Serie chiusa anche per gli Oklahoma City Thunder che dopo aver faticato nelle 2 partite casalinghe (entrambi i successi ottenuti con margine minimo) vanno a vincere con molta più facilità a Dallas portandosi, come i Miami Heat, sul 3-0 nella serie contro i Mavericks. Secondo tempo devastante per i giovani di Oklahoma City che possono contare su un Kevin Durant formato extra lusso da 31 punti e 6 assist, Westbrook piazza 20 punti, dalla panchina Harden e Fisher aggiungono 10 punti ciascuno ed Ibaka firma la doppia doppia da 10 punti ed 11 rimbalzi (con 4 stoppate). Dallas tira male dal campo (34%), il top scorer è Nowitzki con 17 punti ma non in gran serata, Kidd e Terry portano alla causa rispettivamente 12 ed 11 punti. Serie quasi chiusa in favore dei Thunder che in gara 4 potranno vendicarsi dei campioni in carica (che lo scorso anno li eliminarono nella Finale di Conference), al momento Oklahoma City è la più autorevola candidata al titolo NBA. Triste declino per i Mavs che solo un anno fa dominavano, a sorpresa, i playoff, e che ora dovranno concentrarsi sul futuro per costruire nuovamente una squadra vincente.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 3 maggio

    New York Knicks-Miami Heat 70-87
    N.Y.: Anthony 22, Smith 12, Chandler 10
    Mia: James 32, Wade 20, Chalmers 19

    Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 79-95
    Dal: Nowitzki 17, Kidd 12, Terry 11
    Okl: Durant 31, Westbrook 20, Ibaka 10, Harden 10, Fisher 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 3-0 Heat
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 2-1 Pacers
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 2-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 3-0 Thunder
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 2-0 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-1

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, Tyson Chandler è il difensore dell’anno

    NBA, Tyson Chandler è il difensore dell’anno

    Tyson Chandler è stato votato miglior difensore dell’anno. La notizia, già nell’aria da ieri (era stata rivelata da una persona a conoscenza del premio rimasta anonima), è stata resa ufficiale dalla NBA ed il centro dei Knicks è il primo nella storia del team di New York ad essere premiato in questa categoria.

    La vittoria di Chandler (che ieri era stata riportata anche da Yahoo Sports), è meritata visto che i Knicks con lui a centro area sono migliorati tantissimo nel settore difensivo in questa stagione.

    Chandler ha ricevuto 311 punti, di cui 45 voti da primo posto, da una giuria di 121 giornalisti sportivi degli Stati Uniti e  del Canada. Serge Ibaka dei Thunder è arrivato secondo con 294 punti e Dwight Howard di Orlando, che aveva vinto il premio per tre stagioni di fila, è finito terzo con 186 punti. Sono stati assegnati cinque punti per ogni voto da primo posto, tre punti per ogni voto da secondo posto e un punto per ogni voto da terzo posto ricevuto.

    Chandler ha aiutato Dallas a vincere  il suo primo titolo NBA della storia nella scorsa stagione risultando a dir poco determinante ma i Mavericks non hanno fatto nessun tentativo in Estate per rifirmarlo preferendo mantenere la flessibilità salariale per il mercato 2012.

    Tyson Chandler © Chris Trotman/Getty Images

    Così Chandler è diventato rapidamente uomo mercato e i Knicks, a lungo considerati una delle peggiori squadre difensive della Lega, si sono accaparrati il giocatore con un’offerta da 14 milioni di dollari all’anno. Per ottenere la sua firma New York ha anche rinunciato al playmaker Chauncey Billups esercitando la clausola Amnesty in modo da poter mantenersi sotto la soglia del salary cap

    Chandler ha una media di 9.9 rimbalzi e 1.4 stoppate. Quella appena finita è stata la regular season migliore per punti segnati in attacco, con una media 11.3 punti e 67,9% di realizzazione dal campo.

    Chandler interrompe il triennio vincente di Dwight Howard degli Orlando Magic.

  • NBA playoff, Heat e Thunder si portano sul 2-0

    NBA playoff, Heat e Thunder si portano sul 2-0

    Anche in gara 2 i Miami Heat battono i New Kork Knicks, mantengono il vantaggio del fattore campo ed ora guidano la serie del primo turno playoff per 2-0. Partita equilibrata con i padroni di casa che sferrano il colpo del KO nel quarto periodo. A trascinare il team della Florida è il solito LeBron James con una prestazione a tutto tondo da 19 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, Dwyane Wade è il top scorer della sua squadra con 25 punti e Chris Bosh ne aggiunge 21. La festa degli Heat è completata dal trio Chalmers-Miller-Battier che insieme infilano 35 punti dando un apporto fondamentale. Rispetto alla prima partita della serie New York gioca molto meglio ma alla fine il risultato non cambia nonostante i 30 punti e 9 rimbalzi di Carmelo Anthony, i 18 punti di Stoudemire, i 13 a testa di Tyson Chandler e J.R. Smith mentre Baron Davis infila 12 punti con 6 assistenze. La serie ora si trasferisce a New York per le prossime 2 partite e se i Knicks vorranno raddrizzare questa sfida dovranno vincere entrambi i match. Per gli Heat invece molta meno pressione, un successo in trasferta chiuderebbe in pratica ogni discorso di qualificazione alle Semifinali di Conference.

    Indiana pareggia i conti contro i Magic ma serve un terzo quarto perfetto per prendersi la vittoria (30-13 il parziale che segna la gara). Orlando trova risorse inaspettate da Glen Davis che pur non essendo un vero e proprio centro sostituisce Dwight Howard degnamente chiudendo in doppia doppia (18 punti e 10 rimbalzi), J.J. Redick infila 13 punti dalla panchina, Nelson ne piazza 12 mentre gioca leggermente sotto lo standard abituale Ryan Anderson (11 punti). Indiana porta 5 giocatori in doppia cifra e ben 3 di questi chiudono con 18 punti, ovvero Danny Granger, George Hill e David West (che aggiunge anche 11 rimbalzi facendo segnare un’importante doppia doppia). Poco più sotto Paul George (17 punti ed 8 rimbalzi), prezioso invece l’apporto di Leandro Barbosa dalla panchina con 10 punti. Serie dunque in parità, ora si va tutti in Florida per le successive gara 3 e gara 4 dove Orlando dovrà cercare di non perdere il vantaggio del fattore campo conquistato nella prima partita della sfida ad Indianapolis. I gialloblu invece avranno bisogno necessariamente di trovare almeno una vittoria in trasferta per non andare incontro ad una clamorosa eliminazione al primo turno dopo aver chiuso la regular season al quinto posto assoluto dietro alle 4 favorite per il titolo, Bulls, Spurs, Thunder ed Heat.

    James e Anthony © Mike Ehrmann/Getty Images

    Come nella prima partita della serie Oklahoma City fa parecchia fatica per superare i campioni in carica dei Dallas Mavericks ma alla fine porta a casa il punto del 2-0 che significa quasi passaggio del turno alle Semifinali di Conference. Ancora un finale punto a punto tra le 2 squadre che premia nuovamente i Thunder sicuramente più talentuosi rispetto agli avversari. Dallas ha ben 2 opportunità sul finire del match per pareggiare il punteggio ed andare in overtime ma Jason Terry spreca malamente. I padroni di casa si affidano alle punte di diamante Durant (26 punti e 10 rimbalzi) e Westbrook (29 punti), Perkins in serata di grazia infila 13 punti e dalla panchina sono fondamentali Harden (15 punti) e Fisher (11 punti e la tripla importantissima nel finale di gara). Ai texani non bastano i 31 punti di Nowitzki, i 15 di Marion, i 13 a testa di West e Terry ed un Kidd da 10 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. La serie ora si sposta a Dallas ma il destino dei campioni in carica pare segnato, servirà una vera e propria impresa per capovolgere le sorti di questa sfida.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 30 aprile

    Indiana Pacers-Orlando Magic 93-78
    Ind: West 18, Granger 18, Hill 18
    Orl: Davis 18, Redick 13, Nelson 12

    Miami Heat-New York Knicks 104-94
    Mia: Wade 25, Bosh 21, James 19
    N.Y.: Anthony 30, Stoudemire 18, Chandler 13, Smith 13

    Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 102-99
    Okl: Westbrook 29, Durant 26, Harden 15
    Dal: Nowitzki 31, Marion 15, West 13, Terry 13

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-0 Bulls
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 2-0 Heat
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 1-1 
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 0-1 Hawks

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 1-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 2-0 Thunder
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 1-0 Lakers
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 0-1 Clippers

    GLI HIGHLIGHTS

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