Tag: New York Knicks

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [6 luglio 2010]

    Nelle ultime ore molti rumors interessanti nella NBA: il centro Shaquille O’Neal, svincolato dai Cleveland Cavaliers, ha ricevuto un’offerta di 5,8 milioni di dollari per 2 stagioni dagli Atlanta Hawks che devono cercare sul mercato un valido aiuto per il centro titolare Al Horford. O’Neal, 38 anni, starebbe seriamente pensando di accettare la proposta e nelle prossime ore potremmo saperne di più.
    Sempre gli Hawks starebbero pensando ad uno scambio sul mercato che coinvolgerebbe la loro ala grande Josh Smith, per cercare di rinforzare la squadra in più settori e renderla ancora più competitiva dopo l’accordo che ha visto Joe Johnson rifirmare con la franchigia della Georgia nei giorni scorsi.

    Danny Ainge, General Manager dei Boston Celtics, ha fatto pervenire alla guardia Ray Allen un prolungamento di contratto ma non ha fatto sapere nè la durata del contratto, nè i termini economici dell’accordo. Allen potrebbe anche accettare la proposta della sua squadra e declinare le altre offerte sul mercato, che comunque, essendo uno dei free agent di maggiore talento sul mercato non dovrebbero tardare ad arrivare, benchè l’età non sia più verdissima (35 anni). I maggiori interessati alle prestazioni del numero 20 biancoverde sarebbero i soliti New York Knicks che stanno spadroneggiando sul mercato negli ultimi giorni.

    I New York Knicks, dopo l’acquisizione dell’ala grande Amar’è Stoudemire in scadenza di contratto con i Phoenix Suns, avrebbero sondato il terreno per il tiratore Mike Miller, svincolato dai Washington Wizards. Miller ha numerosi corteggiatori nella Lega viste le sue caratteristiche di giocatore molto eclettico, primi fra tutti i Los Angeles Lakers.

    I Miami Heat, secondo alcune voci circolate nelle ultime ore, sarebbero disposti ad offrire alla loro stella Dwyane Wade, per trattenere il fenomeno in Florida, 127 milioni in 6 anni. Wade ci sta pensando ma le possibilità di continuare il rapporto con gli Heat sono alte.

    Intanto, dopo il colpo Stoudemire, molti addetti ai lavori vicini all’ambiente dei Knicks pensano che James diventerà al più presto un giocatore di New York. Dall’Ohio invece, sponda Cleveland, rimbalzano le voci di un possibile accordo con i Cavaliers, visto che James è molto legato alla città ed ai tifosi e vorrebbe vincere qualcosa di importante proprio con i Cavs. Situazione in evoluzione, staremo a vedere gli sviluppi.

    Iniziano a delinearsi anche le strategie attorno a Carlos Boozer, ala grande degli Utah Jazz, finora rimasto un pò in ombra rispetto ai suoi colleghi. Ad esporsi è stato il suo coach, Jerry Sloan, che ha espressamente richiesto la sua permanenza a Salt Lake City per poter mantenere un roster di grande rilievo e competere ai più alti livelli nella Lega.

    I Lakers stanno cercando un accordo con il proprio playmaker Derek Fisher: il giocatore gradirebbe un biennale da 10 milioni di dollari, ma l’acquisizione nei giorni scorsi del regista Steve Blake permette ai gialloviola di poter abbassare la proposta di Fisher. I Lakers sono disponibili infatti a dare 2,5 milioni all’anno all’ormai 36enne play ed un contratto di 2 stagioni. Fisher dovrà valutare cosa fare.

    Come già detto nei giorni scorsi, Chris Paul potrebbe essere nel mirino dei Cleveland Cavaliers e del suo ex allenatore agli Hornets, Byron Scott, per giocare assieme a James la prossima stagione, ma la trattativa appare molto delicata, visto l’alto valore del giocatore.

    I Denver Nuggets, dopo le voci dei giorni scorsi, hanno categoricamente smentito la possibilità che Carmelo Anthony, leader della franchigia del Colorado, venga scambiato sul mercato.

    I Toronto Raptors di Andrea Bargnani sono molto interessati a Ryan Gomes, ala piccola recentemente scambiata dai Minnesota Timberwolves con i Portland Trail Blazers e subito tagliata dalla squadra dell’Oregon.

  • NBA, free agent: Johnson resta ad Atlanta, Stoudemire va ai Knicks di Danilo Gallinari [6 luglio 2010]

    Primi movimenti di rilievo in NBA per quanto riguarda il mercato dei giocatori: la guardia degli Atlanta Hawks Joe Johnson ha deciso di prolungare il contratto con la franchigia della Georgia, trovando un accordo che non sembrava poi così scontato a 119 milioni di dollari per 6 anni.
    Johnson, il leader dei “Falchi”, permette alla sua squadra di restare così competitiva ad ogni livello, ora la dirigenza può certamente concentrarsi sulla ricerca di un “lungo” di rilievo per dare una mano ad Al Horford sotto canestro, unica lacuna che è rimasta da colmare per Atlanta. Si fa già il nome di qualcuno, in primis quello di Shaqulle O’Neal, discorso che verrà affrontato nell’apposito articolo dei rumors e delle trattative in corso. (Leggi l’articolo)

    Primo colpo stagionale invece per i New York Knicks di Danilo Gallinari che riescono a mettere sotto contratto per 5 anni per un compenso complessivo di 100 milioni di dollari l’ala grande Amar’è Stoudemire che era in scadenza di contratto con i Phoenix Suns.
    Solo pochi giorni fa l’ex numero 1 degli arancioviola era vicinissimo alla permanenza in Arizona ma un colloquio lampo con il suo ex allenatore ai Suns Mike D’Antoni, ora head coach dei Knicks, ha totalmente cambiato le carte in tavola e in una trattativa molto rapida ha deciso di sposare il progetto della franchigia della “Grande Mela”.
    Ora New York aspetta la decisione di LeBron James prima di pensare al rinnovo dell’altro giocatore simbolo che ha in squadra e che aspetta di essere rifirmato, ovvero David Lee: una coppia di “lunghi” Stoudemire-Lee sarebbe di un impatto incredibile sotto i tabelloni e in pitturato, una delle coppie meglio assortite dell’intero panorama della NBA. Piano piano comunque va creandosi una nuova intelaiatura per gli arancioblu che potrebbe essere davvero di primo piano, visto che comunque i colpi di questa Estate non dovrebbero fermarsi qui, ma prevedono l’arrivo di qualche altro giocatore di spessore (leggi l’articolo sui free agent NBA) per aiutare il nuovo acquisto Stoudemire e il nostro Danilo Gallinari nell’impresa di riportare i New York Knicks ai livelli che competono alla franchigia e farla uscire dall’anonimato degli ultimi 5 anni.

    Infine una notizia che comunque appariva molto scontata: Dirk Nowitzki ha deciso di restare con i Dallas Mavericks. Le parti hanno trovato un accordo sulla base di 80 milioni di dollari per 4 anni.
    Nowitzki permette ai Mavs di avere un pò di spazio salariale per firmare qualche ottimo giocatore visto che ha rinunciato al massimo salariale che sarebbe stato di 96 milioni di dollari. Inoltre nel suo contratto è stata inserita una clausola che prevede il divieto di scambiarlo con altre squadre fino al termine del contratto.

  • NBA, free agent: Blake ai Lakers, Stoudemire verso i Knicks [3 luglio 2010]

    I Los Angeles Lakers hanno raggiunto un accordo con Steve Blake, playmaker che nell’ultima stagione ha giocato a Portland e poi ai Clippers.
    Il contratto di Blake è stato fatto sulla base di 4 anni a 16 milioni di dollari complessivi.
    Ora si attendono sviluppi sulla situazione di Derek Fisher visto che per il ruolo di regista Jordan Farmar probabilmente non rifirmerà per i gialloviola.

    Novità intanto per quanto riguarda la situazione di Amar’è Stoudemire che ieri è stato a colloquio con il suo ex allenatore ai Phoenix Suns e ora head coach ai New York Knicks, ovvero Mike D’antoni.
    Sembra che Stoudemire sia fortemente tentato dall’avventura nella “Grande Mela” e che sebbene sia molto legato a Phoenix, sia come città che come tifosi, la tentazione di riunirsi assieme a D’Antoni e creare una squadra molto competitiva per il titolo sia molto forte.
    Intanto proprio i Suns per cautelarsi dell’eventuale partenza della loro ala grande hanno messo sotto contratto il lungo Hakim Warrick, anche se i dettagli dell’operazione ancora non sono stati resi noti. Warrick nell’ultima stagione ha giocato a Milwaukee e poi è stato scambiato dai Bucks a Chicago per arrivare a John Salmons.

    Pochi altri rumors invece per le altre squadre e gli altri giocatori. Quella più rilevante, visto che Wade, Bosh e James, i free agent più ambiti, continuano i loro colloqui privati con le delegazioni delle squadre NBA interessate a loro, è la probabile firma sul nuovo contratto che legherà Kevin Durant agli Oklahoma City Thunder per i prossimi 5 anni al massimo salariale per la fascia di contratto che include la stella numero 35. Sarebbero 85 milioni di dollari quindi 17 all’anno per il nuovo fenomeno della NBA che in soli 3 anni di carriera ha già dimostrato di essere un giocatore devastante e che visto il buon lavoro dirigenziale del G.M. Sam Presti fin dalla chiamata 3 anni or sono al Draft del 2007 (progetto partito da Seattle con i Sonics) sino ad ora ha costruito un roster interessante che potrebbe dare la possibilità alla franchigia di diventare la squadra da battere per i prossimi 10 anni vista l’età media che si aggira sui 20 anni ed il livello di talento dei giocatori “ammassato” in questo lasso di tempo. Kevin Durant non è free agent (lo sarà l’anno prossimo) ma i Thunder vogliono giustamente cautelarsi e non avere sgradite sorprese nella prossima Estate vista la lunga fila di pretendenti per il loro asso e uomo franchigia.

  • NBA: La lista e l’analisi dei free agent per il mercato più interessante della storia della NBA

    Parte oggi il mercato della NBA, e sarà l’Estate più calda dell’intera storia della NBA: mai così tanti campioni si sono ritrovati nella condizione di essere free agent tutti nello stesso anno!
    Volendo, anche una franchigia dalle potenzialità modeste, attingendo al mercato di questi 2-3 mesi potrebbe diventare una squadra da titolo, se ha creato spazio salariale per firmare qualcuno di questi grandi nomi.

    Di seguito proponiamo una scala gerarchica in base ai rapporti di forza che si sono venuti a creare nell’ultima stagione con annessa analisi del giocatore in questione. Alla fine daremo anche i nomi di 2 atleti che sebbene abbiano ancora il contratto garantito, secondo le ultime voci avrebbero chiesto di cambiare squadra.

    Ecco dunque la lista dei free agent (con almeno 15 nomi di lusso). Occhio alla top ten che si preannuncia fenomenale:

    40) Zydrunas Illgauskas (Centro, 35 anni, Cleveland Cavaliers): L’età è quella che è, ma la mano resta sempre pericolosa, anche dai 5-6 metri. Potrebbe essere molto utile per quelle squadre che hanno dei giovani centri in squadra e devono fare esperienza, visto che i suoi consigli potrebbero risultare molto utili.

    39) Amir Johnson (Ala Grande, 23 anni, Toronto Raptors): Durante l’infortunio di Chris Bosh, quest’anno, si è trovato catapultato in squadra e non ha demeritato, portando alla causa tantissima difesa, energia e anche qualche punto. Ancora in crescita tecnica, le squadre che stanno ricostruendo potrebbero anche puntare su di lui per il ruolo di ala grande.

    38) Kris Humpries (Ala Grande, 25 anni, New Jersey Nets): Nella stagione fallimentare di New Jersey ecco una piccola luce nel buio: il sostituto di Yi Jianliang ha prodotto alcune prestazioni fuori dal normale, ma è la continuità che manca. Un posto da titolare in una squadra di medio-bassa classifica potrebbe lanciarlo sul grande palcoscenico della NBA, anche perchè di “lunghi” nella Lega c’è sempre bisogno.

    37) Richard Jefferson (Ala Piccola, 30 anni, San Antonio Spurs): Stagione quasi fallimentare a San Antonio, in cerca di rilancio dopo una vita passata ad essere una delle stelle dei New Jersey Nets assieme a Jason Kidd e Vince Carter. Gli ultimi 2 anni a Milwaukee e San Antonio non gli hanno fatto certo onore ma il talento c’è e va riportato in superficie. Sarebbe ottimo anche come sesto uomo di lusso nel ruolo di ala piccola.

    36) Josh Howard (Ala Piccola, 30 anni, Washington Wizards): Talento pazzesco, ma qui il limite sono gli infortuni e la fragilità delle sue ginocchia, motivo per cui i Dallas Mavericks lo hanno tradato a metà stagione ai Wizards. Molto difficile che ritrovi l’esplosività perduta assieme ai suoi legamenti, ma la mano non cambia neanche se si hanno 60 anni e Howard se riuscisse a riciclare il suo gioco un pò più lontano da canestro potrebbe ancora dire la sua.

    35) Kyle Korver (Ala Piccola, 29 anni, Utah Jazz): Tremendo tiratore da 3, quest’anno ha avuto quasi il 54% dalla lunga distanza. Squadre povere nel settore degli specialisti da dietro l’arco dovrebbero farci un pensierino per risolvere i loro problemi.

    34) Wes Matthews (Guardia Tiratrice, 23 anni, Utah Jazz): Compagno di squadra di Korver a Utah, ha sorpreso il mondo intero in questa stagione: non draftato (ovvero nel Draft 2009 è finito fuori dai primi 60!) ha avuto un’occasione con i Jazz e ha dato prova di costanza, applicazione e sacrificio, riuscendo a prendersi in breve tempo il posto in squadra e diventando pericolosissimo sia dalla lunga distanza che da dentro l’area vista anche la stazza non indifferente. Molto vicino comunque al rinnovo con i Jazz.

    33) Drew Gooden (Ala Grande, 28 anni, Los Angeles Clippers): Per anni ci si è chiesti dove fosse il talento di questo “omone” che ha fallito in ogni squadra dove ha giocato, prima di arrivare, nell’ultimo giorno di mercato della scorsa stagione, ai Los Angeles Clippers, dove accanto a Kaman ha trovato la sua dimensione e fatto intravedere ottime cose: il problema è che dopo un anno di inattività per guai al ginocchio, il posto di ala grande titolare nei Clippers, sarà preso dalla prima scelta assoluta dello scorso Draft, ovvero Blake Griffin e ciò potrebbe spingere Gooden a trovarsi una nuova sistemazione.

    32) Derek Fisher (Playmaker, 36 anni, Los Angeles Lakers): Nella regular season sembra essere sempre un corpo estraneo nei Los Angeles Lakers, ma quando sente aria di playoff, il playmaker gialloviola si scatena e diventa essenziale per Kobe e compagni (e lo ha dimostrato ampiamente nella sua lunga carriera). Dovrebbe rinnovare per un’altro anno con i bi-campioni NBA.

    31) Nate Robinson (Playmaker, 26 anni, Boston Celtics): 175 centimetri scarsi di esplosività, non per niente ha vinto le ultime 2 edizioni dello Slam Dunk Contest all’All Star Game. Ma la testa va “curata” visti i numerosi sbalzi di concentrazione durante le partite che possono anche pregiudicare la vittoria di una gara.

    30) Jason Williams (Playmaker, 34 anni, Orlando Magic): Tornato in NBA dopo un anno sabbatico, il playmaker bianco dei Magic si ritrova senza una squadra ma le possibilità che Orlando lo rifirmi sono comunque alte: la sua esperienza sarà fondamentale anche in futuro per ritornare in Finale NBA.

    29) Ronnie Brewer (Guardia Tiratrice, 25 anni, Memphis Grizzlies): Non sarà mai un grande realizzatore ma la sua difesa è sempre di primo piano: autentico rubapalloni, non faticherà a trovare un ingaggio, anche se i problemi fisici quest’anno lo hanno molto limitato rispetto al solito standard di livello di gioco a cui ci aveva abituati.

    28) Travis Outlaw (Ala Piccola, 25 anni, Los Angeles Clippers): Ala piccola di livello assoluto, con un’altezza da ala grande che gli permette di tirare in testa agli avversari senza possibilità di essere stoppato dai suoi pari ruolo (un pò come succede per il fenomeno degli Oklahoma City Thunder Kevin Durant). Se è in serata può letteralmente incendiare il canestro avversario a suon di triple e tiri dalla media distanza, il suo pezzo forte del repertorio, ma quando si intestardisce nei momenti in cui la palla non entra risulta a dir poco dannoso per sè e per la squadra. Va “curato” in questi particolari e potrebbe essere un “big player” nei prossimi anni.

    27) Jermaine O’Neal (Ala Grande, 31 anni, Miami Heat): In forte parabola discendente come si è potuto vedere nell’ultimo anno disputato ad Indiana per poi essere ceduto prima a Toronto e poi a Miami. Il motivo di tutto ciò è oscuro, coi Celtics nei playoff ha avuto una percentuale realizzativa che ha sfiorato il ridicolo, ma il giocatore ammirato nei primi anni a Portland e in seguito ai Pacers non può essere scomparso nel nulla: serve dargli fiducia e non mortificarlo al primo errore, anche perchè è uno dei pochi “lunghi” che può abbinare classe e talento sia in attacco che in difesa vista la tecnica di tiro non indifferente.

    26) Shaquille O’Neal (Centro, 38 anni, Cleveland Cavaliers): Sull’orlo dei 40 anni, ormai più utile per far numero che per altri scopi, ha scritto la storia della Lega nei suoi anni ad Orlando, Lakers e Miami. Ma Shaq potrebbe ancora essere decisivo se centellinato con sapienza visto che la sua stazza sotto i tabelloni può risultare ancora decisiva per qualsiasi squadra.

    25) Mike Miller (Guardia Tiratrice, 30 anni, Washington Wizards): Ecco uno dei giocatori più completi dell’intera NBA: grandissimo tiartore dalla lunga distanza, ottimo passatore e anche efficace rimbalzista (quest’anno ha sfiorato più volte la tripla doppia, e nei Wizards sarebbe stata un’impresa di non poco conto!), appetito da diverse squadre non solo per le doti già elencate prima ma anche per un’intelligenza cestistica molto elevata, altruista quando serve, ma anche pronto a prendersi le sue responsabilità nei momenti difficili del match. Un jolly da non lasciarsi sfuggire, piace ad Orlando che lo portò nella Lega scegliendolo al Draft.

    24) Tracy McGrady (Guardia Tiratrice, 31 anni, New York Knicks): Lontano anni luce dal fenomeno che ha monopolizzato l’NBA negli anni passati tra Orlando Magic e Houston Rockets, visibilmente ingrassato, è in cerca di una squadra da titolo con campioni veri per fare il gregario (prima volta nella sua carriera) ed aiutare i suoi eventuali nuovi compagni a conquistare l’NBA.

    23) Raymond Felton (Playmaker, 26 anni, Charlotte Bobcats): Piccolo playmaker dalle mani buone ma con poca sapienza in regia, tuttavia sarebbe un’ottimo cambio per chi già possiede un buon regista per fargli tirare il fiato nei momenti di stanca delle partite. Se non sviluppa la sua visione di gioco non potrà ambire ad essere un titolare fisso e un uomo franchigia come più volte espresso nelle sue interviste. Comunque il talento non manca e neanche i suoi corteggiatori.

    22) Al Harrington (Ala Piccola, 30 anni, New York Knicks): Giocatore tuttofare, segna da 2 e da 3, prende rimbalzi e contribuisce, se tutto va per il verso giusto, alle vittorie di squadra. Ma se le cose vanno male finisce molto spesso con il perdersi nel marasma generale senza riuscire a trascinare i compagni, è questo il vero limite di un giocatore che avrebbe potuto sicuramente dare di più al mondo del basket americano. Tuttavia ci sono ancora almeno 5 anni di carriera, si attendono progressi nella sua tenuta mentale.

    21) Channing Frye (Ala Grande, 27 anni, Phoenix Suns): Reduce dalla migliore stagione della sua carriera ha mostrato evidenti miglioramenti, soprattutto mettendo in piedi un tiro da 3 letale che nessuno si aspettava da un quasi centro come lui. Ala grande che Portland ha mandato a Phoenix ma visti i problemi nel settore lunghi con gli infortuni di Oden e Przbylla avrebbe fatto meglio a tenere. Non mancano le pretendenti per lui ma i Suns vorrebbero tenerlo, sempre a cifre ragionevoli.

    20) Brendan Haywood (Centro, 30 anni, Dallas Mavericks): Centro da non sottovalutare, non spettacolare ma molto concreto, ha cambiato marcia ai Mavs quest’anno con il suo arrivo dai Wizards in cambio di Josh Howard. Peccato che i texani non abbiano sfruttato il secondo posto ottenuto in regular season ma le sue quotazioni sono in ascesa e non avrà difficoltà a trovare una squadra in vista del nuovo anno agonistico.

    19) J.J. Redick (Guardia Tiratrice, 26 anni, Orlando Magic): In ombra per un paio d’anni nella panchina degli Orlando Magic, è letteralmente esploso quest’anno: guardia bianca con un tiro letale, ha mostrato oltre alla sua tecnica di tiro e ai punti che può mettere assieme in una serata, anche un notevole progresso nella tenuta mentale. Molte volte ha salvato i Magic con le sue “bombe”, è chiamato alla riconferma per stabilizzarsi nella cerchia dei migliori tiratori NBA.

    18) Udonis Haslem (Ala Grande, 30 anni, Miami Heat): Sempre molto concreto e tenace, standard di rendimento molto stabile, non accusa cali a livello mentale. Può essere molto utile sia da titolare in ala grande che uscendo dalla panchina vista la grande disponibilità che dà al coach e alla squadra. Prezioso, a cifre ragionevoli Miami potrebbe tenerlo, visto che punta a creare una squadra con 3 “big free agent” per competere immediatamente per il titolo.

    17) Linas Kleiza (Ala Piccola, 25 anni, Olympiacos Pireo): Può sembrare strano vederlo così in alto, ma basta pensare alle ultime 2 stagioni di Denver per capire il perchè: anno 2008-2009 (con il lituano) e Denver dà filo da torcere ai Lakers in Finale di Conference. Anno 2009-2010 (con Kleiza all’Olympiacos) e i Nuggets vengono distrutti dai Jazz al primo turno dei playoff. Se inserito nel giusto roster è un tassello a cui non si può rinunciare, a Denver farebbero carte false per riaverlo ed accoppiarlo a Melo Anthony nei ruoli di ala (sempre che Anthony resti ai Nuggets!)

    16) Josh Childress (Ala Piccola, 27 anni, Olympiacos Pireo): Compagno di squadra, quest’anno, all’Olympiacos di Kleiza, è pronto a ritornare in NBA, ma bisogna dare tanti soldi a questo atleta che sa fare tutto ma che in alcuni momenti spegne la lampadina nella sua mente.

    15) Tyrus Thomas (Ala Grande, 24 anni, Charlotte Bobcats): Il problema per questo atleta dai mezzi fisici straordinari è il prezzo che richiede per il nuovo contratto: a Charlotte non sono disposti ad investire così tanto anche se lui ha trovato nel North Carolina la sua dimensione reale dopo il fallimento ai Bulls. Situazione in evoluzione, dopotutto è stato sempre una seconda scelta assoluta!

    14) John Salmons (Guardia Tiratrice, 30 anni, Milwaukee Bucks): Dopo la strepitosa metà stagione (febbraio-maggio) dopo il suo arrivo a Milwaukee che è stata trascinata ai playoff da questo folletto dalla mano sartoriale, ecco che le ambizioni di Salmons iniziano a venire a galla: vuole una squadra da titolo e probabilmente i Bucks lo perderanno, ecco perchè la franchigia del Wisconsin si è cautelata prendendo dai Golden State Warriors il suo sostituto naturale Corey Maggette.

    13) Luis Scola (Ala Grande, 30 anni, Houston Rockets): Uno dei giocatori più graditi a qualsiasi General Manager NBA, grazie alla sua applicazione e alla sua durezza nel gioco fisico anche contro avversari molto più quotati e grossi. Houston tentenna nella decisione se rinnovare il contratto e l’argentino rischia di allontanarsi inesorabilmente dal Texas.

    12) David Lee (Ala Grande, 27 anni, New York Knicks): Straordinario rimbalzista che nell’ultima stagione si è scoperto anche realizzatore. Molte volte vicino ai 20 punti e 20 rimbalzi, altre volte ha toccato e superato queste cifre riuscendo ad attirare l’attenzione su di sè di oltre mezza NBA. Portland farebbe carte false per prenderlo ed affiancarlo a Camby, Aldridge e Oden per il settore lunghi più forte e completo dell’intera Lega. Lui vorrebbe restare a New York se si realizzasse il sogno LeBron James, ma il suo desiderio contrasta con i soldi che richiede alla dirigenza arancioblu per i suoi servigi.

    11) Ray Allen (Guardia Tiratrice, 35 anni, Boston Celtics): Il tiratore più forte attualmente in NBA (in questi giorni c’è anche la discussione su chi tra lui e il grande numero 31 degli Indiana Pacers, tal Reggie Miller, che bruciava la retina avversaria suon di triple, alcune volte impossibili, sia più forte dalla lunga distanza) ha il contratto scaduto con i Celtics e vorrebbe restare sempre in una squadra da titolo, se non con i biancoverdi almeno con franchigie di pari livello. Il record di tiri da 3 punti segnati in una gara di Finale NBA (ben 8 bombe quest’anno in gara 2 contro i Lakers) potrebbe giocare a suo favore e dargli un’altra possibilità in un club pronto a diventare campione.

    10) Rudy Gay (Ala Piccola, 23 anni, Memphis Grizzlies): Atletismo incredibile e talento in esplosione per il capitano dei Memphis Grizzlies. A soli 23 anni è uno dei pezzi pregiati di questo mercato e i Minnesota T-Wolves farebbero follie per portarlo in squadra. In rampa di lancio per diventare un All Star al pari di altri campioni, potrebbe spostare gli equilibri della Lega con un eventuale trasferimento, almeno così sperano i Timberwolves…

    9) Yao Ming (Centro, 29 anni, Houston Rockets): Sarebbe uno dei top five tra i free agent di questa Estate, ma i dubbi sulle sue condizioni fisiche (caviglie e piedi visto il grande peso che sono costretti a sopportare quando scende giù dopo ogni salto) sono un’incognita da non sottovalutare. Probabilmente resterà a Houston, visto che è vicinissimo ai 30 anni ed è stato una vita intera in Texas,  ma New York un pensierino lo farebbe volentieri al centrone cinese per ritornare in alto e ai fasti di Pat Ewing che ha scritto la storia dei Knicks nel ruolo di centro.

    8) Carlos Boozer (Ala Grande, 28 anni, Utah Jazz): Etica del lavoro e forza mentale sono i punti forti di questa ala grande scelta qualche anno fa dai Cleveland Cavaliers addirittura al secondo giro del Draft e che in pochi anni è diventato uno dei lunghi più forti della Lega, che andando ai Jazz ha scomodato anche il paragone con il grandissimo Karl Malone, assieme a John Stockton la storia della franchigia di Salt Lake City. Le mani sono ottime anche dai 6 metri, la potenza devastante e anche se manca qualche centimetro è superlativo anche a rimbalzo arrivando sempre abbondantemente sopra la doppia cifra. Teoricamente sarebbe quasi da 20 punti e 20 rimbalzi a serata, gran colpo per chi vorrà metterlo sotto contratto visto che i Jazz e la politica al risparmio della dirigenza non sembrano dargli conferma nello Utah.

    7) Joe Johnson (Guardia Tiratrice, 29 anni, Atlanta Hawks): Voci contrastanti su questa guardia tiratrice dalla stazza fuori dal normale: proprio questo è il punto di forza di Johnson che sfrutta i centimetri e i chili in più per fare ciò che vuole contro i diretti avversari. C’è chi lo da in partenza, chi invece lo conferma agli Hawks visto che la squadra ha già un’ossatura molto forte. Molto difficile capire cosa farà, certamente Atlanta per tenerlo dovrà fare un super contratto al suo leader se non vorrà diventare una squadra da Draft Lottery il prossimo anno.

    6) Paul Pierce (Ala Piccola, 32 anni, Boston Celtics): Teoricamente il capitano dei Celtics sarebbe libero sul mercato, ma in realtà non è proprio così perchè dopo una vita passata in biancoverde basterà sedersi ad un tavolo e trovare un accordo tramite 2 parole tra amici di vecchia data per la permanenza di “The Truth” nel Massachusetts. Le sorprese sono escluse, almeno apparentemente…

    5) Amar’è Stoudemire (Ala Grande, 27 anni, Phoenix Suns): La novità dell’ultim’ora per questa ala grande dallo strapotere fisico quasi imbarazzante, dal talento meraviglioso e dalla capacità di essere un “finisher” devastante è che si è riavvicinato ai Phoenix Suns e nelle prossime ore ci potrebbe essere la tanto attesa firma per la permanenza nell’Arizona. I problemi sorgerebbero qualora non si giunga al lieto fine con Stoudemire che non gradirebbe l’ennesima trattativa saltata e potrebbe voltare le spalle alla franchigia arancioviola.

    4) Dirk Nowitzki (Ala Grande, 32 anni, Dallas Mavericks): Il leader indiscusso dei Dallas Mavericks ha deciso un pò a sorpresa di uscire dal contratto non esercitando la sua opzione di rinnovo. La mossa è di difficile comprensione ma dovrebbe rifirmare per i Mavs anche perchè per accontentare il tedesco la proprietà, con Mark Cuban in testa, proverà a far arrivare in Texas il fenomeno LeBron James. Difficile, ma per Cuban niente appare impossibile.

    3) Chris Bosh (Ala Grande, 26 anni, Toronto Raptors): L’ala grande più talentuosa di tutta l’NBA è stanca del Canada e tra tutti i giocatori in scadenza e senza contratto è quello più sicuro di non rifirmare per la squadra di appartenenza. Le opzioni sono chiare: o firmare per una squadra texana (visto che lui è nativo di Dallas) per riavvicinarsi a casa, oppure andare a Miami, Chicago o New York assieme a James e Wade per vincere subito il titolo NBA. C’è anche l’opzione Lakers ma per averlo, attraverso un “sign and trade” coi Raptors, i gialloviola campioni dovrebbero mettere sul piatto della bilancia Lamar Odom ed Andrew Bynum! Difficile, ma per accontentare Kobe Bryant non ci si pone limiti.

    2) Dwyane Wade (Guardia Tiratrice, 28 anni, Miami Heat): Guardia tiratrice dal talento smisurato, la migliore della Lega. Wade è di Chicago ma ultimamente le voci su di un suo passaggio ai Bulls si sono affievolite, a Miami è a casa e si trova ottimamente. Se gli Heat, che hanno il monte salari più basso della Lega, riuscissero ad affiancargli altri 2 fenomeni tra i free agent che sono sul mercato, allora Dwyane non si muoverebbe, altrimenti restano vive le opzioni New York e forse anche Clippers per via dello scenario Hollywoodiano che Wade gradisce particolarmente essendo fenomeno sia dentro che fuori dal campo.

    1) LeBron James (Ala Piccola, 25 anni, Cleveland Cavaliers): Il primo posto è suo, il free agent più ambito nella storia della Lega. Più di mezza NBA è in fila per assicurarsi i suoi servizi sul parquet, giocatore a dir poco devastante che ha solo 25 anni, su cui si può costruire la fortuna di una franchigia. All around player, sa fare tutto e con estrema naturalezza, punti, rimbalzi, assist, stoppate, palle rubate, attacco e difesa più una leadership indiscussa all’interno dello spogliatoio vista la sua forte personalità! stupisce che a Cleveland non sia riuscito ad arrivare sinora al bersaglio grosso, ovvero il titolo di campione NBA. M.V.P. delle ultime 2 stagioni, Chicago smonterebbe la squadra per firmarlo e farne l’erede di Michael Jordan, i Clippers documenti falsi per contrastare lo strapotere dei cugini gialloviola dei Lakers e del mito Kobe Bryant, New York ne farebbe la pietra miliare per il prossimo decennio per vincere più titoli possibili e farne uno degli atleti più ricchi del Mondo intero grazie ai guadagni di una grande città come la “Grande Mela”, Cleveland invece punta a convincerlo dandogli carta bianca per comporre lui stesso la squadra con atleti a lui graditi, e staff dirigenziale e tecnico, facendo leva anche sul fatto che James è nativo di Akron, cittadina a pochi chilometri da Cleveland, e che in Ohio LeBron è riverito più di un Imperatore. Situazione molto fumosa e ingarbugliata, una città intera soffre, spera e attende la sua decisione che potrebbe cambiare il destino della franchigia. L’impressione è che Cleveland resti la prima opzione ma mai come questa volta le certezze potrebbero prima vacillare e poi crollare da un momento all’altro! Non resta che attendere…

    Menzioni speciali per 2 atleti che non si liberano dagli attuali contratti, ma che hanno manifestato, come già detto all’inizio, il desiderio di cambiare aria, e sono:

    1) Chris Paul (25 anni) dei New Orleans Hornets, assieme a Deron Williams il più forte playmaker della Lega e che è in partenza per altri lidi, visto anche il progetto degli Hornets che sta ricostruendo partendo dai giovani. Non che Paul sia vecchio, anzi ha solo 25 anni, ma avendo raggiunto già un certo status nella Lega, ha voglia di vincere e non può farlo certamente con una squadra che puntando sui giovani sarà competitiva al massimo tra 4-5 anni. Lakers, Blazers, Mavericks sono alla finestra, ci vogliono ottime contropartite ma gli Hornets non precluderanno i sogni del numero 3. La sua permanenza pare veramente difficile.

    2) Carmelo Anthony (26 anni): La situazione qui è un pò complicata perchè Anthony ha esercitato (non come i suoi colleghi Bosh, James, Wade, scelti tutti nello stesso anno al Draft) l’opzione di rinnovo per un ultimo anno ma i Nuggets, benchè abbiano proposto anche il rinnovo per altre 3 stagioni dopo il 2011, non vorrebbero perdere la loro stella a parametro zero come rischiano ora i Cavaliers, gli Heat e i Raptors. Ecco perchè oltre al rinnovo da 65 milioni di dollari, la dirigenza di Denver sta guardando a possibili scambi con altre franchigie in modo che se Anthony non dovesse firmare l’estensione, sarebbe ceduto all’istante per continuare ad essere competitivi grazie ad una trade che lasci inalterato il livello di talento della squadra. Situazione in evoluzione, Anthony è legato a Denver e ai Nuggets ma non si opporrebbe ad una cessione per far guadagnare qualcosa alla sua squadra.

  • Adidas-NBA 5 United Tour 2010: Spettacolo a Milano

    Sabato 12 e domenica 13 giugno la città di Milano è stata protagonista nello sport avendo ospitato un evento mondiale molto seguito da tutti gli appassionati di basket: l’Adidas-NBA 5 United Tour 2010.
    L’evento, portato avanti da Adidas e National Basketball Association, prevede tornei 5 contro 5 con pick-up games ed elementi di basket interattivo, ed è giunto ormai alla sua quarta edizione che ha avuto la città italiana come prima di 3 tappe europee (le altre saranno a Madrid il 26-27 giugno e a Parigi il 4-5 settembre).
    Nelle 2 giornate milanesi a farla da padrone sono state le partite e il basket giocato, con un torneo di 5 contro 5 maschile e femminile, ma anche con tantissime attività che hanno coinvolto i fan accorsi numerosi all’evento come le gare del tiro da 3 punti e quella delle schiacciate, specialità queste che attirano da sempre l’attenzione dei veri appassionati di basket. Grande entusiasmo anche per le ballerine dei New York Knicks che si sono esibite in vari balletti che eseguono anche durante le partite di New York e che hanno mandato in visibilio il numeroso pubblico sugli spalti.
    Grandi protagonisti, però, sono stati i giocatori ospiti delle 2 giornate: Nicolò Melli, stella nascente del nostro basket che ha giocato nell’ultima stagione in Lega 2 con Reggio Emilia (e che sembra in procinto di passare a una squadra prestigiosa come la Montepaschi Siena oppure l’Armani Jeans Milano), Pietro Aradori, reduce da una stagione non troppo esaltante con l’Angelico Biella (e in procinto di trasferirsi alla Montepaschi per la prossima stagione) e infine la stella più attesa, ovvero il giocatore NBA Tracy McGrady.
    Proprio quest’ultimo, in una partitella di esibizione di alcuni ragazzi ha deciso di scendere in campo per deliziare un po’ il pubblico, senza riuscirci troppo a dire tutta la verità. Infatti T-Mac è sembrato piuttosto sovrappeso e non del tutto sciolto nei movimenti, anche a causa dell’ultima stagione giocata a metà tra Houston Rockets e New York Knicks senza continuità di rendimento: l’ala è diventata anche free agent e quindi dovrà cercare di strappare un nuovo contratto per continuare a giocare nella Lega americana.

    I 3 protagonisti hanno rilasciato anche qualche intervista. Ecco le parole, per iniziare di Tracy McGrady:

    • Non so ancora dove giocherò la prossima stagione. Quest’estate succederanno molte cose e non c’ho ancora pensato. Vedremo che succederà.
    • Ci sono un sacco di giocatori talentuosi con i quali mi piacerebbe giocare. Dipenderà da dove finiranno questi campioni e che squadra verrà costruita attorno a loro. Non bastano le primedonne, per vincere c’è bisogno di un nucleo di giocatori importanti assieme a due campioni. Vedremo i free agent: Dwyane Wade, Lebron James, Amar’e Stoudemire e Dirk Nowitzki sono liberi.
    • Non so però come finirà. Magari resteranno tutti nella loro attuale squadra. Ma se non accadrà l’Nba cambierà completamente e sarà interessante capire come questi giocatori si accoppieranno. Lebron e Wade assieme o magari Lebron e Chris Bosh. Forse però rimarranno tutti dove sono rispettando le squadre dove giocano“.

    La mezza stagione disputata con i Knicks gli ha dato anche modo di conoscere il nostro Danilo Gallinari. Ecco cosa ne pensa il numero 3 arancioblu:

    • Gallinari è’ un giocatore giovane e con molto talento. Credo sia tutto nelle sue mani: deve essere lui a voler diventare uno dei migliori giocatori dell’NBA. C’è tanto da faticare per diventare un grande: bisogna essere continui e giocare ad alti livelli anno dopo anno. Lui ha gli strumenti per diventare un campione però deve saperli usare“.

    Poi si è lasciato andare anche ad un commento sulla Finale NBA che si sta disputando in questi giorni tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics e che vede provvisoriamente in vantaggio i biancoverdi Celtics per 3-2:

    • Secondo me i Celtics vinceranno in 6 partite. Avevo scommesso su Boston già dall’inizio della serie. Vedere di nuovo una finale tra Lakers e Celtics è emozionante e da quando le due squadre si sono qualificate non ho avuto dubbi. Vinceranno i Celtics

    Ha parlato anche Pietro Aradori per quanto riguarda il suo futuro:

    • L’anno prossimo voglio giocare in un club che farà l’Euroleague, si tratta dello step successivo nella crescita di un giocatore. Con Biella è stata una stagione travagliata. Abbiamo cambiato 4 volte gli americani, ma alla fine siamo riusciti a salvarci. Abbiamo festeggiato più la salvezza di quest’anno che non la semifinale dell’anno scorso“.

    Queste le parole invece di Nicolò Melli:

    • Se dovessi cambiare squadra mi piacerebbe andare in un club che mi possa fare fare il salto di qualità, anche se fosse di serie A, ma non farò il passo più lungo della gamba. L’NBA è un sogno, ma ci voglio arrivare quando sarà il momento giusto“.

    L’evento è stato un successo e i tanti fan arrivati a Milano da ogni parte d’Italia sperano che anche l’anno prossimo la NBA possa dare un’altra forte emozione come è successo in questa 2 giorni milanese, organizzando un nuovo appuntamento.

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  • NBA: Bosh detta le opzioni ai Toronto Raptors

    Chris Bosh, stella dei Toronto Raptors, ha reso note, tramite il suo agente, le squadra a lui gradite se dovesse andare via e quindi essere ceduto solo con un “sign and trade”.
    La lista comprende i Chicago Bulls di Derrick Rose, i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant, i Miami Heat di Dwyane Wade e i New York Knicks del nostro Danilo Gallinari. Tutte squadre però in evoluzione alle prese con possibili rifondazioni, ad eccezione dei Lakers che sono una vera e propria corazzata.
    A sorpresa nella lista non ci sono gli Houston Rockets che parevano (e sembrano anche tutt’ora) interessatissimi all’ala grande ex di Georgia Tech University, dato che poco tempo fa il giocatore, nativo di Dallas, aveva espresso il gradimento di avvicinarsi a “casa” con i Rockets prontamente messisi sulle sue tracce, visto che Houston dista poco da Dallas.
    Bosh ha assicurato che se verrà costruita una squadra pronta a lottare per il titolo potrebbe restare in Canada, ma se ciò non avvenisse ecco pronta la lista delle squadre a lui gradite: resta il fatto che non è detto che queste franchigie accettino il “sign and trade” del numero 4 potendo prenderlo gratuitamente visto il regime di svincolo, senza scambiare eventuali giocatori. Toronto ovviamente gradirebbe guadagnarci qualcosina in cambio.

    Le voci dicono anche che la decisione di Bosh dipenderà molto da quello che farà Lebron James.
    Se LeBron infatti decidesse di andare a New York o Chicago, ci sarebbero buone possibilità di vedere Chris in una di quelle 2 squadre. Questo stando a quanto affermano le fonti. Se invece James restasse a Cleveland, il discorso sarà un pò diverso visto che l’ala dei Raptors valuterà altre opzioni.
    Ricordiamo che Bosh è un unrestricted free agent (giocatore libero senza nessun tipo di restrizioni da parte della sua squadra) e potrà quindi firmare con chi vorrà lui, magari decidendo di continuare con i Raptors se, come già scritto, la dirigenza farà quegli sforzi economici sul mercato per rafforzare la squadra e farla competere per traguardi ambiziosi. La scorsa stagione Chris Bosh ha chiuso con 24 punti di media a partita a cui ha aggiunto 11 rimbalzi, segno che il talento è indubbio!

  • NBA: I Knicks su Arenas sognando LeBron

    I New York Knicks stanno iniziando la ricostruzione finale per avere una squadra competitiva e all’altezza nella prossima stagione: Donnie Walsh, general manager, e D’Antoni, capo allenatore, avevano promesso ben 2 anni fa che al loro terzo anno New York sarebbe tornata ad alti livelli e a traguardi che le competono per storia quantomeno.
    Sempre con un occhio rivolto verso l’Ohio per capire cosa vuol fare LeBron James (26 anni), su cui la dirigenza della “Grande Mela” vuole impostare la rinascita arancioblu,alcune voci dicono di un interessamento dei Knicks verso Gilbert Arenas (29 anni) dei Washington Wizards: spedire nella capitale il centro e (visto il peso e la stazza) zavorra Eddy Curry (27 anni) per avere in cambio i servigi dell’ex Agent 0 (dato che nella nuova stagione vestirà il numero 6, così come LeBron James, e se giocheranno assieme dovranno mettersi d’accordo).

    In questa stagione Arenas ha giocato solo 32 partite prima di venir sospeso (per una delicata questione, quella di aver portato armi da fuoco in allenamento) fino a fine stagione per le vicende poi accadute negli spogliatoi. Le sue cifre comunque sono di tutto rispetto: 22.6 punti, 4.20 rimbalzi e 7.2 assist di media a partita, segno che comunque l’atleta è rimasto su determinati livelli di gioco e di talento.
    Per Curry invece 7 partite (8.9 minuti) con 3.7 punti (10 Vs IND) e 1.90 rimbalzi, non proprio un fenomeno!

    I Wizards, vittoriosi alla Draft Lottery con la prima scelta assoluta, molto probabilmente andranno sulle tracce di John Wall (19 anni), playmaker-guardia dei Kentucky Wildcats, il che potrebbe rivelarsi un problema tecnico con Arenas che tende a giocare sia guardia che play a seconda delle situazioni. Insomma sarebbe un doppione e vista la giovane età di Wall, il sacrificato sarebbe Arenas.

    D’altra parte Gilbert potrebbe essere quel giocatore che a Mike D’Antoni è mancato in questi anni: tiratore micidiale da dietro l’arco, eccellente contropiedista e, se in serata buona, da doppia-doppia da 20 punti e 10 assist garantiti non disdegnando neanche qualche rimbalzo. Ma dovrà dimostrare di non aver avuto cali in questo periodo di inattività perchè, come tutti sanno, quando Arenas non è inserata risulta molto dannoso per la squadra e per i compagni che gli stanno attorno.
    Vedremo l’evolversi della situazione e della trattativa.

  • NBA: I Knicks e Gallinari a Milano, già tutto esaurito per il grande match

    C’è già il tutto esaurito per la partita del 3 ottobre prossimo che vedrà di scena i New York Knicks di Danilo Gallinari disputare una partita del tour europeo della NBA contro l’Armani Jeans Milano.

    Come già detto l’incontro si disputerà solo il prossimo 3 ottobre, ma sul botteghino c’è già il cartello del “tutto esaurito”. E stato anche stabilito il record assoluto di velocità per le partite in Europa di squadre di basket NBA, tutti i biglietti per il match amichevole tra Armani Jeans Milano e i New York Knicks sono andati esauriti nel giro di 12 ore. I biglietti, che potevano essere venduti soltanto on line, hanno fatto registrare in poche ore oltre 75mila richieste, contro i 10mila posti disponibili al Mediolanum Forum. Una vera mania che ha coinvolto persone da ogni parte d’Italia, vista la possibilità di essere presenti ad un incontro di una delle squadre del basket d’oltreoceano più famose assieme a Lakers, Celtics e Bulls.

    L’incontro segnerà poi il ritorno di Danilo Gallinari a Milano contro la sua ex squadra, in cui ha promesso che giocherà ancora al termine dell’esperienza americana.

    L’incredibile risposta dei tifosi all’annuncio della partita dimostra quanto grande sia la fame di basket Nba in Italia. Quanto prima annunceremo anche il programma completo degli eventi che precederanno la partita e che coinvolgeranno tutti i tifosi milanesi“.

    Ha dichiarato questo Sophie Goldschmidt, vice presidente NBA per l’Europa.

    Inoltre i fortunati acquirenti dei biglietti avranno addirittura lapossibilità di vedere oltre a Gallinari anche altri fenomeni del basket d’oltreoceano visto che i Knicks saranno protagonisti sul mercato dei free agent avendo a disposizione uno spazio salariale enorme per aggiudicarsi i migliori giocatori che si svincoleranno a giugno.
    Con il sogno di poter mettere sotto contratto niente di meno che LeBron James, anch’egli prossimo alla scadenza del contratto coi Cleveland Cavaliers e ritenuto attualmente il miglior giocatore in circolazione. Sono tante le voci che lo vedrebbero già in maglia arancioblu e il diretto interessato non conferma nè smentisce.
    Staremo a vedere ma un’accoppiata James-Gallinari sarebbe da sogno, con ampie possibilitàdi poter ingaggiare anche altre stelle del panorama cestistico americano.
    Appuntamento al 3 ottobre dunque e intanto ci sarà frenetica attesa…

  • NBA: Chandler arrestato, ancora guai per i Knicks

    L’ala dei New York Knicks Wilson Chandler è stata arrestata con l’accusa di possesso di marijuana.
    Il fatto è accaduto 2 giorni fa e il giocatore dei Knicks non ha rilasciato alcuna dichiarazione così come l’addetto stampa della franchigia della “Grande Mela” che ha reso noto solo di aver parlato col giocatore e che non ci sono commenti da fare.

    Chandler si trovava nel Queens alle 23:15 mentre era in giro con la sua Mercedes a fari spenti, gli agenti ovviamente vedendo la cosa lo hanno fermato nei pressi di uno stop e quando il giocatore ha abbassato il finestrino l’odore della marijuana è stato percepito dai poliziotti. In macchina con lui un suo amico, Lamonte Yarbrough, il quale ha ammesso ai poliziotti che stava fumando. I due sono stati presi quindi in custodia dalle autorità, e condotti in stazione dove hanno dovuto chiarire l’accaduto.

  • NBA: Joe Johnson in trattativa con Miami, idea Tony Parker per i Knicks

    Stando alle ultime voci di mercato, la stella degli Atlanta Hawks, la guardia tiratrice Joe Johnson, sarebbe finita nel mirino dei Miami Heat.
    Dopo l’imbarazzante serie di playoffs contro Orlando, il numero 2 degli Hawks ha dichiarato che, da free agent qual’è, prenderà in considerazione tutte le opzioni possibili durante l’estate, compresa la possibilità di giocare a fianco di Dwyane Wade.

    Dopo Gara 3 contro i Magic si era discusso del suo valore effettivo; JJ è sicuramente un giocatore di prima fascia ma dopo le prestazioni contro i Magic, il suo contratto potrebbe essere ritoccato.
    Di oggi il rumor che dalla Florida è arrivata la notizia di un forte interessamento della compagine di Pat Riley: l’ex coach dei Lakers ha come priorità massima quella di riconfermare la sua stella Wade e come seconda quella di trovargli un alfiere di rilievo.
    Il “Miami Herald” riporta anche le parole del diretto interessato che non disdegna la meta:

    Sarebbe una grande opzione e un’ottima situazione per me!“.

    Riley ha detto che prima del primo di luglio non avrà l’occasione di parlare con le parti interessate, ma che farà di tutto per poter ri-portare Miami ad alti livelli. Da non dimenticare che lo stesso Riley sta pensando di tornare personalmente ad allenare gli Heat.

    Johnson ha affermato di non avere problemi ad accettare il ruolo di spalla all’uomo franchigia, descrivendo quindi la situazione salariale di Miami come molto interessante.
    In effetti non sono molte le squadre nelle condizioni degli Heat: se rifirmeranno Wade, avranno comunque altri 25 milioni liberi nel salary cap per portare in Florida almeno due free agents di livello.

    La priorità del presidente, dopo aver rifirmato Wade, è ovviamente quella di sondare il terreno per arrivare addirittura a LeBron James, ma la lista dei desideri non finisce qui: in mente ci sono Chris Bosh, Amar’e’ Stoudemire, Carlos Boozer oltre al sopracitato Johnson, tutti questi sono in pole position. E’ molto probabile che Wade incontrerà James, Bosh e Johnson per capire dove giocheranno la prossima stagione e progettare il proprio futuro. Saranno tutti tasselli quasi ad incastro!

    Dal canto loro, gli Hawks necessitano di un innesto importante per fare il salto di qualità, ma la firma di un free agent di livello passa chiaramente dalla conferma di Joe Johnson, senza di lui cadrebbe ogni tipo di interesse verso la franchigia di Atlanta da parte dei giocatori che si svincoleranno da giugno.

    Un’altra intrigante possibile destinazione per Johnson, anche se meno chiacchierata, potrebbe essere Phoenix: ritornerebbe a giocare con sui ex compagni Nash e Stoudemire in una squadra potenzialmente da titolo.

    Tra Tony Parker (playmaker di 27 anni, 28 da compiere il 17 maggio) e i San Antonio Spurs c’è aria di divorzio e i New York Knicks sono pronti ad approfittarne!
    Il “New York Daily News” trascrive l’interessamento della compagine di Donnie Walsh verso il francese, forte del fatto che anche la moglie di Parker, Eva Longoria, famosa attrice, gradirebbe un trasferimento nella “Grande Mela” per dare ancora più luce alla sua carriera cinematografica.
    Inoltre dal Texas arrivano sempre più voci che Gregg Popovich, capo allenatore degli “Speroni” abbia ormai lasciato il francese per abbracciare il nuovo fenomeno di squadra George Hill mentre Nicolas Batum, ala dei Portland Trail Blazers e compagno di Nazionale di Tony, ha rilasciato un’intervista dove dichiara che Parker non lascerà mai San Antonio.
    Dove sta la verità? le prossime settimane saranno cruciali per capirlo…