Tag: New York Knicks

  • Diario di un tifoso a NY: Knicks-Lakers

    Diario di un tifoso a NY: Knicks-Lakers

    Il sogno di una vita si realizza finalmente posso approdare nella Grande Mela, in una delle culle dello sport americano, in una delle culle della storia dell’ Nba: New York.

    Arrivo in fronte al Madison Square Garden e appena entrato  comincio a pensare a quanti grandi atleti sono passati da qui,  penso alla mia infanzia vedendo Jordan e Ewing affrontarsi  davanti ai più esigenti tifosi della Lega, penso a questo a mille altre cose ma oggi è un grande giorno oggi è Knicks contro i Lakers, due squadre che sono la storia di questo sport. Oggi è Carmelo Anthony contro Kobe Bryant.

    Il numero 24 è il vero motivo di questa partita, si perché questa stagione sarà l’ultima per uno dei più grandi campioni che i parquet di tutto il mondo abbiano mai visto, in un grande tour di celebrazioni che il 5 volte campione Nba andrà a compiere in tutte le 82 partite di questa stagione.

    La gente è qui soprattutto per lui, le casacche con il 24 si sprecano in tribuna e ogni tanto spunta una numero 8 che sa molto di vintage ma la partita è anche molto altro. Innanzitutto la presentazione qualcosa di spettacolare, il parquet si trasforma diventando un grande schermo multi colore dal quale spuntano i starting five della squadra di casa, il capo da gioco si illumina di laser e mille altre luci e noi spettatori in tribuna possiamo solamente applaudire a bocca aperta. Il pubblico si scalda per Anthony ma soprattutto per quello che sta diventando uno dei nomi più caldi di questo inizio stagione: Kristaps Porziņģis. Il giocatore lituano arrivato con un po’ di scetticismo dopo la  criticatissima scelta da parte della dirigenza di Phil Jackson durante l’ultimo draft, sta conquistando sempre più tifosi grazie ad un ottima mano dalla distanza e una buona autorità sotto canestro che lo hanno fatto diventare dopo la Summer League subito titolare nel quintetto del buon Derek Fischer.

    I Lakers, invece, schierano tanti ragazzi interessanti sui quali peserà il futuro della franchigia come ad esempio D’Angelo, Randle e Clarkson. Ma per loro non è ancora il momento di essere gli uomini copertina per adesso la qualità in campo la portano sempre i vecchietti in giallo blu Bryant e un Metta World Peace in versione senatore che gestisce i ragazzi con esperienza e una inaspettata tranquillità.

    Kobe gioca i primi due tempi con una maglietta viola sotto la casacca ma finalmente al inizio del terzo quarto rispunta la fascetta sul bicipite e sembra tutto come una volta,mentre il pubblico della Grande Mela lo fischia e cerca di farlo innervosire. Spike Lee fa il suo consueto show dalla prima fila del Madison, memore di partite in cui Kobe a casa dei Knicks distruggeva letteralmente il canestro da ogni posizione. Purtroppo i segni di infortuni e un po’ di ruggine addosso dopo le tante partite saltate nelle ultime due stagioni si fanno sentire ma ogni volta che ha la palla tra le mani succede qualcosa di magico. Lo guardi e sai che uno cosi non passerà più è come vedere Ronaldo negli ultimi anni di carriera, sai che non è piu quello di prima, sai che non vincerà più niente ma sei anche consapevole del fatto che stai ammirando un giocatore che ha qualcosa di unico dentro di se. Si perché Kobe non sarà stato il più forte ma in questo sport un “agonista” come lui faccio fatica a ricordarlo. Ha sempre cercato di essere come Jordan, negli atteggiamenti, nella gestualità e nella voglia di vincere. Kobe si è fermato ad un titolo dal più grande di tutti ma tutto questo non ha importanza, come non ha importanza pensare a quanti tiri prende in una partita e a quanto poco passi quel pallone; quando la partita si fa calda lui mette gli occhi del Black Mamba (soprannome che si è autoassegnato) e per la preda c’è poco da fare.

    Anthony capisce la magia che c’è nell’aria e dopo qualche minuto di assestamento comincia a salire di giri un canestro dopo l’altro, ma soprattutto in difesa mostra qualcosa di non usuale per lui. Il numero 7 di NY non è mai stato un gran difensore o meglio non lo è mai voluto essere, per non sprecare energie preziose nella fase offensiva. Invece contro Kobe sfoggia una difesa da finale di playoff i due si scontrano, si intrecciano e non si lasciano un centimetro di spazio libero; un grande scontro tra due grandi giocatori ma soprattutto un riconoscimento di grandezza da parte di Carmelo verso uno dei più prolifici realizzatori di sempre.

     

    LOS ANGELES, CA - DECEMBER 29: Carmelo Anthony #7 of the New York Knicks and Kobe Bryant #24 of the Los Angeles Lakers talk during the first half at Staples Center on December 29, 2011 in Los Angeles, California. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Jeff Gross/Getty Images)

    Uno scontro che si conclude solamente all’ultima sirena quando i due si stringono in un lungo abbraccio circondato da tutto il pubblico newyorchese che si alza in piedi consapevole che probabilmente Kobe non passerà più da queste parti e che uno come lui nasce ogni 100 anni.

    Per la cronaca la partita la vince New York ma IT DOESN’T MATTER.

    Lasciamo il Madison con ancora gli occhi pieni di magia ma il nostro sogno non è finito qua tra qualche giorno si va a Brooklyn, fermata metro Barclays Center per Nets- Celtics.

  • Nba, Prove da playoff tra Indiana e Miami. New York passa a Sacramento

    Nba, Prove da playoff tra Indiana e Miami. New York passa a Sacramento

    Nel loro terzo incontro stagionale Indiana vince il match contro Miami 84-83 dando un anticipo di quello che vedremo nei playoff NBA. La partita più che di qualità è stata un vero campo di battaglia senza esclusione di colpi dove le due squadre si sono affrontate soprattutto sotto l’aspetto fisico. Con la vittoria di ieri sera al Bankers Life Fieldhouse, Indiana conquista il suo secondo titolo consecutivo per la Central Divison cercando ora di chiudere la pratica per il primo posto che adesso si fa sempre più vicino.

    Era chiaro già dal pre-partita che il match non sarebbe stato un incontro “normale” e non poteva essere altrimenti: Paul George guardia dei Pacers porta in rialzo il punteggio con 23 punti, otto rimbalzi e quattro assist mentre con 21 punti Roy Hibbert ha avuto il suo miglior gioco offensivo di questo mese. Non dimentichiamo l’uomo partita David West che con 13 punti e nove rimbalzi ha portato i suoi Pacers alla vittoria a 50 secondi dalla fine con un 3-pointer. Per i Miami non è bastato un LeBron in forma strepitosa con 38 punti di cui quota 30 già nel terzo quarto(il suo 25° in partita per questa stagione). Neanche Dwyane Wade che ha lasciato la partita nei minuti finali per un problema fisico è riuscito a portare alla doppia cifra i suoi Heat senza contare le 6 palle perse ciascuno dalla coppia d’attacco.

    Indiana esulta dopo la vittoria|Foto Twitter
    Indiana esulta dopo la vittoria|Foto Twitter

    Per i New York Knicks reduci dalla sconfitta contro i Lakers 127-96 ci potrebbero essere possibilità di risalita nella classifica dopo la vittoria ieri sera in casa dei Sacramento Kings 107-99. Determinati alla vittoria i Knicks partono subito con JR Smith che porta in cassa 29 punti su 19 tiri ed eguaglia il record per il maggior numero di canestri da tre in una partita. New York nonostante il vantaggio di 63-48 alla fine del primo tempo rischia la beffa facendosi rimontare dai Kings con un +24 a nove minuti dalla fine del match sostenuti da un Cousins in serata speciale. Ma a differenza di martedì usciti dal timeout Smith & company danno le risposte dovute. Carmelo Anthony segna 8 dei suoi 36 punti proprio nel quarto tempo e mentre i Kings spengono definitivamente il loro gioco l’ennesima tripla di Smith e Stoudemire portano a casa una vittoria importantissima. Ora New York si trova a due lunghezze da Atlanta che perde la sua quarta partita di fila.

  • NBA- I New York knicks chiamano Phil Jackson

    NBA- I New York knicks chiamano Phil Jackson

    Il tanto atteso annuncio è finalmente arrivato Phil Jackson ex allenatore dei Los Angeles Lakers ha accettato l’offerta dei New York Knicks. Il veterano NBA andrà a ricoprire la funzione di “Front Office” con parte dirigenziale per aiutare la società a muoversi in campionato. I Golden State Warriors fecero cose meravigliose con questa figura che copriva una sorte di consulente operativo, imitato poi dai Sacramento Kings dando a Chris Mullin ex giocatore della squadra Californiana il ruolo manageriale per la ricerca di nuovi talenti e riportando direttamente al proprietario. La notizia dell’ingaggio dell’undici volte campione NBA (6 con i Chicago Bulls e 5 con i Los Angeles Lakers) era nell’aria già da parecchi giorni e i media americani hanno seguito con estremo interesse cosa avrebbe comportato il suo arrivo a New York. Dal punto di vista salariale i Knicks non avranno di certo problemi a pagare otto cifre dato che non ci sono limiti per il salario dei dirigenti e l’entusiasmo del Madison Square Garden farà da cornice a questo nuovo “matrimonio”.

    Phil Jackson|Foto Twitter/ Il Pallonaro
    Phil Jackson|Foto Twitter/ Il Pallonaro

    Il problema invece è che Jackson non risolverà i mali dei Knicks almeno per il momento, dato che si trovano da un lato con una stagione simboleggiata anche dall’infortunio dell’italiano Andrea Bargnani, ancora fermo per un problema al gomito e che potrebbe saltare definitivamente la stagione. Dall’altro un modesto 9° posto in regular season e un incerto ingresso ai playoff. Dobbiamo chiarire per precisione che il ruolo che Jackson andrà a ricoprire per la prima volta non sarà notevolmente semplice. Se proviamo a rapportarlo a l’immenso lavoro che venne fatto ai Warriors, dove furono assunte persone esperte in front office, ci domandiamo vista l’età avanzata se riuscirà a seguire tutto ciò che comporta questo ruolo. Sarà lui in teoria ad esplorare personalmente tutti i college, a verificare nuove prospettive internazionali oltre a fare viaggi che lo potrebbero portare a Treviso e Barcellona. Il pubblico e i media quindi si dividono sullo scetticismo di chi pensa sia semplicemente una mossa da parte del presidente James Dolan per far vedere che la società sta cercando nuove strade e quelli entusiasti che con lui Carmelo Anthony potrebbe decidere di rimanere. Staremo a vedere.

  • Derrick Rose trascina Chicago, Bulls-Knicks 82-81 al cardiopalma

    Derrick Rose trascina Chicago, Bulls-Knicks 82-81 al cardiopalma

    L’NBA ritrova il suo migliore Derrick Rose, lontano dal parquet da 18 mesi dopo l’infortunio al ginocchio, che grazie ad uno spettacolare tiro acrobatico sul finale regala ai Bulls una rocambolesca vittoria sui Knicks (altro…)

  • Nba, Metta World Peace raggiunge Bargnani ai Knicks

    Nba, Metta World Peace raggiunge Bargnani ai Knicks

    Il figliol prodigo torna a casa, Ron Artest per tutti oggi Metta World Peace, giocherà la prossima stagione con i New York Knicks raggiungendo il mago Andrea Bargnani nella grande Mela. Ritorno finalmente a casa per il newyorkese purosangue deciso più che mai a scrivere la storia di una delle franchigie più controverse di tutto il panorama professionistico americano. Metta World Peace giocherà quindi non solo con il nostro Andrea Bargnani ma anche, e soprattutto con Carmelo Anthony puntando decisamente al titolo senza nascondersi e con la spavalderia che ha sempre contraddistinto l’ex giocatore dei Los Angeles Lakers che nella sua carriera non ha sempre fatto parlare di sè per le sue gesta in campo dimostrandosi una testa decisamente calda.

    Metta World Peace, con Bargnani ai Knicks ©Pensinger/Getty Images
    Metta World Peace, con Bargnani ai Knicks ©Pensinger/Getty Images

    Appunto i Los Angeles Lakers che avevano deciso di amnistiare il suo contratto per avere il più ampio spazio salariale possibile durante la prossima estate dove ci saranno tanti free agent illustri, a cominciare dal re di Miami Lebron James. Niente football americano per Metta che avrebbe tutti i requisiti per giocare nella massima lega americana ma il richiamo della sua New York è stato troppo forte anche se i newyorkesi non hanno mai avuto fortuna nel vestire la casacca di casa. Sempre sul fronte Knicks purtroppo c’e’ da registrare il brutto infortunio per il miglior sesto uomo della passata stagione, J.R. Smith dovrà infatti operarsi per la rottura del legamento crociato del ginocchio e starà fuori per almeno quattro mesi.

    Sugli altri fronti intanto è arrivata la firma a Detroit del quarto italiano che nel prossimo anno giocherà oltreoceano, Gigi Datome ha infatti firmato il suo biennale con la franchigia dei Pistons ed è pronto più che mai ad iniziare la prossima stagione da protagonista in una squadra che non avrà velleità di titolo e forse anche di Playoofs ma che gli potrà garantire sicuramente tanti minuti in campo.

  • Nba, Andrea Bargnani ai Knicks. La scelta di Howard

    Nba, Andrea Bargnani ai Knicks. La scelta di Howard

    Mercato letteralmente impazzito nella massima lega mondiale di basket professionistico e protagonisti sono anche gli italiani con Andrea Bargnani e Marco Belinelli in cerca di sistemazione per la prossima stagione. Il giocatore romano dei Toronto Raptors è vicinissimo ad un clamoroso approdo a New York sponda Knicks con Carmelo Anthony che ha pubblicamente espresso il desiderio di aver a fianco per la prossima stagione un giocatore con le caratteristihe precise di Bargnani. Per Marco Belinelli è invece una questione di scelta su dove il 27enne di S.Giovanni in Persiceto vuole trascorrere i prossimi due o tre anni in America, tramontata la pista Bulls con quest’ultimi decisi a non garantire all’azzurro un contratto triennale nonostante la splendida ultima stagione ed un ruolo di protagonista agli ultimi Playoffs, si apre la possibilità di un approdo di Marco alla corte di Jason Kidd nei fortissimi Nets.

    Andrea Bargnani possibile nuovo giocatore dei Knicks ©Chris Chambers/Getty Images
    Andrea Bargnani possibile nuovo giocatore dei Knicks ©Chris Chambers/Getty Images

    Sicuramente sarebbe una grande notizia per i tanti tifosi italiani se queste trattive dovessero tramutarsi in realtà con finalmente tre giocatori azzurri, non dimentichiamoci Danilo Gallinari infortunatosi al ginocchio, capaci di ritagliarsi un ruolo di assoluti protagonisti sia in Regular Season che soprattutto ai Playoffs.

    Intanto tutto il mercato Nba è incentrato sulla scelta di Dwight Howard per la prossima stagione con “Superman” che ha ricevuto le delegazioni di tantissime squadre compresi anche i Lakers di mister Kobe Bryant e Steve Nash. Howard non sembra però convinto di trascorrere un altra stagione sotto il sole californiano e le piste caldissime per il prossimo anno sono essenzialmente due: tornare nella sua Atlanta per un ruolo di assoluto re della franchigia oppure giocarsi le possibilità di titolo ai Rockets con il “barba” James Harden al suo fianco. Per quanto riguarda le trattative concluse registriamo l’arrivo ai Clippers di un tiratore affidabile e formidabile come JJ Redick insieme a Jared Dudley. Phoenix riceve Caron Butler ed Eric Bledsoe mentre a Milwaukee finiscono due future seconde scelte. Redick ha firmato un quadriennale da 27 milioni di dollari con la franchigia californiana.

  • Pronostici Nba: riscatto Lakers? Belinelli contro Utah

    Pronostici Nba: riscatto Lakers? Belinelli contro Utah

    Dodici le partite Nba nel Friday night di stanotte. Cerchiamo di analizzarne insieme con i nostri pronostici. Al Verizon Centre di Washington, i Wizards ospitano Brooklyn per quello che sarà un incontro sulla carta equilibrato. Reduci da due vittorie consecutive (in casa) contro Clippers e Knicks, i padroni di casa cercano di conquistare oggi il terzo successo di fila. Dall’altra parte i Nets non possono vantare un ruolino di marcia in trasferta strepitoso (11-11), nonostante l’ultima affermazione a Detroit contro i Pistons (preventivabile, vista la consistenza degli avversari). Contro Washington Derron Williams e Brook Lopez faticheranno più del previsto, ma una loro vittoria resta comunque probabile.

    Tornano in campo dopo nemmeno 24 ore dalla sconfitta del TD Garden i Lakers. I californiani saranno attesi da un’altra trasferta, di ben altro tenore però rispetto all’ultima affrontata. Con tutti il rispetto per Charlotte, riteniamo piuttosto improbabile un altro ko per i giallo-viola. Un consiglio a Black Mamba: torna assist-man, che oggi la tripla doppia è fattibile!

    Trasferiamoci ora a Indianapolis, dopo i Pacers affrontano nella loro tana i Raptors. Quest’ultimi, che possono contare su un Rudy Gay in più e già perfettamente calato nella parte sebbene giochi a Toronto da poco meno di una settimana, devono ancora guadagnare crescere in tanti aspetti, fra tutti quello dell’esperienza. I Pacers dovrebbero farcela anche oggi, raggiungendo così la sesta vittoria consecutiva.

    Mike D'Antoni contro i Bobcats vuole la vittoria | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Mike D’Antoni contro i Bobcats vuole la vittoria | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    A Cleveland Kyrie Irving e compagni ospitano Orlando. Tra le due squadre la nostra preferenza va ai Cavaliers per un motivo che ormai è noto anche ai muri, il numero due appunto. E spesso volentieri Irving riesce a fare la differenza contro squadre sotto il 50%. Aggiungiamoci poi che gioca di fronte ai propri tifosi. Sembrerà banale ma non lo è affatto.

    Detroit riuscirà a fermare gli Spurs? Detto così sembra una barzelletta, anche perché fatichiamo a dare i “pistoni” vincenti in partite come quelle di stasera, quando di fronte c’è una delle squadre più forte di tutta la Lega, senza Duncan per l’aggiunta. Ci dispiace dirlo per i tifosi di Detroit ma le probabilità di successo questa sera sono ridotte ad un lumicino, servirebbe davvero un miracolo.

    Alla Philips Arena di Atlanta va in scena invece il match tra gli Hawks e New Horleans. Anche qui il pronostico più logico, senza se e senza ma, è l’uno per i padroni di casa. Nelle ultime quattro trasferta gli Hornets sono sempre tornati a casa con un mucchio di polvere. Anche stavolta la musica non dovrebbe essere diversa.

    Uno dei big match di questo venerdì è sicuramente quello della Florida, dove gli Heat ospiteranno i Clippers. Le notizie positive per i rosso-blu della California sono i probabili recuperi di Blake Griffin, Crawford e Billups. Chris Paul invece resterà a guardare dalla panchina anche oggi. Rimane in ogni caso difficile un’eventuale vittoria degli ospiti, che oltre ad attraversare un periodo di forma contrassegnato da più bassi che alti, affrontano anche una squadra da 20 vittorie e tre sole sconfitte in casa.

    A Memphis i Grizzlies vivranno una notte piuttosto difficile contro i Warriors, feriti dalle ultime due cocenti sconfitte contro Rockets e Thunder. La trasferta odierna appare come il trampolino di lancio ideale per Stephen Curry e compagni nel ritrovare il giusto ruolino di marcia.

    Match delicato al Toyota Center, dove i Rockets ricevono la visita di Portland, che nella Western Conference insegue proprio Houston al nono posto. Per la squadra di James Harden è una ghiotta occasione per mettere un’altra vittoria di distanza tra sé e i Blazers.

    Poche righe anche per il match Oklahoma City-Phoenix Suns, nel quale il pronostico è decisamente sbilanciato a favore dei padroni di casa. I motivi sono chiari a tutti, persino a chi conosce l’Nba da una settimana.

    Trasferta sulla carta semplice per i Knicks, impegnati a Minnesota. L’unico reale pericolo per New York è il contraccolpo psicologico della sconfitta di due giorni al Verizon Center. Avrà influito, e in che modo, il ko contro i Wizards? Non vediamo comunque sorprese neanche nella terra dei laghi.

    La giornata si concluderà con la partita tra Jazz e Bulls. Un match equilibrato,  dove a farla da padrone sarà senz’altro l’equilibrio. Potrebbe però pesare in maniera determinante la precaria condizione fisica degli ospiti, falcidiati dagli infortuni e con in campo due uomini importanti come Boozer e Noah in non perfetta forma. Di poco, ma vediamo favorita Utah.

    Pronostici Nba di oggi 8 febbraio

    Wizards-Nets 2
    Bobcats-Lakers 2
    Pacers-Raptors 1
    Hawks-Hornets 1
    Pistons-Spurs 2
    Cavaliers-Magic 1
    Miami-Clippers 1
    Grizzlies-Warriors 2
    Rockets-Blazers 1
    Thunder-Suns 1
    Timberwolves-Knicks 2
    Jazz-Bulls 1

  • NBA: Belinelli segna 24 punti, ma Chicago perde

    NBA: Belinelli segna 24 punti, ma Chicago perde

    Otto le partite Nba giocate nella notte. Grande prova del nostro Marco Belinelli, autore di 24 punti (season-high), ma Chicago non ce la fa a superare l’ostacolo Pacers, perdendo 111-101 a Indiana. Va meglio ai Knicks di Melo Anthony, che si sbarazzano senza troppa difficoltà dei Pistons. Bene anche Miami, vittoriosa per 99-94 sui Bobcats all’America Airlines. Sempre a Est successo per i Sixers, che in casa si sbarazzano di Orlando 78-61. Ennesimo ko stagionale per i Clippers, battuti al Verizon Center dai padroni di casa di Washington 98-90. Spostandoci a Ovest, tornano alla vittoria i Thunder di Kevin Durant e Russell Westbrook, che alla Chesapeake Energy Arena travolgono Dallas 112-91. Prezioso successo anche per Portland, che chiude avanti di due sul parquet di Minnesota. Ai Jazz infine serve un overtime per avere ragione dei Kings (98-91 il finale).

    Sorpresa Belinelli, ma Indiana è più forte

    Marco Belinelli segna 24 punti | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Marco Belinelli segna 24 punti | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    Un po’ di rammarico c’è nella testa di Belinelli, dopo il ko di Chicago sul campo dei Pacers. Forse sperava che il suo season-high da 24 punti (in altrettanti minuti di gioco) regalasse ai Bulls la seconda vittoria consecutiva dopo il successo alla Philips Arena di Atlanta. Il campo di Indianapolis però non è mai stato semplice per nessuno, e ieri i Pacers hanno dato ulteriore assaggio della loro forza davanti ai propri tifosi, tirando con percentuali sopra il 50%. Ancora una volta il leader è David West con i suoi 29 punti, a cui si aggiungono i 21 di Paul George. Per Indiana è il quattordicesimo successo consecutivo in casa. Nei Bulls, con Belinelli top scorer della serata, il migliore è Nate Robinson, che chiude a 19 punti, 9 assist e 5 rimbalzi.

    In testa alla classifica vincono sia Miami che New York. Dopo i primi tre quarti giocati punto su punto, gli Heat trovano la fuga giusta ad inizio quarto periodo. LeBron James è il protagonista del match con 31 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Ma c’è di più: il Prescelto ha infatti segnato 13 dei 14 tiri provati. Questo gli consente di entrare nelle prime tre prestazioni di sempre da 18 anni a questa parte, raggiungendo sul podio Shaq (15/16, sempre con Miami) e Howard (14/15, per Orlando). Oltre a James si segnalano i 43 punti complessivi della coppia Wade (20) – Bosh (23).

    Per la terza serata consecutiva Chandler cattura 20 rimbalzi, eguagliando il record della franchigia, e i Knicks battono Detroit senza patemi d’animo. Carmelo Anthony segna 27 punti, top scorer davanti a Stoudemire (20) e J.R. Smith (16). Tra gli ospiti da segnalare il debutto di Jose Calderon, autore di 15 punti.

    Terza vittoria di fila per i Sixers, che davanti al proprio pubblico ha la meglio sui Magic (decimo ko consecutivo) in un match che non li ha mai visti in difficoltà. Il migliore a fine partita risulta Spencer Hawes, che con la sua doppia-doppia da 21 punti e 14 rimbalzi spiana la strada del successo ai padroni di casa. L’unica nota negativa arriva dall’infortunio di Thaddeus Young.

    Ad ovest intanto prosegue la crisi dei Clippers, battuti anche al Verizon Center dai Wizards, che così tornano alla vittoria dopo quattro sconfitte in serie. Sul match dei rosso-blu hanno pesato come un macigno le assenze sul parquet di Chris Paul e Blake Griffin. Martell Webster chiude la serata con 21 punti, mentre Emeka cattura 14 rimbalzi. Negli ospiti grande prova difensiva di DeAndre Jordan, che firma il suo career-high prendendo 22 rimbalzi.

    Partita senza storia quella tra Thunder e Mavs, con Oklahoma City che si sbarazza degli ospiti senza problemi. Tra i padroni di casa il migliore è Russell Westbrook con i suoi 24 punti e 7 assist. Kevin Durant termina in doppia-doppia (19 punti e 10 rimbalzi). Uno dei pochi a salvarsi nei Mavericks è Shawn Marion, che mette a referto 23 punti.

    La stavano combinando grossa quelli dei Blazers, avanti di 14 punti nell’ultimo periodo ma che hanno sofferto fino agli ultimi secondi l’incredibile rimonta dei Timberwolves, trascinati da 15 punti e 14 assist di Ricky Rubio. Portland si è aggrappata a LaMarcus Aldridge, autore del canestro decisivo a 30″ dal termine sul punteggio di 97-96 per i propri compagni, rendendo vani gli sforzi dei padroni di casa. Per i Blazers è l’undicesima vittoria in dodici trasferta qui a Minnesota.

    Spostiamoci infine a Utah, dove i Jazz hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione dei Kings. Sacramento riesce infatti a portare i più quotati avversari all’overtime, dove però Millsap (16) e Foye (20) si scatenano regalando il successo ai Jazz.

    I risultati di oggi

    Sixers-Magic 78-61
    Wizards-Clippers 98-90
    Pacers-Bulls 111-101
    Knicks-Pistons 99-85
    Heat-Bobcats 99-94
    Thunder-Mavericks 112-91
    Timberwolves-Blazers 98-100
    Jazz-Kings 98-91

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 31-14
    2. Knicks 31-15
    3. Bulls 29-19
    4. Pacers 29-19
    5. Nets 28-19
    6. Hawks 26-20
    7. Bucks 25-21
    8. Celtics 24-23
    9. Sixers 21-26
    10. Pistons 18-31
    11. Raptors 17-31
    12. Magic 14-34
    13. Cavaliers 14-34
    14. Wizards 12-35
    15. Bobcats 11-36

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 38-11
    2. Thunder 36-12
    3. Clippers 34-16
    4. Grizzlies 30-16
    5. Warriors 30-17
    6. Nuggets 30-18
    7. Jazz 27-22
    8. Rockets 26-23
    9. Blazers 25-23
    10. Lakers 22-26
    11. Mavericks 20-28
    12. Timberwolves 18-27
    13. Kings 17-33
    14. Suns 16-32
    15. Hornets 15-33
  • NBA: Anthony si prende la rivincita, male i Clippers

    NBA: Anthony si prende la rivincita, male i Clippers

    Soltanto tre le partite Nba giocate nella notte italiana. C’era grande attesa al TD Garden dove andava in scena il remake della sfida tra Garnett ed Anthony. Stavolta è Melo a vincere in casa di KG e compagni, nonostante la prestazione da urlo di Rajon Rondo, votato come il migliore della serata per la sua tripla doppia, la terza stagionale. All’Amway Center di Orlando i padroni di casa hanno perso proprio sulla sirena per mano di DeMar DeRozan, il cui canestro ha regalato una sacrosanta vittoria ai Raptors, che confermano così il loro buon momento di forma. Ma la vera grande sorpresa c’è stata in Arizona, dove i Suns hanno clamorosamente battuto i Clippers, alla loro terza sconfitta consecutiva e sempre orfani del loro uomo guida, Chris Paul, che ha saltato cinque delle ultime sette partite.

    Boston Celtics – New York Knicks 86-89

    Carmelo Anthony marcato da Paul Pierce | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Carmelo Anthony marcato da Paul Pierce | ©Jared Wickerham/Getty Images

    La rivincita va a Carmelo Anthony. Al TD Garden di Boston i Knicks superano i padroni di casa grazie ai 28 punti del loro numero 7, grande protagonista della serata. Melo ha raggiunto le ventisette partite consecutive con almeno 20 punti a referto, diventando il terzo di sempre nella franchigia newyorchese in questa speciale classifica alle spalle di Richie Guerin (29) e Patrick Ewing (28). La partita è stata molto equilibrata, come dimostra il primo tempo terminato con New York avanti di due (48-50). Al rientro dagli spogliatoi i Knicks hanno preso definitivamente in mano le operazioni di gioco, spingendosi fino al più 8 (74-82) a meno di sei minuti dal termine della gara. I Celtics si sono rifatti sotto grazie al contributo fondamentale di Rajon Rondo, che ha chiuso la serata con la terza tripla stagionale (23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, oltre a tre palle recuperate). E così, quando il cronometro segnava 70 secondi al termine dell’incontro, il risultato vedeva ancora Boston vicinissima a New York (84-86). A spegnere definitivamente le speranze dei verdi però ci ha pensato J.R. Smith con una bomba decisiva per il provvisorio e quasi finale 84-89. Da segnalare il grande fair-play in campo tra Kevin Garnett e Carmelo Anthony, con quest’ultimo che ha anche aiutato l’avversario a rialzarsi da terra. Pace fatta quindi tra i due giocatori, che insieme saranno protagonisti nel quintetto titolare dell’All Star Game.

    Orlando Magic – Toronto Raptors 95-97

    La tradizione e il momento favorevole attraversato da Jose Calderon e compagni hanno alla fine fatto la differenza nel match dell’Amway Center di Orlando, dove i padroni di casa hanno subito la loro quarta sconfitta consecutiva. Toronto ha avuto quasi sempre il controllo della partita, e a nulla è servita la rimonta nel finale dei Magic, arrivati fino al 93-pari quando mancavano 53 secondi al termine dell’incontro grazie ad un gioco da quattro punti di J.J. Redick. Il match-winner della sfida è stato DeMar DeRozan, che sulla sirena ha infilato un tiro pazzesco proprio davanti la panchina di Orlando per il 95-97 finale con cui i Raptors conquistano la sedicesima vittoria stagionale. Tra gli ospiti bene anche Amir Johnson, autore di 21 punti e 10 rimbalzi. Il miglior realizzatore di Orlando invece è Nikola Vucevic, che mette a referto l’immancabile doppia doppia con 19 punti e 14 rimbalzi.

    Phoenix Suns – Los Angeles Clippers 94-88

    La fine del mondo è arrivata. Come preventivato ieri nei nostri consueti pronostici, se i Suns avessero battuto questa notte i Clippers sarebbe davvero accaduto qualcosa di imponderabile. E il segno più impossibile della serata è uscito davvero. I Clippers sono incappati nel loro terzo ko consecutivo, pagando così a caro prezzo l’assenza dal parquet di Chris Paul, anche oggi a bordocampo in giacca e cravatta. Grande serata per Phoenix, che dopo la vittoria della scorsa notte contro i Cavaliers ottengono così il secondo successo di fila sotto la gestione di coach Lindsey Hunter. Goran Dragic protagonista assoluto nel primo tempo con 19 punti (sui 24 totali), a cui si aggiungono i 15 di Marcin Gortat. Nei Clippers non brilla Blake Griffin, fermo a 12 punti, poca cosa rispetto ai 21 punti segnati da Jamal Crawford dalla panchina.

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 27-12
    2. Knicks 26-14
    3. Nets 26-16
    4. Bulls 25-16
    5. Pacers 26-17
    6. Hawks 24-18
    7. Bucks 22-18
    8. Celtics 20-22
    9. 76 ers 17-25
    10. Pistons 16-26
    11. Raptors 16-27
    12. Magic 14-28
    13. Cavaliers 11-32
    14. Bobcats 10-32
    15. Wizards 9-31

    Classifica Western Conference

    1. Thunder 33-10
    2. Spurs 34-11
    3. Clippers 32-11
    4. Grizzlies 27-14
    5. Warriors 26-15
    6. Nuggets 26-18
    7. Jazz 23-19
    8. Rockets 22-22
    9. Blazers 21-21
    10. Timberwolves 17-22
    11. Mavericks 18-24
    12. Lakers 17-25
    13. Kings 16-27
    14. Suns 15-28
    15. Hornets 14-28

    Nba Top 5 della notte

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  • Pronostici Nba: Anthony contro Garnett, chi vincerà stavolta?

    Pronostici Nba: Anthony contro Garnett, chi vincerà stavolta?

    Dopo avervi fatto emozionare con gli ultimi pronostici Nba (otto prese su 11, tra cui la “sorpresa” Warriors), e raccontato l’ennesima serata al top di Gallinari e Belinelli, andiamo a scavare curiosità, statistiche e sensazioni riguardo le uniche tre partite della serata di oggi. Al TD Garden di Boston va in scena il remake del duello tutto fisico e lingua tra il padrone di casa Kevin Garnett e l’ospite Carmelo Anthony, che qualche settimana fa finirono sulle prime pagine di tutti i giornali non per i punti segnati ma per il clamoroso scontro prolungato sia dentro e fuori dal parquet, costato un turno di squalifica al povero Melo. Le altre due partite in programma vedono i Magic ospitare i Toronto Raptors e i Clippers fare visita ai Phoenix Suns.

    Boston Celtics – New York Knicks, fate i bravi

    Kevin Garnett vs Carmelo Anthony | ©Bruce Bennett/Getty Images
    Kevin Garnett vs Carmelo Anthony | ©Bruce Bennett/Getty Images

    Io ve l’ho detto, fate i bravi, perché anche se giocate ad un’ora in cui i bambini dovrebbero essere a letto rimane comunque Youtube a disposizione la mattina dopo. Melo, KG, ve lo dico alla Costanzo: boni. Non stupitevi, la premessa era doverosa. Tornando alla partita di oggi, pronostichiamo i Celtics (20-21) vincenti. Perché? Punto primo: quando le magliette verdi si arrabbiano possono ancora fare male a tanti, anche se il sudore inizia ad essere più pesante rispetto a quello di altri giocatori. E motivi per essere un po’ girati i nonni di Boston ne hanno eccome, essendo reduci da quattro schiaffoni consecutivi. Punto secondo: i Knicks (25-14), così come i Celtics, non attraversano un periodo di forma brillante. L’ultimo derby perso contro Brooklyn potrebbe aver lasciato lacerazioni pesanti a livello mentale, strappi che inducono a immaginare un’altra serata storta al tiro di Anthony, che nelle ultime cinque partite ha tirato con percentuali inferiori al 37%. E quando c’è Garnett a marcarti e il TD Garden a fischiarti, il 37% può anche sembrare una percentuale accettabile. Pronostico: 1

    Orlando Magic – Toronto Raptors, lavori in corso

    Al Amway Center la sensazione è che vincerà chi riuscirà a togliere dal proprio cantiere il cartello lavori in corso. Coach Vaughn non smette di ripetere a fine partita che i suoi ragazzi continuano a lavorare, ma intanto il tabellone vede sempre i Magic qualche punto sotto rispetto agli avversari. Toronto invece, sopratutto nell’ultimo periodo, ha offerto prestazioni via via più convincenti, anche se l’unica vittoria è stata quella contro i Lakers quattro giorni fa. Dovendo comunque indicare un nome tra i Magic e i Raptors, diamo fiducia a quest’ultimi, che in stagione hanno sempre battuto (3-0) Orlando, l’ultima volta quasi di 40 punti (88-123) la notte prima di capodanno. Pronostico: 2

    Phoenix Suns – Los Angeles Clippers, sorpresa?

    Ma anche no. Non stiamo ora a menarcela, i Clippers (32-11) sono più forti, punto. E se anche i Suns (14-28) dovessero vincere stasera significherebbe che la fine del mondo è davvero vicina. Ok, mi potete dire che non c’è Chris Paul, d’accordo. Ma anche se manca Cp3 non è che i rosso-blu diventino la squadra più scarsa della lega, come invece lo sono (o quasi) i Suns. Non giocare due oggi ai Clippers equivarrebbe a girare la faccia di fronte a Yolanthe Cabau, tanto per dirne una. Pronostico: 2

    Pronostici Nba di oggi 24-01-2013

    Celtics – Knicks 1
    Magic – Raptors 2
    Suns – Clippers 2