Il 46esimo Super Bowl tra New York Giants e New England Patriots (che ha visto il trionfo dei primi per 21-17) non sarà ricordato solo per la sfida tra i 2 fortissimi quarterback Tom Brady ed Eli Manning ma anche per essere stato il programma televisivo più visto nella storia americana. Con 111,3 milioni di telespettatori la Finale di quest’anno supera quella della passata stagione che si era fermata a 111 milioni di telespettatori tondi tondi (dati cominicati dall’istituto di ricerca Nielsen) per l’ultimo atto che vide la vittoria dei Green Bay Packers sui Pittsburgh Steelers.
Ancora non ci sono dati ufficiali ma anche il giro di affari per gli spot pubblicitari trasmessi durante le varie pause di gioco dovrebbe essere il maggiore di sempre. A darsi battaglia le case automobilistiche che hanno dominato la scena con almeno 12 marche di vetture diverse che hanno acquistato uno spazio uno spazio di almeno 30 secondi (l’unica ad accaparrarsi 2 minuti di promozione del proprio prodotto è stata la Chrysler).
Ma c’è un altro record da sottolineare nella notte di Indianapolis: la partita passerà alla storia per gli oltre 2 milioni di spettatori che hanno guardato l’evento collegati ad Internet. È un vero e proprio primato quello che a fine match ha comunicato il network NBC che per la prima volta nella storia ha trasmesso la sfida tra New York e New England sia sul proprio sito che su quello della National Football League, richiamando oltre 2 milioni di spettatori per quella che è diventata ormai la Finale sportiva online più seguita di tutti i tempi.
L’evento è molto rilevante non solo negli Stati Uniti ma in tutto il Mondo: ogni anno per l’atto conclusivo della stagione NFL si calcola che le persone collegate con il grande show del Super Bowl si aggirino attorno al miliardo, una cifra davvero stratosferica se si pensa ai diversi orari in cui l’incontro viene trasmesso sul nostro Pianeta e che fa capire quanto sèguito abbia questo sport ai nostri tempi.
I New York Giants sono i nuovi campioni NFL: nella Finale giocata al Lucas Oil Stadium di Indianapolis il team della Grande Mela ha bissato l’impresa di 4 anni fa, nel 42esimo Super Bowl, battendo nuovamente i New England Patriots. 21-17 il risultato, e per quello che si è visto in campo è tutto sommato giusto questo punteggio, il quarterback Eli Manning, grande protagonista del match, è stato eletto M.V.P. della gara. I Giants portano a casa il quarto VinceLombardiTrophy della loro storia, sfuma invece il poker per TomBrady e compagni che ormai vedono la squadra di New York come la loro “bestia nera”.
Iniziano bene i Giants che però nonostante buoni guadagni offensivi non riescono a mettere punti sul tabellone. A sbloccare il risultato in favore di New York ci pensa così Tom Brady: si avete capito bene, Brady il quarterback dei Patriots che con un lancio sciagurato regala una safety da 2 punti agli avversari per intentional grounding. Oltre al danno arriva la beffa per New England perchè la squadra di Manning si riprende l’ovale e va asegnare i punti del 9-0 con il touchdown di Victor Cruz. Ci vuole un bel pò per vedere reagire New England ma quando questo succede i Patriots mettono il turbo e staccano gli avversari. Brady torna magico e tra secondo e terzo quarto porta i suoi compagni sul 17-9 frutto di un field goal del kicker Gostkowski ed a 2 touchdown segnati da Danny Woodhead ed Aaron Hernandez: il quarterback di Boston completa 16 passaggi di fila facendo registrare un nuovo record per il Super Bowl.
I Giants però non ci stanno, alzano l’intensità difensiva e diventano di nuovo pericolosi in attacco ed ecco che in breve tempo riescono a portare 6 punti al proprio score frutto di 2 field goal del kicker Tynes per il provvisorio 17-15. Brady ha una grande chance di chiudere il match quando si ritrova, nell’ultimo periodo, il drive della possibile vittoria ad una manciata di minuti dal termine ma una mancata ricezione di Wes Welker in pieno territorio Giants spezza il cammino di New England e riconsegna la palla in mano ad Eli Manning. Mancano 4 minuti ma sul primo lancio il quarterback di New York mangia subito metà campo per la ricezione straordinaria di Mario Manningham. Da lì in poi è inesorabile l’avanzata newyorchese nella difesa dei Patriots ed il tutto culmina con il touchdown del sorpasso firmato da Bradshaw (21-17). Restano 56 secondi e Brady prova il miracolo: dopo aver portato i compagni quasi sino a metà campo, lancia un ultimo disperato pallone nella end zone dei Giants ma nè Hernandez, nè il claudicante Gronkowski riescono ad afferrare la palla. New York esplode in un tripudio di gioia, gli sconfitti lasciano il campo a testa bassa: il SuperBowl numero 46 dice New York Giants.
Alla fine del match Eli Manning viene premiato come il migliore giocatore della partita, le cifre per il quarterback dei neo campioni del Mondo dicono tutto: 30 passaggi completati su 40, 296 yard su lancio di guadagno per 1 touchdown e nessun intercetto. In più mostra leadership e personalità da vendere ed ora anche il fratellone Peyton, idolo locale proprio ad Indianapolis, e quarterback molto più pubblicizzato rispetto al nuovo M.V.P si vede scavalcato nei titoli vinti visto che ora Eli guida per 2-1.
Benissimo anche la difesa dei Giants con Tuck su tutti (2 sack) coadiuvato dall’ottimo Pierre-Paul e da un grande Blackburn (che mette a segno l’unico intercetto di giornata con una grande giocata). In attacco tanta sostanza dal runningback Bradshaw (72 yard ed una marcatura personale) e ricezioni di classe pura per Nicks (109 yard) e Manningham (73) mentre Cruz aggiunge un touchdown.
Per i Patriots: nonostante il record, Brady gioca a sprazzi e tra luci ed ombre, dando il meglio di sè tra fine secondo quarto ed inizio terzo periodo. Poi forse tornano i fantasmi del passato, precisamente di 4 anni fa e tutto svanisce nuovamente nel nulla. Alla fine ci sono 276 yard lanciate per 2 touchdown, Gronkowski, dolorante alla caviglia, riceve solo 2 passaggi per 26 yard complessive. Non basta neanche la buona prova della difesa a tenere a galla New England. Alla fine ad esultare è la Blue Nation newyorchese!
46ESIMO SUPER BOWL: NEW YORK GIANTS-NEW ENGLAND PATRIOTS 21-17
Mancano solo poche ore, poi per tutti sarà Super Bowl time, un appuntamento che ormai non è atteso solo dagli sportivi americani ma viene seguìto in qualsiasi zona del Mondo, tanto da essere reputato l’evento televisivo più visto su tutto il globo terrestre. I motivi per questo grande successo in termini di audience non mancano di certo, la Finale NFL assicura spettacolo ed emozioni uniche, difficilmente pareggiabili da altre manifestazioni sportive ed extra sportive, neanche la Finalissima dei Mondiali di calcio trova tanto appeal come il Super Bowl.
Quest’anno a contendersi il Vince Lombardi Trophy saranno New England Patriots e New York Giants, il palcoscenico sarà quello del Lucas Oil Stadium di Indianapolis, stadio di casa dei Colts, il via è fissato per le 18.30 degli Stati Uniti (mezzanotte circa in Italia) di domenica 5 febbraio. Poi dopo oltre 4 ore di gioco e di battaglia vera sapremo chi avrà trionfato in questa 46esima edizione del Super Bowl.
Non è una finale inedita dato che le 2 squadre si sono già affrontate 4 anni fa, per la precisione il 3 febbraio del 2008, nell’edizione numero 42: i Patriots, super favoriti dopo aver condotto una stagione perfetta (alla quale mancava solo l’ultimo tassello per entrare di diritto nella storia di questo sport), furono a sorpresa battuti per 17-14 dai Giants che sovvertirono ogni tipo di pronostico riuscendo a prevalere in un match che si accese nell’ultimo quarto dove Eli Manning e compagni operarono il sorpasso a soli 40 secondi dalla conclusione del match. Ora le cose sono molto cambiate perchè le 2 squadre sono tutto sommato sullo stesso livello di forza e proprio per questo è molto difficile fare un pronostico o riuscire a fare un’analisi della sfida inappuntabile. Sono molte le varianti e le variabili impazzite in una partita dal grande significato come questa, molto spesso a decidere tutto ci pensano gli outsider (giocatori sottovalutati) oppure un episodio controverso.
Potrebbe sembrare riduttivo a prima vista, ma a decidere la sfida saranno i quarterback: tutto è riposto nelle loro mani, nei loro lanci e nelle loro decisioni, d’altra parte in campo scenderanno 2 tra i migliori esponenti della NFL, il plurititolato e magnifico Tom Brady (Patriots) che tenterà il poker per entrare nell’Olimpo degli immortali e per vendicare l’onta del 2008 (diventerebbe il primo quarterback a disputare 4 finali ed a vincerne 4!), ed il sempre più convincente Eli Manning (Giants) fratello minore di un altro Manning che ad Indianapolis conoscono benissimo e che ha fatto la storia dei Colts, ovvero Peyton. La sua presenza sugli spalti, dicono in molti, porterà il pubblico neutrale di Indy a schierarsi leggermente in favore di New York, per dare man forte al fratellino di Peyton.
Tutto si deciderà dalle loro performance con New England che spera di poter avere a disposizione (e molto probabilmente sarà in campo) il gioiello Rob Gronkowski che pare aver recuperato dal suo infortunio: l’asse costruita con Brady è la più devastante di tutta la Lega, al pari di quella formata da Rodgers e Nelson dei Packers e di Stafford e Johnson dei Lions. New York spera nella buona giornata dei suoi ricevitori Hakeem Nicks e Victor Cruz che potrebbero mettere in seria difficoltà le secondarie dei Patriots che quest’anno non sono proprio di valore assoluto. Di contro la difesa dei Giants si appresta a disputare l’ennesima partita super, un reparto, quello arretrato dei “Giganti”, cresciuto partita dopo partita e che ora sembra molto solido.
Brady contro Manning riassume tutta l’essenza di questa sfida New York vs Boston, 2 città rivali che da sempre cercano il predominio di una sull’altra. 4 anni fa furono i Giants a shockare il Mondo intero, la storia si ripeterà oppure Brady avrà altri programmi e progetti per la testa e metterà in scena la sua rivincita e quella della sua squadra? ancora poche ore e poi lo sapremo, ancora poche ore e poi sarà Super Bowl time!
Domenica 5 febbraio andrà in scena il 46esimo SuperBowlNFL al Lucas Oil Stadium di Indianapolis tra Patriots e Giants, le 2 finaliste che si contenderanno il titolo di campione del Mondo ed il prestigioso Vince Lombardi Trophy. New England e New York sono giunte nelle ultime ore nella città dell’Indiana per prepararsi al grande evento: i primi ad atterrare sono stati i giocatori e lo staff tecnico della franchigia di Boston, seguiti a distanza di 24 ore dai colleghi-rivali del team della “Grande Mela”.
La rivalità tra le 2 squadre è grandissima dato che solo 4 anni fa, era il 3 febbraio del 2008, sia Patriots che Giants si trovavano di fronte per la conquista del 42esimo Super Bowl, dove a sorpresa trionfarono Eli Manning e compagni (14-17 il risultato finale con un ultimo quarto dalle 1000 emozioni) , capaci di compiere una vera e propria impresa battendo la truppa di coach Belichick che arrivava all’appuntamento decisivo da imbattuta avendo collezionato 16 vittorie di fila in regular season più 2 successi nei playoff, impedendo così a Tom Brady di portare a termine la stagione perfetta, ovvero la vittoria del campionato senza subire neanche uno stop.
Sensazioni positive in tutti e 2 gli spogliatoi, dato che nelle numerose interviste rilasciate fino ad ora, sia i giocatori dei Giants che quelli dei Patriots si sono mostrati fiduciosi sulla conquista del titolo. Ma alla fine, si sa, è ovvio che solo una sarà veramente la squadra numero 1 della stagione.
Eli Manning, quarterback di New York, è apparso molto determinato e deciso nelle sue dichiarazioni, forte del fatto di attraversare un momento di forma eccezionale che gli ha permesso di trascinare i suoi compagni al grande ballo con alcune prestazione di livello assoluto, prima sul campo degli ormai ex campioni del Mondo dei GreenBayPackers (nel Divisional Round) e poi al Candlestick Park di SanFrancisco contro i Niners del neo coach of the year Jim Harbaugh. I Giants sono stati gli unici a vincere in trasferta in questi playoff, ecco perchè filtra ottimismo anche alla vigilia di questa importantissima partita.
Tom Brady, quarterback dei Patriots, si trova alla quinta partita al Super Bowl della sua carriera, ma ai microfoni dei giornalisti si è dichiarato emozionato e determinato come se fosse alla sua prima apparizione. Il regista di New England, forse il miglior quarterback di questo primo decennio degli anni 2000, che insidia da vicino anche i migliori quarterback della storia della NFL (basta vedere il suo palmarès e i suoi successi tra i quali ci sono già 3 vittorie al Super Bowl) vuole fortemente il poker per coronare una carriera straordinaria che lo ha visto entrare nella Lega, nell’anno 2000, dalla porta sul retro (incredibile che i Patriots lo abbiano scelto al sesto giro del Draft come 199esimo assoluto in rapporto a quanto ha poi reso). Brady è anche molto ottimista, così come il suo coach Belichick, sul recupero fisico dell’amico e compagno di squadra Rob Gronkowski, attualmente l’unico giocatore tra le fila di entrambe le formazioni ad essere in dubbio per la partita di domenica. Gronkowski ha accusato un problema alla caviglia nel Championship vinto da New England sui Ravens, quando in uno scontro di gioco gli è rimasta sotto il corpo di un avversario la gamba. Uscito dal campo non è più rientrato ed ha saltato entrambi gli allenamenti della sua squadra in preparazione della Finalissima. Conoscendo la durezza psicologica e mentale del forte tight end di Boston (che ha abbattuto ogni genere di record NFL nell’ultima stagione disputata per quanto riguarda il suo ruolo) l’ottimismo di staff sanitario e compagni è più che giustificato. L’ultimo comunicato dei Patriots sottolinea la volontà di attendere fino all’ultimo giorno per il suo recupero (al momento non sono state ancora prese decisioni a riguardo), ovvio che si spera che “Gronk” possa scendere in campo visto che l’asse con Brady è uno dei più letali di tutta la Lega.
Una piccola curiosità in vista dell’atteso evento: la EASports, famosa compagnia di giochi per consolle e computer che ogni anno cura l’uscita del videogioco Madden (gioco di simulazione della NFL) ha simulato, appunto, la partita tra Giants e Patriots inserendo tutte le caratteristiche tecniche ed i vari schemi delle 2 formazioni. Ebbene alla fine il risultato è stato favorevole a NewYork, che ha trionfato per 27-24 con la giocata decisiva del kicker Tynes su un field goal dalle 40 yard. Staremo a vedere se questa simulazione poi corrisponderà anche alla realtà!
Potrebbero esserci brutte notizie per i tifosi dei New England Patriots in vista del prossimo 46esimo Super Bowl in programma al Lucas Oil Stadium di Indianapolis contro i temibilissimi New YorkGiants: il fortissimo tight end della franchigia di Boston, Rob Gronkowski, uno dei pilastri della squadra e bersaglio preferito del fenomenale quarterback TomBrady, rischia di dover saltare l’ultimo e più importante appuntamento della stagione per via dell’infortunio patito nella Finale di Conference, il Championship, vinto dai Patriots contro i BaltimoreRavens.
Gronkowski aveva subìto in quell’occasione un brutto infortunio alla caviglia sinistra in un’azione di gioco in cui il piede gli era rimasto sotto il corpo di un difensore avversario. A causa delle condizioni non perfette e del dolore che continua a persistere precauzionalmente è stato tenuto a riposo durante il primo allenamento di preparazione al Super Bowl.
Rob Gronkowski
Gronkowski, selezionato al secondo giro del Draft del 2010 dai Patriots e proveniente da ArizonaUniversity, finora non ha saltato mai una partita dal suo ingresso in NFL dove in tempi rapidissimi è diventato una delle Stelle della Lega: nell’ultima stagione è definitivamente esploso e sotto la regia di Tom Brady ha messo sù delle cifre quasi mostruose per un tight end, abbattendo qualsiasi genere di record pur essendo solo al secondo anno. Ha avuto ben 90 ricezioni per 1327 yard di guadagno complessivo con la ciliegina sulla torta di 17 touchdown (abbattuto ogni precedente record, mai nessun tight end è riuscito a fare meglio nella storia NFL).
Chi conosce il carattere di “Gronk” (questo il suo soprannome) sa perfettamente che farà di tutto per esserci nella sfida che vale un’intera stagione e nonostante la sua assenza all’allenamento anche il capo allenatore di New England, BillBelichick, si è dichiarato tutto sommato ottimista di poter disporre del suo miglior ricevitore.
Ovviamente vista l’importanza di Gronkowski nell’economia di gioco dei Patriots i tifosi incrociano le dita ma anche tutti gli appassionati sperano che possa esserci per il Super Bowl per poter vedere una partita dall’alto contenuto tecnico e spettacolare.
Domenica 29 gennaio andrà in scena, nella consueta cornice delle Hawaii, il ProBowl2012, la classica partita delle Stelle (in pratica l’All Star Game della NFL) dove scenderanno in campo tutti (o quasi) i migliori giocatori della stagione che si avvia verso la conclusione, che si avrà il prossimo 5 febbraio al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, teatro del 46esimo SuperBowl tra New England Patriots e New York Giants.
In origine il Pro Bowl veniva disputato dopo il Super Bowl ed era l’evento che chiudeva la stagione della NFL, ma da qualche anno (precisamente nel 2008) la massima Lega americana di football ha invertito gli appuntamenti, creando non poche polemiche tra gli appassionati, dato che i giocatori che poi si giocheranno il titolo nella settimana seguente devono dare forfait per non sprecare preziose energie, preparare al meglio la Finalissima e perchè no, evitare qualche fastidioso e poco opportuno infortunio.
Nonostante l’atmosfera abbastanza rilassata e festaiola il Pro Bowl ha un larghissimo seguito tra i fans, non solo negli StatiUniti, ma un pò in tutto il Mondo dove riscuote un discreto successo. I giocatori che vengono convocati sono appositamente scelti dal voto popolare di qualsiasi persona da ogni parte del globo terrestre, basta collegarsi al sito della NFL e dare le proprie preferenze tramite le consuete votazioni. Come ogni anno a sfidarsi ci saranno 2 selezioni, quella della Conference AFC e quella della Conference NFC.
Tante le star affermate presenti sul campo e come al solito non manca anche qualche new entry come il rookie dei Cincinnati Bengals, il ricevitore A.J. Green, al suo primo anno tra i professionisti. Tra gli atleti affermati troviamo invece Ben Roethlisberger (quarterback dei Pittsburgh Steelers), Ray Rice (running back dei Baltimore Ravens appena eliminati dai patriots in Finale di Conference), Vonta Leach (fullback), Nick Mangold (guardia dei New York Jets), Troy Polamalu (safety degli Steelers) che difenderanno l’onore della AFC.
Mentre per la NFC occhi puntati tra gli altri sul duo di quarterback Aaron Rodgers (degli ex campioni dei Green Bay Packers) e Drew Brees (New Orleans Saints, reduce da una stagione da record ma che potrebbe anche cambiare maglia nel prossimo torneo secondo alcune voci di mercato).
Saranno New England Patriots e New York Giants a sfidarsi tra 2 settimane, il 5 febbraio 2012, nel SuperBowl numero 46 al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. La franchigia di Boston ha superato in casa gli ostici rivali dei Baltimore Ravens per 23-20, e sono stati graziati nel finale dall’errore del kicker Cundiff dei Ravens che avrebbe potuto portare la gara all’overtime. La squadra newyorchese ha invece espugnato il Candlestick Park per 20-17 dopo il tempo supplementare condannando gli avversari dei San Francisco 49ers all’eliminazione grazie al calcio piazzato del kicker Tynes. Il Super Bowl 46 sarà una riedizione del 42 dato che proprio 4 anni fa (era il 3 febbraio 2008) New England e New York si affrontarono in Finale (a Phoenix) e ad avere la meglio furono i Giants che a sorpresa superarono Brady e compagni reduci fino a quel momento da una stagione perfetta senza sconfitte nella regular season e nei playoff (17-14 il risultato finale). Svanisce la possibilità di vedere per la prima volta nella storia un Super Bowl con 2 team allenati da 2 fratelli dato che gli Harbaugh sono usciti entrambi sconfitti da questi 2 Championship.
NEW ENGLAND PATRIOTS-BALTIMORE RAVENS: I Patriots partono all’attacco e pur con qualche brivido riescono a segnare i primi 3 punti del match chiudendo in vantaggio il primo quarto. La reazione dei Ravens arriva nella seconda frazione quando Cundiff impatta sul 3-3. Green-Ellis porta nuovamente avanti i padroni di casa con il touchdown su corsa del 10-3 ma Flacco guida magistralmente Baltimore sul drive seguente e pesca Pitta in end zone per il 10-10. In chiusura di primo tempo New England con Gostkowski chiude sul 13-10.
Nella ripresa ancora il kicker di Boston porta i suoi compagni sul 16-10 ma gli ospiti non ci stanno e grazie all’asse Flacco-Smith confezionano i punti del sorpasso (17-16) con un touchdown che mette in evidenza la bravura del ricevitore di Baltimore bravo a sbarazzarsi dei difensori avversari. Prima della fine del terzo periodo una gran giocata dello special team dei Ravens provoca un fumble che poi viene convertito da Cundiff per il punti del 20-16. Nell’ultimo quarto però l’attacco guidato da Flacco perde ritmo ed i padroni di casa ne approfittano per passare in vantaggio grazie a Tom Brady bravo a convertire un 4&1 molto rischioso dopo che la difesa di Baltimore si era superata nell’ancorare l’attacco dei Patriots ad una yarda dal touchdown. E’ la giocata che decide il match perchè New England passa in vantaggio per 23-20 e mantiene il margine fino alla fine (anche grazie ad un’ottima difesa), quando sull’ultimo drive dell’incontro Flacco porta i suoi compagni fino alla red zone avversaria ma Evans si fa sfuggire il pallone per il touchdown della vittoria (a 20 secondi dalla fine). Si va al calcio piazzato da 3 punti per l’overtime ma qui a tradire gli ospiti è Cundiff (fino a quel momento perfetto) che sbaglia il facile field goal dalle 32 yard a 10 secondi dal termine che apre le porte del Super Bowl ai Patriots. Brady gioca male (come da lui stesso ammesso a fine gara) con 2 intercetti subìti ma ringrazia la sua difesa capace di evitare un KO che sembrava ormai materializzarsi. C’è apprensione per l’infortunio al piede di Gronkowski ma le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni. Ai Ravens non basta un ottimo Flacco (306 yard lanciate per 2 touchdown), benissimo i ricevitori Boldin (101 yard ricevute) e Smith (82 con 1 touchdown) ma la fortuna ha voltato le spalle per l’ennesima volta a questa squadra che forse meriterebbe qualcosa in più per quello che ha fatto vedere negli ultimi anni.
HIGHLIGHTS NEW ENGLAND PATRIOTS-BALTIMORE RAVENS 23-20:
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SAN FRANCISCO 49ERS-NEW YORK GIANTS: Atmosfera bellissima sugli spalti a San Francisco (nonostante il brutto tempo) dove i Niners approfittano del fattore campo e partono subito bene piazzando i punti del 7-0 grazie ad una difesa aggressiva e ad un attacco pungente (Smith pesca il solito Vernon Davis per la fuga da touchdown da 73 yard). Eli Manning però si dimostra in un ottimo momento di forma e nel secondo quarto ribalta il risultato con 2 drive che portano prima al touchdown di Pascoe e poi al field goal del kicker Tynes (10-7 al riposo lungo) aprendo letteralmente in 2 la difesa dei Niners.
La ripresa però si apre come il primo tempo, con un’ altra marcatura dello scatenato Davis che mette a tabellone i punti del 14-10, la difesa di San Francisco fa il resto mettendo la museruola a Manning ma nell’ultimo periodo il quarterback dei Giants pesca magistralmente Mario Manningham in end zone per il sorpasso New York (17-14). Mancano 8 minuti alla fine e i padroni di casa sono chiamati alla reazione che arriva ma porta solo i 3 punti del pareggio a quota 17 con il field goal del kicker Akers. Restano 5 minuti sul cronometro ma le difese diventano protagoniste tenendo i rispettivi attacchi lontani dalle zone calde del campo. Si va così all’overtime ma la paura di perdere il match la fa da padrona da ambo le parti. Ecco che a decidere la partita è un errore del ritornatore Kyle Williams dei Niners che su un punt dei Giants si fa toccare il pallone dall’omonimo Jacquian Williams con Thomas che recupera l’ovale e regala una posizione di campo favorevolissima a New York. Ci pensa così Tynes a trasformare il field goal della vittoria (20-17) e dell’accesso al Super Bowl infilando i pali dalle 31 yard. Grande gara per il quarterback Eli Manning, sackato per ben 6 volte ma sempre lucido nonostante l’impressionante numero di colpi subìti. Per lui ci sono 316 yard su lancio e 2 touchdown pass, ottimo il ricevitore Cruz che riceve per 142 yard complessive. Il quarterback di San Francisco Smith gioca una buona gara (196 yard lanciate per 2 touchdown), devastante come al solito il tight end Vernon Davis (112 yard su ricezione ed autore di entrambe le marcature della sua squadra), il difensore McDonald piazza 2,5 sack su Manning ma alla fine è tutto inutile, passano i Giants che saranno la prima squadra ad approdare al SuperBowl dopo aver chiuso la stagione regolare con una differenza punti segnati-punti subiti in negativo.
HIGHLIGHTS SAN FRANCISCO 49ERS-NEW YORK GIANTS 17-20 (OVERTIME):
Quello di domenica 22 gennaio sarà un giorno di una certa importanza per la NFL dato che saranno in programma i 2 Championship (il penultimo appuntamento dei playoff) che oltre a designare le 2 squadre vincitrici della propria Conference (AFC da un parte ed NFC dall’altra) ci riveleranno dunque i nomi delle franchigie che si affronteranno nell’attesissimo SuperBowl numero 46 del prossimo 5 febbraio che si disputerà al Lucas Oli Stadium di Indianapolis e che metterà in palio l’ambitissimo Vince Lombardi Trophy.
In gioco ormai sono rimasti solo 4 team a disputare queste Finali di Conference: Patriots, Ravens, Giants e 49ers.
Domenica 22 gennaio:
AFC: New England Patriots (13-3)-Baltimore Ravens (12-4) ore 21:00 in Italia
Nel Championship della AFC New England ospiterà Baltimore: 2 squadre con filosofie di gioco differenti, offensiva quella di Tom Brady e compagni con il quarterback che ha ormai stabilito una sincronia totale con i suoi ricevitori quali Welker, Hernandez ed in particolar modo lo straripante tight end Rob Gronkowski. Difensiva è invece la modalità di pensiero dei Ravens che fondano buona parte delle loro fortune sul reparto arretrato, capace quasi di soffocare gli avversari per la costante pressione esercitata, sia in prima linea che nelle secondarie. E’ ovvio che chi saprà imporre il proprio status di gioco alla fine riuscirà a prevalere. le 2 franchigie arrivano da 2 momenti di forma splendidi: New England ha inanellato 9 successi di fila (ultimo KO contro i Giants in casa a novembre), Baltimore invece è riuscita a vincerne 7 nelle ultime 8 (ultima caduta contro San Diego a dicembre). Nella post season c’è un solo precedente nella storia ed è del gennaio 2010 quando i Ravens sbancarono Boston per 33-10. I Patriots partono favoriti visto anche il vantaggio del fattore campo che in queste sfide non guasta mai e spesso si rivela anche decisivo per la spinta dei tifosi. Ma attenzione ai Ravens, una squadra che se è in giornata diventa veramente una delle migliori dell’intera NFL.
Domenica 22 gennaio: NFC: San Francisco 49ers (13-3)-New York Giants (9-7) ore 00:30 in Italia
Nella Finale di Conference della NFC i San Francisco 49ers (testa di serie numero 2) avranno l’opportunità di giocare ancora in casa vista la clamorosa eliminazione dei Green Bay Packers campioni del Mondo (miglior record nella Conference) ma a fare loro visita ci sarà proprio la squadra che ha eliminato i gialloverdi del Wisconsin, i New York Giants, la squadra forse più calda del momento. Sarà una sfida molto equilibrata tra 2 team che possiedono un buon attacco (leggermente meglio quello dei newyorchesi con il trio Eli Manning-Hakeem Nicks-Victor Cruz salito decisamente di colpi nelle ultime settimane) ed una grande difesa (come già fatto prima diamo la nostra preferenza che ora va a quella dei Niners che ha dimostrato di poter fermare chiunque come abbiamo potuto avere modo di constatare nella scorsa settimana contro i Saints). Periodo positivo per entrambe le formazioni reduci da 4 vittorie di fila. 7 i precedenti in post season tra Niners e Giants, anche in questa stagione regolare le 2 franchigie si sono già affrontate, sempre sul terreno del Candlestick Park: alla fine a spuntarla sono stati i 49ers che hanno fatto valere il vantaggio di giocare sul terreno amico ed hanno superato i rivali newyorchesi per 27-20 (nella settimana numero 10). Sarà molto difficile per gli ospiti espugnare uno degli Stadi più caldi di tutti gli Stati Uniti ma fino ad ora in questi playoff solo New York è riuscita a sovvertire il fattore campo e lo ha fatto con il botto andando a vincere, come già accennato prima, al Lambeau Field di Green Bay contro i campioni in carica. Pronostico leggermente in favore di San Francisco ma occhio all’asse Manning-Nicks che potrebbe mettere in grossa difficoltà l’attenta difesa dei Niners.
Piccola curiosità a margine: potrebbe esserci anche un SuperBowl tutto “in famiglia”tra Baltimore e San Francisco: infatti sulle panchine di Ravens e 49ers siedono i fratelli Harbaugh. John guida da diversi anni Baltimore mentre Jim è al primo anno sulla panchina di San Francisco e sta facendo davvero molto bene. Già in regular season i 2 si sono trovati l’uno contro l’altro e ad avere la meglio è stato John che in casa ha visto prevalere i suoi giocatori per 16-6, nel giorno del Ringraziamento, ed è stata anche la prima volta in NFL che si sono sfidati 2 fratelli con il ruolo di allenatore sulle panchine di 2 team differenti. Il destino potrebbe anche rimetterli contro in una Finale NFL!
Domenica 22 gennaio sarà un giorno molto importante per la NFL: in programma ci sono i 2 Championship che designeranno le 2 squadre vincitrici della rispettiva Conference di appartenenza e che andranno poi a giocarsi il VinceLombardiTrophy nel 46esimoSuperBowl in programma il 5 febbraio 2012 al Lucas Oil Stadium di Indianapolis.
4 le franchigie rimaste in gioco: i New England Patriots (Conference AFC, che nello scorso week end hanno fatto fuori molto agevolmente i Denver Broncos dominando il match dall’inizio alla fine), i Baltimore Ravens (Conference AFC, che hanno messo in mostra una difesa superba nel Divisional Round vinto contro gli Houston Texans), i San Francisco 49ers (Conference NFC, che hanno eliminato i New Orleans Saints nel match più bello ed emozionante visto finora non solo nei playoff ma nell’intera stagione con gli ultimi 4 minuti di gioco che resteranno memorabili nella storia di questo sport) ed infine i New York Giants (Conference NFC, il team che ha sicuramente compiuto l’impresa più difficile tra tutti gli altri sbancando il campo dei campioni in carica dei Green Bay Packers che si sono dovuti inchinare al cospetto di una difesa magistrale e di un attacco splendido).
Le partite in programma per il Championship quindi saranno queste: nella AFC i Baltimore Ravens (testa di serie numero 2) faranno visita ai New England Patriots (testa di serie numero 1) in virtù del miglior record ottenuto da Tom Brady e compagni nella stagione regolare. La grande difesa degli ospiti riuscirà a contenere lo strabordante attacco della franchigia di Boston? ancora un pò di attesa e poi finalmente avremo il verdetto. Quel che è certo è che Baltimore ha tutte le carte in regola per fare bene e passare il turno, la pressione d’altra parte sarà tutte sulle spalle dei Patriots che partono leggermente favoriti.
Nella NFC invece i New York Giants (testa di serie numero 4) avranno un’altra trasferta molto impegnativa, questa volta a San Francisco dove ad attenderli ci saranno i Niners (testa di serie numero 2). La sfida tra le 2 squadre ha avuto già un precedente in questa regular season ed alla fine a spuntarla sono stati i 49ers che hanno fatto valere il vantaggio di giocare al Candlestick Park ed hanno superato i rivali newyorchesi per 27-20 (nella settimana numero 10). San Francisco in stagione ha avuto un record di 7-1 in casa (solo Dallas nella week numero 2 è riuscita ad espugnare il Candlestick), poi 6 vittorie consecutive per i Niners, 7 se si considera anche il Divisional Round contro i Saints. Il campo di casa è diventato un fortino inespugnabile e nel proprio stadio i ragazzi di coach Jim Harbaugh mostrano una difesa a tratti soffocante e sempre molto aggressiva ed un attacco molto pungente. Sarà molto interessante vedere all’opera queste 2 squadre che vengono da ottimi periodi di forma e sono al top della condizione fisica.
Chiudiamo con una piccola curiosità: potrebbe prospettarsi anche un SuperBowl, una Finale, tutta “in famiglia”tra Baltimore e San Francisco: infatti sulle sideline di Ravens e Niners siedono i fratelli Harbaugh. John guida ormai da anni Baltimore mentre al primo anno sulla panchina di San Francisco Jim sta facendo meraviglie riuscendo a resuscitare una franchigia che di prestigioso ormai aveva solo il nome. Già in regular season i 2 si sono trovati l’uno contro l’altro e ad avere la meglio è stato John che in casa ha visto prevalere i suoi giocatori per 16-6, nel giorno del Ringraziamento ed è stata anche la prima volta in NFL che si sono sfidati 2 fratelli con il ruolo di allenatore sulle panchine di 2 team differenti. Che la storia debba ripetersi ancora?
Questo il programma completo con le date degli incontri e gli orari che la NFL ha comunicato:
Domenica 22 gennaio:
AFC: New England Patriots (13-3)-Baltimore Ravens (12-4) ore21:00 in Italia
Domenica 22 gennaio: NFC: San Francisco 49ers (13-3)-New York Giants (9-7) ore 00:30 in Italia
Note: tra parentesi il record di vittorie e sconfitte ottenuto in stagione.
Non sono mancate le emozioni anche nella seconda giornata del DivisionalRound dei playoffNFL: incredibile impresa dei New York Giants che sbancano il Lambeau Field di GreenBay e mandano a casa i campioni in carica dei Packers (37-20 il punteggio) mettendo in mostra una super difesa ed un attacco atomico che non lascia scampo ai gialloverdi del Wisconsin. Difesa protagonista anche per i BaltimoreRavens che limitano al massimo i rischi contro gli HoustonTexans e si qualificano per la Finale di Conference dove ad attenderli ci saranno i New England Patriots.
BALTIMORE RAVENS-HOUSTON TEXANS: Il compito era proibitivo per i texani che privi del quarterback titolare Matt Schaub avevano poche armi offensive per impensierire la solida difesa dei Ravens, una delle migliori dell’intera NFL. E così è stato, Houston ha provato con tutte le sue forze a vincere l’incontro ma alla fine si è dovuta arrendere per 20-13. Texans in vantaggio in avvio grazie ad un field goal del kicker Neil Rackers che porta i suoi compagni sul 3-0. Poi si alza l’intensità difensiva dei padroni casa che infilano 17 punti consecutivi grazie ai 2 touchdown di Wilson e Boldin ed al field goal del kicker Cundiff. Sul punteggio di 17-3 sembra tutto facile per Baltimore ma la difesa ospite prende le misure agli avversari e per il resto della partita concede poco e nulla. Prima della fine del primo tempo arrivano 10 punti per Houston con il solito calcio piazzato di Rackers ed il touchdown di un monumentale Arian Foster. Secondo tempo molto tattico, gli unici a segnare sono i Ravens che si portano sul 20-13 grazie a Cundiff, poi assalto finale texano che si infrange ripetutamente sulla difesa neroviola con il quarterback Yates che viene intercettato ripetutamente.da Webb e da Reed che prendendo il lancio dell’avversario chiude in pratica i giochi ad un minuto e 50 secondi dal termine. Yates paga a caro prezzo i 3 intercetti mentre non basta un super Arian Foster che corre per 132 yard ed 1 touchdown (altre 22 yard sono di ricezione) diventando il primo giocatore non draftato a correre per più di 100 yard in un singolo match di playoff. Per Baltimore ora difficile trasferta a Boston sul campo dei Patriots ma con una difesa così sognare è lecito.
GREEN BAY PACKERS-NEW YORK GIANTS: L’impresa di questo turno playoff è dei New York Giants che sbancano il campo dei campioni in carica e li eliminano dalla post season. Difesa praticamente perfetta e la regia del quarterback Eli Manning straordinaria per gli ospiti apparsi molto più in forma rispetto ai rivali. Giants avanti con il kicker Tynes (3-0) pareggia subito il collega Crosby ma a spezzare l’equilibrio ci pensa Hakeem Nicks con un touchdown da 66 yard (10-3). Green Bay si porta sul 10-10 grazie a Kuhn ma da questo momento in poi gli ospiti segnano 10 punti di fila (ancora con Tynes e Nicks), prendono il comando del punteggio e della partita e non si voltano più indietro. Bellissimo proprio il touchdown di Nicks in chiusura di primo tempo con un lancio “dell’Ave Maria”di Manning con il wide receiver che sbuca tra tutte le mani avversarie e prende l’ovale. E’ la giocata dell’incontro: dopo una timida reazione dei Packers con Crosby (20-13) nel quarto periodo New York è travolgente e si porta a distanza di sicurezza con il piazzato di Tynes e la marcatura di Manningham (30-13). I gialloverdi accorciano ancora (30-20 con Driver) ma ormai i Giants hanno il controllo della situazione e con Jacobs chiudono il match e la stagione dei campioni del Mondo. Straordinaria la regia di Manning che lancia per 330 yard con 3 passaggi da touchdown, sempre sicuro sul da farsi. Eccezionale Hakeem Nicks con 165 yard di ricezione e 2 touchdown, ma ancora meglio fa la difesa che limta l’attacco dei Packers con un’aggressività clamorosa sackando il quarterback Rodgers per ben 4 volte e provocando ben 3 fumble con recupero del pallone. Rodgers chiude la sua stagione cercando di evitare la sconfitta ma le sue corse non bastano (66 yard) nè servono i suoi lanci (264 yard), alcuni droppati in modo indecente dai suoi ricevitori. New York ora andrà a San Francisco per giocarsi il Championship e con una squadra così in forma i Niners avranno di che preoccuparsi.
HIGHLIGHTS GREEN BAY PACKERS-NEW YORK GIANTS 20-37: