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  • NBA: Spurs di un soffio su Minnesota, bene Lakers e Miami

    NBA: Spurs di un soffio su Minnesota, bene Lakers e Miami

    7 le partite disputate nella notte NBA.

    Andrea Bargnani protagonista della notte con 30 punti segnati nella vittoria dei suoi Raptors sui Kings. Bene anche i Clippers che con il solito Blake Griffin (23esima doppia doppia consecutiva da 23 punti e 12 rimbalzi) battono i Warriors nonostante la grande prova di Dorell Wright da 27 punti (5/6 da 3).
    Vittoria sofferta per gli Spurs in casa contro Minnesota: nonostante Beasley non metta piede in campo nel secondo tempo per i T-Wolves, i neroargento devono ringraziare Manu Ginobili che con 21 punti regala l’importante successo ai suoi.
    Tornano alla vittoria i Suns che vincono contro i derelitti Cavs grazie ad un ottimo Nash quasi in tripla doppia (20 punti, 17 assist e 7 rimbalzi), ben coadiuvato dai 19 punti di Carter. Decima sconfitta consecutiva per i Cavs.
    Sconfitta interna pesante per i Nuggets che si arrendono agli Hornets di Paul e West (rispettivamente 20 e 19 punti). Solo 8 punti per Anthony che sembra sempre più lontano dal Colorado.
    Tredicesima vittoria esterna consecutiva per i Miami Heat che sbancano il Rose Garden di Portland al termine di un overtime e sono la seconda squadra della NBA (dopo San Antonio) che raggiunge le 30 “W”. Trascinatori per gli Heat il duo James-Wade che segna 78 punti e 32 canestri con Lebron autore di una gara mostruosa da 44 punti, 13 rimbalzi, 6 assist e 17/26 dal campo. Nel supplementare segna 8 punti con 2 triple decisive insieme ai canestri di Bosh. Wade chiude con 34 punti e 15/22 dal campo. Percentuali diverse per i Blazers (41%) che restano in gara grazie ai 15 rimbalzi offensivi e al talento di Aldridge che mette a referto 31 punti, 14 rimbalzi e 7 assist.
    Un grande Lamar Odom aiuta i Lakers a battere gli insidiosi Knicks. Il sesto uomo dei Lakers esce dalla panchina e chiude con una prova da 13 punti, 18 rimbalzi e 4 assist coadiuvato dai soliti noti, Gasol (20 punti, 14 rimbalzi, 4 stoppate) e Bryant che però ha bisogno di 28 tiri per arrivare a quota 27 punti. New York paga il divario a rimbalzo (61-42) e i troppi errori al tiro di stoudemire.

    Risultati NBA del 9 gennaio 2011

    Toronto Raptors-Sacramento Kings 118-112
    Tor
    Bargnani 30, DeRozan 28, Barbosa 18
    Sac Udrih 25, Landry 22, Thompson 19

    Los Angeles Clippers-Golden State Warriors 105-91
    Cli
    Gordon 25, Griffin 23, Davis 17
    G.S. Dorell Wright 27, Ellis 13, Williams 9

    San Antonio Spurs-Minnesota Spurs 94-91
    S.A.
    Ginobili 21, Jefferson 13, Neal 13
    Min Love 18, Ridnour 16, Milicic 11

    Phoenix Suns-Cleveland Cavaliers 108-100
    Pho
    Dudley 21, Nash 20, Carter 19
    Cle Harris 27, Jamison 23, Hickson 23

    Denver Nuggets-New Orleans Hornets 87-96
    Den
    Harrington 20, Billups 13, Nenè 12
    N.O. Paul 20, West 19, Ariza 12

    Portland Trail Blazers-Miami Heat 100-107 (overtime)
    Por
    Aldridge 31, Batum 22, Matthews 14
    Mia James 44, Wade 34, Bosh 18

    Los Angeles Lakers-New York Knicks 109-87
    Lak
    Bryant 27, Gasol 20, Bynum 18
    N.Y. Stoudemire 23, Chandler 19, Felton 12, Fields 12

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  • NBA: Bene Celtics e Miami, Turkoglu leader ad Orlando

    NBA: Bene Celtics e Miami, Turkoglu leader ad Orlando

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    Il duo LeBron James (38 punti e 9 rimbalzi)-Dwyane Wade (31 punti ed 11 rimbalzi) guida Miami al sesto successo di fila in casa dei Bobcats. La squadra sembra aver trovato dei meccanismi perfetti soprattutto in difesa dove domina le partite tenendo gli avversari a percentuali bassissime. Charlotte parte bene, ma deve arrendersi ben presto a questa forte pressione difensiva, Jackson (22 punti) ed Augustin (16) gli unici a sfondare il muro della doppia cifra.

    Sembra aver trovato una buona chimica di squadra anche Orlando dopo la trade con Suns e Wizards. I Magic guidati da uno spettacolare Turkoglu in tripla doppia abbondante (10 punti, 14 rimbalzi, 10 assist ed anche 5 recuperi) si sbarazzano facilmente dei Warriors. Ad aiutare il turco ci pensano Howard (22 punti e 17 rimbalzi) e Richardson (20 punti). Per Golden State solo 3 uomini in doppia cifra con Ellis a quota 20 punti, l’ottimo Dorell Wright a 17 e Curry a 15.

    Vince anche Boston che sul parquet di casa batte i Timberwolves. A guidare i biancoverdi i soliti Pierce (23 punti) ed Allen (20 punti) con Rondo che in cabina di regia smista 16 assist (per lui anche 6 punti). Sempre su ottimi livelli Glen Davis che parte come starter per sostituire l’infortunato Garnett e mette 17 punti. Ai T-Wolves, che non demordono fino alla fine, non bastano i 19 punti di Beasley, un ottimo Webster da 15 punti e il solito Kevin Love da 12 punti ma 24 rimbalzi catturati.

    Terza vittoria consecutiva per gli Hornets di Marco Belinelli che si riportano a quota 60% dopo un periodo di appannamento. L’italiano segna 9 punti, West ne aggiunge 17 e Paul 15 e per Philadelphia è notte fonda visto che viene tenuta al 34% dal campo. Si salva Brand con una doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi.

    Dopo il KO di Portland arriva una nuova sconfitta per Houston che cade a Denver. I Nuggets, in attesa del rientro di Harrington che li vedrà con la squadra al completo dopo aver recuperato Kenyon Martin ed Anthony 2 giorni fa, si candidano autorevolmente come possibile outsider nella lotta per il titolo della Western Conference. Anthony infila 33 punti ed 11 rimbalzi, ma decisivi sono anche Nenè ed Afflalo (suo il canestro del +9 ad un minuto dal termine del match). Tutto lo starting five dei Nuggets raggiunge la doppia cifra con Billups a quota 13 e Nene in doppia doppia (16 punti ed 11 reimbalzi). Ai Rockets non bastano le 13 triple mandate a bersaglio ed uno Scola da 24 punti e 10/19 dal campo. Brutta serata per Kevin Martin da soli 8 punti realizzati.

    Vincono i Jazz che con questo successo si portano al terzo posto nella Western Conference scavalcando i Lakers. E’ Raja Bell con una tripla a 50 secondi dal termine a rompere l’equilibrio tra le squadre. Bene Williams (22 punti e 10 assist), 16 punti di Jefferson e 15 a testa per Millsap e Kirilenko mentre ai Pistons non basta la super gara di Prince, autore di 26 punti con 11/19 dal campo.

    Risultati NBA del 3 gennaio 2011

    Charlotte Bobcats-Miami Heat 82-96
    Cha
    Jackson 22, Augustin 16, Thomas 8
    Mia James 38, Wade 31, Bosh 11

    Orlando Magic-Golden State Warriors 110-90
    Orl Howard 22, Richardson 20, Anderson 13, Redick 13
    G.S. Ellis 20, Dorell Wright 17, Curry 15

    Boston Celtics-Minnesota Timberwolves 96-93
    Bos Pierce 23, Allen 20, davis 17
    Min Beasley 19, Webster 15, Milicic 14

    New orleans Hornets-Philadelphia 76ers 84-77
    N.O. West 17, Paul 15, Okafor 13
    Phi Brand 14, Nocioni 13, Holiday 12, Speights 12

    Denver Nuggets-Houston Rockets 113-106
    Den Anthony 33, Nenè 16, Afflalo 15
    Hou Scola 24, Lowry 21, Budinger 13

    Utah Jazz-Detroit Pistons 102-97
    Uta Williams 22, Jefferson 16, Millsap 15, Kirilenko 15
    Det Prince 26, Hamilton 15, Gordon 14

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  • NBA: Toronto crolla senza Bargnani, Dallas batte i Thunder

    NBA: Toronto crolla senza Bargnani, Dallas batte i Thunder

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    Charlotte batte i Pistons grazie al duo Jackson (23 punti e 9 rimbalzi) Augustin (27 punti). Detroit nonostante una grande prova di Villanueva (25 punti e 5/5 da 3) deve cedere agli avversari perdendo la lotta a rimbalzo (46-32).

    Terzo successo consecutivo per i nuovi Magic. A dare la spinta alla squadra della Florida è Turkoglu con 20 punti (che ad Orlando evidentemente trova la sua dimensione) aiutato da Howard (19 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate) ed Anderson (10 punti e 12 rimbalzi). Per i Nets brillano i soliti Harris (24 punti) e Lopez (20 punti).

    Ancora una sconfitta per i Raptors ancora privi di Bargnani che dimostrano di essere poca roba senza il talento dell’italiano. La squadra canadese parte bene (anche 12 punti di vantaggio) ma cede di schianto nella ripresa sotto i colpi di Randolph (21 punti) e Rudy Gay (18). Kleiza (22 punti) e DeRozan (18) provano a tenere a contatto Toronto ma alal fine i Raptors infilano la 20esima sconfitta stagionale.

    Ottima vittoria degli Hawks a Milwaukee, guidati da Horford (18 punti) e Joe Johnson (15). Ai Bucks, decimati dagli infortuni, non bastano i 18 punti di Salmons e la doppia doppia di Bogut (14 punti ed 11 rimbalzi).

    Minnesota distrugge gli Hornets di Belinelli (11 punti in 29 minuti), grazie alla serata straordinaria di Beasley (30 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) e del rookie Wes Johnson (24 punti con 6/8 da 3). West (23 punti) e Paul (22 punti e 13 assist) provano a mantenere vivi i “Calabroni” ma non trovano la collaborazione delle seconde linee.

    Dallas espugna Oklahoma City. Anche privi di Dirk Nowitzki (fuori per un infortunio dopo 11 minuti sul parquet e tra l’altro in gran serata visti i 13 punti messi fino ad allora a referto) i Mavs tengono i giovani Thunder a soli 12 punti segnati nell’ultimo periodo. Kidd non coglie la 106esima tripla doppia della carriera per un solo rimbalzo (10 punti, 10 assist e 9 rimbalzi) mentre Butler e Marion mettono i canestri decisivi. Durant con 28 punti non basta per fermare la corsa di Dallas ma le notizie positive vengono da Harden, sempre più in crescita (18 punti) e tassello indispensabile se i giovani di Oklahoma City vorranno puntare a traguardi ambiziosi.

    Continua la marcia verso i playoff per Houston che batte i Wizards (ancora a secco di vittorie in trasferta, unica squadra in NBA) grazie ai 20 punti di Martin. Per Washington bene Hinrich (19 punti) e Blatche (17 punti e 14 rimbalzi) ma non sono ancora sufficienti per portare a casa una vittoria in trasferta. Houston per la prima volta in stagione non si ritrova con un record perdente (15 vittorie e 15 sconfitte).

    Portland sbanca Salt Lake City grazie alla prova da 26 punti di Aldridge. Incrdibile Deron Williams che negli ultimi 31 secondi prova a trascinare i suoi con 10 punti (alla fine saranno 31 complessivi) ma lo sforzo non porta i risultati sperati.

    I Clippers rischiano grosso a Sacramento: a 3 minuti dalla fine Gordon mette il +9 che sembra chiudere il match ma qui i Kings piazzano un parziale di 8-0 (con 2 triple di Evans e Garcia) che riapre completamente la gara. Dopo 2 stoppate di Dalembert e Garcia, Sacramento ha in mano il pallone della vittoria con Evans (32 punti alla fine) che però, ad 8 secondi dalla fine, viene a sua volta stoppato da Baron Davis che recupera palla e dà l’assist per la schiacciata di Griffin (24 punti, 14 rimbalzi). Sul +3 Clippers però ancora non è finita perchè arriva l’ingenuità di Gomes che fa fallo sul tiro da 3 di Evans. Il sophomore dei Kings converte i primi 2 ma fallisce clamorosamente l’ultimo libero e la possibilità di andare all’overtime. Inoltre sul tap in, Cousins ha una possibilità ancora più ghiotta ma non riesce a convertire il rimbalzo in canestro e vittoria. Sfortuna per Sacramento, i Clippers si allontanano dai bassifondi.

    I tiri da 3 punti regalano la vittoria ai Warriors (15/23 alla fine). Protagonisti della serata contro Philadelphia l’ottimo Dorell Wright con 28 punti, Ellis con 22 punti e 12 assist e David Lee con 21 punti e 16 rimbalzi. Ai Sixers non basta Holiday con 23 punti ed 11 assist e Brand con 16 punti ed altrettanti rimbalzi.

    Risultati NBA del 27 dicembre 2010

    Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 105-100
    Cha Augustin 27, Jackson 23, Thomas 14
    Det Villanueva 25, Prince 17, Gordon 17

    New Jersey Nets-Orlando Magic 88-104
    N.J. Harris 24, Lopez 20, Farmar 10, Outlaw 10
    Orl Turkoglu 20, Howard 19, Redick 15

    Memphis Grizzlies-Toronto Raptors 96-85
    Mem Randolph 21, Gay 18, Allen 14
    Tor Kleiza 22, DeRozan 18, Calderon 13

    Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 80-95
    Mil Salmons 18, Dooling 15, Bogut 14
    Atl Horford 18, Johnson 15, Jamal Crawford 14, Williams 14

    Minnesota Timberwolves-New Orleans Hornets 113-98
    Min
    Beasley 30, Johnson 24, Love 16
    N.O. West 23, Paul 22, Ariza 15

    Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 93-103
    Okl Durant 28, Harden 18, Westbrook 15
    Dal Butler 21, Marion 20, Terry 13, Nowitzki 13

    Houston Rockets-Washington Wizards 100-93
    Hou Martin 20, Battier 15, Brooks 15
    Was Hinrich 19, Young 18, Blatche 17

    Utah Jazz-Portland Trail Blazers 91-96
    Uta Williams 31, Millsap 11, Jefferson 11
    Por Aldridge 26, Miller 17, Matthews 14

    Sacramento Kings-Los Angeles Clippers 99-100
    Sac Evans 32, Casspi 16, Landry 13
    Cli Gordon 31, Griffin 24, Aminu 11, Davis 11

    Golden State Warriors-Philadelphia 76ers 110-95
    G.S. Dorell Wright 28, Ellis 22, Lee 21
    Phi Holiday 23, Meeks 19, Brand 16

    GUARDA LA TOP 10 NBA (Super Blake Griffin)

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS NBA (nuovo KO per i Raptors senza Bargnani)

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  • NBA: Nuggets in crisi, vittorie per Bulls e Spurs

    NBA: Nuggets in crisi, vittorie per Bulls e Spurs

    7 le partite giocate nella notte NBA.

    I Clippers battono i Suns in un match iniziato molto bene, ma finito in affanno per la grandissima rimonta operata dagli ospiti: dal -18, le giocate di Nash (21 punti, 15 assist e nessuna palla persa) per Pietrus (25 punti ma ultima palla persa per l’eventuale pareggio che grida ancora vendetta!) portano i Suns sull’85 pari. I Clippers provano un nuovo allungo ma sul 106-103 è un errore (come già detto) del neo arrivato Pietrus a condannare Phoenix. Intramontabile Grant Hill con 19 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, ma i 28 punti e 12 rimbalzi di Griffin ed i 24 di Gordon condannano la franchigia dell’Arizona.

    Beasley regala la vittoria ai Timberwolves con un canestro a 6 secondi dalla fine. Cleveland ha in Jamison il miglior marcatore con 24 punti e ritrova un Mo Williams di nuovo in vena (17 punti e 11 assist) ma deve arrendersi davanti ai 28 punti dell’ex ala dei Miami Heat, alle bombe da 3 di Ridnour (5/5) ed alla solita doppia doppia di Love da 16 punti e 18 rimbalzi.

    Seve un overtime ai Chicago Bulls per espugnare il parquet dei Pistons: decisivi i 31 punti di Boozer e l’errore di Villanueva che a 2 secondi dalla fine del supplementare sbaglia la tripla del possibile pareggio. Ottima anche la prestazione di Derrick Rose, quasi in tripla doppia con 23 punti, 12 rimbalzi ed 8 assist.

    Memphis sbanca Indianapolis grazie ai 30 punti di Gay, alla doppia doppia di Randolph (18 punti e 16 rimbalzi) ed alle ottime prestazioni di Gasol e Mayo con 17 punti ciascuno. Inutili per i Pacers le prestazioni di Granger (29 punti) e di Hibbert (14 punti e 10 rimbalzi).

    Gli Hornets di un inguardabile Belinelli (0 punti, 0/6 al tiro in 20 minuti) domano gli Hawks. a guidare i padroni di casa il solito Paul (22 punti) e la quarta doppia doppia consecutiva di Okafor (14 punti e 15 rimbalzi). Johnson prova a mantenere i suoi in partita con 23 punti, Marvin Williams ne aggiunge 18, ma la opaca prestazione di Horford (8 punti) sancisce il successo dei “Calabroni”.

    San Antonio batte i Wizards e si conferma la migliore squadra della Lega: Parker con 20 punti e 14 assist e Ginobili con 21 punti sono i pilastri della vittoria. Per Washington si rivede un Rashard Lewis ad alti livelli che ai Magic sembrava perso (21 punti, 4/8 da 3 e 12 rimbalzi), la crescita della franchigia passa necessariamente da lui e Wall.

    Sconfitta interna pesantissima per Denver, alla terza consecutiva, che si fa sorprendere dai Sixers. Ancora privi di Anthony, non bastano i 24 punti di Billups, mentre gli ospiti, grazie al trio Holiday (22 punti), Young (20 punti) e Meeks (17), ottengono una vittoria importantissima che li mantiene in scia ai Bucks per l’ultimo posto playoff della Eastern Conference.

    Risultati NBA del 26 dicembre 2010

    Los Angeles Clippers-Phoenix Suns 108-103
    Cli Griffin 28, Gordon 24, Davis 15
    Pho Pietrus 25, Nash 21, Hill 19

    Cleveland Cavaliers-Minnesota Timberwolves 97-98
    Cle Jamison 24, Parker 21, Williams 17
    Min Beasley 28, Ridnour 23, Love 16

    Detroit Pistons-Chicago Bulls 92-95 (overtime)
    Det Prince 17, Stuckey 16, Hamilton 15, McGrady 15
    Chi Boozer 31, Rose 23, Deng 10

    Indiana Pacers-Memphis Grizzlies 90-104
    Ind Granger 29, Hibbert 14, Dunleavy 10
    Mem Gay 30, Randolph 18, Gasol 17, Mayo 17

    New Orleans Hornets-Atlanta Hawks 93-86
    N.O. Paul 22, West 18, Okafor 14
    Atl Johnson 23, Williams 18, Jamal Crawford 10, Smith 10

    San Antonio Spurs-Washington Wizards 94-80
    S.A. Ginobili 21, Parker 20, Hill 11
    Was Lewis 21, Hinrich 15, Howard 11, Thornton 11

    Denver Nuggets-Philadelphia 76ers 89-95
    Den Billups 24, Afflalo 14, Lawson 14
    Phi Holiday 22, Young 20, Meeks 17

    GUARDA LA TOP 10 NBA (Spettacolare Blake Griffin!)

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS NBA (Chicago passa a Detroit in overtime)

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  • NBA: Dallas vince a Miami, Spurs OK contro i Suns

    NBA: Dallas vince a Miami, Spurs OK contro i Suns

    9 le partite disputate nella notte NBA.

    I nuovi Magic cadono ad Atlanta. Il nuovo trio Arenas, Richardson e Turkoglu non brilla ed il solito (e solo) Howard non basta per ottenere la vittoria (19 punti e 20 rimbalzi per il centro). Gli Hawks ringraziano Horford (24 punti ed 11 rimbalzi) Smith (12 punti e 10 rimbalzi) e Johnson (17 punti) e portano a casa il match.

    Utah sbanca Cleveland ed ottiene la ventesima vittoria stagionale guidata dai 22 punti di Miles e dalla doppia doppia di Deron Williams 817 punti e 10 assist). Per i Cavs non bastano i 29 punti di un infuocato Gibson per evitare la sconfitta numero 20 in stagione.

    Una correzione a tempo quasi scaduto di Dunleavy sul tiro sbagliato di Granger permette ai Pacers di battere gli Hornets di Belinelli (14 punti).
    Granger infila 27 punti, mentre agli hornets non sono sufficienti i 19 punti e 15 rimbalzi di uno straordinario Emeka Okafor.

    Washington schianta Charlotte grazie ai 21 punti di Young mentre sono 11 gli assist di Hinrich con 18 punti e 6 rimbalzi. Charlotte ha 13 punti da Jackson, ma il resto è completamente da bocciare.

    Termina con la sconfitta casalinga contro i Mavs la striscia vincente di 12 partite di Miami. Trascinatori dei texani il solito Nowitzki (26 punti e 9 rimbalzi) ed un assurdo Jason Terry che prima dell’ultimo quarto non aveva neanche un punto a referto. Nell’ultimo periodo il sesto uomo dei Mavericks si trasforma e piazza 19 punti dritti al cuore degli Heat che devono cedere il passo nonostante i 22 punti di Wade, i 19 di Bosh ed i 19 con 10 rimbalzi e 7 assist di un ottimo LeBron James. brutto esordio per Mike Miller (che potrebbe essere una pedina chiave per la stagione della franchigia della Florida) che sbaglia tutti i 4 tiri presi.

    Dopo aver espugnato Oklahoma City i Suns cadono a San Antonio. Ancora privi dei 3 giocatori ottenuti da Orlando i Suns giocano una ottima partita ma devono arrendersi alla serata di grazia di Neal (22 punti) e ad uno spettacolare Duncan (20 punti, 15 rimbalzi, 6 assist e 3 stoppate). Phoenix ha in Dudley il top scorer con 27 punti e un Nash da 17 punti e 10 assist. Se Pietrus, Gortat e soprattutto Vince Carter renderanno come si deve allora la squadra dell’Arizona potrebbe veramente diventare la mina vagante dell’Ovest, il talento non manca, anzi con la trade fatta con i Magic sembra che i Suns si siano addirittura potenziati su tutti i fronti.

    Portland batte in scioltezza i Bucks privi di Jennings e con un Bogut in serata no. A farla da padrone, in assenza di Roy per la squadra dell’Oregon, sono Aldridge (29 punti e 19 rimbalzi) e Matthews (22 punti).

    Continua la rimonta dei Rockets che vincono ad Oakland e si portano a ridosso della zona playoff. La gara si decide nel finale con Kevin Martin protagonista e con Battier che infila due fondamentali triple (la seconda chiude definitivamente i giochi ad un minuto dalla fine portando sul +10 i Rockets). Houston ne segna 40 nel quarto quarto con Martin che raggiunge quota 30 chiudendo 13/13 dalla lunetta. Ottima gara di Scola (20 punti) mentre ai Warriors non bastano i 44 punti di Monta Ellis per evitare il nono KO nelle ultime 10 gare.

    Nella sfida tra povere della Western Conference hanno la meglio i Clippers sui Timberwolves. Serve però un grande Gordon da 36 punti e Gomes contribuiscono entrambi con 22 punti e 10 rimbalzi. Minnesota ha in Beasley il top scorer (20 punti) e paga la poca vena realizzativa di Love (12 punti e 10 rimbalzi)

    Risultati NBA del 20 dicembre 2010

    Atlanta Hawks-Orlando Magic 91-81
    Atl Horford 24, Johnson 17, Bibby 15
    Orl Howard 19, Nelson 18, Bass 13

    Cleveland Cavaliers-Utah Jazz 90-101
    Cle Gibson 29, Mo Williams 16, Jamison 13
    Uta Miles 22, Bell 19, Millsap 19

    Indiana Pacers-New Orleans Hornets 95-94
    Ind Granger 27, Collison 18, Posey 15
    N.O. Okafor 19, West 18, Paul 15

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 108-75
    Was Young 21, Blatche 19, Hinrich 18
    Cha Jackson 13, Brown 10, Thomas 10

    Miami Heat-Dallas Mavericks 96-98
    Mia Wade 22, James 19, Bosh 19
    Dal Nowitzki 26, Terry 19, Butler 13

    San Antonio Spurs-Phoenix Suns 118-110
    S.A. Neal 22, Duncan 20, Parker 19
    Pho Dudley 27, Hill 19, Nash 17

    Portland Trail Blazers-Milwaukee Bucks 106-80
    Por Aldridge 29, Matthews 22, Fernandez 17
    Mil Salmons 23, Dooling 12, Gooden 10, Mbah a Moute 10

    Golden State Warriors-Houston Rockets 112-121
    G.S. Ellis 44, Lee 19, Williams 11
    Hou Martin 30, Scola 20, Battier 14

    Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 113-90
    Cli Gordon 36, Griffin 22, Gomes 22
    Min Beasley 20, Webster 18, Love 12

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  • NBA: Boston forza 13, Lakers OK a Toronto

    NBA: Boston forza 13, Lakers OK a Toronto

    6 le partite disputate in NBA.

    Boston batte Indiana e porta a 13 la striscia di vittorie consecutive. Assoluto protagonista il capitano Paul Pierce con 18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist per una fantastica tripla doppia. 18 punti anche per Davis e Robinson. Ad Indiana non bastano i 19 punti di Granger ed i 17 con 14 rimbalzi di Hibbert.

    New Jersey batte a sorpresa Atlanta grazie ai 22 punti di Devin Harris ed ai 16 punti di Lopez. Gli Hawks pagano brutte percentuali dal campo (39%) con Bibby che piazza 19 punti.

    Privi di Andrea Bargnani per i soliti problemi al ginocchio i Raptors si inchinano ai Lakers. Kleiza (26 punti e 10 rimbalzi) e Calderon (20 punti e 12 assist) provano a suonare la carica ma i 20 punti di Bryant (in soli 28 minuti per un problema al dito), i 19 di Gasol ed i 16 di Bynum fanno pendere la bilancia in favore dei gialloviola.

    Ancora risultati altalenanti per gli Hornets che perdono contro i non irresistibili Pistons dopo un overtime. Privi di Hamilton, Stuckey e Daye, i rossoblu buttano il cuore oltre l’ostacolo e grazie a Gordon (25 punti), Prince (28 punti 12 rimbalzi ed 8 assist) e Will Bynum (21 punti) si prendono una meritata vittoria. Non bastano agli Hornets i 32 punti con 9 rimbalzi di West ed i 23 punti con 10 assist di Paul. Male Belinelli (6 punti in 29 minuti).

    Facile vittoria dei Rockets in casa dei Kings grazie al solito Kevin Martin (22 punti). Per Sacramento ancora una volta bene Cousins con 19 punti, 8 rimbalzi e 4 stoppate.

    Phoenix, priva dei giocatori dello scambio con Orlando, espugna Oklahoma City grazie ai 30 punti ed 11 rimbalzi di Hill, ai 20 e 10 assist di Nash ed ai 19 di Lopez. Ai Thunder non servono i 28 punti di Durant ed i 19 di Collison, Westbrook e Green.

    Risultati NBA del 19 dicembre 2010

    Boston Celtics-Indiana Pacers 99-88
    Bos Pierce 18, Davis 18, Robinson 18
    Ind Granger 19, Hibbert 17, Collison 15

    New Jersey Nets-Atlanta Hawks 89-82
    N.J. Harris 22, Lopez 16, Graham 10, Vujacic 10
    Atl Bibby 19, Horford 15, Smith 15

    Toronto Raptors-Los Angeles Lakers 110-120
    Tor Kleiza 26, DeRozan 23, Calderon 20
    Lak Bryant 20, Gasol 19, Bynum 16

    Detroit Pistons New Orleans Hornets 111-108 (overtime)
    Det Prince 28, Gordon 25, Bynum 21
    N.O. West 32, Paul 23, Okafor 13

    Sacramento Kings-Houston Rockets 93-102
    Sac Cousins 19, Evans 14, Garcia 14
    Hou Martin 22, Scola 17, Lowry 13

    Oklahoma City Thunder-Phoenix Suns 110-113
    Okl Durant 28, Westbrook 19, Green 19, Collison 19
    Pho Hill 30, Nash 20, Lopez 19

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  • NBA: James stende Gallinari, Bargnani batte i Nets

    NBA: James stende Gallinari, Bargnani batte i Nets

    11 le gare disputate nella notte NBA.

    Danny Granger porta al successo gli Indiana Pacers sui derelitti Cleveland Cavaliers. L’ala segna 30 punti con 12 rimbalzi e 3 stoppate. Mo Williams cerca di spingere i suoi a rialzarsi dopo 9  sconfitte consecutive ma i suoi 22 punti con 11 assist e 6 rimbalzi non bastano ad una squadra che sembra essere andata in confusione totale e vede allungare la striscia perdente a 10 gare.

    Miami, guidata dalla 3oesima tripla doppia in carriera di LeBron James (32 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) regola New York al Madison e si concede l’undicesima vittoria consecutiva. Ad aiutare “The King” ci pensano i soliti Wade e Bosh (26 punti a testa) mentre ai Knicks non basta l’ottima prestazione di Gallinari con 25 punti (migliore dei suoi), visto che Stoudemire interrompe la striscia di partite oltre i 30 punti fermandosi a quota 24 e sbagliando più del necessario.

    Un Odom in stato di grazia con i suoi 28 punti conduce i Lakers al successo in casa dei Sixers. Nella sua città natale Bryant si prende una giornata di pausa con soli 9 punti a referto, ma Philadelphia è troppo inesperta contro i campioni NBA e non bastano i 18 punti a testa di Hawes ed Iguodala per avere la meglio.

    I 32 punti di un sontuoso Andrea Bargnani guidano i Raptors al successo sui Nets. Per il “Mago” anche 9 rimbalzi mentre Calderon firma 15 punti e 14 assist. Bene anche Kleiza, finalmente sui suoi livelli con 18 punti e 12 rimbalzi. I Nets hanno in Lopez con 20 punti il top scorer ma devono registrare l’ennesimo KO in trasferta.

    Il ritorno di Joe Johnson dopo l’infortunio al gomito permette agli Hawks di prevalere sui Bobcats. 3 giocatori a quota 16 punti segnati (lo stesso Johnson, Horford e l’ottimo Marvin Williams di questa stagione) mentre Josh Smith mette a segno una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. I Bobcats si reggono finchè possono sulle prodezze di Diaw ed Augustin (22 punti a testa) ma non trovano niente nel resto della squadra ed alla fine si devono arrendere.

    Primo successo esterno in stagione per i Clippers (ora solo Washington ancora non è riuscita a strappare almeno una W lontano dal suo stadio) che guidata dal solito brillante e devastante Griffin (24 punti e 17 rimbalzi) condanna i padroni di casa al nono KO nelle ultime 11 uscite.

    Sonora batosta per i Jazz che a New Orleans vengono seppelliti sotto 30 punti di divario. Bene West che è il miglior realizzatore del match con 23 punti, 8 rimbalzi e 7/9 dal campo. 24 minuti per Belinelli che chiude con 8 punti, 2 triple e 3 assist. Male invece tutti i giocatori di Utah con un insolito ed inguardabile Deron Williams da soli 10 punti.

    I Rockets sopperiscono all’assenza di Yao Ming (prima partita senza di lui ma out per il resto della stgione) grazie ai 34 punti di Martin, ai 23 di Scola ed ai 17 a testa di Battier e Lowry. Per Memphis invece una gara da dimenticare con il 35% dal campo ed un Marc Gasol da 2/16. Non serve la prestazione di Rudy Gay (19 punti, 4 recuperi, 8/14 dal campo).

    Una delle gare più scontate della serata finisce come era più prevedibile ovvero con la vittoria dei Thunder sui poveri Kings. A guidare la squadra dell’Oklahoma sono i 24 punti di Durant ed i 21 di Westbrook, ormai coppia affermata ad alti livelli. Per i Kings 22 punti di Evans e 19 con 15 rimbalzi per Cousins che approfitta della solita debolezza dei Thunder (sotto canestro) per prendersi una serata di ribalta (anche se esce anzitempo per raggiunto limite di falli).

    Dallas risulta troppo forte per i Suns, ancor più se Phoenix deve fare a meno del suo giocatore più forte, Steve Nash, che dopo soli 5 minuti di gioco abbandona il parquet della sua ex squadra per problemi fisici. I Mavs ne approfittano e grazie ai 18 punti a testa di Nowitzki e Terry ed ai 17 di Butler si prendono il successo che li tiene in scia degli Spurs nella Western Conference. Per Phoenix 15 punti e 14 rimbalzi di Warrick e 14 punti e 10 assist di Dragic.

    La sfida tra Portland e Minnesota vede come protagonisti Aldridge per i padroni di casa e Beasley per gli ospiti: la sfida a suon di canestri viene vinta da Aldridge che con la prestazione da 36 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate trascina la sua squadra al successo. Beasley si ferma a quota 33, mentre Love firma la solita doppia doppia con 19 punti e 17 rimbalzi. Bene anche l’ex di turno Webster che firma 19 punti ma non sono sufficienti per garantire il successo ai T-Wolves

    Risultati NBA del 17 dicembre 2010

    Indiana Pacers-Cleveland Cavaliers 108-99
    Ind Granger 30, Hibbet 15, Dunleavy 15, Rush 15
    Cle Williams 22, parker 17, Jamison 17

    New York Knicks-Miami Heat 91-113
    N.Y. Gallinari 25, Stoudemire 24, Chandler 17
    Mia James 32, Bosh 26, Wade 26

    Philadlphia 76ers-Los Angeles Lakers 81-93
    Phi Iguodala 18, Hawes 18, Brand 8, Williams 8
    Lak Odom 28, Gasol 19, Barnes 15

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 98-92
    Tor Bargnani 32, Kleiza 18, Calderon 15
    N.J. Lopez 20, Harris 15, Outlaw 14

    Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 90-85
    Atl Horford 16, Johnson 16, Williams 16
    Cha Diaw 22, Augustin 22, Jackson 9

    Detroit Pistons-Los Angeles Clippers 88-109
    Det Villanueva 18, Gordon 15, Prince 13
    Cli Griffin 24, Gomes 18, Gordon 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 100-71
    N.O. West 23, Thornton 19, Ariza 17
    Uta Millsap 14, Williams 10, Jefferson 10

    Houston Rockets-Memphis Grizzlies 103-87
    Hou Martin 34, Scola 23, Lowry 17, Battier 17
    Mem Young 19, Gay 19, Randolph 13

    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 102-87
    Okl Durant 24, Westbrook 21, Ibaka 12, Collison 12
    Sac Evans 22, Cousins 19, Udrih 19

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 106-91
    Dal Terry 18, Nowitzki 18, Butler 17
    Pho Warrick 15, Dragic 14, Richardson 12

    Portland Trail Blazers-Minnesota Timberwolves 107-102
    Por Aldridge 36, Fernandez 26, Matthews 21
    Min Beasley 33, Webster 19, Love 19

    GUARDA LA TOP 10 NBA (James illumina il “Madison” contro Gallinari)

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  • NBA: Pierce stende Gallinari, Ginobili gela i Bucks

    NBA: Pierce stende Gallinari, Ginobili gela i Bucks

    11 le gare disputate nella notte NBA.

    I Lakers sbancano Indianapolis grazie ai 31 punti di Bryant, ai 28 di Gasol ed alla doppia doppia di Odom da 13 punti e 17 rimbalzi. Indiana, in calo netto rispetto ad inizio stagione, ha in Collison il miglior marcatore con 17 punti.

    Un jumper di Paul Pierce a soli 4 decimi dalla sirena finale gela il Madison di New York ed i Knicks che si arrendono alla squadra numero 1 della Eastern Conference. Per il capitano biancoverde ben 32 punti e 10 rimbalzi, mentre a New York non basta Stoudemire (39 punti, 10 rimbalzi e una tripla annullata per tempo scaduto sul 116 pari), Felton (26 punti e 14 assist) e Gallinari da 20 punti (tripla del pareggio a quota 116 ma poi rivelatasi inutile). Boston allunga ad 11 la sua striscia positiva ed interrompe quella dei Knicks che tutto sommato possono ora essere annoverati tra le prime 4 squadre ad Est.

    Philadelphia batte i Clippers grazie ai 24 punti di Holiday, ai 20 di Iguodala ed ai 16 (con 12 rimbalzi) di Hawes. Blake Griffin continua a splendere per i californiani (20 punti e 18 rimbalzi) ma per il resto poca roba.

    Settima vittoria di fila per i Bulls che battono a domicilio i Raptors di Bargnani (assente però nella partita). Dominatore del match Carlos Boozer con 34 punti e 12 rimbalzi.

    Gli Heat di LeBron James faticano più del previsto contro la sua ex squadra, i Cavaliers, per arrivare alla decima vittoria consecutiva. E’ Wade a salvare la baracca con 28 punti mentre James segna 21 punti con 13 rimbalzi. Cleveland ha in Gibson il miglior realizzatore con 26 punti ma è tradita da Mo Williams (13 punti, orrido 6/20 al tiro ed inguardabile 1/10 da 3 punti).

    Solo un allenamento, così si può definire la vittoria dei Grizzlies sui Bobcats visto il +33 finale. Mayo si prende le luci della ribalta come lo scorso anno con 24 punti, mentre Jackson per i Bobcats mette a segno 16 punti.

    Una furiosa rimonta da -23 permette agli Hornets di battere i Kings. E’ Chris Paul a guidare la sua squadra con 22 punti ed 11 assist, mentre Belinelli contribuisce con 9 punti alla causa di New Orleans. Sacramento segna solo 14 punti negli ultimi 12 minuti nonostante un Evans in crescita (22 punti e 7 assist).

    Un tiro sul finire di partita di Ginobili condanna i Bucks ad una bruciante sconfitta. L’argentino, che astutamente non lascia spazio all’eventuale ultimo tiro degli avversari tenendo il pallone fino alla fine e rilasciandolo a pochi decimi dalla conclusione con una parabola perfetta, segna 26 punti e porta ai suoi la 21esima vittoria stagionale che rende gli Spurs la migliore squadra della Lega. Non bastano agli ospiti i 21 punti di Douglas-Roberts e la doppia doppia dell’ex Gooden da 20 punti ed 11 rimbalzi.

    Phoenix batte Minnesota grazie a 7 uomini in doppia cifra tra i quali spicca Richardson con 29 punti. Agli ospiti non serve la solita ottima prestazione di Love da 23 punti e 16 rimbalzi.

    I Thunder mettono la “quarta” e si sbarazzano dei Rockets grazie ai 32 punti di Durant. Bene tutti i giocatori di Oklahoma City con Green a quota 21 punti, Westbrook 17, Harden 16 e Sefolosha 15. Unica nota positiva per gli ospiti i 22 punti del solito Martin. OKC con percentuali fantascientifiche dal campo (57% complessivo, 64% addirittura da 3, un solo tiro libero sbagliato sui 29 tentati per il 97%). Rockets distrutti anche a rimbalzo che solitamente è il loro pezzo forte.

    Dopo il KO subito contro i Bucks riparte la marcia dei Mavericks che battono i Blazers con 23 punti di Butler e 21 di Nowitzki. Non basta agli ospiti un monumentale Aldridge da 35 punti e 10 rimbalzi vista la prova veramente pessima di Roy (4 punti in 29 minuti).

    Risultati NBA del 15 dicembre 2010

    Indiana Pacers-Los Angeles Lakers 94-109
    Ind Collison 17, Rush 16, Granger 13
    Lak Bryant 31, Gasol 28, Odom 13, Artest 13

    New York Knicks-Boston Celtics 116-118
    N.Y. Stoudemire 39, Felton 26, Gallinari 20
    Bos Pierce 32, Allen 26, Garnett 20

    Philadelphia 76ers-Los Angeles Clippers 105-91
    Phi Holiday 24, Iguodala 20, Hawes 16
    Cli Griffin 20, Davis 18, Gordon 16

    Toronto Raptors-Chicago Bulls 93-110
    Tor Barbosa 21, Bayless 20, Dorsey 12, DeRozan 12
    Chi Boozer 34, Deng 19, Korver 13

    Miami Heat-Cleveland Cavaliers 101-95
    Mia Wade 28, James 21, Bosh 16
    Cle Gibson 26, Varejao 18, Jamison 15

    Memphis Grizzlies-Charlotte Bobcats 113-80
    Mem Mayo 24, Gay 23, Randolph 19
    Cha Jackson 16, Thomas 12, Diaw 10, Augustin 10

    New Orleans Hornets-Sacramento Kings 94-91
    N.O. Paul 22, Thornton 19, West 11
    Sac Evans 22, Udrih 20, Cousins 13, Landry 13

    San Antonio Spurs-Milwaukee Bucks 92-90
    S.A. Ginobili 26, Parker 16, Duncan 13
    Mil Douglas-Roberts 21, Gooden 20, Bogut 15

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 128-122
    Pho Richardson 29, Frye 21, Hill 21
    Min Love 23, Brewer 20, Beasley 17, Johnson 17

    Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 117-105
    Okl Durant 32, Green 21, Westbrook 17
    Hou Martin 22, Scola 18, Lowry 15

    Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 103-98
    Dal Butler 23, Nowitzki 21, Terry 13
    Por Aldridge 35, Matthews 17, Batum 11

    GUARDA LA TOP 10 NBA (Gallinari schiaccia in testa ad Erden!)

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  • NBA: Bargnani è super, ma i Knicks battono ancora i Raptors

    NBA: Bargnani è super, ma i Knicks battono ancora i Raptors

    11 le partite disputate nella notte NBA che prevedeva anche il terzo derby italiano della stagione tra Bargnani e Gallinari.

    E la partita più attesa dagli appassionati di basket in Italia se la sono aggiudicata i New York Knicks grazie ad una tripla di Felton a 2 secondi dalla fine. E’ la terza affermazione di New York su 3 gare disputate in stagione contro Toronto, Knicks che continuano nel loro momento positivo con la sesta vittoria di fila, la nona nelle ultime dieci uscite. Non basta ai Toronto Raptors la straordinaria prova di Bargnani (che riscatta ampiamente quella deludente di domenica sera sempre contro i newyorchesi) che aggiorna il suo career high in NBA scrivendo ben 41 punti a referto con 7 rimbalzi e 6 assist (16/24 dal campo con 2/3 dalla lunga distanza). Attorno all’italiano il vuoto, solo DeRozan cerca di rendersi utile firmando 19 punti. Per i padroni di casa invece da segnalare l’ennesima gara al di sopra sei 30 punti di Stoudemire (34 e 14 rimbalzi), ma oltre al lungo di Mike D’Antoni c’è da segnalare l’ottima prova di Gallinari, che sebbene perda il duello numerico in punti contro il “Mago” chiudendo con 20 e 9 rimbalzi, da dimostrazione di una crescita costante soprattutto in difesa dove quasi nessuno riesce a superarlo quando si piazza in marcatura, dimostrando attitudine, durezza e combattività finora viste poche volte da parte del numero 8. Ma, come già detto, importante e determinante è l’apporto di Felton (28 punti ed 11 assist) che risolve in pratica il match con la carambola (anche un pò fortunosa) che regala i 3 punti di vantaggio e della vittoria. Sull’ultima azione del match (2 secondi) Bargnani ha provato, senza successo, a riportare la partita in equilibrio, ma l’unico suo tiro da 3 sbagliato della serata condanna i suoi Raptors all’ennesima sconfitta.

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    Senza Carmelo Anthony i Nuggets si sciolgono subito a Boston andando incontro ad una sicura sconfitta. I Celtics gestiscono la partita fin dai primi minuti, allungano e controllano il match senza apparenti problemi, infilando l’ottavo successo consecutivo e rimandando di almeno un’altra gara la vittoria numero 1000 di coach George Karl. Allen top scorer con 28 punti, Lawson è il migliore per Denver con 24.

    Sesto KO di fila per i Cavs che vengono superati in casa dai Bulls di Rose (29 punti ed 8 assist) autore sull 83-82 Cleveland del gioco decisivo da 3 punti a soli 19 secondi dal termine. Williams e Gibson sbagliano i tiri del possibile pareggio e Noah sigilla la vittoria con i tiri liberi. Jamison con 21 punti è il miglior realizzatore per i padroni di casa.

    La sfida tra Bucks e Pacers viene risolta sulla sirena da un canestro di Bogut (17 punti, 11 rimbalzi e 5 stoppate). Ai Pacers, che sbagliano troppo nei minuti finali, non bastano i 26 punti di Granger.

    I 22 punti di Marco Belinelli ed i 25 del rientrante West aiutano gli Hornets a battere i Pistons dopo qualche gara di appannamento. Decisivo un parziale di 14-0 nel terzo quarto che spacca in 2 la partita. Per Detroit da segnalare i 19 punti di Gordon.

    Oklahoma City sbanca Minneapolis recuperando ben 18 punti di svantaggio dopo un bruttissimo avvio di partita, grazie ai 30 punti ed 11 rimbalzi di un ottimo Kevin Durant. Westbrook infila 25 punti con 8 assist, Ibaka erge un muro invalicabile quando è in campo mettendo a referto ben 8 stoppate (incredibile quella su Beasley a 3 minuti dalla fine del match!) con 10 punti e 5 rimbalzi. Minnesota si regge sui soliti noti Love (22 punti e 21 rimbalzi) e Beasley 26 punti, ma non trova più nulla dagli altri.

    Gli Spurs continuano a vincere grazie a 6 uomini in doppia cifra fra i quali spiccano i 19 punti di Parker ed i 15 e 13 rimbalzi di Blair. Golden State già svantaggiata da un grande divario tecnico nei confronti dei rivali, paga anche l’infortunio di Curry nelle prime fasi di gioco. Il suo sostituto Reggie Williams mette 31 punti (8/10 da 3) ma non bastano ad evitare l’ennesima sconfitta.

    Gran bella partita a Phoenix dove i Grizzlies battono i padroni di casa dei Suns per 104-98 dopo un overtime. Turkoglu ad una manciata di secondi dal termine regala 3 punti di vantaggio ai suoi con una tripla (91-88). Frye non chiude la partita con i tiri liberi e Rudy Gay sulla sirena finale impatta il match. Randolph nel supplementare porta i suoi alla vittoria. Per il numero 50 ci son ben 34 punti e 17 rimbalzi, Gay ne piazza 22 (con la bomba fondamentale per l’overtime) mentre Phoenix ha in Dragic (17 punti) il top scorer.

    Miami sbanca il parquet dei Jazz grazie ai 33 punti (con 7 rimbalzi e 9 assist) di LeBron James. Wade ne aggiunge 28 mentre la doppia doppia di Illgauskas da 16 punti e 10 rimbalzi rende vani i 25 punti di Jefferson (con 11 rimbalzi), i 21 di Williams (con 12 assist) ed i 18 di Millsap. Sesto successo consecutivo per Miami che si fa strada nelle posizioni di vertice della Lega.

    Senza Wall fuori per un problema al piede sinistro, i Wizards permettono ai Kings di ritornare al successo dopo 8 KO consecutivi. Bene Thompson che fa la voce grossa nel pitturato con una doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi. I 20 di Thornton e la serata altalenante di Arenas (19 punti ma con 17 tiri presi) non sono sufficienti per stare a ruota di Sacramento.

    I Lakers rischiano grosso nel derby contro i Clippers. Decide un canestro di Fisher sulla sirena che regala il successo ai gialloviola. Bryant segna 24 punti, Brown ne aggiunge 16 (con un canestro da 3 dalla sua metà campo) mentre Gasol mette a referto una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi ma non brilla nei confronti di Griffin (16 punti ed 11 rimbalzi). Gordon non sfigura per niente nel duello contro il più quotato rivale Bryant mettendo a segno 24 punti.

    Risultati NBA dell’8 dicembre 2010

    New York Knicks-Toronto Raptors 113-110
    N.Y. Stoudemire 34, Felton 28, Gallinari 20
    Tor Bargnani 41, DeRozan 19, Calderon 11

    Boston Celtics-Denver Nuggets 105-89
    Bos Allen 28, Pierce 17, Garnett 17
    Den Lawson 24, Smith 16, Afflalo 16

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 83-88
    Cle Jamison 21, Varejao 17, Gibson 14
    Chi Rose 29, Noah 13, Deng 13

    Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 97-95
    Mil Jennings 22, Ilyasova 21, Bogut 17
    Ind Granger 26, Collison 17, Hibbert 13

    New Orleans Hornets-Detroit Pistons 93-74
    N.O. West 25, Belinelli 22, Okafor 14
    Det Gordon 19, Stuckey 16, Hamilton 13

    Minnesota Timberwolves-Oklahoma City Thunder 103-111
    Min Beasley 26, Love 22, Pekovic 15
    Okl Durant 30, Westbrook 25, Sefolosha 13

    San Antonio Spurs-Golden State Warriors 111-94
    S.A. Parker 19, Hill 17, Blair 15
    G.S. Williams 31, Ellis 19, Lee 16

    Phoenix Suns-Memphis Grizzlies 98-104
    Pho Dragic 17, Turkoglu 15, Frye 11, Nash 11
    Mem Randolph 34, Gay 22, Arthur 12

    Utah Jazz-Miami Heat 98-111
    Uta Jefferson 25, Williams 21, Millsap 18
    Mia James 33, Wade 28, Illgauskas 16

    Sacramentom Kings-Washington Wizards 116-91
    Sac Udrih 23, Thompson 22, Jeter 13
    Was Thornton 20, Arenas 19, Hinrich 18

    Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 86-87
    Cli Gordon 24, Griffin 16, Bledsoe 11
    Lak Bryant 24, Brown 16, Gasol 10

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  • La NBA acquisice i New Orleans Hornets di Marco Belinelli

    La NBA acquisice i New Orleans Hornets di Marco Belinelli

    Da 2-3 giorni la notizia era nell’aria ma ora è ufficiale: la NBA ha reso noto poche ore fa di aver acquisito i New Orleans Hornets, squadra in cui da quest’anno milita il nostro connazionale Marco Belinelli. Trattativa tenuta sottotraccia per diverso tempo, ma che è balzata agli onori della cronaca nelle ultime 48 ore.

    La squadra era stata messa in vendita dal proprietario George Shinn che qualche mese fa aveva scoperto di avere un tumore e che proprio per questo motivo dedicherà tutto il suo tempo alle cure necessarie e non potrà più occuparsi della franchigia.
    In un primo tempo si era tentato di vendere la squadra (o meglio far acquisire il pacchetto maggioritario del team) al socio di minoranza di Shinn, ovvero Gary Chouest che detiene circa il 35% della squadra. La Lega ha rivelato che Chouest ha desistito dai suoi propositi a causa della difficile situazione economica della Louisiana, stato in cui si trova la città di New Orleans, già falcidiata negli ultimi anni dai danni provocati dall’uragano Katrina che ha quasi raso al suolo la “Big Easy” ed ultimamente messa in ginocchio dalla fuoriuscita di petrolio della piattaforma offshore della British Petroleum e che ancora versa in difficili condizioni economiche.

    David Stern, commissioner NBA ha anche fatto sapere che la città non corre il rischio di perdere gli Hornets visto che negli Stati Uniti le franchigie possono essere spostate di città in città se gli altri proprietari delle squadre esprimono voto favorevole tramite un’apposita assemblea.
    L’acquisto (che costerà oltre 300 milioni di dollari) dovrà essere ratificato la settimana prossima proprio dall’assemblea dei proprietari, ma il voto favorevole sembra una pura formalità.
    Ma nonostante queste rassicurazioni non c’è niente di sicuro sul futuro della squadra che non sarebbe per la prima volta alle prese con un cambio di città: fondati a Charlotte nel 1988 (città di fondazione), gli Hornets si sono trasferiti a New Orleans nel 2002 (seconda città ad ospitarli), ma a causa dei danni provocati dall’uragano Katrina hanno dovuto lasciarla nel 2005, rimanendo per 2 stagioni ad Oklahoma City (terza città della storia della franchigia). Tornati quindi in Louisiana nel 2007, gli Hornets (definiti i “vagabondi” della Lega viste queste vicissitudini) non sono mai riusciti a creare un legame forte con i tifosi. Nel 2007-2008, nonostante la conquista delle semifinali di Conference (KO contro gli Spurs in 7 gare tiratissime), la media spettatori è stata di 14.181 (la 26esima su 30), salita poi a 16.968 la stagione successiva (fuori però al primo turno nei playoff). Nel 2009-2010, in una stagione chiusa con 37 vinte e 45 perse e l’esclusione dalla post season (complice l’infortunio della star Chris Paul), la media è scesa a 15.057 (la sesta peggiore della lega), precipitando a 13.860 nelle prime dieci gare casalinghe della stagione in corso, cifra che fa degli Hornets la squadra col 24esimo pubblico dell’NBA in questa stagione.

    Altro particolare importante: secondo il commissioner Stern, senza l’intervento dell’NBA l’addio a New Orleans sarebbe stato praticamente certo, complice la clausola che consentiva alla franchigia di lasciare la città senza dover versare alcuna penale  se la media degli spettatori alla New Orleans Arena nelle gare dal 1 dicembre al 17 gennaio fosse stata inferiore a 14.213 spettatori . Gli Hornets, partiti a sorpresa con 8 vittorie nelle prime 8 gare, hanno subito una flesione portando il loro record attualmente a 13 vinte e 7 perse sotto il nuovo coach Monty Williams, che ha regalato al nostro Belinelli un posto da titolare e restituito entusiasmo a Chris Paul, che in estate aveva dichiarato di volersene andare (destinazione Knicks di un altro italiano, Danilo Gallinari, pista che però non sembra del tutto tramontata) e che ora potrebbe restare. Per lo sport americano una franchigia di proprietà della Lega non è comunque un inedito: infatti la Major League Baseball acquistò i Montreal Expos alla fine del 2001, annunciandone poi il trasferimento a Washington per la stagione 2005. Per gli Hornets, almeno a parole, non dovrebbe esserci questo rischio: fondamentalmente si vuole mantenere il basket in città (anche se la squadra più seguita restano i Saints nella NFL che sono tuttora i campioni della Lega) visti tutti gli sforzi, economici e sociali, dopo le disavventure ambientali già citate. Ma le voci di possibili acquirenti che vorrebbero spostare il franchise a Las Vegas, Anaheim (ennesima città californiana dopo Los Angeles che ha Clippers e i campioni in carica dei Lakers, e Sacramento), Kansas City ed addirittura Seattle (che dopo avere perso i Sonics nel 2008, andati ad Oklahoma City e rinominati Thunder, ha di nuovo voglia di basket NBA e di far rivivere i tanto amati Sonics) sono piuttosto ricorrenti. Per saper come andrà a finire (difficile fare previsioni ora) bisognerà aspettare e vedere come si evolverà la situazione in Louisiana.