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  • NBA: Will Smith azionista dei Philadelphia 76ers

    NBA: Will Smith azionista dei Philadelphia 76ers

    Will Smith, famosissimo attore americano, uno dei più popolari anche al Mondo, è diventato azionista dei Philadelphia 76ers, squadra NBA per la quale fa il tifo visto che nella “città dell’amore fraterno” l’attore nacque 43 anni fa.

    NBA.com
    Smith assieme alla moglie Jada Pinkett è entrato nella cordata che fa capo al multimilionario newyorkese Joshua Harris, socio di maggioranza e nuovo azionista di riferimento. Il primo commento alla notizia dell’entrata in società dell’attore è stato di Evan Turner, seconda scelta assoluta al Draft del 2010 proprio dei Sixers:

    • Non riesco ancora a credere che il Principe di Bel Air sia uno dei nostri nuovi proprietari!“.

    Smith non è il primo personaggio pubblico ad essere azionista di una squadra professionistica americana: il rapper Jay-Z è il socio di minoranza dei New Jersey Nets fin dal 2004 e proprio lui ha avuto un ruolo decisivo nel trasferimento dei Nets dal New Jersey a Brooklin dalla stagione 2012/2013. Ultimamente il famosissimo cestista NBA dei Miami Heat ha acquistato alcune azioni del Liverpool diventandone così socio minoritario e sabato è stato per la prima volta ad Anfield Road, stadio di casa dei Reds, per vedere la “sua” squadra giocare contro il Manchester United (sfida terminata 1-1 e che è costata ai Red Devils di Sir Alex Ferguson il primato in classifica a favore dei rivali cittadini del Manchester City di Roberto Mancini ora da soli in vetta alla classifica). Il caso più eclatante di V.I.P. che possiedono quote azionarie di una squadra professionistica americana è quello dei Miami Dolphins nella NFL: il multimiliardario newyorkese Stephen Ross, proprietario dal 2009 dei “Delfini” ha prima convinto il cantante Jimmy Buffett a diventare suo socio, poi è riuscito a vendere quote azionarie alle star della musica Gloria ed Emilio Estefano, a Marc Anthony (marito di Jennifer Lopez) ed a Fergie (Black Eyed Peas) e  per finire alle star del tennis Venus e Serena Williams. E tutti saranno sicuramente poco contenti dell’avvio dei Dolphins in questo campionato dato che la squadra ha collezionato 5 sconfitte senza riuscire mai a vincere nei primi 6 turni della regular season 2011.

  • La NBA da il benvenuto ai Brooklyn Nets

    La NBA da il benvenuto ai Brooklyn Nets

    Ancora non si sa se la NBA, nel caos per la questione lockout, avrà una stagione 2011/2012. Quel che è certo è che dal 2012/2013 i Nets cambieranno nome visto che dal New Jersey si sposteranno per giocare pochi chilometri più in là, a Brooklyn prendendo la dicitura di squadra, appunto, di Brooklyn Nets.

    NBA.com
    Ad annunciare il cambiamento è il socio di minoranza della franchigia di proprietà del russo Mikhail Prokhorov, ovvero il rapper Jay-Z, che in una spettacolare conferenza stampa ha dichiarato:

    • Non vedo l’ora, davvero non vedo l’ora, che i Knicks vengano qui per sfidare quella che sarà la nostra squadra NBA, i Brooklyn Nets!

    I Nets giocheranno nel nuovo impianto del Barclays Center:

    • Dal momento in cui il Barclays Center diventerà realtà, so che questo significherà molto per Brooklyn

    Ha detto poi Jay-Z, originario di un quartiere che pur appartenendo alla Grande Mela ha sempre avuto una sua precisa identità ed ora avrà anche una squadra che ne porta il nome. Il rapper ha anche precisato che ad inaugurare l’arena in cui giocheranno i Nets sarà un suo concerto previsto a settembre del 2012:

    • Io vengo da lì e sarò sempre uno di Brooklyn e l’apertura di questa arena per me significa più che per qualsiasi altra persona“.

    I Nets giocano in New Jersey dal 1976, anno in cui entrarono a far parte della NBA provenienti dalla disciolta ABA che si fuse appunto con la massima lega americana di pallacanestro.

  • NBA: Gortat giocherà in Russia, Vujacic all’Efes

    NBA: Gortat giocherà in Russia, Vujacic all’Efes

    Prosegue la fuga dei giocatori dalla NBA sempre ferma per il lockout che rischia di far saltare interamente il prossimo campionato 2011/2012. Dopo l’accordo tra Deron Williams ed il Besiktas (che ora sta tentando di ingolosire anche Kobe Bryant), arriva la notizia che altri 2 atleti hanno trovato l’accordo per disputare la prossima stagione agonistica oltreoceano: Marcin Gortat ha infatti accettato l’offerta dello Spartak San Pietroburgo, ovviamente sotto condizione che se dovesse essere trovato un accordo tra proprietari e sindacato dei giocatori NBA per porre fine al lockout avrebbe la “via di fuga” per tornare negli Stati Uniti e riaggregarsi ai Phoenix Suns. Il centro polacco è infatti uno dei pilastri della squadra dell’Arizona.

    © Elsa/Getty Images
    Identica la situazione per Sasha Vujacic che firma un contratto con l’Efes dopo essere stato corteggiato a lungo da Milano (anche per via di una collaborazione nel campo della moda per la sua fidanzata Maria Sharapova): Vujacic ha scelto il club turco che disputerà la prossima Eurolega da protagonista. La scorsa annata NBA è stata dal punto di vista statistico la migliore dell’ex-guardia della Snaidero Udine: passato dai Lakers ai New Jersey Nets, ha chiuso con 11.4 punti e 2.3 assist di media. Ovviamente nei prossimi giorni altri giocatori potrebbero optare per la soluzione di andare a giocare in altri campionati per mantenere anche la forma fisica in attesa che venga trovata una soluzione al lockout che al momento sta bloccando tutto nella maggiore Lega professionistica di basket al Mondo.

  • NBA: Colpo Besiktas, Deron Williams ad un passo. Il Real Madrid tenta Belinelli

    NBA: Colpo Besiktas, Deron Williams ad un passo. Il Real Madrid tenta Belinelli

    Grandissimo colpo del Besiktas che secondo fonti sicure sarebbe ad un passo dall’accordo con Deron Williams, playmaker dei New Jersey Nets, che disputerà, in caso di lockout della NBA, la prossima stagione nella squadra turca. L’accordo economico sarebbe stato raggiunto, mancherebbe solo la firma sul contratto dato che al momento le squadre NBA, non stipendiando gli atleti in mancanza di contratto collettivo, non avrebbero voce in capitolo qualora questi volessero tentare l’avventura in Europa.

    © Warren Little/Getty Images
    Ovviamente Williams inserirà nel contratto con il Besiktas una clausola che gli permetterà di lasciare immediatamente la squadra qualora venisse trovato un accordo (tra proprietari e giocatori) per disputare la prossima stagione NBA. E’ il secondo incredibile colpo di mercato per il club turco che già lo scorso anno riuscì a firmare Allen Iverson (anche se l’avventura durò solo 7 partite prima di un brutto infortunio). Williams in NBA ha giocato 451 partite con 19,2 punti, 3,2 rimbalzi e 9,2 assist di media a partita, è uno dei top player della Lega. Il 27enne ha iniziato la sua carriera con gli Utah Jazz dove ha giocato per 6 stagioni, per poi passare ai New Jersey Nets. Ha chiuso l’ultima stagione con oltre 20 punti e 10 assist di media. Entusiasta coach Ergin Ataman:

    • Williams è più forte di Iverson e sarebbe il giocatore più forte in Europa. Siamo vicinissimi ad un accordo!

    Anche il Real Madrid sembra muoversi con decisione sul mercato ed in queste ore sta tentando il nostro Marco Belinelli. Nelle prossime ore se ne saprà di più.

  • NBA: I voti della stagione. Atlantic Division

    NBA: I voti della stagione. Atlantic Division

    Diamo i voti della stagione alle 30 squadre della NBA, partendo dalla Eastern Conference, più precisamente dall’Atlantic Division (nei prossimi giorni verranno prese in considerazione, via via, anche le altre 5 divisioni).

    BOSTON CELTICS: 7. Pronosticati ad inizio anno come la squadra possibile finalista della Eastern Conference per dare vita all’ennesimo scontro con gli acerrimi rivali dei Los Angeles Lakers (super favoriti ad Ovest), i Celtics hanno dovuto combattere fin dall’inizio della stagione con tanti infortuni che alla lunga hanno inciso pesantemente sul rendimento nella post season. La grande partenza (con 3 vittorie in altrettante partite contro i Miami Heat dei nuovi “Big Three” LeBron James-Dwyane Wade-Chris Bosh che poi si sono ripresi tutto con gli interessi nello scontro playoff) ha lasciato spazio ad una seconda parte di campionato un pò sottotono. Per molte partite i Celtics si sono ritrovati a giocare senza un vero centro vista la contemporanea assenza di Shaquille O’Neal, Jermaine O’Neal e Kendrick Perkins, tutti out per problemi fisici più o meno gravi. Il voto abbastanza alto è dovuto al fatto che tra le formazioni di punta i “Verdi” sono stati quelli più falcidiati dagli infortuni, ed anche se l’approdo in Finale non si è verificato resta tuttavia la buona impressione lasciata agli addetti ai lavori, con un ottimo gioco di squadra ed una super difesa. L’età avanzata dei giocatori chiave non lascia molte speranze per il futuro anche se non sarà facile riuscire ad affondarli, l’orgoglio dei Celtics è rinomato ed il prossimo anno saranno ancora una volta lì a dare battaglia. Mezzo voto in meno per la mossa della dirigenza (nella persona di Danny Ainge) di dare via troppo facilmente Kendrick Perkins alla fine del marcato a febbraio: a ringraziare sono stati i Thunder che hanno fatto molta più strada, in post season, rispetto a Boston.

    nba.com

    NEW JERSEY NETS: 4. Stagione disastrosa per i Nets (24 vittorie e 58 sconfitte) che si affacciavano al campionato con propositi di playoff. Invece la squadra è andata alla deriva fin da subito, non riuscendo a competere mai ad alti livelli. Il miliardario russo Prokhorov, owner della franchigia, aveva promesso grandi colpi per formare un grande team ma tutto ciò non si è realizzato, ed il russo ha subito anche lo smacco da parte di Carmelo Anthony che ai suoi Nets ha preferito i cugini dei Knicks. Preso per il collo il proprietario ha chiuso l’affare per Deron Williams dagli Utah Jazz, giocatore di valore assoluto che però a fine stagione 2011-2012 sarà free agent e se non verrà trovato un accordo lascerà New Jersey nei guai perchè per prenderlo i Nets hanno sacrificato 2 giocatori come Harris e Favors più la scelta che quest’anno sarà utilizzata da Utah per prendere il terzo giocatore del Draft. Una mossa che, considerato il contratto in scadenza, forse non vale il prezzo del giocatore. La strada per la dirigenza è ancora tutta in salita perchè per arrivare ad alti livelli urge un completo restyling anche per dare un supporting cast adeguato a Williams ed invogliarlo a rimanere. Ma la situazione dei Nets resta in bilico sull’orlo del baratro.

    NEW YORK KNICKS: 6,5. Se New Jersey piange, New York può iniziare a sorridere. Dopo tanti anni di attesa finalmente i Knickerbockers sono riusciti a fare i playoff, merito dei 2 grandi acquisti (uno estivo, l’altro in chiusura di mercato a febbraio) ovvero Amar’è Stoudemire, preso dai Phoenix Suns, e Carmelo Anthony, arrivato sacrificando Danilo Gallinari (ed altri 3 giocatori importanti) da Denver. Con loro 2 i Knicks diventano potenzialmente una delle prime 3 squadre della Eastern Conference e l’opera di rinforzamento potrebbe anche non essere chiusa visto l’interesse per altri grandi nomi (in primis Chris Paul e Dwight Howard). Il record di 42 vittorie e 40 sconfitte non è stato esaltante (tuttavia erano diversi anni che a New York si chiudeva sempre con un record perdente e questo rappresenta già un primo miglioramento) ma New York ha fatto intravedere le grandi potenzialità che potrebbe esprimere il prossimo anno (lockout permettendo). Il secco 4-0 subito dai Celtics al primo turno playoff è anche un pò bugiardo perchè nelle prime 2 partite della serie, giocate in trasferta, i Knicks hanno rischiato di vincerle tutte e 2, e solo delle chiamate arbitrali piuttosto discutibili nei minuti finali, hanno condannato la squadra di Mike D’Antoni. E’ anche per questo che comunque il team della “Grande Mela” merita un voto positivo, in attesa del solito mercato che potrebbe regalare un playmaker di primissimo piano come Chris Paul agli arancioblu. La trattativa con gli Hornets non sarà semplice ma il giocatore pare deciso a lasciare New Orleans, ora oppure il prossimo anno gratis dato che andrà in scadenza ed i Knicks hanno tutto il suo gradimento visto che lì giocano i suoi 2 amici Stoudemire e Paul. Se si completasse questo fantastico trio avremmo i rivali dei Miami Heat nei prossimi anni della NBA.

    PHILADELPHIA 76ERS: 7,5. La vera sorpresa ad Est assieme ai Chicago Bulls. La squadra non era sicuramente di primo piano per accedere alla post season (lo scorso anno finirono tra gli ultimi e il Draft regalò loro al seconda scelta assoluta materializzatasi in Evan Turner), ma i Sixers, condotti da un grandissimo allenatore come Doug Collins, hanno dimostrato il loro valore, in una stagione che doveva essere di transizione in vista di un futuro migliore. Philadelphia è riuscita a bruciare le tappe ma dal prossimo anno ci si aspetta un ulteriore passo in avanti ed infatti lo staff manageriale sta lavorando per migliorare l’organico. La chiave del successo dei Sixers è stata la freschezza atletica dei tanti giovani a roster (unita comunque ad un’ottima organizzazione sia difensiva che offensiva) che ha permesso di poter giocare un basket senza soste nei 48 minuti sul parquet che ha messo in crisi le squadre che avevano un’età media relativamente avanzata. Su queste basi si dovrà continuare a lavorare in futuro, per migliorare il record di 41 vittorie ed altrettante sconfitte dovuto comunque alla piccola flessione avuta sul finire di stagione dopo aver giocato per 3 quarti di campionato a 1000 all’ora. La fortuna non ha neanche aiutato Philadelphia che ha subito un pesante 4-1 in post season dai Miami Heat, squadra poi finalista nella Lega ed uno dei pochi team che atleticamente poteva contenere i giovani Sixers, sarebbe andata meglio contro Boston, squadra più vecchia e lenta anche se sempre talentuosa. Le basi però ci sono e sembrano buone, bisogna solo lavorare nel contorno.

    TORONTO RAPTORS: 3. Secondo peggior record della Eastern Conference (22 vittorie contro ben 60 sconfitte), terza peggiore squadra della NBA dietro solo ai Minnesota Timberwolves ed ai Cleveland Cavaliers. Un disastro completo, una squadra senza capo nè coda, situazione determinata non solo dai giocatori ma soprattutto dallo staff tecnico e dirigenziale (coach Jay Triano, General manager Maurizio Gherardini e Presidente Bryan Colangelo) che non ha saputo capire i mali della squadra e non ha posto rimedio a difficili situazioni interne (condizioni viste e riviste già nel corso degli ultimi anni). Non si è salvato neanche il nostro Andrea Bargnani che ha messo sì in mostra numeri interessanti nelle cifre (21.4 punti di media a partita) ma non è riuscito a prendere la leadership di un gruppo che ne aveva un bisogno disperato dopo l’addio del capitano Chris Bosh andato in Estate a Miami a far compagnia ai 2 amici Wade e James. Toronto non è stata fortunata nella Draft Lottery che ha relegato i canadesi dal terzo posto virtuale (in funzione del terz’ultimo posto della regular season) al quinto per ordine di chiamata dei prospetti delle Università d’America, sopravanzata da Utah e dalla scelta dei Clippers acquisita da Cleveland. Tuttavia la dirigenza è decisa a dare una svolta al team e vorrebbe ricostruire partendo proprio dalla cessione di Bargnani per poter acquisire qualcosa di buono, in termini di giocatori e prossimi pick al Draft, dato che l’italiano sembra l’unico giocatore dei Raptors ad avere mercato.
    In definitiva il futuro di Toronto è un’incognita, posto il fatto che saranno DeMar DeRozan ed Ed Davis gli unici punti fermi della squadra. Il resto sarà in continua evoluzione e sviluppo, sperando che una volta ogni tanto nella città canadese riescano a capire come comportarsi.

    LEGGI I VOTI DELLA CENTRAL DIVISION

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  • NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    Nella notte si è svolta la Draft Lottery NBA, evento che assegna in via definitiva l’ordine di scelta in vista del Draft di fine giugno.

    E’ uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (i Bulls ad esempio avendo il miglior rcord NBA sceglieranno per ultimi con la 30esima scelta).

    La Lottery ha premiato Cleveland e Utah (uniche squadre che tra l’altro avevano acquisito a febbraio le scelte di altre 2 squadre, rispettivamente Clippers e Nets). E proprio le scelte prese dai Los Angeles Clippers e New Jersey Nets sono state quelle fortunate: Cleveland ha ottenuto la prima piazza, Utah la terza, nel mezzo i Minnesota Timberwolves che invece avevano il peggior record NBA.

    I Cavaliers hanno inoltre ottenuto la quarta chiamata assoluta con l’altra scelta (la loro), un gran guadagno dato che nell’ordine del record di regular season avrebbero scelto con la seconda e con l’ottava. Anche Utah sorride dato che potrà disporre della terza scelta e della 12 (mentre normalmente partiva con la sesta e con la dodicesima). Essendo 2 franchigie in ricostruzione non poteva esserci notizia migliore per i 2 team che ora guarderanno al futuro con più fiducia e con la prospettiva di ritornare tra le grandi squadre.

    Delusione in casa Raptors dato che la squadra di Andrea Bargnani nell’ordine era al terzo posto in classifica nella pre-Lottery ma che improvvisamente si è ritrovata al quinto posto per gli exploit dei Cavaliers e dei Jazz.

    Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2010-2011):

    1 Minnesota Timberwolves: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
    2 Cleveland Cavaliers: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
    3 Toronto Raptors: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
    4 Washington Wizards: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
    5 Sacramento Kings: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
    6 Utah Jazz (ricevuta dai New Jersey Nets): 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
    7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
    8 Cleveland Cavaliers (ricevuta dai Los Angeles Clippers): 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
    9 Charlotte Bobcats: 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
    10 Milwaukee Bucks: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
    11 Golden State Warriors: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
    12 Utah Jazz: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
    13 Phoenix Suns: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
    14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità

    E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:

    1. Cleveland Cavaliers (scelta ricevuta dai Clippers)
    2. Minnesota Timberwolves
    3. Utah Jazz (scelta ricevuta dai Nets)
    4. Cleveland Cavaliers
    5. Toronto Raptors
    6. Washington Wizards
    7. Sacramento Kings
    8. Detroit Pistons
    9. Charlotte Bobcats
    10. Milwaukee Bucks
    11. Golden State Warriors
    12. Utah Jazz
    13. Phoenix Suns
    14. Houston Rockets

    Grande soddisfazione ed entusiasmo soprattutto a Cleveland, che disponendo di 2 scelte nelle prime 4 potrà veramente cercare di ritornare ai grandi livelli dell’era LeBron James. Delusione invece tra i tifosi Clippers (che avrebbero potuto avere la prima scelta assoluta da affiancare a Blake Griffin) e tra i fans dei Nets.

    L’appuntamento è ora per il 23 giugno data in cui si terrà il Draft NBA.

  • NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    Ultimo turno di regular season con ben 15 partite disputate nella notte (giocavano tutte le squadre) con i verdetti finali che ancora mancavano.

    Nella prima di 8 potenziali sfide (ultima di stagione regolare e 7 possibili nel primo turno playoff), i Celtics battono i Knicks: in campo tutte le riserve per le 2 squadre ad eccezione di Stoudemire per New York (14 punti), a trascinare i padroni di casa il duo Bradley-Pavlovic (rispettivamente 20 e 19 punti).

    Atlanta cade per la sesta volta consecutiva, questa volta a Charlotte che ringrazia i 20 punti di Henderson. Ampio turnover per gli Hawks che fanno riposare i 5 titolari ed hanno in Powell (16 punti) il top scorer.

    Cleveland onora il campionato fino alla fine e vince contro i Wizards ormai proiettati alla prossima stagione. Sessions indigesto per la difesa di Washington chiude con 27 punti, per gli ospiti si salva Blatche con 20 punti.

    Netta affermazione per i Magic contro i Pacers (che tengono a riposo i titolari in vista del difficile confronto playoff contro i Bulls). Anderson mette a segno 14 punti, Howard una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, inutili i 16 a testa della coppia Dunleavy-Rush per Indiana.

    Finale di stagione in calando per i Sixers che chiudono con il record al 50% (41 vittorie e 41 sconfitte), anche se si nota qualche progresso della seconda scelta assoluta Evan Turner che contro i Pistons chiude con 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Detroit si affida a Stuckey che non tradisce le attese (29 punti) e riesce a raggiungere sul filo di lana le 30 vittorie, obiettivo minimo stagionale.

    Vittoria in scioltezza per gli Heat sul parquet dei Raptors: Bargnani ancora indisponibile (forse ultima stagione in maglia rossa per lui, si prospetta una cessione questa Estate), a vivacizzare un pò la gara ci pensa il duo Bayless-DeRozan (rispettivamente 21 e 18 punti), Miami fa riposare tutti i propri uomini migliori a partire da James, Wade e Bosh e trova in Eddie House (35 punti) il trascinatore della squadra.

    Soffrono i Bulls contro i Nets ma alla fine il successo viene portato a casa e con questo anche il primo posto assoluto nella Lega che vorrebbe dire (se i “Tori” faranno strada) vantaggio del fattore campo in ogni serie di playoff: Korver mette 19 punti e risulta decisivo nel finale quando Chicago piazza il parziale che uccide la gara, non bastano per gli ospiti i 21 punti di Farmar. Per la squadra dell’Illinois è una stagione, fino a questo punto, da 10. La lode potrebbe esserci se arrivasse anche il titolo!

    I Mavericks scaldano i motori in vista dei playoff e sommergono gli Hornets di Belinelli (14 punti) sotto 32 punti di scarto. Nowitzki leader del match con 32 punti, per gli ospiti Jack ne infila 22.

    Budinger (career high a quota 35 punti) guida i suoi Rockets al successo sul campo di Minnesota, alla 15 sconfitta consecutiva che vuol dire peggior record della Lega. Sfida senza esclusione di colpi tra l’ala di Houston e Beasley dei T-Wolves che si ferma ad un solo punto in meno (34). Houston recrimina dato che con il record positivo di 43 vittorie e 39 sconfitte sarebbe teoricamente sesta nella griglia playoff della Eastern Conference.

    Sconfitta indolore per i Thunder che avevano poche speranze di migliorare il quarto posto nella Western Conference: i Bucks si impongono in overtime, guidati dai 16 punti di Jennings, per Oklahoma City ampie rotazioni ed un Westbrook da 20 punti in 21 minuti di gioco.

    Cade anche Denver che si arrende ai Jazz che salutano il loro pubblico con una vittoria dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Hayward firma il career-high con 34 punti (5/6 da 3 punti), per i Nuggets si salva Chandler (27 punti) e c’è da registrare l’infortunio alla caviglia nel secondo periodo per il playmaker titolare Lawson.

    Giornata di riposo per i Blazers che fanno scendere in campo le seconde e terze linee e vengono battuti dai Warriors. Top scorer è Reggie Williams (Golden State) con 28 punti, dall’altra parte Mills si ferma a quota 23.

    I Grizzlies perdono sul parquet dei Clippers e si tengono stretto l’ottavo posto ad Ovest che vuol dire Spurs nel primo turno playoff, lasciando agli Hornets i fortissimi Lakers di Kobe Bryant. Partita dal destino segnato, movimentata dalle solite giocate ad alta quota di Blake Griffin che chiude con una sontuosa tripla doppia (da 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) una stagione a dir poco esaltante per il prodotto di Oklahoma University.

    San Antonio viene sconfitta a Phoenix e dopo una stagione passata in testa alla Lega dal primo fino all’81esimo turno viene scavalcata proprio all’ultima giornata dai Bulls che si assicurano il miglior record NBA. Popovich, inspiegabilmente, dopo aver lasciato a casa tutti i titolari ieri contro i Lakers per dare via libera ai gialloviola ad una vittoria molto importante ai fini della classifica, schiera la migliore formazione contro i Suns e perde dopo 2 minuti Ginobili che si procura un infortunio al gomito. Phoenix ne approfitta e grazie ai 21 punti di Gortat porta a casa il match. Non bastano i 17 di Duncan ai neroargento che ora sperano che Ginobili non abbia accusato nulla di serio.

    Paura per i Lakers che battono solo dopo un overtime i Kings e mantengono il secondo posto della Western Conference: Sacramento rimonta dal -22 fino al +3 a pochi secondi dalla fine, Bryant trova la tripla del pareggio nel possesso successivo e poi stoppa Thornton nell’ultima giocata dei regolamentari. Al supplementare i gialloviola dominano, con Bryant che chiude a quota 36 punti, ai padroni di casa non bastano i 33 punti di Thornton, chiusura di stagione con una sconfitta per la città di Sacramento che molto probabilmente lascerà andare i Kings ad Anaheim (a meno di clamorosi ripensamenti) che dal prossimo anno avranno anche l’appellativo di Royals (e non più Kings), come già successo ai Sonics 3 anni or sono, chiudendo così un’epoca storica della NBA.

    Risultati NBA del 13 aprile 2011

    Boston Celtics-New York Knicks 112-102
    Bos Bradley 20, Pavlovic 19, Davis 17
    N.Y. Fields 16, Stoudemire 14, Walker 12

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-85
    Cha Henderson 20, Augustin 17, Cunningham 14
    Atl Powell 16, Crawford 14, Wilkins 14

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-93
    Cle Sessions 27, Hickson 15, Hollins 12
    Was Blatche 20, Evans 15, Wall 10, McGee 10, Yi 10

    Orlando Magic-Indiana Pacers 92-74
    Orl Anderson 14, Howard 13, Turkoglu 13
    Ind Dunleavy 16, Rush 16, Hansbrough 9

    Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 100-104
    Phi Holiday 21, Turner 18, Nocioni 18
    Det Stuckey 29, Prince 14, Monroe 10, Gordon 10, Summers 10, Maxiell 10

    Toronto Raptors-Miami Heat 79-97
    Tor Bayless 21. DeRozan 18, James Johnson 12
    Mia House 35, Howard 18, Jones 12

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 97-92
    Chi Korver 19, Rose 15, Deng 11
    N.J. Farmar 21, Lopez 17, Petro 13

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 121-89
    Dal Nowitzki 32, Barea 14, Terry 13
    N.O. Jack 22, Belinelli 14, Pondexter 10, Landry 10

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 102-121
    Min Beasley 34, Randolph 23, Webster 11
    Hou Budinger 35, Martin 25, Lee 22

    Oklahoma City Thunder-Milwaukee Bucks 106-110 (overtime)
    Okl Westbrook 20, Durant 14, Harden 12, Mohammed 12
    Mil Jennings 16, Salmons 15, Ilyasova 14

    Utah Jazz-Denver Nuggets 107-103
    Uta Hayward 34, Harris 21, Jefferson 17
    Den Chandler 27, Forbes 17, Harrington 15

    Golden State Warriors-Prtland Trail Blazers 110-86
    G.S. Williams 28, Wright 20, Curry 18
    Por Mills 23, Matthews 18, Johnson 12

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 110-103
    Cli Griffin 31, Gordon 24, Jordan 14
    Mem Young 22, Vasquez 17, Battier 13

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-103
    Pho Gortat 21, Dudley 17, Frye 17
    S.A. Duncan 17, Neal 14, Green 13, George Hill 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 108-116 (overtime)
    Sac Thornton 33, Evans 19, Thompson 16, Dalembert 16
    Lak Bryant 36, Odom 22, Gasol 18

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    11 le partite disputate nella notte NBA: situazione definita in vista dei playoff per quanto riguarda la Eastern Conference, con Miami che blinda il secondo posto dietro ai Bulls, Knicks che senza giocare sono sesti e prenderanno i Celtics nella post season e Philadelphia che con la sconfitta contro Orlando è matematicamente settima. Ancora tutto da definire invece nella Western Conference.

    E’ LeBron James a trascinare gli Heat ad Atlanta grazie ad una prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Gli Hawks invece si apprestano a disputare i playoff con una striscia perdente di 5 partite, non un buon segno in vista della serie contro i Magic.

    D.J. Augustin regala il successo a Charlotte contro i Nets con una grande giocata ad un secondo dalla fine. Il piccolo playmaker dei Bobcats chiude con 19 punti ed 11 assist, bene anche Cunningham con 21 punti e Diaw con 20, mentre New Jersey ha in Lopez (30 punti), Farmar (20) e Vujacic (19) i top scorer.

    Philadelphia cade sul parquet amico contro i Magic che hanno in Howard (19 punti e 13 rimbalzi), Nelson (19 punti) e Anderson (18 punti e 14 rimbalzi) i mattatori del match. Nei Sixers si salvano Brand con 22 punti e Holiday con 15 e 11 assist e la sconfitta significa prendere l’accoppiamento con gli Heat ai playoff.

    Scivolano al terzo posto (e non è più migliorabile la posizione) i Boston Celtics che a Washington danno spazio alle seconde linee ma si arrendono ai Wizards solo dopo un overtime. Rondo, Allen, Pierce e Garnett tenuti a riposo in vista della post season, 20 punti a testa per Davis e Green. Crawford prima forza il supplementare per i padroni di casa con un tiro a 5 secondi dalla fine, poi decide l’overtime con una tripla a 38 secondi dalla sirena che regala il +3 ai suoi. Wall tira male dal campo (5/17) ma chiude con 24 punti con 14/15 dalla lunetta.

    Cleveland sbanca Detroit e lascia Minnesota sul fondo della classifica. Decisivo Hickson con 20 punti ed 11 rimbalzi, ai Pistons non bastano i 29 punti e 14 assist di Stuckey.

    Sfida dai pochi significati quella tra Raptors e Bucks. Vince Milwaukee grazie alle prestazioni di Salmons (24 punti), Jennings (21) e Gooden (19). Toronto, sempre priva di Bargnani, ha in Bayless il miglior realizzatore con 20 punti.

    Inatteso KO interno per gli Hornets di Belinelli (13 punti per lui) contro i dismessi Jazz di fine stagione: la sconfitta potrebbe costare cara visto che New Orleans scivola all’ottavo posto della Western Conference. Utah non fa nulla di straordinario per portare a casa la vittoria, trova in Harris e Miles (18 punti) i top scorer, ma sono sufficienti per battere i padroni di casa che hanno nel solo Paul (15 punti) l’unico giocatore capace di portare qualche insidia.

    I Mavericks scavalcano momentaneamente i Lakers al secondo posto ad Ovest (ma già stanotte i gialloviola potrebbero riprendersi la posizione) andando a vincere il derby texano a Houston: è il trio Nowitzki (23 punti), Marion (21) e Terry (21) ad essere decisivo, con quest’ultimo che segna 6 dei 12 punti di Dallas al supplementare (contro i 5 totali dei Rockets). I padroni di casa hanno una rotazione limitata a soli 7 giocatori e pagano lo sforzo fisico proprio nel prolungamento, non bastano i 28 punti di Martin.

    Denver si assicura la quinta piazza della Western Conference e si conferma il migliore attacco della Lega nella vittoria per 134-111 sui Warriors: dei 10 giocatori fatti scendere in campo da coach Karl ben 9 vanno in doppia cifra (da ricordare che Gallinari era assente per infortunio) con Smith a quota 22 e Koufos 18 per una squadra senza una vera stella (dopo l’addio di Anthony) ma con tanti ottimi giocatori tutti sullo stesso livello di rendimento. Golden State ha 27 punti a testa da Wright e Curry ma sono inutili per portare via il successo data anche l’indisponibilità di Ellis. Nuggets a quota 50 vittorie in stagione.

    Phoenix batte i Timberwolves dopo un overtime: decisivo l’errore di Beasley sul finire dei tempi regolamentari (8 secondi dalla fine) quando sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo un canestro più fallo, sorpasso mancato per Minnesota e pericolo scampato per i Suns che nel supplementare dominano grazie ai tiri da 3. Saranno alla fine 18 i tiri segnati complessivamente dal perimetro (su 29 tentativi), Frye chiude con una prova da 33 punti e 9/14 da 3 mentre Dudley fa il percorso netto con 5/5 dalla lunga distanza per 26 punti. Ospiti che hanno in Beasley il top scorer a quota 26 punti. T-Wolves desolatamente ultimi nella Lega dopo la 14esima sconfitta di fila.

    I Thunder sbancano Sacramento e ringraziano il duo Kevin Durant-Russell Westbrook: il numero 35 piazza 32 punti, il playmaker si ferma a 30 ma aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi, bene anche Ibaka che contribuisce con 14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate. In casa Kings c’è Cousins che gioca una delle migliori partite stagione con 30 punti a referto.

    Risultati NBA dell’11 aprile 2011

    Atlanta Hawks-Miami Heat 90-98
    Atl Smith 17, Crawford 13, Williams 11
    Mia James 34, Wade 21, Bosh 15

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 103-105
    N.J. Lopez 31, Farmar 20, Vujacic 19
    Cha Cunningham 21, Diaw 20, Augustin 19

    Philadelphia 76ers-Orlando Magic 85-95
    Phi Brand 22, Holiday 15, Nocioni 13
    Orl Howard 19, Nelson 19, Anderson 18

    Washington Wizards-Boston Celtics 95-94 (overtime)
    Was Wall 24, Crawford 17, Blatche 16
    Bos Green 20, Davis 20, Jermaine O’Neal 15

    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110
    Det Stuckey 29, Wilcox 16, Hamilton 13
    Cle Hickson 20, Gibson 17, Sessions 17

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 93-86
    Mil Salmons 24, Jennings 21, Gooden 19
    Tor Bayless 20, DeRozan 17, Davis 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 78-90
    N.O. Paul 15, Belinelli 13, Green 12, Smith 12
    Uta Miles 18, Harris 18, Millsap 16

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 91-98 (overtime)
    Hou Martin 28, Dragic 15, Lee 12, Miller 12
    Dal Nowitzki 23, Marion 21, Terry 21

    Denver Nuggets-Golden State Warriors 134-111
    Den Smith 22, Koufos 18, Felton 15, Forbes 15
    G.S. Wright 27, Curry 27, Williams 17

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 135-127 (overtime)
    Pho Frye 33, Dudley 26, Hill 21
    Min Beasley 26, Randolph 24, Tolliver 22

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 112-120
    Sac Cousins 30, Thornton 21, Udrih 21
    Okl Durant 32, Westbrook 30, Ibaka 14

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  • NBA: Anthony salva i Knicks, Thunder corsari dai Lakers, chi ferma i Bulls?

    NBA: Anthony salva i Knicks, Thunder corsari dai Lakers, chi ferma i Bulls?

    9 le partite disputate nella notte NBA.

    Chicago, guidata da Derrick Rose, continua la caccia agli Spurs per il miglior record della Lega, andando a vincere ad Orlando: il playmaker dei Bulls segna 39 punti e fa la differenza come al solito, ormai è quasi sicuro che venga eletto M.V.P. stagionale. I Magic, privi di Howard squalificato a causa del 18esimo fallo tecnico nel match precedente, vivono delle magie di Anderson (28 punti) e Jason Richardson (24). Nel finale viene annullato giustamente il canestro della parità (e dell’overtime) a Nelson che lascia partire la palla dopo che è scoccato il 48esimo minuto di gioco. 60esima “W” per i Bulls, traguardo che ad inizio anno pareva pura utopia!

    Primo successo stagionale per i Miami Heat nei confronti dei Boston Celtics in questa regular season: partita molto nervosa, gli scontri verbali e le risse sfiorate rischiano di venire fuori ad ogni azione, alla fine ha la meglio la maggiore concretezza dei padroni di casa, per una volta anche la panchina fa il suo dovere (32 punti complessivi) e grazie ai 27 punti di James la squadra della Florida è vicina al secondo posto ad Est a 2 sole gare dalla fine della stagione. Boston ha in Pierce (24 punti) e Garnett (21) i migliori, ma viene tradita dal resto dei componenti.

    Partita inutile quella fra Charlotte e Detroit che viene vinta dai Pistons grazie a Stuckey e Villanueva che uscendo dalla panchina piazzano rispettivamente 24 e 20 punti. Detroit interrompe una serie di sconfitte esterne di 11 partite, per i Bobcats bene Diaw con 20 punti, 6 rimbalzi e 7 assist.

    I Raptors, ancora senza Bargnani, battono i Nets nonostante un sontuoso Lopez da 35 punti ed 11 rimbalzi. Toronto ha nel solito trio Bayless (19 punti), DeRozan (18) e Davis (18) i migliori marcatori e guarda con qualche speranza in più al prossimo futuro dove dovrà cercare di ricostruire partendo dai giovani.

    Memphis aggancia gli Hornets in classifica battendoli per 111-89: Belinelli fa quel che può e sigla 18 punti, New Orleans è tradita da Paul che per la prima volta in carriera non riesce a segnare neanche un misero punto. Per i padroni di casa invece bene Mayo con 18 punti (che sta sostituendo alla grande l’infortunato Rudy Gay) e Marc Gasol (16 punti). Nelle ultime 2 gare Grizzlies ed Hornets si giocheranno l’accoppiamento contro Lakers o Spurs.

    Settima vittoria consecutiva per i Knicks che molto probabilmente si regalano i Celtics come accoppiamento playoff: New York riesce finalmente a chiudere una stagione con un record positivo (42 vittorie, anche arrivassero 2 sconfitte nelle ultime 2 partite ci sarebbero 40 sconfitte). Ancora privi di Stoudemire, ci pensa Anthony a salvare i newyorchesi contro Indiana siglando 34 punti ed il jumper decisivo del 110-109 finale a 4 secondi dalla fine. Inutili per i Pacers i 20 punti di Granger.

    Dallas approfitta dei Suns con la testa già in vacanza e con il successo raggiunge i Lakers in classifica ma resta ancora dietro per via degli scontri diretti. Nowitzki mette 19 punti, per Phoenix invece unico a salvarsi è Gortat con 15 punti a referto.

    Partita dai pochi significati quella giocata ad Oakland tra Warriors e Kings: vince Sacramento grazie ai canestri finali (21 punti complessivi)
    di Marcus Thornton, non bastano i 27 punti, per Golden State, di Stephen Curry.

    Dopo 12 sconfitte consecutive sul parquet dei Lakers (contando anche le partite giocate fino al 2008 in NBA dai Seattle Sonics), gli Oklahoma City Thunder sbancano lo Staples Center (non accadeva dalla stagione 2005!). Sorprende la quota di punti subiti dai gialloviola, ben 120 punti in casa, un dato che non si vede proprio tutti i giorni. Quarto periodo dominato (32-16) da Oklahoma e da Durant che segna 31 punti (11/15 dal campo), mentre Westbrook ne infila 26 con la giocata chiave dell’incontro, quando sul 110-104 a 40 secondi dalla fine infila un tiro da 3 più fallo che manda i titoli di coda alla gara. Bene anche Harden (sempre più a suo agio nel ruolo di terzo “violino”) e la coppia difensiva Perkins-Ibaka a centro area. Inutili i 31 di Bryant per i Lakers ed i 26 di Gasol, ora però si deve iniziare a fare sul serio a partire dalla prossima gara contro gli Spurs.

    Risultati NBA del 10 aprile 2011

    Orlando Magic-Chicago Bulls 99-102
    Orl Anderson 28, Jason Richardson 24, Nelson 17
    Chi Rose 39, Deng 15, Boozer 12

    Miami Heat-Boston Celtics 100-77
    Mia James 27, Wade 14, Bosh 13
    Bos Pierce 24, Garnett 21, Allen 13

    Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 101-112
    Cha Henderson 21, Diaw 20, Brown 16
    Det Stuckey 24, Villanueva 20, Wilcox 14

    Toronto Raptors-New Jersey Nets 99-92
    Tor Bayless 19, DeRozan 18, Davis 18, James Johnson 18
    N.J. Lopez 35, Vujacic 19, Graham 7, Wright 7

    Memphis Grizzlies-New Orleans Hornets 111-89
    Mem Mayo 18, Gasol 16, Randolph 14, Young 14
    N.O. Belinelli 18, Ariza 11, Landry 11, Green 11

    Indiana Pacers-New York Knicks 109-110
    Ind Granger 20, Hibbert 19, Collison 16
    N.Y. Anthony 34, Billups 21, Douglas 14

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 115-90
    Dal Nowitzki 19, Marion 18, Terry 17, Stojakovic 17
    Pho Gortat 15, Warrick 11, Brooks 9

    Golden State Warriors-Sacramento Kings 103-104
    G.S. Curry 27, Lee 24, Wright 19
    Sac Thornton 21, Cousins 15, Evans 14, Thompson 14, Greene 14

    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 106-120
    Lak Bryant 31, Gasol 26, Bynum 12
    Okl Durant 31, Westbrook 26, Harden 16

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  • NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    I 28 punti di Danny Granger permettono ad Indiana di superare Atlanta che ormai sembra pensare solo ed esclusivamente al primo turno playoff contro Orlando.

    I Knicks battono i Nets grazie all’ottima prova di Carmelo Anthony che mette 25 punti e prende 14 rimbalzi, pur privo dell’apporto dell’altra “stella” Stoudemire fuori per infortunio. New Jersey colleziona un’altra sconfitta nonostante i 27 punti di Lopez.

    Rischiano grosso i Sixers che in casa riescono ad avere la meglio solo nel finale dei derelitti Raptors ancora senza Bargnani: è la coppia Brand-Young (rispettivamente 22 e 20 punti) a trascinare Philadelphia, mentre per gli ospiti ci sono i 27 punti di DeRozan, i 24 di Bayless e la doppia doppia di Davis da 14 punti e 10 rimbalzi, i 3 giocatori su cui Toronto costruirà molto probabilmente il suo futuro.

    Tutto facile per i Celtics che vincono con ampio margine sui Wizards trascinati dalle doppie doppie di Pierce (22 punti e 12 rimbalzi), di Rondo (20 punti e 14 assist) e dai 17 punti di Krstic. A Washington non bastano i 20 a testa di Blatche e Wall.

    Chicago mette il sigillo sul primo posto ad Est grazie all’affermazione sui Cavs: per una volta Rose si prende una giornata di pausa e a salire in cattedra è Boozer con 24 punti ed 11 rimbalzi. Per Cleveland invece 22 punti e 15 rimbalzi per il sempre ottimo Hickson.

    Gara dalle motivazioni vicine allo 0 quella tra Pistons e Bucks che viene vinta dai padroni di casa grazie alla prova di Wilcox autore di 27 punti e 13 rimbalzi in soli 23 minuti di gioco. Milwaukee ha 3 starter che chiuderanno a quota 0 punti alla fine, i 31 punti di Jennings quindi non possono bastare.

    Guidati dai soliti 3 gli Heat battono i Bobcats di un grande Kwame Brown (23 punti e 13 rimbalzi): Wade ritorna e piazza 27 punti, 27 sono anche il bottino di Bosh, mentre James si ferma a quota 23. Ora si pensa a domenica ed ai Celtics per lo “spareggio” che varrà il secondo posto della Eastern Conference.

    Dopo 5 anni di digiuno i Grizzlies ritornano ai playoff. Randolph trascina i suoi compagni con 27 punti e 15 rimbalzi, mentre per i Kings ci sono 18 punti di Thornton (ma con 23 tiri) e la brutta prestazione di Cousins gravato dai falli.

    Gli Hornets di Belinelli (9 punti per lui) continuano a vincere: Green trova una serata straordinaria al tiro e mette 31 punti che annientano i Suns che hanno in Dudley e Gortat (rispettivamente 18 e 17 punti) i top scorer.

    Dallas batte i Clippers e approfittando dello scivolone dei Lakers si porta ad una gara dal secondo posto (comunque molto improbabile): sono 4 i giocatori a cui i Mavs devono la vittoria, ovvero Nowitzki, Brewer (20 punti a testa), Chandler e Barea (15 punti a testa). Non basta ai Clippers la coppia Williams-Griffin (rispettivamente 29 e 23 punti).

    Oklahoma City dimostra ancora una volta di essere un avversario ostico per tutti battendo per la seconda volta in pochi giorni i Nuggets di Danilo Gallinari (buona la sua prova da 17 punti e 9 rimbalzi). Nella vittoria dei giovani Thunder ci sono i soliti Durant (28 punti) e Westbrook (17) ed è importante anche il contributo di Mohammed (15 punti) dalla panchina visti i problemi di falli di Perkins e della pessima serata al tiro di Ibaka. Denver, miglior attacco della NBA con quasi 110 punti a partita, viene limitato a soli 89 e con il 40% dal campo.

    Ancora un KO per i Lakers che cadono a Portland sotto i colpi dei Blazers. Dopo un primo quarto equilibrato, Portland domina la gara e gestisce il vantaggio in doppia cifra con relativa comodità. Il quintetto iniziale di coach McMillan segna 86 dei 93 punti totali con un Aldridge da 24 punti ed 11 rimbalzi. Wallace chiude in zona tripla doppia (19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) mentre Miller smista 13 dei 28 assist totali. Per i Lakers 24 punti con 25 tiri per Kobe Bryant che non basta per prendersi il successo. Attimi di nervosismo con una rissa tra Wallace ed Artest.

    Risultati NBA 8 aprile 2011

    Indiana Pacers-Atlanta Hawks 114-102
    Ind Granger 28, Collison 13, Hibbert 14
    Atl Teague 21, Johnson 17, Crawford 13

    New Jersey Nets-New York Knicks 96-113
    N.J. Lopez 27, Outlaw 16, Vujacic 13
    N.Y. Anthony 25, Billups 22, Shawne Williams 10, Douglas 10, Walker 10

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93
    Phi Brand 22, Young 20, Iguodala 16
    Tor DeRozan 27, Bayless 24, Davis 14

    Boston Celtics-Washington Wizards 104-88
    Bos Pierce 22, Rondo 20, Krstic 17
    Was Blatche 20, Wall 20, Crawford 19

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 82-93
    Cle Hickson 22, Gibson 14, Sessions 13
    Chi Boozer 24, Brewer 12, Noah 11, Rose 11

    Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 110-100
    Det Wilcox 27, Stuckey 22, Prince 16
    Mil Jennings 31, Ilyasova 18, Gooden 12

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 112-103
    Mia Wade 27, Bosh 27, James 23
    Cha Brown 23, Temple 17, White 13

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96
    Mem Randolph 27, Gasol 18, Allen 13
    Sac Thornton 18, Dalembert 17, Evans 16

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 109-97
    N.O. Green 31, Ariza 21, Landry 17
    Pho Dudley 18, Gortat 17, Hill 15

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 107-96
    Dal Nowirzki 20, Brewer 20, Chandler 15, Barea 15
    Cli Williams 29, Griffin 23, Gordon 11

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 104-89
    Okl Durant 28, Westbrook 17, Mohammed 15
    Den Nenè 18, Gallinari 17, Felton 17

    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 93-86
    Por Aldridge 24, Wallace 19, Matthews 18
    Lak Bryant 24, Artest 14, Odom 13

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