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  • NBA: Chris Paul, futuro avvolto nel mistero

    Pare aver assunto i contorni di una telenovela la situazione di Chris Paul, talento cristallino dei New Orleans Hornets, sulla quale si sta muovendo mezza NBA per cercare di strapparlo alla franchigia di appartenenza.

    Riepiloghiamo brevemente la situazione: nella scorsa settimana il talentuoso playmaker dei “Calabroni” aveva espressamente dichiarato di voler essere ceduto visto che il vento che tirava (e tira tutt’ora) a New Orleans non pare dei migliori per cercare di competere con le squadre migliori e più forti della Lega per vincere il titolo NBA.
    Le mosse di mercato della dirigenza della franchigia della Louisiana non lasciano infatti spazi a dubbi e Paul questo lo ha ben capito. Subito dopo le sue dichiarazioni si sono mosse in primis Orlando Magic e New York Knicks, pronte a tutto pur di riuscire nell’operazione commerciale.
    Le trattative non hanno avuto però buon esito, per motivi diversi: New York, a livello di giocatori di talento non poteva offrire granchè agli Hornets, mentre Orlando non sembrava disposta ad accollarsi sia l’ingaggio di Paul che quello del centro Emeka Okafor (con contratto lungo e pesante, cosa che invece avrebbero fatto i Knicks) perchè il salary cap è già al limite del reale. Tutto naufragava quindi nel nulla.

    Tra domenica e lunedì c’è stato un vertice di mercato della dirigenza degli Hornets con il giocatore, dal quale è emerso (parole del General Manager di New Orleans) che Paul non vuole andare via e restare in Louisiana per vincere, e la sua dichiarazione (di voler partire per una squadra da titolo) ci sarebbe stata solo ed esclusivamente per spronare la squadra.
    Difficile da credere, anche se le dichiarazioni di facciata (anche di Chris Paul stesso!) sembrano aver fugato ogni dubbio sulla permanenza del numero 3.
    Pare infatti impossibile non notare che i New Orleans Hornets sono quasi in smobilitazione, alla ricerca sul mercato di giocatori giovani e con contratti bassi (da prendere cedendo, invece, i “Big” della squadra con contratti invece molto pesanti a livello salariale) per cercare di costruire un nuovo gruppo, un nuovo spogliatoio che nell’arco di 3, 4 o 5 anni porti la franchigia ai livelli massimi e con costi contenuti (sulla scia tracciata qualche anno fa dai Portland Trail Blazers o meglio ancora dagli Oklahoma City Thunder!).
    La cosa è lapalissiana, difficile nascondersi dietro un dito e dichiarare che New Orleans potrà competere per i traguardi più prestigiosi visto l’attuale roster: oltre a Paul e ad un David West che sembra sempre più in fase calante, il resto della squadra è tutto in evoluzione e non offre garanzie di vittoria.
    Infatti molte voci in NBA dicono che le squadre che seguono Paul non hanno perso le speranze neanche dopo queste ultime dichiarazioni, anzi la lista delle pretendenti si sarebbe allungata: oltre agli Orlando Magic ed ai soliti New York Knicks, si sono messe in fila Dallas Mavericks, New Jersey Nets, Charlotte Bobcats, Memphis Grizzlies, Portland Trail Blazers, con il ritorno di fiamma dei Los Angeles Lakers e a sorpresa (visto che nel ruolo sono coperti da Tony Parker) anche i San Antonio Spurs!
    Lasciando stare le squadre che, come gli Hornets, sono in ricostruzione, pare difficile non essere affascinati dall’idea di andare a giocare in squadre che possono competere per il titolo quali Lakers in primis, poi Magic, Mavericks, Spurs e Blazers (quest’ultimi con Paul farebbero il salto di qualità definitivo!).
    Per ora ci si attiene alle parole di giocatore e dirigenza, ma nei prossimi giorni non si escludono sorprese: il problema per le squadre che vogliono prendere il fortissimo playmaker sarà accollarsi il pesante ingaggio non solo di Emeka Okafor (che verrà inserito sicuramente in tutte le proposte di trade), ma anche quello di un altro giocatore che nelle ultime ore si sarebbe aggiunto alla lista dei partenti secondo i progetti del nuovo G.M. degli Hornets, ovverro Dell Demps. Il giocatore che Demps vorrebbe fare fuori sarebbe James Posey, che assieme a Paul ed Okafor libererebbe ben 33 milioni di dollari in questa stagione e 36 nella prossima. Una boccata di ossigeno per le disastrate casse di New Orleans, che resterebbe con tanti giovani dal basso contratto per ricostruire il futuro. Il problema sta nel fatto che le franchigie più forti hanno già il cap abbastanza intasato, figurarsi aggiungervi 36 milioni di dollari, quelle che hanno spazio salariale libero non hanno i giocatori talentuosi che richiederebbero gli Hornets. Ecco perchè la situazione appare molto difficile da districare. Ma nella NBA, se si vuole fare qualcosa, prima o poi una soluzione la si trova sempre ed alla fine ogni tassello va al suo posto.

  • NBA: Jason Kidd, veleno sui Miami Heat

    Dopo Michel Jordan, che certamente non le ha mandate a dire a LeBron James riguardo alla scelta professionale fatta qualche giorno fa (leggi l’articolo sulle dichiarazioni di Michael Jordan), stavolta a parlare è stato il playmaker dei Dallas Mavericks Jason Kidd, il quale non è certo stato tenero e delicato nei confronti della franchigia della Florida, i Miami Heat, che stanno facendo man bassa sul mercato di tutti i migliori giocatori in circolazione.
    Ecco le sue parole sulla questione:

    • Penso a città come Cleveland e Toronto che prima facevano il tutto esaurito per vedere quei ragazzi (James a Cleveland, Bosh a Toronto) e adesso non so se sarà ancora così!“.

    Poi ha aggiunto:

    • E’ logico che quest’anno, ovunque andranno, gli Heat faranno il Sold Out (tutto esaurito), ma questo non è un bene per l’NBA. In altre città per 82 partite gli spettatori mancheranno e si sfioreranno i record minimi di affluenza nelle Arene! Sicuramente tutto ciò porterà ad incassi minori, sarebbe stato meglio vedere una Lega equilibrata, con la suddivisione del talento in giro per la Nazione, e non un ammasso di fenomeni in una sola squadra! Ma ormai è andata così e dovremo adattarci tutti, squadre, giocatori, pubblico e dirigenti di Lega“.

    Parole molto forti e taglienti quelle del veterano playmaker, 2 volte finalista NBA con i New Jersey Nets. Intanto sponda Miami e anche sponda LeBron James, tutto tace!

  • NBA: Anche David Lee abbandona il team U.S.A.

    Anche David Lee, fresco acquisto dei Golden State Warriors, dovrà rinunciare ai campionati del mondo in Turchia che si svolgeranno a settembre.
    L’ala grande dei Warriors si è infatti slogato il dito medio della mano destra in una sessione di allenamento, non avrà bisogno di un intervento chirurgico, ma necessita di un recupero che coprirà circa 6 settimane.

    Altra grande amarezza quindi, dopo quella per l’allontanamento forzato di Amar’è Stoudemire avvenuta proprio ieri per via di problemi insorti con la polizza assicurativa del nuovo centro dei New York Knicks.
    Dispiaciuto il giocatore per la grande occasione persa, dispiaciuto lo staff tecnico che deve rinunciare ancora una volta ad un giocatore di valore sotto i tabelloni. Ed il buco in quel settore ora inizia a farsi preoccupante, viste le defezioni di Robin Lopez, Amar’è Stoudemire e David Lee. Praticamente sono rimasti i soli Brook Lopez (fratello di Robin) e Kevin Love.

    Ancora non è stato comunicato un eventuale sostituto, questa comunque la lista dei giocatori che stanno lavorando nel training camp del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans(Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee(Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

    nota: David Lee, Amar’è Stoudemire e Robin Lopez fuori per infortunio. Javalee McGee sostituisce Stoudemire.

  • NBA: Richard Jefferson continua con gli Spurs, Ivey ai Thunder

    E’ ufficiale la notizia che Richard Jefferson ha trovato, finalmente, l’accordo sul nuovo contratto con i San Antonio Spurs.
    L’ala piccola, finalista NBA per 2 volte con i New Jersey Nets, percepirà un compenso di 38 milioni di dollari per 4 stagioni.

    Carlos Arroyo, playmaker portoricano, svincolato dai Miami Heat, ha trovato un accordo per un nuovo contratto sempre con la franchigia della Florida. Le cifre e la durata dei nuovi termini non sono state però ancora rese note.

    Gli Oklahoma City Thunder hanno preso sul mercato dei free agent il playmaker Royal Ivey, che diventerà il terzo giocatore nel ruolo dopo il titolare Russell Westbrook ed il sostituto di quest’ultimo, ovvero Eric Maynor. I Thunder completano così l’organico in vista della prossima stagione, resta da vedere chi tra i giocatori che sono attualmente nel roster verrà “parcheggiato” a Tulsa (la squadra di partnership dei Thunder che gioca la Lega di sviluppo, ovvero la D-League) e chi verrà tagliato. Attualmente i giocatori sono 19 quindi 4 di questi sono in esubero. Pleiss dovrebbe rimanere in Europa a maturare, Latavious Williams e Ryan Reid dovrebbero andare a Tulsa e quindi uno dei rimanenti atleti dovrà essere tagliato (o scambiato sul mercato per una scelta futura) visto che possono esserci 15 giocatori nel roster di squadra: gli indiziati sono D.J. White, Morris Peterson e B.J. Mullens.

    I Philadelphia 76ers hanno firmato il free agent Tony Battie, per coprire meglio il ruolo di centro.

    Sacramento e Milwaukee si scambiano Brockman e Jackson.

  • NBA: Ecco i nomi per il team U.S.A. in vista del Mondiale

    Sono stati resi noti i nomi dei 21 atleti che parteciperanno al training camp della nazionale degli Stati Uniti d’America, dai quali poi usciranno i 12 giocatori che rappresenteranno il Paese nei Mondiali di Turchia a settembre.

    Da premettere che il “Dream Team” degli anni passati non ci sarà viste le defezioni dei vari Kobe Bryant, Dwyane Wade, LeBron James, Chris Bosh, Dwight Howard, Carlos Boozer, Carmelo Anthony, Chris Paul, Deron Williams che per motivi personali hanno deciso di declinare l’invito di coach Mike Krzyzewski e che quindi non saranno disponibili per i Mondiali.
    Si tratterà di una selezione nuova, fatta di ottimi giocatori (che potranno fare bene durante la manifestazione), ma non parliamo di superstar quali quelle appena elencate.
    Tutto ruoterà attorno al talento senza fine di Kevin Durant, unico atleta che può essere paragonato ai precedenti. Il numero 35 degli Oklahoma City Thunder sta bruciando tutte le tappe e i suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti: a soli 21 anni è stato il più giovane vincitore della classifica marcatori, il suo status di campione è ormai dichiarato da tutti gli addetti ai lavori della NBA ed il prossimo anno sarà chiamato a portare la sua squadra verso traguardi importanti.
    Al suo fianco ci sono ottimi giocatori come Rajon Rondo (che finalmente non ha rifiutato la chiamata della Nazionale), Derrick Rose, talento dei Chicago Bulls, Tyreke Evans (in rampa di lancio dopo aver vinto il titolo di matricola dell’anno lo scorso anno con i Kings e primo atleta del dopo Michael Jordan a chiudere con oltre 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media a partita al primo anno da rookie, dopo ovviamente “Sua Maestà”), atleti dal fisico esplosivo come Rudy Gay e Gerald Wallace e poi i compagni di Durant ad OKC ovvero Russell Westbrook e Jeff Green. Forse manca qualcosa sotto canestro, nel ruolo di centro, dove il solo Stoudemire non potrà giocare tutti i 48 minuti delle partite (anche se il suo fisico ed il suo talento potrebbero anche permetterglielo), ma si potrà ovviare con il giusto spirito di sacrificio.
    Insomma, gruppo sul quale si deve lavorare ma che può dare soddisfazioni viso che è molto bene amalgamato. Con la certezza di Kevin Durant…

    I 21 convocati del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans (Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee (Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

  • I Denver Nuggets acquistano Al Harrington

    E’ ufficiale l’acquisto di Al Harrington da parte dei Denver Nuggets. Come già anticipato poche ore fa (Leggi l’articolo relativo alle trattative NBA), Harrington era nel mirino di Dallas Mavericks e Denver, ma ovviamente, visto il posto da titolare che si prospetta ai Nuggets, ha optato per la franchigia del Colorado. Harrington, ex New York Knicks, 30 anni, ha firmato per 5 anni a 34 milioni di dollari.
    I Nuggets escono molto rafforzati con questa acquisizione che permette anche ad Anthony di riflettere bene sul fatto di non accettare la proposta di rinnovo contrattuale propostagli dalla sua squadra.

    In molti ora vedono molto più possibile il passaggio di Linas Kleiza ai Toronto Raptors dato che ora i Nuggets non dovrebbero pareggiare l’offerta dei Canadesi.

    Di contorno aggiorniamo le notizie relative alle nuove trattative che vedono i New Jersey Nets interessati a Luis Scola sul quale si è buttato anche il Panathinaikos. I Rockets sembrano molto lontani dal rinnovo con l’argentino che sta vagliando tutte le possibilità. Inoltre la squadra greca ha formulato delle offerte anche per altri 2 giocatori NBA ovvero Rudy Fernandez dei Portland Trail Blazers e Andres Nocioni dei Philadelphia 76ers.
    Shaquille O’Neal è stato contattato dai Miami Heat e potrebbe abbandonare l’idea di firmare con gli Atlanta Hawks per andare a vincere un ultimo titolo NBA in Florida.
    Sofoklis Schortsanitis potrebbe essere ingaggiato dai Los Angeles Clippers e lasciare l’Olympiacos Pireo.
    Kyle Lowry ha firmato per 4 anni (ultimo con opzione di rinnovo a favore della squadra) a 24 milioni di dollari con i Cleveland Cavaliers (ora Houston può pareggiare l’offerta e tenere il giocatore in Texas visto che è un free agent con restrizione) che tentano di firmare anche Adam Morrison sul quale però oltre a Bulls, Wizards, e Clippers, si sono fatti vivi anche i Celtics.

  • New Jersey ha un nuovo General Manager, è Jeff Bower degli Hornets

    I New Jersey Nets, come già anticipato nei giorni scorsi, hanno un nuovo G.M.
    Si tratta di Jeff Bower, ex dei New Orleans Hornets, che ha accettato la proposta dei Nets dopo un periodo di riflessione.
    New Jersey aveva provato a strappare Joe Dumars ai Detroit Pistons, ma il vice presidente della franchigia del Michigan aveva declinato elegantemente le avances.
    Il vero obiettivo sarebbe stato Sam Presti, General Manager degli Oklahoma City Thunder, che nonostante la giovane età (34 anni) e la poca esperienza in NBA (solo dal 2007 è nella Lega quando i Seattle Sonics lo scelsero per riportare in alto la franchigia, poi trasferitasi l’anno dopo ad Oklahoma City) ha dimostrato di essere uno dei migliori manager in circolazione costruendo una formazione molto competitiva nel giro di pochi anni, tassello per tassello. Ma Presti non ha voluto abbandonare la sua “creatura” ora che è arrivata a compimento dell’opera. I Thunder, per inciso, saranno una delle formazioni di testa delprossimo anno NBA e molto probabilmante anche per gli anni seguenti.
    L’acquisizione di Bower (ringraziato calorosamente in un comunicato dal proprietario George Shinn, per l’ottimo lavoro svolto nei 14 anni di permanenza agli Hornets) potrebbe creare un effetto domino, anche perchè a New Orleans ancora non hanno in mano il nome del sostituto. Anche se tutti gli indizi portano a Kevin Pritchard, ex G.M. dei Portland Trail Blazers, fatto fuori solo da poche settimane.
    Nelle prossime ore potremmo saperne di più e vedere gli effetti della mossa dei Nets.

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [12 luglio 2010]

    Ecco le ultime voci di mercato che sembrano trovare fondamento in NBA.

    Wilson Chandler, guardia-ala dei New York Knicks, potrebbe essere scambiato assieme all’inutile centro Eddy Curry, per arrivare ad un “lungo” che permetta a Stoudemire di riposare per qualche minuto in panchina.

    Gli Atlanta Hawks spingono forte per tentare di firmare Shaquille O’Neal.
    Come alternative si pensa ad Illgauskas, che a Cleveland non vuole più tornare dopo l’addio di James (e si sarebbe pure proposto ai Miami Heat pur di continuare a giocarci assieme), Brad Miller, Kurt Thomas e Kwame Brown.

    I Cavs avrebbero provato a dialogare proprio con gli Hawks per acquisire Josh Smith, ma l’ala grande, che nei progetti della dirigenza di Cleveland dovrebbe sostituire James come giocatore franchigia, non è sul mercato visto che Atlanta lo reputa una pedina essenziale.

    I Cavaliers, come alternativa, stanno cercando di convincere Minnesota ad una trade che coinvolga Al Jefferson, ma sul giocatore è forte anche l’interesse dei Dallas Mavericks, pronti a tutto pur di riuscire a prenderlo.
    Sempre Cleveland, per il ruolo di playmaker, si sarebbe buttata su Kyle Lowry, svincolato da Houston ma che i Rockets sono disposti a trattenere visto il buon potenziale del giocatore.

    I Chicago Bulls hanno fatto un’offerta alla guardia tiratrice di Orlando J.J. Redick. I Magic sono indecisi sul da farsi, se pareggiare l’offerta o meno, visto che il monte salari è alto, ma le prestazioni di Redick quest’anno sono state eccellenti.

    I Blazers hanno ufficialmente presentato un’offerta alla guardia degli Utah Jazz Wesley Matthews. Il contratto è di 5 anni a 34 milioni di dollari, ma Matthews essendo un free agent con restrizione deve aspettare una settimana poichè se Utah pareggiasse l’offerta di Portland (come già successo lo scorso anno con Paul Millsap) il giocatore resterebbe a Salt Lake City.

    Intanto proprio Utah si sta guardando intorno casomai non volesse pareggiare l’offerta per Matthews e i nomi che circolano sono quelli dell’ex Ronnie Brewer, ceduto lo scorso febbraio a Memphis ma in regime di svincolo ora, di Shannon Brown, Roger Mason ma soprattutto di Al Harrington dei New York Knicks che rinforzerebbe Utah in modo clamoroso visto il valore e le potenzialità del giocatore.

    Derek Fisher si allontana dai Lakers e potrebbe firmare con i Miami Heat del super trio Wade-Bosh-James. L’offerta è di 4,5 milioni di dollari per 2 anni, molto vicina alle richieste del giocatore che ne ha chiesti 5 ai Lakers ma che la franchigia californiana non è disposta ad accettare (al massimo si è parlato di un contratto a 2,5 milioni).

    Dorell Wright, svincolato da Miami, ha firmato per 3 anni con i Golden State Warriors per un contratto di 10 milioni di dollari complessivi.

    Anthony Morrow invece, dai Warriors passa ai New Jersey Nets per 3 anni a 12 milioni di dollari.

    Miami invece per rinforzare il reparto lunghi pensa a Juwan Howard come prima opzione di acquisto.

  • NBA, free agent: Le trattative concluse nel fine settimana [10-11 luglio]

    Movimenti di mercato in NBA anche nel fine settimana e, dopo il clamoroso colpo dei Miami Heat con la firma di LeBron James, passiamo in rassegna gli altri movimenti che sono avvenuti: i Phoenix Suns, dopo aver perso Amar’è Stoudemire partito per New York hanno acquisito Hedo Turkoglu dai Raptors in cambio di Leandro Barbosa. Inoltre hanno rilevato i diritti di Josh Childress dagli Atlanta Hawks che se non dovesse rimanere a giocare in Europa con l’Olympiacos farà ritorno in NBA con la franchigia dell’Arizona. Agli Hawks va una prima scelta al Draft, il compenso di Childress è stato fissato in 34 milioni di dollari per 5 anni.

    I Memphis Grizzlies prendono l’ex Boston Celtics Tony Allen con un contratto di 3 anni a 9,7 milioni di dollari. Allen avrebbe voluto rifirmare con i biancoverdi ma con un contratto di 3 anni, cosa che non era nelle intenzioni del G.M. Danny Ainge che ne offriva 2. Da qui la decisione di Allen di andare ai Grizzlies.

    Mike Miller, dopo l’offerta dei Lakers, ha deciso di firmare con i Miami Heat. Miller ha accettato un contratto di 5 anni a 30 milioni di dollari, le stesse cifre che proponevano i Lakers, ma la possibilità di giocare con Wade, James e Bosh ha convinto il giocatore ad andare in Florida.

    I Dallas Mavericks prolungano il contratto al centro Brendan Haywood per un compenso di 55 milioni di dollari in 6 anni. Haywood però potrebbe essere scambiato (si dice a Minnesota per arrivare ad Al Jefferson, ma su quest’ultimo stanno lavorando fortissimo anche i Cavs) visto che l’età non è più verdissima ma le potenzialità comunque non mancano.

    Tyrus Thomas ha trovato un accordo con i Bobcats per un contratto quinquennale a 40 milioni di dollari a stagione. Su di lui era forte l’interesse dei New Jersey Nets, ma Charlotte ha presentato l’offerta migliore.

    I New York Knicks acquisiscono il playmaker Raymond Felton svincolato proprio dai Charlotte Bobcats.

    I New Jersey Nets prendono il playmaker ex Lakers Jordan Farmar ma non sono stati resi noti i termini di durata ed economici del contratto. Anche Travis Outlaw giocherà il prossimo anno per i Nets.

    Ben Wallace ha prolungato il contratto con i Detroit Piston di altri 2 anni per quasi 2 milioni di dollari a stagione.

    Kyle Korver, come il suo compagno ai Jazz Carlos Boozer, sceglie di firmare per i Chicago Bulls.

    Jermaine O’Neal va ai Boston Celtics

    Ormai restano pochi free agent sul mercato ma la situazione in NBA si mantiene sempre interessante visto che comunque ci sono numerose voci sugli scambi di giocatori tra le franchigie che stanno movimentando il mercato.

  • NBA: I risultati della terza giornata della Summer League di Orlando

    Terza giornata della Summer League ad Orlando, in Florida, per le squadre NBA. In campo tutte le 8 franchigie.
    Questi i risultati: i Celtics battono agevolmente i Charlotte Bobcats che finora non avevano conosciuto l’onta della sconfitta. Per i biancoverdi ottima la prova del neo arrivato Janning con 20 punti e 8 rimbalzi, mentre Sims realizza 18 punti in soli 15 minuti di impiego! In ombra Henderson per i Cats con soli 7 punti, 12 per Derrick Brown e 10 per il match winner di ieri contro Oklahoma City, ovvero Pargo.

    Terza partita e terza sconfitta per i Magic padroni di casa, questa volta battuti dai New Jersey Nets e da un grande James (non LeBron ovviamente, si tratta solo di un omonimo) autore di 30 punti. Williams ne aggiunge 22, mentre Favors, terza scelta assoluta al Draft, per problemi di falli, riesce a mettere assieme solo 4 punti. Per Orlando 29 punti di Crawford, 16 di Davis e nuova sconfitta da digerire.

    Indiana batte Utah grazie al trio delle meraviglie McRoberts-Stephenson-George rispettivamente con 21, 19 e 15 punti a referto. Ai Jazz non bastano i 19 di Koufos. Opaco Hayward con soli 7 punti e pochi tiri presi nei suoi minuti di impiego sul parquet.

    Infine ottima vittoria degli Oklahoma City Thunder sui Philadelphia 76ers. James Harden continua a guidare i compagni con 21 punti ed un atteggiamento da vero leader, qualità per cui la franchigia nello scorso Draft lo scelse come terzo assoluto nella Lega. Sotto lo sguardo vigile di Kevin Durant, in panchina per stare vicino ai compagni, e per festeggiare con loro il fresco rinnovo contrattuale (Leggi l’articolo), Oklahoma City mette la museruola ad Evan Turner che chiude con soli 4 punti segnati per i Sixers. Ottimi invece, per Philly, Holiday con 25 punti, Speights con 20 e Meeks con 16. Per i Thunder, privi di 2 pedine chiave come Ibaka e Weaver, bene il centro Mullens con 16 punti e che da stasera potrebbe lasciare il posto in squadra al titolare Cole Aldrich, atteso alla firma con OKC in giornata.

    Risultati Summer League di Orlando, terza giornata:

    • Boston Celtics – Charlotte Bobcats 92-71
      (Bos: Janning 20, Sims 18, Carroll 13 – Cha: Brown 12, Pargo 10, Ajinca 9)
    • Orlando Magic – New Jersey Nets 91-94
      (Orl: Crawford 29, Davis 16, Korolev 13 – NJ: James 30, Williams 22, Uzoh 11)
    • Indiana Pacers – Utah Jazz 83-74
      (Ind: McRoberts 21, Stephenson 19, George 15 – Uta: Koufos 19, Jeffers 11, Gaines 8)
    • Oklahoma City Thunder – Philadelphia 76ers 89-80
      (OKC: Harden 21, Mullens 16, Shakur 11 – Phi: Holiday 25, Speights 20, Meeks 16)