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  • Leonardo si congeda con una vittoria. Il Milan passeggia sulla Juve

    Leonardo si congeda con una vittoria. Il Milan passeggia sulla Juve

    Leonardo saluta San Siro nel migliore dei modi festeggiando l’ultima sulla panchina del Milan con una vittoria sulla Juventus con il medesimo risultato dell’andata, 3-0. Un addio dolce quello dell’ormai ex allenatore rossonero con i tifosi che hanno intonato cori in suo onore per tutta la durata della partita, segno del grande affetto (reciproco) del pubblico milanista verso il tecnico, e contestato invece apertamente la società.
    Ma Leonardo non è stato l’unico a congedarsi: stasera è terminata anche l’avventura di Zaccheroni sulla panchina della Juventus. Un addio diverso dal brasiliano, i bianconeri concludono una stagione iniziata male e finita nel peggior modo possibile con la mancata qualificazione alla Champions League, il settimo posto in classifica eguagliando il record negativo di sconfitte (15) e di gol subiti in campionato (56) terminando la stagione 2009-2010 addirittura con una differenza reti negativa (-1). Un fallimento enorme e senza precedenti.

    La partita, con entrambe le squadre senza stimoli campionato, ha poco da raccontare. Il ritmo è elevato, le squadre lasciano ampi spazi agli avversari e il pubblico di San Siro si diverte soprattutto nel vedere la propria squadra infilare, come se fosse burro, la retroguardia bianconera. Al 14′ è già vantaggio rossonero con il primo gol in campionato di Antonini lanciato in profondità da Seedorf che beffa, con la complicità di Cannavaro che devia leggermente la sua conclusione, Buffon. Passano altrettanti minuti e Ronaldinho raddoppia: errore in disimpegno di Grosso con il fantasista che trafigge il numero uno bianconero per la seconda volta. Alla mezz’ora dunque il Milan si trova già con due reti di vantaggio.
    La reazione della Juventus è sterile e tutta in una conclusione di Del Piero da distanza siderale che impegna Dida. Iaquinta deve lottare con un Thiago Silva in serata stellare che non gli concede un attimo di respiro, la fantasia del centrocampo è affidata ai piedi buoni di Candreva (Diego come Felipe Melo in tribuna) che però non trova collaborazione nei compagni di squadra.

    Secondo tempo che riprende senza Buffon, sostituito da Manninger, e Salihamidzic, al suo posto Camoranesi. La Juventus però continua a non pungere li davanti anche se qualcosa il Milan la concede, soprattutto a Del Piero che in un paio di occasioni non trova il guizzo giusto.
    Al 66′ il tris di Ronaldinho: doppietta personale per lui con un destro rasoterra nell’angolino più lontano da Manninger, un colpo da biliardo; ma la marcatura su di lui di Poulsen fa venire i brividi.
    Il finale è riservato alle passerelle rossonore: ad aprire è Favalli, in scadenza di contratto che non gli verrà rinnovato, poi è la volta di Ronaldinho, salutato dai compagni quasi come se si trattasse di un addio, prendersi la standing ovation di San Siro, la stessa riservata a Nesta entrato al proprio al posto del brasiliano, poi a 5 minuti dal termine finisce anche l’era Dida dopo 7 lunghi anni di militanza in rossonero e dopo aver conquistato da protagonista 1 scudetto, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana. Al fischio finale tocca a lui, Leonardo, salutato con l’ovazione di tutto San Siro; per lui si spalancano le porte della nazionale brasiliana.
    Archiviato questo campionato, sia per Milan che Juventus è giunta già ora di voltare pagina: Tassotti e Galli si vestiranno quasi certamente di rossonero, Del Neri potrebbe emularli indossando però il bianconero.

    Il tabellino
    MILAN – JUVENTUS 3-0
    14′ Antonini, 28′ Ronaldinho, 66′ Ronaldinho
    MILAN (4-2-1-3): Dida (87′ Abbiati); Zambrotta, Thiago Silva, Favalli (61′ Nesta), Antonini; Gattuso, Pirlo; Seedorf; Pato, Borriello, Ronaldinho (70′ F. Inzaghi).
    A disposizione: Abate, Jankulovski, Mancini, Huntelaar.
    Allenatore: Leonardo
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon (46′ Manninger); Zebina (76′ Caceres), F. Cannavaro, Chiellini, Grosso; Salihamidzic (46′ Camoranesi), Poulsen, Marchisio; Candreva; Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Legrottaglie, Paolucci, Amauri, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Trefoloni
    Ammoniti: Gattuso (M), Cannavaro (J), Grosso (J), Ronaldinho (M)

  • C’è Milan – Juventus, qualcuno se n’è accorto?

    Tra qualche ora Milan e Juventus si incontreranno a San Siro per chiudere una stagione incolore e ricca di frustrazioni. La partita che qualche anno addietro assegnava lo scudetto intrattenendo davanti alla tv milioni di telespettatori è stata ridotta a poco più di una passerella degli addii.

    Saluterà Leonardo tra le ovazioni dei coraggiosi tifosi rossoneri che gremiranno San Siro, saluterà Alberto Zaccheroni e per gli juventini inizierà finalmente il tempo dei bilanci e della riprogrammazione. Sarà l’ultima apparizione a San Siro per Favalli, Dida e chi sa quanti altri.

    La partita non ha nessun motivo per esser interessante e paradossalmente vale meno del Trofeo Berlusconi che in estate misura la competitività delle due squadre. A puro fine statistico Leonardo dovrebbe riproporre il 4-2 fantasia con Dinho, Seedorf e Pato alle spalle di Borriello. Nella Juve dovrebbe rivedersi Caceres sull0out di destra, in avanti la coppia Del Piero Iaquinta.

  • Milan: Borriello torna in gruppo, emergenza a sinistra per Leonardo

    Il Milan dopo la cocente e immeritata sconfitta contro il Manchester United si rituffa sul campionato per preparare il doppio match contro Bari e Fiorentina con l’intento di far bottino pieno allungando cosi sulle inseguitrici.

    L’infortunio di Antonini contro il Manchester United costringe Leonardo a ripescare Jankulovsky per la fascia sinistra anche per le precarie condizioni di Zambrotta, ancora fermo per il fastidioso infortunio al polpaccio. Sulla destra dovrebbe ritrovar spazio Abate mentre sarà sempre composta da Thiago Silva e Nesta la coppia centrale.

    Dopo le incertezze di Dida contro lo United da più parti arrivano pressioni su Leonardo per l’avvicendamento con Abbiati tra i pali, ma difficilmente il tecnico brasiliano opterà per il cambio. Torna disponibile invece Marco Borriello indispensabile per il gioco del Milan.

  • Serie A: la reazione del Milan si ferma al palo. Due traverse e un super Colombo premiano il Bologna

    Serie A: la reazione del Milan si ferma al palo. Due traverse e un super Colombo premiano il Bologna


    Il Milan non sa più vincere, anche un abbottonatissimo e ordinato Bologna riesce nell’impresa di imbrigliare gli avanti rossoneri per la terza partita consecutiva a secco di reti. Per una ora rossoneri sotto ritmo, perfetti in difesa con il positivo Bonera, ma confusi in attacco con Dinho e Seedorf praticamente assenti senza giusta causa e il solo Borriello a dannarsi per un pallone giocabile. Il Bologna ha un solo tipo di gioco difesa ferrea e palla il profondità per il generoso Di Vaio.

    In una sola occasione il bomber rossoblu riesce a sfuggire ai difensori rossoneri e impegnare Dida, sarà l’unica occasione della partita dei rossoneri. Nella ripresa il Milan entra con un altro piglio e cerca di impegnare con più insistenza sopratutto dopo l’ingresso di Huntelaar al posto del non pervenuto Seedorf. Il Cacciatore è subito pericolo e in ben due occasioni è Colombo ad immolarsi e salvare la sua porta uscendo a testa bassa a difesa della propria porta. Dinho opaco anche oggi ha un sussulto e su calcio d’angolo prende la traversa, prima di uscire e far posto a Beckham.

    L’ultima occasione arriva da uno spunto di Mancini il cui cross è deviato in maniera vincente da capitan Ambrosini ma è ancora la traversa a dir di no alle speranze rossonere. Il Milan non sa più vincere e questa sera potrebbe perder anche il secondo posto, per il Bologna un punto che fa morale ma bisognerà rivederla quando toccherà far la partita.

    Le pagelle
    Colombo 7,5
    L’assenza di Viviano lo porta alle luci della ribalta e il giovane portiere si fa trovare pronto

    Portanova 6,5 Ha il merito di guidare la difesa con maestria e contenere Borriello con un ottima veemenza

    Mudingayi 7
    Se i centrocampisti rossoneri sono stati poco lucidi è anche per merito suo. Tanta grinta e corsa a pressare ogni portatore di palla. Indispensabile.

    Bonera 6,5 E’ l’unica nota positiva in casa Milan, tanta sicurezza e sempre puntuale

    Pirlo 5 Dovrebbe velocizzare il gioco ma entra spesso in confusione sbagliando appoggi non da lui.

    IL TABELLINO
    BOLOGNA-MILAN 0-0
    Bologna (4-4-1-1):
    Colombo 7,5; Raggi 6,5, Portanova 6,5, Moras 6, Lanna 5,5; Buscè 5, Mudingayi 7, Guana 6, Modesto 6 (34′ st Britos sv); Gimenez 5 (1′ st Adailton 5,5); Di Vaio 6,5 (45′ st Succi sv). A disp.: Spitoni, C.Zenoni, Casarini, Savio. All.: Colomba.

    Milan (4-2-1-3): Dida 6,5; Abate 6,5, Thiago Silva 6, Bonera 6,5, Antonini 5; Pirlo 5, Ambrosini 6,5; Seedorf 4 (16′ st Huntelaar 6); Mancini 5,5, Borriello 6, Ronaldinho 5 (34′ st Beckham 6). A disp.: Abbiati, Kaladze, Flamini, Gattuso, Inzaghi. All.: Leonardo

  • Serie A, Bologna – Milan. Leo sceglie Abbiati, Colomba spera in Gimenez

    Partita delicata per il Milan di Leonardo quella di domani pomeriggio al Dall’Ara di Bologna contro la squadra di Franco Colomba. Due le scelte difficili per il tecnico brasiliano, Abbiati che verrà preferito a Dida non ancora al meglio e il recuperato Bonera farà rifiatare Favalli. Per il resto solita formazione con Pirlo e Ambrosini a contenere i quattro davanti, ancora panchina per Gattuso. Colomba recupera quasi tutti gli infortunati i nuovi arrivati Buscè e Modesto dovrebbero occupare le fasce in avanti il furetto Gimenez confermato alle spalle di Di Vaio.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Bologna (4-4-1-1): Colombo; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Buscé, Guana, Mudingayi, Modesto; Gimenez; Di Vaio. A disposizione: Spitoni, Moras, Casarini, Pisanu, Zenoni, Savio, Succi. All.: Colomba.
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Mutarelli, Viviano, Zalayeta, Mingazzini

    Milan (4-2-1-3): Abbiati; Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini; Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Beckham, Borriello, Ronaldinho. A disposizione: Dida, Kaladze, Favalli, Gattuso, Flamini, Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Pato, Oddo, Onyewu, Nesta, Zambrotta

  • Calciomercato, chiusa una finestra se ne apre un’altra: la lista dei parametri zero

    Si è da poche ore conclusa la scoppiettante finestra di mercato invernale tra grandissimi colpi e qualche delusione ma per i tanti appassionati del genere c’è da star tranquilli, da oggi parte la rincorsa ai parametri zero. E’ possibile infatti, senza ricorrere, in sanzioni trattare con i giocatori per la prossima stagione. Se vogliamo è un mercato ancora più gustoso e appetibile, dove ci vuol fiuto per trovare l’affare davvero conveniente. Tanti i nomi interessanti su cui con ogni probabilità si scatenerà un asta: nel Milan di Leonardo c’è un caso Filippo Inzaghi, il bomber tace e cerca di rispondere sul campo ma è chiaro che soffre la mancanza di considerazione del tecnico brasiliano e per di più la società non gli ha ancora proposto il rinnovo, l’età è quella che è ma Superpippo vive ancora per il gol. Discorso diverso per il brasiliano Dida, la pantera dopo un periodo tra alti e bassi si è ripreso risultando decisivo nella risalita dei rossoneri ma difficilmente gli verrà proposto il rinnovo potrebbe rientrare in patria ma certo non alle cifre attuali.

    A far gola in casa Palermo ci sono i centrocampisti Fabio Simplicio e Mark Bresciano, se per l’australiano ci sono ancora i margini per un accordo con il club del presidente Zamparini per il brasiliano il futuro è lontano dalla Sicilia: la Roma appare in vantaggio ma bisogna capire le mosse dell’Inter e i possibili rilanci del Milan sempre attratto dai brasiliani. Il furbone di Pantaleo Corvino sembra aver le mani su Rodrigo Taddei ma anche qui potrebbe esserci l’interesse del Genoa e della Sampdoria. I giallorossi dovrebbero riuscire a trattenere Julio Sergio mentre sembrano in partenza Tonetto e Artur.

    Fabio Cannavaro è la spina della Juve, Kroldup e Gobbi preoccupano la Fiorentina, Guardalben, Lucchini, Castellazzi e Francescini la Samp. La Lazio del vulcanico Lotito potrebbe perdere Siviglia e Cruz mentre sembrano in odor di partenza Dabo e Baronio. Cristiano Doni darà l’addio al calcio ma resterà nella dirigenza bergamasca. Altri nomi da segnalare, sono quelli di: Jarolim del Siena, Costinha dell’Atalanta, Bogdani del Chievo e Bergvold del Livorno.

  • Serie A: Inter stratosferica! Annichilito il Milan in dieci uomini

    L’attesissimo derby della 21° giornata poteva e doveva riaprir il discorso scudetto almeno secondo gli addetti ai lavori, ma è stata l’occasione per l’Inter di Mourinho di ribadire chi è il più forte. I nerazzurri con un inizio di gara perfetto e veemente spaventano il Milan e in soli 11′ minuti creano tantissime occasioni da rete e trovano il meritato vantaggio con il solito Milito abile a sfruttare una indecisione di Abate apparso a disagio senza Nesta al fianco. La partita potrebbe cambiare al 26′ quando un ingenuo Sneijder si fa espellere per proteste da Rocchi mandando su tutte le furie l’ambiente nerazzurro.

    L’Inter comunque non rischia niente per tutto il primo tempo chiudendo tutti gli spazi ai rossoneri e lasciando Borriello solo a lottare con Lucio e Samuel. Nella ripresa Leonardo rompe gli indugi inserendo Seedorf per un opaco Gattuso e i primi dieci minuti dei rossoneri fanno ben sperare, Julio Cesar salva d’istinto su Seedorf e Ronaldinho manda alle stelle un rigore con palla in movimento. L’Inter sorniona aspetta e spaventa il Milan con un contropiede firmato da Milito e Pandev, con quest’ultimo fermato soltanto dal palo. Pochi minuti e su una punizione trovata in modo furbo da Maicon il macedone mette la sua firma sul match prima di uscire tra il tripudio di San Siro.

    Rossoneri storditi e meno lucidi rispetto all’avvio, capita ancora a Ronaldinho il pallone per riaprire il match ma il brasiliano dimostra di aver sbagliato giornata calciando ancora alle stelle. Borriello lotta tra i giganti nerazzurri ma non trova mai la giusta imbeccata, Leo butta nelle mischia Huntelaar e Jankulovsky e l’olandese dimostra di aver sempre l’istinto del gol. Prima è Julio Cesar a negargli la gioia del gol con una super parata e poi è Lucio ad immolarsi in tuffo. La palla sbatte sul braccio per Rocchi è rigore e il brasiliano sotto la doccia. Julio Cesar ipnotiza Dinho, è finale. L’Inter è padrona di Milano e dell’Italia.

  • Calciomercato: la top 11 degli svincolati. Affaroni a parametro zero

    Mercato di riparazione, lo chiamavano così. Eppure in questa stagione tutte le società, dalla prima all’ultima, si stanno muovendo: dalla Juventus – che ha preso Fischnaller, movimento minore, e tiene d’occhio Ledesma – all’Inter (Pandev e un centrocampista per rimpiazzare Vieira), a Lazio, Roma, Milan e chi più ne ha più ne metta, forse a eccezione del Parma. Sicuramente, oltre a questo mese, sarà importantissimo il prossimo, quando i giocatori saranno a sei mesi dalla scadenza contrattuale e potranno accordarsi tranquillamente con un’altra società. Proviamo, nel calcio europeo, a orientarci su chi potranno essere i prossimi colpi di mercato dei club italiani.

    In porta trova posto l’esperto Nelson Dida, tornato alle luci della ribalta con un errore marchiano al Bernabeu, ma poi capace di riprendersi con parate spettacolari e una sicurezza d’altri tempi, quando si contendeva – con Buffon – lo scettro di migliore al mondo.
    A destra comanda Marco Cassetti, terzino destro della Roma, che dall’alto delle sue trentadue (prossime trentatré) primavere non è considerato un giocatore da top team.
    Come centrale di difesa inseriamo Diego Godin, calciatore uruguagio (trentaquattro presenze e tre gol con la Celeste) del Villarreal, e Jonathan Evans, uno dei possibili craque futuri anche se tenuto molto in considerazione da sir Alex Ferguson, tanto che è considerato la prima alternativa alla coppia Ferdinand-Vidic. Fabio Aurelio del Liverpool, a sinistra, è praticamente indispensabile.

    Centrocampo a tre: il nome esaltante è quello di Joe Cole, volante del Chelsea e della nazionale inglese. Da una selezione all’altra, è il momento del tedesco Hilbert, centrocampista dello Stoccarda di appena ventisei anni e con già otto presenze con la Germania allenata da Joachim Low. Altro nome di sicuro interesse è quello di Simon Vukcevic, che s’è messo in mostra con la maglia dello Sporting Lisbona nel preliminare contro la Fiorentina: velocità e fantasia sono gli elementi principali del montenegrino.
    Davanti c’è da sbizzarrirsi: scegliamo il tridente, con Kevin Kuranyi, Marouane Chamakh e Filippo Inzaghi. Tre pezzi da novanta del calcio europeo, con il marocchino che è pronto a fare scatenare un’asta, mentre Kuranyi – attaccante dal triplo passaporto, brasiliano panamense e tedesco – piace e molto alla Roma.

    Un 4-3-3 quindi, composto da Dida in porta, Cassetti e Fabio Aurelio sulle fasce, Godin ed Evans centrali, Joe Cole, Hilbert e Vukcevic a centrocampo, con Kuranyi-Chamakh-Inzaghi a fare gli attaccanti. Se non vi bastasse potete sbizzarrirvi con Flavio Roma o Edwin Van der Sar per la porta. Belletti, Metzelder, Yepes e Gobbi per la difesa, Hitzlsperger (da fare giocare titolare), Bresciano, Fabio Simplicio ed Enoh (dell’Ajax) per il centrocampo. Il fantasista dello Stoccarda Cacau, a supporto di Milan Jovanovic – segnatevi questo nome, dello Standard Liegi – e di Sidney Govou. A completare Jadson e Fernandinho (Shakhtar Donetsk) o Kim Kallstrom (chi gioca a Football Manager lo ricorderà nel Djurgarden). C’è anche Ruud Van Nistelrooy, ma quello lo conoscete già tutti, no?
    via: tmw

  • Milan: Thiago Silva out un mese

    Milan: Thiago Silva out un mese

    thiago_silva
    Archiviato il passaggio agli ottavi e in attesa di conoscere il temibile avversario nel sorteggio del 18 dicembre a Nyon il Milan serra i ranghi in vista dell’ultimo tour de force prima della sosta. Come evidenzia la partita con lo Zurigo al modulo fantasia sperimentato da Leonardo mancano alternative, Pato e Ronaldinho non hanno praticamente alternative se non con un conseguente cambio di modulo ma dove il Milan sembra soffrire davvero è quando manca uno tra Nesta e Thiago Silva al centro della difesa.

    Anche la partita di ieri dimostra che quando il brasiliano ha dovuto alzare bandiera bianca, i rossoneri hanno perso sicurezza con Dida che è tornato ad esser incerto ed Antonini in affanno in qualche ripiegamento. Purtroppo però questa volta Thiago Silva sarà costretto a fermarsi, stando alle prime valutazioni sull’entità dell’infortunio si tratterebbe di uno stiramento al polpaccio sinistro e se la diagnosi verrà confermata i rossoneri dovranno far a meno del brasiliano per le prossime partite sperando di recuperarlo per il big match del 10 gennaio contro la Juventus.

    Brutte notizie anche per Daniele Bonera, il difensore recuperato dopo il brutto infortunio ha dovuto rallentare il programma per il rientro anche lui per un problema al polpaccio, Leonardo dunque dovrà far i salti mortali per continuare a brillare.

  • Serie A 13 Giornata: Milan – Cagliari. Probabili formazioni e live streaming

    E’ il match verità per il Milan di Leonardo, prima della sosta i rossoneri stavano vivendo un buon momento e sulla carta hanno l’intenzione di continuare a stupire tenendosi attaccati al treno scudetto. Il tecnico brasiliano nell’ormai consueto 4-2-3-1 dovrà fare a meno di Alessandro Nesta per squalifica e di Gattuso e Jankulovsky, in dubbio Ronaldinho per un influenza. Dida sarà ancora, in difesa Kaladze sarà il sostituto di Nesta e Oddo è preferito ad Antonini. Allegri sogna l’impresa a San Siro ma dovrà fare a meno del fantasista Cossu appiedato dal giudice sportivo e Marzoratti. Coppia d’attacco formata da Jeda e Nene.

    Milan (4-2-1-3): 1 Dida; 44 Oddo, 33 Thiago Silva, 4 Kaladze, 15 Zambrotta; 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 10 Seedorf; 7 Pato, 22 Borriello, 80 Ronaldinho.
    In panchina: 12 Abbiati, 19 Favalli, 77 Antonini, 16 Flamini, 20 Abate, 22 Huntelaar, 9 F. Inzaghi.
    All. Leonardo. Squalificati: Nesta.
    Indisponibili: Gattuso, Bonera, Di Gennaro, Onyewu, Jankulovski

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3
    Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti; 21 Canini, 6 Lopez, 13 Astori, 31 Agostini; 4 Dessena, 5 Conti, 8 Biondini; 10 Lazzari; 9 Nenè, 27 Jeda.
    In panchina: 24 Lupatelli, 14 Pisano, 16 Sivakov, 18 Parola, 20 Barone, 32 Matri, 23 Larrivey. All. Allegri.
    Squalificati: Cossu.
    Indisponibili: Marzoratti