Tag: NBA

  • Top 10 NBA del 4 dicembre 2010 [Video]

    Top 10 NBA del 4 dicembre 2010 [Video]

    NBA top 10 del 4 dicembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

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  • NBA: Nowitzki salva Dallas, Bulls OK in overtime, Bene Miami

    NBA: Nowitzki salva Dallas, Bulls OK in overtime, Bene Miami

    6 le partite giocate nella notte NBA.

    Continua il momento positivo di Miami che batte gli Hawks per il quarto successo consecutivo. Heat che scappano via fin da subito, vengono ripresi alla fine del terzo periodo (-2) ma poi allungano definitivamente nell’ultimo parziale. Doppie doppie per Wade (26 punti e 10 rimbalzi) e Bosh (27 e 10 rimbalzi). James si ferma a 22 punti. I Big Three segnano 75 sugli 89 punti totali, gli altri sono di Chalmers (9), Jones (3) ed Arroyo (2). Per Atlanta 22 punti di Horford, pesa l’assenza di Johnson per l’infortunio al gomito (fuori almeno fino a metà gennaio).

    Torna al successo Philadelphia che batte i Bobcats. Sugli scudi Meeks con 26 punti (7/10 da 3 punti) e Brand (15 punti e 10 rimbalzi). A Charlotte non bastano i 19 punti di Diaw ed i 18 di Jackson.

    Serve un overtime ai Bulls per avere la meglio dei Rockets. E’ Derrick Rose a mandare la gara al prolungamento con una bomba sulla sirena finale (109-109). Il play di Chicago trascina i suoi anche nel supplementare segnando alla fine 30 punti, 7 rimbalzi, 11 assist e 5 recuperi. Noah fa segnare la solita doppia doppia da 13 punti e 12 rimbalzi, si rivede Boozer con 25 punti. A Houston, pasticciona sull’ultimo tiro per l’eventuale secondo overtime, non bastano i 27 punti di Scola.

    Lezione di basket dei T-Wolves ai poveri Cavs di questo periodo. Addirittura anche 40 i punti di scarto ad un certo punto, poi Cleveland chiude sul -34. Anche senza Beasley è un ennesimo fenomenale Love a trascinare i suoi con 28 punti (anche 5/5 da 3) e 19 rimbalzi in soli 31 minuti di gioco, bene anche il rookie Johnson con 20 punti. Cavs che hanno in Sessions (18 punti) e Jamison (17) i top scorer.

    Privi di Howard, Redick, Nelson, Anderson e Pietrus (fuori per un virus intestinale) i Magic non possono nulla contro i Bucks. Troppe le assenze per la squadra della Florida, soprattutto quella di Howard visto che il centro avversario Bogut mette assieme numeri mostruosi al centro dell’area avversaria con 31 punti, 18 rimbalzi e 2 stoppate. Bene Jennings (27 punti), mentre i 20 di Carter non bastano ad Orlando.

    Nona vittoria consecutiva per gli infuocati Dallas Mavericks, ma fatica immane per superare i modesti Kings! Serve un mega parziale di 15-4 (e l’ultimo tiro per l’eventuale pareggio o vittoria di Sacramento giocato veramente in modo pessimo) per riuscire a portare a casa l’incontro. Nowitzki guida i suoi con 25 punti, 23 sono di Terry, mentre per im Kings tornano a brillare le giovani stelle: Evans scrive 25 punti 8 assist e 5 rimbalzi, Cousins mette a segno una doppia doppia da 17 punti ed 11 rimbalzi ma non sono sufficienti ai californaini per interrompere la striscia negativa arrivata a 7 sconfitte consecutive.

    Risultati NBA del 4 dicembre 2010

    Miami Heat-Atlanta Hawks 89-77
    Mia Bosh 27, Wade 26, James 22
    Atl Horford 22, Powell 12, Jamal Crawford 12

    Philadelphia 76ers-Charlotte Bobcats 109-91
    Phi Meeks 26, Young 20, Holiday 15, Brand 15, Iguodala 15
    Cha Diaw 19, Jackson 19, Kwame Brown 12, Augustin 12

    Chicago Bulls-Houston Rockets 119-116 (overtime)
    Chi Rose 30, Boozer 25, Deng 15
    Hou Scola 27, Miller 20, Lowry 16

    Minnesota Timberwolves-Cleveland Cavaliers 129-95
    Min Love 28, Johnson 20, Ellington 16
    Cle Sessions 18, Jamison 17, Jawad Williams 11

    Milwaukee Bucks-Orlando Magic 96-85
    Mil Bogut 31, Jennings 27, Salmons 16
    Orl Carter 20, Richardson 16, Lewis 13

    Sacramento Kings-Dallas Mavericks 103-105
    Sac Evans 25, Greene 19, Cousins 17
    Dal Nowitzki 25, Terry 23, Butler 13

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  • Highlights NBA del 3 dicembre 2010 [Video]

    Highlights NBA del 3 dicembre 2010 [Video]

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 3 dicembre 2010.

    Guarda il video degli highlights:

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  • Top 10 NBA del 3 dicembre 2010 [Video]

    Top 10 NBA del 3 dicembre 2010 [Video]

    NBA top 10 del 3 dicembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

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  • NBA: Bargnani affonda i Thunder, Gallinari batte Belinelli, Lakers Ok

    NBA: Bargnani affonda i Thunder, Gallinari batte Belinelli, Lakers Ok

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA.

    Andrea Bargnani diventa sempre più leader dei Toronto Raptors e guida la sua squadra ad una vittoria importante sui Thunder che pur privi della stella Kevin Durant sono sempre una formazione molto pericolosa. Sono 26 i punti con 12 rimbalzi per l’italiano che si dimostra decisivo quando più conta nel match. Thunder demoliti nel terzo quarto (34-18 il parziale) con Harden e Westbrook top scorer degli ospiti con 20 punti a testa.

    Ancora un overtime fatale per i Nets: dopo aver perso al triplo supplementare 2 giorni fa contro Oklahoma City ora sono i Bobcats a condannare Morrow e compagni alla sconfitta. Dopo una gara condotta sempre in testa è un brutto quarto periodo che paga Charlotte (31-19) incapace di chiudere la gara ai tiri liberi (2 errori di Wallace a 10 secondi dalla fine che avrebbero potuto dare il +4 della sicurezza). Outlaw impatta il match ma per fortuna dei Bobcats, i Nets, nell’overtime, si sciolgono. Jackson guida i suoi con 25 punti, mentre agli ospiti non bastano i 21 di Outlaw.

    Ennesima sconfitta per Portland che cade a Washington sotto i colpi di Blatche (19 punti) e McGee (13 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate). Non bastano i 18 punti di Roy ad una squadra che ha bisogno di una scossa per non buttare via una stagione che avrebbe dovuto vederla come protagonista.

    Vincono gli Hawks contro i Sixers: a guidare Atlanta sono i 22 punti di un rinato Marvin Williams e la doppia doppia di Horford (15 punti e 13 rimbalzi). Per Philadelphia non bastano i 16 punti e 14 rimbalzi di Brand.

    Anche senza Dwight Howard, ai box per problemi allo stomaco, i Magic espugnano Detroit grazie al career high di Brandon Bass (27 punti). Ai padroni di casa non servono a nulla i 30 punti di un redivivo Prince.

    Tutto più facile del previsto per i Celtics contro i Bulls nel giorno del ritorno al Garden da avversario dell’ex assistente di Doc Rivers Tom Thibodeau (ora coach di Chicago). Kevin Garnett segna la gara con 20 punti e 17 rimbalzi, Rondo strepitoso con 12 punti e 19 assist, Rose prova in tutti i modi a tenere la sua squadra in partita ma i suoi 20 punti non bastano.

    Importante vittoria di Houston a Memphis, guidati dai 28 punti di Martin, dai 23 di Miller e dalla doppia doppia dell’ex Lowry da 28 punti e 12 assist gli uomini di Adelman proseguono nel loro momento positivo. Memphis ha in Gay (29 punti) il top scorer ma a mancare è il contributo di Mayo (solo 3 punti).

    Un grande ultimo quarto (36-15) permette agli Spurs di riacciuffare Minnesota e di vincere l’incontro sul finale di gara. Match più difficile del previsto per i leader della Lega (espulso coach Popovich per doppio tecnico) che viene risolto dalle doppie doppie di Duncan (22 punti e 10 rimbalzi) e di Jefferson (15 punti e 10 rimbalzi), oltre al solito contributo di Parker ed Hill (20 punti a testa) e di Ginobili (16 punti). Minnesota paga a caro prezzo l’inesperienza dei suoi giovani ed ha in Beasley (28 punti) e Love (25 punti e 18 rimbalzi) i migliori giocatori.

    Bene Denver che ottiene la sesta vittoria di fila contro i non irresistibili Clippers. Anthony segna 26 punti per i Nuggets, mentre il top scorer dei Clippers è Gordon con 24. Solita doppia doppia per il rookie Griffin (17 punti e 12 rimbalzi)

    I Pacers perdono a Phoenix traditi dalla pessima serata dei suoi 2 uomini più rappresentativi: 8 punti a testa infatti per la coppia Granger-Hibbert, non bastano i 21 di Collison. Per Phoenix bene Frye (29 punti), Richardson (21) e doppia doppia di Nash (12 punti ed 11 assist).

    Tutto facile per i Lakers che battono i derelitti Kings e tornano in carreggiata dopo 4 KO di fila. A guidare i gialloviola 22 punti di Bryant e 16 a testa per Gasol ed Odom. Kings annientati, si salva Thompson con 19 punti e 10 rimbalzi.

    Il big match tra le formazioni del momento e con la striscia di partite vinte più alto della NBA attualmente (7 consecutive) è vinto da Dallas che abbatte i Jazz nel secondo tempo e porta ad 8 le sue vittorie in serie. Uguali i parziali di terzo e quarto periodo (27-19) e texani che si portano a casa lo scontro diretto. Male, per la prima volta nelle ultime partite, Deron Williams che termina la sua serata con soli 12 punti e  7 assist, non bastano i 21 punti di Millsap. Mavs guidati dai 26 punti del leader Nowitzki.

    Va a Danilo Gallinari il derby italiano contro Marco Belinelli. A New Orleans gli Hornets si arrendono ai 34 punti e 10 rimbalzi di un fenomenale Stoudemire ed i Knicks ottengono la sesta vittoria consecutiva in trasferta, cosa che non capitava dalla stagione del 1994/1995. New York finalmente in gran spolvero dopo 4 stagioni veramente fatte di buio completo. Il confronto tra italiani va a Gallinari (come dicevamo) che con 13 punti in 31 minuti ha la meglio sul collega che mette 9 punti in 37 minuti di gioco. Hornets condannati dall’assenza di West (virus intestinale) ed a cui non bastano i 21 punti di Ariza.

    Risultati NBA del 3 dicembre 2010

    Toronto Raptors-Oklahoma City Thunder 111-99
    Tor Bargnani 26, Barbosa 22, DeRozan 14, Johnson 14
    Okl Harden 20, Westbrook 20, Green 17

    Charlotte Bobcats-New Jersey Nets 91-84 (overtime)
    Cha Jackson 25, Augustin 15, Mohammed 14
    N.J. Outlaw 21, Morrow 19, Farmar 16

    Washington Wizards-Portland Trail Blazers 83-79
    Was Blatche 19, Arenas 15, McGee 19
    Por Roy 18, Aldridge 16, Miller 12

    Atlanta Hawks-Philadelphia 76ers 93-88
    Atl Marvin Williams 22, Horford 15, Jamal Crawford 15
    Phi Brand 16, Louis Williams 12, Turner 11

    Detroit Pistons-Orlando Magic 91-104
    Det Prince 30, Villanueva 15, Stuckey 11
    Orl Bass 27, Carter 25, Lewis 15, Richardson 15

    Boston Celtics-Chicago Bulls 104-92
    Bos Garnett 20, Pierce 18, Allen 14
    Chi Rose 20, Deng 15, Noah 14

    Memphis Grizzlies-Houston Rockets 111-127
    Mem Gay 29, Gasol 20, Conley 19
    Hou Lowry 28, Martin 28, Miller 23

    San Antonio Spurs-Minnesota Timberwolves 107-101
    S.A. Duncan 22, Parker 20, Hill 20
    Min Beasley 28, Love 25, Ridnour 14, Brewer 14

    Denver Nuggets-Los Angeles Clippers 109-104
    Den Anthony 26, Smith 21, Billups 17
    Cli Gordon 24, Griffin 17, Cook 13

    Phoenix Suns-Indiana Pacers 105-97
    Pho Frye 29, Richardson 21, Nash 12, Dudley 12
    Ind Collison 21, Dunleavy 16, McRoberts 16

    Los Angeles Lakers Sacramento Kings 113-80
    Lak Bryant 22, Gasol 16, Odom 16
    Sac Thompson 19, Evans 15, Jeter 11

    Utah Jazz-Dallas Mavericks 81-93
    Uta Millsap 21, Jefferson 18, Williams 12
    Dal Nowitzki 26, Butler 16, Kidd 15

    New Orleans Hornets-New York Knicks 92-100
    N.O. Ariza 21,Paul 17, Smith 12
    N.Y. Stoudemire 34, Felton 17, Chandler 14

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  • NBA: Il video del ritorno di LeBron James a Cleveland

    NBA: Il video del ritorno di LeBron James a Cleveland

    Ecco il video del ritorno di Lebron James sul parquet dei Cleveland Cavaliers.

    Dopo 7 anni assieme, James, la scorsa Estate, ha deciso di trasferirsi, da free agent, ai Miami Heat. Cosa che ai tifosi Cavs non è andata per niente giù.

    Questa è l’accoglienza riservata all’ex idolo, appena mette piede in campo per il prepartita.

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  • Highlights NBA del 2 dicembre 2010 [Video]

    Highlights NBA del 2 dicembre 2010 [Video]

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 2 dicembre 2010.

    Guarda il video degli highlights:

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  • Top 5 NBA del 2 dicembre 2010 [Video]

    Top 5 NBA del 2 dicembre 2010 [Video]

    NBA top 5 del 2 dicembre 2010.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 5 giocate della notte.

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  • NBA: LeBron James spazza via Cleveland

    NBA: LeBron James spazza via Cleveland

    Solo2 le partite disputate nella notte NBA, anche se una era di particolare interesse visto che vedeva il ritorno del “traditore” (come ormai lo chiamano costantemente i suoi ex tifosi Cavs) LeBron James nella sua Cleveland.

    Accolto da una marea di sonori fischi (che hanno accompagnato ogni sua giocata del match) e da epiteti alcune volte poco simpatici e carini ma senza, per fortuna, gesti fuori posto da parte dei suoi vecchi fan, l’ex di turno ha fatto meraviglie sul parquet conducendo i suoi Heat al successo sulla sua ex squadra. Neanche i cartelloni al suo indirizzo lo hanno turbato, il numero 6 degli Heat non curante di tutto ha giocato come al solito (forse meglio del solito) segnando 38 punti con 5 rimbalzi ed 8 assist ed ha condoto al successo Miami per 118-90.
    E’ durato poco meno di 10 minuti il sogno di tutta Cleveland di battere l’odiato ex “Re” quando verso la fine del primo quarto e per tutto il secondo periodo James, con 14 punti in 24 minuti crea una forbice che non verrà più ricucita dai giocatori Cavs: a sprazzi Gibson, Jamison e pochi altri hanno provato a riavvicinare i rivali ma non c’è stato nulla da fare, anche perchè nel terzo quarto James ha segnato poi i punti rimanenti (24) che hanno fatto segnare 38 sul suo personale score, migliore prestazione stagionale da quando è a Miami, proprio contro il suo passato, riposando poi nel quarto periodo con la partita ormai morta. Il pubblico ha continua a punzecchiarlo anche dalla panchina, trattamento molto diverso per l’altro ex di turno, Illgauskas, accolto con applausi scroscianti dopo una carriera intera passata in Ohio.
    Decisivo anche Wade con una tripla doppia sfiorata (22 punti, 9 rimbalzi e 9 assist), mentre Bosh si limita all’ordinaria amministrazione con 15 punti. Bene anche James Jones dalla panchina con 18 punti (solito cecchino dall’arco con 5/79. Per i Cavaliers 21 punti di Gibson, ed 11 a testa per Jamison, Sessions e Williams.

    Sembra essere terminato il momento magico che aveva caratterizzato l’inizio di stagione dei Warriors: ad Oakland infatti i padroni di casa si arrendono ai Suns per 107-101. Partita sempre condotta da Phoenix che però non è mai riuscita a metterla in ghiacciaia permettendo sempre a Golden State di rifarsi sotto. Alla fine però i Suns portano a casa la vittoria grazie ai 25 punti di Richardson (ex di turno) ed ai 24 di Hill. Nash contribuisce con 13 punti e 16 assist, doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi per Frye. Ai Warriors non servono i 38 punti di Ellis (in campo per tutti i 48 minuti del match) ed i 25 di Lee.

    Risultati NBA del 2 dicembre 2010

    Cleveland Cavaliers-Miami Heat 90-118
    Cle Gibson 21, Jamison 11, Williams 11, Sessions 11
    Mia James 38, Wade 22, Jones 18

    Golden State Warriors-Phoenix Suns 101-107
    G.S. Ellis 38, Lee 25, Dorell Wright 10
    Pho Richardson 25, Hill 24, Nash 13

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  • NBA: Stanotte il ritorno del “traditore” LeBron James a Cleveland

    NBA: Stanotte il ritorno del “traditore” LeBron James a Cleveland

    E’, forse, la notte più attesa del campionato NBA, quanto meno della regular season 2010-2011.
    Questa notte, ore 2.00 italiane, il gran ritorno dell’ex, King LeBron James, nella sua Cleveland dopo l’abbandono della squadra nell’ultima Estate quando ha deciso di firmare per i Miami Heat.
    E’, dunque, la prima volta che James tornerà da avversario nella sua terra (visto che è nativo di Akron, 40 miglia da Cleveland).
    Da tenere d’occhio la reazione dei tifosi che ancora non hanno fatto trapelare nulla ma l’atmosfera si preannuncia veramente caldissima.
    Basti ricordare ciò che successe il giorno dell’annuncio (fatto in diretta nazionale) di lasciare Cleveland per giocare a Miami: i tifosi della Quicken Loans Arena sentendosi traditi avevano bruciato le maglie numero 23 dell’ormai ex idolo. 5 mesi di separazione non hanno placato il dolore di Cleveland, che nello sport professionistico non vince un titolo dal 1964 (ci riuscirono i Browns, franchigia NFL) e che sperava tanto con LeBron di interrompere il digiuno.
    C’è anche un po’ di apprensione all’interno della Lega per i possibili problemi di ordine pubblico ed infatti, a questo proposito, gli Heat non hanno rivelato (come invece è consuetudine per ogni trasferta) il loro programma. James e compagni dovrebbero comunque alloggiare in un albergo fuori da Cleveland ed andranno in città solamente per giocare la partita, tornando probabilmente subito a Miami.

    Numerose le dichiarazioni che si sono susseguite nelle ultime ore. Charles Barkley, uno dei più grandi della storia della NBA ed ora commentatore ed opinionista televisivo per la ESPN, ha detto:

    • Non gli vorrei stare vicino. Spero che non capiti nulla, ma non si può mai sapere“.

    Il diretto interessato ha invece commentato così:

    • Sarà un ambiente difficile, ma andrò a Cleveland per vincere una partita di pallacanestro. Conosco bene la passione che questa città ha per lo sport, e sono pronto a qualsiasi accoglienza mi verrà riservata. So che sarà una serata molto emotiva. Ho grandi ricordi di Cleveland, devo molto a questa città, sia nel bene sia nel male. E voglio comunque ringraziare tutti i tifosi che mi hanno dato la possibilità non soltanto di mettere in mostra il mio talento, ma anche di maturare, e di diventare un uomo vero da quel ragazzino che ero“.

    E ci tiene a ribadire a più riprese:

    • E’ soltanto una partita. So che c’è stato costruito attorno un grandissimo vespaio. Ma è soltanto una partita

    Ed anche il suo compagno agli Heat Dwyane Wade sente il caldissimo clima partita:

    • Ci troveremo davanti a qualcosa che non abbiamo mai visto prima e se potessi, guarderei la partita da spettatore, come un tifoso, davanti alla televisione. Ma non potrò farlo, perché dovrò giocare. Ma credo che sarà una partita molto divertente da vedere. Ho un consiglio da dare a LeBron: ed è quello di non scendere in campo con l’idea di segnare 100 punti. Deve soltanto giocare a basket nel modo in cui sa. Sa che vorrà fare una grande partita, ma a volte è rischioso cercare di forzare le cose. Dovrà soltanto giocare a basket come LeBron James.”

    E la terza stella di Miami, Chris Bosh, è dello stesso avviso:

    • “Penso che vedremo qualcosa mai accaduto prima ma siamo preparati e dobbiamo pensare solo a giocare a basket.”

    Ha parlato anche l’ex compagno (e fido scudiero di James ai Cavaliers) Mo Wiiliams:

    • Questa partita non è solo per noi. Ci saranno ventimila fan e milioni di tifosi davanti alla televisione che faranno il tifo per noi, anche chi non è fan dei Cavaliers. E’ certamente più di una partita: c’è un’atmosfera da playoff e il mondo intero ci guarda“.

    A rischio anche il solito rituale di James (che prima di ogni partita lancia il talco in aria dopo essersi sfregato le mani) ed in questo caso è proprio il compagno Wade ad andargli in soccorso, spiegando che casomai ce ne fosse bisogno potrebbe anche sostituirlo nella “cerimonia”.

    Insomma un appuntamento da non perdere, con la polizia che lascia trapelare che le misure di sicurezza adottate sono da visita presidenziale, con le forze dell’ordine che renderanno inavvicinabile panchina degli Heat e tunnel che porta in campo. Dopo 7 anni anni in maglia Cavs, condite da 349 vittorie (2 titoli di M.V.P. stagionale a livello personale) ed un titolo di vincitori della Eastern Conference (con finale NBA persa contro i San Antonio Spurs) il ritorno di James nella sua città sarà bollente. Da “Prescelto” a “Regina James” il passo è stato breve per i tifosi Cavaliers, e questo è uno degli epitati più delicati per definire il grande ex, gli altri, molto più pittoreschi ed offensivi, è meglio non citarli, tanto basterà vedere questa notte la partita per rendersi conto di cosa veramente si tratta.

    A gettare benzina sul fuoco poi la nuova iniziativa della dirigenza Cavs che ha fatto causa agli Heat.
    Gilbert, proprietario della squadra (che non ha digerito la scelta del suo ex gioiello), ha dato mandato ad un quotato studio di avvocati del Midwest di indagare se i Miami Heat hanno violato le ferree regole NBA che disciplinano le trattative tra un free agent ed un club che desidera metterlo sotto contratto. La scorsa Estate infatti LeBron aveva esaurito il suo accordo con i Cavs, che nel 2003 l’avevano ingaggiato come prima scelta assoluta rendendolo oltre che campione annunciato anche eroe di casa essendo nativo di Akron.
    In base alle norme vigenti in NBA, James a luglio ha dovuto valutare anche la proposta dei “Cavalieri”, però, come molti dicono, in cuor suo aveva già deciso di andarsene (la leggenda metropolitana è che ai Giochi di Pechino 2008 programmò con gli amici Wade e Bosh di ritrovarsi entro 2 anni a giocare assieme a Miami).
    Gilbert, forse sapendo di questa cosa, in buona sostanza, ha chiesto a questo pool di legali, ai quali ha già versato centinaia di migliaia di dollari come acconto sulle competenze, di verificare se gli Heat si sono intromessi nelle trattative prima che fosse loro possibile contattare il giocatore. Il suo obiettivo sarebbe quello di presentarsi dal commissioner David Stern con la violazione. Infatti se questa verrà provata, pioverebbero inevitabili e pesanti sanzioni su franchigia (Heat) e giocatore (James). I Cavaliers tuttavia si sono rifiutati di commentare questo nuovo atto della guerra contro l’ex eroe. LeBron invece si è dichiarato del tutto tranquillo e sicuro che la questione si risolverà in una bolla di sapore. Vedremo come andrà a finire questo ennesimo capitolo della guerra Cleveland-James.
    Intanto stanotte la parola passa al campo ed al basket giocato.