Tag: NBA

  • All Star Game NBA 2011: Skills Challenge

    All Star Game NBA 2011: Skills Challenge

    Lo Skills Challenge è una prova di abilità che solitamente mette in mostra le capacità dei playmaker.

    Quest’anno sarà il voto del pubblico a determinare 4 dei 5 partecipanti: in una lista di 8 dei migliori play della Lega accederanno all’evento in 4 che andranno a sfidare poi Chris Paul, atleta invece designato direttamente dalla NBA.

    I risultati della votazione non sono ancora stati resi noti. I giocatori da votare erano questi 8:

    Stephen Curry dei Golden State Warriors, Tony Parker dei San Antonio Spurs, Baron Davis dei Los Angeles Clippers, Derrick Rose dei Chicago Bulls (Campione 2009), Tyreke Evans dei Sacramento Kings, John Wall dei Washington Wizards, Derek Fisher dei Los Angeles Lakers e Russell Westbrook degli Oklahoma City Thunder.

    Le prove di abilità dello Skills Challenge comprendono la corsa ad ostacoli, dribbling tra i birilli, passaggi nel cerchio e tiro da postazione predefinita. Si qualifica chi ottiene il minor tempo possibile.

    Lo scorso anno trionfò Steve Nash che quest’anno sarà assente ma potrebbe esserci Derrick Rose (campione 2009, come già detto, ma sotto votazione popolare per la partecipazione).

    Questo l’albo d’oro della competizione:

    2010 – Steve Nash, Phoenix
    2009 – Derrick Rose, Chicago
    2008 – Deron Williams, Utah
    2007 – Dwyane Wade, Miami
    2006 – Dwyane Wade, Miami
    2005 – Steve Nash, Phoenix
    2004 – Baron Davis, New Orleans (ora ai Clippers)
    2003 – Jason Kidd, New Jersey (ora a Dallas)

  • All Star Game NBA 2011: Haier Shooting Stars

    All Star Game NBA 2011: Haier Shooting Stars

    L’Haier Shooting Stars sarà l’evento di apertura della giornata di sabato 19 febbraio (ore 2 di notte italiane) dell’All Star week end NBA.

    In cosa consiste? la risposta è molto semplice: concorrono 4 squadre, formate da 3 giocatori ciascuna. Ogni squadra ha un giocatore attuale della NBA, una giocatrice attuale della WNBA (la lega femminile) ed una “Vecchia Gloria” (chiamata “Legend” nella lista di presentazione). Vince chi completa le prove (6 in totale) facendo meno errori e nel minor tempo possibile. Lo scorso anno la sfida andò al Team Texas che quest’anno ci riprova con gli stessi componenti.

    Queste sono le 4 squadre partecipanti:

    Team Atlanta: Al Horford (Hawks), Coco Miller (WNBA’s Atlanta Dream), Steve Smith (Legend)
    Team Chicago: Taj Gibson (Bulls), Cathrine Kraayveld (WNBA’s Chicago Sky), Steve Kerr (Legend)
    Team Los Angeles: Pau Gasol (Lakers), Tina Thompson (WNBA’s L.A. Sparks), Rick Fox (Legend)
    Team Texas: Dirk Nowitzki (Mavericks), Roneeka Hodges (WNBA’s S.A. Silver Stars), Kenny Smith (Legend)

  • All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    All Star Game NBA 2011: Rookie vs Sophomore

    E’ il primo evento dell’All Star week end (venerdì 18 febbraio ore 3 italiana).
    In pratica è la partita tra i migliori giovani talenti NBA, quelli al primo anno (i cosiddetti Rookie), contro quelli che invece sono al secondo anno in NBA (i Sophomore).

    Ci sarà una particolarità in questa edizione, una cosa che non capita tutti gli anni: Blake Griffin parteciperà sia a questa gara (farà parte del team dei rookie) che a quella ben più importante e spettacolare di domenica tra Team West e Team East, ovvero la partita delle “Stelle” vista la stagione straordinaria della prima scelta del 2009. Griffin farà parte della squadra dei giocatori al primo anno dato che la scorsa stagione un brutto infortunio al ginocchio lo tenne ai box per tutto l’anno e non avendo disputato un solo incontro nella precedente stagione è ancora considerato un esordiente.

    Dal 2000, anno in cui è stata ideata la partita, il bilancio è di 3 vittorie per i Rookie e di 8 vittorie per i Sophomore. Lo scorso anno si imposero i Rookie per 140-128, M.V.P. fu Tyreke Evans poi premiato come miglior esordiente dell’anno a fine stagione. In questa edizione Evans giocherà ovviamente con la squadra del secondo anno. Il record di punti appartiene a Kevin Durant che nel 2009 segnò ben 46 punti trascinando i Sophomore al successo.

    Questo in dettaglio l’elenco dei convocati:

    ROOKIE TEAM ROSTER
    Eric Bledsoe, L.A. Clippers, G
    DeMarcus Cousins, Sacramento, C
    Derrick Favors, New Jersey, F
    Landry Fields, New York, G
    Blake Griffin, L.A. Clippers, F
    Wesley Johnson, Minnesota, G
    Greg Monroe, Detroit, C
    Gary Neal, San Antonio, G
    John Wall, Washington, G

    Coaches:
    Mike Budenholzer — San Antonio Spurs
    Amar’e Stoudemire — New York Knicks
    Kevin McHale — NBA TV/ TNT analyst

    SOPHOMORE TEAM ROSTER

    DeJuan Blair, San Antonio, C
    DeMar DeRozan, Toronto, G
    Stephen Curry, Golden State, G
    Tyreke Evans, Sacramento, G
    Taj Gibson, Chicago, F
    Jrue Holiday, Philadelphia, G
    Serge Ibaka, Oklahoma City, F-C
    Brandon Jennings, Milwaukee, G
    Wesley Matthews, Portland, G

    Coaches:
    Lawrence Frank — Boston Celtics
    Carmelo Anthony — Denver Nuggets
    Steve Kerr — TNT NBA basketball analyst

  • All Star Game NBA 2011: Il programma del week end di Los Angeles

    All Star Game NBA 2011: Il programma del week end di Los Angeles

    Nel fine settimana è previsto l’All Star Game NBA 2011 che quest’anno si terrà a Los Angeles nei giorni di venerdì 18 febbraio, sabato 19 e domenica 20.

    Questo il programma degli eventi che caratterizzeranno il tanto atteso fine settimana delle “Stelle”:

    Si comincia, come già detto, venerdì 18 febbraio con la partita tra rookie (giocatori al primo anno di NBA, le cosiddette matricole) ed i sophomore (i giocatori che invece sono al secondo anno nella Lega). Il match è previsto per le 3 di notte (ora italiana).

    Sabato 19 invece spazio alle varie specialità con i migliori esponenti nelle specifiche discipline: i 4 eventi prenderanno il via dalle 2 di notte (ora italiana), il primo sarà l’Haier Shooting Stars, poi ci sarà lo Skill Challenge, il 3-Point Contest e per finire il tanto atteso Slam Dunk Contest.

    Domenica 20, per chiudere in bellezza, l’evento catalizzatore dell’All Star Week End, ovvero la partita delle “Stelle” tra le formazioni della Western Conference e della Eastern Conference (inizio previsto per le 2 di notte, ovviamente sempre ora italiana).

    I convocati nelle varie discipline:

    ROOKIE vs SOPHOMORE

    HAIER SHOOTING STARS

    SKILLS CHALLENGE

    3-POINT CONTEST

    SLAM DUNK CONTEST

    WESTERN CONFERENCE vs EASTERN CONFERENCE

  • NBA: Thunder a valanga, Phoenix batte Utah, OK Miami e Bulls

    NBA: Thunder a valanga, Phoenix batte Utah, OK Miami e Bulls

    6 le partite disputate nella note NBA.

    Miami batte Indiana (dopo il cambio di panchina ai Pacers gli Heat sono stati l’unica squadra in grado di batterli, questa è la seconda volta che ci riescono) trascinata dai 41 punti (e 12 rimbalzi) di Wade. Bene anche James (27 punti) e Bosh (22), solo le briciole per il resto del team (sui 110 punti di Miami gli altri 7 giocatori che hanno messo piede in campo segnano solo 20 punti).

    Dopo la grande vittoria di ieri contro i Lakers i Bobcats si squagliano a Chicago e vengono battuti dai Bulls di un grande Luol Deng da 24 punti. Bene anche Rose con 18 punti e 13 assist, mentre agli ospiti non servono le buone prestazioni di Henderson (22 punti) , Jackson (20) e Diaw (18).

    Un efficace Zach Randolph da 21 punti, 10 rimbalzi e 7 assist guida i suoi Grizzlies al successo sui Sixers e consolida le ambizioni playoff di Memphis. Young con 23 punti prova ad evitare il KO per la sua squadra ma non sono sufficienti per sbancare il parquet avversario.

    I Thunder approfittano dell’impegno casalingo e dell’assenza di Tyreke Evans per sfornare una prestazione a grandi livelli: 7 uomini in doppia cifra con Cook a quota 20 (5/7 da 3), Durant 17 (solo 27 minuti sul parquet) Westbrook 10 (ed 11 assist), Ibaka 15 (e 9 rimbalzi), Krstic e Green 16 a testa ed Harden 12. Per gli ospiti buona la prova di Cousins con 21 punti e 13 rimbalzi ma ovviamente non può bastare.

    Importante scontro diretto vinto dai Suns nei confronti dei Jazz (ora distanti solo una sconfitta in meno rispetto alla squadra dell’Arizona): Frye inarrestabile con 31 punti ed 11 rimbalzi (6/10 da 3), Nash segna 20 punti e serve 14 assist. Inutili i 32 punti e 10 rimbalzi di Jefferson, Williams perde nettamente il confronto con Nash chiudendo con 11 punti (solo 2/11 dal campo), 11 assist ma ben 6 palle perse.

    Ancora una sconfitta per gli Hornets di Belinelli (15 punti in 22 minuti) che cadono sul campo dei Warriors e scivolano nella lotta playoff ad Ovest, cosa che fino a qualche settimana fa sembrava impensabile. Ellis top scorer con 21 punti, mentre agli ospiti non basta (oltre al “Beli”) un buon West da 15 punti ed un Paul in doppia doppia con 11 punti e 10 assist.

    Risultati NBA del 15 febbraio 2011

    Indiana Pacers-Miami Heat 103-110
    Ind
    Hibbert 18, Hansbrough 16, George 14, Granger 14
    Mia Wade 41, James 27, Bosh 22

    Chicago Bulls-Charlotte Bobcats 106-94
    Chi
    Deng 24, Rose 18, Boozer 16
    Cha Henderson 22, Jackson 20, Diaw 18

    Memphis Grizzlies-Philadelphia 76ers 102-91
    Mem
    Conley 22, Randolph 21, Young 12
    Phi Young 23, Williams 18, Brand 13

    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 126-96
    Okl
    Cook 20, Durant 17, Krstic 16, Green 16
    Sac Cousins 21, Casspi 14, Jeter 13

    Phoenix Suns-Utah Jazz 102-101
    Pho
    Frye 31, Nash 20, Pietrus 11, Gortat 11
    Uta Jefferson 32, Miles 19, Millsap 13

    Golden State Warriors-New Orleans Hornets 102-89
    G.S.
    Ellis 21, Dorell Wright 16, Lee 16
    N.O. West 15, Belinelli 15, Green 12

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  • NBA: Lakers umiliati a Charlotte, bene Spurs e Rockets

    NBA: Lakers umiliati a Charlotte, bene Spurs e Rockets

    6 le partite giocate nella notte NBA.

    Dopo la sconfitta di ieri ad Orlando, altro disastro dei Lakers in quel di Charlotte. I gialloviola ricevono una sonora lezione dai Bobcats, alla fine il -20 non rende neanche giustizia ai padroni di casa, autori di una gara super sotto ogni aspetto ed anche a +28 nel corso dell’ultimo periodo. I 20 punti finali di scarto rappresentano la più ampia sconfitta dei campioni in carica quest’anno. Bryant mette 20 punti (ma tirando 20 volte dal campo), Gasol 17 (e 10 rimbalzi), poi il vuoto, mentre per i ragazzi di Michael Jordan brillano Wallace con 20 punti ed 11 rimbalzi, Henderson (18 punti) e la coppia Mohammed-Diaw autori di 16 punti a testa.

    Continua invece il ritmo infernale dei San Antonio Spurs che battono i Nets ed ipotecano (a meno di clamorosi suicidi dopo l’All Star Game) il primo posto assoluto nella Lega. A trascinare gli ospiti sono Ginobili (22 punti) e Duncan (15 ed 11 rimbalzi). Ai padroni di casa non servono gli 11 punti a testa di Outlaw e Lopez. Per i neroargento si tratta del sesto successo su 8 partite nel tour esterno, ora manca solo l’ultimo match prima di tornare a giocare in casa.

    Atlanta si conferma squadra da trasferta sbancando il parquet dei Pistons. Dopo l’iniziale +15 Detroit scompare dal campo lasciando strada ad un fenomenale Josh Smith da 27 punti, 14 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi. La buona prova di McGrady (14 punti) non basta per raddrizzare l’esito dell’incontro.

    E’ uno strepitoso Carlos Delfino con 26 punti (7/10 da 3), 9 rimbalzi e 3 recuperi a trascinare i Bucks alla vittoria sui Clippers letteralmente squagliatisi in questo breve viaggio nella Eastern Conference. Oltre all’argentino da segnalare i 20 punti di Jennings ed i 16 con 12 assist di Salmons. Griffin piazza la solita doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi, Davis firma 22 punti ma l’assenza di Gordon sta pesando oltremodo per una squadra che sta ricadendo nelle posizioni basse della Western Conference.

    Quinta vittoria di fila per Portland che approfittando del brutto periodo delle avversarie ora può ambire a qualcosa di più dell’ottavo posto ad Ovest in vista dei playoff (quasi raggiunte Denver, Utah e New Orleans in classifica). Aldridge con 21 punti vince la sfida diretta contro Love (12 punti). Bene anche Matthews (23).

    Houston batte Denver grazie alla panchina con 3 giocatori tra i migliori marcatori (55 punti complessivi per il trio Lee-Brooks-Budinger, rispettivamente 22, 18 e 15). I Rockets distruggono i Nuggets nella seconda metà di gara: dopo aver toccato anche il -15 con il tiro di Anthony per il 34-19 Nuggets alla prima azione del secondo quarto, Houston esplode letteralmente nei 2 quarti centrali: 69-36 il parziale di secondo e terzo periodo, nell’ultimo quarto il vantaggio dei texani arriva addirittura anche a 31 punti (113-82 con il canestro di Jordan Hill a
    5 minuti dalla fine). Poca roba per Antony, tenuto a 16 punti, brilla Afflalo (17 punti) ma da solo non può bastare.

    Risultati NBA del 14 febbraio 2011

    Charlotte Bobcats-Los Angeles Lakers 109-89
    Cha
    Wallace 20, Henderson 18, Mohammed 16, Diaw 16
    Lak Bryant 20, Gasol 17, Artest 10

    New Jersey Nets-San Antonio Spurs 85-102
    N.J.
    Outlaw 11, Lopez 11, Farmar 10, Harris 10
    S.A. Ginobili 22, Duncan 15, Parker 13, Hill 13

    Detroit Pistons-Atlanta Hawks 79-94
    Det
    McGrady 14, Villanueva 13, Stuckey 12
    Atl Smith 27, Bibby 17, Williams 15

    Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers 102-78
    Mil
    Delfino 26, Jennings 20, Salmons 16
    Cli Davis 22, Griffin 19, Foye 16

    Minnesota Timberwolves-Portland Trail Blazers 81-95
    Min
    Webster 17, Ridnour 16, Milicic 15
    Por Matthews 23, Aldridge 21, Fernandez 18

    Hoston Rockets-Denver Nuggets 121-102
    Hou
    Lee 22, Brooks 18, Battier 17
    Den Afflalo 17, Anthony 16, Billups 15

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  • NBA: Miami si inchina a Boston, i Magic schiantano i Lakers

    NBA: Miami si inchina a Boston, i Magic schiantano i Lakers

    8 le gare disputate nella notte NBA.

    Terza sconfitta in 3 gare giocate in stagione per gli Heat contro i Celtics. Tripla doppia per Rondo da 11 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, Garnett (19 punti) e Davis (16) sopperiscono alla brutta serata di capitan Paul Pierce (1 punto, 0/10 dal campo). A Miami non bastano i 24 punti e 10 rimbalzi di Bosh, i 22 di James ed i 16 di Wade (anche se con 17 tiri presi).

    Un immenso Dwight Howard (31 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate) trascina i Magic alla vittoria sui Lakers. Tra i gialloviola bene Bynum (17 punti), benino Bryant (anche per lui 17), male Gasol (11 punti con 12 tiri dal campo ed apparso sempre in perenne difficoltà contro Howard). Prima sconfitta del tour esterno dei campioni in carica, prossima sfida ora a Charlotte.

    Prima vittoria esterna (finalmente!) dopo 25 tentativi andati a vuoto, per i Wizards che sbancano Cleveland. A fare la voce grossa il duo Young (31 punti) Wall (doppia doppia da 19 punti e 14 assist). Ai padroni di casa servono a poco i 21 punti di Jamison e i 16 punti e 13 rimbalzi di Hickson.

    Importante successo dei Blazers a Detroit guidati dai 36 punti di Aldridge e dai 26 di Matthews. I Pistons subiscono la 14esima sconfitta casalinga della stagione nonostante una panchina da 57 punti (Gordon ne mette 18).

    Andrea Bargnani mette a referto 27 punti ed i Raptors battono i Clippers di Griffin (21 punti e 15 rimbalzi). Per i canadesi bene anche DeRozan (17 punti), Calderon (10 punti ed 11 assist) ed il rookie Ed Davis (13 punti e 14 rimbalzi). Disastroso il tour esterno dei Clippers, che hanno perso sia con Cleveland che con Toronto, le 2 squadre peggiori della Eastern Conference.

    I Memphis Grizzlies timbrano la 30esima vittoria in stagione e restano ampiamente in gioco per una posto nei playoff. La vittoria sui Nuggets porta la firma di Rudy Gay (23 punti) e di Arthur che dalla panchina porta 24 punti con 8/11 dal campo. Per Denver il solito Anthony (28 punti) ed una difesa che concede il 55% agli avversari.

    Brutto KO interno per i Phoenix Suns che cedono ai Kings di Evans (21 punti) che dominano sotto canestro (51 rimbalzi, di cui 18 offensivi, pur senza il centro titolare Cousins, contro i soli 36 di Phoenix) e colgono il sesto successo esterno della stagione. Buona gara anche per il duo Landry-Greene che porta 39 punti dalla panchina in combinata. A nulla serve per i Suns la prestazione di Nash (22 punti e ben 18 assist) e di Gortat (20 punti e 12 rimbalzi).

    Cadono anche i Thunder contro i Warriors: Il trio Curry (23 punti e 13 assist) Ellis (33 punti) e Lee (23 punti e 19 rimbalzi) ha la meglio sul duo Durant (29 punti) Westbrook 21. Per Oklahoma City sconfitta evitabile, ora si allontanano sempre di più Mavericks e Lakers nella corsa al secondo posto della Western Conference.

    Risultati NBA del 13 febbraio 2011

    Boston Celtics-Miami Heat 85-82
    Bos
    Garnett 19, Davis 16, Allen 15
    Mia Bosh 24, James 22, Wade 16

    Orlando Magic-Los Angeles Lakers 89-75
    Orl
    Howard 31, Richardson 12, Anderson 9, Turkoglu 9
    Lak Bynum 17, Bryant 17, Odom 15

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-115
    Cle
    Jamison 21, Hickson 16, Sessions 14
    Was Young 31, Wall 19, Blatche 17, Hinrich 17

    Detroit Pistons-Portland Trail Blazers 100-105
    Det
    Gordon 18, McGrady 16, Bynum 15
    Por Aldridge 36, Matthews 26, Miller 15

    Toronto Raptors-Los Angeles Clippers 98-93
    Tor
    Bargnani 27, DeRozan 17, Ed Davis 13
    Cli Griffin 21, Baron Davis 20, Cook 17

    Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 116-108
    Mem
    Arthur 24, Gay 23, Conley 17, Allen 17
    Den Anthony 28, Smith 14, Lawson 14, Nenè 14

    Phoenix Suns-Sacramento Kings 108-113
    Pho
    Nash 22, Gortat 2o, Frye 15
    Sac Evans 21, Landry 20, Greene 19

    Golden State Warriors-Oklahoma City Thunder 100-94
    G.S.
    Ellis 33, Curry 23, Lee 23
    Okl Durant 29, Westbrook 21, Green 12

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  • NBA: Gallinari e Belinelli in ombra, i Thunder beffano Sacramento

    NBA: Gallinari e Belinelli in ombra, i Thunder beffano Sacramento

    8 le partite disputate nella notte NBA.

    Charlotte espugna Atlanta dopo una rimonta pazzesca: i Bobcats sono sotto 51-29 a poco più di 2 minuti dalla fine del primo tempo ma riescono con tenacia a riportarsi in partita e mettono la testa avanti (80-79) a 5 minuti dalla fine del match. La gara da quel momento in poi viene giocata punto a punto con Joe Johnson che sbaglia il tiro della possibile vittoria a 5 secondi dalla fine. L’ultimo possesso Charlotte è gestito da Stephen Jackson che a tempo scaduto rilascia un tiro imprendibile che si deposita nel canestro degli Hawks e regala il successo agli ospiti. Sono 32 i punti per la guardia dei ‘Cats, bene Livingston (dalla panchina 22 punti) e Wallace (16 punti, 13 rimbalzi e 7 assist). Ad Atlanta non bastano i 18 punti e 6 rimbalzi di Josh Smith ed i 16 punti e 10 rimbalzi di Horford.

    Gallinari non brilla contro i Nets (solo 7 punti, giornata no testimoniata dalla super stoppata che Favors gli rifila nel primo quarto) ma i Knicks, pur privi di Stoudemire battono New Jersey. E’ Chandler a trascinare la sua squadra con 21 punti, ben assistito da Douglas (19). Ai padroni di casa non basta la coppia Harris-Lopez (rispettivamente 22 e 19 punti).

    Si rialza subito San Antonio dopo la brutta sconfitta di ieri a Philadelphia: gli Spurs vincono a Washington grazie alle seconde linee, Hill segna 18 punti, Neal 16. Per gli Spurs arriva la 45esima vittoria stagionale che li consacra ancora una volta miglior squadra della Lega.

    Buon momento di forma per i Sixers, ormai in dirittura d’arrivo a quota 50%. Philadelphia porta ben 7 uomini in doppia cifra (Young 18, Meeks 16, Iguodala 15, Williams 13, Brand e Hawes 12, Holiday 10) e per poco non arriva anche l’ottavo visto che il rookie Turner (finalmente tonico dopo un brutto periodo) segna 9 punti con 8 rimbalzi e 4 assist. Timberwolves che vedono il solito Love come miglior giocatore a quota 16 punti e 13 rimbalzi.

    Chicago si conferma terza forza della Eastern Conference e va a vincere a New Orleans guidata da un Rose da 23 punti. Per gli Hornets male Belinelli (solo 2 punti dalla panchina) mentre non bastano i 24 di Thornton. Da segnalare che con il recupero di Noah (previsto dopo l’All Star Game della prossima settimana) i Bulls saranno da tenere d’occhio.

    Ancora un derby texano perso per i Rockets che si arrendono al cospetto dei Mavericks. Dallas domina la partita anche oltre 20 punti di vantaggio nel terzo quarto) ma nell’ultimo periodo si assiste alla furiosa rimonta dei padroni di casa che arrivano fino al -5 (95-90 a 3 minuti dalla fine) ma vengono poi respinti nuovamente indietro dai Mavs nel minuto finale. Il redivivio Stojakovic e Nowitzki (22 punti a testa) sono i top scorer di Dallas mentre a Houston servono poco i 26 punti di Lowry.

    Ancora una vittoria per Indiana che espugna il parquet dei Bucks grazie ad uno straordinario quarto periodo di Granger che infila 14 dei suoi 30 punti totali. Bene Collison (22 punti), Hibbert (13) e primi lampi di classe dalla panchina per il rookie Paul George (11 punti). Milwaukee ha in Delfino, con 21 punti, il miglior giocatore ma viene tradita in blocco da tutto lo starting five poco produttivo.

    I Thunder sbancano Sacramento grazie ai 35 punti di Durant ed ai 22 di Westbrook. Evans mette 30 punti con 9 rimbalzi e 4 assist per i padroni di casa ma dopo i 2 errori di Durant dalla lunetta (risultato fermo sul 99-97) sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso prendendo il ferro.

    Risultati NBA del 12 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 86-88
    Atl
    Smith 28, Horford 16, Bibby 11, Johnson 11
    Cha Jackson 32, Livingston 22, Wallace 16

    New Jersey Nets-New York Knicks 95-105
    N.J.
    Harris 22, Lopez 19, Vujacic 15
    N.Y. Chandler 21, Douglas 19, Fields 14

    Washington Wizards-San Antonio Spurs 94-118
    Was
    Blatche 16, Martin 16, McGee 14
    S.A. Parker 18, Hill 18, Neal 16

    Minnesota Timberwolves-Philadelphia 76ers 87-107
    Min
    Love 16, Brewer 15, Ridnour 13
    Phi Young 18, Meeks 16, Iguodala 15

    New Orleans Hornets-Chicago Bulls 88-97
    N.O.
    Thornton 24, West 17, Paul 15
    Chi Rose 23, Boozer 17, Deng 14

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 102-106
    Hou
    Lowry 26, Martin 17, Battier 14
    Dal Stojakovic 22, Nowitzki 22, Marion 14

    Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 97-103
    Mil
    Delfino 21, Dooling 13, Boykins 11
    Ind Granger 30, Collison 22, Hibbert 13

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 97-99
    Sac
    Evans 30, Casspi 14, Cousins 14
    Okl Durant 35, Westbrook 22, Harden 11

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  • NBA: Gallinari cede ai Lakers, termina il record dei Cavaliers

    NBA: Gallinari cede ai Lakers, termina il record dei Cavaliers

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    I New York Knicks di Gallinari cadono in casa al cospetto dei Lakers per 113-96. L’italiano segna 14 punti che non sono sufficienti a tenere in partita i suoi compagni.
    Termina la striscia perdente da record dei Cavaliers che battono l’altra metà di Los Angeles, i Clippers, ai supplementari e riescono a portare a casa il primo successo dopo quello ottenuto nel lontano 18 dicembre 2010 contro i Knicks.
    29 punti di Andrea Bargnani invece non bastano ai Raptors, battuti dai Blazers per 102-96.
    Vince invece l’ultimo italiano, Marco Belinelli (solo 3 punti però in 15 minuti di gioco): gli Hornets battono a domicilio gli altalenanti magic per 99-93.
    Indiana porta a casa il sesto successo nelle ultime 7 gare battendo Minnesota per 115-106, i Nets sbancano Charlotte (94-89), brutta sconfitta dei San Antonio Spurs a Philadelphia (77-71), Miami vince a Detroit, Memphis si impone sui Milwaukee Bucks, mentre la prima partita dei Jazz senza Jerry Sloan in panchina è molto amara: i Suns vincono a Salt Lake City per 95-83.

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  • NBA: Cade il mito Jerry Sloan, il coach lascia i Jazz dopo 23 anni!

    NBA: Cade il mito Jerry Sloan, il coach lascia i Jazz dopo 23 anni!

    Notizia clamorosa in NBA, ma che in generale investe tutto il mondo sportivo americano: Jerry Sloan, capo allenatore degli Utah Jazz, lascia l’incarico dopo 23 anni di onorata carriera sulla panchina della franchigia di Salt Lake City. Alla base della decisione potrebbero esserci i problemi sorti nell’ultimo periodo con Deron Williams, stella della squadra, con cui Sloan ha avuto un brutto battibecco nell’ultima partita giocata e persa in casa contro i Bulls di Boozer, grande ex del match, uno dei tanti motivi che hanno spinto Williams a criticare apertamente il coach (oltre alle varie cessioni di Matthews ai Blazers, di Korver sempre ai Bulls, di Brewer che passato a Memphis ora si trova anch’egli a Chicago!). Ed ora anche le ombre sul futuro della squadra appaiono più minacciose visto che anche il playmaker potrebbe dire addio alla città, sotto forte pressione di un altro team (New York?).

    Termina così una delle storie sportive più belle degli ultimi 2 decenni, Sloan era alla guida dei Jazz dal lontano 1988, molta sorpresa alla notizia dell’ex coach, visto che soli 2 giorni fa aveva fatto valere l’opzione sul suo contratto per allenare la sua squadra anche nella prossima stagione (2011/2012).

    Tanta commozione nella conferenza stampa indetta da Sloan, queste le sue parole:

    • Sono stato fortunato a lavorare con persone magnifiche. Tutto lo staff tecnico, tutte le persone che ho incontrato in questi anni mi hanno dato una grande mano a crescere come uomo e come professionista. E poi ringrazio i tifosi, e ovviamente la società che non sono secondi a nessuno. Abbiamo perso 56 partite in una stagione (quella del 2004/2005), e nonostante questo l’affetto dei nostri sostenitori non mancava mai. I giocatori che ho avuto il piacere di allenare, e parlo di tutti i ragazzi indistintamente che sono passati di qui, sono persone splendide e mi rendo conto di avere avuto una grande fortuna nel poter contare su uomini come loro. In questa società coach e giocatori si completano alla perfezione”.

    Poi aggiunge:

    • Non ho più la forza per trasmettere indicazioni alla squadra, il mio tempo qui è finito ed è giunto il momento di andare. Non mi stancherò mai di ringraziare la famiglia Miller per tutto quello che ha fatto per me nel corso della mia carriera. Allenare un’altra squadra? Assolutamente no, ora mi godrò la pensione…”.

    Sloan lascia con un record di 1221 vinte e 803 perse (terzo assoluto tra gli allenatori della storia NBA, dietro ai soli Don Nelson con 1335 vittorie e Lenny Wilkens con 1332), sulla panchina dei Jazz il suo record è di 1146-758. Memorabili gli anni 90 con le 2 finali giocate e perse (purtroppo per lui) contro i Chiacago Bulls di Michael Jordan nel 1997 e nel 1998. I protagonisti principali di quella squadra erano John Stockton (tuttora miglior assistman NBA di tutti i tempi) e Karl Malone (secondo miglior realizzatore NBA di tutti i tempi dietro al solo Kareem Abdul Jaabar).
    Sloan guidò quella squadra ai playoff ininterrottamente dal 1988 al 2003! Resta fuori da ogni logica come un allenatore del genere non abbia mai vinto il premio di miglior allenatore dell’anno!