Tag: NBA

  • NBA: Mercato impazzito sul finale. Ecco gli ultimi colpi!

    NBA: Mercato impazzito sul finale. Ecco gli ultimi colpi!

    Ultimi minuti del mercato NBA veramente entusiasmanti con colpi a ripetizione tanto che uno di questi ancora si troverebbe sub-judice dato che sembra sia arrivato dopo la chiusura del termine ultimo per finalizzare le trattative.

    Ma andiamo per ordine: lo scambio più importante sembra essere quello che coinvolge Oklahoma City e Boston. Ai Celtics arrivano il talento Jeff Green e Nenad Krstic in cambio di Perkins, centro roccioso che mancava ai Thunder e Nate Robinson (tra l’altro nativo di Seattle, chissà come l’avrà presa, visto che tra le 2 città non corre buon sangue da quando la proprietà di Oklahoma City decise di spostare i Sonics, e farli diventare Thunder, nella loro città). A Boston anche una prima scelta 2012 ma con protezione (se sarà nelle prime 10 non avrà effetto).

    Per completare il reparto lunghi nell’Oklahoma arriva Nazr Mohammed dai Bobcats mentre a Charlotte volano White e Peterson.

    I Celtics dal canto loro spediscono Erden ed Harangody ai cavs per una seconda scelta al Draft del 2013.

    Attivi anche i Rockets che accumulano scelte al Draft in proiezione futura: Battier ceduto ai Grizzlies (un ritorno per lui) in cambio del lunghissimo centro africano Thabeet (che magari sotto lo sguardo di Olajuwon potrà dimostrare di valere la seconda scelta assoluta al Draft del 2008) ed aggiungono anche una prima scelta futura. In più Houston spedisce Brooks ai Suns per Dragic ed un’altra prima scelta.

    Altra trade di rilievo è quella tra Charlotte e Portland: Gerald Wallace finisce in Oregon mentre ai Bobcats arrivano Przbylla, Cunningham e 2 future seconde scelte dei Blazers. Questa forse la migliore mossa della giornata con Portland che ora diventa brutto cliente per tutti!

    Sotto inchiesta (e daremo gli sviluppi sulla questione) lo scambio tra Indiana e Memphis che avrebbe visto Mayo passare ai Pacers e McRoberts finire ai Grizzlies. In più a Memphis sarebbe arrivata anche una prima scelta.

    Da segnalare inoltre che Troy Murphy, appena arrivato a Golden State dai Nets, potrebbe chiedere il buyout (una rescissione del contratto in pratica) e finire ai Celtics che diventerebbero quasi formidabili dopo questo ultimo giorno di mercato.

  • NBA: Baron Davis va a Cleveland, Hinrich ad Atlanta

    NBA: Baron Davis va a Cleveland, Hinrich ad Atlanta

    Altri 3 scambi conclusi nelle ultime ore in NBA.

    Gli Atlanta Hawks ed i Washington Wizards si sono accordati per una multi-trade che prevede l’arrivo in Georgia di Kirk Hinrich ed Hilton Armstrong in cambio di Mike Bibby, Maurice Evans, Jordan Crawford ed una prima scelta.

    Si muovono anche i Cavaliers che scambiano il playmaker Maurice Williams e l’ala Jamario Moon, in cambio di Baron Davis ed una prima scelta non protetta del draft del 2011 ai Los Angeles Clippers.

    Concluso anche lo scambio tra Hornets e Kings: in Louisiana arriva l’ala Carl Landry, in California va invece Marcus Thirnton (che libera così ancora più spazio e minuti per il nostro Marco Belinelli).

    Restano 3 ore alla chiusura ma ci sono ancora tantissime voci: Hawks interessati a cedere Marvin Willimas, New Orleans punta a cedere Banks (meglio se per una guardia dopo l’addio di Thornton, come già riportato), ambitissimo Gerald Wallace che sarebbe molto vicino ai Portland Trail Blazers: ai Bobcats potrebbero andare Przybilla più 1 o 2 giocatori tra Camby, Miller ed Oden; potrebbe essere coinvolto aanche un altro giocatore dei Bobcats (D.J. Augustin?) nel caso in cui partissero Miller e Camby in accoppiata (oltre al solito Przbylla). I Cavaliers però proveranno fino alla fine ad inserirsi nella trattativa proprio per Wallace.
    Gli Utah Jazz potrebbero compiere altri movimenti dopo l’addio di Deron Williams. I Jazz avrebbero nel mirino Zach Randolph (che interessa anche ai Magic) più uno tra O.J. Mayo e Thabeet (dei Memphis Grizzlies) in cambio di Kirilenko e Millsap. I Jazz hanno ricevuto molte richieste per Millsap nelle ultime ore e stanno valutando l’opportunità di cedere l’ala grande per prendere una shooting guard di grande livello visto che Raja Bell (che comunque fino ad ora ha deluso le aspettative) potrebbe passare ai Timberwolves in cambio del playmaker Jonny Flynn (che Minnesota sta cercando di offrire ad almeno 10 squadre).
    Gli Heat di James, Wade e Bosh per rinforzarsi sotto canestro avrebbero proposto Mike Miller, ala dalle ottime doti balistiche, ai Dallas Mavericks in cambio di Brendan Haywood. Dallas però al momento ha rifiutato la proposta.
    La trattativa per portare Courtney Lee ai Bulls si starebbe arenando per la richiesta da parte dei Rockets di inserire Omer Asik nella trade: il turco è molto stimato dallo staff manageriale di Chicago. Raymond Felton pare sia destinato a restare invece ai Nuggets dopo il suo arrivo nell’affare Anthony di qualche giorno fa assieme a Gallinari. Così come Yao Ming non dovrebbe lasciare i Rockets (molte le voci di squadre disposte a svenarsi per il suo contratto in scadenza da 17 milioni di dollari).
    Molte richieste per Ramon Sessions con Kings e Rockets (nel caso in cui Brooks salutasse il Texas) che sono in prima fila. Nate Robinson dei Celtics, dato in partenza verso i Warriors, dovrebbe invecerimanere a Boston.

    Staremo a vedere quali affari in questi ultimi 180 minuti si concretizzeranno!

  • NBA: E’ subito ‘Melo, buona la prima a New York, Bargnani batte i Bulls

    NBA: E’ subito ‘Melo, buona la prima a New York, Bargnani batte i Bulls

    Inizia subito col botto l’avventura di Carmelo Anthony ai Knicks: l’ala arrivata 2 giorni fa in cambio di Gallinari entusiasma immediatamente il pubblico del Madison Square Garden. Nel successo sui Bucks il nuovo numero 7 di New York segna 27 punti con 10 rimbalzi (subito una doppia doppia per lui) guidando i suoi compagni alla vittoria. Bene anche il “gemello” di Anthony, ovvero Stoudemire, con 19 punti ma uscito anzitempo per 6 falli commessi. Buono l’impatto anche per l’altro nuovo arrivato, Billups, che scrive 21 punti, 6 rimbalzi ed 8 assist, mentre dalla panchina Douglas porta in dote 23 punti. Inutili per Milwaukee i 27 di Salmons. Il nuovo corso dei Knicks (forse in attesa dell’ultimo grande colpo, nella prossima sessione di mercato, che risponde al nome di Chris Paul!) sembra partire col piede giusto.

    Nelle altre partite successo fondamentale di Indiana sui Pistons grazie ad Hansbrough (21 punti e 12 rimbalzidalla panchina) mentre non bastano i 27 punti e 12 rimbalzi del rookie Monroe aDetroit. Vincono facilmente i Sixers contro i Wizards (Holiday 20 punti per Philadelphia, Wall 21 punti, 12 assist e 5 rimbalzi per Washington) mentre i Rockets sbancano Cleveland grazie ai 30 punti a testa di Martin e Budinger. Clamoroso KO interno dei Magic contro i derelitti Kings (che in questo periodo stanno mostrando quantomeno qualcosa di buono): Howard non basta con i suoi 31 punti e 17 rimbalzi.

    Bargnani finalmente ottiene un successo prestigioso battendo i Chicago Bulls di Derrick Rose (32 punti e 10 assist): l’italiano segna 24 punti, al pari del compagno DeRozan e trascina la sua squadra al successo. Impresa sfiorata per i Thunder a San Antonio che cedono di misura solo nel minuto finale: Durant top scorer con 30 punti, Westbrook ne aggiunge 25 ma l’esperienza di squadra degli Spurs è ancora superiore al cospetto della gioventù dei ragazzi di Oklahoma City. Agevole affermazione anche per Memphis a Minnesota e per Dallas su Utah ormai in ricostruzione dopo l’addio di Deron Williams passato ai Nets (leggi l’articolo).

    Phoenix batte Atlanta e mantiene vivo il sogno playoff (6 uomini in doppia cifra per i Suns), Belinelli segna 12 punti nella vittoria dei suoi Hornets sui Clippers di Blake Griffin (21 punti e 13 rimbalzi) mentre è una fatica immane per i Lakers a Portland (i Blazers ritrovano Roy, 5 punti per lui) che sbancano il Rose Garden dopo aver recuperato una situazione semi-disperata nel finale e si impongono in overtime grazie alla serata magica di Bryant che guida la rimonta con 37 punti.

    Risultati NBA del 24 febbraio 2011

    Cleveland Cavaliers-Houston Rockets 119-124
    Indiana Pacers-Detroit Pistons 102-101
    Orlando Magic-Sacramento Kings 105-111
    Toronto Raptors-Chicago Bulls 118-113
    Philadelphia 76ers-Washington Wizards 117-94
    San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 109-105
    New York Knicks-Milwaukee Bucks 114-108
    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 95-104
    Dallas Mavericks-Utah Jazz 118-99
    Phoenix Suns-Atlanta Hawks 105-97
    New Orleans Hornets-Los Angeles Clippers 98-87
    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 101-106 (overtime)

    GUARDA LE CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Deron Williams passa dai Jazz ai Nets

    NBA: Deron Williams passa dai Jazz ai Nets

    A sole 20 ore dalla chiusura si movimenta il mercato NBA.

    Dopo l’acquisto di Carmelo Anthony da parte dei Knicks, e la cessione di Gallinari a Denver, ecco arrivare un’altro scambio di mercato: gli Utah Jazz cedono il loro playmaker Deron Williams ai New Jersey Nets in cambio di Devin Harris, pariruolo delle “Reti”, dell’ala grande Derrick Favors e di 2 prime scelte al Draft del 2011 ed al Draft del 2012 (questa proveniente dai Warriors). Inoltre per completare lo scambio New jersey versa 3 milioni in contanti ai Jazz.

    Le prime impressioni sono buone, lo scambio soddisfa i Nets che portano a casa una super star, e anche i Jazz che ora potranno tentare di ricostruire qualcosa di buono tramite scelte e giocatori giovani.

    Insoddisfatto Deron Williams che al momento non gradisce la nuova destinazione ma ormai i giochi sono fatti. Il contratto del play scade nel luglio 2012 e lascia qualche ombra sul fatto che Williams possa diventare il nuovo giocatore franchigia dei Nets. Soprattutto se si pensa che New York, dopo il “lungo” Stoudemire, la “Star”Anthony ora punta decisamente un play e nel caso di Williams il giocatore non dovrebbe poi spostarsi neanche di tanto vista la vicinanza logistica delle 2 franchigie. Altrimenti via alla caccia a Chris Paul, playmaker degli Hornets.

    Resta da vedere se la situazione di Williams migliorerà di giorno in giorno, perchè lasciare una squadra che (con lui) avrebbe fatto i playoff per approdare ad una che invece è certo (visto il record attuale) li guarderà in televisione potrebbe aver scaricato, a livello di motivazioni, il giocatore.

    New Jersey inoltre compie un’altra operazione di mercato spedendo l’ala grande Troy Murphy ai Warriors in cambio di Brendan Wright e di Dan Gadzuric.

    Restiamo fiduciosi che i colpi in canna in NBA non siano finiti qui!

  • NBA: Gallinari saluta New York e va a Denver, Anthony è dei Knicks

    NBA: Gallinari saluta New York e va a Denver, Anthony è dei Knicks

    Sembra finita la telenovela Carmelo Anthony!

    L’ala dei Denver Nuggets, uno dei pochi giocatori NBA in grado di cambiare il volto ad una franchigia, dovrebbe passare ai New York Knicks che cedono alle pressioni della squadra del Colorado e spediscono a Denver il nostro Danilo Gallinari.

    Ma l’operazione non finisce qui dato che ci sono altri giocatori coinvolti nell’affare, altre squadre ed anche scelte ai prossimi Draft.

    In sostanza New York prende dai Nuggets Anthony (obiettivo primario), poi anche Chauncey Billups, Shelden Williams, Anthony Carter e Renaldo Balkman. I Knicks, dal canto loro, accettano di privarsi di mezza squadra (in particolare di 4 giovani atleti non di poco conto) per assicurarsi il numero 15 biancoceleste: oltre al nostro Danilo, anche Wilson Chandler, Raymond Felton e Timofey Mozgov prendono la strada di Denver. Ma lo scambio non finisce qui, perché la franchigia della “Grande Mela” inserisce nel pacchetto anche una prima scelta del draft 2014, 2 seconde scelte nel 2012 e 2013 (ricevute dai Golden State Warriors) e un conguaglio di 3 milioni di dollari in contanti.
    A completare poi l’operazione ci hanno pensato i Minnesota Timberwolves: la squadra di Kevin Love prende Eddy Curry (con un pesante contratto in scadenza), Anthony Randolph e altri 3 milioni mentre New York come contropartita si accontenta di Corey Brewer.

    Per Gallinari quindi un nuovo inizio, ma l’ala italiana è sostanzialmente dispiaciuta per quello che è successo, avrebbe voluto diventare l’idolo indiscusso del Madison Square Garden ed invece già dopo 2 anni e mezzo (fu scelto nel 2008 come sesto assoluto da New York) deve giocoforza abbandonare la nave per iniziare un nuovo percorso in una città diversa, con una squadra diversa e con tifosi diversi che forse gli faranno pesare il paragone con l’illustre predecessore se non rispetterà le aspettative.
    Queste le cifre del “Gallo” con la squadra newyorchese: 157 partite disputate, di cui 124 giocate da titolare nel quintetto allenato da Mike D’Antoni. In NBA dalla stagione 2008-2009, ma nella prima annata a New York i molti problemi alla schiena ne hanno limitato l’impiego. Da rookie l’ex Armani Jeans ha giocato solo 28 partite. Nel 2009-2010 invece ben 81 presenze su 82 complessive in calendario. Ora saluta i Knicks dopo 48 gare disputate nel 2011, con oltre 34 minuti di media, 15,9 punti e 4,8 rimbalzi. Nell’intera carriera a stelle e strisce l’azzurro viaggia alla media di 13,7 punti e 4,3 rimbalzi. Il suo career high è fissato 31 punti (quota raggiunta 2 volte). Adesso però si volta pagina.

    La maxi-trade sarebbe stata voluta da James Dolan, patron della franchigia newyorchese (forse mal consigliato da Isiah Thomas che già da allenatore-general manager portò qualche anno fa i Knicks sull’orlo del collasso) per non rischiare di perdere Anthony, che comunque con Denver era in scadenza di contratto a giugno. Molto contrariati, sembra da indiscrezioni, l’allenatore Mike D’Antony ed il G.M. Donnie Walsh (scavalcati nell’operazione proprio dal proprietario) che mai avrebbero voluto svenarsi per un giocatore che a fine anno sarebbe comunque arrivato gratis visto che Anthony a più riprese aveva manifestato la ferma intenzione di firmare con i Knicks e chiudere al Madison la carriera.
    Le sorprese tuttavia potrebbero anche non finire qui dato che i Nets si sono fatto avanti (qualora si concretizzasse questo mega scambio) per avere Mozgov ed il nostro Danilo cedendo a Denver 2 prime scelte future, cosa molto gradita in Colorado. Si attendono ancora ulteriori sviluppi!

    Facendo un’analisi pura e semplice in definitiva chi ci guadagna sono i Nuggets che da un possibile pugno di mosche (se Anthony fosse andato via a 0 nel mese di Giugno) si ritrovano ora ad avere un manipolo di giocatori giovani e futuribili, con tantissime scelte nei prossimi 2 anni per aggiungere talento su talento ad una formazione già giovane. Se l’operazione verrà conclusa nelle prossime ore (e solo un cataclisma potrebbe interrompere questo processo che ormai pare destinato alla chiusura) i Knicks escono da questa operazione con un All Star player, ma ne escono ridimensionati dal punto di vista manageriale perchè avrebbero potuto ottenere, se solo avessero avuto la pazienza di temporeggiare per un altro giorno (la data fissata per la fine del mercato in NBA) un giocatore spaventoso e del tutto gratis così come successo con Stoudemire questa Estate. E magari utilizzare qualche giocatore, ora ormai ceduto, per arrivare ad un grande playmaker (unica lacuna nel roster dei Knicks) magari a quel Chris Paul o a quel Deron Williams (che sembra veramente in procinto di lasciare i Jazz il prossimo anno) e completare così una squadra da sogno, giovane e forse anche più talentuosa dei Miami Heat di Wade, James e Bosh, che avrebbe potuto dominare l’NBA almeno per 4-5 anni. Invece la situazione sarà (con ogni probabilità) molto diversa e a meno di clamorosi colpi di scena New York potrebbe restare ancora una volta una eterna incompiuta!

  • NBA: Kobe Bryant diventa “Black Mamba” anche al cinema. Guarda il video del film

    NBA: Kobe Bryant diventa “Black Mamba” anche al cinema. Guarda il video del film

    Kobe Bryant protagonista anche fuori dal campo: la fenomenale guardia dei Los Angeles Lakers, reduce proprio ieri dal quarto titolo di M.V.P. dell’All Star Game giocato nella sua città, si è divertito, sotto la regia di Robert Rodriguez, ad interpretare se stesso in questo divertente, e tutto sommato riuscito, cortometraggio.

    The Black Mamba, questo il titolo del “film” (che dura poco più di 5 minuti) è una trasposizione del Bryant cestistico nella vita reale dove deve affrontare nemici ben più pericolosi dei suoi avversari quotidiani sui parquet NBA.

    Il filmato, molto gradevole, inizia con l’incontro tra Rodriguez e Bryant che parlano della sceneggiatura, ma il bello sta nella pura immaginazione del numero 24 dei Lakers e del regista stesso che ad ogni passo hanno la medesima visione sullo sviluppo del film.

    Nel cast ci sono altre star di livello assoluto, a partire innanzitutto da Bruce Willis, senza tralasciare Kanye West e Danny Trejo. Insomma 5 minuti (e poco più) tutti da vivere, un cortometraggio creato per la Nike per il lancio della sua nuova linea di scarpe. Nel filmato c’è anche un pizzico di Italia, come potrete facilmente desumere al momento opportuno!

    Vi proponiamo il video di “The Black Mamba” e via auguriamo buona visione! non perdetevelo!

  • All Star Game NBA 2011: Highlights Western Conference vs Eastern Conference

    All Star Game NBA 2011: Highlights Western Conference vs Eastern Conference

    Ecco gli highlights della partita tra Western Conference ed Eastern Conference disputatasi nella notte americana che ha visto la squadra di Kobe Bryant, poi eletto M.V.P. dell’incontro, prevalere su quella del “nemico” LeBron James.

    Guarda il video:

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  • All Star Game NBA 2011: Bryant trascina la Western Conference e vince l’M.V.P.

    All Star Game NBA 2011: Bryant trascina la Western Conference e vince l’M.V.P.

    E’ la Western Conference la squadra vincitrice del 60esimo All Star game NBA. La squadra dell’Ovest, guidata da uno spettacolare Kobe Bryant autore di 37 punti, ha superato la squadra dell’Est per 148-143.

    Partita come al solito altamente spettacolare, con attacchi decisamente spumeggianti e difese invece tutt’altro che impeccabili, ma ormai è risaputo che in questa gara la cosa che conta di più è far divertire il pubblico presente e niente diverte gli spettatori quanto l’attacco che prevale sulla difesa!

    L’inizio della partita è tutto per la Eastern Conference con Stoudemire in evidenza, ma Bryant, che segna il primo canestro per la squadra dell’Ovest, riporta la situazione in equilibrio. Il numero 24, aiutato da Durant, scava il primo solco tra le 2 squadre a metà quarto. Entrano le riserve ma la situazione non cambia con la Western Conference che guida alla fine del primo periodo per 37-27.

    Da applausi l’intesa tra Westbrook e Griffin (il rookie dei Clippers protagonista per la terza serata consecutiva dopo la partita tra rookie e sophomore di venerdì e la gara delle schiacciate vinta ieri) che sembrano giocare assieme da una vita, mentre da segnalare la fluidità di gioco del trio Ginobili-Gasol-Nowitzki. I minuti finali del secondo quarto vedono anche il ritorno in campo di Bryant che porta sul +12 la sua squadra siglando a metà gara qualcosa come 21 punti.

    Il ritorno in campo per il secondo tempo vede svegliarsi LeBron James, fino a quel momento un pò fuori contesto e forse fin troppo generoso nei confronti non solo dei suoi compagni con assist a ripetizione, ma anche con i suoi avversari, in primis proprio Bryant. L’ala degli Heat riesce a portare i suoi fino al -4 (83-79) ma l’infortunio di Wade alla caviglia in uno scontro fortuito con Williams e la sua uscita di scena riaprono il palcoscenico alla Western Conference che in pochi minuti si porta sul +14 (100-86). Alla fine del terzo periodo il punteggio recita Ovest 117, Est 100 e già la gara sembra indirizzata verso una ben precisa direzione.

    A quel punto coach Rivers si gioca il tutto per tutto, LeBron capisce che è il momento di fare sul serio e a furia di punti, assist e rimbalzi porta i suoi compagni sul -2. Qui entra in scena Durant che con 5 punti consecutivi riporta a +7 la Western Conference (142-135) ad un minuto e 40 secondi dal termine. Stoudemire con una tripla e James con un canestro da 2 riportano la Eastern Conference sul -2, ma Gasol con un rimbalzo offensivo sul tiro sbagliato di Bryant ed i liberi di Paul fissano il risultato sul 148-143 finale.

    Prove mostruose per Bryant (37 punti e 14 rimbalzi) e Durant (34 punti) autentici trascinatori della squadra dell’Ovest. In ombra il chiacchieratissimo Carmelo Anthony (solo 8 punti), dalla panchina bene Gasol e Wstbrook autori rispettivamente di 17 e 12 punti. Per la squadra dell’est bene James con una abbondante tripla doppia da 29 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, 29 punti anche per Stoudemire, Wade solo 14 punti per il problema alla caviglia che lo ha costretto a stare fuori per il secondo tempo, mentre Howard si ferma solo a 5 punti. Alla fine l’M.V.P. è Kobe Bryant, e non solo perchè si giocava nella sua Los Angeles, ma perchè ha dato dimostrazione che se gioca a determinati livelli il migliore resta sempre lui, nonostante l’età e nonostante gli acciacchi!

    WESTERN CONFERENCE – Anthony 8, Durant 34, Duncan 2, Bryant 37, Paul 10; Gasol 17, Williams 5, Nowitzki 6, Ginobili 7, Griffin 8, Love 2, Westbrook 12. All.: Popovich.

    EASTERN CONFERENCE – James 29, Stoudemire 29, Howard 5, Rose 11, Wade 14; Pierce 6, Rondo 6, Garnett 4, Allen 12, Bosh 14, Horford 2, Johnson 11. All.: Rivers.

    GUARDA GLI HIGHLIGHTS :

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  • All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    All Star Game NBA 2011: Il video della gara delle schiacciate con Blake Griffin

    Ecco il video della gara delle schiacciate che ha eletto Blake Griffin vincitore della specialità.

    Incredibili i numeri messi in piedi dai 4 atleti in gara.

    Da vedere l’ultima schiacciata proprio di Griffin che per l’occasione delizia la platea saltando una macchina!

    GUARDA IL VIDEO:

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  • All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    All Star Game NBA 2011: Spettacolare Griffin, vince la gara delle schiacciate

    Da premettere che quello di quest’anno è stato sicuramente uno degli Slam Dunk Contest più creativo e spettacolare di sempre grazie alla formula di emulare schiacciate del passato molto suggestive.

    Alla fine il vincitore è Blake Griffin, matricola terribile dei Los Angeles Clippers che ha monopolizzato la gara con numeri che hanno del pazzesco!

    I primi 2 eliminati dei 4 atleti designati per la gara sono Ibaka (a nulla vale la sua schiacciata staccando dal tiro libero ed il recupero, dal ferro, di un peluche levato quindi dal canestro con i denti per consegnarlo ad un bambino del pubblico) e DeRozan (che emula una schiacciata di Iguodala del passato con autopassaggio sulla struttura del canestro, e non basta nemmeno la sfilza di 10 ottenuta al secondo tentativo con la cosiddetta show-stopper, che lo vede volare sopra il ferro affondando poi in reverse).

    Passano in finale Griffin e McGee che deliziano il pubblico con delle meraviglie: il centro dei Wizards sfida direttamente Dwight Howard, commentatore designato a bordo campo vista l’esperienza nella specialità, schiacciando prima in contemporanea con 2 palloni in 2 canestri affiancati, poi recapitandone 3 insieme sul fondo della retina con la collaborazione di John Wall come passatore.

    Griffin, invece, apre con un 360 gradi e chiude poi con una “windmill” raccogliendo un palla alzata sullo spigolo del tabellone da Baron Davis.

    Si va alla finale dove le magie di McGee scompaiono di fronte a quelle del fenomeno dei clippers che prima omaggia Vince Carter con un’affondata che termina con l’intero avambraccio dentro il ferro. Ma è ancora niente rispetto a quello che sta per arrivare: sul parquet dello Staples Center fa ingresso una macchina che viene parcheggiata sotto il tabellone.  Dal tettuccio ecco spuntare la testa di Baron Davis con una palla in mano, mentre, alle spalle del giocatore dei Clippers, si schiera un intero coro gospel che comincia ad intonare la celebre canzone I believe I can fly“. E Griffin vola veramente: cofano saltato in tutta la sua estensione, palla alzata da Baron Davis che viene presa dal numero 32 e schiacciata con potenza nel canestro! Incredibile Blake!

    GUARDA IL VIDEO DEGLI HIGLIGHTS DELLO SLAM DUNK CONTEST:

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