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  • NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    I 28 punti di Danny Granger permettono ad Indiana di superare Atlanta che ormai sembra pensare solo ed esclusivamente al primo turno playoff contro Orlando.

    I Knicks battono i Nets grazie all’ottima prova di Carmelo Anthony che mette 25 punti e prende 14 rimbalzi, pur privo dell’apporto dell’altra “stella” Stoudemire fuori per infortunio. New Jersey colleziona un’altra sconfitta nonostante i 27 punti di Lopez.

    Rischiano grosso i Sixers che in casa riescono ad avere la meglio solo nel finale dei derelitti Raptors ancora senza Bargnani: è la coppia Brand-Young (rispettivamente 22 e 20 punti) a trascinare Philadelphia, mentre per gli ospiti ci sono i 27 punti di DeRozan, i 24 di Bayless e la doppia doppia di Davis da 14 punti e 10 rimbalzi, i 3 giocatori su cui Toronto costruirà molto probabilmente il suo futuro.

    Tutto facile per i Celtics che vincono con ampio margine sui Wizards trascinati dalle doppie doppie di Pierce (22 punti e 12 rimbalzi), di Rondo (20 punti e 14 assist) e dai 17 punti di Krstic. A Washington non bastano i 20 a testa di Blatche e Wall.

    Chicago mette il sigillo sul primo posto ad Est grazie all’affermazione sui Cavs: per una volta Rose si prende una giornata di pausa e a salire in cattedra è Boozer con 24 punti ed 11 rimbalzi. Per Cleveland invece 22 punti e 15 rimbalzi per il sempre ottimo Hickson.

    Gara dalle motivazioni vicine allo 0 quella tra Pistons e Bucks che viene vinta dai padroni di casa grazie alla prova di Wilcox autore di 27 punti e 13 rimbalzi in soli 23 minuti di gioco. Milwaukee ha 3 starter che chiuderanno a quota 0 punti alla fine, i 31 punti di Jennings quindi non possono bastare.

    Guidati dai soliti 3 gli Heat battono i Bobcats di un grande Kwame Brown (23 punti e 13 rimbalzi): Wade ritorna e piazza 27 punti, 27 sono anche il bottino di Bosh, mentre James si ferma a quota 23. Ora si pensa a domenica ed ai Celtics per lo “spareggio” che varrà il secondo posto della Eastern Conference.

    Dopo 5 anni di digiuno i Grizzlies ritornano ai playoff. Randolph trascina i suoi compagni con 27 punti e 15 rimbalzi, mentre per i Kings ci sono 18 punti di Thornton (ma con 23 tiri) e la brutta prestazione di Cousins gravato dai falli.

    Gli Hornets di Belinelli (9 punti per lui) continuano a vincere: Green trova una serata straordinaria al tiro e mette 31 punti che annientano i Suns che hanno in Dudley e Gortat (rispettivamente 18 e 17 punti) i top scorer.

    Dallas batte i Clippers e approfittando dello scivolone dei Lakers si porta ad una gara dal secondo posto (comunque molto improbabile): sono 4 i giocatori a cui i Mavs devono la vittoria, ovvero Nowitzki, Brewer (20 punti a testa), Chandler e Barea (15 punti a testa). Non basta ai Clippers la coppia Williams-Griffin (rispettivamente 29 e 23 punti).

    Oklahoma City dimostra ancora una volta di essere un avversario ostico per tutti battendo per la seconda volta in pochi giorni i Nuggets di Danilo Gallinari (buona la sua prova da 17 punti e 9 rimbalzi). Nella vittoria dei giovani Thunder ci sono i soliti Durant (28 punti) e Westbrook (17) ed è importante anche il contributo di Mohammed (15 punti) dalla panchina visti i problemi di falli di Perkins e della pessima serata al tiro di Ibaka. Denver, miglior attacco della NBA con quasi 110 punti a partita, viene limitato a soli 89 e con il 40% dal campo.

    Ancora un KO per i Lakers che cadono a Portland sotto i colpi dei Blazers. Dopo un primo quarto equilibrato, Portland domina la gara e gestisce il vantaggio in doppia cifra con relativa comodità. Il quintetto iniziale di coach McMillan segna 86 dei 93 punti totali con un Aldridge da 24 punti ed 11 rimbalzi. Wallace chiude in zona tripla doppia (19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) mentre Miller smista 13 dei 28 assist totali. Per i Lakers 24 punti con 25 tiri per Kobe Bryant che non basta per prendersi il successo. Attimi di nervosismo con una rissa tra Wallace ed Artest.

    Risultati NBA 8 aprile 2011

    Indiana Pacers-Atlanta Hawks 114-102
    Ind Granger 28, Collison 13, Hibbert 14
    Atl Teague 21, Johnson 17, Crawford 13

    New Jersey Nets-New York Knicks 96-113
    N.J. Lopez 27, Outlaw 16, Vujacic 13
    N.Y. Anthony 25, Billups 22, Shawne Williams 10, Douglas 10, Walker 10

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93
    Phi Brand 22, Young 20, Iguodala 16
    Tor DeRozan 27, Bayless 24, Davis 14

    Boston Celtics-Washington Wizards 104-88
    Bos Pierce 22, Rondo 20, Krstic 17
    Was Blatche 20, Wall 20, Crawford 19

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 82-93
    Cle Hickson 22, Gibson 14, Sessions 13
    Chi Boozer 24, Brewer 12, Noah 11, Rose 11

    Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 110-100
    Det Wilcox 27, Stuckey 22, Prince 16
    Mil Jennings 31, Ilyasova 18, Gooden 12

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 112-103
    Mia Wade 27, Bosh 27, James 23
    Cha Brown 23, Temple 17, White 13

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96
    Mem Randolph 27, Gasol 18, Allen 13
    Sac Thornton 18, Dalembert 17, Evans 16

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 109-97
    N.O. Green 31, Ariza 21, Landry 17
    Pho Dudley 18, Gortat 17, Hill 15

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 107-96
    Dal Nowirzki 20, Brewer 20, Chandler 15, Barea 15
    Cli Williams 29, Griffin 23, Gordon 11

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 104-89
    Okl Durant 28, Westbrook 17, Mohammed 15
    Den Nenè 18, Gallinari 17, Felton 17

    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 93-86
    Por Aldridge 24, Wallace 19, Matthews 18
    Lak Bryant 24, Artest 14, Odom 13

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  • NBA: Arrestata la madre di LeBron James

    NBA: Arrestata la madre di LeBron James

    La madre della stella NBA dei Miami Heat LeBron James, Gloria Marie James, è stata arrestata a Miami con l’accusa di aver picchiato un dipendente di un hotel.

    La polizia ha precisato che la donna, 43 anni, ha aggredito un addetto alla consegna delle auto ai clienti e sotto l’effetto dell’alcol, lo avrebbe colpito al volto perche’ il valletto avrebbe impiegato troppo tempo a portarle la macchina. La donna era gia’ stata arrestata nel 2006 per guida in stato d’ebbrezza.

  • NBA: Bulls da applausi, Portland sbanca Salt Lake City

    NBA: Bulls da applausi, Portland sbanca Salt Lake City

    Solo 2 le gare giocate nella notte NBA.

    I Chicago Bulls si apprestano a conquistare la vetta della Eastern Conference con la vittoria sui Celtics: la squadra di Derrick Rose (30 punti, sempre più vicino il titolo di M.V.P. stagionale) è ad una sola “W” dalla matematica certezza e nel successo sui Celtics dimostra ancora una volta che la posizione occupata non è frutto del caso (miglior rendimento interno al pari degli Spurs con 35 vittorie e sole 5 sconfitte) giocando una gara perfetta e limitando gli avversari ad un misero 38% dal campo (20% da 3 punti). Unico a salvarsi per i Celtics è Paul Pierce con 15 punti. E domenica, per Boston, spareggio per la seconda piazza ad Est contro gli Heat.

    Importante affermazione dei Blazers a Salt Lake City che con il successo arpionano il sesto posto nella Western Conference a discapito degli Hornets a cui lasciano l’accoppiamento impossibile con i Lakers al primo turno playoff. Ottima partita per Gerald Wallace, che chiude a quota 29 punti e 8 rimbalzi, Roy dalla panchina mette 11 punti in soli 21 minuti di gioco mentre Aldridge contribuisce con una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. Utah si aggrappa a Devin Harris che mette a referto 26 punti con 5/9 da 3 mentre Jefferson chiude con 14 rimbalzi e 10 punti. Utah per la prima volta dopo tanti anni chiuderà con un record negativo la sua stagione orribile.

    Risultati NBA del 7 aprile 2011

    Chicago Bulls-Boston Celtics 97-81
    Chi Rose 30, Deng 23, Boozer 14
    Bos Pierce 15, Garnett 10, Green 10

    Utah Jazz-Portland Trail Blazers 87-98
    Uta Harris 26, Millsap 19, Jefferson 10, Hayward 10
    Por Wallace 29, Batum 21, Matthews 18

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  • LeBron James diventa azionista del Liverpool

    LeBron James diventa azionista del Liverpool

    LeBron James, stella NBA dei Miami Heat, da molti ritenuto il numero 1 della Lega, è diventato azionista di minoranza del Liverpool entrando a far parte della Fenway Sports Group, la società proprietaria del club inglese di calcio (inoltre controlla anche i Boston Red Sox squadra molto importante della Major League di baseball).

    Il numero 6 degli Heat è diventato azionista dopo aver firmato un accordo di collaborazione tra la LRMR (la società creata da James col suo manager, Maverick Carter), e la cordata del New England capeggiata da John Henry e Tom Werner.

    Proprio Werner ha dichiarato dopo aver reso noto l’accordo:

    • “Crediamo che questa sarà una collaborazione forte tra la FSM e LeBron. Ci sono pochi atleti che possono eguagliare il suo impatto globale, la sua fama e il suo status di autentica icona. Siamo molto contenti che LeBron farà parte della famiglia del Liverpool. LeBron e il Liverpool hanno una forte presenza internazionale, in particolare in Asia, ma sentiamo che ci porteranno opportunità di business nuove che non potrebbero essere sviluppate da sole ma soltanto grazie all’unione di questi brand”.

    Questa invece la dichiarazione rilasciata da James ai giornalisti:

    • “Sono entusiasta di lavorare con John Henry e Tom Werner. Questi ragazzi, come me, hanno la passione per lo sport. Potete vedere l’unità e l’impegno che hanno per le loro squadre. Essere in affari con una organizzazione che ama lo sport tanto quanto me è fondamentale in questo accordo”.

    La Fenway Sports Group comunque non ha rivelato i termini economici dell’accordo.

  • NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    NBA: Belinelli ai playoff, vincono Thunder, Denver e Knicks, cadono Heat e Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    Serve un overtime ai Magic per espugnare Charlotte che con la sconfitta dice addio alla post season a favore di Indiana. I Bobcats rischiano di vincere il match quando a pochi secondi dalla fine Augustin impatta il risultato a quota 96 e nell’azione successiva (l’ultima dell’incontro) ruba palla a Nelson per poi sbagliare il contropiede della vittoria. Nel supplementare un 9-0 di parziale di Orlando taglia le gambe ai padroni di casa. Gli ospiti portano 6 uomini in abbondante doppia cifra con Arenas che chiude con 25 punti, mentre ai ‘Cats non bastano i 32 (migliore prestazione in carriera ) di Henderson. Da egnalare una brutta rissa nel secondo tempo tra lo stesso Henderson e Quentin Richardson.

    Indiana festeggia la matematica qualificazione ai playoff rifilando 136 punti ai Wizards in una partita dove porta 7 uomini in doppia cifra con Granger top scorer da 25 punti. Dopo anni di buio torna a splendere il sole ad Indianapolis: i Pacers però affronteranno i Bulls al primo turno per una serie che molto probabilmente non lascia scampo agli uomini di coach Vogel.

    New York si dimostra la squadra più “pazza” della Lega e sbanca Philadelphia con un super Carmelo Anthony da 31 punti ed 11 rimbalzi, superando proprio i Sixers e piazzandosi al sesto posto della Eastern Conference. Nella quinta vittoria di fila per i Knicks “Melo” piazza un 5/8 da 3 punti che fa la differenza, a nulla valgono i 25 punti di Young per Phila.

    Senza Andrea Bargnani, altro KO per i Raptors che si arrendono in casa ai Cavs di un Hickson da 28 punti e 10 rimbalzi. Inutili per Toronto i 28 di Bayless. Cleveland raggiunge Minnesota ed ora sono appaiate all’ultimo posto della Lega.

    Partita dal significato quasi nullo quella tra Pistons e Nets: vincono i padroni di casa che approfittano delle assenze degli ospiti (prima fra tutte quella di Deron Williams) e sono trascinati dai 25 punti di Hamilton, dai 22 di Stuckey e dai 20 (+10 rimbalzi) di Monroe (sempre più consistente il rookie di Detroit). Per New Jersey super prestazione di Lopez che giganteggia con 39 punti.

    Senza Dwyane Wade (fuori per infortunio) gli Heat si arrendono in casa ai modesti Bucks che nonostante la vittoria vengono esclusi dai playoff dalla vittoria di Indiana. James segna 29 punti, mentre per gli ospiti sono sufficienti i 17 di Salmons.

    Continua a perdere ininterrottamente Minnesota (e siamo a 12 di fila) che viene battuta dai Suns di uno strepitoso Gortat da 20 punti e 16 rimbalzi. Beasley dei T-Wolves piazza 24 punti ed 11 rimbalzi ma non può evitare la sconfitta e Minnesota viene raggiunta da Cleveland a quota 17 vittorie in stagione.

    La vittoria degli Hornets di Belinelli (5 punti) sui Rockets regala i playoff a New Orleans: strepitoso Chris Paul che va vicino alla tripla doppia con 28 punti, 9 rimbalzi e 10 assist, l’ex di turno, Ariza, piazza 19 punti e Houston si inchina nonostante i 21 punti di Martin e la doppia doppia di Scola (16 punti e 10 rimbalzi).

    Dopo il KO di qualche giorno fa a Los Angeles i giovani Thunder trovano vendetta sui Clippers e rendono amaro il ritorno (per la seconda volta in stagione) di Blake Griffin nella sua città natale. L’ala dei Clippers mette comunque a segno 35 punti ed 11 rimbalzi, ma ad affondare gli ospiti sono i soliti Kevin Durant e Russell Westbrook che con 29 e 26 punti rispettivamente guidano i Thunder alla vittoria e allo stesso tempo si prendono il titolo della Northwest Division.

    Gli Spurs invece mettono al sicuro il primo posto della Western Conference (60esima “W”) grazie alla vittoria sui Kings: Ginobili sugli scudi con 25 punti, per gli ospiti 16 punti di Evans e doppia doppia di Cousins (15+11 rimbalzi).

    Danilo Gallinari (10 punti per lui) e i suoi Nuggets sbancano Dallas e ringraziano i 7 punti nel finale di gara di J.R. Smith (23 in totale) che risolve il match in favore della squadra del Colorado. Marion (21 punti) e Nowitzki (20) gli unici a salvarsi per i Mavericks (al quarto KO di fila).

    Arriva, incredibilmente e forse anche inspiegabilmente, la terza sconfitta consecutiva dei Lakers che cadono ad Oakland sotto i colpi di Ellis (26 punti) e compagni. Bryant segna 25 punti, sotto i tabelloni Bynum raccoglie 17 rimbalzi (grande lotta con Lee che chiude a quota 22 e 17 rimbalzi) ma alla fine a spuntarla sono i padroni di casa che stanno onorando il campionato fino in fondo pur essendo tagliati fuori da tanto tempo dalla lotta playoff. Fortuna per Los Angeles che Dallas sta facendo peggio e non si avvicina al secondo posto gialloviola.

    Risultati NBA del 6 aprile 2011

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 102-111 (overtime)
    Cha Henderson 32, Diaw 17, Cunningham 16
    Orl Arenas 25, Bass 19, Nelson 18

    Indiana Pacers-Washington Wizards 136-112
    Ind Granger 25, George 13, Hibbert 16
    Was Crawford 29, Blatche 23, Wall 19

    Philadelphia 76ers-New York Knicks 92-97
    Phi Young 25, Brand 24, Iguodala 15
    N.Y. Anthony 31, Stoudemire 18, Douglas 17

    Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 96-104
    Tor Bayless 28, DeRozan 19, Weems 17
    Cle Hickson 28, Baron Davis 19, Sessions 15

    Detroit Pistons-New Jersey Nets 116-109
    Det Hamilton 25, Stuckey 22, Monroe 20
    N.J. Lopez 39, Farmar 18, Vujacic 16

    Miami Heat-Milwaukee Bucks 85-90
    Mia James 29, Bosh 18, Miller 8, Anthony 8
    Mil Salmons 17, Maggette 14, Mbah a Moute 14

    Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns 98-108
    Min Beasley 24, Randolph 19, Webster 13
    Pho Gortat 20, Brooks 19, Hill 17, Warrick 17

    New Orleans Hornets-Houston Rockets 101-93
    N.O. Paul 28, Ariza 19, Jack 19
    Hou Martin 21, Scola 16, Dragic 16

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 112-108
    Okl Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 15
    Cli Griffin 35, Williams 16, Gordon 16

    San Antonio Spurs-Sacramento Kings 124-92
    S.A. Ginobili 25, Hill 19, Parker 15
    Sac Evans 16, Cousins 15, Dalembert 12

    Dallas Mavericks-Denver Nuggets 96-104
    Dal Marion 21, Nowitzki 20, Terry 15
    Den Smith 23, Martin 18, Chandler 16

    Golden State Warriors-Los Angeles Lakers 95-87
    G.S. Ellis 26, Lee 22, Curry 20
    Lak Brynat 25, Gasol 18, Bynum 13

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  • NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    NBA: Lakers ancora KO, Durant batte Gallinari, New York a valanga

    13 le partite disputate nella notte NBA.

    Il successo degli Spurs ad Atlanta (Parker 26 punti) avvicina i texani al primo posto della Lega.

    I 16 punti e 19 rimbalzi di Hickson permettono a Cleveland di battere Charlotte che probabilmente dice addio alle speranze di fare i playoff con questa sconfitta nonostante un Augustin da 22 punti.

    Deron Williams decisivo nella vittoria dei Nets sui Timberwolves: il playmaker segna 18 punti ed aggiunge 21 assist infilando il canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine, Lopez con 30 punti e 12 rimbalzi è inarrestabile al centro dell’area, a Minnesota non bastano i 20 punti a testa di Beasley e Randolph (con 11 rimbalzi per il primo e 10 per il secondo).

    Anche Milwaukee abbandona i sogni playoff: i Magic guidati da 18 punti e 17 rimbalzi di Howard vincono il match, per i Bucks 2 soli uomini in doppia cifra (Gooden 18 punti e Dooling 10).

    Per la prima volta in stagione i Wizards ottengono una serie di 3 vittorie consecutive battendo i Pistons in un match equilibrato e spezzato solo da John Wall (26 punti e 12 assist) a 15 secondi dal termine. Oltre al play di Washington c’è Blatche contribuisce con 26 punti e 10 rimbalzi, inutile la doppia doppia di Monroe per Detroit da 22 punti e 14 rimbalzi.

    In uno degli scontri “classici” della NBA (e probabile antipasto del primo turno playoff di questa stagione) i Celtics vincono agevolmente sui Sixers di un grande Evan Turner (21 punti per lui). Boston invece ha nei suoi 4 “Big” i migliori marcatori con Pierce a quota 18, Rondo 16, Garnett 14 ed Allen 13.

    Sono ben 131 i punti segnati dai Knicks ai Raptors di Andrea Bargnani (0 punti per lui in 8 minuti di gioco, costretto ad uscire subito per il riacutizzarsi dei suoi problemi fisici): Douglas segna 28 punti e Stoudemire ed Anthony ne aggiungono 23 a testa, per i canadesi ottima la prova del trio del futuro DeRozan (36 punti e 10 rimbalzi), Davis (22 punti e 13 rimbalzi) e Bayless (19 punti), i giocatori sui quali i Raptors vogliono (e dovranno a questo punto) ricostruire.

    I Bulls si avvicinano a quota 60 vittorie (ora sono 57) con la “W” sui Suns di un ottimo Vince Carter (23 punti): Chicago ha 19 punti da Rose, 18 da Deng e 12 a testa dai “lunghi” Boozer e Noah.

    I Grizzlies vengono sorpresi dai Clippers e gettano alle ortiche la possibilità di chiudere il discorso qualificazione per la post season: è Williams (16 punti) ad essere decisivo con un gioco da 3 punti a pochi secondi dalla fine, Griffin chiude in doppia doppia (15 punti e 14 rimbalzi), Per Memphis 20 punti di Conley e 14 (+15 rimbalzi) per Gasol.

    I Kings spengono le speranze di playoff dei Rockets: a Houston i protagonisti sono Dalembert e Thornton con 21 punti a testa, non bastano ai padroni di casa i 30 del solito Martin per una sconfitta che in pratica estromette i texani dai giochi.

    Dopo una serie di 10 vittorie casalinghe di fila i Nuggets vengono battuti dai Thunder di un fantastico Kevin Durant (32 punti e 9 rimbalzi alla fine). Denver ha in Lawson (28 punti) il top scorer del match, bene anche Gallinari a quota 17.

    Golden State domina in casa dei Blazers: grazie al trio Ellis (30 punti), Lee (29 e 20 rimbalzi) e Curry (28 punti) i Warriors mettono a segno un comodo +21 su uno dei campi più difficili della NBA. Portland trova una pessima serata al tiro e tutta la squadra segna quanto il solo trio di Golden State (87 punti). Portland però grazie alla sconfitta dei Rockets accede alla post season.

    La sorpresa della notte arriva però da Los Angeles dove i Lakers vengono sconfitti in casa dai Jazz. Partita molto equilibrata con Utah che viene fuori nel finale grazie alla grande gara di Hayward che mette a referto 22 punti. Watson regala il +5 ai Jazz a 2 minuti dalla sirena ma 2 triple di Bryant (20 punti) riportano in parità i Lakers. A 6 secondi dalla fine, sull’ 85 pari, Hayward fa 1/2 dalla lunetta e lascia a Bryant la possibilità del tiro finale ma l’asso dei Lakers perde palla per il secondo KO consecutivo allo Staples Center. Non bastano i 23 rimbalzi con 12 punti e 4 stoppate di Bynum.

    Risultati NBA del 5 aprile 2011

    Atlanta Hawks-San Antonio Spurs 90-97
    Atl Johnson 21, Crawford 2o, Hinrich 13
    S.A. Parker 26, Ginobili 18, Duncan 17

    Cleveland Cavaliers-Charlotte Bobcats 99-89
    Cle Sessions 18, Hollins 16, Hickson 16
    Cha Augustin 22, Henderson 15, Carroll 13

    New Jersey Nets-Minnesota Timberwolves 107-105
    N.J. Lopez 30, Williams 18, Vujacic 17
    Min Randolph 20, Beasley 20, Webster 16

    Orlando Magic-Milwaukee Bucks 78-72
    Orl Howard 18, Nelson 17, Bass 13
    Mil Gooden 18, Dooling 10, Salmons 9

    Washington Wizards-Detroit Pistons 107-105
    Was Wall 26, Blatche 26, Evans 20
    Det Monroe 22, Prince 14, Bynum 14, McGrady 14, Daye 14

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 99-82
    Bos Pierce 18, Allen 16, Garnett 14
    Phi Turner 21, Brand 12, Holiday 11

    New York Knicks-Toronto Raptors 131-118
    N.Y. Douglas 28, Anthony 23, Stoudemire 23
    Tor DeRozan 36, Davis 22, Bayless 19

    Chicago Bulls-Phoenix Suns 97-94
    Chi Rose 19, DEng 18, Boozer 12, Noah 12
    Pho Carter 23, Hill 13, Frye 13

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 81-82
    Mem Conley 20, Gasol 14, Randolph 14
    Cli Williams 16, Griffin 15, Kaman 14

    Houston Rockets-Sacramento Kings 101-104
    Hou Martin 30, Scola 18, Lowry 15
    Sac Dalembert 21, Thornton 21, Evans 18

    Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder 94-101
    Den Durant 32, Westbrook 18, Harden 13
    Okl Lawson 28, Gallinari 17, Martin 14

    Portland Trail Balzers-Golden State Warriors 87-108
    Por Aldridge 17, Matthews 17, Batum 15
    G.S. Ellis 30, Lee 29, Curry 28

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 85-86
    Lak Bryant 20, Gasol 19, Bynum 12
    Uta Millsap 22, Hayward 22, Favors 14

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  • Basket: Motiejunas di Treviso vince il premio di miglior Under 22 in Eurocup

    Basket: Motiejunas di Treviso vince il premio di miglior Under 22 in Eurocup

    Donatas Motiejunas, ala lituana che gioca per la Benetton Treviso, ha vinto il premio di “Rising Star” dell’Eurocup, che designa il miglior atleta Under 22 della seconda manifestazione continentale per importanza dopo l’Eurolega.

    Motiejunas, classe 1990, 216 centimentri per 97 chili, è uno dei prospetti più interessanti in orbita Draft NBA dove potrebbe essere scelto a giugno nelle prime 10 posizioni visto il talento che mette a disposizione per la squadra.

    Il lituano, cresciuto cestisticamente nello Zalgiris Kaunas, in attesa di giocarsi con la Benetton il titolo in Eurocup (16-17 aprile le Final 4, la vincente avrà un posto assicurato nella prossima Eurolega) ha messo insieme numeri molto interessanti in questa “campagna” europea: 11,5 i punti di media e 5,5 rimbalzi per gara sono il bottino di un talento in continua crescita ed atteso alla definitiva esplosione.

  • NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    La NBA osserva un turno di riposo, il programma riprenderà regolarmente questa notte con le partite che daranno il via all’ultima settimana di regular season (termine fissato al 13 di aprile).

    Sono finora 12 le squadre qualificate per la post season (alla fine dovranno essere 16) e la lotta per accaparrarsi un posto utile entra nel vivo.

    Tra le partite da tenere d’occhio segnaliamo la trasferta di San Antonio ad Atlanta, gara da vincere per gli Spurs che con il filotto di 6 sconfitte consecutive (non accadeva dal 1997 e Tim Duncan ancora non era stato scelto dagli “Speroni” al Draft di giugno di quello stesso anno) hanno rimesso in gioco il primo posto della Lega permettendo ai Bulls di Rose (probabile M.V.P. della stagione) ed ai Lakers di farsi nuovamente sotto in vista dello sprint finale. Chicago (che è ad un passo dal seed numero 1 in Eastern Conference) sarà impegnata contro Phoenix, che con la sconfitta di domenica proprio contro i neroargento è stata esclusa matematicamente dalla corsa playoff e quindi potrebbe essere scarica di motivazioni. I Lakers ricevono i Jazz che dopo la chiusura degli scambi, a febbraio, e la cessione di Deron Williams ai Nets sono diventati una delle peggiori franchigie della Lega. Bryant e compagni con un record di 18 vinte e 2 perse guidano la classifica dopo l’All Star Game e sembrano in formissima, fermati domenica solo da Gallinari e dai suoi Nuggets. Il calendario è leggermente favorevole ai Lakers e poi ai Bulls, più complicato quello di San Antonio anche in considerazione dello scontro diretto all’81esima e penultima giornata in casa dei gialloviola campioni che potrebbe sancire il vero ordine di arrivo per la post season.

    Parlando di Western Conference potrebbe esserci uno spiraglio (ma non ci crede quasi nessuno) per i giovani Thunder di Kevin Durant di acciuffare il terzo posto ai danni dei Mavericks di Nowitzki: le 2 formazioni non attraversano però un buon momento di forma, Dallas ha una striscia aperta di 3 sconfitte di fila, Oklahoma City invece è reduce da 2 sconfitte consecutive, le 2 gare di vantaggio dei Mavs però sembrano essere un’ottima dote per portare a termine la stagione con il terzo posto ad Ovest. I Thunder nel prossimo impegno se la vedranno contro Gallinari a Denver (partita che sa di antipasto playoff!) mentre i texani affronteranno la squadra del Colorado dopodomani (e Danilo sarà quindi un pò l’ago della bilancia).
    Parlando proprio di Denver bisogna dire che la squadra è sicura del suo quinto posto e le partite che resteranno da giocare saranno dei test utili per crescere di condizione ed affiatamento in vista dei playoff.

    Da decidere invece gli ultimi 3 posti con 4 squadre rimaste in gioco: Portland è sesta e dovrebbe riuscire ad ottenere il pass senza problemi (gioca contro Golden State, nella notte), stesso discorso per Memphis (calendario più agevole rispetto alle avversarie, incontrano i modesti Clippers), chi rischia di più sono gli Hornets di Marco Belinelli che privi della “stella” West (fuori 6 mesi per i legamenti del ginocchio rotti) incontrano squadre difficili e tra queste proprio i Rockets con i quali si giocano l’ultimo posto utile di post season: Houston in 2 giorni si gioca la stagione con l’incontro di stanotte contro i Kings (insidiosi dopo i progressi dell’ultimo periodo) e poi domani notte con la sfida a New Orleans gara da “dentro o fuori” da vedere assolutamente per i veri appassionati!

    Nella Eastern Conference (già detto dei Bulls) Miami e Boston si contendono secondo e terzo posto con la squadra di James-Wade e Bosh leggermente favorita (per via del calendario) su quella di Pierce-Allen-Garnett e Rondo. Gli Heat riposeranno, Celtics impeganti invece con i pericolosi Sixers.
    Alle loro spalle l’unico team con la posizione già designata, i Magic, che non possono nè migliorare, nè peggiorare il loro quarto posto (sono impegnati contro i Bucks), Atlanta è quasi sicura del seed successivo, mentre Philadelphia e New York gareggiano per la sesta e la settima piazza: favoriti i 76ers vista la discontinuità dei Knicks (giocano contro i Raptors di Andrea Bargnani) che però se possono contare sulla vena realizzativa di Stoudemire, Anthony e Billups sono un cliente scomodo per tutti i top team. Queste sono le squadre sicure di disputare i playoff ad Est.
    L’ultimo posto sarà occupato da una franchigia tra Indiana (che riposa e parte in vantaggio rispetto alle avversarie), Charlotte (che va a giocare a Cleveland contro la squadra fanalino di coda della Lega per tenere vive le speranze) e Milwaukee (come già detto giocano ad Orlando). I Pacers vincendo le ultime 4 gare sarebbero sicuri della qualificazione (tra l’altro hanno 3 partite in casa ed 1 sola in trasferta!) alle avversarie invece non basterebbe vincerle tutte essendo dietro in classifica.
    Insomma uno sprint finale tutto da vedere, sarà un’ultima settimana elettrizzante.

    Una breve e concisa analisi anche sulle posizioni di fondo: ricordiamo che in NBA non ci sono retrocessioni, sembra che i Cavs avranno il peggior record che permetterà loro di essere posizionati come squadra numero 1 alla Draft Lottery (evento che assegna le posizioni di scelta in vista del Draft), a ruota Minnesota. Le altre squadre invece si stanno dando un pò più da fare, soprattuto i Sacramento Kings (che quasi sicuramente dal prossimo anno saranno gli Anaheim Royals, ma di questo parleremo ampiamente a parte) ed ora anche i Washington Wizards. Qualche vittoria anche per Toronto pur non potendo schierare Bargnani, segno che quest’anno le squadre di coda non ci tengono a farsi battere e a fare da sparring-partner come in passato succedeva abbondantemente, forse considerato anche che nelle ultime “Lotterie” la squadra ultima classificata (e quindi in pole alla Draft Lottery) mai ha ottenuto la prima scelta assoluta: nel 2007 Memphis e Boston ultima e penultima in regular season furono scavalcate rispettivamente da Portland e Seattle (sest’ultima e quint’ultima arrivate con i Sonics che si presero quel fenomeno di Kevin Durant), nel 2008 toccò ai Bulls che dalla nona posizione peggiore salirono fino in cima, clamorosamente e davanti allo stupore degli addetti ai lavori, per scegliere Derrick Rose (a discapito di Miami), nel 2009 fu il turno dei Clippers che scalarono fino al primo posto e scelsero poi Blake Griffin e lo scorso anno, (più o meno dalla stesa posizione dei Clippers) i Wizards scalzarono i Nets e si aggiudicarono una grande promessa del basket come John Wall.

  • NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    La NBA ha comunicato che Chris Mullin, ala ex Golden State Warriors ed Indiana Pacers, Dennis Rodman, uno dei più forti rimbalzisti di sempre della storia della Lega, vincitore di 5 titoli (2 con i Detroit Pistons e 3 con i Chicago Bulls di Michael Jordan) e Tex Winter, famoso per essere l’inventore dell’attacco a triangolo e vice allenatore di Phil Jackson dei Bulls pluricampioni di Jordan e Pippen e poi dei Lakers di Bryant ed O’Neal , sono stati inseriti nella Hall of Fame.

    I giocatori appena citati e Winter saranno introdotti ufficialmente nel mese di agosto, assieme a loro altri grandi nomi del basket come Artis Gilmore, Arvydas Sabonis (ex centro dei Portland Trail Blazers), Teresa Edwards, Tara VanDerveer (che allena la Stanford University),  Herb Magee (della Philadelphia University), Reece “Goose” Tatum degli Harlem Globetrotter e Tom” Satch” Sanders dei Boston Celtics.

  • NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Grazie ai 29 punti di George Hill gli Spurs interrompono la striscia di 6 sconfitte consecutive ed estromettono i Suns matematicamente dalla post season.

    Impresa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che sbancano lo Staples Center di Los Angeles: l’italiano guida i suoi compagni con 22 punti ed una grande prestazione. Nel finale di gara decisivi Felton con i suoi canestri (16 punti) e Martin con i suoi rimbalzi. Bryant realizza 28 punti ma con 27 tiri

    Boston batte Detroit ma serve un terzo quarto perfetto per avere la meglio sugli avversari: il ritorno di Shaquille O’Neal in campo non dura molto visto che il centro deve abbandonare anzitempo il match per un nuovo infortunio, ci pensano Garnett (23 punti) e Pierce (22 punti) a trascinare i padroni di casa, dall’altra parte sono inutili i 20 di Bynum.

    Sconfitta pesante dei Bobcats in casa contro i Wizards che rischia di costare i playoff alla squadra del North Carolina: non basta la grande serata di Carroll da 26 punti, la doppia doppia di Blatche da 25 punti e 17 rimbalzi edi 23 punti di Crawford spingono Washington al terzo successo esterno della stagione, bene anche Wall a quota 18 punti.

    Miami espugna il parquet dei Nets grazie alla super prova di LeBron James da 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Deron Williams prova a dare la carica alla sua squadra ma la sua doppia doppia da 18 punti e 12 assist è sprecata.

    New York evita un clamoroso sweep stagionale (ovvero un 4-0) contro la squadra fanalino di coda della NBA, i Cleveland Cavaliers, grazie al trio Stoudemire (28 punti), Anthony (25) e Billups (23). I Knicks con questa vittoria e per via della contemporanea sconfitta dei Bobcats accedono ai playoff per la prima volta dopo 7 lunghi anni.

    Sconfitta indolore per i Magic a Toronto: nonostante i 31 punti di Dwight Howard, i Raptors riescono a vincere pur dovendo fare a meno di Bargnani e Calderon (che sia un esperimento in vista del prossimo anno con i 2 europei che lasceranno il Canada?) ed hanno in DeRozan (24 punti) e Bayless (23) i fattori della partita.

    Nuova sconfitta per i derelitti Jazz che si arrendono anche ai Kings. Sacramento ritrova un ottimo Evans da 24 punti e 10 assist, per gli ospiti non bastano i 21 punti di Millsap.

    Houston non vuole cedere nulla agli avversari e vince un importante match per restare ancora in corsa per la post season ad Ovest (unica squadra rimasta ad impensierire Hornets, Grizzlies e Blazers, le altre sono tutte fuori): nella “W” su Atlanta il protagonista è Martin con 35 punti, ben aiutato da Hayes che chiude a 19 punti e 12 rimbalzi, agli Hawks non servono le buone prestazioni di Johnson da 25 punti e di Smith da 21 punti ed 11 rimbalzi.

    Affermazione fondamentale per gli Hornets di Belinelli (9 punti) che superano i Pacers ed ora attendono lo scontro diretto con Houston (in programma mercoledì) per la matematica qualificazione ai playoff. Buona gara di Chris Paul (18 punti ed 8 assist) reduce da alcune perfomance da rivedere al tiro. Bene anche la coppia Landry-Ariza che combina per 37 punti. Per Indiana ci sono 15 punti a testa per Granger e Dunleavy.

    Portland vince l’ottava partita di fila in casa e condanna i Mavericks a soffrire ancora un pò per prendere il terrzo posto ad Ovest: Wallace con 19 punti il top scorer dei padroni di casa ma sono ben 6 gli uomini in doppia cifra, per gli ospiti si salva Marion con 19 punti.

    Risultati NBA del 3 aprile 2011

    San Antonio Spurs-Phoenix Suns 114-97
    S.A. George Hill 29, Bonner 16, Neal 15
    Pho Frye 14, Brooks 14, Dudley 12, Carter 12

    Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 90-95
    Lak Bryant 28, Odom 17, Gasol 16
    Den Gallinari 22, Martin 18, Felton 16

    Boston Celtics-Detroit Pistons 101-90
    Bos Garnett 23, Pierce 22, Allen 13
    Det Bynum 20, Prince 16, Villanueva 15

    Charlotte Bobcats-Washington Wizards 91-97
    Cha Carroll 26, Augustin 21, Diaw 13, Henderson 13
    Was Blatche 25, Crawford 23, Wall 18

    New Jersey Nets-Miami Heat 94-108
    N.J. Williams 18, Outlaw 17, Lopez 16
    Mia James 31, Wade 18, Bosh 16

    New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-107
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Billups 23
    Cle Hickson 23, Davis 22, Gee 11, Parker 11

    Toronto Raptors-Orlando Magic 102-98
    Tor DeRozan 24, Bayless 23, Barbosa 14
    Orl Howard 31, Nelson 21, Bass 13, Jason Richardson 13

    Sacramento Kings-Utah Jazz 106-97
    Sac Evans 24, Cousins 17, Garcia 17
    Uta Millsap 21, Hayward 19, Weaver 19

    Houston Rockets-Atlanta Hawks 114-109
    Hou Martin 35, Hayes 19, Lowry 17
    Atl Johnson 25, Smith 21, Crawford 15

    New Orleans Hornets-Indiana Pacers 108-96
    N.O. Ariza 19, Paul 18, Landry 18
    Ind Granger 15, Dunleavy 15, Price 12

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 104-96
    Por Wallace 19, Aldridge 18, Matthews 16
    Dal Marion 19, Beaubois 18, Nowitzki 16

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