Tag: NBA

  • NBA: McGrady ad Atlanta, Battier a Miami

    NBA: McGrady ad Atlanta, Battier a Miami

    Mercato aperto solo da qualche ora in NBA ma ci sono già tanti colpi da segnalare. Shane Battier, nell’ultima stagione gregario di lusso prima agli Houston Rockets e poi ai Memphis Grizzlies, decide di firmare per i vice campioni in carica dei Miami Heat. Per lui ci dovrebbe essere un contratto da 5 anni. Miami aggiunge così difesa ed esperienza nel suo roster senza dimenticare che Battier è uno dei migliori tiratori da 3 punti della Lega, che sarà molto utile sugli scarichi di LeBron James e Dwyane Wade.

    Tracy McGrady, Detroit Pistons | © Harry How/Getty Images

    Altra notizia di rilievo è la firma di Tracy McGrady con gli Atlanta Hawks che con l’ingaggio da parte dell’ex stella di Orlando Magic e Houston Rockets rinunceranno quasi certamente a Jamal Crawford.

    Nelle prossime ore potrebbe esserci un doppio colpo per i New York Knicks che in attesa dell’evolversi della situazione Chris Paul pensano a Tyson Chandler ed a Grant Hill per puntellare il roster.

    Detroit rinnova il contratto a Tayshaun Prince: per lui un quinquennale da 27 milioni di dollari.

    Greg Oden è vicino a prolungare la sua esperienza in Oregon con i Portland Trail Blazers. Ecco perchè i Miami Heat hanno ingaggiato il centro, ex New York Knicks, Eddy Curry. Lascia la squadra della Florida il pari ruolo Jamaal Magloire: il giocatore nato a Toronto torna a casa, firmando un contratto con i Raptors di Andrea Bargnani e va a rinforzare una delle peggiori difese della Lega.

    I Sacramento Kings hanno offerto un quinquennale da 20 milioni di dollari a Chuck Hayes, centro degli Houston Rockets ormai libero sul mercato. Nei prossimi giorni l’accordo verrà finalizzato.

    Come riserva di Tony Parker i San Antonio Spurs hanno ufficializzato l’acquisto di T.J. Ford.

    I Phoenix Suns hanno raggiunto un accordo con Shannon Brown per un contratto annuale da 3,5 milioni di dollari. Mossa prevedibile vista la possibile perdita di Grant Hill.

    Chiudiamo con il botto: Caron Butler rifiuta San Antonio e Chicago e firma per 3 anni a 24 milioni di dollari con i Los Angeles Clippers!

    Leggi anche

  • Ratificato il nuovo contratto collettivo, la NBA può partire

    Ratificato il nuovo contratto collettivo, la NBA può partire

    E’ ufficiale: la NBA prenderà il via il 25 dicembre, giorno di Natale, con 5 partite in programma. Nella notte infatti è stata raggiunta la maggioranza dei voti nella votazione per l’approvazione del nuovo contratto collettivo. Maggioranza dunque sia per quanto riguarda i voti dei proprietari che per ciò che concerne quelli dei giocatori.

    Nba | foto tratta dal web

    Il nuovo contratto di lavoro è decennale ma prevede una clausola d’uscita al sesto anno se qualcosa non dovesse funzionare. L’intesa è stata approvata da 25 proprietari su 30, mentre per quanto riguarda i giocatori sono stati 200 ad esprimere la propria opinione e si è raggiunto l’86% di adesioni positive.

    La felice conclusione di questa vicenda consente la ripresa delle attività: oggi infatti aprono i training camp delle squadre (gli allenamenti tra compagni) e possono formalmente cominciare le trattative per l’ingaggio dei free agent, i giocatori svincolati, con la ripresa del mercato.

    Il Commissioner David Stern ed il suo vice Adam Silver hanno annunciato l’accordo nel corso di una conferenza stampa, ponendo fine a quasi 2 anni di difficili negoziati che hanno portato alla seconda stagione dimezzata nella storia della Lega (la prima fu nel 1998/1999 e come logica conseguenza portò ad una regular season da 50 partite con il via nel mese di gennaio). Il campionato inizierà a Natale con 5 sfide elettrizzanti come New York-Boston, Lakers-Bulls, Thunder-Magic, Warriors-Clippers e la tanto attesa rivincita delle ultime Finals NBA Miami Heat-Dallas Mavericks. Italiani in campo il 26 dicembre con Andrea Bargnani e i Toronto Raptors che affronteranno i Cleveland Cavaliers in trasferta, Marco Belinelli e i New Orleans Hornets che se la vedranno con i Phoenix Suns, mentre Danilo Gallinari con i Denver Nuggets debutterà a Dallas, contro i Mavericks campioni in carica. Il campionato si concluderà il 26 aprile dopo 66 partite. Poi playoff per 16 squadre che eleggeranno la vincente della stagione 2011/2012.

    Il lockout è ufficialmente finito dopo ben 161 giorni e il basket a stelle e strisce può finalmente ripartire!

    Leggi anche:

  • NBA, salta l’acquisto di Chris Paul per i Lakers

    NBA, salta l’acquisto di Chris Paul per i Lakers

    Era tutto fatto, ma sul più bello David Stern, Commissioner NBA, ha bloccato tutto: Chris Paul sarebbe diventato un giocatore dei Los Angeles Lakers, la trade che doveva portare il fortissimo playmaker in maglia gialloviola prevedeva l’inserimento di un terzo team per far quadrare lo scambio ed i salari dei giocatori. In breve in California sarebbe dovuto approdare proprio Paul, mentre New Orleans come contropartite avrebbe ricevuto Lamar Odom proprio dai Lakers e in più Luis Scola, Kevin Martin e Goran Dragic dagli Houston Rockets che per i 3 giocatori messi sul piatto avrebbero potuto usufruire dei servigi dello spagnolo Pau Gasol.

    Chris Paul, New Orleans Hornets | © Harry How/Getty Images

    Quando tutto sembrava sul punto di essere ufficiale è però intervenuto Stern che con una mossa a sorpresa ha bloccato tutta la trade mantenendo immutato lo scenario. Gli Hornets infatti sono di proprietà della NBA che li ha acquisiti qualche mese fa e Stern ha il potere di opporsi o dichiararsi favorevole alle operazioni di mercato visto che il suo ruolo, oltre a quello di Commissioner della Lega, è anche di fare il Presidente della franchigia della Louisiana. A bloccare tutto, a quanto pare, l’insoddisfazione di Stern sull’equilibrio dello scambio ritenuto iniquo per i “Calabroni” (a nostro parere l’unica squadra che ci avrebbe in qualche modo rimesso sarebbero stati i Rockets che per avere Gasol avrebbero smantellato la squadra dando 3 ottimi giocatori). In realtà a far saltare lo scambio è stato il parere contrario di alcuni proprietari furibondi: diversi “owners” hanno alzato la voce a New York durante il meeting del Board of Governors chiamato a ratificare il nuovo contratto collettivo che dovrebbe garantire maggiore equilibrio nel torneo.

    Addirittura Dan Gilbert, padrone dei Cleveland Cavaliers, propone ora che per gli eventuali scambi o semplici operazioni di mercato di New Orleans ci sia una votazione collegiale da parte dei proprietari delle altre 29 franchigie NBA proprio perchè il team di coach Monty Williams appartiene alla Lega. Per gli Hornets però a bene vedere è una grossa occasione persa dato che a fine anno Paul, che ha già dichiarato di non firmare il rinnovo di contratto, sarà libero di accasarsi altrove praticamente gratis!

    Leggi anche

  • NBA, i free agent del mercato 2012

    NBA, i free agent del mercato 2012

    Il mercato NBA aprirà ufficialmente i battenti domani venerdì 9 dicembre. Abbiamo selezionato i migliori free agent disponibili in questa sessione, non sono certamente i grandi nomi dell’Estate 2010, tra i quali spiccavano LeBron James, Chris Bosh (finiti entrambi ai Miami Heat) Dwyane Wade (che con l’arrivo dei 2 amici si convinse a restare proprio in Florida), Carlos Boozer (andato a Chicago), David Lee (acquisito dai Golden State Warriors), Ray Allen, Paul Pierce, Rudy Gay (i primi 2 rimasti a Boston e Gay a Memphis), Joe Johnson (rifirmato da Atlanta a suon di milioni), Dirk Nowitzki (trattenuto dai Dallas Mavericks poi vincitori del titolo a fine anno) ed Amar’è Stoudemire (strappato ai Phoenix Suns dai New York Knicks del suo ex allenatore Mike D’antoni con un quinquennale da 100 milioni di dollari).

    David West, New Orleans Hornets | © Christian Petersen/Getty Images

    I giocatori di quest’anno pur non avendo un talento fuori dal comune come quelli già citati potrebbero essere acquisti molto utili in quanto capaci di inserirsi in breve tempo in un eventuale nuovo sistema di gioco e rendere il nuovo team altamente competitivo. Ecco, in ordine di forza, i migliori atleti liberi di trovarsi una nuova squadra (tra parentesi ruolo, età ed ultimo team di appartenenza):

    25) Jason Richardson (Guardia Tiratrice, 31 anni, Orlando Magic): I tempi dei Golden State Warriors sono lontani e Richardson sembra aver perso sia la vena realizzativa che l’atletismo mostrato nei tempi d’oro. Con le giuste motivazioni però potrebbe tornare utile come tiratore puro.

    24) Kris Humpries (Ala Grande, 26 anni, New Jersey Nets): Gregario di lusso. Se in area c’è bisogno di “gomiti” e rimbalzi è lui l’uomo giusto.

    23) Tracy McGrady (Guardia Tiratrice, 32 anni, Detroit Pistons): Stella NBA ormai sul viale del tramonto è in cerca di una squadra con cui possa vincere il suo primo titolo nella Lega.

    22) Grant Hill (Ala Piccola, 39 anni, Phoenix Suns): a 39 anni il vecchio Hill è pronto ancora a stupire. Reduce da un paio di ottime stagioni ai Suns è anche lui, come McGrady, alla ricerca di uan squadra da titolo per prendersi un anello che manca tanto all’ex giocatore di Pistons e Magic.

    21) Jamal Crawford (Guardia Tiratrice, 32 anni, Atlanta Hawks): l’ultima stagione è stata altalenante ma se si ha bisogno di un tiratore da 3 punti Crawford è uno specialista e potrebbe risultare molto utile.

    20) Shane Battier (Ala Piccola, 34 anni, Memphis Grizzlies): Memphis vorrebbe trattenerlo, difensore eccellente è utile anche all’interno dello spogliatoio essendo un grande uomo-squadra.

    19) Samuel Dalembert (Centro, 30 anni, Sacramento Kings): Usa il fisico come pochi altri al centro dell’area. Se servono stoppate ed intimidazione è il centro perfetto per le squadre con lacune nel ruolo.

    18) Carl Landry (Ala Grande, 28 anni, New Orleans Hornets): Sopperisce ai centimetri mancanti per una power forward con un atletismo ed un’applicazione mentale straordinari nella lettura del gioco. Gli Hornets vorrebbero tenerlo ma serve qualche milione in più del previsto.

    17) Glen Davis (Ala Grande, 26 anni, Boston Celtics): A Boston serve un giocatore d’impatto come lui capace di cambiare un match entrando dalla panchina ma dopo 4 anni di minimo salariale nei Celtics “Big Baby” vorrebbe qualche gratifica sul nuovo contratto.

    16) Chuck Hayes (Centro, 28 anni, Houston Rockets): Alzi la mano chi ha mai visto un centro di 196 centimetri! Eppure Hayes ha sostituito degnamente negli ultimi anni lo spilungone di 230 centimetri Yao Ming ai Rockets mostrando che in NBA anche lui può dare il suo contributo. Arcigno in difesa, è un potenziale rimbalzista da doppia cifra a serata.

    15) Caron Butler (Ala Piccola, 32 anni, Dallas Mavericks): un tempo Star della Lega a Washington, gli infortuni ne hanno minato l’integrità fisica. Resta un grosso punto di domanda sulle sue condizioni ma per chi vuole puntare su di lui potrebbe anche essere una scommessa vinta.

    14) J.J. Barea (Playmaker, 27 anni, Dallas Mavericks): Giocatore molto piccolo in altezza, ma dalla velocità elettrizzante. Negli ultimi playoff si è fatto beffe degli avversari dando un importante contributo ai Mavs nella conquista del titolo. Ora passerà a riscuotere i frutti dei suoi sacrifici.

    13) Tayshaun Prince (Ala Piccola, 32 anni, Detroit Pistons): Giocatore polivalente, sa fare tutto e bene. Ha perso un pò di smalto negli ultimi anni facendosi travolgere dal declino dei Pistons. Forse in una nuova squadra riuscirà a trovare gli stimoli per ritagliarsi uno spazio importante.

    12) Andrei Kirilenko (Ala Grande/Piccola, 31 anni, Utah Jazz): AK-47 quasi sicuramente non tornerà a giocare a Salt Lake City. Atleta universale, può giocare in 4 ruoli diversi, da guardia fino a centro. Negli ultimi tempi in Europa ha dimostrato di non essere finito. Se regge a livello mentale sarà un grande acquisto per chi vorrà puntare ancora su di lui.

    11) Thaddeus Young (Ala Piccola, 23 anni, Philadelphia 76ers): Per potenziale uno dei migliori tra i free agent di questa stagione. Non è ancora esploso ed in questi anni si è accontentato del ruolo di sesto uomo di lusso ai 76ers. L’età gioca dalla sua parte, potrebbe essere il colpo a sorpresa del mercato.

    10) Rodney Stuckey (Playmaker, 25 anni, Detroit Pistons): Playmaker atipico, è giovane ed in rampa di lancio. Su di lui ci sono le mire di metà delle squadre NBA. Detroit è avvisata.

    9) Marcus Thornton (Guardia Tiratrice, 24 anni, Sacramento Kings): Altro giovane in netta crescita, snobbato al Draft del 2009 dove venne scelto al secondo giro, il 24enne di Baton Rouge è riuscito a costruirsi una discreta fama in questi anni.

    8) Arron Afflalo (Guardia Tiratrice, 26 anni, Denver Nuggets): Entra nella Lega per il suo talento nel difendere fortissimo sugli avversari diretti ma da quando è a Denver ha dimostrato di aver migliorato di molto anche la tecnica di tiro diventando una delle principali armi della squadra di Danilo Gallinari.

    7) Jeff Green (Ala Piccola/Grande, 25 anni, Boston Celtics): Boston lo scelse come quinto assoluto nel 2007 (girato subito ai Seattle Sonics per avere Ray Allen) ed a Boston è ritornato nel febbraio scorso nello scambio che ha portato Kendrick Perkins agli Oklahoma City Thunder, squadra nata dalle ceneri proprio dei Sonics. Talento purissimo al quale manca la continuità per entrare stabilmente tra i Big della Lega è appetito da numerose squadre.

    6) Greg Oden (Centro, 23 anni, Portland Trail Blazers): A livello di talento è senza ombra di dubbio il più forte tra i giocatori free agent. Paragonato a Shaquille O’Neal la prima scelta assoluta del Draft 2007 ha avuto tantissima sfortuna finora con 3 infortuni alle ginocchia che lo hanno tenuto fermo per 3 dei 4 anni disputati in NBA. Se starà bene diventerà il centro più forte negli States, l’incognita sono le sue condizioni fisiche: Portland vorrebbe rifirmarlo ma è dubbiosa, Miami farebbe invece carte false per averlo.

    5) DeAndre Jordan (Centro, 23 anni, Los Angeles Clippers): L’infortunio di Kris Kaman ha lanciato in squadra Jordan che fa della potenza fisica e dell’atletismo la sua arma migliore. Più compatibile rispetto a Kaman (indiziato a lasciare Los Angeles) nell’integrarsi con la Stella Blake Griffin verrà molto probabilmente rifirmato dai Clippers, con buona pace delle altre squadre.

    4) Tyson Chandler (Centro, 29 anni, Dallas Mavericks): Considerato finito fino a 2 anni fa per gravi problemi alle caviglie, è ritornato a splendere nell’ultima stagione firmando un contratto annuale con i Mavericks. Dopo l’ottimo lavoro svolto a centro area soprattutto nei playoff, dove lui e Nowitzki hanno trascinato i texani al titolo, ora vuole riconosciuti i suoi meriti, ma Dallas non vorrebbe sborsare molto per la sua riconferma. Più facile che trovi un’altra squadra disposta a dargli quello che chiede.

    3) Nenè (Centro, 29 anni, Denver Nuggets): Le voci lo danno lontano da Denver, vuole una squadra da titolo ed i Nuggets non lo sono. Probabile che vista l’esperienza che porterà in dote possa firmare il contratto “della vita” con una nuova squadra.

    2) Marc Gasol (Centro, 27 anni, Memphis Grizzlies): Assieme a Randolph forma una coppia assolutamente solida e talentuosa sotto canestro. Memphis lo terrà a costo di svenarsi, abbina talento, fisico ed un’età relativamente giovane. I Grizzlies vogliono tornare ai playoff ed il fratellino di Pau è una base importante della formazione del Tennessee.

    1) David West (Ala Grande, 31 anni, New Orleans Hornets): Il più forte (escluso il talento di Oden) tra i giocatori liberi sul mercato. Abbina punti, rimbalzi, difesa, forza fisica ed esperienza. Ha ancora 3-4 anni ad alto livello e vuole monetizzare al massimo il prossimo contratto. New Orleans potrebbe anche trattenerlo ma se va via Chris Paul (con gli Hornets che diventerebbero una delle peggiori squadre della NBA) anche West è destinato a partire e firmerà con un’altra squadra. Situazione in evoluzione anche per via dell’infortunio al ginocchio subìto nel finale della scorsa regular season.

    Da tenere d’occhio anche la situazione dei vari Wilson Chandler, J.R. Smith, Aaron Brooks e Kenyon Martin, atleti che hanno lo status di “Star” NBA ma che hanno firmato contratti vincolanti con squadre cinesi senza clausola d’uscita. Se non verranno rilasciati dalle rispettive squadre di appartenenza dovranno terminare la stagione nel campionato cinese.

  • NBA, i Clippers si muovono per Chris Paul

    NBA, i Clippers si muovono per Chris Paul

    Chris Paul, playmaker che gioca in NBA con i New Orleans Hornets, squadra che ha nel roster anche il nostro Marco Belinelli, è l’uomo mercato del momento: su di lui si stanno muovendo tantissime squadre per cercare di strapparlo alla franchigia della Louisiana dato che il giocatore a fine campionato sarà libero di cercarsi una nuova sistemazione in quanto free agent. Il numero 3 dei “Calabroni” ha già fatto sapere al General Manager del suo attuale team che non rinnoverà il contratto quindi a New Orleans hanno optato per la sua cessione onde evitare di restare con un pugno di mosche in mano a fine campionato.

    Chris Paul, New Orleans Hornets | © Harry How/Getty Images

    Una cosa è certa, Paul vuole fortemente i New York Knicks per poter finalmente giocare assieme ai suoi grandi amici Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire in una grande arena come quella del Madison Square Garden. Tuttavia i Knicks non hanno contropartite tecniche adeguate per prelevare immediatamente il playmaker e dargli la possibilità di giocare subito a New York.

    Ecco perchè le altre squadre non restano a guardare e sono pronte a proporre scambi molto vantaggiosi agli Hornets: in prima fila ci sono i Los Angeles Clippers che sacrificherebbero per lui Eric Bledsoe (che diventerebbe di troppo essendo l’ennesima point guard nel roster), Al-Farouq Aminu, il fortissimo centro di nazionalità tedesca Chris Kaman e i diritti su una seconda scelta al prossimo Draft che i rossoblu hanno ricevuto da Minnesota. Intoccabili, ovviamente, la guardia Eric Gordon, il centro DeAndre Jordan (esploso nell’ultima stagione dopo l’infortunio proprio di Kaman) e la “Stella” Blake Griffin, un’ala grande dal talento spaventoso autore di un campionato eccezionale, convocato immediatamente per l’All Star Game al suo primo anno sui parquet della NBA e vincitore del premio di matricola dell’anno. I 3 giocatori appena citati, più Paul in cabina di regia ed il probabile innesto di Caron Butler (che sarà acquisito sul mercato dei free agent) in ala piccola renderebbero la seconda squadra di Los Angeles una vera e propria corazzata. Naturale che però, cedendo tanto talento a New Orleans, i Clippers vogliano avere determinate garanzie per non vedersi poi sfilare via Paul a fine anno da qualche altra squadra e chiedono alla franchigia della Louisiana di far prolungare il contratto al playmaker. Un’operazione quasi impossibile vista la volontà di Paul di giocare a New York. Ma in NBA le cose cambiano in fretta e magari nei prossimi giorni ci saranno grosse novità per “leggere” in modo più chiaro questa situazione.

    Leggi anche:

  • NBA, il calendario definitivo. Italiani in campo il 26 dicembre

    NBA, il calendario definitivo. Italiani in campo il 26 dicembre

    La NBA ha ufficializzato per intero il calendario per la regular season 2011/2012. Finora era stato reso noto solo il primo turno che prevedeva (e tutt’ora prevede) 5 gare nella sera del 25 dicembre, giorno di Natale. Il primissimo match della nuova stagione metterà di fronte al Madison Square Garden di New York i padroni di casa dei Knicks contro gli eterni rivali dei Boston Celtics (squadra che tra l’altro ha eliminato la franchigia della “Grande Mela” negli ultimi playoff, precisamente al primo turno).

    Nba | foto tratta dal web

    Il via è fissato per le ore 12.30 negli Stati Uniti, le 18.30 in Italia quindi sarà una sfida che visto l’orario permetterà a molti appassionati di seguirla interamente in diretta. A seguire (ore 14.40 in America, le 20.30 in Italia) la tanto attesa rivincita delle ultime Finals NBA tra i padroni di casa dei Dallas Mavericks campioni in carica ed i vice campioni dei Miami Heat del fantastico trio LeBron James-Dwyane Wade-Chris Bosh che proverà anche quest’anno un nuovo attacco al titolo. Poi si passerà alle 3 gare notturne con i Los Angeles Lakers del pluricampione Kobe Bryant che ricevono i Chicago Bulls dell’ultimo M.V.P. stagione Derrick Rose alle ore 23.00 italiane, gli Oklahoma City Thunder dell’asso Kevin Durant che attendono la visita degli Orlando Magic dell’uomo mercato Dwight Howard (ore 2.00 in Italia) e per finire il derby californiano tra Golden State Warriors e Los Angeles Clippers (orario 4.30 di notte), 2 formazioni in rampa di lancia dopo aver “accumulato” tantissimo talento negli ultimi Draft. Una prima giornata dunque molto interessante e con tanti spunti tecnici, da seguire molto attentamente per capire i nuovi rapporti di forza all’interno della Lega.

    Per quanto riguarda i 3 italiani che giocano oltreoceano l’esordio in vista del nuovo campionato è fissato per il giorno seguente, il 26 dicembre: all’una di notte nel nostro Paese i Toronto Raptors di Andrea Bargnani sfideranno a Cleveland i rinnovati Cavaliers dei rookie Irving e Thompson (rispettivamente prima e quarta scelta assoluta all’ultimo Draft), poche ore più tardi (alle 2.30) Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets faranno visita ai campioni in carica dei Dallas Mavericks e del fenomenale Dirk Nowitzki. A mezz’ora di distanza poi il via alla gara tra i Phoenix Suns ed i New Orleans Hornets di Marco Belinelli (che dovrebbe essere riconfermato in queste ore dal team della Louisiana). Il primo “derby italiano” della stagione andrà in scena a New Orleans il giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2012, con gli Hornets di Belinelli che ospiteranno i Nuggets di Gallinari. Il primo confronto invece tra Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani si terrà a Denver il 27 gennaio mentre Belinelli sfiderà Bargnani il 29 febbraio quando i Raptors giocheranno a New Orleans. In tutto i “derby Azzurri” programmati per la stagione 2011/2012 saranno 7 e saranno ovviamente tutti da seguire.

    Per completare il discorso sul calendario c’è da ricordare che ogni team deve disputare 48 incontri con squadre della propria Conference e solamente 18 con avversarie della Conference opposta. L’unico momento nel quale i giocatori potranno per così dire “tirare il fiato” sarà durante l’All Star week end, che quest’anno si giocherà ad Orlando (All Star Game il 26 di febbraio).

    QUI IL CALENDARIO NBA 2011/2012 

    Leggi anche:

  • NBA, Lakers su Howard. Miami tenta Oden

    NBA, Lakers su Howard. Miami tenta Oden

    Venerdì 9 dicembre il mercato NBA aprirà ufficialmente ma in questi giorni sono già tante le voci di possibili trattative tra le squadre. Sulla cresta dell’onda c’è sempre Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, a cui scadrà il contratto alla fine di questa stagione. “Superman” non sembra intenzionato a rifirmare con la franchigia della Florida (fatale la sconfitta nel primo turno playoff dello scorso torneo contro gli Atlanta Hawks) essendosi ormai convinto che sarebbe difficile arrivare a vincere il titolo con il suo attuale team e starebbe vagliando con attenzione le offerte pervenute al suo agente in modo da scegliere poi la squadra potenzialmente migliore per puntare alla vittoria del campionato. I più interessati all’acquisizione di Howard sono i Los Angeles Lakers che se riuscissero nel colpaccio porterebbero via da Orlando un altro grande centro dopo aver strappato qualche anno fa, a suon di milioni di dollari, Shaquille O’Neal. La storia potrebbe (il condizionale è comunque d’obbligo vista la lunga lista di pretendenti) ripetersi dato che i Magic non vogliono assolutamente perdere a parametro 0 il loro giocatore simbolo il che significherebbe l’ennesima ricostruzione della loro giovane storia. I gialloviola sono pronti a mettere sul piatto della trade 2 giocatori da scegliere in una rosa di 3 ed i nomi sono di tutto rispetto dato che comprendono il centro Andrew Bynum, ragazzo dalle numerose qualità e potenzialità, un pò fragile fisicamente ma sempre uno dei migliori nel suo ruolo, l’ala grande di nazionalità spagnola Pau Gasol, giocatore su cui tecnicamente non si può discutere ed infine il versatile Lamar Odom. Lo scambio permetterebbe ai Lakers di avere un atleta dominante come nessun altro in NBA a centro area ed ai Magic di restare sempre altamente competitivi. Secondo alcune fonti il trasferimento dovrebbe essere praticamente fatto ma attenzione agli inserimenti di altri team dell’ ultima ora dato che ad Orlando comunque conviene scatenare un’asta per ottenere quanto più possibile dalla cessione di Howard.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Sempre a proposito di centri si sta facendo strada prepotentemente la voce che vede i Miami Heat dei “Big Three” Wade-James-Bosh interessati allo sfortunato centro dei Portland Trail Blazers Greg Oden. L’ex Ohio State University, prima scelta assoluta di Portland al Draft del 2007, paragonato da molti esperti a Shaquille O’Neal per l’impatto che avrebbe potuto avere nella Lega e per la potenza fisica fuori dal comune assimilabile a quella del giovane Shaq nelle sue migliori stagioni ai Magic ed ai Lakers, in 4 stagioni è riuscito a scendere in campo solo per 82 partite (in pratica un solo torneo su 4) a causa di gravissimi infortuni ad entrambe le ginocchia. A gennaio è previsto il suo ennesimo ritorno sul parquet ma ai Blazers sono indecisi sul da farsi visto che il giocatore è free agent con restrizione, ovvero libero sul mercato ma pareggiando l’offerta migliore che perverrà all’agente del centro la squadra dell’Oregon potrà tranquillamente tenerlo in squadra avvalendosi del suo diritto. Miami ha evidenziato nell’ultima stagione grandi problemi a centro area e seppur sia arrivata in Finale (persa però contro i Mavericks di Dirk Nowitzki) punta ad un massiccio rafforzamento del roster. Un Oden in salute sarebbe l’ideale, non solo per gli Heat ma per qualsiasi franchigia NBA. Tuttavia l’incognita sulle sue reali condizioni fisiche sono tante e permangono nonostante le rassicurazioni dello staff sanitario dei Blazers. Il team della Florida potrebbe usare la sua eccezione salariale da 5 milioni di dollari all’anno per strapparlo ai biancorossoneri, staremo a vedere l’evolversi della situazione.

    Restano sul mercato altri 2 centri di rilievo, Tyson Chandler che ha rifiutato la proposta di rinnovo dei Dallas Mavericks campioni in carica ritenendola troppo bassa e Marc Gasol, fratello minore di Pau, che sta valutando il prolungamento di contratto con i Memphis Grizzlies anche se la prima offerta della franchigia del Tennessee non ha soddisfatto del tutto lo spagnolo.

    Chiudiamo il discorso mercato parlando di un grandissimo giocatore come Grant Hill: la 39enne ala piccola, nell’ultima stagione ai Phoenix Suns, non sembra accusare il peso dell’età che avanza e dopo l’ottima regular season con la squadra dell’Arizona starebbe pensando ad un team di vertice per chiudere la carriera magari vincendo un titolo. Se Chris Paul andasse ai New York Knicks (rendendo quindi gli arancioblu una seria pretendente all’anello) il suo ingaggio da parte della franchigia della Grande Mela sarebbe cosa certa per unirsi al fantastico trio che si formerebbe con Paul in cabina di regia, Carmelo Anthony star indiscussa del Madison Square Garden ed Amar’è Stoudemire a dominare a centro area. Hill darebbe qualità ed esperienza ad una panchina molto carente come quella dei Knicks, ma su di lui attenzione alle mosse di Chicago Bulls e Los Angeles Clippers.

    Leggi anche:

    NBA, MARCO BELINELLI NEL MIRINO DEI CHICAGO BULLS

  • NBA, Marco Belinelli nel mirino dei Chicago Bulls

    NBA, Marco Belinelli nel mirino dei Chicago Bulls

    Il mercato NBA non ha ancora ufficialmente aperto i battenti, lo farà presto dato che il via per le trattative è fissato in data 9 dicembre, ma le voci che circolano nelle ultime ore sono sempre numerose. L’ultima riguarda il nostro Marco Belinelli che sarebbe finito nel mirino dei Chicago Bulls a cui serve un tiratore molto preciso dalla lunga distanza per sfruttare al meglio gli eventuali scarichi del playmaker Derrick Rose, abilissimo ad avventurarsi al centro dell’area per poi dare via la palla casomai trovasse ostruita la via del canestro.

    Marco Belinelli, New Orleans Hornets | © Stephen Dunn/Getty Images

    La guardia italiana è in una situazione particolare essendo free agent con restrizione ovvero un potenziale agente libero che potrebbe accasarsi dovunque con l’offerta giusta ma con un’opzione di riacquisto immediato da parte della sua attuale squadra, i New Orleans Hornets, ai quali basterà pareggiare il miglior contratto che perverrà all’agente di Belinelli. Dunque non è detto che Marco sia costretto a restare gioco forza in Louisiana, con una squadra che non ha molte prospettive di crescita vista la probabile partenza del fenomeno Chris Paul ormai ad un passo dai New York Knicks e con la seconda arma offensiva del team, l’ala grande David West, in procinto di accasarsi altrove essendo scaduto il suo contratto con gli Hornets.

    Chicago sarebbe un’ottima soluzione per il bolognese che sfrutterebbe al meglio gli spazi lasciati liberi sul perimetro dai raddoppi che la potenza fisica e l’esplosività del play Derrick Rose richiedono a centro area per i difensori avversari. Nell’ultima stagione chi ha beneficiato di questa opportunità è stato Kyle Korver che ha chiuso l’annata con un lusinghiero 44% dalla lunga distanza. Belinelli potrebbe integrarsi a meraviglia nel sistema offensivo dei Bulls ma per entrare nelle grazie del coach Thibodeau serve anche applicazione difensiva dato che l’allenatore di Chicago predilige essenzialmente questo aspetto che purtroppo è uno dei difetti del “Beli” che non sempre mantiene alta la concentrazione quando la squadra deve difendersi.

    Staremo a vedere sicuramente l’evolversi della situazione anche perchè avere Belinelli in una formazione “contender” per il titolo come sono i Bulls attuali aprirebbe dei risvolti molto interessanti.

    LEGGI ANCHE:

    NBA, Chris Paul sceglie i New York Knicks

    NBA, prime voci di mercato per Dwight Howard e Chris Paul

  • NBA, inizio a Natale con 5 gare in programma

    NBA, inizio a Natale con 5 gare in programma

    Arriva la prima notizia ufficiale della stagione NBA 2011/2012: la Lega ha comunicato che la regular season prenderà il via il giorno 25 dicembre, a Natale dunque, e la programmazione della serata prevede 5 gare da disputare. Una leggera variazione rispetto al calendario originale che contemplava solo 3 partite, ma dopo tutto il tempo perso in questi mesi di lockout la scelta si è resa necessaria per accelerare i tempi.

    Dirk Nowitzki | © DON EMMERT/AFP/Getty Images

    Invariati i 3 incontri originariamente previsti, sfide molto attese da tutti i fans che potranno gustarsi la storica rivalità tra i New York Knicks ed i Boston Celtics, l’elettrizzante partita tra i Los Angeles Lakers ed i Chicago Bulls con la sfida nella sfida tra le stelle Kobe Bryant e Derrick Rose e la rivincita delle ultime Finals NBA tra Dallas Mavericks e Miami Heat con i Big Three della Florida (LeBron James, Chris Bosh e Dwyane Wade) desiderosi di prendersi quantomeno una piccola rivincita dopo la debcale subìta nel mese di giugno contro i texani del tedsco Dirk Nowitzki eletto poi M.V.P. delle Finali.

    La Lega ha anche comunicato di aver aggiunto altri 2 match, quello tra i Golden State Warriors che se la vedranno contro gli ostici  Los Angeles Clippers, una squadra giovane ed in rampa di lancio in uno dei tanti sentitissimi derby californiani, e quello tra gli altrettanto giovani ma ancora più talentuosi Oklahoma City Thunder del futuro dominatore della Lega Kevin Durant che se la vedranno contro gli Orlando Magic del giocatore attualmente più ricercato e desiderato sul mercato ovvero il centro Dwight Howard.

    Nella prossima settimana verrà ufficializzato interamente tutto il calendario della nuova stagione (ricordiamo che ogni squadra dovrà disputare 66 partite, 48 contro team della propria Conference e 18 contro franchigie della Conference opposta) ma già si parte con una interessantissima prima giornata piena di contenuti tecnici e di sfide di prim’ordine.

  • NBA, Chris Paul sceglie i New York Knicks

    NBA, Chris Paul sceglie i New York Knicks

    Chris Paul, stella NBA dei New Orleans Hornets, squadra in cui milita anche il nostro Marco Belinelli, stando ad alcune indiscrezioni provenienti direttamente dagli States, avrebbe riferito alla dirigenza del team della Louisiana di essere ceduto ai New York Knicks dei suoi amici Carmelo Anthony ed Amar’è Stoudemire.

    Chris Paul | © Jared C. Tilton/Getty Images

    Secondo le voci circolate nelle ultime ore il fenomenale playmaker dei “Calabroni”, a livello di regia sicuramente il migliore attualmente tra i play nella Lega, in una discussione avuta con il General Manager di New Orleans Dell Demps, ha messo in chiaro le cose ed esternato i suoi propositi, che non prevedono il rinnovo contrattuale con gli Hornets (Paul a fine anno diventerà free agent) ed ha poi reso nota la sua voglia di unirsi a Stoudemire ed Anthony in maglia bluarancio.

    Nei giorni scorsi su Paul si erano fiondati i Boston Celtics, che proponevano uno scambio alla pari con il pari ruolo Rajon Rondo, ed i Los Angeles Lakers che hanno messo sul piatto della trade uno a scelta tra Pau Gasol ed Andrew Bynum. Paul ha però rifiutato i biancoverdi del Massachusetts, che reputa un team in declino per via dell’alta età media delle sue “Stelle”, mentre i gialloviola stanno decisamente virando su Baron Davis per quanto riguarda il ruolo di playmaker dato che l’ex giocatore dei Clippers, ora ai Cleveland Cavaliers, potrebbe essere scaricato dalla franchigia dell’Ohio con la nuova clausola Amnesty per fare spazio nel salary cap ed i californiani lo accoglierebbero a braccia aperte ovviamente con un contratto di molto inferiore all’attuale.

    Ritornando alla situazione di Chris Paul l’eventuale trade con i Knicks non si prospetta semplice perchè escludendo Stoudemire ed Anthony (incedibili per giunta) il roster della squadra della Grande Mela non offre contropartite che possano ingolosire gli Hornets. La situazione potrebbe sbloccarsi il 9 dicembre, giorno di apertura del mercato, in cui le squadre potranno iniziare a firmare i free agent. New York dovrà mettere sotto contratto qualche nome importante e poi cercare di imbastire lo scambio per avere immediatamente il fortissimo giocatore in maglia numero 3. Altrimenti si dovrà aspettare febbraio (magari con gli Hornets con l’acqua alla gola visto che sarà l’ultima data utile per fare operazioni di mercato prima di perdere Paul praticamente gratis) oppure giugno, quando il giocatore si svincolerà dal suo attuale team.

    In Louisiana cercano anche soluzioni alternative e sperano di poter ottenere uno scambio con qualche altra franchigia ma ciò non appare facile: per cautelarsi da possibili sorprese tutte le squadre interessate (i Golden State Warriors in primis che propongono una trade con Stephen Curry) hanno chiesto agli Hornets di prolungare il contratto del loro playmaker, come garanzia per il futuro. Difficile infatti che qualcuno possa dare in cambio giocatori di alto livello a New Orleans per poi trovarsi a giugno senza questi campioni e senza neanche Paul che da agente libero firmerebbe sicuramente un contratto con i Knicks.

    A New York invece gongolano dato che da questa situazione i Knicks hanno solo da guadagnare: queste esternazioni di Paul infatti mettono in crisi New Orleans e fanno passare il coltello dalla parte del manico sia al giocatore che alla squadra allenata da coach Mike D’Antoni che in un batter d’occhio diventerebbe una seria candidata al titolo. Forse neanche i Miami Heat dei “Big Three” LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh arriverebbero alla completezza tecnica del nuovo trio di New York che avrebbe equilibrio in ogni reparto, sia in cabina di regia (Paul), che sugli esterni (Anthony) che in mezzo all’area (Stoudemire). Una vera corazzata che poi dovrebbe essere solo rifinita a livello di panchina con ricambi validi per dare respiro ai titolari.