Tag: NBA

  • NBA, grande rimonta Celtics ad Orlando. Bene i Clippers

    NBA, grande rimonta Celtics ad Orlando. Bene i Clippers

    Solo 2 le partite disputate nella notte NBA ma di certo non sono mancate le emozioni: Boston dopo un primo tempo inguardabile opera una prodigiosa rimonta e batte i Magic ad Orlando, i Clippers hanno la meglio sui Grizzlies in un match che ha visto ben 19 cambi della leadership dell’incontro (e per altre 14 volte le 2 squadre si sono trovate a pari punti).

    Gara davvero entusiasmante in Florida dove si è assistito al dominio dei padroni di casa dei Magic nel primo tempo ed alla furiosa ed irresistibile rimonta dei Celtics nella seconda parte dell’incontro. I “Verdi” con questo successo dimostrano a tutte le avversarie che nella lotta al titolo si dovranno fare ancora necessariamente i conti con loro. Orlando parte fortissimo e chiude il primo quarto doppiando nel punteggio gli avversari (32-16) volendo vendicare il pesante KO inferto qualche giorno fa al “Garden” da Pierce e compagni, partita in cui i Magic avevano fatto registrare il record negativo di franchigia in punti segnati in un singolo match non arrivando neanche a quota 60. La seconda frazione di gioco non si discosta molto da quanto visto precedentemente ed i padroni di casa non mollano un centimetro e riescono a raggiungere 20 punti di vantaggio (43-23), margine dilatato ancora di più a 3 minuti dall’intervallo lungo grazie alla tripla di Nelson (52-25, per un irreale +27). Doc Rivers è costretto al time out ed i Celtics tornano in campo con qualche convinzione in più piazzando un mini parziale di 12-6 che li porta sul 58-37 alla fine del primo tempo. Evidentemente la sfuriata di Rivers negli spogliatoi dà i suoi frutti perchè i Celtics tornano sul parquet totalmente cambiati: già nel terzo periodo riescono a recuperare 10 punti portandosi sul 75-64, poi la rimonta viene completata nell’ultimo quarto dopo soli 4 minuti (76-76). Inizia per alcuni versi un nuovo match da 8 minuti ma ormai l’inerzia della partita è totalmente dalla parte dei “Verdi”che trascinati dal capitano Paul Pierce e dalle giocate di pura energia di Kevin Garnett portano a casa una vittoria che potrebbe rappresentare il punto di svolta di una stagione finora non proprio esaltante. Garnett chiude la sua gara con soli 12 punti a cui aggiunge 10 rimbalzi ma diventa il leader emotivo nel secondo tempo per la sua squadra dando la scossa con una super stoppata su Howard dopo pochi secondi di gioco, Pierce è il top scorer degli ospiti con 24 punti (e 10 assist), importante dalla panchina l’ex Treviso Moore che porta alla causa 16 punti. I Magic riescono a mandare tutto il quintetto di partenza in doppia cifra con Howard che arriva a quota 16 punti e 16 rimbalzi, ma si arenano troppo presto nella seconda parte di gara forse pensando di aver già vinto visto il cospicuo vantaggio. Per Boston resta forte l’odore dell’impresa perchè rimontare 27 punti di deficit in trasferta in soli 2 quarti e vincere di 8 contro uno dei migliori team della Lega (il secondo tempo si è chiuso 54-25 in favore degli uomini di Doc Rivers) pur avendo 2 pedine chiave come Ray Allen e Rajon Rondo out per infortunio non è cosa che possono permettersi in molti.

    Paul Pierce, Boston Celtics | © Nick Laham/Getty Images

    Nella seconda partita di giornata i Clippers invece battono i Grizzlies in una sfida altalenante. Bello l’effetto cromatico delle 2 squadre che scendono in campo con le divise vintage del periodo ABA. Los Angeles decisamente meglio nel primo quarto, Memphis rimonta nella seconda frazione anche grazie alla scossa data da Rudy Gay che sul finire del primo periodo buca il canestro da dietro centrocampo. La partita si mantiene poi sui binari dell’equilibrio nel secondo tempo con continui sorpassi e contro-sorpassi, solo nel finale i Clippers operano il break decisivo guidati dal trio Paul-Williams-Griffin: i primi 2 piazzano 18 punti a testa (per Paul anche 7 rimbalzi e 7 assist) mentre il lungo losangelino flirta con la tripla doppia chiudendo con 20 punti, 9 rimbalzi ed 8 assist. Per gli ospiti inutili dunque i 24 punti di Rudy Gay, la doppia doppia di Marc Gasol (18 punti e 11 rimbalzi) ed i 14 punti di Mayo dalla panchina.

    Risultati NBA 26 gennaio 2012

    Orlando Magic-Boston Celtics 83-91
    Orl: Howard 16, Jason Richardson 13, Anderson 12
    Bos: Pierce 24, Moore 16, Garnett 12, Pietrus 12

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 98-91
    Cli: Griffin 20, Paul 18, Williams 18
    Mem: Gay 24, Gasol 18, Mayo 14, Allen 14

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, Gallinari rinnova con Denver. Love resta a Minnesota

    NBA, Gallinari rinnova con Denver. Love resta a Minnesota

    A poche ore dalla dead line per effettuare i rinnovi dei giocatori in NBA arrivano 2 importanti notizie: Danilo Gallinari ha trovato l’accordo per prolungare la sua permanenza tra le fila dei Denver Nuggets, idem ha fatto Minnesota che ha rifirmato la propria stella Kevin Love, uno dei giocatori più appetibili dell’ intera Lega. I 2 atleti a fine anno sarebbero diventati free agent quindi le rispettive franchigie hanno compiuto 2 grosse operazioni togliendo i loro leader dal prossimo mercato. La stessa cosa era avvenuta qualche giorno fa per Russell Westbrook, playmaker degli Oklahoma City Thunder, che ha rinnovato il sodalizio con il suo team per altre 5 stagioni a quasi 80 milioni di dollari.

    Per Danilo Gallinari l’accordo è di 4 anni a 42 milioni complessivi quindi la sua permanenza in Colorado sarà fino al 2016. La sesta scelta assoluta dei New York Knicks al Draft del 2008, scambiato quasi un anno fa dalla franchigia bluarancio per arrivare alla superstar Carmelo Anthony, diventa il secondo giocatore più pagato dei Nuggets dopo il brasiliano Nenè e visto l’ottimo inizio di campionato il nuovo contratto è ampiamente meritato visto che il numero 8 di Denver sta viaggiando ad una media di oltre 17 punti a partita. Ovviamente entusiasta Gallinari per questo accordo ed anche i Nuggets hanno espresso la loro soddisfazione sul proprio sito ufficiale.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Chris Graythen/Getty Images

    Un altro giocatore dal futuro molto luminoso ha deciso di proseguire la sua esperienza a Minneapolis: si tratta di Kevin Love, atleta che avrebbe fatto comodo a parecchie squadre nella Lega ma che ha prolungato con i Timberwolves per altri 4 anni a 62 milioni di dollari (in pratica il massimo consentito). L’ala grande di Minnesota sta disputando una stagione eccezionale a livelli da M.V.P. con oltre 24 punti di media a cui si devono aggiungere quasi 14 rimbalzi a serata!

    Chi invece resta in bilico è Eric Gordon: gli Hornets forse non faranno in tempo a chiudere la trattativa per evitare che la guardia possa lasciare New Orleans a luglio. Il francese Batum invece ha rifiutato la proposta di Portland.

  • NBA, Gallinari continua a vincere, Bargnani batte Utah ma si fa male ancora

    NBA, Gallinari continua a vincere, Bargnani batte Utah ma si fa male ancora

    Ben 13 le partite disputate nella notte NBA.

    A sorpresa i Nets sbancano Philadelphia dopo un tempo supplementare: è Deron Williams a trascinare i suoi compagni (34 punti ed 11 assist) prima pareggiando la gara alla fine dei regolamentari e poi infilando 5 punti in overtime che spezzano le gambe ai Sixers.

    Il cambio di allenatore fa bene a Washington che batte i derelitti Bobcats: Nick Young infila 20 punti ed a Charlotte non basta la buona prova di Carroll che chiude con 17 punti.

    Cleveland si impone contro i Knicks grazie ai 10 punti e 16 rimbalzi di Varejao. Inutili per New York i 19 punti e 14 rimbalzi di Stoudemire.

    LeBron James con 32 punti (e 4/4 nei titi liberi negli ultimi secondi di gara) regala la vittoria a Miami sul campo dei Pistons. 27 punti per Bosh mentre Detroit ha in Daye il top scorer a quota 28 punti.

    Cade l’imbattibilità casalinga dei Bulls (unici a non aver ancora perso sul proprio parquet nell’intera Lega prima della sfida di ieri), che si arrendono ai tenaci Pacers guidati da un ottimo Danny Granger autore di 22 punti (ben 6 i giocatori in dopia cifra per gli ospiti). Chicago ha in Rose il miglior marcatore (24 punti) ma è pesata tanto l’assenza dell’infortunato Deng.

    I Bucks espugnano Houston con una prova superlativa della panchina capace di segnare ben 66 punti sui 105 totali. Servono quindi a poco i 29 punti di Martin per i Rockets.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Prestazione opaca per Marco Belinelli (solo 4 punti) ed i suoi Hornets collezionano l’ennesima sconfitta in casa dei Thunder che trovano la solita eccellente serata della stella Kevin Durant che piazza 25 punti.

    Kevin Love segna 31 punti e prende 10 rimbalzi festeggiando nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale. Grazie al suo contributo Minnesota esce vittoriosa dal parquet dei Dallas Mavericks e rovina ai texani ed ai loro tifosi la serata della consegna degli anelli per il titolo vinto nello scorso campionato. Ancora una volta bene Rubio con 17 punti, 12 assist e 7 rimbalzi. Per i Mavs si salva Terry con 17 punti.

    Tutto facile per San Antonio che demolisce Atlanta: gli Spurs hanno 17 punti a testa dal duo Bonner-Blair e chiudono la pratica nel terzo quarto. Jeff Teague fa di tutto per tenere in partita i suoi compagni (20 punti per lui) ma alla fine anche il playmaker degli Hawks deve deporre le armi.

    Doppio overtime a Salt Lake City ma ad esultare alla fine sono i Raptors di Andrea Bargnani che prevalgono sui Jazz: la vittoria costa cara ai canadesi dato che in chiusura del primo tempo supplementare il”Mago”si fa male di nuovo e deve abbandonare il parquet. Toronto però con personalità non si fa abbattere dalla situazione e trova in Kleiza il match winner: il lituano piazza 25 punti, gli stessi di Bargnani ed ai Jazz non bastano i 31 di un sempre più convincente Millsap. Alla fine della gara Bargnani mette i brividi ai propri tifosi dicendo che il suo infortunio è veramente serio e ci vorrà del tempo per rivederlo sul campo. Salta il derby con Gallinari previsto per venerdì.

    Ed a proposito di Danilo, altra grande partita con 23 punti ed i Nuggets stritolano i Kings a domicilio. Sono 7 i giocatori in doppia cifra per Denver che alla fine del match ufficializza l’accordo con l’ala Azzurra per il prolungamento di contratto che legherà la squadra del Colorado e Danilo ancora per 4 anni.

    I Lakers battono i Clippers nel derby di Los Angeles: 24 punti per Kobe Bryant e 23 di Gasol bastano ad avere la meglio di Paul (solo 4 punti) e Griffin (26 punti alla fine).

    Infine i Warriors si rialzano dopo un brutto periodo ed hanno la meglio sui Blazers: è Stephen Curry a schiantare Portland con 32 punti. Per gli ospiti servono a poco i 18 punti di Aldridge.

    Risultati NBA 25 gennaio 2012

    Philadelphia 76ers-New Jersey Nets 90-97 (overtime)
    Phi: Louis Williams 17, Brand 16, Holiday 14
    N.J.: Deron Williams 34, Morrow 16, Humphries 13

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 92-75
    Was: Young 20, Blatche 17, Wall 12
    Cha: Carroll 17, Thomas 13, Higgins 13

    Cleveland Cavaliers-New York Knicks 91-81
    Cle: Jamison 15, Casspi 13, Parker 13
    N.Y.: Stoudemire 19, Anthony 15, Fields 13

    Detroit Pistons-Miami Heat 98-101
    Det: Daye 28, Monroe 20, Knight 17
    Mia: James 32, Bosh 27, Chalmers 16

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 90-95
    Chi: Rose 24, Brewer 20, Hamilton 17
    Ind: Granger 22, Hibbert 20, West 14

    Houston Rockets-Milwaukee Bucks 99-105
    Hou: Martin 29, Scola 18, Parsons 16
    Mil: Jackson 20, Jennings 20, Dunleavy 18

    Oklahoma City Thunder-New Orleans Hornets 101-91
    Okl: Durant 25, Harden 18, Westbrook 14, Ibaka 14
    N.O.: Jack 20, Ayon 16, Landry 15

    Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 90-105
    Dal: Terry 17, Marion 15, Beaubois 11
    Min: Love 31, Rubio 17, Ellington 16

    San Antonio Spurs-Atlanta Hawks 105-83
    S.A.: Bonner 17, Blair 17, Splitter 16
    Atl: Teague 20, Smith 13, Joe Johnson 10

    Utah Jazz-Toronto Raptors 106-111 (2 overtime)
    Uta: Millsap 31, Harris 24, Favors 16
    Tor: Bargnani 25, Kleiza 25, DeRozan 17

    Sacramento Kings-Denver Nuggets 93-122
    Sac: Fredette 19, Cousins 17, Thomas 16
    Den: Gallinari 23, Nenè 16, Miller 15, Brewer 15

    Los Angeles Lakers-Los Angeles Clippers 96-91
    Lak: Bryant 24, Gasol 23, Bynum 19
    Cli: Griffin 26, Butler 16, Williams 16

    Golden State Warriors-Portland Trail Blazers 101-93
    G.S.: Curry 32, Lee 26, Rush 14
    Por: Aldridge 18, Crawford 16, Batum 16

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Flip Saunders licenziato dai Washington Wizards

    NBA, Flip Saunders licenziato dai Washington Wizards

    Serviva un deciso cambio di rotta ai Washington Wizards e la scossa per la squadra è arrivata nella notte quando la dirigenza ha deciso di licenziare l’head coach Flip Saunders. L’ex allenatore del team della capitale paga il pessimo avvio di regular season in cui ha collezionato appena 2 vittorie (arrivate contro i Toronto Raptors ed a sorpresa contro i fortissimi Oklahoma City Thunder) a fronte di ben 15 sconfitte (con una strscia negativa tutt’ora aperta di 7gare).

    flip saunders | © foto tratta dal web

    Per prendere il suo posto è stato scelto l’assistente Randy Wittman che comunque vadano le cose guiderà la squadra fino a fine stagione. Dopo la settima sconfitta di fila, arrivata ieri in quel di Philadelphia con uno scarto di 20 punti, i Wizards nella notte scenderanno in campo contro un’altra squadra dal record perdente, i Charlotte Bobcats che hanno solo una vittoria in più rispetto a Washington.

    In conferenza stampa il General Manager Ernie Grunfeld si è assunto la responsabilità di questa decisione appoggiata dal proprietario Ted Leonsis (che possiede anche i Washington Capitals che militano nel campionato NHL), dopo aver constatato che i progressi della squadra rispetto all’anno scorso erano quasi assenti o del tutto si era arrivati ad una sorta di regressione che ha coinvolto un pò tutte le giovani stelle dei “Maghi”.

    Saunders, da circa 3 anni alla guida del team, ha ottenuto in questo lasso di tempo un record assolutamente perdente di 51 vittorie e 130 sconfitte. Ad inizio stagione aveva promesso ai tifosi un miglioramento della percentuale di successi rispetto allo scorso anno (23 affermazioni e 59 KO) ma a questo punto, a meno di clamorose svolte, i Wizards saranno condannati ad un torneo nelle retrovie. Prima di approdare a Washington, Saunders ha allenato per 13 stagioni in NBA, sedendo sulla panchina di Minesota Timberwolves e Detroit Pistons ed il miglior risultato è stato quello di aver raggiunto la Finale di Conference per ben 4 volte.

  • NBA, Bargnani ritorna e Toronto vince. Howard da record

    NBA, Bargnani ritorna e Toronto vince. Howard da record

    5 le partite disputate nella notte NBA ed il protagonista è il nostro Andrea Bargnani: l’Azzurro torna dopo aver superato l’infortunio che lo ha tenuto fuori per 6 gare e guida i suoi Raptors alla vittoria sul campo dei Phoenix Suns infilando ben 36 punti e contribuisce in maniera determinante ad interrompere la striscia di 8 sconfitte di fila della squadra canadese. Dwight Howard segna solo 14 punti nella vittoria dei Magic ad Indianapolis ma sono sufficienti per scrivere un altro record personale: il centro diventa il miglior realizzatore di sempre nella storia della franchigia della Florida superando il leader di ogni tempo Nick Anderson. Nonostante la pessima serata di Carmelo Anthony i Knicks sbancano il parquet di Charlotte. Portland interrompe la striscia di 7 vittorie consecutive di Memphis, Miami batte Cleveland pur non potendo contare sul miglior LeBron James, grande ex di turno.

    Andrea Bargnani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Sono 33 i punti di scarto rifilati dai Knicks ai Bobcats che interrompono così il periodo negativo di risultati (arrivato a 6 sconfitte di fila). Mike D’Antoni utilizza ben 13 giocatori e tutti vanno a bersaglio almeno una volta dal campo ad eccezione di Carmelo Anthony che chiude con un brutto 0/7 (era dal novembre 2005 che il giocatore non riusciva a segnare neanche un canestro in un partita). A guidare l’attacco bluarancio ci pensa il centro Tyson Chandler autore di una prova mostruosa da 20 punti e 17 rimbalzi. 18 punti a testa per Stoudemire e Fields mentre per i padroni di casa ci sono i 22 punti del rookie Kemba Walker.

    Dopo la batosta di ieri a Boston, i Magic si rialzano immediatamente e vanno a vincere ad Indianapolis su uno dei pochi campi ancora imbattuti (l’unico ora è rimasto quello dei Bulls). Top scorer Ryan Anderson che infila 5 triple per 24 punti totali, Howard arriva solo a quota 14 punti ma bastano per diventare il leader di ogni tempo di Orlando in punti segnati con 10.657 (superato Nick Anderson fermo a 10.650). Ai Pacers non bastano i 16 punti a testa del duo Roy Hibbert-Danny Granger.

    LeBron James torna ad affrontare il suo passato ma non brilla particolarmente (solo 18 punti con 21 tiri presi) e Cleveland resta in partita fino alla fine. A salvare gli Heat ci pensa Chris Bosh piazzando 35 punti complessivi di cui 18 nell’ultimo quarto. Per i Cavaliers continuano i progressi della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving (17 punti) e Samuels ne aggiunge 15 ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria.

    Torna Andrea Bargnani ed i Toronto Raptors piazzano il colpaccio a Phoenix interrompendo così la striscia perdente che durava da 8 gare. Il giocatore italiano infila 36 punti (con un ottimo 4/6 dal perimetro) e grazie al contributo di Leandro Barbosa (19) e James Johnson (18) affonda i Suns. Tra le fila della franchigia dell’Arizona ci sono 17 punti di Warrick, 11 di Grant Hill e le doppie doppie di Marcin Gortat (21 punti e 12 rimbalzi) e di Steve Nash (17 punti e 14 assist).

    Portland si dimostra ancora una volta la squadra più insidiosa quando gioca sul proprio parquet ed interrompe la serie vincente dei Memphis Grizzlies che ieri era arrivata a quota 7. I Trail Blazers si impongono per 97-84 (ottava vittoria al Rose Garden in 9 partite disputate) con 23 punti del leader LaMarcus Aldridge, 15 di Jamal Crawford, 13 di Wes Matthews e 10 a testa di Batum e Felton. Incredibile la prova sotto i tabelloni del 40enne Marcus Camby che segna solo 3 punti ma riesce a prendere ben 22 rimbalzi ed a piazzare 5 stoppate! I Grizzlies hanno in O.J. Mayo il top scorer di serata con 20 punti, opaco Rudy Gay che segna 11 punti ma tirando 15 volte. Poi nessun altro raggiunge la doppia cifra in punti segnati con un Marc Gasol sovrastato dal già citato Camby e tenuto a soli 7 punti e 4 rimbalzi.

    Risultati NBA 24 gennaio 2012

    Charlotte Bobcats-New York Knicks 78-111
    Cha: Walker 22, Henderson 15, Brown 15
    N.Y.: Chandler 20, Stoudemire 18, Fields 18

    Indiana Pacers-Orlando Magic 83-102
    Ind: Granger 16, Hibbert 16, Collison 11
    Orl: Anderson 24, Redick 15, Howard 14

    Miami Heat-Cleveland Cavaliers 92-85
    Mia: Bosh 35, James 18, Cole 10
    Cle: Irving 17, Samuels 15, Varejao 11

    Phoenix Suns-Toronto Raptors 96-99
    Pho: Gortat 21, Warrick 17, Nash 17
    Tor: Bargnani 36, Barbosa 19, Johnson 18

    Portland Trail Blazers-Memphis Grizzlies 97-84
    Por: Aldridge 23, Crawford 15, Matthews 13
    Mem: Mayo 20, Gay 11, Selby 8, Allen 8

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Boston schianta Orlando. Belinelli non basta agli Hornets

    NBA, Boston schianta Orlando. Belinelli non basta agli Hornets

    Nelle 10 partite disputate nella notte NBA vittorie estremamente facili per Philadelphia, Chicago ed Oklahoma City. Rockets e Grizzlies (grande rimonta sul campo di Golden State) infilano il settimo successo di fila, Atlanta e Dallas confermano il buon momento di forma. Bene Portland, Boston schianta Orlando mentre un ottimo Belinelli viene beffato nel finale da Tim Duncan che regala ai suoi Spurs una “W” molto importante.

    Kevin Garnett, Boston Celtics | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Tutto facile per i Sixers che fanno valere sia il loro maggiore tasso tecnico che il fattore campo nella sfida contro i Wizards: il primo tempo si chiude addirittura sul 62-32, poi Philadelphia amministra al meglio l’ampio margine. 6 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa con Holiday e Brand che chiudono a quota 17. Poco da dire su Washington, si salva il solo Jordan Crawford autore anche lui di 17 punti.

    Boston schianta Orlando che fa registrare il record negativo di franchigia in punti segnati (solo 56). Ancora senza Rondo ai Celtics  bastano i 19 punti di capitan Paul Pierce ed altrettanti dell’ex Brandon Bass. Magic orrendi che chiudono con il 24% dal campo (solo 4/16 da 3 punti) ed il 60% ai tiri liberi. Solo un giocatore riesce a segnare più di 10 punti ed è Dwight Howard che alla fine scrive 18 punti con 14 rimbalzi.

    Altra vittoria in scioltezza è quella dei Bulls sui Nets: torna Derrick Rose e viene dato un turno di riposo a Luol Deng. Brilla Rip Hamilton che infila 22 punti conditi da 10 assist, 22 punti anche per Rose mentre Noah chiude in doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi. Per gli ospiti c’è da segnalare la buona prova di Jordan Farmar autore di 22 punti.

    Atlanta si conferma una delle migliori squadre nella Eastern Conference interrompendo il buon momento di forma dei Milwaukee Bucks, che vengono battuti sul parquet di casa per 97-92: Joe Johnson mantiene le sue alte medie e piazza 28 punti, ben coadiuvato da Josh Smith (19 punti e 13 rimbalzi). Jennings è il top scorer dei Bucks con 21 punti (anche se ottenuti con 22 tiri) ai quali vanno aggiunti 11 assist.

    Un ottimo Marco Belinelli (12 punti, 5/6 dal campo) non basta agli Hornets per battere gli Spurs che ringraziano l’eterno Tim Duncan autore del canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine del match. L’ultimo tentativo di Landry non va a bersaglio e per New Orleans si materializza l’ottava sconfitta consecutiva. Duncan è il miglior realizzatore del match con 28 punti e 20 li realizza Parker per i neroargento. Jack (26 punti) prosegue nella sua crescita tecnica ma alla fine deve arrendersi anche lui alla maggiore esperienza dei texani.

    I Thunder rifilano 20 punti di scarto ai Pistons: partita già chiusa nel primo tempo (parziale di 60-33), poi è solo ordinaria amministrazione per i giovani di Oklahoma City che ringraziano i 24 punti a testa di Westbrook ed Harden (per lui un fantastico 5/6 da 3 punti) ed i 20 di Kevin Durant. Per gli ospiti si mettono in luce i 2 prospetti più interesanti, Brandon Knight con 13 punti e Greg Monroe con 12.

    Vince e convince Houston che sbanca il difficile parquet dei Timberwolves con una certa autorità: è la settima vittoria consecutiva per i ragazzi di coach McHale con un Martin in serata di grazia (31 punti) ed un Lowry che ormai può essere annoverato tra i migliori playmaker della Lega (questa volta la tripla doppia non gli sfugge, 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Minnesota trova la grande partita di Love che chiude con 39 punti (perfetto 5/5 da 3) e 12 rimbalzi. Rubio non è perfetto al tiro (solo 6 punti e 2/10 dal campo) ma riesce lo stesso a smistare 12 assist. Ma i giovani T-Wolves pagano ancora la tanta inesperienza.

    Bene Dallas che si prende la terza affermazione di fila battendo i Suns: Marion protagonista del match con 29 punti, a Phoenix non servono a molto i 19 punti a testa di Hill e Gortat (per lui anche 17 rimbalzi).

    Portland in casa si dimostra quasi imbattibile (solo una sconfitta finora) e supera i Kings con i 26 punti di Crawford dalla panchina, i 20 di Wallace e la doppia doppia di Aldridge (13 punti e 16 rimbalzi). Tra le fila dei californiani bene Cousins con 18 punti e 13 rimbalzi.

    Infine grande rimonta dei Memphis Grizzlies, che sotto di 20 punti (63-43 sul finire di terzo quarto) contro i Warriors, giocano un superbo ultimo periodo da quasi 40 punti ed hanno la meglio ottenendo così la settima “W” consecutiva. Gay trascina i suoi nel momento di maggiore bisogno (23 punti), Conley contribuisce con 20 punti e 9 assist e Gasol domina in area con una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi. A Golden State non bastano i 20 punti di Ellis ed i 18 di Curry.

    Risultati NBA 23 gennaio 2012

    Philadelphia 76ers-Washington Wizards 103-83
    Phi: Brand 17, Holiday 17, Meeks 15
    Was: Crawford 17, Wall 13, Blatche 13

    Boston Celtics-Orlando Magic 87-56
    Bos: Pierce 19, Bass 19, Garnett 14
    Orl: Howard 18, Turkoglu 7, Davis 6

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 110-95
    Chi: Rose 22, Hamilton 22, Noah 16
    N.J.: Farmar 22, Deron Williams 16, Morrow 15

    Milwaukee Bucks-Atlanta Hawks 92-97
    Mil: Jennings 21, Dunleavy 17, Gooden 13
    Atl: Joe Johnson 28, Smith 19, Teague 15

    New Orleans Hornets-San Antonio Spurs 102-104
    N.O.: Jack 26, Landry 18, Ariza 18
    S.A.: Duncan 28, Parker 20, Jefferson 14

    Oklahoma City Thunder-Detroit Pistons 99-79
    Okl: Westbrook 24, Harden 24, Durant 20
    Det: Knight 13, Monroe 12, Stuckey 12

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 92-107
    Min: Love 39, Ridnour 17, Williams 11
    Hou: Martin 31, Lowry 16, Scola 15

    Dallas Mavericks-Phoenix Suns 93-87
    Dal: Marion 29, Mahinmi 17, Terry 12
    Pho: Hill 19, Gortat 19, Brown 14

    Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 101-89
    Por: Crawford 26, Wallace 20, Matthews 14
    Sac: Cousins 18, Fredette 13, Greene 12, Garcia 12

    Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 90-91
    G.S.: Ellis 20, Curry 18, Lee 13
    Mem: Gay 23, Conley 20, Gasol 15

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Milwaukee sbanca Miami. Indiana batte i Lakers

    NBA, Milwaukee sbanca Miami. Indiana batte i Lakers

    5 le partite disputate nella notte NBA e non sono mancate di certo le sorprese: i Miami Heat vengono appunto sorpresi sul proprio parquet dai Milwaukee Bucks di un super Brandon Jennings che dopo i 36 punti firmati sul parquet dei Knicks ne piazza altri 23 in Florida. Altra vittoria poco pronosticabile è quella degli Indiana Pacers a Los Angeles, contro i Lakers: gli ospiti si confermano una squadra in ascesa anche se a volte poco continua, per i gialloviola KO pesante. Boston ferma l’emorragia di risultati negativi battendo Washington pur senza il playmaker Rondo, out per l’infortunio al braccio, i Clippers senza Paul superano facilmente i Raptors privi di Andrea Bargnani. Nella sfida tra le povere della Lega i Nets hanno la meglio sui Bobcats.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Manca Rajon Rondo tra le fila dei Celtics ma un immenso Paul Pierce, capitano di mille battaglie, si carica la squadra sulle spalle e con una performance da 34 punti, 10 assist ed 8 rimbalzi trascina i suoi compagni alla vittoria scacciando, almeno momentaneamente, il periodo di crisi di Boston. Kevin Garnett tira con il 70% dal campo (17 punti alla fine) e grazie al contributo di Pietrus (14 punti) e Bass (13) dalla panchina i “Verdi” si rimettono in marcia. Per i padroni di casa, arrivati inutilmente nel finale a contatto degli avversari, ci sono i 19 punti di Young e la tripla doppia sfiorata da John Wall che infila 27 punti con 10 rimbalzi e 7 assist.

    Successo più facile di quanto alla fine non dica il risultato per i Clippers che abbattono la resistenza di Toronto che senza Bargnani si dimostra ancora una volta squadra molto mediocre. Primo quarto terribile per i Raptors chiuso sul 27-11, lo svantaggio non viene più recuperato ed i padroni di casa amministrano il risultato con sapienza nonostante l’assenza del playmaker Chris Paul. Alla fine decisivo Mo Williams che dalla panchina porta ben 26 punti (di cui 17 nell’ultimo quarto), 18 punti per Blake Griffin e doppia doppia di tutto rispetto per DeAndre Jordan da 16 punti e 16 rimbalzi. I canadesi si aggrappano a Barbosa (19 punti), Kleiza (16) e DeRozan (15) ma non trovano assistenza dagli altri compagni ed ecco che si materializza l’ottava sconfitta di fila (la sesta da quando Bargnani si è infortunato), attualmente la serie negativa peggiore in tutta la Lega.

    Partita senza storia anche tra Nets e Bobcats (2 delle peggiori squadre della NBA) con New Jersey che si prende la vittoria guidata dai 20 punti del rookie Brooks e dai 19 a testa per Deron Williams (vicino alla tripla doppia aggiungendo 10 assist e 9 rimbalzi) e per Morrow. Charlotte ha in Kemba Walker il miglior marcatore a 16 punti seguito dal costante Gerald Henderson che ne infila 15.

    Milwaukee si prende una vittoria di prestigio ed ampiamente meritata sul campo degli Heat, che ancora non possono disporre di Dwyane Wade. Il trascinatore della formazione del Wisconsin è Brandon Jennings che conferma il suo grande momento di forma (30 punti contro Denver, 36 contro i Knicks nelle ultime partite) piazzandone altri 23. Importanti contributi arrivano anche da Ilyasova (16 punti portati direttamente dalla panchina e decisivo in alcune azioni nel finale di gara) e da Bogut (13 punti ed 8 rimbalzi). Miami non gira al meglio e paga moltissimo l’assenza di uno scorer puro come Wade, inutili i 28 punti e 13 rimbalzi di LeBron James ed i 23 punti di Chris Bosh.

    Sorpresa anche a Los Angeles dove i Lakers padroni di casa vengono superati dai Pacers che non  rubano nulla giocando una grande gara. I gialloviola partono meglio piazzando un parziale di 27-14 nel primo quarto ma gli ospiti reagiscono e già all’intervallo sono sotto solo di 3 punti (49-52). Indiana riesce ad essere efficace con tutti i suoi giocatori mentre i Lakers iniziano ad avere difficoltà con le seconde linee. Nel finale di partita una giocata di Collison regala il vantaggio ai Pacers mentre a 6 secondi dalla sirena il tentativo di Bryant di agguantare il pareggio per andare all’overtime trova solo il ferro. 6 giocatori in doppia cifra per gli ospiti tra i quali spicca Hibbert con 18 punti. Non bastano invece a Los Angeles i 33 punti del solito Kobe Bryant.

    Risultati NBA 22 gennaio 2012

    Washington Wizards-Boston Celtics 94-100
    Was: Wall 27, Young 19, McGee 13
    Bos: Pierce 34, Garnett 17, Pietrus 14

    Los Angeles Clippers-Toronto Raptors 103-91
    Cli: Williams 26, Griffin 18, Jordan 16
    Tor: Barbosa 19, Kleiza 16, DeRozan 15

    Miami Heat-Milwaukee Bucks 82-91
    Mia: James 28, Bosh 23, Chalmers 12
    Mil: Jennings 23, Ilyasova 16, Bogut 13

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 97-87
    N.J.: Brooks 20, Deron Williams 19, Morrow 19
    Cha: Walker 16, Henderson 15, Biyombo 11, Brown 11

    Los Angeles Lakers-Indiana Pacers 96-98
    Lak: Bryant 33, Bynum 16, Barnes 14
    Ind: Hibbert 18, Granger 16, West 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Gallinari magico a New York. Bene Heat, Bulls e Thunder

    NBA, Gallinari magico a New York. Bene Heat, Bulls e Thunder

    Nelle 10 partite disputate nella notte NBA brilla su tutti la stella di Danilo Gallinari: l’ala dei Nuggets gioca per la prima volta da ex contro i New York Knicks e trascina letteralmente alla vittoria la sua squadra (dopo ben 2 overtime) con una prestazione mostruosa da 37 punti ed 11 rimbalzi, annichilendo anche il rivale Carmelo Anthony. Successi importanti per i Chicago Bulls, per i Thunder e per i Miami Heat. Bene Dallas mentre Utah si conferma sempre di più come la vera sorpresa stagionale.

    Marco Belinelli & Danilo Gallinari | © Doug Pensinger/Getty Images

    Iniziamo da New York: tutti i riflettori erano puntati su Carmelo Anthony che per la prima volta affrontava da grande ex i suoi ex compagni dei Denver Nuggets ma tutte le luci principali se le prende il nostro Danilo Gallinari che era stato sacrificato dai newyorchesi proprio per arrivare ad Anthony nello scorso febbraio e che ha invece lasciato tanti rimpianti tra i suoi ex tifosi dopo una performance mostruosa che ha annientato anche il diretto rivale: alla fine per lui ci sono ben 37 punti (aggiornato il career high stabilito solo qualche giorno fa a quota 31), a cui aggiunge anche 10 rimbalzi e tanta qualità e sostanza. Coach Karl utilizza solo 7 giocatori in rotazione e ben 6 di questi arrivano in doppia cifra in punti: già detto di Gallinari, c’è da segnalare la prestazione di un altro ex del match, Al Harrington, che piazza 24 punti ed 11 rimbalzi segnando la tripla della sicurezza nel secondo tempo supplementare a 40 secondi dal termine. Per i Knicks 25 punti (ma con 30 tiri) e 10 rimbalzi di Anthony. Ma comunque la vendetta del “Gallo” (tanti applausi per lui dai suoi ex tifosi) è servita!

    Male invece l’altro italiano impegnato nella notte, Marco Belinelli (solo 4 punti) battuto dai campioni in carica dei Mavericks. Protagonisti Lamar Odom e Delonte West (16 punti a testa) e con un Shawn Marion (14 punti e 12 rimbalzi) che copre al meglio l’assenza di Dirk Nowitzki. Ai padroni di casa non bastano i 19 punti di Landry.

    Tutto facile per gli Hawks che asfaltano i poveri Cavaliers grazie ai 25 punti di Joe Johnson. Per Cleveland splende sempre Kyrie Irving (18 punti) ma non trova assistenza dai suoi compagni.

    Bene anche Miami che vince l’insidiosa sfida contro i Sixers trascinata dai 30 punti di Bosh e dai 28 di James (Wade ancora out per infortunio). Philadelphia ha nel solito Louis Williams il top scorer con 22 punti.

    Detroit sorprende Portland che in trasferta qualche miglioramento deve pur farlo visto che invece in casa i Blazers sono quasi imbattibili: Stuckey decisivo con ben 28 punti, agli ospiti servono a poco invece i 25 punti del leader Aldridge ed i 20 di Felton.

    I Thunder si rialzano immediatamente dopo la brutta sconfitta di Washington e sbancano il parquet dei Nets: Kevin Durant si limita all’indispensabile piazzando una doppia doppia da 20 punti e 15 rimbalzi, Westbrook ne aggiunge 21 ed Harden 16. Per i Nets bene Humphries (12 punti e 16 rimbalzi) e Deron Williams ne segna 14 ma con 18 tiri dal campo.

    Derrick Rose è ancora assente per i Bulls, un problema alla caviglia mette KO il centro Noah, ma la squadra dell’Illinois miete un’altra vittima anche se meno prestigiosa rispetto alle altre, i Charlotte Bobcats: per Chicago ottime prove di Deng (22 punti), Boozer (23) ed Hamilton (20). Tra gli ospiti da sottolineare la prestazione del solito Henderson che chiude con 22 punti segnati (ed anche 9 rimbalzi).

    Memphis demolisce Sacramento: partita senza storia con i Grizzlies che segnano ben 128 punti con 5 uomini in doppia cifra di cui 4 oltre i 20 punti (Gay 23, Gasol 20 e 22 a testa per Conley e Mayo). Tra gli ospiti male un pò tutti, si salvano il rookie Fredette (20 punti) e Cousins (19 punti ed 11 rimbalzi).

    Il derby texano va ai Rockets che superano gli Spurs: 6 giocatori in  doppia cifra per i padroni di casa con Martin sugli scudi (25 punti). I neroargento cedono nel finale con la tripla del possibile pareggio sbagliata da Neal, inutili le doppie doppie di Splitter (25 punti e 10 rimbalzi) e Parker (24 punti e 13 assist).

    Infine Utah continua a sorprendere, battuti i Timberwolves grazie ai 26 punti di uno smagliante Millsap che si è meritato in questi giorni la citazione degli esperti tra i possibili M.V.P. stagionali della NBA. Minnesota porta 7 giocatori in doppia cifra (bene la seconda scelta assoluta Derrick Williams con 15 punti, doppia doppia di Rubio con 17 punti ed 11 assist, male Love che segna 15 punti ma con 21 tiri) ma cede nell’ultimo quarto quando i Jazz piazzano il parziale decisivo.

    Risultati NBA 21 gennaio 2012

    Atlanta Hawks-Cleveland Cavaliers 121-94
    Atl: Joe Johnson 25, Teague 14, Pargo 14
    Cle: Irving 18, Thompson 16, Gee 14

    New York Knicks-Denver Nuggets 114-119 (2 overtime)
    N.Y.: Anthony 25, Shumpert 18, Fields 18
    Den: Gallinari 37, Harrington 24, Mozgov 16

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 113-92
    Mia: Bosh 30, James 28, Chalmers 11
    Phi: Williams 22, Turner 16, Vucevic 13

    Detroit Pistons-Portland Trail Blazers 94-91
    Det: Stuckey 28, Prince 17, Knight 14
    Por: Aldridge 25, Felton 20, Batum 14

    New Jersey Nets-Oklahoma City Thunder 74-84
    N.J.: Brooks 14, Deron Williams 14, Farmar 13
    Okl: Westbrook 21, Durant 20, Harden 16

    Chicago Bulls-Charlotte Bobcats 95-89
    Chi: Boozer 23, Deng 22, Hamilton 20
    Cha: Henderson 22, Mullens 17, Higgins 10

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 128-95
    Mem: Gay 23, Conley 22, Mayo 22
    Sac: Fredette 20, Greene 19, Cousins 19

    New Orleans Hornets-Dallas Mavericks 81-83
    N.O.: Landry 19, Okafor 16, Jack 12, Ariza 12
    Dal: Odom 16, West 16, Marion 14

    Houston Rockets-San Antonio Spurs 105-102
    Hou: Martin 25, Lowry 14, Dragic 14
    S.A.: Splitter 25, Parker 24, Bonner 16

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 108-98
    Uta: Millsap 26, Jefferson 18, Miles 18
    Min: Rubio 17, Williams 15, Love 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Gallinari guida Denver a Washington. Colpo Minnesota a Los Angeles

    NBA, Gallinari guida Denver a Washington. Colpo Minnesota a Los Angeles

    Nella notte si sono giocate 11 partite in NBA: colpo esterno dei Minnesota Timberwolves contro i Clippers, non ride neanche l’altra metà di Los Angeles, quella Lakers, abbattuta da Howard ad Orlando. Ancora una volta male Knicks e Celtics, sconfitti in casa. Danilo Gallinari con 21 punti trascina i suoi Nuggets a Washington. Tutto facile per Chicago contro Cleveland mentre i Kings sorprendo gli Spurs.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Andrea Bargnani è ancora assente e i Toronto Raptors collezionano l’ennesima sconfitta stagionale contro Portland (la settima consecutiva, la quinta da quando il “Mago” si è infortunato. Top scorer canadesi James Johnson (23 punti), DeRozan (22) e Barbosa (17( che niente hanno potuto al cospetto della prova mostruosa di un inarrestabile LaMarcus Aldridge autore di 33 punti e 23 rimbalzi (migliore prestazione in carriera).

    Cade Atlanta a Philadelphia: i Sixers portano 5 uomini in doppia cifra tra i quali spiccano i 20 punti di Thaddeus Young. Gli Hawks, stanchi dal tour de force di questi giorni, trovano 14 punti da parte di Willie Green.

    21 punti di un ottimo Danilo Gallinari trascinano Denver al successo sul parquet dei Wizards. L’ala Azzurra trova assistenza da parte di Ty Lawson (anche per lui 21 punti) e da parte di Al Harrington (29 punti e la tripla decisiva nel finale di gara). Ai padroni di casa non bastano ben 6 uomini in doppia cifra tra i quali si mette in evidenza Nick Young con 25 punti. Bene anche Wall che sfiora la tripla doppia (13 punti, 10 assist e 9 rimbalzi).

    Phoenix approfitta al meglio dell’assenza di Rajon Rondo nei Celtics e sbanca il “Garden” di Boston: è Marcin Gortat a fare la voce grossa con 24 punti e 12 rimbalzi mentre per i padroni di casa ci sono gli inutili 14 punti di Ray Allen.

    La crisi dei Knicks non trova fine ed anche i Bucks espugnano il Madison Square Garden: il mattatore della serata è uno sgusciante ed efficace Brandon Jennings che piazza 36 punti con 6/12 dal perimetro. A New York non bastano quindi i 35 punti segnati dalla “stella”Carmelo Anthony per evitare la quinta sconfitta di fila. Primo sorriso esterno della stagione invece per Milwaukee.

    Vittoria in scioltezza per i Grizzlies a Detroit: Rudy Gay (24 punti) e Marc Gasol (17) bastano per annientare la flebile resistenza dei Pistons che trovano nel rookie Brandon Knight il migliore marcatore con 22 punti. Altra doppia doppia per il sempre positivo Greg Monroe (10 punti e 13 rimbalzi) ma a Motor City urgono rinforzi al più presto.

    Nessun problema per i Bulls in visita dai Cavaliers: incredibile la performance di Chicago che anche senza Derrick Rose rifila ben 39 punti agli avversari lanciando un chiaro segnale a tutte le contendenti al titolo. 21 punti per Deng, 19 e 14 rimbalzi per Boozer e C.J. Watson non fa rimpiangere l’infortunato Rose infilando 15 punti con 7 assist. Prestazione assolutamente da dimenticare per i Cavs che portano solo 2 giocatori in doppia cifra (Irving con 13 punti e Varejao con 14).

    Un monumentale Dwight Howard trascina i Magic al successo sui Lakers: il centro di Orlando piazza una sontuosa doppia doppia da 21 punti e 23 rimbalzi. I padroni di casa costruiscono il vantaggio già nel primo tempo (+23) e poi amministrano tranquillamente nonostante la quarta partita giocata in 5 giorni. Male Los Angeles che esce con le ossa rotte dalla doppia trasferta in Florida ripetendo la stessa prestazione dell’incontro precedente contro Miami. Bynum e Gasol in coppia mettono più o meno gli stessi punti e rimbalzi (23 punti e 22 rimbalzi) che Howard scrive a referto da solo. Ai gialloviola non bastano neanche i 30 punti di Kobe Bryant.

    Prima sconfitta interna per gli Spurs che si fanno beffare dai Kings: decisivo Tyreke Evans con il jumper a 40 secondi dalla fine del match ed autore di 23 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, mentre per San Antonio Green sbaglia il tiro finale del possibile overtime. Inutili i 24 punti di Parker.

    Affermazione sofferta per Indiana che sbanca il parquet dei Warriors con i 26 punti di Granger. 25 punti invece per Monta Ellis, top scorer di Golden State.

    Colpo esterno di una certa importanza, per morale e convinzione, dei Minnesota Timberwolves che vanno a vincere sul campo dei Clippers: gli ospiti recuperano lo svantaggio di 11 punti dopo i primi 2 quarti di gioco e negli ultimi 20 secondi prima Rubio impatta con la tripla del 98-98, poi ci pensa Love (dopo l’infruttuoso tentativo Clippers di Billups) a sparare la bomba da 9 metri ad un secondo dal termine che regala la vittoria alla sua squadra. Per il lungo di Minnesota ci sono 17 punti e 14 rimbalzi, mentre ai padroni di casa non servono i 25 di Mo Williams.

    Risultati NBA 20 gennaio 2012

    Toronto Raptors-Portland Trail Blazers 84-94
    Tor: James Johnson 23, DeRozan 22, Barbosa 17
    Por: Aldridge 33, Felton 14 Crawford 10

    Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 90-76
    Phi: Young 20, Holiday 16, Meeks 12
    Atl: Green 14, Teague 12, McGrady 10, Smith 10

    Washington Wizards-denver Nuggets 104-108
    Was: Young 25, Crawford 18, Wall 13, McGee 13
    Den: Harrington 29, Gallinari 21, Lawson 21

    Boston Celtics-Phoenix Suns 71-79
    Bos: Allen 14, Pierce 12, Bass 11
    Pho: Gortat 24, Dudley 12, Nash 11

    New York Knicks-Milwaukee Bucks 86-100
    N.Y.: Anthony 35, Stoudemire 25, Chandler 11
    Mil. Jennings 36, Livingston 18, Bogut 11

    Detroit Pistons-Memphis Grizzlies 81-98
    Det: Knight 22, Prince 14, Gordon 10, Monroe 10
    Mem: Gay 24, Gasol 17, Conley 14

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 75-114
    Cle: Varejao 14, Irving 13, Casspi 9
    Chi: Deng 21, Boozer 19, Watson 15

    Orlando Magic-Los Angeles Lakers 92-80
    Orl: Howard 21, Nelson 17, Redick 15
    Lak: Bryant 30, Gasol 13, Fisher 12

    San Antonio Spurs-Sacramento Kings 86-88
    S.A.: Parker 24, Splitter 10, Duncan 10, Blair 10
    Sac: Evans 23, Thornton 17, Cousins 17

    Golden State warriors-Indiana Pacers 91-94
    G.S.: Ellis 25, Wright 18, Curry 12
    Ind: Granger 26, West 18, Hill 14

    Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 98-101
    Cli: Williams 25, Griffi9n 21, Billups 20
    Min: Milicic 22, Love 17, Ellington 13, Ridnour 13

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Lakers KO a Miami, Belinelli condanna gli Hornets

    NBA, Lakers KO a Miami, Belinelli condanna gli Hornets

    Solo 3 le partite disputate nella notte NBA: il big match di giornata va ai Miami Heat che pur privi della stella Dwyane Wade battono i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant. A fare la voce grossa il solito LeBron James che sfiora una sontuosa tripla doppia. Marco Belinelli sbaglia l’ultimo tiro sulla sirena finale ed i suoi Hornets devono arrendersi agli Houston Rockets dopo un overtime, Dallas invece sbanca Salt Lake City.

    Miami si desta dopo un periodo non proprio particolarmente felice e fa fuori i Lakers. Il grande assente di giornata è Dwyane Wade ma l’altra stella della squadra della Florida, LeBron James, fa di tutto per non farlo rimpiangere e ci riesce benissimo: guidati dal numero 6 (tra l’altro febbricitante)gli Heat mantengono sempre il controllo delle operazioni e portano a casa una vittoria molto importante. Alla fine per l’asso di Miami c’è una tripla doppia sfiorata con 31 punti, 8 assist ed 8 rimbalzi a cui aggiunge anche 4 recuperi e 3 stoppate. Una prestazione notevole, da incorniciare, al cospetto di avversari di alto rango. Dietro di lui il solito Chis Bosh che è autore di 15 punti ed un attivo Shane Battier sui 2 lati del campo (per lui 11 punti con 3/7 dalla lunga distanza ed una gran difesa sugli attaccanti gialloviola). E’ tornato in campo dopo qualche anno di assenza Eddy Curry: l’ex centro dei New York Knicks in 6 minuti ha messo assieme 6 punti e 3 rimbalzi, se raggiungerà una forma fisica accettabile potrebbe anche essere l’arma in più di questa squadra. Tra gli ospiti da salvare la prova di Pau Gasol (26 punti ed 8 rimbalzi), non male anche il centro Bynum che chiude in doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi. Opaco invece il leader Kobe Bryant che arriva fino a 24 punti ma con un poco lusinghiero 8/21 dal campo.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Serve invece un overtime a Houston per decretare il vincitore tra Rockets ed Hornets: alla fine la spuntano i texani che approfittano di alcuni momenti di black out degli ospiti. New Orleans riacciuffa un match già perso quando sotto di 14 punti nel secondo tempo Jack e compagni riescono a portarsi sorprendentemente in parità chiudendo gli spazi in difesa e giocando un basket efficace in attacco. Proprio Jack ha la possibilità di vincere l’incontro ma dalla lunetta fa solo 1 su 2 (in stagione tira con il 91%) nei secondi finali ed il team della Louisiana deve accontentarsi del provvisorio pareggio. Martin spreca dall’altra parte e così c’è la possibilità per Jason Smith di vincere la gara ma il suo tiro viene sputato fuori dal ferro. Ai supplementari gli Hornets volano sul +5 ma vengono ripresi e superati dai Rockets che approfittano di alcuni errori grossolani. Sotto di 2 (90-88) Jack tarda a servire il liberissimo Belinelli per il tiro della vittoria, quando lo fa c’è già l’avversario addosso e la guardia Azzurra prende il ferro. Per lui comunque ottima gara da 15 punti, si mette in mostra un grande Jason Smith che chiude a quota 17 punti. Per i padroni di casa invece ci sono i 32 punti di Kevin Martin (spentosi troppo presto però dopo i 27 punti del primo tempo) ed il sostanzioso apporto di Sam Dalembert (15 punti e 17 rimbalzi). Impressiona sempre di più il play Lowry che sfiora l’ennesima tripla doppia con 10 punti, 9 rimbalzi ed 8 assist.

    Nell’ultima gara della notte i campioni in carica dei Mavs sbancano Salt Lake City, anche se i texani rischiano grosso, rimontati di ben 13 punti dal terzo quarto. Eroi della serata per Dallas Shawn Marion (22 punti) e Beaubois (17), non esaltante il match di Nowitzki con 12 punti in 12 tiri. Utah domina in area con il duo Jefferson-Millsap (38 punti e 22 rimbalzi insieme) ma viene tradita dall’ex Mavericks Devin Harris che chiude con 1 solo punto e 2 assist.

    Risultati NBA 19 gennaio 2012

    Miami Heat-Los Angeles Lakers 98-87
    Mia: James 31, Bosh 15, Battier 11
    Lak: Gasol 26, Bryant 24, Bynum 15

    Houston Rockets-New Orleans Hornets 90-88 (overtime)
    Hou: Martin 32, Lee 17, Dalembert 15
    N.O.: Smith 17, Belinelli 15, Jack 15

    Utah Jazz-Dallas Mavericks 91-94
    Uta: Jefferson 22, Miles 17, Harris 16
    Dal: Marion 22, Beaubois 17, Nowitzki 12

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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