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  • NBA, Gallinari battuto e infortunato. Chicago demolisce Orlando

    NBA, Gallinari battuto e infortunato. Chicago demolisce Orlando

    Ancora tanta sfortuna per Danilo Gallinari nella notte NBA: l’ala dei Denver Nuggets, oltre a perdere una partita importante in chiave playoff contro Dallas si frattura il pollice sinistro nel corso del terzo quarto e dovrà stare fermo almeno per un mese (secondo le prime indiscrezioni). I Bulls danno una lezione di gioco ai Magic sul parquet di Orlando, Boston espugna Atlanta. Vittorie importanti per Minnesota (sul campo dei Warriors) e Philadelphia (a Charlotte) mentre i Cavaliers superano i Nets.

    Grande gara dei Chicago Bulls che privi dell’infortunato Derrick Rose si fanno beffe degli Orlando Magic in Florida: incredibile prestazione difensiva dei “Tori” dell’Illinois che tengono a soli 59 punti segnati gli avversari (nuovo record di franchigia per i Bulls in quanto a punti subiti in una gara di regular season), con coach Tom Thibodeau che diventa l’allenatore che più velocemente ha raggiunto quota 100 vittorie in carriera (superato Avery Johnson per una sola gara). A guidare gli ospiti sono stati Boozer (24 punti e 13 rimbalzi) e Lucas (20 punti), per i Magic (alla peggiore sconfitta interna da 8 anni a questa parte) l’unico a salvarsi è Dwight Howard che chiude con 18 punti e 12 rimbalzi.

    Sorriso anche per i Sixers che battono i derelitti Bobcats grazie ai 20 punti a testa di Holiday e Young, ai 19 di Williams ed alla doppia doppia di Hawes da 13 punti ed 11 rimbalzi. Charlotte ha in Henderson il top scorer con 14 punti.

    I 26 punti del solito Kyrie Irving e la migliore prestazione in carriera dell’altro rookie Tristan Thompson (per lui 27 punti e 12 rimbalzi) trascinano Cleveland al successo contro New Jersey. I padroni di casa provano a resistere ma devono arrendersi nonostante le doppie doppie di Wallace (27 punti e 12 rimbalzi) ed Humphries (13 punti ed 11 rimbalzi) ed i 28 punti del leader Deron Williams.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Chris Graythen/Getty Images

    Soffre ma vince Boston che ottiene una preziosa affermazione ad Atlanta: 19 i punti di Allen, 16 quelli di Garnett e 13 quelli di Pierce con Rondo che chiude la gara con 10 punti, 13 assist e 6 recuperi. Gli Hawks hanno solo 3 giocatori in doppia cifra, Joe Johnson piazza 25 punti e Josh Smith sfiora la tripla doppia con 10 punti, 11 rimbalzi ed 8 assist.

    Minnesota sbanca Oakland e prova a restare in scia all’ultimo posto playoff ad Ovest. Assoluto protagonista è Kevin Love autore di una prova mostruosa da 36 punti e 17 rimbalzi, ai Warriors non bastano i 25 punti di Lee ed i 19 del neo arrivato Richard Jefferson. Golden State ritira la maglia numero 17 del grande Chris Mullin.

    I Denver Nuggets perdono in un solo colpo il match contro i Dallas Mavericks (sfida importantissima in chiave playoff) ed il talento di Danilo Gallinari (4 punti) che si rompe il pollice della mano sinistra nel corso del terzo periodo quando per stoppare Mahinmi sbatte violenetmente contro il tabellone. I primi esami dicono di uno stop di un mese, se Denver si qualificherà per i playoff potremo rivederlo in campo dalla metà di Aprile in poi altrimenti per l’ala Azzurra la stagione potrebbe essere già terminata. Le brutte notizie non terminano qui perchè la stagione maledetta di Denver (a livello di infortuni) prosegue con la forte contusione alla spalla per Andre Miller che mitiga l’entusiasmo sugli spalti per la firma dell’ala Wilson Chandler (di ritorno dalla Cina) e per la firma di Peyton Manning, con la squadra locale di NFL dei Denver Broncos, del mito Peyton Manning (nuovo quarterback del team di football del Colorado di cui parleremo approfonditamente nella sezione dedicata alla NFL). Per la cronaca a mandare KO i Nuggets è Nowitzki con 33 punti ed 11 rimbalzi, mentre ai padroni di casa non bastano i 24 punti di Afflalo.

    Risultati NBA 19 marzo 2012

    Charlotte Bobcats-Philadelphia 76ers 80-105
    Cha: Henderson 14, Reggie Williams 13, Walker 13
    Phi: Young 20, Holiday 20, Louis Williams 19

    New Jersey Nets-Cleveland Cavaliers 100-105
    N.J.: Deron Williams 28, Wallace 27, Humphries 13
    Cle: Thompson 27, Irving 26, Jamison 13

    Atlanta Hawks-Boston Celtics 76-79
    Atl: Joe Johnson 25, Pachulia 16, Smith 10
    Bos: Allen 19, Garnett 16, Pierce 13

    Orlando Magic-Chicago Bulls 59-85
    Orl: Howard 18, Anderson 10, Nelson 9
    Chi: Boozer 24, Lucas 20, Deng 14

    Golden State Warriors-Minnesota Timberwolves 93-97
    G.S.: Lee 25, Jefferson 19, Thompson 17
    Min: Love 36, Ridnour 11, Tolliver 10

    Denver Nuggets-Dallas Mavericks 95-112
    Den: Afflalo: 24, Chandler 13, Harrington 12
    Dal: Nowitzki 33, Wright 15, Beaubois 14, Carter 14

    LE CLASSIFICHE 

    DANILO GALLINARI SFORNA L’ASSIST DELL’ANNO

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Danilo Gallinari sforna l’assist dell’anno

    Danilo Gallinari sforna l’assist dell’anno

    Danilo Gallinari è sempre più protagonista nella NBA: l’ala piccola dei Denver Nuggets e della Nazionale italiana di coach Simone Pianigiani nell’ultima partita disputata con la sua squadra contro i Boston Celtics (gara vinta per 98-91) sul parquet di casa del Pepsi Center ha regalato a tutti i tifosi una vera e propria magia.

    Il “Gallo” a 2 minuti e 50 secondi dal termine del primo tempo della partita (con i Nuggets in vantaggio sui Celtics per 46-36) sforna un gran passaggio al compagno Kenneth Faried che smarcato affonda a canestro con una schiacciata a 2 mani ringraziando Danilo per la gran giocata.

    Il passaggio di Danilo è veramente sensazionale, roba da stropicciarsi gli occhi, ed entra di diritto tra le candidature per l’assist dell’anno in NBA: sulla linea di fondo l’Azzurro prende in contropiede tutta la difesa di Boston guardando verso il centro dell’area ma contemporaneamente serve un pallone d’oro a Faried, da dietro la schiena che così segna 2 punti facili facili senza subire contrasti. La magia di Gallinari è entrata tra le 10 migliori azioni della scorsa notte ma c’è anche chi sta spingendo per eleggere questa giocata come assist dell’anno vista la bellezza e la particolarità del gesto.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger

    Danilo, che è stato fermo nell’ultimo periodo per circa 3 settimane per un infortunio alla caviglia (lasso di tempo in cui Denver senza il suo talento è scivolata giù dalle posizioni di testa della Western Conference) da quando è rientrato in campo sta tracinando i Nuggets di nuovo al vertice. Prima di questo strabiliante assist si era reso protagonista di un’altra azione memorabile, una bomba da 3 completamente fuori equilibrio che quasi allo scadere del match aveva regalato i supplementari a Denver nella sfida contro Atlanta (complice l’errore seguente dalla linea del tiro libero di Hinrich).

    La stagione disputata da Danilo è finora la sua migliore in NBA da quando venne scelto nel 2008 dai New York Knicks (a febbraio dello scorso anno il passaggio a Denver in cambio di Carmelo Anthony). Queste le sue cifre al momento: quasi 16 punti di media, 5 rimbalzi, 2. 5 assist ed un recupero a gara ma soprattutto tanta leadership, elemento che difficilmente viene visualizzato dalle statistiche che pongono il talento italiano come uno dei migliori prospetti della Lega americana di basket.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • NBA, vincono Heat e Thunder. Bene i Clippers, KO i Lakers

    NBA, vincono Heat e Thunder. Bene i Clippers, KO i Lakers

    Nella notte NBA sono state 8 le partite disputate: Miami vince il derby della Florida contro Orlando, i Thunder mandano KO i Blazers. Incredibile sconfitta interna per i Lakers contro i Jazz, i Clippers superano Detroit. Bene Atlanta a Cleveland, Minnesota crolla a Sacramento, Memphis ha la meglio su Washington e Phoenix porta a casa un successo prezioso in chiave playoff nello scontro diretto contro Houston.

    Tutto facile per gli Atlanta Hawks che battono i Cavaliers sul parquet di Cleveland: grande gara per Joe Jonhson che alla fine è il top scorer della partita con 28 punti con Teague che contribuisce con 18 punti. Ai padroni di casa non bastano i 20 punti e 9 rimbalzi di Gee, i 17 di Jamison e la doppia doppia di Kyrie Irving da 19 punti e 10 assist.

    Sorridono i Clippers che in un match cruciale per il prosieguo della stagione battono i Detroit Pistons in overtime: Chris Paul gioca in modo straordinario ed alla fine sfiora la tripla doppia che viene mancata per un solo rimbalzo (19 punti, 15 assist e 9 rimbalzi ai quali si aggiungono 4 recuperi e neanche una palla persa), Blake Griffin contribuisce con una doppia doppia da 17 punti ed 11 rimbalzi. Per gli ospiti solita gara importante di Greg Monroe (23 punti e 15 rimbalzi) e di Prince (20 punti) ma i Pistons vengono traditi dalle guardie Stuckey e Knight (4/22 in combinata dal campo per un bottino di soli 13 punti).

    Bene anche Memphis che però trova qualche grattacapo dai Washington Wizards. E’ Rudy Gay a trascinare i suoi compagni alla vittoria con 27 punti e 9 rimbalzi, Conley aggiunge 17 punti e Gasol 15 mentre prosegue a gonfie vele il recupero fisico di Randolph che porta alla causa 13 punti e 9 rimbalzi in soli 24 minuti. Per gli ospiti buone notizie solo da Jordan Crawford (22 punti) e Wall (25 punti).

    Pesa sempre di più l’infortunio di Rubio per Minnesota che cade malamente a Sacramento. A condannare i Timberwolves è Thornton che piazza 24 punti mentre sono inutili i 21 punti ed 11 rimbalzi di Kevin Love.

    Los Angeles Clippers | © Streeter Lecka/Getty Images

    Il sentitissimo derby della Florida va ai Miami Heat che superano gli Orlando Magic grazie ad un super Dwyane Wade che infila 14 dei suoi 31 punti totali nell’ultima frazione di gioco. Bene anche Bosh con 23 punti mentre James gioca una gara a tutto tondo con 14 punti, 12 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi. Agli ospiti non servono a molto i 18 punti ed 11 rimbalzi della stella Dwight Howard ed i 15 dalla panchina dell’ex dal dente avvelenato Quentin Richardson (5/7 da 3 punti).

    Oklahoma City non trova grossi problemi per sbarazzarsi dei Blazers: i soliti noti portano alla vittoria i Thunder, Westbrook piazza 28 punti e Durant aggiunge 26 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Per Portland l’ultimo ad arrendersi è Jamal Crawford con 23 punti.

    Nell’importantissimo scontro diretto per aggiudicarsi l’ultimo posto playoff ad Ovest i Suns battono i Rockets ed ora sono ad una sola vittoria per scavalcare i rivali in classifica: a sorpresa il match winner è Michael Redd che dalla panchina porta 25 punti, Nash si limita all’assistenza per i compagni (11 assist) con Gortat che va in doppia doppia (15 punti e 10 rimbalzi) e Frye che segna 19 punti. Tra le fila dei texani ci sono da sottolineare i 18 punti di Scola ed i 16 con 8 assist dell’ex di turno Goran Dragic.

    Infine tonfo interno clamoroso dei Lakers contro i Jazz: è Paul Millsap il protagonista della vittoria ospite con 24 punti e 9 rimbalzi ma è ottima la prova corale di Utah che porta ben 6 giocatori in doppia cifra (i rookie Kanter e Burks aggiungono 17 punti a testa con percentuali fantascientifiche). I gialloviola vengono condannati dalla pessima serata al tiro di Kobe Bryant (15 punti con 20 tiri dal campo) ed a nulla serve la grande partita di Bynum da 33 punti ed 11 rimbalzi.

    Risultati NBA 18 marzo 2012

    Cleveland Cavaliers-Atlanta Hawks 87-103
    Cle: Gee 20, Irving 19, Jamison 17
    Atl: Joe Johnson 28, Teague 18, Hinrich 14

    Los Angeles Clippers-Detroit Pistons 87-83 (overtime)
    Cli: Paul 19, Griffin 17, Foye 14
    Det: Monroe 23, Prince 20, Jerebko 14

    Memphis Grizzlies-Washington Wizards 97-92
    Mem: Gay 27, Conley 17, Gasol 15
    Was: Wall 25, Crawford 22, Seraphin 12

    Sacramento Kings-Minnesota Timberwolves 115-99
    Sac: Thornton 24, Thomas 18, Salmons 15
    Min: Love 21, Williams 16, Webster 14

    Miami Heat-Orlando Magic 91-81
    Mia: Wade 31, Bosh 23, James 14
    Orl: Howard 18, Quentin Richardson 15, Nelson 13

    Oklahoma City-Portland Trail Blazers 111-95
    Okl: Westbrook 28, Durant 26, Harden 14
    Por: Crawford 23, Felton 19, Matthews 16

    Phoenix Suns-Houston Rockets 99-86
    Pho: Redd 25, Frye 19, Gortat 15
    Hou: Scola 18, Dragic 16, Patterson 13

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 99-103
    Lak: Bynum 33, Gasol 18, Bryant 15
    Uta: Millsap 24, Kanter 17, Burks 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Bargnani ko a Charlotte. Bene Gallinari e Belinelli

    Bargnani ko a Charlotte. Bene Gallinari e Belinelli

    La prova opaca di Andrea Bargnani permette a Charlotte di avere la meglio su Toronto. Sorridono invece Danilo Gallinari e Marco Belinelli che segnano 20 punti a testa e portano al successo Denver e New Orleans rispettivamente contro Celtics e Nets. Nelle altre gare della notte vincono i Chicago Bulls ed i New York Knicks , derby texano a Dallas che supera San Antonio mentre i Warriors cadono contro Utah ed i Rockets contro i Clippers.

    Serata amara per Bargnani che segna solo 11 punti (con 7 palle perse) nella sconfitta dei suoi Raptors contro il team fanalino di coda della Lega, i Charlotte Bobcats: inutili i 29 punti di Bayless ed i 20 di DeRozan, i padroni di casa si impongono grazie ai 24 punti di Henderson, ai 21 di Maggette ed alla doppia doppia di Augustin (23 punti ed 11 assist).

    Bene i Los Angeles Clippers che hanno la meglio contro i temibili Houston Rockets: a condannare gli ospiti sono 12 punti nei 2 minuti e mezzo finali di uno scatenato Chris Paul che chiude con 23 punti complessivi. Ai texani servono a poco i 25 punti di un ottimo Courtney Lee.

    Terza vittoria in 3 partite dopo il cambio di allenatore per i New York Knicks: nel re-match dell’ultima sfida contro i Pacers (a campi invertiti, la sfida ora si è diputata ad Indianapolis), i bluarancio trionfano grazie ai 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di Jeremy Lin ed ai 16 a testa del duo Anthony-Stoudemire. Per Indiana il migliore è il centro Roy Hibbert con 24 punti e 12 rimbalzi. I Knicks si riprendono momentaneamente l’ultimo posto playoff ad Est scavalcando i Bucks.

    Marco Belinelli & Danilo Gallinari | © Doug Pensinger/Getty Images

    20 punti di un grande Belinelli trascinano alla vittoria gli Hornets contro i Nets. A dare un grosso aiuto alla guardia italiana ci pensa Kaman con una prova da 20 punti mentre a New Jersey servono a poco i 20 punti ciascuno di Morrow e Deron Williams (che aggiunge al suo score anche 12 assist).

    Benissimo anche Gallinari e i Nuggets che mandano KO i Boston Celtics: l’ala Azzurra colleziona 20 punti e grazie al rookie Faried (18 punti e 16 rimbalzi a fine gara) infligge un pesante stop ai biancoverdi che hanno in Garnett e Pierce i top scorer di giornata con 22 punti ciascuno.

    Ancora privi di Derrick Rose i Bulls questa volta non sbagliano dopo lo scivolone  patìto contro i Blazers e mandano al tappeto i Sixers. 5 uomini in doppia cifra per Chicago guidati da Watson che infila 20 punti e Noah che piazza la doppia doppia da 13 punti ed 11 rimbalzi. Philadelphia ha un solo giocatore che riesce a superare lo scoglio dei 10 punti, il bravissimo Holiday che chiude con 30 punti alla fine, ma ovviamente non basta per portare a casa il successo senza la collaborazione dei compagni.

    Derby texano ai Mavs che hanno la meglio sugli Spurs: a trascinare la truppa di coach Carlisle è Dirk Nowitzki con 27 punti, mentre agli ospiti non bastano i 17 punti a testa di Duncan e Green.

    Infine i Jazz hanno la meglio sui Warriors grazie alla splendida serata di Derrick Favors che rimpiazza al meglio l’infortunato Jefferson a centro area con una performance da 23 punti e 17 rimbalzi. Per Golden State 19 punti sono di Robinson, 18 di Lee e 17 di Thompson.

    Risultati NBA 17 marzo 2012

    Los Angeles Clippers-Houston Rockets 95-91
    Cli: Paul 23, Griffin 18, Foye 15
    Hou: Lee 25, Budinger 19, Patterson 14

    Charlotte Bobcats-Toronto Raptors 107-103
    Cha: Henderson 24, Augustin 23, Maggette 21
    Tor: Bayless 29, DeRozan 20, Bargnani 11

    Indiana Pacers-New York Knicks 88-102
    Ind: Hibbert 24, George 18, Collison 15
    N.Y.: Lin 19, Anthony 16, Stoudemire 16

    New Jersey Nets-New Orleans Hornets 94-102
    N.J.: Deron Williams 20, Morrow 20, Green 16
    N.O.: Belinelli 20, Kaman 20, Jack 16

    Chicago Bulls-Philadelphia 76ers 89-80
    Chi: Watson 20, Noah 13, Boozer 11, Gibson 11, Korver 11
    Phi: Holiday 30, Hawes 9, Williams 9

    Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 106-99
    Dal: Nowitzki 27, Terry 17, Beaubois 16
    S.A.: Duncan 17, Green 17, Splitter 15

    Denver Nuggets-Boston Celtics 98-91
    Den: Gallinari 20, Faried 18, Afflalo 15
    Bos: Pierce 22, Garnett 22, Rondo 12

    Utah Jazz-Golden State Warriors 99-92
    Uta: Favors 23, Tinsley 13, Millsap 13
    G.S.: Robinson 19, Lee 18, Thompson 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, San Antonio batte i Thunder. Miami sbanca Philadelphia, Knicks OK

    NBA, San Antonio batte i Thunder. Miami sbanca Philadelphia, Knicks OK

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    I Miami Heat sbancano Philadelphia con autorità (in testa dal primo all’ultimo secondo di gioco) guidati da un LeBron James autore di 29 punti, 7 rimbalzi ed 8 assist. Importante anche la gara di Dwyane Wade che mette assieme 12 punti, 11 rimbalzi e 6 assist. I Sixers riescono a portare solo 3 giocatori in doppia cifra con Turner che piazza 13 punti, 8 rimbalzi e  5 assist, Young aggiunge 12 punti ed Iguodala una doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi.

    Tutto semplice per Orlando contro i Nets: i Magic hanno 6 giocatori che raggiungono la doppia cifra, il top scorer è Howard con 18 punti mentre Anderson contribuisce con una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. Per New Jersey inutili i 14 punti del sempre più “caldo” Gerald Green.

    Seconda vittoria in 2 partite per i Knicks da quando Mike D’Antoni si è dimesso dall’incarico di coach di New York. I bluarancio dominano per 3 quarti di gioco (30 i punti di vantaggio alla fine del terzo periodo), poi Indiana riduce sensibilmente il distacco nell’ultima frazione nel garbage time. I Pacers hanno 15 punti da Collison mentre i Knicks (in testa fin dall’inizio senza mai perdere la leadership) hanno i migliori realizzatori in Smith e Chandler (16 punti). 12 i punti di Anthony e 13 quelli di Lin.

    Ampio margine anche per Atlanta che surclassa i Wizards grazie ai 34 punti di Joe Johnson. Washington invece ha 18 punti da Trevor Booker.

    Ancora privi di Derrick Rose i Bulls questa volta inciampano nello scoglio Blazers (reduci dal pesante passivo della sfida di New York): il trascinatore di Portland è Aldridge con 21 punti mentre a Chicago non bastano i 22 punti con 14 rimbalzi di Carlos Boozer. Prima vittoria per il nuovo head coach della formazione dell’Oregon Kaleb Canales.

    Tony Parker, San Antonio Spurs | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Toronto ha la meglio sui Memphis Grizzlies in overtime: nonostante la serata poco felice al tiro di Andrea Bargnani (18 punti con 4/17 al tiro) i Raptors vengono salvati da Bayless (28 punti) e Forbes (20). I padroni di casa acciuffano l’overtime con 2 bombe negli ultimi secondi di gioco di un ottimo Rudy Gay (26 punti) ma al tempo supplementare devono inchinarsi ai canadesi. Rentro in campo in grande stile per Zach Randolph, fuori da qualche mese per un infortunio al ginocchio, che in soli 24 minuti di impiego riesce a piazzare ben 25 punti.

    San Antonio batte i Thunder e si porta a 2 gare di distanza dai leader della Western Conference: mattatori del match Tony Parker con 25 punti, Blair con 22 punti ed 11 rimbalzi e Duncan con 16 punti e ben 19 rimbalzi. Non servono a molto ad Oklahoma City i 36 punti di Westbrook ed i 25 di Durant.

    Terzo successo in 3 partite consecutive (il famoso back to back to back) per i Phoenix Suns che rientrano prepotentemente nel giro playoff ad Ovest. Dudley infila 23 punti per il team dell’Arizona mentre agli ospiti non bastano i 23 di Stuckey.

    Sacramento bastona i Celtics grazie ai 36 punti di Thornton ed ai 21 con 15 rimbalzi di Thompson. Per Boston si salva Ray Allen con 26 punti.

    Ancora una vittoria per i Lakers che battono i Timberwolves guidati dai 28 punti di Kobe Bryant. Minnesota ha in Kevin Love (27 punti e 15 rimbalzi) il top scorer di giornata ma i playoff ormai sembrano un miraggio dopo l’infortunio di Rubio.

    Infine i Bucks proseguono nel momento positivo espugnando Oakland: la prima partita con la maglia di Milwaukee di Monta Ellis coincide con la sfida contro la sua ex squadra, i Warriors, e la guardia non si fa prendere dall’emozione infilando 18 punti. Golden State ha in Lee (22 punti) il miglior realizzatore.

    Risultati NBA 16 marzo 2012

    Philadelphia 76ers-Miami Heat 76-84
    Phi: Turner 13, Young 12, Iguodala 11
    Mia: James 29, Wade 12, Bosh 10, Chalmers 10, Haslem 10

    Orlando Magic-New Jersey Nets 86-70
    Orl: Howard 18, Davis 13, Nelson 13
    N.J.: Green 14, Stevenson 11, Jordan Williams 10

    New York Knicks-Indiana Pacers 115-100
    N.Y.: Chandler 16, Smith 16, Lin 13
    Ind: Collison 14, Price 14, Jones 13

    Atlanta Hawks-Washington Wizards 102-88
    Atl: Joe Johnson 34, Smith 23, Teague 14
    Was: Booker 18, Wall 14, Mason 12

    Chicago Bulls-Portland Trail Blazers 89-100
    Chi: Boozer 22, Deng 19, Noah 12
    Por: Aldridge 21, Matthews 18, Felton 16

    Memphis Grizzlies-Toronto Raptors 110-114 (overtime)
    Mem: Gasol 28, Gay 26, Randolph 25
    Tor: Bayless 28, Forbes 20, DeRozan 18, Bargnani 18

    Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 105-114
    Okl: Westbrook 36, Durant 25, Harden 19
    S.A.: Parker 25, Blair 22, Green 21

    Phoenix Suns-Detroit Pistons 109-101
    Pho: Dudley 23, Gortat 16, Frye 15
    Det: Stuckey 23, Knight 17, Maxiell 12, Prince 12

    Sacramento Kings-Boston Celtics 120-95
    Sac: Thornton 36, Thompson 21, Cousins 20
    Bos: Allen 26, Pierce 19, Bass 16

    Los Angeles Lakers-Minnesota Timberwolves 97-92
    Lak: Bryant 28, Barnes 17, Gasol 17
    Min: Love 27, Pekovic 20, Webster 12, Ridnour 12

    Golden State Warriors-Milwaukee Bucks 98-120
    G.S.: Lee 22, Thompson 19, Wright 17
    Mil: Dunleavy 24, Mbah a Moute 22, Ellis 18

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, mercato: Fisher a Houston, Nenè a Washington

    NBA, mercato: Fisher a Houston, Nenè a Washington

    Si è chiuso senza grandissimi colpi di scena il mercato NBA 2011/2012. Tutto ruotava sul nome di Dwight Howard, il pezzo più pregiato di questa sessione, ed il centro dei Magic ha deciso di attivare un’opzione per il rinnovo con il team della Florida anche per il 2013 e quindi resterà in maglia neroazzurra ancora per un altro anno.

    Chi ha deciso di muoversi con decisione è stata Los Angeles, sponda Lakers: i gialloviola hanno acquisito da Cleveland il playmaker Ramon Sessions insieme a Christian Eyenga in uno scambio che ha portato Jason Kapono, Luke Walton e la prima scelta del prossimo Draft ai Cavs. Subito dopo un pezzo di storia di californiani, Derek Fisher ha fatto le valigie per finire a Houston in cambio di Jordan Hill. Il regista dei Lakers lascia la squadra dopo aver disputate ben 13 delle sue 16 stagioni a L.A. con la vittoria di 5 anelli. I Rockets ricevono anche la prima scelta che i Lakers avevano avuto da Dallas nell’affare Odom di inizio campionato.

    Movimenti anche per le squadre degli italiani: i Raptors di Bargnani cedono il  brasiliano Barbosa ai Pacers per una seconda scelta al Draft mentre i Nuggets di Gallinari si sbarazzano del pesante contratto di Nenè che passa ai Wizards in cambio di Turiaf e McGee. Per far quadrare i conti dello scambio si sono inseriti i Clippers che prendono da Washington Nick Young (sostituirà l’infortunato Billups) dando in cambio Cook ed una seconda scelta.

    Nenè con la maglia dei Denver Nuggets | © Doug Pensinger

    Attivi anche i Blazers che danno Gerald Wallace ai Nets per Okur e Shawne Williams e la prima scelta di New Jersey al Draft. A completare i movomenti di Portland c’è la cessione del lungo Camby ai Rockets con con Hasheem Thabeet e Jonny Flynn che finiscono ai Blazers. Licenziato anche coach McMillan, in panchina per la formazione dell’Oregon, da ora in avanti il suo vice Kaleb Canales.

    Appena ritornato a Golden State (nell’affare che ha portato Monta Ellis ai Bucks) si muove di nuovo Stephen Jackson che va a San Antonio (altro ritorno in Texas) mentre Richard Jefferson atterra ai Warriors.

    Per il resto non si sono mossi i giocatori più chiacchierati, Pau Gasol resta ai Lakers, e Rajon Rondo e Ray Allen rimnagono ai Celtics.

  • NBA, senza D’Antoni i Knicks asfaltano Portland. Chicago batte Miami

    NBA, senza D’Antoni i Knicks asfaltano Portland. Chicago batte Miami

    Sono state ben 12 le partite che si sono disputate nella notte NBA.

    Senza Mike D’Antoni in panchina, i New York Knicks si scatenano ed asfaltano i Blazers (42 punti lo scarto alla fine). Top scorer dei padroni di casa è Smith con 23 punti, Anthony e Stoudemire ne aggiungono rispettivamente 17 e 16. Solo 6 i punti di Jeremy Lin. Partita orrenda di Portland, Aldridge e Wallace siglano 15 punti a testa.

    Indiana batte Philadelphia grazie ai 20 punti di Danny Granger. Per i Sixers ancora una prova convincente di Evan Turner che chiude con 21 punti e 9/11 al tiro.

    Sconfitta invece per Andrea Bargnani che cade con i suoi Toronto Raptors contro i Nets: il “Mago” in 33 minuti segna solo 10 punti e New Jersey ha la meglio con un Gerald Green da 26 punti (con soli 13 tiri presi) ed un Humphries che porta  alla causa 16 punti e 21 rimbalzi.

    Successo per Milwaukee priva dei 3 nuovi acquisti Brown, Udoh ma soprattutto Monat Ellis. A risovere la gara contro i Cavs ci pensa Drew Gooden con una sontuosa tripla doppia da 15 punti, 10 rimbalzi e 13 assist. Per Cleveland inutili i 28 punti di Kyrie Irving.

    Ancora overtime vincenti per i Lakers: dopo i 2 supplementari di ieri a Memphis i gialloviola si ripetono e trionfano al cospetto di Marco Belinelli (10 punti) e degli Hornets. Los Angeles recupra 17 punti di svantaggio e pareggia a 19 secondi dal termine con 3 tiri liberi di Bryant. Al prolungamento decide ancora il numero 24 dei Lakers (33 punti), ben assistito da Bynum (25 punti e 18 rimbalzi). Top scorer di New Orleans è Jack con 30 punti.

    Tutto facile per Houston contro Charlotte: per la vittoria bastano i 23 punti di Scola e le doppie doppie di Dalembert (12 punti e 10 rimbalzi) e Dragic (14 punti e 10 assist).

    Amar'è Stoudemire & Carmelo Anthony, New York Knicks | © Nick Laham/Getty Images

    San Antonio trionfa contro Orlando in quella che potrebbe anche essere stata l’ultima partita di Dwight Howard in maglia Magic: per il centro del team della Florida 22 punti e 12 rimbalzi che non servono al cospetto di un grande Tony Parker (31 punti e 12 assist) e di un ottimo Tim Duncan (21 punti e 13 rimbalzi).

    Anche senza il leader Derrick Rose i Chicago Bulls fanno vedere ai Miami Heat cosa vuol dire essere una vera squadra e battono gli avversari nel big match di giornata. A guidare i “Tori” ci pensa John Lucas dalla panchina con 24 punti. Incredibile il KO degli Heat nonostante i 35 punti di LeBron James ed i 36 di Dwyane Wade. Chicago mantiene il primo posto assoluto nella classifica della Lega.

    I Pistons sbancano Sacramento grazie ai 35 punti di Stuckey, ai 28 di Prince ed alla doppia doppia di Monroe (32 punti ed 11 rimbalzi). Ai Kings non bastano i 23 punti di Evans ed i 21 a testa di Thomas e Thompson (che aggiunge anche 15 rimbalzi).

    I Suns battono i Jazz con 3 uomini oltre i 20 punti segnati (Frye 26, Gortat 25, Dudley 21) ed un Nash da 12 punti e 16 assist. Per Utah doppia doppia di Millsap (18 punti e 10 rimbalzi).

    Tornano alla vittoria i Clippers che si sbarazzano degli Hawks grazie ai 25 punti di Mo Williams. Atlanta ha 37 punti in combinata da Smith e Joe Johnson.

    Infine i Celtics sbancano Oakland con il jumper a 5 secondi dalla fine di Kevin Garnett (24 punti). L’ultimo tentativo dell’ex Boston Nate Robinson non va a buon fine ed i Warriors si inchinano nonostante i 26 punti del rookie Thompson.

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    Risultati NBA 14 marzo 2012

    Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 111-94
    Ind: Granger 20, West 18, Hill 17
    Phi: Turner 21, Holiday 17, Brand 16

    New jersey nets-Toronto Raptors 98-84
    N.J.: Green 26, Humphries 16, Morrow 15
    Tor: James Johnson 16, Bayless 16, DeRozan 12

    New York Knicks-Portland Trail Blazers 121-79
    N.Y.: Smith 23, Novak 20, Stoudemire 17
    Por: Aldridge 15, Wallace 15, Babbitt 12

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 115-105
    Mil: Ilyasova 22, Dunleavy 21, Jennings 17, Delfino 17
    Cle: Irving 28, Gee 19, Gibson 18

    New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 101-106 (overtime)
    N.O.: Jack 30, Kaman 21, Vasquez 15
    Lak: Bryant 33, Bynum 25, Gasol 18

    Houston Rockets-Charlotte Bobcats 107-87
    Hou: Scola 23, Dragic 14, Hill 14
    Cha: Brown 15, Maggette 10, Henderson 10, Mullens 10, Williams 10

    San Antonio Spurs-Orlando Magic 122-111
    S.A.: Parker 31, Duncan 21, Ginobili 14
    Orl: Nelson 25, Howard 22, Anderson 19

    Sacramento Kings-Detroit Pistons 112-124
    Sac: Evans 23, Thomas 21, Thompson 21
    Det: Stuckey 35, Monroe 32, Prince 28

    Phoenix Suns-Utah Jazz 120-111
    Pho: Frye 26, Gortat 25, Dudley 21
    Uta: Millsap 18, Jefferson 18, Favors 14

    Los Angeles Clippers-Atlanta Hawks 96-82
    Cli: Williams 25, Bledsoe 14, Butler 13, Paul 13
    Atl: Joe Johnson 18, Smith 17, Pachulia 12

    Golden State Warriors-Boston Celtics 103-105
    G.S.: Thompson 26, Lee 22, Robinson 20
    Bos: Garnett 24, Bass 22, Pierce 15, Pietrus 15

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Mike D’Antoni out ai New York Knicks. Phil Jackson al suo posto?

    NBA, Mike D’Antoni out ai New York Knicks. Phil Jackson al suo posto?

    Momento cruciale per la stagione dei New York Knicks: Mike D’Antoni si è dimesso dall’incarico di head coach dopo il pessimo rendimento che la squadra della Grande Mela sta avendo in questa regular season visto che al momento i bluarancio, nonostante un roster di primissimo livello costruito per competere per il titolo NBA, sono fuori dai playoff occupando il nono posto della Eastern Conference.

    D’Antoni, che ha allenato anche in Italia, precisamente a Milano e Treviso, lascia l’incarico per “visione diversa rispetto alla proprietà sul futuro della franchigia“. Era arrivato sulla panchina dei Knicks nel 2008, dopo aver portato i Phoenix Suns ad un passo dal titolo (per lui il contratto era quadriennale per un compenso di 24 milioni di dollari).

    A fine stagione l’accordo sarebbe terminato comunque e visti i risultati raggiunti nel periodo in cui ha avuto le redini del team (solo una partecipazione ai playoff nello scorso campionato con eliminazione da parte dei Boston Celtics per 4-0) la sua riconferma non era data per niente certa, partita dopo partita si è visto che D’Antoni non è riuscito a dare un’impronta alla squadra che sembrava sempre di più un’accozzaglia di stelle e poco altro.

    Mike D'Antoni | © Elsa

    A sua discolpa c’è da dire che l’ex allenatore di Treviso, Milano e Phoenix, per mettere in pratica la sua filosofia di gioco avrebbe avuto bisogno di determinati giocatori ma puntualmente la dirigenza acquistava atleti che poco avevano a che fare con il suo concetto mentale. Da qui l’inevitabile addio. Non è bastata l’esplosione di Jeremy Lin che per qualche tempo ha fatto sognare tutti i tifosi dei Knicks con prestazioni straordinarie che si sono concluse con il periodo migliore del team.

    Al posto di D’Antoni è stato nominato head coach ad interim il vice Mike Woodson, ma l’obiettivo della dirigenza è di convincere il grande Phil Jackson a sedersi sulla panchina newyorchese. Si tenta un accordo già per questa stagione ma se proprio non sarà possibile (Jackson è fermo dopo la decisione di lasciare i Lakers nello scorso torneo per prendersi un anno sabbatico), si cercherà di portarlo ai Knicks in vista del prossimo campionato per tentare l’assalto al titolo che manca dal lontano 1973 (a quei tempi Jackson era un giocatore proprio nei New York Knicks).

  • NBA, Monta Ellis ai Bucks. Jackson e Bogut ai Warriors

    NBA, Monta Ellis ai Bucks. Jackson e Bogut ai Warriors

    A poco più di 24 ore dalla chiusura del mercato (lo stop alle trattative è previsto per le 21.00 di domani giovedì 15 marzo) la NBA vede andare in porto il primo scambio di una certa rilevanza dall’inizio della stagione. Finora in molti avevano descritto questa stagione come la più deludente, dal punto di vista delle trade effettuate, da almeno 10 anni a questa parte, solo movimenti di contorno avevano caratterizzato il mercato senza nessun movimento degno di nota o trasferimenti di super star.

    Ed invece, si spera, ad aprire le danze sono stati Golden State Warriors e Milwaukee Bucks che nella notte si sono scambiati ben 5 giocatori. In Wisconsin approdano Monta Ellis (guardia) assieme ai compagni Ekpe Udoh (ala) e Kwame Brown (centro). Ad Oakland arrivano invece il centro Andrew Bogut e l’ala piccola Stephen Jackson.

    Ellis, al momento il nono miglior realizatore nella classifica marcatori della Lega con 21.9 punti a gara, sembrava sul punto di rimanere a Golden State ancora per molto tempo prima di essere clamorosamente scambiato. Bogut, prima scelta assoluta al Drfat del 2005 dei Bucks, viene ceduto ai Warriors per via di alcune considerazioni di carattere fisico visto che è molto propenso agli infortuni. Per Jackson invece si tratta di un ritorno in California visto che è stato il capitano di Golden State (il suo nickname era infatti Captain Jack) dal 2007 al 2010 (arrivato dai Pacers e ceduto poi a Charlotte).

    Monta Ellis | © Streeter Lecka

    Udoh potrà dare una mano considerevole nel settore lunghi di Milwaukee mentre il trasferimento di Brown è stato fatto per far quadrare i conti dello scambio visto che il suo infortunio al torace lo ha reso indisponibile fino al termine della stagione.

    Per chiudere diamo 2 notizie abbastanza rilevanti: Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, il prezzo pregiato di questo mercato dato che è attualmente il centro più forte della Lega, ha detto che non si muoverà dalla Florida fino al termine della stagione. Poi valuterà se firmare un nuovo contratto con Orlando oppure andare via praticamente gratis. Su di lui c’erano almeno 8 squadre interessate ad imbastire scambi importanti con i Magic. Resta da vedere se questa dichiarazione corrisponderà poi a verità o se nelle ultime ore ci potranno essere ulteriori sviluppi.

    E’ quasi esaurito invece il tempo di Mike D’Antoni sulla panchina dei New York Knicks: i risultati deludenti di una squadra costruita per ambire al titolo e che attualmente è addirittura fuori dai playoff ad una ventina di partite dalla fine della regular season hanno convinto la dirigenza bluarancio a sbarazzarsi dell’ex allenatore dei Phoenix Suns. Avviati i contatti con Phil Jackson, ex allenatore di Chicago Bulls (ben 6 titoli conquistati) e Los Angeles Lakers (5 campionati vinti), che lo scorso luglio aveva dato l’addio ai gialloviola dopo l’eliminazione subìta da parte dei Dallas Mavericks nella post season per prendersi almeno un anno sabbatico. I Knicks stanno cercando di convincere Jackson a prendere il posto di D’Antoni ed hanno sottoposto delle offerte contrattuali molto importanti, ma ancora non ci sono notizie certe. Phil Jackson, ex giocatore proprio dei New York Knicks con i quali vinse 2 titoli di campione NBA (gli unici della squadra della Grande Mela) nel 197o e nel 1973 sarebbe tentato dall’avventura a New York. Staremo a vedere gli sviluppi di questa interessante situazione.

  • NBA, sorridono Gallinari e Bargnani. Cadono Heat e Thunder, Lakers OK

    NBA, sorridono Gallinari e Bargnani. Cadono Heat e Thunder, Lakers OK

    Nella notte NBA sono state 8 le partite disputate e tornano a sorridere sia i Denver Nuggets di Danilo Gallinari che i Toronto Raptors di Andrea Bargnani che fanno fuori rispettivamente Atlanta (dopo un overtime) e Cleveland. Dallas riemerge dalla crisi e batte Washington, Indiana si sbarazza di Portland. Dopo una gara combattutissima e 2 overtime i Lakers sbancano Memphis, Golden State (che ha imbastito nelle ultime ore la prima trade importante della stagione con i Milwaukee Bucks) supera Sacramento. Cadono invece Miami Heat (nel derby della Florida contro Orlando) e Thunder (beffati dai Rockets).

    Un ottimo Danilo Gallinari guida al successo i suoi Nuggets contro Atlanta: l’ala italiana grazie ad una tripla pazzesca fuori equilibrio permette alla sua squadra di andare ai supplementari (nell’ultima  azione Hinrich sbaglia il secondo tiro libero che avrebbe dato la vittoria alla franchigia della Georgia), poi in overtime salva il risultato sulla sirena disturbando la probabile schiacciata di Pachulia e Denver trionfa per 118-117. Per lui ci sono 19 punti con Nenè a quota 22 e Lawson a 21. Agli Hawks non servono i 34 punti di Joe Johnson ed i 33 di Smith.

    Per Andrea Bargnani prima gara convincente dopo il ritorno in campo dall’infortunio: il “Mago” piazza 19 punti ed 8 rimbalzi e contribuisce in modo decisivo al successo esterno di Toronto a Cleveland. Ai Cavs non bastano i 14 punti con 7 rimbalzi e 7 assist di Irving ed i 20 di Jamison.

    Buona affermazione dei Pacers sui Blazers: a sorpresa è Amundson a trascinare i suoi compagni con una gara da 21 punti mentre West aggiunge una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi. Per Portland solo 2 giocatori riescono ad arrivare in doppia cifra, il solito Aldridge con 17 punti e Smith con 10.

    Torna alla vittoria anche Dallas che manda KO i Wizards grazie alle grandi prove di Nowitzki (27 punti) e Terry (24). Alla squadra della capitale non servono a molto i 6 uomini in doppia cifra portati a referto tra i quali brillano le doppie doppie di Booker da 20 punti e 12 rimbalzi e di Wall da 18 punti e 10 assist.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images

    Golden State è protagonista su 2 fronti, nel mercato dato che assieme ai Bucks confeziona il primo scambio di un certo rilievo della stagione (ne parleremo tra poco più approfonditamente) ed in campo visto che nel derby della California affossa i Sacramento Kings. Per i Warriors ci sono 3 giocatori con 17 punti (Lee, Robinson e Rush), i padroni di casa si consolano con i 19 punti e 12 rimbalzi di Cousins e con i 16 di Evans.

    Dopo 2 overtime ed una gara molto combattuta i Lakers superano Memphis nel derby tutto spagnolo tra i fratelli Pau e Marc Gasol. I Grizzlies sprecano nell’ultimo quarto un vantaggio in doppia cifra e si fanno beffare dal duo Bryant (34 punti) e Bynum (37 punti e 16 rimbalzi). Il confronto individuale tra fratelli va invece a Marc che batte Pau per 20 punti a 14 ma il top scorer dei padroni di casa è Speights con 25 punti.

    KO di una certa importanza per Miami che nell’enensimo derby di giornata (questa volta della Florida) viene sorpresa da Orlando che trionfa al supplementare. Wade sbaglia l’ultimo tiro dei tempi regolamentari, poi al prolungamento è Nelson a scrivere la parola fine sul match (25 punti alla fine). Grande partita anche per Howard che chiude con 24 punti e 25 rimbalzi mentre agli Heat non bastano i soliti 3 Wade (28 punti), Bosh (23 punti) e James (19 punti).

    Infine sconfitta anche per i Thunder (contro Houston) che lasciano così via libera ai Bulls come squadra migliore della Lega: è Courtney Lee (21 punti) il match winner con la tripla del sorpasso (104-103) ad una manciata di secondi dal termine dell’incontro. Gara perfetta anche per Parsons che oltre ai 21 punti aggiunge 7 rimbalzi e 6 assist. Ad Oklahoma City non bastano i 28 punti e 12 rimbalzi di Durant (che sbaglia l’ultimo tiro per vincere la gara) ed i 19 di un nervoso Westbrook.

    LEGGI ANCHE:

    Risultati NBA 13 marzo 2012

    Orlando Magic-Miami Heat 104-98 (overtime)
    Orl: Nelson 25, Howard 24, Redick 17
    Mia: Wade 28, Bosh 23, James 19

    Cleveland Cavaliers-Toronto Raptors 88-96
    Cle: Jamison 20, Sessions 16, Gee 16
    Tor: Bayless 20, Bargnani 19, Barbosa 17

    Indiana Pacers-Portland Trail Blazers 92-75
    Ind: Amundson 21, Hill 11, George 11, Granger 11
    Por: Aldridge 17, Smith 10, Batum 9, Matthews 9, Crawford 9

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 111-116 (2 overtime)
    Mem: Speights 25, Marc Gasol 20, Allen 18
    Lak: Bynum 37, Bryant 34, Pau Gasol 14

    Dallas Mavericks-Washington Wizards 107-98
    Dal: Nowitzki 27, Terry 24, Beaubois 19
    Was: Booker 20, Wall 18, Young 15, Crawford 15

    Oklahoma City Thunder-Houston Rockets 103-104
    Okl: Durant 28, Westbrook 19, Harden 16
    Hou: Lee 21, Parsons 21, Scola 18

    Denver Nuggets-Atlanta Hawks 118-117 (overtime)
    Den: Nenè 22, Lawson 21, Harrington 19, Gallinari 19
    Atl: Joe Johnson 34, Smith 33, Hinrich 22

    Sacramento Kings-Golden State Warriors 89-115
    Sac: Cousins 19, Evans 16, Thomas 15
    G.S.: Lee 17, Rush 17, Robinson 17

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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