Tag: NBA

  • NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    I Philadelphia 76ers festeggiano la matematica qualificazione ai playoff battendo i New Jersey Nets: gara meno scontata del previsto che resta in bilico fino a metà quarto periodo, poi gli ospiti piazzano il parziale decisivo. Per i Sixers ci sono 15 punti a testa del trio YoungHolidayBrand, 13 i punti di Turner, 11 quelli di Louis Williams mentre Iguodala sfiora la tripla doppia con 14 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. I padroni di casa provano a resistere grazie alle buone prove di Brooks (18 punti) ed Humphries (16 punti e 12 rimbalzi) che però si rivelano insufficienti a fine gara. Per i Nets addio ufficile al New Jersey (ultima gara casalinga della stagione), il prossimo anno la franchigia giocherà a Brooklyn nella nuovissima Arena (e per questo si chiameranno Brooklyn Nets). Addio con polemica dato che il governatore dello Stato, Christie, in una conferenza stampa prima della gara ha dichiarato: “Cosa posso dire ai Nets? Semplicemente Addio! Voi non volete restare, ma noi non vi vogliamo più qui!“.

    Vittoria inutile per i Milwaukee Bucks che hanno la meglio sui Toronto Raptors ma complice il successo di Philadelphia devono dire addio ad ogni speranza di post season, rendendo inutile la prossima gara in casa da giocare proprio contro i Sixers che avrebbe potuto portare anche a clamorosi risvolti. Per i canadesi si mette in evidenza James Johnson autore di una doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi mentre i padroni di casa trionfano con un super Ilyasova (19 punti e 15 rimbalzi) ed i contributi di Jennings (25 punti) e Monta Ellis (17 punti).

    Con il terzo posto della Eastern Conference assicurato gli Indiana Pacers possono permettersi un largo turnover nella sfida divisionale contro Detroit ma pur tenendo a riposo molti titolari riescono a battere i Pistons. A guidare i padroni di casa ci pensa Paul George autore di 27 punti e 10 rimbalzi e David West aggiunge 20 punti. Agli ospiti non bastano i 18 punti e 12 rimbalzi di Greg Monroe ed i 16 di Ben Gordon. Per il team del Michigan comunque il futuro fa meno paura dopo gli ultimi disastrosi anni, basterà scegliere con oculatezza nel prossimo Draft per completare una ricostruzione che potrà dare i suoi frutti in tempi relativamente brevi.

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    Ancora una prova pessima per i Charlotte Bobcats, sempre più squadra barzelletta della Lega ed a forte rischio di diventare a fine stagione la peggiore franchigia di sempre della NBA per quanto riguarda la percentuale di vittorie. I Wizards, nel match più inutile dell’anno visti i risultati dei 2 team, si impongono con una facilità notevole nonostante siano penultimi in classifica proprio davanti a Charlotte, di ben 28 punti il divario a fine match tra le formazioni. Per Washington ci sono i 18 punti di Nenè, i 16 di Vesely e la doppia doppia di John Wall 16 punti e 14 assist. I disastrati ‘Cats portano solo 2 uomini in doppia cifra, Henderson chiude con 19 punti ed Augustin con 15.

    Memphis resta in corsa per la terza piazza ad Ovest battendo i Cavaliers ormai privi di ogni stimolo. Nel primo tempo Irving e Jamison provano a firmare la possibile sorpresa di giornata ma nel secondo tempo non c’è storia ed il team del Tennessee trionfa in scioltezza. Per Cleveland i già citati Irving e Jamison piazzano rispettivamente 25 e 17 punti, i Grizzlies da parte loro portano 6 uomini in doppia cifra, Speights in doppia doppia con 17 punti e 10 rimbalzi, 17 i punti di Marc Gasol, 15 di Gay, 14 di Mayo e 12 di Conley mentre Tony Allen infila 13 punti, 8 rimbalzi e ben 8 recuperi.

    Infine gli Spurs ottengono matematicamente il primo posto della Western Conference asfaltando i Blazers: per San Antonio come al solito ampie rotazioni e tutti i 13 giocatori utilizzati segnano almeno 2 punti. Top scorer Duncan e Green con 18 punti ciascuno, per Portland 24 di Matthews e doppia doppia di Hickson (14 punti e 10 rimbalzi).

    Risultati NBA 23 aprile 2012

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 101-73
    Indiana Pacers-Detroit Pistons 103-97
    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 87-105
    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-86
    Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers109-101
    San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 124-89

    LE CLASSIFICHE NBA  

    GLI HIGHLIGHTS NBA 24/04:

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    TOP 10 NBA 24/04:

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  • NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    Ne avevamo già parlato piuttosto ampiamente nell’articolo dedicato ai risultati quotidiani della notte NBA ma l’argomento certamente merita anche una trattazione a parte. Nell’incontro svoltosi nella serata italiana tra Los Angeles Lakers ed Oklahoma City Thunder è andata in scena la follia pura di Ron Artest, ora Metta World Peace (nome cambiato in Estate all’anagrafe): a circa 90 secondi dalla fine del primo tempo l’ala gialloviola è autore di un gesto sconsiderato, scriteriato e deprecabile, dopo aver segnato 2 punti in contropiede e portato i suoi compagni sul -1 con la schiacciata del 48-47. In un impeto di foga rifila una sonora gomitata all’incolpevole James Harden dei Thunder che purtroppo si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

    Immagini eloquenti, World Peace tenta di giustificarsi con gli arbitri ma l’instant replay lo inchioda alle sue colpe. La conseguenza è la logica espulsione, decisione sacrosanta ma il pubblico di fede gialloviola con cattivo gusto applaude l’uscita di scena del giocatore che lentamente si avvia negli spogliatoi. Certamente non è un gesto da appaludire quello del numero 15 californiano che capisce di averla fatta grossa.

    Le conseguenze peggiori le riporta però Harden che stordito rientra anticipatamente per curarsi. Proverà anche a rientrare in partita ma l’intontimento evidente fa propendere coach Scott Brooks a non impiegarlo più per il resto del match.

    James Harden steso da World Peace | © Stephen Dunn/Getty Images)

    Non è la prima volta che il fu Ron Artest cade in questi gesti da censura: famoso è il suo gesto di esplosione al Palace di Auburn Hills, casa dei Detroit Pistons, quando diede vita ad una rissa con i giocatori avversari e con un tifoso reo di avergli tirato un contenitore di una bibita addosso. Allora Artest militava negli Indiana Pacers. Fu lungamente sospeso dalla NBA e la squadra di Indianapolis poco dopo si sbarazzò di lui spedendolo a Sacramento.

    In Estate aveva cambiato il suo nome all’anagrafe in Metta World Peace, letteralmente “incontra (oppure metti) pace nel Mondo”, per far capire alle persone di essere cambiato, ma evidentemenet alcune cose non possono cambiare perchè sono scritte nel DNA e questo gesto bruttissimo ne è la prova.

    Ora si attende la decisione della NBA in merito all’accaduto. Tra pochi giorni cominceranno i playoff ed in molti sono pronti a scommettere che World Peace non giocherà neanche una gara.

    LEGGI ANCHE:

    IL VIDEO GOMITATA KILLER DI METTA WOLRD PEACE A JAMES HARDEN:
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  • NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    Partita stupenda a Los Angeles dove i Lakers hanno la meglio sui Thunder dopo 2 overtime: gara equilibrata nel primo tempo dove ad una manciata di secondi dal termine esplode la follia di Ron Artest: l’ala dei gialloviola, grande protagonista fino a quel momento, dopo un canestro rifila una sonora gomitata al povero ed incolpevole Harden trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato (a fine pagina il video della gomitata-killer). Il deprecabile gesto viene giustamente punito dagli arbitri con l’espulsione, i tifosi losangelini si dimostrano poco sportivi applaudendo il giocatore al rientro negli spogliatoi. Gesto ancor più da condannare se si pensa che Artest in Estate ha cambiato il proprio nome in Metta World Peace ovvero tradotto letteralmente “metti pace nel Mondo”. Di benevolo e pacifico il suo gesto ha davvero ben poco, ed il povero Harden non rientrerà più sul parquet per continuare il match. Tornando alla partita gli ospiti mettono il turbo ed arrivano vicini ai 20 punti di vantaggio prima dello show costruito da Kobe Bryant che nell’ultimo quarto a furia di canestri d’autore e di assist porta il punteggio in parità cosa che vale il primo overtime. Qui i Lakers sembrano allungare ma vengono ripresi negli ultimi istanti da Oklahoma City. Si va al secondo supplementare dove non c’è storia, Bryant gioca un basket sublime nei momenti topici e con 26 punti, 6 rimbalzi ed 8 assit guida i suoi compagni al successo. Contributo importante da parte di Pau Gasol che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, prezioso Jordan Hill che firma una sontuosa doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi. Per Oklahoma City brilla il solito Durant (35 punti), Westbrook deleterio (dalle sue scelte scriteriate parte la rimonta Lakers) con 14 punti, 10 assist ma un orrendo 3/22 al tiro. I Lakers a meno di clamorosi epiloghi blindano il terzo posto ad Ovest.

    Sorride anche New York che sbanca Atlanta guidata da un super Carmelo Anthony da 39 punti e 10 rimbalzi (suo il canestro della vittoria). Ottimo l’apporto di Stoudemire che chiude in doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi) con un Fields quasi perfetto dal campo (18 punti). Agli Hawks non basta la miglior gara stagionale di Marvin Williams (29 punti ed 11 rimbalzi) con Teague e Joe Johnson autori rispettivamente di 23 e 22 punti.

    Facile affermazione di Sacramento a Charlotte: i protagonisti sono Cousins (29 punti e 10 rimbalzi) ed Evans (22 punti) con Jason Thompson che sforna una prova a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi). I Bobcats, sempre più proiettati ad essere la peggiore squadra della storia della NBA, hanno 13 punti a testa da Walker, Brown e Mullens.

    Dopo lo scivolone contro i Wizards tornano alla vittoria gli Heat che si sbarazzano nel finale dei Rockets ora matematicamente fuori dalla post season. Senza Wade e Bosh a guidare Miami ci pensa LeBron James con 32 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Ai texani non basta la buona prova di Parsons da 23 punti.

    Detroit supera di misura Toronto grazie ai 19 punti a testa di Gordon e Knight. Monroe arpiona 17 rimbalzi (con 8 punti) e per i Raptors è notte fonda nonostante i 16 punti di DeRozan.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    San Antonio, grazie al KO dei Thunder a Los Angeles, blinda il primo posto della Western Conference (basterà un solo successo nelle prossime 3 gare per la matematica certezza). Gli Spurs fanno fuori i Cavaliers vincendo ogni singolo quarto di gioco. Come al solito ampie rotazioni per coach Popovich ed il migliore è Ginobili con 20 punti. Gli ospiti hanno i migliori realizzatori in Irving (19 punti) e Jamison (21).

    In una gara dal significato nullo i Warriors hanno la meglio sui Timberwolves: la chiave del successo è il play Charles Jenkins con 24 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Minnesota, sempre priva dei suoi uomini migliori (in primis Kevin Love), trova 19 punti e 16 rimbalzi da Pekovic e 14 punti e 12 assist da Barea.

    Sorride Danilo Gallinari che firma 17 punti e 7 rimbalzi nella vittoria dei suoi Nuggets sugli Orlando Magic: l’unica nota positiva per gli ospiti è Ryan Anderson che chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, mentre per Denver oltre al “Gallo” ci sono i 17 punti di McGee e le doppie doppie di Lawson (13 punti e 10 assist) e di Faried (11 punti e 10 rimbalzi).

    Non va bene invece a Marco Belinelli: i suoi Hornets incappano in un pessimo ultimo periodo contro i Clippers (33-14 il parziale) dilapidando l’ampio margine fin lì costruito. Per la guardia Azzurra solo 3 punti a referto, il miglior realizzatore di New Orleans è l’ex Eric Gordon con 17 punti. Per Los Angeles sono solamente 3 i giocatori in doppia cifra ma tanto basta per accaparrarsi la vittoria: Foye piazza 24 punti, Paul 33 con 13 assist e Griffin 21 con 15 rimbalzi.

    Risultati NBA 22 aprile 2012

    Atlanta Hawks-New York Knicks 112-113
    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 114-106 (2 overtime)
    Charlotte Bobcats-Sacramento Kings 88-114
    Miami Heat-Houston Rockets 97-88
    Detroit Pistons-Toronto Raptors 76-73
    San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-98
    Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 88-93
    Denver Nuggets-Orlando Magic 101-74
    Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 107-98

    LE CLASSIFICHE 

    IL FOLLE GESTO DI METTA WORLD PEACE:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets sbancano Phoenix ed ottengono la matematica qualificazione per gli imminenti playoff. Nella notte in cui Steve Nash sale al quinto posto assoluto nella storia della NBA per quanto riguarda gli assist in carriera (9897 al momento) l’ala Azzurra piazza una performance da 13 punti con un plus-minus di +21. Il giocatore chiave degli ospiti è Ty Lawson che infila 29 punti (con un perfetto 5/5 da 3 punti) con 10 assist. Il rookie rivelazione Faried piazza la solita doppia doppia (18 punti e 14 rimbalzi) ed ai Suns non bastano i 28 punti di Brown, i 13 assist di Nash e la doppia doppia di Gortat (18 punti ed 11 rimbalzi).

    Miami sottovaluta l’impegno con i Wizards e perdendo la partita abbandona quasi definitivamente le possibilità di agganciare il primo posto nella Eastern Conference. Gli Heat lasciano Bosh e James a riposo puntando tutto su Wade ma dopo 3 minuti la guardia di Miami si lussa un dito e deve abbandonare il parquet non rientrando più a giocare. Washington ne approfitta grazie ai 22 punti di Martin, ai 17 di Seraphin ed alla doppia doppia di Wall (13 punti e 13 assist). Senza le 3 Stelle i padroni di casa si affidano a Chalmers (16 punti) e Miller (16 punti e 10 rimbalzi) ma non serve per portare a casa la vittoria.

    I Sixers compiono un passo importante in chiave playoff vincendo ad Indianapolis in overtime: sono 5 i giocatori in doppia cifra per Philadelphia, Brand segna 20 punti, Williams 19, Holiday 17, Iguodala 16 e Young 15. Ai Pacers non basta uno stellare West (32 punti e 12 rimbalzi), fuori partita Granger (4 punti in 40 minuti di impiego).

    Chicago blinda il primo posto della Eastern Confernce battendo i campioni in carica dei Mavericks. Rose torna in campo dopo l’enensimo stop per infortunio e segna 11 punti con 8 assist, il top scorer dei Bulls è Deng con 22 punti, Hamilton ne piazza 19 e Boozer infila la doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi. Per i texani invece 17 punti sono di Nowitzki, 16 di Beaubois e 15 di Carter.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Memphis tenta di insidiare Lakers e Clippers nella corsa al terzo posto superando i Blazers: Rudy Gay sigla 21 punti (compresa la decisiva stoppata nel finale su Matthews che avrebbe potuto dare la vittoria a Portland) e Speights aggiunge un’importante doppia doppia da 13 punti ed 11 rimbalzi. Per gli ospiti si mette in luce il solito Hickson (ottimo il suo score da quando è arrivato in Oregon dopo il taglio subìto dai Kings) con 23 punti e 13 rimbalzi mentre Crawford arriva a quota 21 punti.

    Houston prova a sperare nella post season con l’affermazione contro i Warriors ormai in caduta libera (ottava sconfitta di fila): decidono la sfida i 20 punti di Lee, i 18 di Dragic ed i 13 di Scola. Per i californiani sono 24 i punti del rookie Klay Thompson e 19 quelli di Rush.

    Anche Milwaukee prova a restare viva nella corsa playoff ad Est mandando KO i Nets: sontuosa la prova di Jennings da 30 punti, 6 assist e 6 rimbalzi con Ilyasova che piazza la solita doppia doppia (17 punti e 17 rimbalzi). New Jersey, priva di molti giocatori, trova la buona prestazione di Wallace (18 punti ed 11 rimbalzi) con Brooks e Green che aggiungono rispettivamente 17 e 16 punti.

    Ancora overtime fortunato per gli Utah Jazz (e siamo a quota 3 di fila) che hanno la meglio sui Magic. 21 punti a testa per Jefferson ed Harris (che smista anche 10 assist), 18 punti sono di Millsap con Favors che va in doppia doppia (16 punti ed 11 rimbalzi). Orlando porta tutto lo starting five in doppia cifra (Anderson e Jason Richardson 21 punti, Redick 15 punti, Davis 17 punti e 13 rimbalzi e Nelson 23 punti ed 11 assist) ma viene condannata dalla panchina (solo 10 punti sui 107 di squadra). I Jazz sono ora ottavi ad Ovest e dovranno vincere le prossime ultime 2 gare per tenere l’ultimo seed disponibile ed entrare matematicamente nei playoff.

    Risultati NBA 21 aprile 2012

    Phoenix Suns-Denver Nuggets 107-118
    Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 106-109 (overtime)
    Miami Heat-Washington Wizards 84-86
    Chicago Bulls-Dallas Mavericks 93-83
    Memphis Grizzlies-Portland Trail Blazers 93-89
    Houston Rockets-Golden State Warriors 99-96
    Milwaukee Bucks-New Jersey Nets 106-95
    Utah Jazz-Orlando Magic 117-107

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    I Grizzlies espugnano Charlotte grazie ad un ultimo quarto in cui infliggono un parziale di 28-15 ai Bobcats. A guidare la franchigia del Tennessee è Mike Conley autore di 20 punti e 7 assist, la pessima giornata di Rudy Gay (solo 9 punti e 4/14 al tiro) è mitigata da Zach Randolph che infila 14 punti, 4 assist e 6 rimbalzi dalla panchina. Ai padroni di casa non serve a molto la prova di Gerald Henderson da 32 punti e la doppia doppia di Mullens (11 punti ed altrettanti rimbalzi).

    In un antipasto del primo turno dei prossimi playoff gli Atlanta Hawks battono i Boston Celtics ed avranno il vantaggio del fattore campo nella sfida di post season proprio contro i “Verdi”. Le chiavi del successo dei padroni di casa sono Joe Johnson (30 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) e Josh Smith (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi). Boston tiene a riposo tutti i suoi migliori giocatori (Allen, Pierce, Garnett e Rondo) proprio in previsione degli imminenti playoff, il migliore così è Bradley con 28 punti.

    Nel giorno del ritorno di Amar’è Stoudemire dall’infortunio alla schiena i New York Knicks incappano in una evitabilissima sconfitta a Cleveland. Gli ospiti vengono dominati a rimbalzo (52-32 per i Cavs) ed alla fine ci sono 15 punti per Novak e Stoudemire, 12 per Anthony ed 11 per Smith. I Cavaliers usufruiscono delle buone prove di Irving (21 punti), di Samuels (15) e di Harris (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi).

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    I Dallas Mavericks superano i Golden State Warriors ed a meno di clamorosi epiloghi blindano il sesto posto della Western Conference (a discapito dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari) che farà loro evitare gli spauracchi Oklahoma City Thunder e San Antonio Spurs nel primo turno della post seson. Per i texani 5 uomini in doppia cifra: Vince Carter piazza 19 punti e 9 rimbalzi, Brendan Wright 17, Delonte West e Dirk Nowitzki 16 ed infine Shawn Marion 14. I californiani, decimati dagli infortuni, trovano 19 punti da Dorell Wright, 20 con 8 rimbalzi da Brandon Rush, 26 dal rookie Klay Thompson e la doppia doppia del playmaker Jenkins (10 punti e 10 assist).

    San Antonio sgretola i Los Angeles Lakers: coach Popovich limita al massimo a 26 minuti l’impiego sul parquet dei suoi giocatori migliori ma nonostante queste ampie rotazioni i neroargento rifilano ben 24 punti di scarto agli avversari. Per Tim Duncan ci sono 21 punti ed 8 rimbalzi mentre Ginobili e Parker arrivano a quota 20 (per quest’ultimo si aggiungon anche 10 assist, per l’argentino anche 6 rimbalzi e 7 assist). Ai gialloviola non basta il rientro in campo di Kobe Bryant (18 punti alla fine) mentre Bynum segna 17 punti. Le ultime giornate saranno determinanti per stabilire chi tra Lakers, Clippers e Grizzlies avrà il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff.

    Infine facile successo degli Oklahoma City Thunder sul parquet dei Sacramento Kings: a trascinare gli ospiti è il solito Kevin Durant che sfiora la tripla doppia chiudendo con 29 punti (9/15 al tiro), 14 rimbalzi e 7 assist, Harden porta dalla panchina 20 punti e Westbrook ne aggiunge 18. Sacramento, sempre più giù in classifica (al momento è terz’ultima) trova 18 punti e 9 rimbalzi dal centro Cousins, 16 da Evans e 13 da Thompson. 11 invece i punti del rookie Jimmer Fredette.

    Risultati NBA 20 aprile 2012

    Charlotte Bobcats-Memphis Grizzlies 80-85
    Atlanta Hawks-Boston Celtics 97-92
    Cleveland Cavaliers-New York Knicks 98-90
    Dallas Mavericks-Golden State Warriors 104-94
    San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 121-97
    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 92-103

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    Dwight Howard, centro NBA degli Orlando Magic, dovrà operarsi alla schiena per un’ernia del disco (problema fisico che lo tormenta dai primi di marzo) e dovrà stare fermo almeno per i prossimi 4 mesi. Per lui campionato finito ed oltre al danno c’è la beffa perchè dovrà rinunciare a prendere parte alla spedizione della Nazionale degli Stati Uniti alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

    Termina così nel peggiore dei modi l’annata più difficile e travagliata per il miglior centro della Lega: è dall’inizio della stagione che infatti il numero 12 del team della Florida ha avuto problemi, in primis di carattere contrattuale visto che a più riprese ha chiesto alla dirigenza della sua squadra (in particolare al general manager Otis Smith) la cessione ad un’altra franchigia per poter lottare per il titolo NBA, cosa che evidentemente non riteneva di poter raggiungere con gli Orlando Magic. In un gioco di continue smentite e continue riconferme alla fine Howard ha esercitato l’opzione (presente nel suo contratto) di rinnovo di un ulteriore anno con Orlando a pochissimi giorni dalla fine degli scambi.

    Ma qui è arrivato il secondo problema del suo tribolato 2012: il centro soffriva infatti di dolori alla schiena ed esami specifici hanno rilevato un’ernia del disco. Howard ha provato a giocare ma le sue prestazioni erano evidentemente al di sotto della media ed alla fine il giocatore si è arreso al dolore, dovendo necessariamente ricorrere all’operazione chirurgica.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Sam Greenwood Getty Images

    Howard verrà operato in giornata a Los Angeles ma i problemi in cui è incappato hanno minato anche il rapporto con i tifosi dei Magic che ora sono divisi a metà in merito ad una sua permanenza in Florida: c’è chi preme per un suo ulteriore rinnovo per farlo diventare il simbolo di questa squadra e tentare di ricostruire un team da titolo attorno a lui, altri invece spingono per la sua cessione dalla quale ricavare ottime contropartite tecniche e magari qualche scelta molto alta nei prossimi Draft NBA in modo da poter inserire tasselli importanti che possano ridare splendore ai Magic, che dopo la Finale di qualche anno fa persa contro i Los Angeles Lakers sono andati incontro ad un inarestabile declino non riuscendo più a tornare su quei livelli.

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la fuga di notizie dallo spogliatoio quando si è saputo che Howard aveva chiesto espressamente alla dirigenza, in vista di un suo rinnovo pluriennale, il licenziamento di coach Stan Van Gundy, idolo dei tifosi e che poco ha a che fare con il peggioramento della squadra, smontata e riassemblata senza soluzione di continuità, da un anno all’altro, dal G.M. Otis Smith. I giocatori (e non solo i tifosi) al momento sono tutti dalla parte dell’allenatore e pare probabile che Howard nella prossima campagna di mercato possa essere scaricato: su di lui i Lakers che farebbero carte false per averlo ma non sembrano poter offrire buone scelte al Draft anche se la contropartita tecnica, il centro Andrew Bynum, fa gola ai Magic visti i miglioramenti compiuti. In pole ci sono sempre i New Jersey Nets che oltre ad un paio di ottimi giocatori (in primis il centro Brook Lopez) hanno delle scelte al Draft piuttosto interessanti da poter inserire nella trattativa. Staremo a vedere l’evolversi della situazione.

    Intanto questi sono i numeri della stagione di Howard, che non hanno risentito dei problemi accusati dentro e fuori dal campo: il 26enne centro, prima scelta assoluta al Draft 2004, chiude con 54 partite alla media di 20,6 punti, 14,5 rimbalzi (massimo in carriera e leader della classifica specifica), 2,1 stoppate e 43 doppie doppie.

  • Belinelli batte Houston. Miami stende i Bulls, rissa Pacers-Bucks

    Belinelli batte Houston. Miami stende i Bulls, rissa Pacers-Bucks

    Solo 5 le partite disputate nella notte NBA dopo il turno precedente che aveva proprosto ben 14 sfide.

    Quinta vittoria nelle ultime 6 uscite per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli che in overtime hanno la meglio sugli Houston Rockets. Per la guardia Azzurra a fine gara ci sono 13 punti (con 3/7 dalla lunga distanza), ma il protagonista del successo dei padroni di casa è la stella Eric Gordon che infila 27 punti. Partita solida per il lungo Carl Landry (ex dell’incontro) con 20 punti e 10 rimbalzi mentre Aminu piazza 17 punti sostituendo il titolare Ariza. A condannare i texani è il secondo tiro libero sbagliato da Lee (sull’87 pari) a 15 secondi dal termine dei tempi regolamentari. Il top scorer degli ospiti è Dragic con 23 punti con Budinger subito dietro a quota 22. Per i “Razzi” si tratta della sesta sconfitta consecutiva che in pratica chiude le possibilità di approdo ai playoff.

    Dopo 11 sconfitte di fila tornano a sorridere i Minnesota Timberwolves che pur privi di Rubio, Ridnour e Kevin Love sbancano il parquet dei Detroit Pistons. Il fattore decisivo per i “Lupi” è Pekovic che gioca una gara da 23 punti e 9 rimbalzi, doppia doppia per Anthony Randolph (da 15 punti e 10 rimbalzi) e per Barea (13 punti e 12 assist), 13 i punti di Beasley ed 11 quelli della seconda scelta assoluat all’ultimo Draft Derrick Williams. Detroit tira male dal campo ed alla fine sono solo 3 i giocatori a superare la doppia cifra, il migliore è Prince con 18 punti, Bynum segue a quota 17 e Gordon arriva a 14. Deludenti Monroe e Knight (11 punti in combinata).

    La partita tra Indiana e Milwaukee oltre a vedere l’affermazione dei Pacers, si caratterizza per alcuni attimi di tensione in cui le squadre danno vita in almeno 2 occasioni a delle penose ed evitabili risse degne dei migliori saloon del leggendario “vecchio West”. A scatenare i primi attimi di tensione è un fallaccio di Barbosa (Pacers) su Dunleavy (Bucks) nel quarto periodo con il nervoso Sanders (Bucks) a cercare di fare giustizia. Il parapiglia viene sedato ma poco dopo la tensione esplode nuovamente ed ancora più grande quando sempre Sanders si mette ad urlare contro l’intera squadra di Indiana e viene tenuto a stento dai suoi compagni venendo poi espulso dal parquet. Tornando al basket giocato il match winner di Indiana è Granger con 29 punti mentre Hill aggiunge 22 punti e West gioca una sontuosa partita chiusa con 21 punti, 14 rimbalzi e 7 assist. Per gli ospiti, ormai fuori dalla post season (reta da attendere solo la matematica certezza) ci sono 27 punti di Jennings e 23 di Dunleavy. La sconfitta di Milwaukee regala l’accesso ai playoff ai New York Knicks.

    Marco Belinelli © Doug Pensinger/Getty Images

    Miami batte Chicago e rinvia la festa Bulls che in caso di vittoria avrebbero festeggiato il primo posto matematico nella Eastern Conference. 61 degli 83 punti totali del team della Florida vengono segnati da James (27 punti, 11 rimbalzi e 6 assist), Wade (18 punti) e Chalmers (16). Tra gli ospiti, sempre privi di Rose, si mettono in evidenza i soli Lucas (16 punti) e Noah (15 punti e 10 rimbalzi).

    Infine successo importantissimo per i Phoenix Suns che agganciano gli Utah Jazz all’ultimo posto playoff ad Ovest: i Clippers si arrendono 93-90 e non bastano i 17 punti di Butler e le doppia doppie di Griffin (16 punti ed 11 rimbalzi) e Paul (19 punti e 10 assist). I Suns trionfano grazie ai 18 punti di Dudley (4 triple), ai 16 di Frye, ai 13 di Nash ed alla doppia doppia di Gortat da 14 punti e 14 rimbalzi.

    Risultati NBA 19 aprile 2012

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 118-109
    Detroit Pistons-Minnesota Timberwolves 80-91
    Miami Heat-Chicago Bulls 83-72
    New Orleans Hornets-Houston Rockets 105-99 (overtime)
    Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 93-90

    LE CLASSIFICHE 

    VIDEO RISSA PACERS-BUCKS:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Gallinari ko. OK Celtics, Knicks, Heat e Spurs

    NBA, Gallinari ko. OK Celtics, Knicks, Heat e Spurs

    Ben 14 le partite disputate nella notte NBA, turno di riposo solo per Indiana Pacers e Minnesota Timberwolves. Stop pesante in ottica playoff per i Bucks che cadono malamente a Washington: Crawford (32 punti) e Wall (doppia doppia da 14 punti e 10 assist) i protagonisti del successo dei Wizards mentre a Milwaukee non bastano la doppia doppia di Gooden (21 punti e 12 rimbalzi), i 31 punti di Ellis ed i 25 di Jennings. Nel più classico dei testa-coda i Bulls (migliore squadra della Lega) non trovano problemi sul parquet dei Bobcats (fanalino di coda) grazie ai 22 punti di Hamilton. Per i padroni di casa ci sono invece  i 16 punti di Walker.

    Philadelphia tampona il momento negativo con un successo vitale a Cleveland: Holiday è il match winner con 24 punti (perfetto 6/6 dalla lunga distanza) con Iguodala che va vicino alla tripla doppia (19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist). Nonostante il ritorno di Irving (9 punti) i Cavs escono sconfitti ancora una volta.

    Bene i New York Knicks che sbancano il campo dei Nets guidati dal solito Anthony autore di 33 punti. Doppia doppia per Chandler (18 punti e 10 rimbalzi), sostanzioso Smith (15 punti ed 8 rimbalzi), New Jersey trova 21 punti da Wallace e 18 da Gaines (che ha giocato al posto dell’indisponibile Deron Williams).

    Atlanta batte Detroit portando 6 giocatori in doppia cifra (top scorer McGrady con 17 punti ed Ivan Johnson con 16 punti e 10 rimbalzi). Ai Pistons non bastano i 17 punti di Greg Monroe.

    Dopo un primo tempo sofferto i Miami Heat hanno la meglio dei Toronto Raptors nella ripresa: turno di riposo per Bosh e Wade (in vista dell’incontro odierno contro i Chicago Bulls che potrebbe valere il primo posto ad Est), ci pensa James a sistemare la questione infilando 28 punti. I canadesi hanno 18 punti da James Johnson, troppo poco per una squadra che segna solo 23 punti nel secondo tempo.

    Denver Nuggets | © Doug Pensinger/Getty Images
    Boston batte Orlando e si prende il titolo dell’Atlantic Division: grande gara per Pierce (29 punti e 14 assist), Bradley (23 punti) e Bass (21). Agli ospiti non servono i 27 punti dell’ex Celtics Glen Davis (schierato al posto dell’infortunato Howard che rischia di non giocare neanche nei playoff per un’ernia del disco) ed i 21 punti di Nelson.

    I Grizzlies superano gli Hornets di Marco Belinelli (16 punti per lui). 26 i punti di Rudy Gay e 20 quelli di Conley, mentre per New Orleans si mette in mostra lo sconosciuto Dyson autore di ben 24 punti.

    Ancora una volta il derby texano tra Dallas e Houston va ai Mavericks che ringraziano un incontenibile Nowitzki che nel quarto periodo piazza 21 dei suoi 35 punti totali. Bene anche Carter (23 punti) e Terry (19) mentre ai Rockets non bastano ben 7 uomini in doppia cifra tra i quali spiaccano Dragic (20 punti e 10 assist), Camby (11 punti e 17 rimbalzi) e Scola (18 punti).

    Tonfo casalingo dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che vengono superati dai Clippers. L’ala Azzurra gioca malissimo (4 punti con 0/7 dal campo) e per portare a casa la vittoria non serve neanche un super Lawson (24 punti, 4 rimbalzi e 6 assist). Los Angeles trionfa con i 21 punti  ed 8 assist di Paul e con i 19 di Mo Williams.

    I Thunder sbancano Phoenix. Durant piazza 29 punti ed 11 rimbalzi ma il protagonista assoluto del match è James Harden che fa segnare il suo nuovo career high in punti segnati arrivando a quota 40. I Suns si inchinano agli avversari malgrado la prova convincente di Dudley (21 punti).

    Gli Spurs espugnano Sacramento e mantengono provvisoriamente il primo posto ad Ovest: Duncan usufruisce di un turno di riposo visto che per i texani si tratta della terza partita in 3 giorni, ma San Antonio porta 7 giocatori in doppia cifra con i panchinari Neal e Splitter autori di 17 punti ciascuno. Per i Kings ci sono 21 punti del rookie Thomas, 20 di Thornton e 18 di Cousins.

    I Lakers vincono ad Oakland grazie ai 31 punti di Bynum ma soprattutto grazie alla prova sontuosa di Pau Gasol, autore di una fantastica tripla doppia da 22 punti, 11 rimbalzi ed 11 assist. Per i Warriors brilla il solo Thompson che infila 17 punti.

    I Jazz arpionano l’ultimo posto playoff della Western Conference vincendo a Portland e sfruttando le sconfitte di Phoenix e Houston, rivali dirette nella corsa alla post season. 27 punti per Harris e 23 di Hayward mentre Al Jefferson piazza la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi. I Blazers, ormai senza stimoli e senza obiettivi stagionali, si consolano con le buone prove di Matthews (21 punti), Hickson, Babbitt e Smith (16 punti a testa).

    Risultati NBA 18 aprile 2012

    Washington Wizards-Milwaukee Bucks 121-112
    Charlotte Bobcats-Chicago Bulls 68-100
    Cleveland Cavaliers-Philadelphia 76ers 87-103
    New Jersey Nets-New York Knicks 95-104
    Atlanta Hawks-Detroit Pistons 116-84
    Miami Heat-Toronto Raptors 96-72
    Boston Celtics-Orlando Magic 102-98
    Memphis Grizzlies-New Orleans Hornets 103-91
    Dallas Mavericks-Houston Rockets 117-100
    Denver Nuggets-Los Angeles Clippers 98-104
    Phoenix Suns-Oklahoma City Thunder 97-109
    Sacramento Kings-San Antonio Spurs 102-127
    Portland Trail Blazers-Utah Jazz 91-112
    Golden State Warriors-Los Angeles Lakers 87-99

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS NBA del 19/04:

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    TOP 10 NBA del 19/04:

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  • NBA, Anthony affonda Boston. Gli Spurs battono i Lakers

    NBA, Anthony affonda Boston. Gli Spurs battono i Lakers

    Rischiano grosso i Sixers che nelle ultime giornate di regular season dovranno cercare di tenersi stretto l’ultimo posto playoff ad Est dagli attacchi dei Milwaukee Bucks: Philadelphia, dopo un’intera stagione passata quasi sempre in testa all’Atlantic Division, sta subendo un’involuzione di gioco e di risultati. Nella notte sono i Pacers a sbancare il parquet dei 76ers grazie ai 24 punti (con un ottimo 6/8 dalla lunga distanza) di Danny Granger, doppia doppia per Roy Hibbert (15 punti e 13 rimbalzi) mentre ai padroni di casa non servono i 23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di Iguodala, i 19 punti di Young ed i 18 di Louis Williams. Per Phila le cose sono ancora più complicate dall’aver esaurito tutte le partite interne, le 5 gare rimanenti saranno tutte in trasferta con lo scontro diretto a Milwaukee alla penultima giornata. Situazione al limite del critico.

    Partita senza senso e senza storia a Detroit dove i Cleveland Cavaliers vengono letteralmente spazzati via dalla furia dei Pistons: gli ospiti limitano i danni solo nell’ultimo quarto riuscendo a portare il distacco dal -51 di fine terzo periodo (50-101!) fino al definitivo -39. Sempre doppiati nel punteggio dai padroni di casa i Cavs trovano la doppia doppia del rookie Tristan Thompson (12 punti e 13 rimbalzi) ed i 18 punti di Harris. Detroit invece gioca una gara perfetta affidandosi a Brandon Knight (28 punti e 7 assist con plus-minus di +41), ben coadiuvato da Prince (15 punti) e Monroe (doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi).

    Carmelo Anthony, New York Knicks | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Succeso importante per i Memphis Grizzlies sul campo dei rabberciati Minnesota Timberwolves (privi di Ridnour, Milicic, Rubio e soprattutto Love). Gli “Orsi” sono trascinati da Rudy Gay che infila 28 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, Conley contribuisce con 16 punti ed 8 assist e Zach Randolph firma la doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi. I padroni di casa riescono a portare solo 2 giocatori in doppia cifra, Barea con 28 punti (ai quali vanno aggiunti 8 assist e 5 rimbalzi) e Pekovic che porta alla causa una doppia doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi.

    Bella partita al Madison Square Garden di New York, dove i Knicks superano i Boston Celtics guidati da uno spettacolare ed immenso Carmelo Anthony. Per lui fantastica tripla doppia da 35 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, ma l’arma con cui i bluarancio affondano gli avversari è il tiro da 3 punti dove alla fine viene registrato un sontuoso 19/32 (60%). I cecchini dei Knicks sono Novak (25 punti e 8/10 dalla lunga distanza) e J.R. Smith (25 punti con 7/10 nelle triple). Agli ospiti non basta la super prova del capitano Paul Pierce (43 punti), i 20 punti di Garnett e la doppia doppia di Rajon Rondo (13 punti ed altrettanti assist).

    Nell’ultima partita della notte NBA gli Spurs si vendicano del KO subìto qualche giorno fa in casa contro i Lakers sbancando lo Staples Center di Los Angeles. Gara autoritaria per i neroargento che dal secondo quarto in poi diventano irresistibili per i gialloviola. Ampie rotazioni per coach Popovich per arginare la fatica visto che i texani chiuderanno nella notte il ciclo di 3 incontri consecutivi (contro Sacramento). Brilla Parker (29 punti e 13 assist), Ginobili aggiunge 15 punti e Duncan 19. I Lakers, sempre senza Bryant, hanno 21 punti da Bynum e 16 a testa da Barnes e Gasol.

    Risultati NBA 17 aprile 2012

    Philadelphia 76ers-Indiana Pacers 97-102
    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 116-77
    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 84-91
    New York Knicks-Boston Celtics 118-110
    Los Angeles Lakers-San Antonio Spurs 91-112

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, vola San Antonio. Clippers OK sui Thunder, Wizards battono Bulls

    NBA, vola San Antonio. Clippers OK sui Thunder, Wizards battono Bulls

    Reduci dal successo di ieri ad Atlanta i Raptors si fanno battere dagli Hawks nel match a campi invertiti: inutili i 22 punti di DeRozan ed i 18 di James Johnson, gli ospiti trionfano grazie ai 18 punti di Joe Johnson, ai 21 di Ivan Johnson ed alla doppia doppia di Teague da 19 punti e 10 assist.

    Continua il periodo positivo degli Hornets di Marco Belinelli, alla quarta vittoria di fila, questa volta a Charlotte: per la guardia Azzurra 13 punti approfittando del turno di riposo dato al compagno di squadra Gordon. 20 punti sono di Vasquez e Landry chiude in doppia doppia (14 punti e 12 rimbalzi). Per i Bobcats, matematicamente ultimi, brilla il solo Henderson con 27 punti.

    Orlando batte Philadelphia e scaccia via il momento negativo: il trascinatore dei Magic è Ryan Anderson con 26 punti e 16 rimbalzi che sopperisce al forfait di Dwight Howard. Doppie doppie di Clark (14 punti ed 11 rimbalzi) e Nelson (16 punti e 13 assist) mentre ai Sixers non bastano i 18 punti di Holiday.

    Indiana consolida il terzo posto ad Est con la vittoria sui Timberwolves: 22 punti e 10 rimbalzi per West e 19 punti di Granger trascinano i Pacers, mentre agli ospiti, privi di Love, non bastano i 13 punti e 10 rimbalzi del rookie Derrick Williams.

    Tanta fatica per i Miami Heat contro i derelitti Nets: il match winner è Lebron James che segna i 17 punti finali di squadra (37 alla fine per lui) negli ultimi 5 minuti di gioco. Bosh sopperisce alla mancanza di Wade con una gara da 22 punti e 15 rimbalzi. Per New Jersey ci sono 24 punti di Brooks e 29 di Humphries.

    Tony Parker, San Antonio Spurs | © Mike Ehrmann/Getty Images

    La sorpresa della notte arriva da Chicago dove i Wizards battono i Bulls: il protagonista della partita è Seraphin con una doppia doppia da 21 punti e 13 rimbalzi e Wall aggiunge 16 punti. Ai Bulls servono a poco i 22 punti di Hamilton, i 17 di Watson (che ha sostituito ancora una volta Derrick Rose) ed i 16 punti e 13 rimbalzi di Boozer.

    Grande vittoria dei Denver Nuggets a Houston: Danilo Gallinari segna solo 11 punti, ma Afflalo e Lawson portano alla causa rispettivamente 26 e 25 punti. Per i texani invece 21 punti a testa di Dragic e Parsons e doppia doppia di Scola (14 punti e 13 rimbalzi). I Rockets vengono scavalcati dai Suns all’ultimo posto playoff della Western Conference.

    E proprio a proposito di Suns, Phoenix travolge Portland grazie a 6 giocatori in doppia cifra con Gortat che chiude in doppia doppia (20 punti e 10 rimbalzi) e Nash che smista 13 assist. Per i Blazers 22 punti a testa di Hickson e Crawford e 18 di Babbitt partito titolare.

    Il match più emozionante della notte è quello tra Jazz e Mavericks conclusosi con la vittoria di Utah su Dallas dopo 3 overtime: Millsap pareggia la gara nei regolamentari (89-89) per i padroni di casa, Nowitzki invece firma il tiro da 3 del 105 pari al primo supplementare. Dopo un secondo prolungamento con pochi canestri dal campo la gara è decisa nel terzo overtime da Harris (23 punti) ma è superbo il centro Al Jefferson autore di un match da 28 punti e 26 rimbalzi. Ai texani non servono i 27 punti di Terry e la gara mostruosa di Nowitzki da 40 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.

    Pochi problemi per San Antonio ad Oakland che con il successo sui Warriors si porta momentaneamente al primo posto della Western Conference. Ampie rotazioni per coach Popovich, il miglior marcatore è Neal con 17 punti. Per Golden State 30 punti sono di Robinson e 29 di Thompson.

    In ultimo, ma non per questo meno importante, i Clippers battono i Thunder: Oklahoma City gioca un pessimo secondo tempo (dopo aver chiuso sul +9 la prima parte di gara, 52-43) riuscendo a segnare solo 25 punti contro i 49 dei californiani. 17 i punti del nativo di Oklahoma City Blake Griffin (con11 rimbalzi) che condanna ancora una volta la squadra della sua città, ben coadiuvato dal solito Chris Paul con 12 punti e 10 assist, prezioso Nick Young dalla panchina con 19 punti mentre agli ospiti non bastano i 24 punti di Durant (brutto 0/7 da 3 punti) ed i 12 a testa di Harden ed Ibaka. Delude Westbrook, 9 punti con 16 tiri dal campo.

    Risultati NBA 16 aprile 2012

    Toronto Raptors-Atlanta Hawks 87-109
    Charlotte Bobcats-New Orleans Hornets 67-75
    Orlando Magic-Philadelphia 76ers 113-100
    Indiana Pacers-Minnesota Timberwolves 111-88
    New Jersy Nets-Miami Heat 98-101
    Chicago Bulls-Washington Wizards 84-87
    Houston Rockets-Denver Nuggets 102-105
    Utah Jazz-Dallas Mavericks 123-121 (3 overtime)
    Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 125-107
    Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 92-77
    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 99-120

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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