Tag: NBA

  • NBA, Boston Celtics travolgenti a Milano. Sconfitti Heat e Lakers

    NBA, Boston Celtics travolgenti a Milano. Sconfitti Heat e Lakers

    Nella seconda amichevole europea i Boston Celtics travolgono a Milano l’Emporio Armani per 105-75 in quella che sarà ricordata a lungo come una festa per il nostro basket con la visita nel capoluogo lombardo della squadra più titolata in NBA.

    Dopo la sconfitta subìta in Turchia appena 2 giorni fa al cospetto del super Fenerbahce di coach Simone Pianigiani i Celtics riprendono il loro cammino e schiantano la candidata numero 1 alla vittoria del campionato italiano, che dopo un buon primo quarto deve arrendersi alla superiorità degli americani.

    Doc Rivers, coach di Boston, vuole evitare altre figuracce, e parte con Rondo, Terry, Pierce, Garnett e Sullinger mentre Scariolo, che fu il primo italiano a vincere contro una squadra NBA guidando nel 2007 Malaga al successo su Memphis, risponde con Cook, Hairston Gentile, Fotsis ed Hendrix. I primi sorrisi del match sono biancorossi con una stoppata di Hairston su Terry e il primo canestro targato Gentile.

    Dopo il primo quarto i Celtics sono avanti 34-31 guidati da un grande Rondo che in 8 minuti piazza ben 15 punti senza errori al tiro, mentre Garnett pare in giornata no. Un parziale di 18-2 manda all’inferno Milano e porta il risultato sul 52-35 dopo 21 minuti di gioco. Al riposo lungo si va sul 55-42 ma nella ripresa non c’è la reazione dell’Olimpia che anzi affonda sempre di più a causa delle triple di Terry.

    L’ultimo quarto serve solo per testare le seconde linee ed alla fine il divario è di ben 30 punti, ma il pubblico sugli spalti è felice ed entusiasta lo stesso nonostante il KO. Per Boston ci sono 17 punti a testa di un grande Rondo e di un ottimo Green, 14 quelli di capitan Paul Pierce mentre per Bass, Terry e Lee ci sono 11 punti ciascuno, chiude a quota 0 invece l’altra “star” Kevin Garnett. Per Milano sontuosa doppia doppia di Bourousis (15 punti e 14 rimbalzi) mentre Gentile ed Hairston arrivano a quota 11.

    Boston Celtics vs EA7 Emporio Armani Milano | © Roberto Serra/Iguana Press/Getty Images

    Nelle altre partite della notte sorprendono i KO di Heat e Lakers: i campioni in carica di Miami cadono ad Atlanta (92-79) sotto i colpi di uno scatenato Josh Smith (21 punti). LeBron James gioca solo 23 minuti e colleziona 10 punti, 6 rimbalzi e 6 assist mentre il top scorer del team della Florida è Chris Bosh con 22 punti, 10 quelli messi a segno dal neo arrivato Ray Allen. I Californiani perdono il derby contro i Golden State Warriors, probabile mina vagante della nuova stagione NBA. A decidere il match è un mega parziale del team di Oakland in apertura di ripresa, un 35-0 che porta i Warriors dal -7 (56-49) al +28 (56-84) e consente ai gialloblu di chiudere il terzo quarto con un punteggio complessivo di 37-10. Nel 110-83 finale brillano David Lee (19 punti) e Thompson (18), il rookie Harrison Barnes ne segna 13 (assenti invece i degenti Bogut e Curry), tra i gialloviola 10 punti per Bryant (in campo 18 minuti), 5 punti e 3 assist per Nash (sul parquet per 14 minuti), assente invece l’altro nuovo acquisto Howard che sta recuperando dall’operazione alla schiena.

    Nelle rimanenti 2 partite ottime prove delle prime 2 scelte all’ultimo Draft: Michael Kidd-Gilchrist guida i Bobcats al successo su Washington con 12 punti, 6 rimbalzi e 3 recuperi, mentre Anthony Davis (la prima scelta assoluta) conduce gli Hornets al successo sui Magic con una prova da 8 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate.

  • NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    NBA, San Antonio travolge la Montepaschi Siena. Bene Gallinari e i Nuggets

    Prosegue la preseason NBA: nella notte i San Antonio Spurs hanno battuto nettamente la Montepaschi Siena nella prima delle 2 amichevoli che la formazione italiana giocherà in territorio statunitense. Punteggio finale impietoso, 106-77 in favore dei texani con la squadra di coach Banchi capace di restare in partita solo per pochi minuti prima di essere letteralmente travolta.

    Dura solo metà del primo quarto la resistenza dei toscani, poi gli Spurs si scatenano guidati da Duncan e Ginobili: doppia cifra di vantaggio e difesa senese che incassa 29 punti in appena 10 minuti. La situazione peggiora in apertura di seconda frazione (40-25 dopo appena 2 minuti del secondo quarto),  San Antonio è troppo forte e continua a martellare il canestro toscano con Parker ed i suoi campioni. Il match si chiude definitivamente alla fin del primo tempo con l’11-0 per il  provvisorio +26 (59-33), poi la ripresa serve solo per dare spazio alle riserve. 20 punti per Bobby Brown ma con 5/17 al tiro, e 15 di Benjamin Eze, mentre l’ex seconda scelta degli Spurs Viktor Sanikidze si mette in luce con 11 rimbalzi. La squadra di Banchi trova punti anche da Janning (9) e Hackett (7) ma il divario fisico contro una squadra NBA è davvero troppo elevato e condanna i toscani a percentuali dal campo irrisorie (intorno al 29%). Gary Neal e Manu Ginobili (11 punti a testa) top scorer degli Spurs. Siena si trasferisce ora verso l’Ohio, dove domani notte (all’1 ora italiana) giocherà a Cleveland contro i Cavaliers.

    Felice invece il ritorno a casa per Dirk Nowitzki. Alla O2 World Arena di Berlino, i Dallas Mavericks hanno battuto 89-84 l’Alba nella loro prima tappa dell’NBA Europe Live Tour 2012. Dopo la sconfitta dei Boston Celtics ad Istanbul contro il Fenerbahce, i texani vanno vicini ad imitare i biancoverdi, ma alla fine riescono ad evitare la sconfitta (seppur con fatica) contro una formazione che non fa parte dell’élite continentale. Solo 8 punti per l’acclamatissimo Nowitzki; brillano invece, con 14 punti ciascuno, Vince Carter, Darren Collison e Chris Kaman. All’Alba Berlino non sono bastati i 20 punti del pivot Deon Thompson e 15 della guardia bosniaca (ed ex Roma) Nihad Djedovic. I Mavericks torneranno in campo martedì prossimo a Barcellona, prima di rientrare negli U.S.A.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Bene anche i Memphis Grizzlies che hanno la meglio contro il Real Madrid per 105-93. Per gli spagnoli 16 punti di Rudy Fernandez (nella NBA fino alla scorsa stagione) e 14 di Nikola Mirotic. Per i Grizzlies protagonisti Rudy Gay (27 punti), Mike Conley (18) e il catalano Marc Gasol, autore di una doppia doppia da 16 punti e 16 rimbalzi.

    Infine parte bene la stagione dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che nell’ultimo match in programma hanno battuto i Los Angeles Clippers in quello che potrebbe poi essere anche uno scontro playoff al termine della regular season. 106-104 il risultato finale con il layup decisivo di Ty Lawson (8 punti complessivi) allo scadere che decide la partita, ma Danilo Gallinari realizza 4 dei suoi 15 punti nell’ultimo minuto di gara. Per i Nuggets, anche 18 punti di Faried, 17 di Jordan Hamilton e 16 di Corey Brewer con 7/8 al tiro, per i californiani 25 punti di uno scatenato Eric Bledsoe, in quintetto al posto di Chris Paul, tenuto a riposo assieme a Billups e Grant Hill. Solo 22 minuti di gioco per il fenomeno losangelino Blake Griffin autore di 6 punti e 7 rimbalzi.

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  • Peyton Manning entra nella NBA?

    Peyton Manning entra nella NBA?

    La risposta a questa domanda è, incredibilmente, si!

    L’attuale quarterback dei Denver Broncos, già leader degli Indianapolis Colts dal 1998 al 2011, entrerà a far parte del CDA della Squadra NBA dei Memphis Grizzlies.

    Per la verità, secondo l’Associated Press, Manning, 4 volte M.V.P. della NFL, non sarà direttamente coinvolto, almeno per ora, ma sosterrà la moglie Ashley Thompson che assieme all’ex Giocatore NBA degli Orlando Magic Anfernee “Penny” Hardaway ed al cantante Justin Timberlake, affiancheranno come gruppo di minoranza, Robert J. Pera a capo della franchigia di Memphis.

    Manning ha dichiarato alla Associated Press:

    Attualmente il mio lavoro è quello di fare il quarterback per i Denver Broncos, ma non vedo l’ora di assistere a mia moglie coinvolta nella gestione della squadra della propria città natale.

    La moglie, nel corso della stessa intervista, si è detta entusiasta della possibilità di essere parte della società dei Grizzlies dichiarando:

    Essendo nata a Memphis, per me è importante che la squadra rimanga nel Tennessee e continui ad avere un impatto positivo sulla comunità locale”.

    Il ruolo di Manning nell’affare non porterà ad alcun conflitto di interessi con la NFL, stando alle parole di Greg Aiello, portavoce della lega di football americano.

    Denver Broncos vs Atlanta Falcons | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Robert J. Pera, CEO Founder di Ubiquiti Networks, azienda hi-tech, ha fatto un accordo per l’acquisto della squadra dei Grizzlies da Michael Heisley (il vecchio proprietario) per 350 milioni di dollari nel mese di Giugno, tale operazione deve ancora però essere approvata ufficialmente dalla NBA (mancherebbero solo alcune formalità), ma anche prima di concludere l’accordo, Pera aveva lavorato alacremente per portare nel proprio gruppo di minoranza J.R. Hyde (fondatore di AutoZone), Staley Cates (uomo d’affari, già parte del gruppo con Heisley) e alcune star locali.

    Manning quindi, mentre si appresta a scrivere un nuovo capitolo di una delle sfide tra quarteback che più hanno infiammato la NFL negli ultimi anni, contro i New England Patriots guidati dal rivale Tom Brady (l’appuntamento è per domenica alle ore 22.20 circa in Italia), prepara il proprio futuro da dirigente.

  • NBA, il Fenerbahce di Pianigiani stoppa i Boston Celtics

    NBA, il Fenerbahce di Pianigiani stoppa i Boston Celtics

    E’ partita la stagione NBA: nella prima gara di preseason, valida tra l’altro per il Tour Europeo che la Lega americana di pallacanestro promuove ormai da qualche anno, il Fenerbahce del neo coach Simone Pianigiani a sorpresa batte i Boston Celtics di Kevin Garnett, Paul Pierce e Rajon Rondo per 97-91. Un successo meritato quello della formazione turca, capace di guidare con autorità la gara dall’inizio fino alla fine. Ed i tifosi gialloblu già sognano la conquista dell’Eurolega, con Simone Pianigiani che si è confermato, alla guida della squadra, come uno dei migliori tecnici del momento.

    Decisivi per il risultato finale 2 giocatori che Pianigiani conosce molto bene e che ha voluto ad ogni costo anche in Turchia dopo averli allenati alla Montepaschi Siena. Stiamo parlando di Romain Sato (acquistato dal Panathinaikos in coppia con il lungo Batiste) e di Bo McCalebb (giunto al Fenerbahce dai toscani assieme al centro David Andersen). Il lavoro del tecnico italiano già inizia a dare i suoi frutti e grazie al sontuoso budget messo a disposizione dalla società turca per il mercato, il Fenerbahce si presenta come una delle squadre protagoniste per la nuova stagione.

    Si tratta della settima sconfitta di una franchigia NBA nelle 4 edizioni dell’Europe Live Tour, mentre il C.T. azzurro è il secondo allenatore italiano a battere una squadra NBA dopo il successo del 2006 di Ettore Messina alla guida del CSKA Mosca contro i Los Angeles Clippers.

    C’è da dire che i Celtics hanno giocato per la maggior parte del match con la formazione di riserva ma ciò non toglie nessun merito al team turco capace di imbrigliare gli avversari e colpire rapidamente in contropiede.

    Il match è condotto quasi sempre dal Fenerbahce, in vantaggio sempre sulla doppia cifra. Gli uomini di Pianigiani controllano bene e solo nel finale rischiano di essere ripresi quando un incontenibile Jeff Green (ottimo il suo rientro dopo un anno di stop per risolvere i suoi problemi cardiaci) guida i Celtics sul -3 (94-91 a poco più di un minuto dalla sirena). A spegnere la rimonta biancoverde è la tripla del solito Sato che segna il 97-91 dal quale gli ospiti non si rialzano più.

    Kevin Garnett, Boston Celtics | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Sato è il top scorer del match con 24 punti con 8/14 dal campo di cui 4/4 dai 7 metri e 20 della distanza NBA). A ruota segue l’M.V.P. del match Bo McCalebb incontenibile con le sue taglienti incursioni (9/14 dal campo e 5 assist per 21 punti totali). Per i Celtics solo una comparsata iniziale per Kevin Garnett (6 punti in 15 minuti) e pochi spunti per Paul Pierce (8 con 3/9 dal campo in 26 minuti); tra le stelle della squadra di Doc Rivers impatto da protagonista per il solo Rajon Rondo (13 più 9 assist), ottimo l’impatto di Jeff Green (16 punti con 7/9 dal campo) e del rookie Jared Sullinger (16 punti e 8 rimbalzi in 26 minuti sul parquet).

    La preseason NBA prosegue oggi con 4 match in programma: alle 20 i Dallas Mavericks sfidano l’Alba Berlino in Germania mentre alle 2 di notte, negli States, i Memphis Grizzlies ospitano il Real Madrid e i San Antonio Spurs la nostra Montepaschi Siena. Match di contorno sarà invece quello tra Danilo Gallinari ed i suoi Nuggets che sfideranno i Clippers. Domenica pomeriggio (ore 18) i Celtics invece giocheranno a Milano contro la nostra Emporio Armani.

  • Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    La magia della Nba torna a Londra nel 2013. Il 17 gennaio 2013 Londra ospiterà per la terza volta un match della regular season Nba. A sfidarsi, presso la O2 Arena, saranno i Detroit Pistons e i due volte campioni dei New York Knicks, in un match dove lo spettacolo e l’adrenalina Nba saranno davanti agli occhi dei fan europei. Sempre a Londra infatti, presso la O2 Arena, i Toronto Raptors e i New Jersey Nets diedero vita nel marzo 2011 a due sfide da tutto esaurito. Tutto questo avverrà grazie all’organizzazione della Nba London Live 2013, che permetterà ai fan europei del basket a stelle e strisce di assistere il prossimo 17 gennaio ad un match della regular season Nba. I biglietti per il match tra Detroit Pistons e New York Knicks saranno in vendita dal prossimo 30 ottobre all’indirizzo www.theo2.co.uk

    Detroit Pistons v New York Knicks © Chris Trotman/Getty Images

    Dopo aver organizzato le Olimpiadi con grande successo, Londra si appresta ad ospitare un altro grande evento come la disputa di un match di regular season Nba. Il commisioner Nba David Stern si è dichiarato entusiasta per l’organizzazione di questo match: “Londra è stata l’epicentro dello sport mondiale questa estate, e le Olimpiadi sono state un’incredibile vetrina per la pallacanestro. Giocando la nostra terza gara di regular season in tre anni in città e avendo due storiche franchigie come i Knicks ed i Pistons che fungono da ambasciatori del nostro sport, potremmo offrire straordinarie opportunità per un’ulteriore crescita e sviluppo del movimento in Gran Bretagna ed in tutta l’Europa”.

    Per i Knicks si tratta di un ritorno in Europa dopo le apparizioni in preseason a Milano e Parigi, tappe dell’Nba Europe Live 2010. D’altro canto per i Detroit Pistons la sfida del prossimo 17 gennaio sarà la prima partita di sempre giocata in Europa. Il vecchio continente ormai è sempre più incline ad ospitare il fantastico mondo della Nba, che in questi giorni disputerà ben 4 match sui parquet europei organizzati dall’Nba Europe live tour 2012. Tour Nba europeo che domenica sera farà tappa a Milano, dove al Forum di Assago è previsto il match tra l’Armani Jeans e i Boston Celtics.

  • NBA 2K13 sponsor ufficiale del NBA EUROPE LIVE TOUR

    NBA 2K13 sponsor ufficiale del NBA EUROPE LIVE TOUR

    Il grande basket sbarca a Milano, dove la città è già in fermento in vista del grande evento previsto per domenica 7 ottobre, quando l’Olimpia Milano ospiterà al Forum di Assago i Boston Celtics in un’amichevole stellare dell’Nba Europe Live Tour 2012.

    Intorno a questo spettacolare evento c’è una grande organizzazione, che non mancherà nell’attesa del match, di unire passione e divertimento. Due elementi che gli appassionati di basket potranno saggiare nel prossimo week end in piazza Duomo a Milano dove nello stand appositamente dedicato ci sarà per tutti la possibilità di giocare con NBA 2K13, sponsor ufficiale dell’Nba Europe Live Tour nonché miglior videogioco di basket al servizio dei grandi appassionati della pallacanestro.

    NBA 2K13

    Se ami il basket e ami sfidare i tuoi amici sul parquet virtuale lo stand Nba 2K13, situato in Piazza Duomo a Milano, è il posto giusto per te. Nell’area appositamente dedicata agli amanti dei videogiochi verrà data la possibilità di provare il videogioco NBA 2K13, che dal 5 ottobre sarà disponibile per tutte le piattaforme di gioco. Inoltre sabato 6 ottobre sarà organizzato nel corso del pomeriggio un torneo esclusivo all’interno dello stand, dove è previsto tra l’altro l’arrivo dei giocatori dell’Armani Jeans Milano e di alcune leggende Nba giunte al seguito dell’Nba Europe Live Tour 2012.

    La magia dell’Nba unita alla passione dei fan italiani daranno vita a tantissime attività e iniziative che avranno luogo nel villaggio dedicato al basket in Piazza Duomo. Le attività organizzate nello stand dell’Nba live tour 2012 permetteranno a tutti coloro lo vorranno di vivere un week end totalmente dedicato al mondo della pallacanestro e di avvicinarsi nel modo migliore alla partita tra Milano e Boston Celtics (diretta ore 18 su Sky Sport 2), super match che assieme al derby Milan-Inter domenica sera catalizzerà l’attenzione dei grandi appassionati sportivi su una sola città: Milano.

  • Intervista al dance team degli Utah Jazz

    Intervista al dance team degli Utah Jazz

    In occasione della tappa di Reggio Calabria dell’NBA 3X Summer Tour 2012, la nostra redazione ha intervistato una delle ballerine del dance team degli Utah Jazz che si trovava al seguito della manifestazione creata da NBA Italia.

    Cosa vuol dire per te essere una dancer degli Utah?

    Come prima cosa per me vuol dire essere una tifosa della squadra visto che amo il basket e amo l’NBA quindi è un modo per essere vicina alla mia squadra del cuore.

    Quanto è difficile entrare nel gruppo?

    E’ molto difficile entrare a far parte della squadra perché nello Utah ci sono molte brave ballerine e loro ogni anno fanno due settimane di prove per poter essere scelte quindi è una cosa molto complicata.

    Quanto è importante sentirsi parte del gruppo ed avere buoni rapporti con le tue compagne?

    E’ molto importante essere parte di un gruppo e andare d’accordo con le ragazze perché passiamo molto tempo insieme, viaggiamo anche spesso e ovviamente se c’è affiatamento riusciamo a performare meglio durante le esibizioni.

    Che rapporto hai con i giocatori, con la squadra?

    Abbiamo un rapporto professionale con i giocatori: li vediamo durante le partite, in delle apparizioni che facciamo insieme ma niente al di fuori di quello.

    Dance Team Utah Jazz © Jed Jacobsohn/Getty Images

    Chi è il tuo giocatore preferito?

    Quello attuale è John Stockton e Jamal Tinsley e Jeremy Evans.

    E’ la prima volta che vieni in Italia? Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto? Ti è piaciuta Reggio Calabria?

    E’ la prima volta che vengo in Italia, mi piace tantissimo qui, mi piace il cibo, mi piace la gente, ci piace il mare e ci stiamo divertendo tantissimo a Reggio Calabria.

    Eri già una tifosa prima di diventare una tifosa degli Utah?

    Sì fin da piccola sono sempre stata una tifosa.

    Qual è il tuo sogno oltre ad essere parte di questo gruppo e fare la ballerina?

    Il mio sogno è essere felice con la mia famiglia, avere una vita piena di questo, oltre naturalmente a continuare a fare la ballerina.

  • Seattle SuperSonics, la lunga strada verso il ritorno in NBA

    Seattle SuperSonics, la lunga strada verso il ritorno in NBA

    Rivedremo mai i Seattle SuperSonics in giro sui parquet NBA? La risposta potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo però in questi casi) positiva. E’ notizia delle ultime ore che il comune della città del Nord-Ovest del Pacifico ha approvato un piano finanziario per la costruzione di una nuova Arena che permetterebbe alla città di riavere una squadra di basket.

    La storia dei Sonics è nota un pò a tutti, appassionati e non della NBA: fondati nel 1967 i gialloverdi scomparvero dalla grande pallacanestro americana nel 2008, quando il proprietario Clayton Bennett (che aveva acquistato il team nel 2006 dal fondatore della Starbucks Howard Schultz) spostò la franchigia nella sua città natale, Oklahoma City, cambiando anche nome e colori sociali alla squadra che diventò così Oklahoma City Thunder. Bennett lasciò, con un accordo economico, sia il nome SuperSonics che i colori sociali alla città di Seattle, pagando quasi 80 milioni di dollari (suddivisi in 2 rate) per uscire dal contratto di locazione della Key Arena, il palazzo utilizzato per le partite casalinghe dei Sonics, che sarebbe scaduto nel 2010. Nell’accordo Bennett espresse la volontà di mantenere però la storia dei Sonics anche ad Oklahoma City benchè di quella squadra non potesse utilizzare nulla. Sono molti gli analisti della NBA (in primis l’ex ala grande di Sixers, Suns e Rockets Charles Barkley) che però non riconoscono ai Thunder il titolo conquistato nel 1979 dai Sonics ed il record vincente (con oltre 1000 successi) nelle 41 stagioni disputate a Seattle.

    La questione del trasferimento dei SuperSonics ha avuto molte conseguenze in territorio americano, da ricordare il film-documentario sportivo “Sonicsgate-la morte di una squadra”, interamente realizzato dai tifosi gialloverdi per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto successo nel 2008: scavando a fondo infatti i fans dei Sonics sono riusciti a risalire ad alcune mail tra il commissioner NBA David Stern ed il proprietario Clay Bennett dalle quali è emerso il tentativo, quasi fraudolento, di acquistare la franchigia con il chiaro intento di spostarla ad Oklahoma City. Facendo leva sul fatto che la Key Arena non potesse ospitare più eventi di basket in quanto obsoleta (ma l’arena era stata rinnovata una decina di anni prima e risulta tutt’ora molto funzionale per gli eventi sportivi), Bennett ha chiesto al comune di Seattle un nuovo stadio da 500 milioni di dollari (per non trasferire la squadra nell’Oklahoma) da far pagare ai contribuenti con le loro tasse, una mossa astuta in quanto una cifra del genere difficilmente può essere racimolata a breve periodo (ma non solo). Trovando l’opposizione della città ha avuto campo libero e con l’appoggio di Stern ha attuato il piano di delocalizzazione, portato avanti con successo.

    In effetti, nel quasi perfetto meccanismo degli sport americani, questa è l’unica pecca: si tende il più possibile a rendere equilibrate le squadre con l’utilizzo del salary cap (che limita le società più ricche nell’acquisizione dei giocatori miliori) e del Draft (che assegna i migliori prospetti universitari ai team che sono risultati nella stagione precedente i peggiori della Lega per aiutare a migliorarli) ma non c’è nessuna regola che vieta gli spostamenti delle franchigie di città in città se approvati dal consiglio dei proprietari. E questa è una cosa che non riguarda solo la NBA ma anche le altre Leghe professionistiche come la MLB, la NHL e la NFL. Il risultato è che molti tifosi da un momento all’altro potrebbero anche trovarsi senza una squadra per cui tifare, come successo a quelli di Seattle.

    Il “dolore” e la rabbia nella Emerald City sono stati ancora più grandi dato che nel 2007 i Sonics ebbero la fortuna di selezionare al Draft Kevin Durant, un fenomeno assoluto che potenzialmente potrebbe diventare il numero 1 in NBA al pari di LeBron James. Dal 2008 l’ex beniamino di casa (rookie of  the year con i SuperSonics nel 2007) è stato visto compiere magie con la maglia dei Thunder (capocannoniere nelle ultime 3 stagioni) e nello scorso torneo la sua definitiva esplosione ha condotto Oklahoma City alla Finale NBA persa per 4-1 con gli Heat.

    Ecco perchè l’annuncio di un accordo tra il comune di Seattle ed il miliardario Chris Hansen viene visto con molte speranze di riavere indietro la propria squadra dai tifosi gialloverdi. Hansen ha investito 490 milioni dollari nella costruzione della futura Arena (anche se 200 sono fondi pubblici che Hansen restituirà nel giro di 30 anni da obbligo contrattuale) e proprio ieri il consiglio ha dato l’OK all’iter con una votazione di 6 favorevoli e 2 contrari. Hansen ha anche detto che oltre ai Sonics mira a portare a Seattle anche una franchigia di hockey, dato che il nuovo palazzetto, polifunzionale, potrà ospitare anche la NHL. Hansen ha chiaramente detto che ha in mente un progetto vincente che potrebbe riportare a Seattle i tempi d’oro del basket degli anni ’90 quando i SuperSonics erano una potenza della NBA grazie alle Star Gary Payton e Shawn Kemp, guidati in panchina da coach George Karl (ora allenatore di Danilo Gallinari a Denver) che li condusse alla finalissima del 1996, contro gli imbattibili Chicago Bulls di Michael Jordan (record di 72 vinte e 10 perse in regular season), persa però per 4-2.

    A questo punto però arriva la nota dolente: per riavere indietro i SuperSonics Hansen dovrà cercare di fare quello che Bennett fece 4 anni fa, ovvero strappare ad altri tifosi una franchigia NBA per portarla a Seattle (e rinominarla con il nickname Sonics). Un “circolo vizioso” a cui però non si può mettere fine. Ci sarebbe anche la possibilità di un team di espansione ma la NBA, in forte crisi economica, non vede di buon occhio questa ipotesi che stravolgerebbe tra l’altro gli equilibri di Division e Conference. La franchigia indiziata maggiormente a cambiare aria sono i Sacramento Kings, con i Maloofs (i proprietari) sommersi dai debiti che hanno fatto saltare un accordo tra città e Lega per la costruzione di una nuova arena che avrebbe permesso ai neroviola di restare a Sacramento. I Maloofs hanno rifiutato già una prima proposta di Hansen che intendeva rilevare la franchigia versando loro 400 milioni di dollari (un centinaio in più rispetto al reale valore di mercato). La questione è destinata a continuare ed una situazione simile viene vissuta nell’hockey dato che gli Oilers si sono interessati alle vicende di Seattle dato che ad Edmonton è (almeno per ora) fallito il tentativo di costruzione di un’avveniristica arena per i giovani campioncini del team canadese.

    Nelle prossime settimane si attendono ulteriori sviluppi, ma siamo certi che il ritorno dei Seattle SuperSonics non sia poi così lontano…

  • Intervista a Katia Bassi “NBA 3X Summer Tour 2012 un successo clamoroso”

    Intervista a Katia Bassi “NBA 3X Summer Tour 2012 un successo clamoroso”

    L’NBA 3X Summer Tour 2012 prosegue e la scorsa settimana ha fatto tappa a Reggio Calabria, creando ancora una volta un’occasione unica di incontro tra giovani e di divertimento assoluto. Nel corso dell’evento, che ha visto gareggiare in tornei 3 contro 3 ragazzi di tutte le fasce d’età (sono previsti tornei tra ragazzi e ragazze di 11 e 12 anni, di 13 e 14, di 15 e 16 e maggiori di 17 anni e Open Division, che consiste in squadre miste) oltre a vederli usufruire di divertenti attività interattive, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchere ed intervistare Katia Bassi, General Manager di NBA Italia che dopo Dopo Lignano Sabbiadoro, Trapani, Ostia e la prossima Torino ha fatto visita anche alla città dello Stretto, la quale con molta cortesia e simpatia ci ha dedicato del tempo e ha risposto alle nostre domande.

     

    Katia Bassi
    Katia Bassi | © Georgea Costa Netto

    Ecco a voi l’intervista.

    Giuseppe Guerrasio: Sembra che l’NBA si stia interessando all’Italia, l’NBA 3X Summer Tour 2012 ha toccato sei città italiane, e diversamente da tanti altri eventi ha davvero coperto tutto il paese, questo è un chiaro segnale che il marchio NBA vuole tornare in Italia ai livelli che aveva toccato nei primi anni ’90?

    Katia Bassi: Il nostro obiettivo come mission NBA è quello di diffondere più possibile il gioco del basket in tutto il mondo, quale migliore attività che andare a trovare i nostri tifosi sul territorio. NBA non ha un problema di notorietà di marca perchè è conosciuta per l’84% sul territorio italiano, ha un problema naturalmente di presenza sul territorio, perchè naturalmente le partite non sono giocate che negli Stati Uniti, quindi quello che noi vogliamo fare è far capire a tutti i nostri tifosi, e sono tanti, quasi cinque milioni, che noi ci siamo e ci siamo in maniera continuativa, vicino poi soprattutto a colori i quali hanno voglia di giocare e a chi vuole avvicinarsi al basket ed è interessato a vedere come lavoriamo.

    GG: Hai anticipato la mia successiva domanda dato che volevo chiederti quanto NBA possa contribuire a far crescere lo sport del Basket. Per la scelta delle varie tappe, ho visto che diversamente da altri sport avete fatto comunque eventi in tutta Italia, da Milano a Torino passando per Reggio Calabria. In base a cosa avete scelto le location delle tappe?

    KB: Abbiamo scelto innanzitutto sulla base di tradizioni di basket molto importanti da un lato, dall’altro anche in base ad accordi collaborativi naturalmente, perchè quello di cui abbiamo bisogno sono belle location, che abbiano un bel traffico naturale e che possano ospitare chiaramente le nostre strutture, come la metratura richiesta ad esempio, veramente molto alta, ed è necessario che ci siano tutte queste caratteristiche.

    GG: Quindi la scelta di Reggio Calabria al posto di città come Milano e Roma è dovuto anche a questo?

    KB: Su Milano e Roma è normale che si facciano degli eventi, intanto su Milano avremo la partita dei Boston Celtics, per cui ci sembra più che sufficiente, oltretutto quello che noi volevamo fare era non essere più Roma-centrici o Milano-centrici ma andare dove i nostri tifosi sono e i tifosi non sono solo a Milano e a Roma.

    GG: Noi a Reggio Calabria tra l’altro abbiamo il ricordo di Manu Ginobili e credo anche questo significhi tanto vero?

    KB: Certamente, c’è una grandissima tradizione che speriamo ritorni molto presto.

    GG: A proposito dell’evento di Milano, l’attesa per EA7 Milano – Boston Celtics è tanta, l’NBA ha mai pensato addirittura di far giocare qualche partita della regular season, magari non solo in Italia, ma anche un mini tour in Europa?

    KB: Intanto noi abbiamo già fatto una partita di Regular Season nel 2011 a Londra e è quello che rifaremo nuovamente, sempre a Londra, a Gennaio del 2013. Evidentemente dobbiamo scegliere delle località che abbiano un palazzetto all’altezza e delle capacità per poter prevedere anche un ritorno interessante, dato che è chiaro che una partita in Europa ha dei costi diversi che negli USA.

    GG: Visto l’idea di diffondere il basket, avete pensato magari di realizzare un appuntamento settimanale con qualche canale televisivo nazionale in chiara, come RAI o Mediaset, in modo che il marchio NBa arrivi anche a chi non ha un abbonamento SKY o non segue Sportitalia?

    KB: Diciamo che con Sportitalia e Sky abbiamo un rapporto di esclusiva e soprattutto qualsiasi sia il nostro modo di comunicare abbiamo e cerchiamo un altissimo livello di produzione, che è ovviamente importante. Noi crediamo inoltre che avvicinarci alla nostra fascia di pubblico, il nostro target è quello dell’età compresa tra i 16 e i 34 anni, significhi usare strumenti di comunicazioni nuovi, in particolar modo i social network.

    GG: L’NBA 3X Summer Tour 2012 è ormai alle battute finali, dopo quella di Reggio Calabria manca solo la tappa di Torino, tirando le somme come è andato il tour?

    KB: E’ stato un successo clamoroso, sia come affluenza di partecipanti che, ancor di più, come accoglienza delle persone, addirittura alcuni genitori sono arrivati a ringraziarci per come hanno visto i loro figli divertirsi, il tutto naturalmente gratuitamente, e portare a casa bei ricordi e tantissimi premi messi in palio da NBA.

    Ringraziamo nuovamente Katia Bassi e speriamo di avere modo di reincontrarla presto per nuove iniziative sul territorio italiano.

  • Nba 3X tour, a Reggio Calabria il 9 e il 10 settembre

    Nba 3X tour, a Reggio Calabria il 9 e il 10 settembre

    Sei appassionato di basket?  Ti piace la competizione? E soprattutto, sei di Reggio Calabria o dintorni? Allora non prendere impegni per il 9 e il 10 settembre perché è in arrivo la tappa calabrese del NBA 3x TOUR.

    Questo evento sta superando ogni più rosea aspettativa, infatti Reggio Calabria è la quinta tappa, dopo Lignano Sabbiadoro, Napoli, Trapani e Ostia ed andrà a concludersi con Torino il 15-16 settembre. Le cifre raggiunte sono da capogiro, parliamo di 100 squadre iscritte nella prima tappa di Lignano e addirittura 300 quelle scese in campo a Napoli con 100 mila appassionati (e non) presenti sui campi brandizzati NBA.
    Il tutto inizierà alle ore 15 del 9 settembre e terminerà alle ore 22 del 10 settembre. In questi due giorni oltre alle gare 3 contro 3 ci saranno altre attività, come le sfide sui tiri da 3, gare di schiacciate e tanto altro! Insomma, ci si può divertire anche se non si è appassionati di questo sport.

    NBA 3X TOUR

    La principale attrazione di questo tour sono naturalmente le sfide 3 contro 3, il torneo è aperto a ragazzi e ragazze che verranno divisi secondo le seguenti categorie:

    • Under 11-12 – Men’s and Women’s Divisions
    • Under 13-14 – Men’s and Women’s Divisions
    • Under 15-16 – Men’s and Women’s Divisions
    • Over 17 Open Division (entrambi i sessi)
    Le gare verranno svolte nei sei campi disponibili che saranno montati presso il lungomare Falcomatà, Arena dello Stretto e per non farsi mancare niente, l’evento sarà arricchito dall’esuberanza e l’energia del Dance Team degli Utah Jazz.
    All’interno della Fan Zone (dove ci saranno i 6 campi da gioco e la central court) saranno presenti anche le gigantografie dei giocatori di Nba con la quale i fan potranno divertirsi a scattare simpatiche fotografie.
    I partner che sostengono NBA 3X TOUR sono: adidas, Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia, Sprite, FootLocker, Gatorade, HP e Radio Deejay.
    Che aspettate allora? Iscrivetevi cliccando QUI e partecipate alle sfide 3 contro 3 per dimostrare che siete i più forti.
    Vi aspettiamo tutti (iscritti e non) per il 9 e 10 settembre per passare un week end all’insegna del basket e del divertimento.