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  • NBA: buona prova di Gallinari

    Il “Gallo” realizza 17 punti contribuendo al successo dei suoi Knicks su Atlanta

    CLEVELAND-MILWAUKEE 91-73
    CLE
    James 23, Williams 15, Ilgauskas 14
    NJ Jefferson 29, Mbah a Moute 12, Sessions 10

    MIAMI-PHOENIX 135-129
    MIA Wade 35, Beasley 28, Cook 27
    PHO Nash 29, Richardson 22, O’Neal 22

    NEW JERSEY-BOSTON 111-115
    NJ Carter 34, Harris 25, Hayes 16
    BOS Pierce 31, Rondo 20, Perkins 17

    NEW YORK-ATLANTA 109-105
    NY Hughes 23, Harrington 20, Chandler 18
    ATL Horford 20, Johnson 18, Williams 17

    OKLAHOMA-WASHINGTON 88-83
    OKL Krstic 16, Sefolosha 13, Collison 12, Weaver 12
    WAS Jamison 29, Blatche 14, Songaila 14

    CHICAGO-GOLDEN STATE 110-88
    CHI
    Salmons 18, Noah 12, Rose 12
    GS Jackson 17, Belinelli 8, Maggette 8

    DALLAS-SAN ANTONIO 107-102
    DAL Howard 20, Nowitzki 14, Terry 7
    SA Mason 15, Parker 15, Duncan 11

    UTAH-HOUSTON 101-94
    UTA
    Williams 26, Boozer 20, Brewer 19
    HOU Artest 25, Yao Ming 19, Lowry 14

    PORTLAND-INDIANA 107-105
    POR Roy 28, Aldridge 21, Outlaw 21
    IND Daniels 28, Ford 24, Jack 17

    L.A. CLIPPERS-MEMPHIS
    CLI Thornton 25, B. Davis 16, Taylor 15
    MEM Gay 35, Gasol 20, Mayo 18

    Classifiche

    Eastern Conference

    Atlantic                  Central                  Southeast

    Boston .774               Cleveland .800           Orlando .733
    Pholadelphia .492         Detroit .508             Atlanta .557
    New Jersey .443           Milwaukee .453           Miami .533
    New York .417             Chicago .452             Charlotte .426
    Toronto .371              Indiana .422             Washington .230

    Western Conference

    Northwest                 Pacific                  Southwest

    Denver .639               Lakers .803              San Antonio .667
    Portland .633             Phoenix .557             Houston .629
    Utah .623                 Golden State .344        New Orleans .627
    Minnesota .300            Clippers .242            Dallas .607
    Oklahoma City .262        Sacramento .210          Memphis .267

  • Shaq piega Kobe

    Shaquille O’Neal e Kobe Bryant sono stati nuovamente dominanti sul campo che li ha visti essere nominati co-MVP dell’All-Star Game 3 settimane fa, ma questa volta non erano in squadra assieme e l’unico ad ottenere la vittoria è stato Shaq con i suoi Suns.
    O’Neal ha segnato 33 punti e Phoenix ha vinto 118 a 111 contro i Lakers nonostante i 49 punti di Bryant.
    Dopo i 45 punti di Venerdì scorso contro Toronto, O’Neal ha messo in fila 2 partite oltre i 30 punti per la prima volta dal 7 Marzo 2004, quando lui e Bryant erano ancora compagni di squadra a Los Angeles, è il quarto giocatore nella storia ad aver segnato almeno 33 punti in 2 partite consecutive pur avendo più di 35 anni. Gli altri sono Michael Jordan, Karl Malone e Alex English. Phoenix è andata avanti anche di 15 punti nel primo tempo ed ha chiuso la prima metà con 10 punti di vantaggio. A quel punto, Bryant ha segnato 17 punti in un parziale di 19 a 2 che ha cancellato i 12 punti che Phoenix aveva messo tra se e gli avversari ed ha portato il punteggio sul 75 a 70 per i gialloviola.

  • Houston ferma James

    Senza McGrady, i Rockets affondano Cleveland. Bryant è stellare nella vittoria contro i Suns

    La Nba ha deciso di distribuire 200 milioni di dollari, che saranno finanziati da JP Morgan e Bank of America a 12 franchigie alle prese con le difficoltà legate alla recessione. I 12 club, che non vengono citati da David Stern, riceveranno da 13 ai 20 milioni ciascuno.
    Intanto Cleveland stecca a Houston mentre i Lakers passeggiano contro i rimaneggiatissimi Suns.

    HOUSTON-CLEVELAND 93-74
    HOU Yao Ming 28, wafer 19, Artest 15
    CLE James 21, Williams 21, Ilgauskas 11, Szczerbiak 11

    Disastrosa prestazione dei Cavaliers a Houston. Cleveland fa troppa confusione in attacco, mette a referto solamente 74 punti (suo minimo stagionale) e gioca due quarti, il primo e il terzo, davvero imbarazzanti. A rendere la serata ancora più amara per coach Brown arriva anche l’infortunio capitato a Ben Wallace. si procura una frattura alla gamba dopo un contatto fortuito con Yao Ming. Wallace dovrà rimanere fuori dalle quattro alle sei settimane. Ron Artest e Shane Battier limitano il fenomeno di Cleveland LeBron James che chiude una gara da dimenticare senza nemmeno un assist a referto. Nella sua carriera Nba non era mai successo. Anche senza Tracy McGrady Houston dimostra, così, di poter dire la sua, soprattutto quando Yao Ming domina la zona pitturata. Il cinese stravince il duello con Ilgauskas e guida i Rockets al loro sesto successo consecutivo.

    L.A. LAKERS-PHOENIX 132-106
    LAK Odom 23, Bryant 22, Gasol 16
    PHO Barbosa 18, Tucker 16, Dragic 14

    Shaq e Kobe si ritrovano di fronte allo Staples Center dopo il loro siparietto all’All Star Game di Phoenix. I due ex grandi rivali adesso sembrano due amiconi. Sul parquet la gara è segnata dall’inizio, da quando coach Gentry annuncia che Steve Nash non sarà del match a causa della distorsione alla caviglia destra rimediata contro i Bobcats. Senza il loro leader e privi di Amare Stoudemire, i Suns non possono spaventare la truppa di Phil Jackson. Tutto troppo facile da subito per la squadra di Los Angeles che toglie interesse al match giocando un eccellente primo tempo chiuso con 70 punti a referto. Nella ripresa c’e’ spazio per tutti, il risultato, infatti, non è mai in discussione. Phil Jackson così si può permettere di far rifiatare Bryant e Gasol i quali rimangono sul parquet rispettivamente soltanto 27 e 24 minuti.

    fonte: gazzetta

  • NBA: Giornata negativa per gli italiani

    Partite del 23 febbraio

    L.A. CLIPPERS-GOLDEN STATE 105-118
    CLI
    Gordon 27, Randolph 27, B. Davis 25
    GS Jackson 28, Watson 16, Crawford 15

    Marco Belinelli parte in quintetto; i Warriors mantengono alto il ritmo e vanno avanti 23-11. Belinelli gioca tutto il primo quarto, difende bene mentre in attacco vede pochi palloni. I Clippers pareggiano alla fine del quarto (27-27) con una tripla fortunosa di Camby e chiudono in testa il primo tempo 60-55. I Clippers vanno a +9 grazie a Randolph e Gordon, e allungano a +18 con Gordon autore di tre triple, prima di subire il recupero di Golden State che chiude il quarto con un parziale di 10-2 per il 79-89. La vittoria dei Clippers porta nel finale la firma dell’ex Baron Davis autore della tripla per il 114-104 a 1’04” dal termine che spegne le ultime speranze dei Warriors.Il Barone chiude un’ottima prestazione sfiorando la tripla doppia: 25 punti, 9 rimbalzi e 10 assist.

    NEW JERSEY-PHILADELPHIA 98-96
    NJ Harris 39, Dooling 16, Carter 10
    PHI Iguodala 21, Miller 17, Green 14, Young 14

    Con un po’ di fortuna nel finale, New Jersey riesce a evitare la sconfitta contro i Sixers: Devin Harris (39 punti) corona una gara da incorniciare. I Nets, costretti a inseguire per tutto l’ultimo quarto, passano in testa con una tripla di Simmons nell’ultimo minuto, i Sixers aiutano i Nets sbagliando due tiri liberinel finale e Devin Harris mette un canestro rocambolesco da metà campo allo scadere. Dopo un lungo consulto gli arbitri convalidano il canestro miracoloso ed Harris esce in trionfo.

    DENVER-BOSTON 76-114
    DEN Smith 19, Antonhy 18, Kleiza 10
    BOS Allen 26, Pierce 22, Powe 16

    I Celtics non perdono un colpo anche dovendo fare a meno di Kevin Garnett. Con 26 punti di Ray Allen (6/11 da tre) e 22 di Pierce, Boston rifila a Denver una delle più pesanti sconfitte casalinghe nella storia della franchigia. I campioni in carica travolgono i Nuggets chiudendo il primo tempo a +23, rendendo così il secondo tempo una pura formalità.I Nuggets ora si devono guardare alle spalle nella lotta per la conquista della Northwest Division da Portland e Utah, che seguono al secondo e terzo posto.

    UTAH-ATLANTA 108-89
    UTA Brewer 19, Millsap 16, Korver 16
    ATL Johnson 15, Horford 14, Murray 13

    Gli Utah Jazz festeggiano il ritorno di Carlos Boozer dopo tre mesi di stop con una convincente vittoria sugli Hawks. Boozer chiude con 2 punti e 5 rimbalzi. Gli Hawks si arrendono dopo il secondo quarto esplosivo di Utah e nell’ultimo quarto Josh Smith viene espulso per un fallo su Matt Harpring sul punteggio di 99-77.

    SACRAMENTO-NEW ORLEANS 105-112
    SAC Martin 32, Nocioni 19, Garcia 17
    NO Paul 27, West 24, Stojakovic 18

    Dopo un primo tempo tranquillo, Chris Paul si scatena nel secondo creando numerosi grattacapi alla difesa dei Kings. Paul chiude con 27 punti e 13 assist, e nell’ultimo quarto dà spettacolo con 12 punti e tre passaggi lob per le schiacciate di Tyson Chandler. Kevin Martin realizza 24 punti nel quarto periodo, stabilendo un nuovo record nell’Arco Arena di Sacramento.

    NEW YORK-INDIANA 123-119
    NY Robinson 41, Harrington 27, Lee 20
    IND Jack 33, Daniels 28, Murphy 19

    I Knicks tornano al successo (123-119) grazie alla sontuosa prova di un grande Nate Robinson (41 punti, suo massimo stagionale). Gallinari chiude la gara con 0/1 da due e 0/2 da tre e con tre rimbalzi.

  • NBA: Risultati e commenti

    PHOENIX-BOSTON 108-128
    PHO
    Richardson 21, Nash 19, Barbosa 18
    BOS  Rondo 32, R. Allen 31, Pierce 26

    Entrambe le squadre erano orfane della loro ala forte titolare: Amare Stoudemire da una parte e Kevin Garnett dall’altra. Rajon Rondo gioca una partita straordinaria, realizzando il suo massimo in carriera con 32 punti. Il vantaggio ospite è andato oltre i 20 punti, ma i Suns non hanno mollato e sono tornati a -9 con 1’50 da giocare nel terzo periodo, grazie alla tripla di Matt Barnes, ma un parziale di 15-3 ha definitivamente chiuso i conti.

    MINNESOTA-L.A. LAKERS 108-111
    MIN Telfair 20, Gomes 20, Smith 19
    LAK Bryant 28, Gasol 25, Odom 25

    Mancano gli infortunati Al Jefferson per Minnesota e Andrew Bynum per i Lakers, i due centri titolari. I californiani si sono affidati ancora a Lamar Odom, straordinario da quando è tornato ad essere l’ala forte titolare e protagonista della giocata determinante nel finale, con il rimbalzo in attacco e i 2 punti del 108-105 Lakers a 20 secondi dal termine. I Timberwolves sono sempre stati in gara, ma nel finale non sono mai riusciti a compiere il sorpasso. Kobe Bryant, con i suoi 28 punti, ha superato Elgin Baylor nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della NBA (al 20° posto).

    CLEVELAND-DETROIT 99-78
    CLE
    West 25, James 20, Ilgauskas 16
    DET Iverson 14, Herrmann 13, Hamilton 11, Maxiell 11

    Delonte West ritorna in grande stile e ruba il titolo di top scorer a LeBron James contribuendo ad affondare i Pistons che vanno sotto di 33 punti all’intervallo (67-34). Gli ospiti non sono mai esistiti, e con questa partita subiscono la sesta sconfitta consecutiva.

    HOUSTON-CHARLOTTE 99-78
    HOU Artest 26, Yao Ming 19, Wafer 13
    CHA Diaw 13, Okafor 13, Felton 13

    Facile successo dei Rockets (il quarto consecutivo, l’ottavo sulle ultime nove gare), che dilagano dopo l’intervallo contro Charlotte che ha fatto davvero fatica a trovare il canestro (36% al tiro di squadra, 21 palle perse, 36 punti segnati negli ultimi due quarti). La squadra di casa se n’è andata nel terzo quarto con le triple di Shane Battier e Ron Artest, che hanno spinto i Rockets fino al 71-55.

    INDIANA-CHICAGO 98-91
    IND
    Murphy 27, Ford 19, Jack 16, Daniels 16
    CHI Gordon 28, Thomas 16, Deng 13

    I Pacers non si fanno condizionare dall’assenza degli infortunati Danny Granger e Mike Dunleavy, e grazie al miglior Troy Murprhy della stagione battono i Bulls, malgrado il debutto di Brad Miller e John Salmons, recentemente acquisiti da Sacramento. I padroni di casa sembravano controllare agevolmente la partita quando a metà del terzo quarto il tabellone diceva 69-55 per i Pacers, che però hanno smesso di segnare dal campo per oltre 10 minuti, fino a quando Murphy non ha trovato la tripla del pareggio a quota 80 a 6’43 dalla fine. Nel finale diventa protagonista anche TJ Ford, autore di 9 punti in 3 minuti, che ha permesso a Indiana di entrare nell’ultimo minuto con un buon margine.

    MILWAUKEE-DENVER 120-117
    MIL Villanueva 36, Sessions 27, Jefferson 17
    DEN Anthony 33, Billups 21, Nenè 17

    Due difese allegre e uno straordinario Charlie Villanueva sono le chiavi del successo di Milwaukee. L’ ala è stato per una sera il principale terminale offensivo della formazione di Scott Skiles, portando i suoi sul +3 a 33.3 secondi dal termine (116-113), e dopo gli errori di J.R. Smith e Billups nelle triple che potevano valere il pareggio, Bell ha chiuso il match con i tiri liberi del +5 a 2.8 secondi dalla fine.

    ORLANDO-MIAMI 122-99
    ORL Howard 32, Turkoglu 20, Lewis 18
    MIA Wade 50, Beasley 14, Moon 7, Quinn 7

    Dwyane Wade diventa il quarto giocatore della storia della NBA a perdere di almeno 20 punti una gara in cui ne ha segnati almeno 50. Prima di lui era successo a Dana Barros, George Gervin e (per quattro volte) a Wilt Chamberlain. I Magic, senza farsi impressionare da Wade, avevano già messo in ghiaccio la partita nei primi due quarti (64-46), e hanno poi amministrato la situazione nella ripresa. Rafer Alston è andato vicino alla doppia doppia per Orlando, mentre Jamario Moon e Jermaine O’ Neal hanno totalizzato 13 punti in coppia per Miami.

    PORTLAND-L.A. CLIPPERS 116-87
    POR
    Aldridge 28, Roy 20, Outlaw 15
    CLI Gordon 21,B. Davis 15, Jordan 15

    Tutto ancora molto, troppo facile per gli avversari dei Clippers, al momento una delle formazioni più imbarazzanti in giro per la Lega. Per la squadra di coach Dunleavy è arrivata la sconfitta numero 25 nelle ultime 30 partite. Poco da dire in una partita già chiusa praticamente dopo il primo quarto (38-16), quando Steve Blake aveva già raggiunto l’incredibile cifra di 14 assist, pareggiando il record NBA che apparteneva a John Lucas (allora di San Antonio, nella gara contro Denver del 15 aprile 1984).

    TORONTO-NEW YORK 111-100
    TOR Bargnani 28, Parker 24, Marion 16
    NY Harrington 31, Robinsono 18, Lee, 17, Duhon 17

    Salta il duello tra Bargnani e Gallinari (che non mette piede in campo a Toronto), mentre Andrea Bargnani chiude un’eccellente partita con 28 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate, contribuendo in larga misura al successo dei Raptors.

  • NBA: Risultati e commenti

    GOLDEN STATE-OKLAHOMA CITY 133-120
    GS
    Jackson 26, Maggette 25, Crawford 24
    OKL Durant 32, Westbrook 31, Green 27

    Don Nelson conquista la sua 1300ª vittoria in carriera, guidando una squadra che corre tantissimo, diverte in attacco ma, spesso e volentieri, si dimentica di difendere. Nelson diventa il secondo allenatore nella storia della Nba ad arrivare a quota 1300 successi in carriera e solo Lenny Wilkens, tra gli head coach più vincenti della Lega, gli è davanti con 1332 vittorie. I Warriors ottengono una facile vittoria contro i deludenti Thunder che incassano la loro settima sconfitta consecutiva in trasferta. Pochi minuti per Marco Belinelli, che sfodera una prestazione opaca: rimane sul parquet 15’ e chiude con 3 punti (1/2 da tre) e un recupero. Il match rimane incerto fino all’ultimo quarto: i padroni di casa provano ad allungare con le giocate di Stephen Jackson e i punti  di Corey Maggette ma Kevin Durant e Russell Westbrook rispondono colpo su colpo. Golden State però ha più energie e più voglia di vincere e nell’ultimo quarto cambia marcia, andando così a cogliere un importante successo.

    MIAMI-PHILADELPHIA 97-91
    MIA
    Wade 25, J. O’ Neal 17, Haslem 13
    PHI
    Miller 30, Williams 22, Iguodala 14

    Miami rinforza la propria posizione nel ranking (quinta ad Est davanti ai Sixers) ottenendo un importante successo contro Philadelphia, il numero 800 di franchigia. Gli Heat vanno avanti 20-10, ma i Sixers reagiscono e passano al comando (22-28) nel corso del secondo quarto che termina in parità 40-40. Wade prende la squadra per mano e fa la differenza nell’ultimo quarto. Fanno buona impressione Jermaine O’Neal e Moon, nuovi arrivati da Toronto, alla loro seconda partita in maglia Heat.

    WASHINGTON-SAN ANTONIO 67-98
    WAS Butler 24, Jamison 16 Songaila 15
    SA Mason 25, Finley 19, Duncan 12

    I Wizards segnano solo 67 punti (record negativo per la franchigia negli ultimi sei anni) e vengono battuti dagli Spurs. Mattatore della serata l’ex Roger Mason, miglior realizzatore dell’incontro con 25 punti e 5/9 nelle triple.

    DALLAS-SACRAMENTO 116-95
    DAL
    J. Howard 20, Bass 20, Singleton 19
    SAC Udrih 18, Hawes 17, Garcia 17

    I Mavericks guidati da uno straripante Brandon Bass, che realizza 16 dei suoi 20 punti nel secondo quarto, si aggiudicano la vittoria contro i Kings. Singleton con 19 punti ottiene il suo massimo stagionale in fase realizzativa e aggiunge anche 12 rimbalzi. A metà gara i texani sono avanti di 20 e per Kidd e compagni è una formalità amministrare la gara fino al fischio finale.

    UTAH-NEW ORLEANS 102-88
    UTA Okur 25, Williams 20, Brewer 16
    NO Paul 24, Butler 21, West 18

    Deron Williams e gli Utah Jazz onorano la memoria del proprietario degli ultimi 25 anni Larry Miller, deceduto venerdì scorso all’età di 64 anni, sconfiggendo gli Hornets e portandosi a un record di 33-23. Gli Hornets restano a secco per oltre sette minuti nell’ultimo quarto e i Jazz conquistano una vittoria emozionante grazie a Okur e Williams.

  • Nba: Gallinari batte Bargnani

    Andrea Bargnani segna di più, ma Danilo Gallinari vince. Finisce così il derby italiano del Madison Square Garden, nella sfida fra New York e Toronto. “Il Mago” ha messo a referto 18 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, ma i suoi Raptors sono stati superati 127-97 dai Knicks, con 10 punti per l’ex giocatore di Milano. La miglior prestazione della notte è quella di LeBron James, che con 55 punti ha guidato i suoi Cleveland Cavs al successo su Milwaukee.

    Continua l’ottimo momento dei Los Angeles Lakers. I californiani si confermano la miglior squadra dell’Nba con il sofferto successo all’overtime contro i New Orleans Hornets, grazie al solito Kobe Bryant, autore di 11 dei suoi 39 punti nei cinque minuti decisivi. Gli ospiti, dove si segnalano Butler (31 punti) e Paul (21 con 16 assist) perdono un supplementare per la prima volta dal dicembre 2005.

    Tutto facile per Orlando contro Charlotte, con 24 punti di Turkoglu e la consueta doppia doppia di Howard (13 e 16 rimbalzi), mentre il derby texano va a Houston su Dallas. E’ Aaron Brooks l’uomo della partita con 19 punti e la tripla decisiva a 24″ dalla sirena finale, ma Yao Ming e Luis Scola danno un solido contributo alla squadra di coach Adelman. I Mavericks vengono rimontati ancora una volta, nonostante i 26 punti di Barea.

    I risultati della notte:

    New York-Toronto 127-97

    NY Chandler 32, Robinson 26, Lee 24
    TOR Graham 19, Bargani 18, Marion 14, Kapono 14

    L.A. Lakers-New Orleans Hornets 115-111

    LAK Bryant 39, Gasol 20, Fisher 14, Walton 14
    NO Butler 31, Paul 21, Posey 17

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 103-111

    MIL Villanueva 26, Jefferson 17, Bell 15
    CLE James 55, Williams 23, Ilgauskas 11

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 93-86

    HOU Yao 22, Brooks 19, Artest 17
    DAL Barea 26, Howard 21, Bass 13

    Portland Trail Blazers-Atlanta Hawks 108-98

    POR Roy 27, Aldridge 24, Fernandez 19
    ATL Bibby 27, Johnson 21, Murray 17

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 80-92

    CHA Felton 16, Diaw 15, Okafor 13
    ORL Turkoglu 24, Lewis 18, Howard 13

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 106-115

    MEM Mayo 24, Gay 23, Conley 16
    SAC Martin 33, Udrih 18, Thompson 17

    Minnesota Timberwolves-Indiana Pacers 105-112

    MIN Foye 36, Gomes 26, Miller 18
    IND Daniels 24, Jack 18, Murphy 16

    New Jersey Nets-Washington Wizards 96-107

    NJ Harris 26, Carter 17, Lopez 16
    WAS Jamison 28, Butler 19, James 19

    Chicago Bulls-Denver Nuggets 116-99

    CHI Gordon 37, Deng 22, Thomas 21
    DEN Billups 25, Nenè 19, Kleiza 16

    Phoenix Suns-Oklahoma City Thunder 140-118

    PHO Barbosa 41, Richardson 34, O’Neal 22
    OKL Durant 35, Westbrook 19, Krstic 16

     

  • Bargnani, Belinelli: missione fallita

    Vincono Bryant e LeBron James

    Poco Bargnani nella sconfitta dei Toronto Raptors, superati 93-76 da Cleveland . Il Mago, nel quintetto titolare e sul parquet per 32′, mette a referto 11 punti ma con 5/14 dal campo. Dall’altro lato, invece, 20 punti per LeBron James e 22 per Ilgauskas. Rientro poco fortunato per Marco Belinelli, in campo per poco più di 15 minuti nella sconfitta dei Golden State Warriors contro i Los Angeles Lakers per 129-121.

    L’ex guardia della Fortitudo, al rientro dopo aver saltato 15 partite per un infortunio alla caviglia, chiude con 6 punti (2/2 da tre), due rimbalzi, quattro assist e una palla recuperata. Tra i Warriors bene Jackson e Maggette, con 24 punti a testa ma fra i Lakers un sontuoso Bryant ne mette 30 mentre Gasol va in doppia doppia con 24 punti e 13 rimbalzi.

    fonte:sportmediaset

  • NBA: show Kobe e Shaq

    Shaq ha ballato e Kobe ha brillato, tutto come ai vecchi tempi all’All-Star Game di Phoenix. Bryant è stato il miglior marcatore della partita con 27 punti ed O’Neal ne ha messi 17 in soli 11 minuti, il vecchio “dynamic-duo” ha così trascinato la selezione della Western Conference alla vittoria, ottenuta con un tondo 146 a 119 contro le stelle dell’Est. Di nuovo nella stessa squadra per la prima volta da 5 anni a questa parte, i 3 volte campioni NBA hanno diviso il premio di migliore in campo. i due hanno aiutato l’Ovest a rimontare lo svantaggio iniziale e poi hanno collaborato nel tirare lo strappo decisivo durante il terzo quarto.

    O’Neal aveva saltato, l’anno scorso, il primo All-Star Game dopo 14 selezioni consecutive ed ha messo in campo, come sempre, le sue grandi doti da intrattenitore. Il vecchio numero 32 ha infatti ballato al centro del gruppo di ballerini Hip-Hop che presentavano i 2 quintetti indossando la stessa maschera dei performers.

    Chris Paul, Pau Gasol, Brandon Roy e Tony Parker hanno tutti segnato 14 punti per la formazione dell’Ovest, Paul ha anche aggiunto 14 assists.

    Dwight Howard ha avuto 13 punti e soli 7 rimbalzi in quella che è stata una partita dominata dall’Ovest e lasciata andare dall’Est, che ha tirato con brutte percentuali e si è fatta surclassare a rimbalzo (51 – 38).

  • NBA All-Star Game:Cook vince la gara da tre punti

    Daequan Cook ha interrotto il regno di Jason Kapono che per due anni consecutivi aveva vinto la gara dei tre punti. La guardia dei Miami Heat è stato costretto ad un Shootout contro il giocatore di Orlando, Rashard Lewis.

    Cook a 15 secondi dal termine ha raggiunto Lewis per andare allo spareggio dove ha eliminato Kapono nella finale a tre. Cook ha messo dentro la palla bonus guadagnando altri 60 secondi e 5 palle.

    In realtà non era così difficile, doveva mettere dentro solo gli ultimi 4 tiri. Una volta allo shootout Cook ha avuto pochi problemi visto che Lewis aveva finito la magia. Il giocatore di Orlando non ha mai trovato il canestro prima della terza serie chiudendo con appena 7 punti.. Cook, sentendosi vicino al titolo, già a metà serie aveva superato l’avversario chiudendo poi con ben 19 punti.

    Kapono era ad un passo dal record avendo vinto già nel 2007 e 2008. Solo 2 giocatori, Larry Bird e Craig Hodges, avevano vinto la gara da 3 punti tre anni consecutivi. La stella dei Toronto Raptors era partito sotto tono e solo grazie ad un recupero negli ultimi tiri era riuscito a qualificarsi per la finale.