Tag: NBA

  • NBA: Sorpresa Oklahoma City Thunder, battuti gli Orlando Magic [highlights]

    NBA: Sorpresa Oklahoma City Thunder, battuti gli Orlando Magic [highlights]

    Kevin DurantLa sorpresa NBA della notte viene direttamente da Oklahoma City, dove i Thunder padroni di casa sono riusciti a battere (e in bello stile) gli Orlando Magic, squadra tra le più accreditate per la vittoria finale del campionato. Sorprende il divario tra le due formazioni, di ben 28 punti!.
    Infatti dopo un primo quarto molto equilibrato (25-23 Magic), gli altri 3 sono stati tutti appannaggio di Oklahoma con parziali pesanti: 30-19, 26-13, 23-17 che hanno dato il risultato finale di 102-74.
    Giornata storta per tutti i Magic, a partire da Howard (20 punti ma tanti errori) per finire con la panchina, che finora era stata sempre l’arma in più di Orlando. Per Oklahoma 28 punti di Durant e una prova di squadra ineccepibile.

    La dirigenza dei Thunder sta probabilmente vedendo i frutti del lavoro iniziato nel 2007, quando la franchigia era a Seattle, denominazione Sonics, nel momento in cui con la scelta numero 2 del draft ’07 venne chiamata la stella dall’Università del Texas, Kevin Durant. Ogni anno sono stati affiancati a questo talento tante altre giovani potenziali stelle: lo stesso anno di Durant è stato selezionato Jeff Green, il successivo Russell Westbrook, nell’ultimo James Harden. Una squadra talentuosa come forse non ce ne sono in NBA, in attesa che tutti questi potenziali campioni esplodano come ha già fatto Durant (che è giunto al suo terzo anno e già potrebbe essere selezionato per l’all-star team di febbraio), un futuro roseo per Oklahoma, un futuro da incubo per chi ha permesso,nella città di Seattle, che la franchigia fosse spostata, soprattutto se gli ex Sonics arriveranno a vincere qualcosa di importante. Ci sarebbe solo da mangiarsi le mani e farsi travolgere dal rimorso che qualcosa in più, per trattenere i verdesmeraldo-giallooro, poteva essere fatto.

    Guarda gli highlights di Oklahoma City Thunder – Orlando Magic

  • NBA: Los Angeles Lakers a valanga sui New Orleans Hornets [highlights]

    NBA: Los Angeles Lakers a valanga sui New Orleans Hornets [highlights]

    Kobe BryantIl big match della notte NBA è stato (o meglio avrebbe dovuto essere) Los Angeles Lakers contro New Orleans Hornets.
    La partita è stata però a senso unico, con i campioni in carica che hanno preso il largo fin dalle prime battute (Los Angeles non è mai stata una sola volta in svantaggio) ed hanno mantenuto sempre un discreto e tranquillo margine di punti di vantaggio.

    Non c’è molto da descrivere in una partita che si preannunciava combattuta e che invece non lo è stata per niente. I parziali sono inequivocabili e fanno capire come i gialloviola non abbiano dato scampo agli avversari: 27-17, 28-25, 27-16, 30-22 per il 104-88 finale.
    Top scorer, ancora una volta, è stato Kobe Bryant con 28 punti. Tra gli Hornets invece prove opache per tutti, anche per Chris Paul con soli 15 punti a referto. Un buio a cui non si riesce a dare una spiegazione. Perchè se è vero che affrontare i campioni sul proprio parquet (lo Staples Center), è anche vero che a Los Angeles mancavano 2 cardini della formazione titolare come Pau Gasol ed Andrew Bynum, che portano alla causa losangelina una ventina di punti e una decina di rimbalzi ciascuno. Le assenze quindi erano gravi e non si capisce come i “calabroni”, pur essendo al completo, abbiano preso la “paga” in ogni momento dell’incontro. Los Angeles sta dimostrando di meritare il titolo conquistato a giugno.

    Per New Orleans la strada da fare non solo è lunga ma probabilmente anche in salita. Il male oscuro che affligge questa franchigia è davvero un mistero. L’unica cosa chiara come la luce del sole sono gli enormi passi indietro mostrati gara dopo gara.

    Guarda gli highlights di Los Angeles Lakers – New Orleans Hornets

  • NBA: Risultati e classifiche dell’8 novembre 2009

    Risultati NBA dell’8 Novembre 2009

    • Detroit Pistons – Philadelphia 76ers 88-81
      (Det: B. Gordon 23, Villanueva 16, Stuckey 13 – Phi: Iguodala 24, Speights 15, W. Green 13)
    • Washington Wizards – Phoenix Suns 90-102
      (Was: Arenas 20, Blatche 20, C. Butler 19 – Pho: J. Richardson 22, Frye 18, Stoudemire 17)
    • Oklahoma City Thunder – Orlando Magic 102-74
      (Okl: Durant 28, Westbrook 17, Krstic 14 – Orl: D. Howard 20, Pietrus 15, Nelson 10)
    • Portland Trail Blazers – Minnesota Timberwolves 116-93
      (Por: A. Miller 21, Outlaw 19, Aldridge 19 – Min: Jawai 16, Gomes 15, A. Jefferson 12, C. Brewer 12)
    • Sacramento Kings – Golden state Warriors 120-107
      (Sac: T. Evans 23, Udrih 20, Thompson 19 – GS: S. Jackson 21, Maggette 20, A. Randolph 14)
    • Los Angeles Lakers – New Orleans Hornets 104-88
      (Lak: Bryant 28, S. Brown 15, Walton 11 – NO: Paul 15, D. West 11, Okafor 10, D. Brown 10, Posey 10)

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  • NBA: finisce l’imbattibilità dei Boston Celtics battuti in casa dai Phoenix Suns

    NBA: finisce l’imbattibilità dei Boston Celtics battuti in casa dai Phoenix Suns

    Jason RichardsonProgramma molto ampio nella NBA dove c’erano in calendario ben 13 partite.
    Gli Houston Rockets proseguono nel loro bel momento e battono gli Oklahoma City Thunder per 105-94 con le buone prove di Ariza e Landry (21 punti a testa). Non bastano ai Thunder i 33 di Westbrook e i 27 di Durant.
    A sorpresa i Charlotte Bobcats hanno la meglio sui lanciati Atlanta Hawks. Finisce 103-83 Cats con un grande Raja Bell da 24 punti.
    Seconda vittoria consecutiva per gli Indiana Pacers che si sbarazzano dei Washington Wizards (102-86) grazie ai 22 punti di Granger.
    Gli Orlando Magic si prendono la rivincita sui Detroit Pistons. 110-103 il finale con “superman” Howard da 22 punti e 12 rimbalzi.
    Con un grande recupero, invece, i Philadelphia 76ers evitano la sconfitta contro i New Jersey Nets. Louis Williams segna 18 punti e porta Phila al successo per 97-94.
    La grande sorpresa della giornata è però il ko interno dei Boston Celtics contro i Phoenix Suns (anche se i Suns stanno veramente giocando alla grande). Non bastano 26 punti di Garnett. Phoenix trova un Jason Richardson eccellente da 34 punti e 10 rimbalzi e si impone 110-103. Cade anche l’altra squadra imbattuta, i Denver Nuggets, che a Miami perdono 96-88. 30 punti di Carmelo Anthony non bastano contro la bella prova di squadra degli Heat dalla quale spicca Wade con 22 punti. Minnesota si dimostra ancora una volta una delle squadre peggiori della lega. I non irresistibili Milwaukee Bucks passano 87-72.
    Nel derby californiano tra Golden State Warriors e Los Angeles Clippers, a spuntarla sono gli ospiti Clips. Quasi 30 punti di margine tra le due squadre (118-90) con Kaman, Davis (ex della gara) e Gordon sugli scudi con 72 punti complessivi in 3. I Los Angeles Lakers si sbarazzano con fin troppa facilità dei Memphis Grizzlies (114-98) con altri 41 punti di Bryant.
    Infine, continua il momento negativo dei San Antonio Spurs, che perdono malamente a Portland contro i Trail Blazers (tra l’altro anche loro alla ricerca di un’identità) per 96-84. Grande prova di Roy con 24 punti, agli Spurs non basta Jefferson con 19.

  • NBA: i Toronto Raptors di Bargnani vincono a New Orleans [highlights]

    NBA: i Toronto Raptors di Bargnani vincono a New Orleans [highlights]

    Andrea BargnaniAlla New Orleans Arena il calendario NBA metteva contro i Toronto Raptors ed i New Orleans Hornets. Hornets che proseguono nella ricerca di un’identità visti gli innumerevoli alti e bassi di questo inizio di stagione e che non sono mancati neanche nella partita contro i Raptors.
    Toronto invece si è mostrata una squadra coriacea e compatta, capace di non affondare nei momenti delicati ed è riuscita, alla fine, grazie a queste armi a portare a casa la partita.

    I primi due quarti sono stati equilibrati,con qualche timido tentativo di allungo da ambo le parti, ma sempre ben contenuto dalla squadra avversaria. Il sostanziale equilibrio, poi, si rispecchiava anche nel risultato del primo tempo, 51-49 Hornets. Ma il break decisivo Toronto lo mette a segno nel terzo tempo (34-14), un + 20 che non lascia più scampo ai “calabroni” della Louisiana.

    Finisce così 107-90, con un grande Bosh (quest’anno sempre più leader) da 27 punti, ai quali vanno aggiunti i 16 a testa per Turkoglu e Calderon. Buona anche la prova di Andrea Bargnani che contribuisce al successo con 14 punti e 9 rimbalzi. Prova sostanziosa, magari non eccellente come nelle ultime uscite, ma sicuramente una prestazione da elogiare.
    Per gli Hornets l’unico a salvarsi è il solito Chris Paul (21 punti, 7 rimbalzi e 18 assist). Poi il buio, con 16 punti del panchinaro Brown. Hornets che di partita in partita dimostrano di saper fare in modo eccezionale il “passo del gambero”.

    Guarda gli highlights di New Orleans Hornets – Toronto Raptors

  • NBA: Bene Gallinari ma i Cleveland Cavaliers sbancano New York [highlights]

    NBA: Bene Gallinari ma i Cleveland Cavaliers sbancano New York [highlights]

    LeBron JamesUna delle partite più interessanti disputata nella notte NBA è stata sicuramente quella tra i New York Knicks e i Cleveland Cavaliers. L’interesse per questo match sorge spontaneo viste le innumerevoli voci di mercato che vorrebbero il fenomeno di Cleveland, LeBron James, accasarsi a New York, a fine anno, vista la scadenza del suo contratto con la franchigia dell’Ohio.
    Intervistato innumerevoli volte, James non si è mai sbilanciato sul suo futuro, dicendo che prenderà una decisione, assieme alla sua famiglia, solo a fine anno.
    L’incontro per noi italiani era altresì interessante perchè opponeva alla star più luminosa del basket USA, il nostro Danilo Gallinari, visto anche il medesimo ruolo, per i 2, di ala piccola.

    Alla fine la spuntano i Cavs e James, ma Danilo mette su dei numeri tutt’altro che disprezzabili visto l’avversario affrontato.
    La partita si mette subito bene per Cleveland che si porta, alla fine del primo quarto 40-21. La musica non cambia neanche nel secondo, dove gli ospiti allungano ulteriormente (63-40). A questo punto i Knicks provano una reazione, ma ormai è troppo tardi perchè “i buoi sono già scappati dalla stalla”. Riescono solo a limitare i danni nel risultato finale che vede trionfare Cleveland, sul sempre prestigioso parquet del Madison Square Garden, per 100-91.

    La prova di Cleveland è stata positiva, dopo il brutto stop interno di ieri contro i Bulls. James sale fino a quota 33 punti conditi anche da 8 rimbalzi e 9 assist. I Cavaliers se vogliono fare strada dovranno inanellare una lunga serie di vittorie.
    Tra i Knicks ottima prova del sempre presente Lee con 21 punti, ma di livello è anche la prestazione di Gallinari che segna 17 punti con il 50% dal campo (5/10 totale ed un ottimo 4/8 da tre).
    I progressi di questo ragazzo vanno avanti, e tutti sperano, nella “Grande Mela” di trovarsi nelle mani un grande campione e magari futuro All-Star.

    Guarda gli highlights di New York Knicks – Cleveland Cavaliers

  • NBA: Risultati e classifiche del 6 novembre 2009

    Risultati NBA del 6 Novembre 2009

    • New Orleans Hornets – Toronto Raptors 90-107
      (NO: Paul 21, B. Brown 16, D. West 14 – Tor: Bosh 27, Turkoglu 16, Calderon 16)
    • New York Knicks – Cleveland Cavaliers 91-100
      (NY: D. Lee 21, Hughes 18, Gallinari 17 – Cle: L. James 33, M. Williams 12, D. Gibson 11)
    • Houston Rockets – Oklahoma City Thunder 105-94
      (Hou: Ariza 21, C. Landry 21, Scola 19 – Okl: Westbrook 33, Durant 27, Collison 9)
    • Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 103-83
      (Cha: R. Bell 24, Murray 15, Augustin 11, G. wallace 11 – Atl: J. Crawford 13, J. Johnson 13, Josh Smith 13)
    • Indiana Pacers – Washington Wizards 102-86
      (Ind: Granger 22, Ford 18, D. Jones 18 – Was: C. Butler 24, Foye 16, Arenas 13)
    • Orlando Magic – Detroit Pistons 110-103
      (Orl: Howard 22, Nelson 18, Barnes 18 – Det: Villanueva 28, Stuckey 20, B. Gordon 19)
    • Philadelphia 76ers – New Jersey Nets 97-94
      (Phi: L. Williams 18, Iguodala 16, Kapono 14 – NJ: B. Lopez 22, Hassell 17, Alston 14)
    • Boston Celtics – Phoenix Suns 103-110
      (Bos: Garnett 26, Pierce 16, R. Allen 16 – Pho: J. Richardson 34, Stoudemire 22, Nash 16)
    • Miami Heat – Denver Nuggets 96-88
      (Mia: Wade 22, J. O’Neal 18, Chalmers 16 – Den: C. Anthony 30, Afflalo 18, Nenè 11, Lawson 11)
    • Minnesota Timberwolves – Milwaukee Bucks 72-87
      (Min: Flynn 20, C. Brewer 13, A. Jefferson 8, Gomes 8 – Mil: Bogut 17, Ridnour 16, Warrick 12)
    • Golden State Warriors – Los Angeles Clippers 90-118
      (GS: Morrow 18, S. Jackson 17, M. Ellis 14 – Cli: E. Gordon 25, B. Davis 25, Kaman 22)
    • Los Angeles Lakers – Memphis Grizzlies 114-98
      (Lak: Bryant 41, Artest 19, Powell 13 – Mem: Gay 22, Z. Randolph 21, Mayo 15)
    • Portland Trail Blazers – San Antonio Spurs 96-84
      (Por: Roy 24, Blake 15, Oden 14 – SA: R. Jefferson 19, Ginobili 17, Duncan 14)

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  • NBA: Deron Williams implacabile, Utah Jazz vittoriosi contro San Antonio

    NBA: Deron Williams implacabile, Utah Jazz vittoriosi contro San Antonio

    Deron WilliamsAll’ “Energy Solution Arena” i San Antonio Spurs hanno affrontato i padroni di casa Utah Jazz. Jazz che attraversavano un momento di leggera crisi, una flessione di rendimento che ha portato la squadra a subire 2 brutte sconfitte (delle quali una in casa). Ma contro gli Spurs si sono visti i migliori Utah Jazz, una squadra sempre attenta e concentrata che ha dato pochissime opportunità ai Texani di rientrare in partita.

    A Salt Lake City tutti i tifosi sperano che la squadra dopo questa importante vittoria si sia sbloccata e riesca ad arrivare dove merita (ovvero le prime posizioni della classifica NBA). San Antonio se vuole continuare ad annoverare lo status di favorita per il titolo (assieme a Cavs, Magic, Lakers e Celtics), dovrà innanzitutto giocare molto meglio e poi trovare tanta continuità di risultati.

    Durante la partita solo il secondo quarto non è stato dominato dai Jazz (questi i parziali: 32-22; 28-28; 33-30: 20-19) per un punteggio finale che dice 113-99. Per San Antonio ci sono 21 punti di Parker, 15 del solito Duncan (con 13 rimbalzi) e 14 a testa per Blair e Jefferson. Delude Ginobili, solo 11 punti per lui.
    Tra i Jazz grandissime prove di Williams, che chiude con 27 punti 9 assist e 7 rimbalzi, e di un redivivo Boozer con una doppia-doppia da 27 segnature e 14 rimbalzi. Buono anche l’apporto dei comprimari di Utah. Se questa squadra sarà guarita dai suoi mali, ce lo potrà dire solo la prossima partita.

  • NBA: Cleveland cade in casa contro Chicago

    NBA: Cleveland cade in casa contro Chicago

    Luol DengLa partita tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls si è decisa solo negli ultimi secondi di gioco. Il match è molto tirato ed intenso (il punteggio infatti è stato bassissimo), solo il primo quarto è giocato a ritmi sostenuti e i Cavaliers lo chiudono leggermente in vantaggio per 27-25.

    Il secondo invece parla Bulls, perchè Chicago è più convinta, e i “Tori” riescono ad andare al riposo in vantaggio (46-43). Il pubblico di Cleveland capisce che la squadra è in difficoltà e inizia a sostenere la squadra a gran voce. I Cavs si caricano e chiudono in testa il terzo quarto (65-63). Ma il guaio deve ancora venire perchè a questo punto Cleveland si rilassa e permette ai Bulls di scappare. A pochi secondi dal termine infatti la squadra dell’Illinois è in vantaggio di 4 punti, 86-82. James prova a riaprire la partita con un gran tiro da 3 e porta i suoi sul meno 1. Nel possesso successivo poi Chicago non riesce a concludere nei 24 secondi e regala la palla agli avversari. Ma l’ultimo possesso di James è bloccato da Noah e Deng. Chicago vince 86-85 ed è già la seconda vittima illustre che miete, dopo i San Antonio Spurs, in questo buon avvio di stagione.

    Top scorer Deng con 15 punti, ben assistito da Salmons e Rose con 14. Per quanto riguarda Cleveland c’è da dire che la prova del quintetto titolare è stata buona (James 25 punti, O’Neal 14, Varejao 12, e 11 a testa per Williams e Parker), ma è mancata totalmente la panchina con soli 12 punti messi a segno (il miglior uomo della panchina dei Bulls, Miller, da solo ne ha messi 10).
    Dopo 3 vittorie consecutive (e buone speranze) i Cavs tornano piccoli. Per sperare in un eventuale titolo NBA serve senz’altro una “musica” molto diversa.

  • NBA: Bargnani guida Toronto al successo, male Belinelli e Gallinari

    NBA: Bargnani guida Toronto al successo, male Belinelli e Gallinari

    Andrea BargnaniNotte in chiaroscuro quella appena trascorsa per gli italiani in NBA. Alla buona, buonissima prova di Andrea Bargnani fanno da contraltare invece le prestazioni di Danilo Gallinari e Marco Belinelli.

    Il “Mago” di Roma è stato capace di far sentire la sua presenza durante tutto l’arco della partita mettendo a referto 22 punti con il 50% dal campo (8/16) in 39 minuti di gioco, ma soprattutto 12 rimbalzi, 2 stoppate e una palla recuperata, portando i suoi Toronto Raptors alla vittoria contro i Detroit Pistons. Prestazione, questa, che vista alla luce delle precedenti fa capire che Bargnani è veramente salito ad un livello superiore rispetto allo scorso anno.

    Di miglioramenti evidenti invece non ne mostra il suo compagno di squadra Marco Belinelli, che segna 8 punti (ma solo 1/5 da 3 punti, cosa che dovrebbe essere la sua specialità) in 14 minuti. Si ha la sensazione che resti sempre troppo invischiato nell’anonimato della panchina senza poter dare il suo contributo sul parquet.

    E sicuramente non si discosta tanto, almeno oggi, dal tipo di prestazione di Belinelli, quella di Danilo Gallinari. Il prodigio dei New York Knicks non solo vede abbattere la propria squadra tra le mura amiche da parte degli Indiana Pacers (formazione che ancora non era riuscita ad ottenere vittorie in questo inizio di stagione) ma, partito in quintetto, non riesce mai a dare la sua impronta alla partita: in 30 minuti di gioco ci sono solo 11 punti per lui conditi da 2 palle perse. Prova rivedibile dal punto di vista realizzativo, anche perchè il talento di Danilo potrebbe permettergli ben altre prestazioni e ben altri numeri. Ma sotto la guida di D’Antoni, in fondo, c’è la speranza (molto fondata), che il ragazzino italiano possa esplodere da un momento all’altro.